MENGONI MEDIAPARTNER MEDIAPARTNER Quotidiano del Festival della Canzone Italiana di Sanremo • Direttore ILIO MASPRONE • E-mail: [email protected] • Anno XXIV • Numero 6 • Domenica 17 Febbraio 2013 UNO SU TUTTI Secondi Elio e le Storie Tese, terzi I Modà di Enrica GUIDOTTI Vittoria annunciata R iassunto delle puntate precedenti. Il Festival ai tempi della spending rewiew, mentre tutta l’Italia ha una gran voglia di una ventata di rinnovamento, Fabio Fazio e Luciana Littizzetto, pur non disponendo di budget siderali, riescono a cambiare la faccia al Festival confezionando uno spettacolo moderno e innovativo. Ci riescono facendo ascoltare tanta buona musica di tutti i generi, mischiando senza paura pop e classica, chiamando come superospiti artisti internazionali di alto livello ma non molto conosciuti, lasciando al pubblico il piacere di scoprire nuovi interpreti. Vince la voglia di far meglio e la formula del Che Sanremo che fa, efficace sin dalla prima serata a far inanellare punti di share, prosegue proponendo uno spettacolo segnato da un grande spirito di gioco e di festa, ma senza cadute nel nazionalpopolare che per decenni è stata la cifra distintiva della kermesse. Basti pensare all’ apertura dell’ultima lunghissima serata, affidata al direttore Daniel Harding, reduce dalla direzione del Falstaff alla Scala. Un’impetuosa sequenza di musica classica magistralmente resa in tv dal regista Duccio Forzano, prima la Cavalcata delle valchirie, poi la Marcia trionfale dell’Aida, a ricordare il bicentenario di Wagner e Verdi: “Mio figlio, che ha sette anni, sul suo i-pod sente un brano di classica e subito dopo Lady Gaga perché Segue a pag. 2 www.iliomasprone.com - e-mail: [email protected] Dalla Prima 2 Il superfavorito della vigilia Marco Mengoni va in finale con i Modà ed Elio e le Storie Tese e si aggiudica la vittoria del 63° Festival di Sanremo. Nella serata conclusiva, che si apre con una sequenza di musica classica diretta da Daniel Harding, superospiti la modella Bianca Balti, Andrea Bocelli, Claudio Bisio, il pilone della squadra di rugby Martin Castrogiovanni e il ballerino Lutz Forster, erede designato di Pina Bausch. di Enrica GUIDOTTI per lui è lo stesso” ha detto il direttore d’orchestra inglese, convinto che il linguaggio universale della musica debba avere meno steccati possibile. Entusiasti gli orchestrali, chiamati a una prova così impegnativa (“Che vitaccia, sono gli stessi che tra un po’ dovranno accompagnare i Modà” twittano impietosi gli internauti). Luciana Littizzetto entra in scena con un gigantesco costume da farfalla, caricatura dell’audace spacco di Belen Rodriguez dello scorso anno, che aveva permesso di vedere la farfalla tatuta sull’inguione della modella argentina: “E tu cosa hai tatuato sull’inguine? - chiede a Fazio - una lente di ingrandimento?”. Scatenata fino all’ultimo La Litti si conferma la vera primadonna del Festival, mentre Fazio, che stasera è vestito come al suo funerale, mostra i segni della tensione e della stanchezza e alle 20.30 ha già la verve che solitamente sfodera all’una del mattino. Entrano nuovamente in scena i big, che ripropongono le loro canzoni e sembrano tutti molto più a loro agio. L’inter- zocca, nonché l’unica italiana che sembra un ucraina. Vestita di pizzo da Dolce e Gabbana, si presenta in scena scalza e con due pendenti grossi come turiboli: “Hai la cervicale o sono gli orecchini?” le chiede perfida Luciana. Sui social parte il dibattito se sia meglio lei con quell’aria da anoressica o Maria Nazionale con la sua quinta abbondante. Una valanga di post spesso irripetibili si abbatte come una mannaia sulla povera modella, che appare molto più apprezzata dalle donne che dagli uomini. Avvolta in un abito rosso sberluccicante che la fa sembrare alternativamente una caramella Rossana o una pesca all’alchermes, la Littizzetto ci dà il suo punto di vista sulla bellezza: “Col cavolo che la bellezza non conta, non credo che se Ruby fosse stata la nipote di zio Fester sarebbe stata invitata fuori a cena tutte le sere. E poi se sei bella tutti ti becchettano intorno come i piccioni a Venezia, se cadi ti aiutano a rialzarti, se sei brutta ti mettono su Youtube”. L’importante, per la “bruttina” più amata della tv italiana, non è essere belli, ma essere fighi: “Si può anche nella vita non essere belli, sono stati campioni di fascino, da Ennio Flaiano a Rita Levi Montalcini, passando per Eduardo, Pavarotti, Ave Ninchi e Sandro Pertini. Secondo ospite è il ballerino Lutz Forster, erede designato di Pina Bausch, si esibisce in una delle creazioni più nero e croci dappertutto come un dandy mefistofelico (“E’ l’unica persona ad aver più accessori del Papa”, “A Oscar Giannino gli fa un baffo” sono alcuni dei commenti sui social). Entra in scena poi Martin Castrogiovanni, “pilone” della nazio- cordare che su quel palco abbiamo visto anche le tagliatelle di nonna Pina della Clerici?). L’ospite più atteso della serata è Andrea Bocelli, che torna sul palco dell’Ariston dove cominciò la sua ascesa al successo con canzoni ormai en- da Nicola Piovani: arrivano in finale Elio e le Storie Tese, Marco Mengoni e i Modà. Agli Elii vanno il Premio della Critica e quello per la miglior interpretazione, che la band dedica a Paolo Panigada, l’indimenticabile Feiez. Il duello nale di rugby, subito preso d’assalto dalla Littizzetto: “Perché ti chiamano pilone?”, domanda che però fa un po’ citazione da Porky’s. Elio e le storie tese lasciano anche stasera il pubblico stupefatto presentandosi in versione ingrassata, come tanti maurizicostanzi. Meriterebbero di vincere anche solo per i virtuosismi musicali contenuti nella loro Canzone mononota. E’ il momento dell’intermezzo comico, stasera affidato a Claudio Bisio, che ha con sé una bottiglietta di acqua minerale: “Me l’ha data Crozza, gli ho chiesto un consiglio e lui mi ha dato questa” spiega il comico, ricordando i raggelanti cinque minuti di contestazione in cui più volte un Crozza annaspante ha faticato a proseguire per la salivazione azzerata. Ma Bisio appare più che mai deciso a non commettere lo stesso errore e per una buona mezz’ora il monologo si sviluppa su temi rodatissimi, come i personaggi di Topolino e le loro manifesta incongruenza. Sono battute vecchie, che cadono nel silenzio generale. Quando sposta il discorso su temi più attuali si alza anche il grado di attenzione, ma l’impressione è che abbia dovuto cambiare in fretta e furia un monologo già preparato. Parlando dell’odio verso i politici che oggi accomuna moltissime persone invita il pubblico a riflettere sul fatto che siamo noi ad averli votati ed è impressionante come ci assomigliano, ricalcando perfettamente il popolo che rappresentano. E a proposito delle prossime elezioni e della pratica di vendere il proprio voto dice: “Vendere il voto è come vendere l’anima, come nel Faust: lui lo fece per l’immortalità, voi non fatelo per 50 euro...”. Magari non fa sbellicare dal ridere, ma dice cose condivisibili (e poi vogliamo ri- trate nell’immaginario collettivo degli italiani come Il mare calmo della sera e Con te partirò. Canta La voce del silenzio, Love me tender e Quizas Quizas Quizas, accompagnato al pianoforte dal figlio Amos: “Questo palcoscenico un giorno ci ha divisi, perché mio figlio è nato proprio mentre ero al Festival – ha spiegato il cantante – oggi ci unisce. E finalmente arriva il momento del voto, deciso per metà dal televoto del pubblico a casa e per metà dalla giuria di qualità presieduta Mengoni-Modà termina con la vittoria del primo, con grande dispiacere delle adolescenziali fan di Checco e compagni, che si sono spese la paghetta settimanale in ricariche per poter votare i loro, mette d’accordo tutti gli altri perché la sua Essenziale aveva sin dal primo ascolto il crisma della canzone definitiva. Pensando al 24 febbraio un bello spirito twitta “Vince Mengoni, quindi direi che per quest’anno quello in ONI che poteva vincere l’abbiamo risolto qui. Buono così”. I Modà Elio e le Storie Tese pretazione più energica e talentuosa è ancora una volta quella di Raphael Gualazzi, che però non gli vale l’entrata in finale. La prima superospite è la modella Bianca Balti, protagonista di uno spot tormentone con Neri Marcorè e Marco Mar- si può essere dei bipedi normali con le ginocchia grosse e le orecchie a manico di caffettiera e riuscire ad arrivare lo stesso dove ci porta la nostra strada” ed elenca una serie di personaggi che non erano certo belli secondo i canoni comuni, ma celebri della grande coreografa sulle note di Leozinho, con la voce di Caetano Veloso. Altre canzoni ed altri big, tra i quali si distingue per il look ineffabile Max Gazzè, che si presenta con un occhio azzurro e l’altro scuro, palandrana di velluto Festivalnews Daily Quotidiano del Festival della Canzone Italiana Direttore Responsabile: Ilio MASPRONE - e-mail: [email protected] – Cell. 335/327111 Vice Direttore: Silvana RIVELLA Direzione Editoriale: Renata RIVELLA Collaboratori: Dario SALVATORI, Enrica GUIDOTTI, Massimo MORINI, Mauro BOCCACCIO, Monica LA PADULA, Tiziana PAVONE, Alessandra LUTI, Veronica SENATORE, Alice RINALDI, Luciano CASTRO, Cristina GRIFONI, Elena CASI, Romano LUPI, Feliciana DI SPIRITO, Ely GALLEANI, Martina CHIELLA, Silva ZANCHI. Direzione Artistica: Angelo GIACOBBE - Marco PERRA Fotografi: PEPE’, Ercolina GALLO, Costanzo CREMONESI, Roberto GAGGERO, Luca LOMBARDI Editore: Soc. Coop. ARTE & TURISMO, Corso Orazio Raimondo 163 - 10083 Sanremo IM Tel. 0184-266433 - Fax 0184-263495 - Cell. 335/32.71.11 Autorizzazione Tribunale di Sanremo N° 897 del 10/04/1998 Martin Castrogiovanni 3 Buona la qualità degli ospiti di Elena CASI L ’ultima puntata del Festiva si apre con l’omaggio del direttore d’orchestra britannico Daniele Harding a Richard Wagner e Giuseppe Verdi, in occasione del bicentenario della nascita di entrambi. Il maestro, con il podio al centro del palco per l’occasione, dirige l’orchestra del Festival prima nella ‘Calvalcata delle Valchiriè di Wagner e poi nella ‘Marcia trionfalè dell’Aida di Verdi. «La musica non