il monitoraggio dell`ibr nei paesi bassi. risultati dell

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Large Animals Review, Anno 8, n. 2, Aprile 2002
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IL MONITORAGGIO DELL’IBR NEI PAESI BASSI.
RISULTATI DELL’ERADICAZIONE*
T.J.G.M. LAM
De Graafschap Veterinary Services, Het Hoge 9, 7251 XT Vorden
K. FRANKEN
Animal Health and Reproduction Department, Wageningen Institute of Animal Sciences, Agricultural University, Wageningen
M.C.M. DE JONG
Department of Epidemiology, Statistics and Modelling, Institute of Animal Science and Health, Lelystad
A. VONK NOORDEGRAAF
Department of Social Sciences, Farm Management Group, Wageningen University, The Netherlands
P. FRANKEN
Animal Health Services, Deventer, The Netherlands
Riassunto
Vengono illustrati i risultati del programma di monitoraggio dell’eradicazione dell’IBR durante il 1999 e l’inizio del 2000 nei
Paesi Bassi. Gli allevamenti sono stati distinti in indenni da IBR (certificati) e non indenni da IBR ed in allevamenti da latte e
non da latte. Quelli non indenni sono stati obbligati a vaccinare i loro animali due volte all’anno. In seguito al riscontro di una
contaminazione da BVD del vaccino anti-IBR la vaccinazione obbligatoria è stata sospesa. Ciò nonostante, l’eradicazione dell’IBR sembra aver avuto successo.
Summary
Results are shown of the program monitoring the IBR eradication during 1999 and early 2000 in The Netherlands. Herds
were divided in IBR-free (certified) herds and not IBR-free certified, and in dairy and non-dairy. Herds that are not IBR-free
certified are obliged to vaccinate their animals twice per year. After a BVD contamination of the IBR vaccine was found, the
obliged vaccination was stopped. Nevertheless the IBR eradication seems to be successful.
INTRODUZIONE
Nel maggio del 1998, nei Paesi Bassi è stato avviato un
programma obbligatorio di eradicazione dell’IBR (BHV1). Sulla base dei risultati dei modelli di simulazione epidemiologici ed economici 1 ci si aspettava che la sua realizzazione richiedesse circa 5 anni ed avesse un costo totale
diretto di 300 milioni di fiorini olandesi. Durante l’attuazione del programma, è stato effettuato il monitoraggio
del progresso di eradicazione dell’IBR su tutti i differenti
tipi di allevamento. Quelli in cui gli esami sierologici effettuati sui singoli animali avevano dimostrato l’assenza dell’infezione hanno ottenuto la qualifica di indenni da IBR
*Relazione tratta dal “3° Congresso Nazionale Multisala SIVAR - 1-2-3
giugno 2001”.
(certificazione). Il programma di eradicazione della malattia ha senso soltanto se è possibile salvaguardare lo status
di indennità. Di conseguenza, il nostro interesse è stato rivolto principalmente agli allevamenti indenni dall’infezione. Questi devono partecipare ad un programma di sorveglianza che sia stato realizzato in modo tale da consentire,
in media, l’identificazione dell’introduzione del virus nell’allevamento prima che venga diffuso ad altri. Gli allevamenti da latte sono stati monitorati mediante un esame
obbligatorio a cadenza mensile sul latte di cisterna tramite
ricerca degli anticorpi anti-gE 2. Gli allevamenti non da latte sono stati monitorati con un campionamento obbligatorio, effettuato con criteri di casualità, mediante prelievo di
sangue su tre animali due volte all’anno. I principali episodi di malattia sono stati rilevati in questo modo, perché i
campioni di latte di cisterna o di sangue erano gEpositivi3. Quelli minori possono essere sfuggiti, ma hanno
42
Il monitoraggio dell’IBR nei Paesi Bassi. Risultati dell’eradicazione
un’importanza inferiore per il programma di eradicazione.
Gli allevamenti privi di qualifica non sono stati monitorati obbligatoriamente, ma sono ugualmente interessanti
per lo studio del progresso del programma di eradicazione, perché le informazioni così ottenute possono portare
ad un adattamento della strategia impiegata. Quindi, è stato avviato un programma di prelievo di campioni e monitoraggio anche da questi allevamenti.
