INFORMATIVA da allegare alla ATTESTAZIONE di VOLONTA’ per: RINOPLASTICA e/o etichetta RINOSETTOPLASTICA (tipo di prestazione proposta) Nome del paziente: ………………………………………………………………………… (da rilasciare in copia al paziente al momento del colloquio) L’intervento a cui il/la paziente si sottopone prevede la correzione della piramide nasale e quindi modificazione migliorative dell’estetica del naso. diagnosi o sospetto diagnostico (al momento della proposta dell’intervento): ………………………………………………………………………………………………….. possibili varianti nell’esecuzione: L’intervento chirurgico di correzione della piramide nasale a seconda della tipologia del difetto presente può essere : o Rinoplastica o Rinosettoplastica (con eventuale prelievo di cartilagine con innesti) o Settoplastica L’intervento sarà eseguito in anestesia: o Locale con sedazione o generale Le incisioni saranno praticate: o All’interno del naso e, attraverso di esse si accede allo scheletro osteo-cartilagineo che viene modificato, a seconda dei casi, con riduzioni o aumento mediante innesti cartilaginei o Esternamente sulla columella (rinoplastica “Aperta”) e all’interno delle radici o Esternamente ai lati delle narici per la loro riduzione Esistono diverse tecniche chirurgiche per ottenere l'effetto desiderato, è quindi fondamentale che lei esprima chiaramente cosa desidera modificare, in modo che, dopo averne discusso con il chirurgo plastico, possa scegliere assieme a lui la tecnica più appropriata per il caso specifico. RINOPLASTICA CHIUSA Attraverso piccole incisioni effettuate all’interno del naso, è possibile rimodellare la componente ossea e cartilaginea dello scheletro nasale. Le tecniche che si impiegano variano da paziente a paziente, in base al risultato che si desidera ottenere: con ogni probabilità, tuttavia, verranno effettuate delle fratture alla base delle ossa nasali per rendere il naso più stretto, il dorso verrà leggermente abbassato ed il setto nasale accorciato. E’ anche possibile che alcune parti del naso debbano essere aumentate di dimensioni, ed in questo caso sarà necessario utilizzare della cartilagine che viene prelevata possibilmente dal setto nasale. La punta del naso, il cui scheletro è esclusivamente cartilagineo, viene modificata tramite il rimodellamento delle relative cartilagini. Al termine, la pelle si riassesta spontaneamente sul nuovo scheletro, determinando l’aspetto finale dell’intervento. RINOPLASTICA APERTA La rinoplastica aperta si esegue come una variante della rinoplastica chiusa, incidendo la cute della columella alla base del naso, ed esponendo tanto le cartilagini della punta Mod. 523 ed 2 del 13/05/2011 Informativa Rinoplastica Pagina 1 di 4 INFORMATIVA da allegare alla ATTESTAZIONE di VOLONTA’ per: RINOPLASTICA e/o etichetta RINOSETTOPLASTICA (tipo di prestazione proposta) Nome del paziente: ………………………………………………………………………… (da rilasciare in copia al paziente al momento del colloquio) quanto il dorso del naso. Nel caso sia necessario eseguire una settoplastica l’ accesso al setto viene eseguito per “via dorsale”, anzichè attraverso l’ incisione al bordo inferiore. CORREZIONE DELLA PUNTA Con il termine di Rinoplastica non distruttiva/correzione della punta si definisce il rimodellamento della punta nasale effettuato principalmente per mezzo di suture, con l’esclusione dei sistemi tradizionali che prevedono manovre come la resezione di parte delle cartilagini, la loro interruzione oppure l’indebolimento di alcuni segmenti. La Rinoplastica non distruttiva trova particolare indicazione nelle correzioni più delicate della forma della punta nasale, o quando questa sia l’unica parte del naso su cui si desideri intervenire. La Rinoplastica non lascia cicatrici visibili, perché nella maggior parte dei casi le incisioni vengono effettuate all'interno del naso. E' necessario ricorrere a piccole e praticamente invisibili cicatrici esterne solo nel caso di rimodellamento delle