è il calcio, non è politica, non abbiamo bisogno di scegliere. Ci sono sempre più cose che uniscono nella musica di quelle che dividono. La musica non è proprietà di nessuno è per tutti e per ogni momento. Claudio Bisio quello sulla bellezza questo breve sketch completa la “trilogia”femminile di Luciana. Bianca sorride, rischia di cadere dai tacchi, ma si presenta in total black sobrio. E senza orecchini. E si diverte molto! Come si é divertito moltissimo il pubblico da casa e in sala nel corso del monologo di Claudio Bisio. Un monologo non ceto cominciato in discesa quello di Bisio. Colpa forse del precendente di Crozza e delle contestazioni che ratterizzato da un andirivieni di talenti. Ed anche la finale non é stata da meno. Dalla musica alla danza alla comicitá, un mix perfetto. La grande danza é proprio quella a cui si è assistito ieri sera con la straordinaria esibizione del ballerino Lutz Förster del corpo di ballo di Pina Bausch. Förster si è esibito in tutto il mondo con la sua danza. Ora, oltre ad insegnare danza contemporanea è anche membro del Dipartimento di Danza dizione del Festival. In tardissima serata tocca a Birdy tingere Sanremo di musica internazionale con il suo ultimo singolo Skinny Love. Giovane cantante del ’96, divenuta famosissima per aver partecipato a soli 12 anni al talent show britannico “Open Mic UK”: talent show che poi ha anche vinto. Una cantante dalla voce leggera, ma dal timbro pieno e coinvolgente, tanto da sedurre la produzione di Hunger Games, che l’ha voluta per dell’Accademia di Belle Arti “Folkwang”, di Essen. Sul palco dell’Ariston ha ballato sulle note di O Leãozinho di Caetano Veloso. Dalla danza alla musica con Andrea Bocelli, superopsite italiano, ma dal successo internazionale. Il tenore torna sul palco dell’Ariston a diciotto anni dall’ultima partecipazione in veste di big con il brano famosissimo e tradotto in tutte le lingue “Con te partirò”. Per l’occasione sul palco con lui è salito anche il figlio Amos, nato proprio nel periodo in cui Bocelli partecipava alla kermesse canora più importante d’Italia. Il duetto tra padre e figlio, l’uno grande voce e l’altro giovane pianista è tra i momenti imperdibili della sessantatreesima e- la colonna sonora del film per il brano Just a game. Se ciò non bastasse anche la Disney ha voluto Birdy per una sua colonna sonora e più precisamente per la canzone “Learn Me Right” del film “Ribelle – The Brave”. E con la splendida esibizione al pianoforte dell’altra sera molti adesso possono capire il perché: la cantante ha una voce suadente che ipnotizza ed é piacevole davvero da ascoltare. Una piccola grande nuova promessa della musica internazionale, approdata ieri sera a Sanremo. Sanremo 2013 in fatto di ospiti, nonostante la spending review non ha certo deluso, anzi ha attratto un pubblico molto vasto. Vedremo se anche l’edizione 2014 seguirá la stessa linea. Bianca Balti e Luciana Littizzetto E possiamo trovare la musica giusta per noi in ogni momento», ha detto il maestro rispondendo alle domande di Fabio Fazio sulla rivalità tra gli estimatori di Wagner e quelli di Giuseppe Verdi. Dopo alcuni cantanti in gara arriva anche la top model italiana Bianca Balti, una delle ospiti più attese - e più care - del Festival di Sanremo. Tocca a lei infatti il gravoso compito di far dimenticare l’incantevole coppia Bruni-Refaeli: lombardissima e sorridente, similsposa in bianco, la ragazza sembra a suo perfetto agio su quel palcoscenico. Vestita di bianco scende la scalinata scalza, e dopo qualche battuta sulla bellezza con Luciana Littizzetto: “Sembriamo Bianca e Bernie” dice la presentatrice torinese, Bianca presenta il brano di Simone Cristicchi dimostrando di avere doti anche da brava presentatrice. Poi ancora la gara con le canzoni dei big fino - per la gioia di tutte le donne italiane - arriva quell’armadio di Martin Castrogiovanni, pilone della nostra Nazionale di Rugby e subito entra in sintonia con Luciana. Un personaggio che, dopo questa sera, esce definitivamente dallo spettro degli appassionati di quello sport e diventa di tutti: istintivamente simpatico, grande e grosso, ma intimidito dalla Littizzetto, con cui mette in piedi un duetto perfetto, il gigante e la formica. Ancor più comico, mentre interloquisce con quel buffo accento argentino: “sembri Belen” gli dice Luciana. Arriva anche il secondo ingresso di Bianca Balti tenuta per mano da Luciana Littizzetto. Il momento é carino: Bianca e Luciana introducono ‘l’uomo del Festival’ Fabio Fazio, che scende dalla scala come decine di vallette, si ritrova a rispondere alle domande delle due Lutz Forster donne tipo “Sappiamo che ti sei appena sposato, vero?” “Sì, da 20 anni”, “ma le fans non sono deluse? E qual è il segreto della tua bellezza?”. Un momento che ricorda molto tante interviste impossibili ai cosiddetti superospiti internazionali - e negli ultimi anni abbiamo assistito a momenti epici - e che solitamente accompagna anche la chiacchiera da valletta. “Ecco, così ci trattate voi solitamente, come delle dementi. Rendetevi conto” dice Luciana a Fabio. E con il monologo antiviolenza e Daniel Harding lo hanno seguito o dell’emozione che scatta quando si sale sul palco dell’Ariston. Poi però l’attore milanese, per anni mattatore di Zelig, si riprende. Alla grande. La sua satira politica è trasversale anche perché, a sorpresa, non se la prende con i politici, ma con chi li vota. “Sono tutti ladri, tutti corrotti, tutti uguali”, attacca. E sembra un grillino, poi però si spiega meglio: “Che avete capito? Non parlavo di quelli che stanno in Parlamento, ma dei mandanti: di noi elettori. Perché a far bene i conti la storia ci inchioda, siamo noi che li abbiamo eletti. E ci somigliano”. Alla fine sono applausi a scena aperta in platea. Da ormai cinque sere il palco dell’Ariston sembra essere ca- 4 Stile ed eleganza questo è il Festival che ci piace Finisce il 63° Festival della Canzone Italiana e possiamo andare tranquillamente a casa soddisfatti per aver visto e ascoltato tante belle canzoni, per aver visto personaggi internazionali che hanno dato lustro all’evento di Fazio e Littiz- Simona Molinari e Peter Cincotti Bar Refaeli e Fabio Fazio zetto. Tuttavia, appartenendo a quella categoria che ama ancora il bello, lo stile e l’eleganza, abbiamo scelto per voi e per noi alcuni artisti che – a nostro parere – hanno rispettato la tradizione e lo stile che deve avere un Festival come quello di Sanremo. Abiti lunghi per le Signore, abiti da sera per i maschietti hanno dato la sensazione di essere Bianca Balti Il “Masterchef” Carlo Cracco Marco Mengoni Max Biaggi e Eleonora Pedron tornati ai tempi del Festival del Casino quando le toilette delle Signore erano sotto la lente di ingrandimento dei giornali (allora la tv non c’era ancora) che venivano a Sanremo anche per seguire la moda delle Signore che in allora facevano tendenza. Torneranno quei tempi? Forse no, ma lo stile e l’eleganza non morirà mai. Lo dimostrano queste belle fotografie. Peppe Vessicchio 5 LUNEDÌ 11 FEBBRAIO ROYAL HOTEL SANREMO Personaggi Premiati: Sandra Bemporad Mara Maionchi Marinella Venegoni Rocco Papaleo Massimo Morini Giuria: Mario Luzzatto Fegiz Marino Bartoletti Marco Molendini Marco Mangiarotti Dario Salvatori Con la partecipazione di: FRANCO FASANO Presentano: Ilio Masprone Giorgia Moschini In collaborazione con Media partner GIORGIA MOSCHINI Soc. Coop ARTE&TURISMO - Sanremo 632 anno XIII - 12 gen naio 201 2 6 3000 0 - € 1,0 IO 2013 BBRA V - 6 FE NO LX N.05 AN € 1,50 in Italia - n. : CHF Ticino Canton 0 CHF 4,3 zzera: 4,00 - Svi NE EDIZIO NUOVA ale Settiman Settimana le n. 689 ann 5 Febbra o XV io 2013 in Italia: € 1,00 Canton Tic Svizzera: ino: CHF 3,90 CHF 4,40 R 1 EU O L SO O SOLO 1 EURO VALLETTE A SANREMO DI A GARAAPPEAL TRI E SEX CA BALT BIAN RAFAELI BAR SALOTTI FESTE À MONDANITZE N A VAC : DA SOGNOE R C’È SEMP IL LEI CON MARITO IO MILIARDAR CORONA E: IN CARCER ERÒ COMBATT TI PER I DIRIT I T DI TUT BELEN SE SESTO ME BELLA COME MAI VITO E S AB QUEST’A RINA N SI SPOS NO ANO ELI CAN ALIS E ORA IL CARCERE IN ITALIA SCESA A E L I B I T S I L’IRRES UDIA GALANTI DI CLA A N I G E R A LA NUOV LCE VITA DELLA DO LA SING L PIÙ AMA E TA LA FUGA E L’ARRE STO D STO BEINFABRIZIO: E NON P IANGO CORONA QUATTRO E T N E C N I V A I P P O C LA 28/01/13 15.13 VIP_689_0 1_Cove_de ! P I S S O G L E finitiva.indd 1 25/01/13 11.5 2 1 5-01.indd EVA0 anno XIII - 12 gennaio 2012 D IONE EDIZ A V NUO F 4,30 a: CH izzer - Sv F 4,00 : CH cino on Ti Cant Settimanale n. 688 anno 29 Gennaio XV 2013 in Italia: € 1,00 Canton Ticin o: CHF 3,90 Svizzera: CHF 4,40 € 1,50 in Italia - n. 632 3000 00 € 1, 13 IO 20 BRA FEB V - 13 O LX N N A N.05 anale Settim NOTTI DI INFERNO MINETT UN AMO I RE SEGRETO SOLO 1 EURO EUR 1 O SOL O TINA CIPOLL ARI S A A ERO A MARIC N MI V NO, NO TI SAR DI SPO LIE INA JO O ANGEL LI RO FIG UN ALT IO RIMON IL MAT RE PETTA PUÒ AS RA NTU RDI E V SIA SSA ! ALES O TRU A ME V A AM PRENDE A SCHIAFF UN TRONISI TA O S R U ’ LA D CECILIA E GUEN DALINA È NATA UN’AMICI ZIA... A S O I FUNRCORONA CO FORTISSIMA! UNA DONNA NEL CU LIO” ORE DI GARKO G I F O I M NGATO A F N I A “H BELEN SI RIBELLA NON TI SPOSO NON VOGLIO UN CONTRATTO! VIP_688_01_C over.indd 1 17/01/13 19.0 3 AS TOM TUTTE LE SETTIMANE IN EDICOLA Pubb_x_FestivalNews.indd 1 01/02/13 16:00 7 LA FOTO OSTACOLATA O re 18 e qualche minuto. In sala stampa c’è Bocelli in conferenza.stampa. Mi prendo dieci minuti e mi fermo a sentire perché è davvero molto interessante. Mi siedo in fondo, in terzultima fila, nella postazione di un fotografo che non era presente. Ad un certo punto alle mie spalle scoppia una rissa tra due fotografi le cui postazione erano rispettivamente in ultima e penultima fila. Mi giro ed ascolto incredulo. In buona sostanza questo è lo svolgimento dei fatti: mentre il fotografo dell’ultima fila (che chiameremo U) sta per scattare la sua foto a Bocelli (da molto molto molto distante) gli passa davanti il fotografo della penultima fila (che chiameremo P). P era al telefono e U scatta la foto delle foto mentre P gli passa esattamente davanti all’obiettivo. Apriti cielo. U incomincia ad insultare P, il quale dice che non ha fatto nulla di male, che stava andando alla sua postazione come sempre. U si altera di brutto, più volte se ne va e torna urlando sempre più forte, dando del maleducato a P, il quale per un po’ si difende, poi si arrabbia anche lui e iniziano a misurarsi naso contro naso. Un altro fotografo amico di P, che chiameremo A, si intromette e l’insulto raddoppia. P se ne va, U fa un ulteriore commento sottovoce e U torna indietro parandosi davanti a P, a questo punto urlando epiteti poco educati con la collaborazione di A. A questo punto intervengono anche tutte le altre lettere dell’alfabeto e il tutto degenera in una discussione animata dove nessuno recede dalle sue posizioni. Dopo esattamente dieci minuti Z dice: “Adesso basta!”