All’inizio del 1999, il piano di eradicazione è stato interrotto a causa del riscontro di una contaminazione da BVD
nel vaccino anti-IBR. Ciò nonostante, il monitoraggio dell’eradicazione della malattia è continuato, perché le ragioni economiche dell’eradicazione stessa erano ancora presenti e valide. In questo lavoro, viene illustrata e discussa
la situazione dell’IBR nei differenti tipi di allevamento durante il 1999 ed all’inizio del 2000.
vedere alla vaccinazione degli animali due volte all’anno.
In questi allevamenti non esiste alcun obbligo di monitoraggio dello status dell’IBR. Inoltre, poiché possono già
essere gE+, non è possibile servirsi dei campionamenti
singoli per misurare l’incidenza delle nuove infezioni.
Questa può essere determinata soltanto mediante ripetuti
campionamenti di tutti gli animali nello stesso allevamento. Per questa ragione, sono stati scelti col criterio di casualità 100 allevamenti ogni semestre. In essi sono stati
effettuati prelievi individuali di latte da tutte le bovine in
lattazione. Gli stessi allevamenti sono stati nuovamente
sottoposti a campionamento dopo un anno. Gli allevatori
non sono stati informati dei risultati degli esami perché
ciò avrebbe potuto influenzare la loro gestione dell’allevamento, al fine di cercare di ottenere la qualifica di indenne da IBR. Questa parte del programma è stata avviata nell’estate del 1999.
MATERIALI E METODI
I dati relativi alle aziende sono stati resi disponibili da
una banca dati centrale del Servizio di Sanità Animale,
contenente tutti gli allevamenti bovini olandesi con l’indicazione dello status relativo a BHV-1 (per questo virus
erano previsti 10 stati codificati, i più importanti dei quali
per quanto riguarda il numero delle aziende erano la qualifica di indenne da IBR e la vaccinazione).
Allevamenti con qualifica di indenne da IBR
Negli allevamenti con qualifica di indenne da IBR, i vari
parametri sono stati valutati in occasione di 16 date durante il periodo di studio: 19-01-1999; 24-02-1999; 18-031999; 14-04-1999; 04-05-1999; 04-06-1999; 01-07-1999;
24-08-1999; 01-09-1999; 19-11-1999; 15-12-1999; 14-012000; 11-02-2000; 10-03-2000; 14-04-2000; 01-05-2000.
Quindi, sono stati valutati 15 periodi di differente lunghezza. L’incidenza a livello di allevamento è stata espressa
come numero di nuovi allevamenti positivi per settimana
per cento allevamenti qualificati. La presentazione dei valori del tasso di perdita della qualifica rende possibile confrontare i differenti periodi, perché il denominatore non è
lo stesso in ognuno di essi, a causa della loro differente durata e del diverso numero di allevamenti qualificati. In
questi dati è stato visualizzato il numero degli allevamenti
che hanno perso la qualifica (LC, lost certificate). Poiché
questo evento può essere dovuto a diverse ragioni, sono
stati esaminati anche i risultati di laboratorio. Gli allevamenti con campioni gE-positivi (LC+) sono stati ulteriormente valutati, per stabilire se fosse stata dimostrata o meno al loro interno la circolazione del virus (LC+VC). Le
ragioni della perdita della qualifica di tutti gli allevamenti
sono state interpretate dalla stessa persona per ottimizzare
la qualità dei dati.
Allevamenti da latte privi di qualifica
di indenni da IBR
La maggior parte degli allevamenti da latte non possiede la qualifica di indenne da IBR e, quindi, si deve prov-
Allevamenti non da latte non qualificati
come indenni da IBR
Negli allevamenti non da latte privi di qualifica di indenni da IBR gli animali devono essere vaccinati due volte all’anno. Gli allevamenti in cui tutti i capi vengono avviati direttamente al macello, come quelli da carne e da carne
bianca, sono esclusi da questo obbligo. In tutti gli altri allevamenti, si deve prelevare in inverno un campione di sangue da tutti i bovini di età pari o superiore ad un anno, per
monitorare lo status relativo a brucellosi e leptospirosi. In
circa 100 allevamenti scelti a caso ogni anno, su questi
campioni è stata effettuata anche la ricerca della presenza
di anticorpi anti-gE per stimare la prevalenza delle infezioni da BHV-1. I dati sono stati confrontati con i risultati dei
campioni precedenti, prelevati nel 1996.
