Bes INTRODUZIONE - Istituto Comprensivo "De Gasperi

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CENTRO SERVIZI AMMINISTRATIVI DI NAPOLI
ISTITUTO COMPRENSIVO 2° “A. De Gasperi”
Corso Umberto 416 – 80023 CAIVANO – NA
081 8353921 081 8354991
C.F. 93053300633 – Codice Meccanografico NAIC8D400P
GUIDA ALL’INDIVIDUAZIONE DI ALUNNI CON B.E.S./D.S.A.
Negli ultimi anni, i continui cambiamenti legislativi riguardanti la scuola hanno portato a un
proliferare di sigle fra cui può essere difficile districarsi (vedi, ad esempio, POF, PEI, PDP, BES,
DSA…). In particolare una difficoltà in cui spesso ci si imbatte sta nel distinguere fra DSA (disturbi
specifici dell’apprendimento) e BES (bisogni educativi speciali). Non è raro infatti trovare genitori
di alunni che chiedono delucidazioni in merito.
Proviamo ora a far chiarezza; possiamo trovarci di fronte a tre diverse situazioni:
1. Alunni con certificazione di disabilità (diversamente abili): questa fa riferimento alla Legge
104/92 (art. 3). In tal caso, viene elaborato, attraverso apposito modello, un P.E.I. dal docente
di sostegno e condiviso da tutti i docenti di classe/sezione, dalla famiglia dell’alunno,
dall’Istituzione Sanitaria che lo ha in carico, dall’assistente sociale, da eventuali professionisti
privati che lavorano con l’alunno e da tutti coloro che si ritiene opportuno possano contribuire
al progetto. Esso è firmato anche dai genitori.
2. Alunni con DSA (disturbi specifici di apprendimento). Si tratta di una categoria di disturbi in cui
rientrano dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia. Se hanno diagnosi di DSA, questa fa
riferimento alla Legge 170/2010 e D.M. 12/07/2012. Vengono diagnosticati da psicologi e/o
neuropsichiatri (oltre, eventualmente, ad altre figure come, ad esempio, il logopedista, (in
base alla regione a cui ci si riferisce). La loro identificazione è di pertinenza del settore
sanitario (servizio pubblico o privato). In tale contesto clinico si cercherà di comprendere le
caratteristiche della persona (punti di forza e debolezza, eventuali altre difficoltà associate
ecc.), in base alle quali la scuola dovrà adottare le strategie didattiche opportune (inclusi,
quando necessario, strumenti compensativi e dispensativi) e dovrà elaborare un P.D.P. (Piano
Didattico Personalizzato).
Pertanto, in caso di DISTURBO SPECIFICO DI APPRENDIMENTO (DSA) certificato dal servizio
Sanitario o individuato dal team docente è opportuno redigere un Piano Didattico
Personalizzato – P.D.P. (legge 170 del 2010). Il PDP viene redatto dal team docente/Consiglio
di classe, attraverso l’apposito modello (a seconda dei diversi ordini di scuola) e condiviso con
la famiglia dell’alunno in un apposito incontro.
N.B. Se si tratta di una nuova segnalazione il P.D.P. va redatto entro tre mesi dalla diagnosi.
3.
Alunni con B.E.S. (bisogni educativi speciali).
Contrariamente a quanto spesso si crede, non sono una categoria diagnostica e di per sé non
identificano un disturbo poiché qualunque studente può manifestare dei bisogni educativi
speciali nel corso del suo percorso di studi. Ci riferiamo a una difficoltà che dà diritto a un
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intervento personalizzato (che può portare al PDP) ma non si tratta di un concetto clinico,
bensì pedagogico. Qualunque studente può avere dei bes per diversi motivi: fisici, biologici,
fisiologici, psicologici e sociali.
Chi sono gli alunni con BES?
Secondo la C.M. n° 8 del 6 marzo 2013 l’area dei Bisogni Educativi Speciali (BES) comprende:
“lo svantaggio sociale e culturale, i disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi
specifici, le difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana
perché appartenenti a culture diverse”.
Come si può facilmente comprendere, non ha senso parlare di “diagnosi BES” perché
all’interno di questa categoria rientra un gruppo fortemente eterogeneo di persone, sia con
diagnosi molto diverse fra loro, sia senza diagnosi.
“Tali tipologie di BES dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi (come ad es.,
una segnalazione degli operatori dei servizi sociali), ovvero di ben fondate considerazioni
psicopedagogiche e didattiche” (Area dello svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale.
C.M. MIUR n° 8-561 del 6/3/2013). Il termine “ben fondate” considerazioni psicologiche e
didattiche” presuppone che un alunno, in assenza di diagnosi o certificazioni mediche, il quale
mostra delle difficoltà di apprendimento legate al fatto di provenire da un ambiente con
svantaggio socio-economico, con deprivazioni culturali o linguistiche (come nel caso degli
stranieri), può essere aiutato dalla scuola con l’adozione di percorsi personalizzati come
strumenti compensativi e/o dispensativi (pag. 3 C.M. MIUR n° 8-561 del 6/3/2013), ma questa
non è obbligata a fare il P.D.P., dunque sceglie in autonomia se elaborare o meno un percorso
personalizzato, e questi interventi dovranno sussistere per il tempo necessario all’aiuto in
questione.
In estrema sintesi potremmo dire che a livello concettuale DSA e BES differiscono per essere,
rispettivamente, una categoria diagnostica e una categoria “scolastica”.
Anche in caso di alunni con B.E.S. (certificato dal Servizio Sanitario o individuato dal team
docente) viene redatto un Progetto Personalizzato (P.P.) (circolare ministeriale n.8 del
2012).
N.B. Se si tratta di un nuovo caso il Progetto va redatto entro tre mesi dalla segnalazione e/o
certificazione.
Pertanto abbiamo ritenuto opportuno fornire ai docenti di ogni ordine di scuola i modelli per
l’eventuale segnalazione di alunni con B.E.S./D.S.A. oltre che una sintesi dei criteri di
individuazione degli stessi. Sia in caso di alunni B.E.S. che D.S.A. , (allorché non sia già presente una
diagnosi redatta dal servizio sanitario pubblico o privato), il primo passo consiste nell’utilizzare la
griglia che ne facilita l’individuazione accompagnata dal modello di segnalazione: qualora il team
docente volesse richiedere la valutazione dell’alunno presso l’Unità Multidisciplinare dell’età
Evolutiva della A.S.L. competente, vanno consegnati entrambi (griglia e modello di segnalazione)
eventualmente accompagnati da una relazione se richiesta dall’equipe multidisciplinare.
Successivamente, una volta individuato l’alunno con B.E.S./DSA, dopo un attento periodo di
osservazione dell’allievo, si procede, rispettivamente, all’elaborazione del Piano Didattico
Personalizzato (P.D.P.) mediante apposito modello. Il Piano Personalizzato viene redatto dal team
docente/Consiglio di classe e firmato dal dirigente Scolastico, dai docenti e dai genitori dell’alunno
in un apposito incontro previa convocazione mediante apposito modello.
N.B.: Una copia del cartaceo del PdP, con le firme in originale, va consegnato in segreteria, per
consentirne l’archiviazione nel fascicolo personale dell’alunno.
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