. Il tutto si finalmente si placa e si può tornare alla normale attività. Peccato che nel frattempo Bocelli se ne fosse andato via. Caro A, sarebbe bastato aspettare un secondo e ri-scattare la fotografia. A volte basta poco per risolvere i problemi. Ma forse non al Festival di Sanremo, dove le tensioni si accumulano e spesso ci si infuria per cose davvero poco importanti. Vorrei ringraziare personalmente Duccio Forzano, il regista (genovese) del Festival, che mi ha regalato tutte le splendide inquadrature mentre mostravo il mio “Zero Euro” gigante e mentre cantavo i ritornelli di “Mi Servirebbe Sapere”, la canzone di Antonio Maggio con cui ho vinto il Festival nella sezione Giovani. La cura che Duccio dedica a ogni minimo dettaglio è indescrivibile. E poi ringrazio tutto lo staff della Rusty Records: i discografici Maurizio e Gianni Rugginenti, il produttore Davide Maggioni, il direttore tecnico Danilo Longano, la “corista” Barbara Berrino, il promoter Manuel Magni e tutti gli altri collaboratori. E poi un forte ringraziamento va agli orchestrali che hanno abilmente “agito” al momento opportuno e in particolare al grande batterista Maurizio Dei Lazzaretti che ha fatto due cose sostanziali per me e Antonio: “introdurre” (monete giganti) e “raddrizzare” (tempi perduti). Per la Basilicata il vincitore morale è Max Gazzè Per quanto riguarda noi questo è tutto. Anche per il 2013 il mio tempo massimo è scaduto. PS. Vorrei dire l’ultima cosa su Elio e Le Storie Tese. Hanno vinto tutti i premi della critica esistenti: Mia Martini, Radio TV, miglior arrangiamento. L’abbiamo già detto: Vessicchio memorabile, Foffo Bianchi abilissimo. Ma il colpo di scena arriva adesso: il tecnico di sala ero io. Per motivi essenzialmente di privacy mi era stato chiesto di non rivelare il mio ruolo fino al termine del Festival e così ho fatto. Per cui ora lo posso annunciare e prendermi il piccolissimo merito di aver contribuito a questo nuovo grande successo di Elio e le Storie Tese. I tecnici di sala della Rai avrebbero sicuramente ottenuto un grande risultato anche da soli, ma sono contento che ancora una volta il lavoro di squadra abbia premiato una canzone vincente. Ringrazio per cui gli “Elii”, in particolare il “collega” Rocco Tanica, per avermi accordato la loro fiducia che spero di non aver tradito. La fiducia mononota: puoi cambiare il palco, le persone, la manifestazione, gli strumenti e i decenni, ma resta sempre la stessa. Nell’Auditorium di RAI Basilicata trionfa Max Gazze’. Il Gruppo di Ascolto promosso dalla Sede RAI per la Basilicata ha decretato la vittoria ‘morale’ di Max Gazze’, seguito da Raphael Gualazzi e dai Moda’. La serata finale del Festival di Sanremo ha raccolto i favori del pubblico lucano e dei critici presenti. In collegamento telefonico Gianni Morandi e, da Sanremo, Dario Salvatori, Gianmaurizio Foderaro, la giornalista Marianna De Luca e il Direttore di Festivalnews/daily Ilio Masprone. Nel pomeriggio l’esibizione di alcuni artisti lucani sulle note delle musiche del Festival. L’equipe Sàphir di Marco Lanfranchi durante il lavoro di trucco e parrucco a CasaSanremo Le ultime due giornate del Festival sono state molto intense e ricche di emozioni per il gruppo di lavoro di Area PV Eventi. Nella giornata di ieri l’Hair Stylist nonché direttore artistico dell’Area PV Eventi Marco Lanfranchi ha curato il trucco e parucco dei protagonisti di Beautiful, Katherine Kelly Lang e Ronn Moss. I due attori si sono dimostrati molto disponibili e sono rimasti molto soddisfatti del lavoro. Nella giornata di ieri Area Pv Eventi è stata nuovamente presente sul red carpet, il nostro gruppo di lavoro ha improvvisato una divertente performance, acconciando e truccando gli spettatori. Il pubblico è rimasto entusiasta e molti sono stati gli applausi che hanno accolto il gruppo. I ringraziamenti vanno al direttore artistico Marco Lanfranchi, a Vincenzo Russolillo (direttore Casa Sanremo) e Gianni che ci ha accolti con una grande animazione sul red carpet del teatro Ariston. Ci salutiamo con un arrivederci all’anno prossimo. Area PV Eventi 8 di Romano LUPI Tre edizioni e tre successi, la costante è stata l’innovazione. Quest’anno la formula innovativa dei due brani da portare in gara è una piccola rivoluzione nella storia del Festival. Sanremo, la terza volta di Fabio Fazio Q uello del 2013 è stato sicuramente un Festival “fazioso”, nel senso che Fabio Fazio ha lasciato ancora una volta un’impronta indelebile nella storia di questa manifestazione. Molti, soprattutto nell’ambito del centro destra, temevano che quello di quest’anno potesse essere un Festival fazioso dal punto di vista politico. In esso vedevano una potenziale iattura, soprattutto per l’imminenza delle elezioni politiche che si terranno tra una settimana esatta. E già, proprio a causa dell’imminenza di questa tornata elettorale erano state avanzate delle perplessità sulle date del Festival (peraltro stabilite prima di quelle del voto) ma, alla fine, l’ipotizzato spostamento della kermesse canora non c’è stato. Qualche polemica di routine sui compensi di Fazio e di Luciana Littizetto invece s’è stata. Da questo punto di vista, nulla di nuovo sotto il sole. Si è trattato, ne più e ne meno, delle polemiche che, ogni anno, accompagnano personaggi dello spettacolo vicini alla sinistra. Film già visti con i Benigni o i Celentano di turno. Elemento di novità è stata la contestazione a Crozza nella serata inaugurale di martedì. Alla fine, però, gli ascolti hanno messo tutti d’accordo e, come sempre accade a Sanremo, quando vanno a gonfie vele i dati dell’auditel, le polemiche si placano. Chi d’accordo non è (gli scettici della vigilia) sta zitto e si adegua all’implacabile “legge degli ascolti”... Fazio, per la sua terza volta a Sanremo (le altre due erano state nel 1999 e nel 2000) ha nuovamente ottenuto un grande successo di pubblico. Alla fine, per quanto riguarda il Festival, quello che conta è questo. Della qualità della musica non importa a nessuno (o quasi), basta raggiungere gli o- tre alla Casta, Fazio ritagliò un ruolo di presentatore al premio Nobel Renato Dulbecco; nel primo Sanremo del nuovo millennio, oltre alla Sastre, ebbe altri due presentatori d’eccezione come Luciano Pavarotti e Teo Teocoli. Rispetto al passato, dunque, meno affollamento sul palco dell’Ariston. Nelle tre edizioni del Festival presentate da Fazio, la costante è stata l’innovazione. Nel ’99 fece sfilare i protagonisti di un Novecento che si stava chiudendo dal padre della perestrojka Michail Gorbacëv all’astronauta Neil Armstrong, ritagliando una spazio alla classica “casalinga di Voghera”. In fin dei conti doveva essere il “Festival di tutti” e così è stato. A distanza di 14 anni, suona strana la polemica inscenata da Anna Oxa esclusa, a suo dire, da quest’edizione del Festival per motivi politici, ma vincitrice, nel 1999 con “Senza pietà”. Nel 2000 il peso della giuria di qualità, sfruttando il peso conferitole dal regolamento, assegnò a sorpresa la vittoria alla Piccola Orchestra Avion Travel che si impose con “Sentimento”. Quest’anno la formula innovativa dei due brani da portare in gara potrebbe rappre- biettivi prefissati alla vigilia. Invece Fazio è riuscito ad ottenere un grande successo privilegiando la qualità delle canzoni e senza nemmeno avere Renato Dulbecco, Laetitia Casta e Fabio Fazio Renato Dulbecco e Mikhail Gorbaciov al suo fianco la classica “valletta dalla coscia lunga”, ruolo che, in passato, ha pesato nel gioco (inutile) delle polemiche che nascono e muoiono nella settimana del Festival. Il conduttore savonese non ha voluto nemmeno puntare, come presenza fissa, sulla sobrietà di una Letizia Casta (al suo fianco nel 1999) o di una Inès Sastre (con lui nel 2000), ma è andato sul sicuro duettando con Luciana Littizzetto, consolidando l’affiatamento di questa coppia televisiva ormai ampiamente collaudata. Di sicuro, l’uno slegato dall’altro non avrebbero ottenuto lo stesso successo. Questo è certo. Nell’ultimo Sanremo del vecchio millennio, ol- sentare una piccola rivoluzione nella storia del Festival e, perché no, se riproposta in futuro, potrebbe convincere qualche big della musica italiana da troppo tempo assente dalla più importante kermesse canora del nostro paese a tornare sul palco dell’Ariston, senza dover andare in contro al rischio (e alla brutta figura) di un’eliminazione precoce. Ad ogni modo, tre edizioni e tre successi. Evento che raramente si verifica al Festival dove le figuracce sono sempre dietro l’angolo. Insomma Fazio a Sanremo non sbaglia un colpo. Per lui si è trattato di un “tre su tre” che, a qualcuno, non riesce nemmeno con il viagra... 9 di Elena CASI M arco Mengoni con “L’essenziale” è il vincitore del 63° Festival di Sanremo, ed è la quarta volta nelle ultime cinque edizioni che vince un cantante scoperto attraverso un talent show. Elio e Le Storie tese sono i secondi classificati stessa posizione in podio la ebbero nel ‘96 con “La Terra dei Cachi” - mentre i Modà sono arrivati terzi. “Grazie”. Questa è la sola parola che un emozionatissimo Marco Mengoni è stato in grado di pronunciare quando è tornato sul palco dell’Ariston da vincitore del Festival di Sanremo 2013. Poi si è rivolto verso gli orchestrali per ringraziarli con lo sguardo. Quindi l’abbraccio con Luciana Littizzetto, che la prima sera l’aveva preso scherzosamente in giro dicendogli “hai le mani fredde...”