Gli allevamenti in cui si trovavano soltanto tori sono
stati monitorati mediante prelievo di campioni di sangue
al macello. Poiché ogni giorno viene macellato solo un
piccolo numero di animali per allevamento, la prevalenza
di BHV-1 in questo tipo di aziende è stata stimata a livello di popolazione. Il prelievo di campioni di sangue viene
effettuato due volte all’anno su circa 300 tori. I dati sono
stati confrontati con i risultati di quelli precedenti, prelevati nel 1996.
RISULTATI
Allevamenti da latte con qualifica
di indenni da IBR
Su circa 30.000 allevamenti da latte, 8420 hanno presentato la qualifica di indenni da IBR in qualche momento del periodo di studio. Nel corso dei 15,5 mesi
della ricerca, 152 allevamenti (1,8%) hanno perso la
qualifica (1,4% su base annuale). In 79 di essi (0,94%)
sono state rilevate prove della circolazione del virus
(0,7% su base annuale). I tassi di perdita della qualifica
vengono presentati nella Tabella 1 e nella Figura 1. Nel
periodo 11, tali tassi sono bassi perché in prossimità del
cambio di millennio una gran quantità di lavoro è stata
rinviata all’anno nuovo.
Large Animals Review, Anno 8, n. 2, Aprile 2002
43
Tabella 1
Numero di allevamenti da latte con qualifica di indenne da IBR, numero di allevamenti che hanno perso tale qualifica (LC, LC+ ed LC+VC)
e tasso di perdita della qualifica per periodo di valutazione
Periodo
1: 19/01-24/02
2: 24/02-18/03
3: 18/03-14/04
4: 14/04-04/05
5: 04/05-01/06
6: 01/06-01/07
7: 01/07-24/08
8: 24/08-01/09
9: 01/09-19/11
10: 19/11-15/12
11: 15/12-14/01
12: 14/01-11/02
13: 11/02-10/03
14: 10/03-14/04
15: 14/04-01/052
Durata
numero degli
del periodo allevamenti
(giorni)
qualificati
36
22
27
20
31
27
54
8
79
26
30
28
28
35
17
7459
7567
7628
7647
7663
7637
7683
7545
7526
7423
7463
7547
7620
7724
7819
numero di allevamenti
che hanno perso la qualifica
LC
LC+
LC+VC
19
14
13
4
10
13
13
1
25
8
3
15
5
8
1
19
12
10
2
6
8
6
0
16
5
1
11
5
4
0
18
8
6
2
4
6
3
0
13
3
0
10
4
2
0
152
105
79
% di perdita della qualifica
dagli allevamenti già ritenuti indenni
LC
LC+
LC+VC
0,050
0,059
0.044
0,018
0.029
0,044
0,022
0,012
0,029
0,029
0,009
0,050
0,016
0,021
0,005
0,050
0,050
0.034
0,009
0.018
0,027
0,010
0,000
0,019
0,018
0,003
0,036
0,016
0,010
0,000
0,0471
0,034
0.020
0,009
0.012
0,020
0,005
0,000
0,015
0,011
0,000
0,033
0,013
0,005
0,000
1
18 allevamenti su 7459 hanno perso la qualifica a causa della circolazione del virus; ciò significa 18/74,59 per 100 allevamenti; il periodo 1 è di 36 giorni, cioè
36/7settimane. La percentuale di perdita della qualifica per 100 allevamenti indenni per settimana è (18/74,59)/(36/7) = 0,047.
2
Al momento della stesura del presente lavoro, non sono stati valutati tutti i dati relativi al periodo 15.
FIGURA 1
Percentuale di allevamenti da latte
che hanno perso la qualifica
di indenni da IBR per periodo
di valutazione.
Allevamenti non da latte con qualifica
di indenni da IBR
Negli allevamenti non da latte, 8443 possedevano la
qualifica di indenni da IBR. Durante il periodo dello
studio, 854 (10,1%) l’hanno persa (7,8% su base annuale). In 34 allevamenti (0,40%) è stata accertata la circolazione del virus (0,31% su base annuale). I tassi di perdita della qualifica sono presentati nella Tabella 2 e nella
Figura 2.