narici. Il rimodellamento del profilo avviene "su misura", dopo un attento studio dei parametri e dell'armonia facciale. Il miglioramento si ottiene mediante la riduzione ed il rimodellamento dello scheletro cartilagineo ed osseo, intervenendo dall'interno delle narici, senza lasciare cicatrici visibili. COLUMELLA PROCIDENTE O DEVIATA Se l’angolo che rifinisce il naso è procedente, si asporta un segmento del setto membranoso; se deviato, si restringe la cavità narinale attraverso una Z-plastica eseguita alla base della columella. DEVIAZIONE DEL SETTO Se ci sono dei problemi respiratori causati da deviazioni del setto nasale, o aumento delle dimensioni dei turbinati, si procede alla Settoplastica e/o alla Turbinectomia (asportazione o riduzione dei turbinati): la Settoplastica consiste nel riposizionamento del setto cartilagineo ed osseo, e, se necessario, nella parziale escissione delle parti deviate . benefici attesi e scopo della prestazione proposta: La Rinoplastica è l’intervento chirurgico il cui proposito è quello di migliorare l’aspetto estetico del naso e quindi del volto, per correggere i difetti estetici del naso, in maniera armoniosa, senza stravolgere la fisionomia e rispettando pienamente le proporzioni del viso. L’obiettivo della Rinoplastica, non è comunque solo estetico: spesso si interviene anche per un motivo “funzionale”, per ripristinare cioè la corretta respirazione, od eliminare il “russare”, come avviene con la “settoplastica” (in caso di deviazione del setto nasale), o con la rinoplastica ricostruttiva (in caso di traumi) Un intervento di questo tipo è molto sentito a livello psicologico, perché elimina un inestetismo difficile da nascondere e che spesso è motivo di imbarazzo e mancanza di autostima. Il miglioramento si ottiene mediante la riduzione ed il rimodellamento dello scheletro cartilagineo ed osseo, intervenendo dall’interno delle narici, senza lasciare cicatrici visibili. Mod. 523 ed 2 del 13/05/2011 Informativa Rinoplastica Pagina 2 di 4 INFORMATIVA da allegare alla ATTESTAZIONE di VOLONTA’ per: RINOPLASTICA e/o etichetta RINOSETTOPLASTICA (tipo di prestazione proposta) Nome del paziente: ………………………………………………………………………… (da rilasciare in copia al paziente al momento del colloquio) rischi prevedibili legati alla non esecuzione della prestazione proposta: La non esecuzione dell’intervento impedisce la correzione dell’inestetismo esistente, con i risvolti psicologici ad esso correlati. Persisteranno, inoltre, i difetti respiratori preesistenti rischi prevedibili legati all’esecuzione e possibili complicanze: Durante o alla fine della fase di assestamento (durata di sei mesi) si possono evidenziare anomalie della forma non preventivabili e legate o a piccoli spostamenti ossei (irregolarità del dorso o modeste asimmetrie rispetto all’asse della piramide) o a spostamenti della cartilagine corretta (asimmetria della punta e delle nari) o ancora a reazioni cicatriziali esuberanti. In tutti questi casi è sempre possibile provvedere ad una correzione del difetto creatosi: anche se il dato statistico può risultare fine a sé stesso, la percentuale di incidenza degli interventi correttivi è nella letteratura del 2% ed in nessun caso si è trattato di rifacimenti, ma sempre di fasi correttive. Nel caso di interventi secondari l’evoluzione post-operatoria è meno prevedibile, in quanto i tessuti già trattati e quindi corretti e rimaneggiati si possono valutare solo nel corso dell’intervento……………………………………………………………………………………… Altre complicanze possibili includono: - gonfiore prolungato (in alcuni casi fino ed oltre i 9 mesi dall’intervento) - ematoma del setto (raccolta di sangue) che potrebbe richiedere un ulteriore intervento per l’ evacuazione - infezione delle ferite chirurgiche, - disturbi della cicatrizzazione (discrome, ipertrofie, cheloidi, ipotrofie) delle ferite chirurgiche - ipo o anosmia possibili problemi di recupero (es: conseguenze menomanti temporanee e permanenti, necessità di ausili, presidi, …): Affinché tra chirurgo e paziente sia chiara l’intesa sui limiti correttivi che si vogliono ottenere, si portano a conoscenza del/della paziente gli aspetti evolutivi che caratterizzano i tempi successivi all’intervento: 1. Nelle prime giornate saranno presenti ecchimosi alle palpebre, a volte anche alle congiuntive, più o meno vistose. Il quadro ecchimotico recederà nei 7-14 giorni successivi. 