. E lui, da allora in poi, ogni volta che è tornato a cantare sul palco si fregava le mani per riscaldarle prima di stringere quelle di Luciana. Arriva in sala stampa all’Ariston Roof ancora visibilmente emozionato e ancora non realizza bene che non si tratta solo di un sogno: “Dedico questa vittoria a tutte le persone che mi hanno sostenuto e che continuano a sostenermi - ha spiegato Mengoni Elio show anche in Sala Stampa - La dedico alla mia nuova crew, la dedico anche a Luigi Tenco e alla sua famiglia per gli auguri sentiti che mi hanno mandato. Il pezzo su Tenco l’ho scelto perchè mi ha molto emozionato. Non è vero che chi arriva dai talent non fatica, io so che ho lottato per arrivare a questo livello e questo mi basta. Se poi qualcuno vuol continuare a usare luoghi comuni, faccia pure, me ne sono fatto una ragione” poi Mengoni spiega il brano che lo ha portato alla vittoria: “La mia canzone è incentrata su una persona che lascia la sua città e i suoi affetti e si ritrova in una città vuota e non vede l’ora di tornare alle sue origini. Io sento molto la mia origine quando torno a vivere nella mia città”. Secondi classificati Elio e le Storie Tese con “La canzone mononota”, che da ottava nella classifica provvisoria della seconda serata ha fatto un balzo di sei posti. Una canzone pluripremiata dal pubblico, dagli addetti ai lavori e dai giornalisti che hanno consegnato al gruppo il Premio della critica Mia Martini. Ed anche in sala stampa proseguono le gag dei componenti del gruppo che ha fatto divertire tutta Italia. “Siamo stufi di ricevere i Premi della critica - scherzano gli Elii Vogliamo ricevere anche Premi del Complimento!”. Il loro scopo era il quarto posto: “Bhe ovvio che avremmo accettato anche il terzo posto - dice Elio - ma il secondo un po’ ci dispiace. Non vorremmo d’ora in avanti essere etichettati come i Toti Cotugni degli anni Duemila”. Ma quanto ci hanno messo i truccatori a renderli cosí divertenti ogni sera? “Abbiamo impiegato quattro ore per truccarci questa sera - dice Elio Le altre sere circa due ore. Non oso immaginare quanto ci metteremo adesso per struccarci!”. Sono sinceri i Modá nello spiegare che il terzo posto per loro è un gran successo: “Questo podio è fantastico - ha spiegato Francesco (Kekko) - stimiamo tantissimo sia Elio che Marco Mengoni, è un onore essere arrivati sino alla fine assieme ad artisti del loro calibro. Non è una tragedia questo terzo posto, certo sarà importante vendere dischi, comunque anche questo piazzamento ci soddisfa - prosegue Kekko - Ci tenevamo ad arrivare sul podio so- prattutto perchè volevo cantare dopo mezzanotte visto che oggi, domenica 17 febbraio, è il mio compleanno”. La dedica è immancabile, sará forse per sua figlia? “No, il podio lo dedicò ai nostri fan - dice Kekko - a mia figlia dedicò la mia vita!” Dalla Sala stampa passa veloce anche Fazio: “Grazie a tutti, tutto è stato bello, la festa è finita. Adesso devo partire perché domani (oggi per chi legge n.d.r.) saró a ‘Che tempo che fa’”. Prima di partire un’ultimo messaggio: “Mi raccomando scrivete bene di Lucianina perché è stata davvero meravigliosa”. Il suo modo per ringraziare la donna che lo ha accompagnato in questa avventura destreggiandosi al meglio in ogni situazione. Una grande donna che difficilmente riceverá commenti negativi. 10 DAL GASLINI DI GENOVA Progetto I Cantacomici, “Prima che sia troppo tardi” ALL’ARISTON DI SANREMO UN CAMERINO TUTTO SPECIALE PER MISURARE LO STATO DI SALUTE DELLA GOLA AI CANTANTI di Tiziana PAVONE D LE BALENE a ormai 9 anni viene allestito un camerino particolare al terzo piano dell’Arisotn di Sanremo. Si tratta di una stanza dove è posizionato un apparecchio in gradi di misurare lo stato di salute della laringe e delle corde vocali dei cantanti. Gli esami eseguiti sui cantanti sono due e analizzano il tessuto vocale nelle loro caratteristiche acustiche su voce cantata e parlata: la videofibroscopia, esame elettroacustico della voce che permette di vedere la struttura della laringe al cui iterno sono contenute le corde vocali, e il fonitogramma. In realtà questo tipo di esame è adatto a tutte le persone che lavorano con la voce, pertanto attori, ma anche dj e musicisti che suonano strumenti a fiato. L’esame è semplice: viene inserita una specie di cannuccia introdotta da una narice e guidata in modo da essere indolore. La microcamera è posizionata sulla punta e fotografa la situazione della laringe dall’alto. L’esame è importante, soprattutto sotto il punto di vista della prevenzione. I medici foniatri ormai sono specializzati nella medicina artistica (voce-parola) e alla foniatria artistica (comunicazione), curando chi fa uso della voce in campo artistico. E’ sempre più importante la sinergia tra discipline, lavorando sull’artista insieme all’insegnate di canto e ad altre figure che lo allenano al modo di usare la vce,. Un punto cruciale è quando gli artisti presentano patologie che potrebbeero essere evitate se ci fosse prevenzione. Il compito di questa specializzazione medica non è solo quella di far fronte alla classica malattia acuta della faringite, ma anche quella id evidenziare disagi legati alle emissioni vocali. L’unità operativa fi foniatria del San Martino presta il suo contributo all’interno dell’Ariston sotto a- spetti scientifici e di assistenza agli artisti, anche se la tecnologia affascina, tuttavia qualcuno ha paura dell’esame, ritenuto invasivo, almeno per quanto riguarda la parte endoscopica. In America invece, questo esame è all’ordine del giorno, come anche l’attenzione estrema alla preparazione atletica della voce. il foniatra è come il coach. Fattori di rischio che possono portare a disturbi sono: stato di tensione muscolare, ambiente stressante, esposizione ad ambienti polverizzati. Questi fattori si presentarono più o meno insieme, in un noto programma televisivo, Music Farm. C’era una palestra da frequentare e anche ingestione di cibo non proprio igienico, ci spiega la dottoressa responsabile del reparto foniatrico del Gaslini. A prestare attenzione a questa struttura è stata la Rai, che ha apprezzato il progetto, ritenendolo importante. A tal punto da adottarlo all’interno della propria produzione. D iciamocelo apertamente: non c’è molto da ridere! Saranno stati i Maya con le loro profezie... sarà stato l’anno bisestile... sarà stato lo spread e il difficile rapporto tra i paesi dell’area euro? Insomma...“, non ci sarebbe niente da ridere! Se un bel gruppo di comici non avesse deciso di dare un senso nuovo al concetto antico di “canta che ti passa”. Da questo semplice spunto ha preso vita il doppio cd “Prima che sia troppo tardi”, in tutti i negozi da metà Marzo. Un modo per scacciare tutto questo nero è riderci sopra ma farlo cantando e - perchè no? - anche ballando. Da qui nascono le ventiquattro canzoni che hanno messo insieme altrettanti artisti esponenti si spicco della comicità, molti provenienti dalle più seguite trasmissioni comiche televisive, guidati da un gruppo di produttori: Pino Laudadio, José Orlando Luciano Michele Monina e Giorgio Tramacere, col fondamentale contributo di un artista che ha fatto della canzone-d’autore-comica il suo punto di forza: Marco Carena. Canzoni che sono gag, pezzi divertenti ma comunque canzoni “vere” curate nei dettagli, perchè si sa... anche l’orecchio vuole la sua parte! Non è un caso che questo progetto abbia ottenuto il Patrocinio del Carnevale di Putignano, uno dei più prestigiosi al mondo, e non è neanche un caso che tra una risata e l’altra gli artisti siano finiti per diventare testimonial di un importante innovazione come quella inventata da Antonio Azzalin, che grazie a un sistema di lettura braille applicato sul cd e un softweare di lettura vocale per pc, consentirà agli ascoltatori non vedenti di usufruire di un servizio ancora inedito. Ventiquattro canzoni da ascoltare in questi tempi infausti dove bisogna certamente: rinnodiversinventarsi interdigiteletouchwizzarsi ma anche… sopravvivertirsi! Altre informazioni... Il progetto CANTACOMICI nasce dall’idea del Team della Setticlavio Edizioni, cioè realizzare un progetto artistico in grado di coniugare musica d’autore e comicità e di catturare l’interesse e l’attenzione di ascoltatori di tutte le età, raccontando complessità e contraddizioni dei nostri giorni in chiave ironica, fresca e divertente. Il progetto è composto da un doppio CD comicomusicale dal titolo “Prima che sia troppo tardi”, contenente 24 brani musicali distribuiti da Self. Ogni artista comico ha proposto il proprio brano e insieme ai produttori hanno elaborato e sviluppato quello che poi è diventato il progetto definitivo. I produttori sono: Pino Laudadio , Josè Orlando Luciano, Michele Monina, Giorgio Tramacere. Il supporto su cui verrà stampato non è un normale CD ma un Contat Disc, sul quale sarà presente il linguaggio Braille per i non vedenti. Le canzoni: 1. Marco Carena • Suveriorità 2. Bruce ketta • So’ cambiate le cose rap 3. i Mancio & Stigma - EMO • Ti Lovviamo 4. Giangilberto Monti • Donne da sposare 5. Beppe Braida & La Cesira • Ettore 6. Alberto Patrucco • Bla bla bla 7. Viviana Porro & Marco Carena • Innamorarmi di te 8. Francesco Damiano • Auguri 9. Pietro Ghislandi • Spread Blues 10. Federico Sirianni • Beatrice 11. Davide Colavini • It’s all right 12. Gianpiero Perone • Naso rosso 1. i Mammuth • Se un cow-boy 2. Franco Rossi • Gente del mio paese 3. Norberto Midani • Può essere si 4. Rita Pelusio • Piangotango 5. Max Pieriboni • Jason 6. Federico Bianco • Bionda 7. Francesco Friggione • FriggioneBamboccione 8. Maria Rossi • La ballata dell’alcolista 9. Alfredo Lallo • Smontination 10. Bred& Pitt • Ricco e povero 11. Roberto De Marchi • Preghiera 12. i CantaComici • Prima che sia troppo tardi 11 12 13 14 Televoto al centro delle polemiche 15 A Lorenzo Cilembrini (Il Cile) il Premio Assomusica