Durante il periodo dello studio, 152 allevamenti da latte ed 854 non da latte hanno perso la qualifica di indenni
da IBR. Nella Tabella 3 vengono presentate la frequenza
di distribuzione delle ragioni di tale perdita. Nella maggior parte degli allevamenti da latte il problema non è
stato dovuto alla circolazione del virus, mentre in quelli
non da latte le ragioni sono state principalmente amministrative. I capi acquistati da allevamenti privi di qualifica
devono essere sottoposti al test sierologico e risultare gEnegativi. Se questo esame non viene effettuato, o se vengono riscontrate delle positività, l’allevamento perde la
propria qualifica.
Allevamenti da latte privi di qualifica
di indenni da IBR
Il prelievo dei campioni è stato avviato nell’estate del
1999. Quindi, al momento della stesura di questo lavoro
non si dispone di un numero sufficiente di prelievi ripetuti per effettuare l’analisi. Per questa ragione possono
essere illustrati soltanto i dati relativi alla prevalenza. Du-
44
Il monitoraggio dell’IBR nei Paesi Bassi. Risultati dell’eradicazione
Tabella 2
Numero di allevamenti da latte con qualifica di indenne da IBR, numero di allevamenti che hanno perso tale qualifica (LC, LC+ ed LC+VC)
e tasso di perdita della qualifica per periodo di valutazione
Periodo
1: 19/01-24/02
2: 24/02-18/03
3: 18/03-14/04
4: 14/04-04/05
5: 04/05-01/06
6: 01/06-01/07
7: 01/07-24/08
8: 24/08-01/09
9: 01/09-19/11
10: 19/11-15/12
11: 15/12-14/01
12: 14/01-11/02
13: 11/02-10/03
14: 10/03-14/04
15: 14/04-01/051
1
Durata
del periodo
(giorni)
numero degli
allevamenti
qualificati
36
22
27
20
31
27
54
8
79
26
30
28
28
35
17
5374
5776
5894
5985
6000
6053
6114
6146
5877
5861
5782
5834
6105
6707
7324
numero di allevamenti
che hanno perso la qualifica
LC
LC+
LC+VC
34
44
53
54
94
57
87
26
136
15
21
13
13
33
174
27
20
17
8
24
14
30
5
23
6
5
3
1
1
5
3
6
6
1
1
1
5
3
6
0
1
1
0
0
0
854
189
34
% di perdita della qualifica
dagli allevamenti già ritenuti indenni
LC
LC+
LC+VC
0,12
0,24
0,23
0,32
0,35
0,24
0,18
0,37
0,21
0,07
0,08
0,06
0,05
0,10
0,98
0,10
0,11
0,07
0,05
0,09
0,06
0,06
0,07
0,03
0,03
0,02
0,01
0,00
0,00
0,03
0,01
0,03
0,03
0,01
0,00
0,00
0,01
0,04
0,01
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
Al momento della stesura del presente lavoro, non sono stati valutati tutti i dati relativi al periodo 15.
FIGURA 2
Percentuale di allevamenti da latte
che hanno perso la qualifica
di indenni da IBR per periodo
di valutazione.
rante il primo giro di campionamenti del 1999, si sono
verificati alcuni problemi logistici a causa dei quali è possibile disporre del calcolo della prevalenza soltanto dei
dati relativi a 78 allevamenti. Nel 2000, questi sono saliti
a 112 (Tabella 4).
Allevamenti di tori
Allevamenti non da latte e privi di qualifica
di indenni da IBR
I campioni sono stati prelevati al macello due volte all’anno. Per confronto, nella Tabella 6 vengono presentati
anche i dati precedenti relativi al 1996.
Il prelievo dei campioni è stato effettuato durante l’inverno 1998-1999 e 1999-2000. La prevalenza media dell’allevamento è stata di 0,13 (SD 0,22) nel primo anno e
0,09 (SD 0,18) nel secondo. Per confronto, nella Tabella 5
vengono presentati anche i risultati precedenti. Le dimen-
sioni medie degli allevamenti non da latte erano di 8,3 capi
nel 1996, 9 nel 1999 and 12 nel 2000.