2. La condizione respiratoria nasale migliorerà progressivamente dopo la rimozione dei tamponi (laddove presenti). 3. Il periodo in cui il naso si prevede sia coperto da medicazione è di 14 giorni: durante i primi 7 sarà protetto da una doccia di contenzione (gesso) oltre che da cerotti. Tale periodo può, anche se raramente, essere protratto qualora la situazione lo richiedesse. 4. Nei primi giorni dopo l’intervento può resistere una discreta ipertermia, ma non deve essere motivo di preoccupazione in quanto per qualche giorno è praticata una copertura antibiotica. 5. Il/la paziente è in possesso di un numero telefonico tramite il quale può mettersi rapidamente in contatto con il chirurgo. Mod. 523 ed 2 del 13/05/2011 Informativa Rinoplastica Pagina 3 di 4 INFORMATIVA da allegare alla ATTESTAZIONE di VOLONTA’ per: RINOPLASTICA e/o etichetta RINOSETTOPLASTICA (tipo di prestazione proposta) Nome del paziente: ………………………………………………………………………… (da rilasciare in copia al paziente al momento del colloquio) Il periodo di guarigione e di assestamento della parte operata è caratterizzato da molte variabili personali, tuttavia cercheremo di identificare alcuni punti comuni: 1. Durante i primi sei mesi dopo l’intervento si assiste ad una progressiva riduzione del gonfiore dei tessuti molli (pelle) che ricoprono il naso. Si avrà una normalizzazione più rapida del dorso rispetto alla punta che apparirà, al confronto, più rigida, più informe e più dolente alla pressione. Va detto che il termine di sei mesi è una media dei tempi osservati per l’assestamento, infatti le caratteristiche dei tessuti molli possono essere diverse da un soggetto all’altro. 2. E’ indispensabile che il/la paziente segua le indicazioni date dal chirurgo che si riassumono in: - Non portare occhiali che poggino sulla piramide nasale per un periodo non inferiore ai tre mesi. In caso contrario si protebbero causare asimmetrie e callosità del dorso o impronte antiestetiche. - Sempre nei primi tre mesi non ci si deve sottoporre al sole o a lampade U.V.A.. Ciò potrebbe comportare un’irritazione della cute con conseguente gonfiore e quindi prolungare i tempi di guarigione. Se l’intervento avviene durante o in prossimità dei mesi estivi, o comunque di una vacanza che comporti necessariamente l’esposizione al sole, è consigliabile proteggere il naso con creme, ma soprattutto con cappelli e visiere. possibilità di alternative (esplicitare se l’unica alternativa è la non esecuzione della prestazione in oggetto): Non esistono alternative non chirurgiche per la correzione della piramide/setto nasale. Poiché la chirurgia non è una scienza esatta, non può essere precisamente pronosticata a priori la percentuale di miglioramento del difetto da correggere e l’entità e la durata del risultato, così come costituzione di ematomi, sieromi o infezioni, in quanto tali eventi dipendono non solo dalle tecniche chirurgiche impiegate ma ancor più dalle risposte dell’organismo. Questo è infatti condizionato tra l’altro, dalla situazione di partenza, dallo spessore e dalla capacità di retrazione della pelle. Talvolta è necessario effettuare ritocchi.. Eventuali precisazioni dovute alle particolari condizioni cliniche: ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… Data del colloquio: …………………………………………………………………. Timbro e Firma del medico che ha fornito le informazioni: ………………………………………………………………………………………….. Mod. 523 ed 2 del 13/05/2011 Informativa Rinoplastica Pagina 4 di 4