Fabio Fazio, conduttore del Festival di Sanremo 2013 Grazie al direttore di Rai Uno, Leone, abbiamo potuto fare delle scelte azzardate. Era un rischio per gli ascolti, ma lui ce lo ha lasciato fare. Volevamo realizzare puntate più brevi, senza voler seguire per forza lo share, e siamo stati premiati dagli ascolti. Questo Festival rappresenta un punto di partenza che può essere sviluppato in futuro. Sono stanco, spero di riuscire ad arrivare vivo sino alla fine di questa edizione. In ogni caso mi sento più leggero perchè gli ascolti sono buoni e questo ci solleva da tante cose. Per la prima volta il Festival è condotto da un uomo e da una donna, non era mai successo, era un rischio, alla fine è andata bene. A me piacerebbe che in futuro al Festival i Giovani e i Big concorressero assieme in un’unica categoria e non divisi come succede sinora. Baggio ieri mi ha detto prima di salire sul palco: “Non sai quanto sto male”. Lo abbiamo convinto dicendogli che non gli avremmo fatto un’intervista calcistica. Giancarlo Leone, direttore di Rai Uno Siamo felici non solo per gli ascolti, ma anche per i contenuti. La puntata di ieri è durata un’ora meno rispetto alla serata del giovedì del 2012. I picchi di share sono coincisi con la lettura della lettera di Roberto Baggio e con il monologo della Littizzetto sul no alla violenza sulle donne. In merito alle polemiche sul televoto, si sa che il pubblico a casa segue determinati meccanismi. Anche per questo abbiamo deciso di dare maggior peso alla giuria di qualità. Per ora la classifica è questa, ma si tratta solo di una tappa, rappresenta solo il 25 per cento del totale. Oggi ci sarà la serata più lunga, abbiamo tanti appuntamenti al di là della gara dei Giovani. E’ inevitabile che i componenti della giuria di qualità parlino tra di loro, così avviene sempre nei Festival dei cinema, ad esempio. La serata potrebbe anche concludersi intorno all’una di notte. Non possiamo separare i giurati, così non si potevano separare gli orchestrali nelle scorse edizioni. Il vincitore dei Giovani dovrebbe essere comunicato intorno a mezzanotte e 20. Gli ospiti di domani saranno Bianca Balti, Andrea Bocelli, Luz Foster, Birdie, Claudio Bisio, Martin Castrogiovanni e Daniel Harding. Nando Pagnoncelli, Ipsos Non potremo certo impedire ai componenti della Giuria di Qualità di mettersi d’accordo. E’ inevitabile che i giurati parlino tra di loro e magari decidano di votare in un certo modo. Sicuramente aver reso nota la classifica parziale finisce per influenzare il televoto nella serata finale. Ogni giurato avrà in totale 10 gettoni da distribuire, non potrà darne più di 5 a un singolo cantante e dovrà votare almeno 2 cantanti diversi. Niccolò Bongiorno, figlio di Mike Siamo onorati e strafelici che sia realizzata una statua di papà in un luogo simbolico come Sanremo. La nostra fondazione si occupa di progetti nel sociale e di ricordare la figura di papà. E’ entrato nelle case per 60 anni. Come faceva lui tramite la tv, vogliamo stare vicini soprattutto agli anziani e ai bambini. Stasera sarà inaugurata la statua durante la quarta serata del Festival. Mio papà stimava tantissimo Fabio Fazio. A me e a mia mamma piace tantissimo questo Festival, dal punto di vista autorale c’è stato un netto miglioramento. Claudia Lolli, vice-sindaco del Comune di Sanremo Da un ligure di ponente come Fabio Fazio non si poteva aspettare più amore per la manifestazione canora. Sta conducendo un’edizione spettacolare, di alta qualità. La sala stampa al Palafiori sarà intitolata a Lucio Dalla. Gli ascolti sono alti, mi auguro che lo siano anche nelle ultime due serate. Anselmo Avena, presidente della Sinfonica di Sanremo La nostra è una delle 13 Orchestre Sinfoniche in Italia. In queste serate si è visto come siano di alta qualità i componenti della Sinfonica di Sanremo. L’anno scorso grazie al direttore Santori abbiamo organizzato importanti concerti legati alla musica pop e questa è la strada che vogliamo seguire anche nei prossimi anni. Lorenzo Cilembrini “Il Cile” con il 32 per cento dei voti ha vinto il Premio Assomusica 2013, conferito dall’Associazione Italiana degli Organizzatori e Produttori di Spettacoli Musicali dal Vivo. Il prestigioso riconoscimento, assegnato nelle ultime edizioni ad Arisa, Nina Zilli, Raphael Gualazzi e Marco Guazzone, premia la miglior esibizione tra quelle dei giovani in gara sul palco dell’Ariston. Il giovane cantante aretino Lorenzo Cilembrini, in arte il Cile, ha presentato al Festival il brano “Le parole non servono più” ed è in imminente uscita con il suo album. A votare e a decretare il vincitore sono stati gli associati di Assomusica, cioè i principali organizzatori e produttori di concerti e spettacoli musicali in Italia. “Come dimostra la storia del Festival - sottolinea Vincenzo Spera, presidente di Assomusica - spesso chi è eliminato dalla gara, poi conquista il consenso della critica, del pubblico e degli operatori del settore, ribaltando nel tempo le classifiche ufficiali con il successo autentico”. Lorenzo Cilembrini, Il Cile Questo premio per me è un onore, ringrazio tutti ed in particolare Assomusica. Al di là dell’eliminazione tra i Giovani per me è importante essere a Sanremo. Per due volte il mio brano “Cemento armato” non è stato scelto per Sanremo, adesso finalmente ce l’ho fatta e sono contento di aver fatto questa esperienza, ci tenevo a toccare il palcoscenico dell’Ariston. Scrivo canzoni per cercare di arrivare al cuore delle persone, io continuo seguendo questa strada. Mi piacerebbe confrontarmi anche con artisti diversi da me come dimensione artistica. Premio della Critica Stefano Bollani: “La canzone di Elio è assolutamente geniale” E’ un Festival molto giovane, se si pensa che il più anziano in gara è Elio che ha 51 anni. Marco Mengoni sembra Sammy Davis Junior. Raphael Gualazzi assomiglia a Renzi quando canta. Io personalmente faccio il tifo per Elio. La canzone che ha portato a Sanremo è assolutamente geniale. Una cosa simile in passato l’aveva fatta Jobim, ma Elio ha migliorato ancora l’idea portandola all’esasperazione. Da alcuni a questa parte nei primi posti ci sono sempre i ragazzi provenienti dai talent. Ma chi non dovesse piazzarsi tra i primi può consolarsi col fatto che per tradizione chi finisce nelle retrovie in classifica a Sanremo poi vende tanti dischi. Ho scritto un libro che non è un’autobiografia, ma una serie di miei appunti su come vedo il mondo della musica. É “La canzone mononota” di Elio e le storie tese a vincere il premio della critica “Mia Martini” sezione campioni. La canzone che più sta spopolando sul web dunque é anche quella che ha riscontrato più successo anche tra i giornalisti della sala Stampa Ariston Roof dove hanno votato 114 accreditati. Molti i voti anche per Rapahel Gualazzi con “Sai ci basta un sogno” e Daniele Silvestri con “A bocca chiusa”. 16 La Giuria di Qualità: 10 personaggi del mondo della musica, dello spettacolo e della cultura L a Giuria di Qualità era composta da dieci personaggi del mondo della musica, dello spettacolo e della cultura. Il Presidente della Giuria di Qualità è Nicola Piovani, gli altri: Eleonora Abbagnato, Stefano Bartezzaghi, Cecilia Chailly, Claudio Coccoluto, Serena Dandini, Paolo Giordano, Nicoletta Mantovani, Rita Marcotulli e Neri Marcorè. Ogni giurato esprimeva la propria preferenza singolarmente. I giurati – in base al regolamento – hanno votato nella Quarta Serata, per l’elezione del vincitore della Sezione Giovani, e nella Quinta e ultima Serata, per l’elezione del vincitore della Sezione Campioni, e premieranno anche il miglior testo. Nella Quarta Serata, dopo l’ interpretazione-esecuzione delle 4 canzoni finaliste della sezione Artisti GIOVANI, ci sarà la votazione con sistema misto della Giuria di Qualità e del pubblico con il sistema del televoto. NICOLA PIOVANI Celebre per le sue colonne sonore, è anche autore di teatro musicale e di musica da concerto. Ha ricevuto l’Oscar per la miglior colonna sonora nel ’99 per La vita è bella di Benigni. Pianista, compositore e direttore d’orchestra, Nicola Piovani è stato allievo del musicista greco, Manos Hadjidakis. È stato premiato con tre David di Donatello (per Ginger e Fred di Fellini, Caro diarioe La stanza del figlio di Moretti), quattro premi «Colonna sonora», due Nastri d’argento e due Ciak d’oro. Con L’équipier di Philippe Lioret ottiene la «nomination» al César, il premio del pubblico e la menzione speciale della giuria al festival «Musique et cinéma» di Auxerre. Come autore di canzoni, negli anni Settanta compone a quattro mani con Fabrizio De André gli albumNon al denaro, non all’amore né al cielo e Storia di un impiegato. Nel 1995 scrive tre canzoni per il tour teatrale di Roberto Benigni, fra le quali Quanto t’ho amato. Nel 2008 è stato nominato Chevalier dans l’ordre des Arts et des Lettres dal ministro francese della Cultura, onorificenza conferita alle personalità che si sono distinte per le loro creazioni in campo artistico e letterario. dotto da Pippo Baudo. In seguito appare in diversi spettacoli televisivi e nel 2009 affianca Paolo Bonolis alla conduzione del Festival di Sanremo. Ficarra e Picone nel 2007 la vogliono come attrice nel film “Il 7 e l’8”. Vasco Rossi nell’autunno 2009 la sceglie come interprete ideale per evocare le diverse sfaccettature della figura femminile nel suo nuovo video “Ad ogni costo” che diventa in poche settimane un cult. Sempre nel 2009 Eleonora affronta anche l’esperienza teatrale per la regia di Maurizio Scaparro nello spettacolo “Polvere di Baghdad”, dove per la prima volta recita e balla. La Casa Editrice Rizzoli presenta a novembre 2009 la sua autobiografia “Un angelo sulle punte”, in cui Eleonora racconta il suo straordinario percorso costruito con entusiasmo e tenacia che “l’ha portata proprio dove voleva essere”. Il libro raggiunge rapidamente la terza edizione. Il 31 dicembre 2009 Eleonora corona un altro grande sogno: ballare in occasione del concerto di capodanno a Vienna trasmesso in mondovisione con i costumi disegnati appositamente