DISCUSSIONE
L’herpes virus bovino di tipo 1, agente eziologico dell’IBR, ha la proprietà di indurre infezioni latenti. Di conse-
Large Animals Review, Anno 8, n. 2, Aprile 2002
Tabella 5
Prevalenza dell’IBR negli allevamenti non da latte privi
di qualifica di indennità
Tabella 3
Frequenza di distribuzione delle ragioni della perdita
della qualifica
allevamenti
da latte
allevamenti
non da latte
n
n
Periodo
Prevalenza dell’IBR
Ragioni
%
1995/1996
1998/1999
1999/2000
numero %
numero %
numero %
%
1. Circolazione
del virus
79
52,0
34
4,0
2. Acquisto non
ammesso di animali
54
35,5
502
58,8
0%
1 t/m 20%
21 t/m 40%
41 t/m 60%
61 t/m 80%
81 t/m 100%1
66
18
13
15
10
23
45,5
12,4
9
10,3
6,9
15,9
64
20
20
4
2
4
56,1
17,5
17,5
3,5
1,8
3,5
81
17
7
3
3
1
72,3
15,2
6,3
2,7
2,7
0,9
1
3. Mancata effettuazione
del prelievo di
campioni casuali
3
2,0
219
25,6
4. Cessazione volontaria
9
5,9
83
9,7
5. Eliminazione di tutti
gli animali
dell’allevamento
0
0,0
9
1,1
6. Capi posti insieme
ad altri non indenni
2
1,3
7
0,8
7. Altre ragioni
5
3,3
0
0,0
152
100,0
854
100,0
Totale
45
Durante l’inverno 98/99 in tre allevamenti è stata riscontrata una prevalenza
del 100%; durante l’inverno 99/00 questo evento si è verificato in 1 allevamento. Tutti e 4 questi allevamenti erano costituiti da una sola bovina.
Tabella 6
Prevalenza dell’IBR in tori macellati
Periodo
1996 1e metà 1999 2e metà 1999 1e metà 2000
Numero
di animali
campionati
772
Prevalenza di 510
gE-positivi (66,1%)
Tabella 4
Prevalenza dei campioni di latte gE+ in allevamenti da latte
non indenni da IBR scelti con il criterio della casualità
Periodo
Allevamenti
numero di allevamenti
numero medio di bovine (SD)
range
numero totale di bovine
Prevalenza
numero di bovine positive
prevalenza media (SD)
mediana
range
Estate 1999
Primavera 2000
78
50,74 (26,42)
12 – 170
3958
112
50,98 (26,99)
13 – 181
5710
1312 (33,14%)
0,30 (0,27)
0,19
0,00 – 0,93
1782 (31,21%)
0,26 (0,25)
0,17
0,00 – 0,95
guenza, una volta infetti da BHV-1 gli animali costituiscono una potenziale fonte di virus. Nei Paesi Bassi, nel 1998
è stato avviato un programma obbligatorio di eradicazione
dell’IBR basato sull’impiego di vaccini marcati mediante
geni deleti (gE-deleti) in associazione con l’esecuzione di
test diagnostici4. Le scelte effettuate sono state basate su
modelli in cui erano presi in considerazione il rapporto costo:beneficio e la valutazione del rischio. Gli animali vaccinati con questi vaccini marcati possono essere distinti da
quelli infetti da BHV-1. Questi ultimi sono detti gE-positivi, ad indicare che sono stati infettati da BHV-1 o vaccinati con un vaccino convenzionale.
Nel febbraio 1999, nel vaccino marcato anti-IBR è stata riscontrata una contaminazione da BVD di tipo II.
Questo lotto contaminato ha portato a risultati dramma-
203
306
324
73
(36,0%)
141
(46,1%)
171
(52,8%)
tici, dal momento che tutti gli animali sono morti entro
pochi giorni dalla vaccinazione. Fortunatamente, questo
specifico lotto è stato utilizzato soltanto in un piccolo
numero di allevamenti. All’epoca, la vaccinazione obbligatoria anti-IBR è stata interrotta. In seguito, venne riscontrata una contaminazione da BVD di tipo I in altri 7
lotti che erano stati utilizzati durante il 1998 ed all’inizio
del 1999. Sino al momento della stesura del presente lavoro (luglio 2000) la vaccinazione obbligatoria non è stata ripresa.
Poiché il numero degli allevamenti vaccinati è molto più
basso di quello che sarebbe stato se il programma fosse
continuato, ci si aspettava che l’incidenza delle infezioni
da BHV-1 sarebbe aumentata, sia negli allevamenti con
qualifica di indenni che in quelli che ne erano privi.