per lei dallo stilista Valentino. Da anni Eleonora è coinvolta anche nel mondo della moda: scoperta da Karl Lagerfeld in veste di fotografo, è legata da un rapporto di amicizia agli stilisti Dolce & Gabbana. Il Presidente Sarkozy a nomina, nel maggio del 2010 con un decreto, “Chevalier dans l’ordre national du mérite” per ricompensarla del suo impegno al servizio dell’Opéra. La sua capacità di interpretare ai massimi livelli ruoli diversi in contesti diversi, la rendono un personaggio mediatico, amato e corteggiato dai media nazionali e internazionali SERENA DANDINI con le principali riviste di enigmistica italiane e, dopo la laurea in Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo, ha curato diverse rubriche su giochi, libri e linguaggio per testate giornalistiche come La Stampa, e radiofoniche, come Radio Due e Radio Deejay. Dal 2000 cura le rubriche Lessico e nuvole e Lapsus per il quotidiano La Repubblica, e dal 2010 insegna Semiotica dell’enigma all’università IULM di Milano. Negli anni ha scritto diversi libri; tra i più recenti si ricordano: Lezioni di enigmistica (2001), Incontri con la Sfinge (2004), Non ne ho la più squallida idea (2006), Non se ne può più (2010), Sedia a sdraio (2011), Come dire. Galateo della comunicazione (2011), Una telefonata con Primo Levi (2012) e Dando buca a Godot (2012). È il figlio del famoso enigmista P. Bartezzaghi. Ha reinventato il modo di suonare l’arpa, proponendola come strumento attuale, affascinante ed espressivo. Ha scritto un romanzo di successo (Era dell’amore, Bompiani), tiene una sua rubrica su Donna Moderna. Ha debuttato alla Scala di Milano a 19 anni come prima arpa e si è esibita nei più grandi teatri italiani con la sua musica e il repertorio classico. Ha collaborato, fra gli altri, con John Cage,Ludovico Einaudi, Mina, Fabrizio De André e Lucio Dalla. Molte delle musiche dei suoi cinque album,realizzati con prestigiosi interpreti della musica internazionale e italiana, sono diventati colonne sonore. Nell’edizione del 2006 del Festival di Sanremo ha suonato con Ron nel brano “L’uomo delle stelle”. Ha appena terminato il nuovo album dove suona i suoi migliori brani per sola arpa acustica, ritrovando le atmosfere degli inizi. PAOLO GIORDANO NERI MARCORE’ CECILIA CHAILLY NICOLETTA MANTOVANI Nata a Palermo, inizia a studiare danza all’età di 4 anni con Marisa Benassai. Continua poi i suoi studi a Montecarlo, a Cannes e a 14 anni, è la prima italiana ad essere ammessa alla prestigiosa scuola dell’Opéra di Parigi, dove grazie ad una passione travolgente e una volontà ferrea, a soli 22 anni diventa Première Danseuse, interpretando le creazioni dei più grandi maestri della coreografia come Roland Petit, Pina Bausch, William Forsythe, John Neumeier ecc . . che la prediligono per la sua versatilità e intelligenza interpretativa. Esordisce in televisione a 12 anni in un programma con- Serena Dandini è conduttrice e autrice televisiva. I programmi che hanno consacrato il suo successo sono: La Tv delle ragazze (Rai 3), 1988 – 1989; Avanzi (Rai 3), 1991 - 1993 Telegatto ad Avanzi trasmissione rivelazione dell’anno 1992; Tunnel (Rai 3), 1993 – 1994; Pippo Chennedy Show (Rai 2), 1997 - Premio Flaiano Programma televisivo 1997; Comici (con Paolo Hendel; Italia 1), 1999; L’ottavo nano (Rai 2), 2001; Parla con me (Rai 3), 2004 – 2011; The Show Must Go Off (LA7), 2012. Ha pubblicato con Rizzoli Dai diamanti non nasce niente. Storie di vita e di giardini , 2011 e Grazie per quella volta. Confessioni di una donna difettosa, 2012. Tra il 2012 e il 2013 mette in scena il suo primo testo teatrale sul femminicidio dal titolo “Ferite a morte” ispirato a fatti di violenza realmente avvenuti ottenendo un enorme successo di pubblico nelle tre tappe di Genova, Bologna e Palermo www. feriteamorte.it. STEFANO BARTEZZAGHI Enigmista, giornalista, ludolinguista e scrittore italiano, ha pubblicato il primo rebus nel 1971 per La Settimana Enigmistica. Ha collaborato CLAUDIO COCCOLUTO Ha iniziato a fare il DJ a 13 anni, per hobby, nel negozio di elettrodomestici del padre a Lungomare Caboto a Gaeta, città dalla quale proviene. Alla fine degli anni settanta comincia a far conoscere la sua voce via etere attraverso la radio locale Radio Andromeda. Dal 1985 diventa speaker e dj professionalmente. Coccoluto partecipa frequentemente a eventi di livello europeo; è stato il primo dj europeo a suonare al Sound Factory Bar di New York. Dal 1990 Coccoluto è anche produttore e ha lavorato anche per Radio Deejay. Alle elezioni politiche del 2006 si è candidato nel partito politico La Rosa nel Pugno. Ha scritto un libro “Io, dj” (Einaudi 2007) in cui racconta la sua storia. Ha partecipato ad aprile 2009 alla trasmissione Matrix di Canale 5, intervenendo più volte in merito all’argomento stupefacenti. Nel 2010 ha partecipato alla trasmissione Ciao Darwin, programma televisivo condotto da Paolo Bonolis su Canale 5, intervenendo come deejay. È autore del romanzo La solitudine dei numeri primi, edito da Mondadori nel gennaio del 2008, che ha vinto nello stesso anno il Premio Campiello Opera Prima e il Premio Strega. A 26 anni è il più giovane scrittore ad aver vinto quest’ultimo riconoscimento letterario. Dal libro, tradotto in numerose lingue e venduto in tutto il mondo, è stato tratto un film uscito nel 2010. Paolo Giordano collabora con Il Corriere della Sera e con Vanity Fair. Il suo ultimo romanzo è Il corpo umano. Vive a Torino. ELEONORA ABBAGNATO cui destinare i fondi, ecc. Ha prodotto il musical Rent, ispirato alla Bohèm MU.VI (Music Village), rassegna d’intrattenimento (musica, opera e cabaret) e di svago nel periodo estivo, nel 2006 ha gestito le personalità internazionali del mondo dello spettacolo, dello sport e della cultura intervenute ai XX Giochi Olimpici Invernali di Torino. Ex assessore al Comune di Bologna, ha prodotto il film più controverso dell’ultimo festival di Roma “E la chiamano estate” di Paolo Franchi premiato come miglior regista e la protagonista Isabella Ferrari è stata premiata come miglior attrice. Nicoletta Mantovani è la vedova del celebre tenore Luciano Pavarotti. Diplomato come interprete parlamentare in inglese e tedesco presso la Scuola Superiore Interpreti e Traduttori di Bologna, il suo estro artistico lo conduce verso il mondo dello spettacolo. Ha inizio così per Marcorè una lodevole carriera televisiva, che va di pari passo con quella cinematografica, teatrale, radiofonica e di doppiatore. Comincia a fare teatro negli anni ‘90 contemporaneamente alle sue prime apparizioni televisive. E’ noto al grande pubblico per la sua partecipazione a trasmissioni come “L’Ottavo Nano”,”Mai dire domenica”,”Ciro”,“Parla con me”dove ha imitato, tra gli altri, Luciano Ligabue, Antonio Di Pietro, Zapatero,Clemente Mastella, Jovanotti, Piero Fassino, Maurizio Gasparri, Alberto Angela, Daniele Capezzone e Niccolò Ghedini) e per la conduzione decennale – dal 2001 al 2011, su Rai3, di”Per un pugno di libri”. RITA MARCOTULLI Produttrice e manager italiana. Laureata all’università di Bologna è stata direttore artistico e deus ex machina del concerto di beneficenza Pavarotti & Friends (dal 1995 al 2003), di cui ha curato marketing, sponsor, charity È una musicista jazz molto apprezzata in Europa che ha cominciato a suonare professionalmente in piccole formazioni negli anni settanta per poi collaborare con star della musica jazz mondiale come Chet Baker, Jon Christensen, Palle Danielsson, Peter Erskine, Steve Grossman, Joe Henderson, Joe Lovano,Charlie Mariano, Pat Metheny, Michel Portal, Enrico Rava. Nel 1987 viene votata Miglior nuovo talento attraverso un sondaggio della rivista Musica Jazz. Nel 1996 accompagna Pat Metheny in un’esibizione al Festival di Sanremo. Ha scritto la colonna sonora del film Basilicata coast to coast, vincendo il Ciak d’oro nel 2010 e il Nastro d’argento alla migliore colonna sonora nello stesso anno. È stata premiata anche con un David di Donatello per il miglior musicista nel 2011 (prima donna in assoluto a ricevere questo riconoscimento e il Premio Top Jazz 2011 come miglior artista del jazz italiano secondo la rivista Musica Jazz. 17 La Lingua dei Segni, eliminata nel 2012, Tappabuchi arriva sul palco dell’Ariston quest’anno cercasi L a notizia che il duo Fabio De Vincente e l’artista sordo Antonio Pellegrino volesse già l’anno scorso portare al Festival di Sanremo la Lingua dei Segni sta iniziando ad essere diffusa. In sessantuno anni di Festival nessuno aveva mai portato la LIS - Lingua dei Segni Italiana - al Festival di Sanremo. Ci si può domandare perchè la performance proposta un anno fa, in duo, dal cantautore Fabio De Vincente e dall’artista sordo Antonio Pellegrino non abbia neanche passato la prima selezione, mentre la stessa idea, con il brano proposto dal cantante Daniele Silvestri (nella foto) e con la traduzione di un udente che interpreta un sordo, sia stata ripresa quest’anno ed accettata per partecipare al Festival della Canzone Italiana. L’ENS (Ente Nazionale Sordi Onlus) che supportava e patrocinava il progetto di Fabio De Vincente e Antonio Pellegrino insieme a Sanremo, aveva in quell’occasione organizzato manifestazioni di supporto e promozione dell’iniziativa durante le selezioni e decine di persone sorde avevano anche voluto portare direttamente il loro sostegno, con cartelloni e striscioni sotto il Palafiori (luogo dove si svolgevano le selezioni). Anche la cronaca nazionale diede risalto alla loro eccezionale presenza. Il brano “Oltre le nuvole”, “Tappabuchi” reclutati in strada per riempire l’Ariston. È accaduto giovedì sera. La Rai, che già aveva utilizzato tutte le «comparse» reclutate per ovviare ai posti vuoti in platea e per la sostituzione dei vip, ha sguinzagliato cercatori di pubblico nei locali di via Matteotti. I requisiti? Un vestito passabile, aspetto pulito ed elegante, e da semplice passante ci si ritrova se- cantato da Fabio De Vincente con l’espressività delle Lingua dei Segni di Antonio Pellegrino, si proponeva come anello di congiunzione tra il mondo dei sordi e quello degli udenti, con il duplice obiettivo di rendere accessibile la musica a chi non può sentirla, superando le barriere del suono, ed emozionare anche chi può sentire, grazie alla potenza della Lingua dei Segni. Fabio De Vincente spiegava che l’idea nasceva dalla vo- glia di dimostrare come due mondi così diversi possano non solo comunicare, ma arrivare ad unirsi grazie alla forza dell’arte. Al contempo, Antonio Pellegrino voleva dimostrare che l’arte non ha confini e che le differenze non costituiscono un limite, ma un tesoro. Il valore sociale dell’iniziativa era certificato dal patrocinio concesso al duo dall’ Ente Nazionale Sordi, che si è fatto anche promotore dello spetta- colo “Fabio De Vincente VedoVoci in concerto” tenutosi al Teatro Carignano di Torino il 23 giugno 2011, che è stato il primo vero evento in Italia a unire in un’unica occasione performance di artisti sordi, accompagnati dalla musica di Fabio De Vincente e la sua band, rendendo il concerto accessibile oltre che agli udenti anche ad un pubblico sordo in un teatro tutto esaurito, dove non si distingueva chi fosse sordo da chi fosse u- dente, senza discriminazioni, proprio mentre il riconoscimento della Lingua dei Segni Italiana, come lingua ufficiale, veniva discusso in Parlamento. Nonostante tutto, che la Lingua de Segni sia arrivata finalmente al Festival di Sanremo è oggettivamente gratificante, anche se sarebbe stato più giusto che si fosse esibito chi ha pensato per primo a portarla, soprattutto per un vero riconoscimento al mondo sordo. duti in poltrona. E dopo una decina di minuti un drappello di una dozzina di fortunati neo-spettatori ha varcato le porte del teatro, e con un biglietto omaggio in mano è stato accompagnato ai posti che il destino, ma soprattutto la crisi, aveva lasciato vuoti. PROPRIETA’ VENDE DIRETTAMENTE BILOCALI DI NUOVA COSTRUZIONE POSTI AUTO isolamento acustico, riscaldamento centralizzato con contabilizzatori, produzione acqua calda con pannelli solari, predisposizione climatizzazione IMPERIA PORTO MAURIZIO a mt 100 dal mare, a 50 mt dalla via commerciale, a 50 mt dai supermercati Tel. 011.6981741- Cell 335.266154 Mail: [email protected] 18 SanremON, Calabria dentro il Festival medico-scientifico (premiato dal presidente della provincia di Crotone, Stano Zurlo); per lo spettacolo il gruppo musicale Astiokena (riconoscimento consegnato da Pietro Durante). Tutti i premi sono stati realizzati dall’orafo Michele Affidato di Crotone. La serata è stata condotta da Gianluca Ansanelli (il quale sta scrivendo uno spettacolo per Greco) con la partecipazione straordinaria dell’ attrice Maddalena Caravaggi. Tra il pubblico anche il musicista Enzo Gragnaniello, Beatrice Bocci (moglie di Alessandro Greco), il giornalista Rai Massimo Proietto e l’attore Gianmarco Tognazzi. di Romano LUPI P roprio mentre Fabio Ricci e Alessandra Drusian (dal grande pubblico noti come i Jalisse) stavano ritirando, dalle mani del presidente dell’ACS Gino Foglia, il premio per la musica conferitogli da “SanremON… Calabria dentro al Festival”, le immagini degli schermi del Victory Morgana stavano proiettando Fabio Fazio in via Escoffier che stava scoprendo la statua che il comune di Sanremo ha dedicato a Mike Bongiorno. A quel punto ha preso la parola Ricci per ricordare come, nel 1997, anno in cui i Jalisse vinsero il Festival di Sanremo con la celebre “Fiumi di parole”, fu proprio Mike Bongiorno il presentatore di quell’edizione e come quello fu l’ultimo delle 11 edizioni del Festival da lui presentate. Subito dopo la premiazione, via con fiumi di parole, quasi a voler rendere omaggio a Mike e alla sua statua. Ma veniamo alla serata. Dopo l’esperienza dell’anno scorso al Palafiori, l’ottava edizione di “SanremON… Calabria dentro al Festival”, manifestazione organizzata dall’ACS (Associazione Centro Spettacolo) di Crotone, si è tenuta al Victory. Una sorta di ritorno per questa manifestazione fortemente voluta da Pepi Morgia (direttore artistico del comune di Sanremo ai tempi dell’amministrazione Borea) ed inserita, per l’ottavo anno consecutivo nel programma ufficiale Alessandro Greco degli eventi sanremesi. Oltre ai Jalisse sono stati premiati per la televisione il conduttore Alessandro Greco (ha consegnato il riconoscimento il vicepresidente della Regione Calabria, Antonella Stasi); per l’impegno e il sociale il vicepresidente nazionale delle Misericordie, Leonardo Sacco (che ritirerà il premio per i 25 anni di attività nel sociale della Misericordia di Isola Capo Rizzuto), premio consegnatogli dall’assessore al turismo e al marketing territoriale della provincia di Crotone, Gianluca Bruno; per l’imprenditoria, il dottor Massimo Marrelli per le novità apportate in ambito L’INTERVISTA È STATA REALIZZATA IERI POMERIGGIO Bocelli canta accompagnato dal figlio: “QUESTO PALCO CHE CI HA DIVISO 18 ANNI FA ORA CI UNISCE” Il tenore Andrea Bocelli in conferenza stampa con il figlio quasi 18enne Amos che questa sera salirà con cui sul palco. “In onore al Festival canterò La voce del silenzio, mi divertirò con il pianoforte a strimpellare, canterò 2 pezzi del mio nuovo album fra sui Love me tender, nel quale sarò accompagnato al pianoforte da mio figlio Amos” “L’ho praticamente costretto - specifica il tenore - 18 anni fa questo palco ci ha diviso, perchè io ho cantavo la sera e lui nasceva la mattina, e non sono riuscito a raggiungerlo”. “Papà non mi ha dato scelta, mi ha detto o vieni o vieni - confessa il timidissimo Amos - Sono molto agitato, ma sono sicuro che è una di quelle esperienze che arricchiscono il bagaglio di ciascuno, un’opportunità da cogliere” In futuro il giovane Bocelli farà il cantante? “Per ora il mio obiettivo è completare gli studi, poi vedrò. Mio padre parla poco, non mi da molti consigli, ma è di grande esempio. Sempre al lavoro, a studiare, un grande professionista”. “Sono padre severo, ma non insegnante - precisa Andrea Bocellli Sa che deve portare dei risultati e fino ad ora lo ha fatto”. Cosa pensa Bocelli sulla qualità delle canzoni di quest’anno. “Devo confessare che non ho seguito molto il Festival, sono un tifoso di calcio, ma la canzone che mi è piaciuta di più è quella di Maria Nazionale, che ha una voce straordinaria ed è una grande interprete. La musica è fatta per unire non per dividere, la classifica conta poco. E’ ovvio che quando si partecipa si vuole vincere, ma poi quando ti trovi nel mondo la tua posizione di classifica a Sanremo nessuno te la chiede più”. Renzo Rubino, vincitore di Sanremo 2013, ieri sera ospite il rugbista “Area Sanremo”, Castrogiovanni: “Ho tanta paura della Littizzetto!” per pubblico “Se sono io il sex symbol vuol dire che siamo messi veramente male. Diciamo pure che sono più simpatico che bello” e sala stampa I Jalisse L’INTERVISTA È STATA REALIZZATA IERI POMERIGGIO M artín Leandro Castrogiovanni sarà il primo ospite questa sera a scendere in campo per l’ultima serata di questo 63° Festival dell canzone italina. E’ la prima volta che il Rugby viene preso in considerazione sul palco di Sanremo, segno tangibile che anche questo sport si sta avvicinando alla gente e diventando nazional popolare. Martin, maglietta verde e jeans in conferenza stampa, è un ragazzone di 30 anni, nato in Argentina da un famiglia originaria di Enna. Giunto in Italia nel 2001, grazie alle sue origini siciliane, entrò a far parte della nazionale già nel 2002. Attualmente milita come pilone nel Leicester Tigers in English Premiership. Ma che cosa farà all’Ariston questa sera? “Di certo non canterò, altrimenti dopo 60 anni il Festival rischierebbe di non farsi più”. Sicuramente farà qualcosa con Luciana, che non si lascia sfuggire un uomo: “Ho paura di lei, non mi ha detto ancora cosa dovrò fare, ma sono davvero preoccupato”. Se i due presentatori di quest’anno dovessero giocare a Rugby con te in che ruolo li metteresti? “La Littizzzetto sarebbe un mediano di mischia, che sono quelli che hanno più personalità di tutti e devono gestire la squadra. Fazio, un estremo, l’ultimo uomo in campo che deve avere una visione globale su tutto il gioco”. La popolarità per i giocatori dei Rugby incomincia a farsi sentire anche sulla rete, le “chattatrici” dei social network li vedeno come uomini ideali, sex symbol: “Se sono io il sex symbol vuol dire che siamo messi veramente male - risponde con simpatia Martin. - Diciamo pure che sono più simpatico che bello”. Che rapporto hai con la musica? “Noi sportivi spesso ci motiviamo con la musica, la ascoltiamo prima e dopo le partite o gli allenamenti. Il mio cantante preferito italiano è Vasco Rossi, ma per quanto riguarda le mie preferenze sugli artisti del Festival non posso esprimermi, non vorrei passare da gufo porta sfortuna”. Lasciamo Martin in balia del circo Festivaliero, delle prove e, soprattutto, di Luciana Littizzetto. Il vincitore di Area Sanremo 2012, l’unico concorso che porta i giovani al Festival, per il pubblico e per la critica è il trionfatore del Festival. Renzo Rubino con il brano ‘Il postino (amami uomo)’ è stato infatti il più televotato dal pubblico a casa con il 30,1903% dei voti e la sala stampa gli ha assegnato il prestigioso Premio della Critica Mia Martini; la giuria di qualità invece lo ha classificato all’ultimo posto con l’8% di voti, facendo perdere al cantante pugliese la prima posizione. Un grande successo comunque per ‘Area Sanremo’, affidata dal Comune di Sanremo a Sanremo Promotion Spa, che garantisce da sempre ai giovani talenti di essere giudicati da una commissione autorevole e di compiere un percorso di studi di alto livello artistico. 