Invece, il numero di allevamenti qualificati in cui si è verificata una circolazione del virus è basso. Soltanto lo
0,7% degli allevamenti da latte ha perso la propria qualifica per questa ragione durante il periodo di studio. La perdita della qualifica ha interessato un numero molto maggiore di allevamenti non da latte piuttosto che da latte.
Tuttavia, soltanto nello 0,31% degli allevamenti da carne è
stata dimostrata la circolazione del virus. La maggior parte
degli allevamenti non da latte ha perso la qualifica per ragioni amministrative. In questa situazione, l’eventuale circolazione del virus non si riscontra perché non si effettua
il prelievo di campioni. Teoricamente, la circolazione del
virus si è verificata in un massimo del 7,8% degli allevamenti da carne. In quelli da latte, i campioni (latte di cisterna) vengono prelevati automaticamente. Il valore dello
46
Il monitoraggio dell’IBR nei Paesi Bassi. Risultati dell’eradicazione
0,7% per i casi di circolazione del virus su base annuale
negli allevamenti da latte indenni da IBR è quindi probabilmente prossimo alla realtà.
Non sono ancora disponibili dati relativi all’incidenza
per gli allevamenti privi di qualifica. Per quelli da latte si
prevede che tali dati siano disponibili entro 1 anno. Per
quelli non da latte, non si ritiene possibile effettuarne la
raccolta. Al momento attuale, la situazione dell’IBR negli
allevamenti non qualificati come indenni deve essere stimata utilizzando i dati relativi alla prevalenza. Negli allevamenti da latte scelti con il criterio di casualità, questa è
diminuita dallo 0,30 del 1999 allo 0,26 del 2000. In quelli
non da latte la prevalenza dell’IBR negli allevamenti scelti
con il criterio di casualità è diminuita dallo 0,13 dell’inverno 98/99 allo 0,08 nell’inverno 99/2000. La prevalenza negli allevamenti di soli tori non è in diminuzione. Anche se i
riscontri sono inferiori a quelli del 1996 (quando si utilizzavano frequentemente in vaccini convenzionali gE+), i
dati più recenti indicano che più del 50% dei tori risulta
gE+ al macello. Un numero molto elevato di tori viene importato nei Paesi Bassi come vitelli. Non è possibile escludere che questi animali siano stati vaccinati all’estero con
un prodotto convenzionale gE+.
Nonostante i problemi relativi alla vaccinazione, la prevalenza dell’IBR è diminuita più del previsto. Ciò può essere dovuto ad una migliore gestione degli allevamenti,
con l’adozione di migliori misure igieniche, al mancato acquisto di animali e così via. Un’altra possibilità è che il
vaccino stia lavorando meglio del previsto. Attualmente
sono in corso studi per confrontare i modelli di simulazione1 con i dati riscontrati in questa ricerca.
Parole chiave
IBR, BHV-1, eradicazione, monitoraggio.
Key words
IBR, BHV-1, eradication, monitoring.
Bibliografia
1. Vonk Noordegraaf A, Buijtels JAAM, Dijkhuizen AA, Franken P,
Stegeman JA, Verhoeff J, An epidemiological and economic simulation model to evaluate the spread and control of infectious bovine rhinotracheitis in The Netherlands. Preventive Ve t e r i n a ry Medicine
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2. Wellenberg GJ, Verstraten ERAM, Mars MH, Van Oirschot JT,
Detection of bovine herpesvirus 1 glycoprotein E antibodies in individual milk samples by enzyme-linked immunosorbent assays. Journal
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4. Kaashoek MJ, Marker vaccines against bovine herpesvirus 1 infections. Ph.D. thesis, Utrecht University (1995) 155 pp.
RECENSIONE
Influenza Aviaria - Testo Atlante
I. CAPUA, F. MUTINELLI
Ilaria Capua, medico veterinario, esperto O.I.E. per la malattia di Newcastle e per l’influenza aviare e Franco Mutinelli,
Medico Veterinario, diplomato ECVP sono rispettivamente responsabili del Laboratorio di Virologia e del Laboratorio di
Istopatologia dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle
Venezie, sede centrale di Legnaro (Padova).
Si occupano in particolare della diagnosi e dell’attività di ricerca relativa alla malattia di Newcastle ed all’influenza aviaria
nell’ambito delle competenze del centro di Referenza Nazionale per la malattia di Newcastle e per l’influenza Aviaria, che
nel 2001 è stato nominato Laboratorio di Referenza O.I.E.
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