19 20 Anche su iPad Pubb_genn2013_BORLANDI_xFestivalNews.indd 1 04/02/13 10.02 Le 5 puntate televisive 21 del “Caffé Musicale” Ieri, si sono concluse, in Piazza Italia al Palafiori, le cinque puntate della trasmissione televisiva “Caffè Musicale” condotte con piglio professionale dal nostro diret- tore Ilio Masprone. Cinque puntate nelle quali hanno partecipato personaggi del mondo dello spettacolo e del giornalismo specializzato nella musica e nello showbusi- ness. All’ultima puntata di ieri andata, come sempre, in onda su “Italia 127” (del circuito Canale Italia) alle ore 14.30 e fino alle 15, hanno partecipato il maestro direttore d’orchestra gria!”, è stato un gesto di profondo rispetto e di ottimo esempio di cultura delle radici, anche in materia televisiva dato al popolo italiano attraverso il piccolo schermo. Sono quelli come l’impareggiabile Mike i personaggi cui le nuove leve della scatola parlante, ma anche molti dei presentatori e soubrette attuali, devono rifarsi, per restituire alla nostra televisione quella dignità che da tempo ormai immemore pare aver irrimediabilmente perso. Esempio di signorilità e gratitudine aver fortemente voluto da parte dello staff di Sanremo sul palco la presenza del grande Pippo Baudo, fondatore con Mike della nostra tv insieme ad altri grandi come Raimondo Vianello, Corrado Mantoni ed Enzo Tortora. Con Bongiorno sono stati amici, rivali, spesso in competizione nella dura lotta per la conquista della vetta degli ascolti, ma sempre leali. Sono due grandi italiani, Pippo e Mike,ed è questo ciò che più conta”, conclude l’Avvocato Polliotto. Patrizia Polliotto interviene sulla quinta serata del Festival “La memoria è la riconoscenza del cuore, dice un antico adagio”, dichiara l’Avvocato Patrizia Polliotto, Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 la più antica e autorevole associazione consumeristica italiana. “Il monumento commemorativo, donato dalla famiglia del conduttore alla città di Sanremo e inaugurato al grido di “Alle- i loro piatti forti, la Basilicata, il Piemonte, la Campania, Puglia e Molise. Ad ogni puntata il bouquet dei fiori era fornito dell’ibridatore Antonio Marchese di Sanremo. Bruno Sartori, direttore artistico del concorso nazionale Area Sanremo, il cantautore e adesso discografico Bungaro, alcune giovani artisti del canto che hanno già par- tecipato a innumerevoli concorsi canori in tutt’Italia. La trasmissione aveva anche lo scopo di promuovere la cucina regionale e, per questo, hanno partecipato proponendo M Maurizio Scandurra: “La vittoria di Maggio? Avrei preferito Ilaria aurizio Scandurra a Sanremonews.it: “La serata di ieri è stata una lunga cavalcata attraverso alcuni dei momenti più significativi della storia della nostra canzone. Ottima la scelta di aver rivisto e risentito dal vivo l’impareggiabile ex voce dei Matia Bazar, Antonella Ruggiero, e le esibizioni di Daniele Silvestri, Simone Cristicchi. Significativa la presenza di Pippo Baudo, che nel suo stile di sempre ci ha fatto fare un salto indietro ai tempi dei suoi splendidi Festival, in cui belle bionde e brune sono state insignite dei suoi baci. Una tappa fondamentale che non può mancare nel pedigree di ogni conduttrice che si rispetti, e che nel caso di specie è toccata anche a Luciana Littizzetto. Commovente, ma non retorico, il ricordo di Mike Bongiorno, con Pippo a rievocarne gesta professionali e il ca- Porceddu, artista più originale e meritevole” risma umano che lo contraddistinguevano. Sarei felice che anche la Città di Torino si adoperasse, visto che la Rai è nata lì e Mike vi ha esordito, facesse lo stesso. E’ parte di noi, dell’Ita- lia tutta, e merita di essere degnamente celebrato nei luoghi più significativi della sua esistenza in cui ha lasciato solchi profondi. La vittoria di Antonio Maggio per i giovani? Un artista che secondo me non buca il video, con rispetto parlando. Ritengo che la vittoria fosse più meritevole, per esempio, per figure più carismatiche, sia esteticamente, che scenicamente che musicalmente come Ilaria Porceddu: voce preziosa, movenze raffinate ed eleganti, ci ha riportati a un’idea di artista di cristallo, capace di brillare da ogni angolo lo si guardi. Denso di emozione il brano, perfetto l’arrangiamento. Farà strada, sentiremo parlare per molto tempo di lei. Glielo auguro di cuore, ma ne sono sicuro. Brava!” 22 Stefania Orlando: Grande festa “I giovani si sono esibiti troppo tardi” Bobby Solo oggi al Teatro del Casinò per i 10 abbonati alla Rai vincitori del con “Domenica In” ‘posto in prima fila’ Si è trasformata in una vera e propria festa, allegra e glamour, la ‘Cena degli Abbonati Rai’ in sala Biribissi ieri sera. I dieci telespettatori, scelti per seguire il Festival in diretta, hanno trascorso una piacevole serata con Massimo Giletti, Alba Parietti, Rosanna Lambertucci, Gianni Ippoliti, che hanno reso ancor più divertente ed elegante l’evento. Ha fatto gli onori di casa l’amministratore di Casinò Spa, Penultima intervista anche a Stefania Orlando che commenta la serata di ieri del Festival di Sanremo: “E’ stato molto bello riproporre i grandi successi degli anni passati, canzoni interpretate quasi sempre molto bene”. Stefania ha trovato dei giovani all’altezza del Festival anche se purtroppo la Rai ha scelto di farli esibire a tarda serata, “una nota negativa” - dice la Orlando. “Sono soddisfatta del premio della critica a Renzo Rubino - continua - con ‘Il postino’ anche se speravo potesse vincere”. “Attendo di vedere cosa succede stasera, mi piacciono molto Silvestri, Malika Ayane e Annalisa anche se tifo per Elio e le storie tese. Purtroppo saranno penalizzati i cantautori per via del pubblico che segue i ragazzi usciti dai reality, abituati al televoto”. Lucia Cassini, “gira” a Sanremo La vulcanica attrice e cantante napoletana Lucia Cassini, fedelissima di Sanremo, quest’anno è stata la Testimonial di due concorrenti che hanno partecipato al primo Talent Up Academy che si è svolto mercoledì scorso al Victory Morgana Bay. Alla manifestazione di Marco Balestreri hanno partecipato circa una quarantina di iscritti, tra questi le ischitiane Tania di Iorio e Lucia D’abundo. Le due ragazze saranno anche le interpreti di una fiction dal titolo “Ischia Forever”. Sono 10 film da 1 ora che si i gireranno da aprile a Ischia, Ibiza, Napoli e una puntata anche a Sanremo in una sorta di gemellaggio tra Napoli e Sanremo visto che in una puntata si racconterà la storia di un ragazzo ischitano che sogna di cantare a Sanremo. Tra gli attori protagonisti della fiction con Lucia Cassini, Carlo Croccolo, proveniente dalla fiction CAPRI e, in ogni puntata un personaggio dello spettacolo come Lando Buzzanca, Tullio De Piscopo, Maurizio Micheli, Fabio Testi, Nino D’Angelo, Maurizio Casagrande. La regia della fiction è di Lucia Cassini in collaborazione con Nando Di Majo. Marco Cambiaso, che ha ringraziato gli intervenuti e la Rai per la bella iniziativa, portando il benvenuto del Casinò ai dieci fortunatissimi. Ha, quindi, consegnato la medaglia ricordo del Casinò ai dirigenti Rai e al Dott. Marco Simeon, Direttore delle Relazioni Istituzionali ed Internazionali dell’Ente di Stato, apprezzando particolarmente la sua vicinanza e la sua attenzione verso la città e la casa da gioco in un momento tanto importante per Sanremo. “In questa settimana festivaliera il Casinò è stato al centro della musica e degli eventi - sottolinea Marco Cambiaso abbiamo ospitato tanti eventi e movimentato centinaia di presenze, scelte che rafforzano l’immagine dinamica della casa da gioco, aperta agli spettacoli, agli incontri, luogo di divertimento, di cultura e non solo di gioco. Tante le celebrità che hanno visitato questa settimana il nostro Casinò come è accaduto ieri sera. Un grazie sentito alla Rai e un arrivederci agli abbonati che hanno gradito particolarmente la nostra accoglienza”. Alla fine della serata è stato consegnato un ‘cadeaux’ del Casinò alle signore presenti. FINALE NAZIONALE del “CONTEST SAREMO DJ” Bobby Solo al Teatro dell’Opera del Casinò con ‘Domenica In’. Ha ripercorso alcune delle pagine festivaliere della sua carriera ritornando ad una delle sue canzoni più famose: ‘Una lacrima sul viso’ del 1964 con cui si presentò per la prima volta al Festival di Sanremo. Fu subito un successo ma non ottenne la vittoria perché interpretò il brano in playback a causa di un forte mal di gola. Vinse la kermesse canora nel 1965 con ‘Se piangi se ridi’. Sino ad oggi ha partecipato a 12 Festival di Sanremo dal 1964 al 2003, vincendone due. Al termine dell’intervista, Bobby Solo, con la sua inseparabile chitarra, si è fermato con un gruppo nutrito di fans, che lo ha aspettato fuori dal Teatro. Si è svolta il 14 febbraio a Sanremo, nella splendida cornice della Discoteca VIP EXCLUSIVE, la III° Edizione del “CONTEST SAREMO DJ”, che ha visto la partecipazione dei finalisti regionali della Lombardia, Liguria, Trentino Alto Adige, Valle D’Aosta, Emilia-Romagna e Piemonte. I presentatori Alessandro Marras e Iuliana Ierugan hanno condotto con grande professionalità l’evento, davanti ad un folto pubblico, che ha partecipato alla finale nazionale per aspiranti Dj con coinvolgimento, lasciandosi trasportare dai vari generi di musica Dance: House, Electro, Commerciale, etc. Ospite della serata la famosa cantante ecuadoriana Paulina Calahorrano. Vincitore del Contest Saremo Lucia Cassini con Lando Buzzanca Peppino Di Bernardo: le mie esibizioni Dj 2012/13 è risultato Umberto La Sorsa, in arte Dj DADA rappresentante della Regione Trentino Alto Adige. Soddisfazione anche per l’organizzazione Saremo Dj Production di Rinaldo Marras, per l’ottima riuscita dell’evento ma soprattutto per essere riusciti ad aprire uno spazio al mondo dei giovani ed alla loro passione per la musica, attraverso un progetto che ne valorizza l’espressività; al 2° posto si è classificato Alessandro Sette - Dj Seven (Emilia-Rmagna) e al 3° posto Eienne Barbera - Dj Batjack (Valle D’Aosta). Peppino Di Bernardo è un giovane cantautore del Sud che ogni anno, da almeno dieci anni, durante il Sanremo, partecipa a programmi televisivi con artisti vari come il produttore sanremese Carlo Cori. Il format “Stars on the Road” è stato realizzato nella Galleria d’Arte “La bonbonnière” di Giulietta Calzini. Il programma è andato in onda su SKY e Italia Channel. Ieri invece Il programma televisivo di Massimo Civale “Non è uno scherzo è uno show”, organizzato in location Sala Ranuncolo del Palafiori è passato su per SKY 936 e Italia Mia; 23 24