Semestrale 2015

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La situazione semestrale, predisposta per la determinazione
dell’utile semestrale ai fini del calcolo dei fondi propri della
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. e del Gruppo Cassa
di Risparmio di San Miniato, sulla base delle Istruzioni di
Vigilanza contenute nelle Circolari della Banca d'Italia n. 285
e n. 286 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti
(rispettivamente le "Disposizioni di vigilanza per le banche" e
le "Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni
prudenziali per le banche e le società di intermediazione
mobiliare"), è stata assoggettata a revisione contabile
limitata da parte della società KPMG S.p.A., al fine di
verificare che la stessa sia stata redatta, in tutti gli aspetti
significativi, in conformità ai criteri di redazione descritti
nella relazione semestrale.
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2015
SITUAZIONE
SEMESTRALE
30 GIUGNO 2015
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Sede sociale: via IV Novembre, 45 - 56028 San Miniato (PI)
Is ritta all’Al o delle Ba he al . 5181 e Capogruppo del Gruppo Bancario Cassa di Risparmio di
Sa Mi iato is ritto all’Al o dei Gruppi Ba ari
Capitale sociale 177.215.392,00 euro
Numero di iscrizione nel Registro delle Imprese di Pisa 01217600509
Codice fiscale e partita I.V.A. 01217600509
Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo Nazionale di Garanzia
www. carismi.it
tel. 05714041 fax. 0571404310
BIC code CRSMIT3SXXX
1
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2015
CONTENUTI
PAG.
Cariche sociali e Direzione Generale
3
Struttura del Gruppo Cassa di Risparmio di San Miniato
4
Relazione sulla gestione relativa al bilancio separato
6
Premessa
Scenario economico e sistema creditizio
Linee di sviluppo ed attività di rilevanza strategica
Struttura operativa
La struttura organizzativa e le risorse tecnologiche
Le risorse umane
Il patrimonio clienti e l'azione commerciale
Impieghi
Raccolta
Investimenti finanziari e rapporti interbancari
Risultati economici
Mezzi patrimoniali
Azioni proprie in portafoglio
Operazioni di maggior rilevanza con parti correlate
Altre informazioni
Eventi di rilievo avvenuti dopo il 30 giugno 2015
7
8
11
13
13
14
16
20
25
29
33
34
34
35
35
37
Schemi del bilancio separato
38
Politiche contabili
44
Relazione sulla gestione relativa al bilancio consolidato
73
Andamento delle società del Gruppo
Andamento delle società collegate consolidate con il metodo del patrimonio netto
Gli aggregati patrimoniali e i risultati economici del bilancio consolidato
Eventi di rilievo avvenuti dopo il 30 giugno 2015
74
74
77
78
Schemi del bilancio consolidato
79
Principali indicatori della Cassa e del Gruppo
85
Allegati
86
2
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2015
Cariche sociali e Direzione Generale
Consiglio di Amministrazione
Presidente
Dott. Alessandro Bandini
Vice Presidente
Dott. Alberto Lang
Amministratore Delegato
Dott. Divo Gronchi
Consiglieri
Sig. Giampiero Bachini
Rag. Antonio Crisafulli
Dott. Moreno Menichetti
Dott.ssa Francesca Pacini
Dott. Sandro Quagliotti
Rag. Adriano Tomba
Dott.ssa Barbara Tosi
Avv. Giovanni Urti
Segretario del Consiglio di Amministrazione
Dott. Alfredo Cariello
Collegio Sindacale
Presidente
Dott. Enzo Sollini
Sindaci Effettivi
Ing. Giangaetano Bissaro
Dott. Massimo Melai
Sindaci Supplenti
Dott. Andrea Dante
Dott. Stefano Petrucci
Direzione Generale
Direttore Generale
Staff al Direttore Generale
Rag. Alberto Silvano Piacentini
Dott. Cosimo Mario Patera
Responsabile Area Affari
Responsabile Area Amministrativa
Responsabile Direzione Affari Societari e Legali
Responsabile Direzione Audit
Responsabile Direzione Bilancio
Responsabile Direzione Concessione Crediti
Responsabile Direzione Controlli
Responsabile Direzione Finanza
Responsabile Direzione Monitoraggio e Crediti Problematici
Responsabile Direzione Organizzazione
Responsabile Direzione Personale
Rag. Fabrizio Carmassi
Dott. Paolo Palliola
Avv. Anna Fenzi
Sig.ra Antonella Bonistalli
Dott. Giovanni Landi
Sig. Daniele Puccioni
Rag. Daniele Bigi
Dott. Riccardo Bertolini
Dott. Andrea Alderighi
Ing. Pasquale Di Iorio
Dott. Raffaello Ramella
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Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2015
Struttura del Gruppo Cassa di Risparmio di San Miniato
Il G uppo Ba a io Cassa di Rispa io di “a Mi iato
01/06/2002, ell’Al o dei G uppi Ba a i ai se si dall’a t.
stato ostituito o l’iscrizione, in data
del D.Lgs.
/ .
Il Gruppo, con riferimento alle società esistenti al 30 giugno 2015, risulta composto dalla Capogruppo
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. e dalle controllate Fiducia S.p.A. (società fiduciaria
strumentale) e San Genesio Immobiliare S.p.A. (società immobiliare strumentale).
L’Assetto p op ieta io
ostituito da: Fo dazio e Cassa di Rispa
S.p.A., Società Cattolica di Assicurazione e Altri soci privati.
io di “a Mi iato, G ifo i CR“M
Di seguito si riporta la rappresentazione grafica della struttura del Gruppo:
Grifoni CRSM S.p.A.
42,098%
Fondazione Cassa di
Risparmio di San Miniato
12,675%
Società Cattolica di
Assicurazione Soc. Coop.
25,118%
Altri (soci privati
e in portafoglio)
20,109% (quote inf. 2%)
Cassa di Risparmio di San Miniato S. p. A.
San Genesio Immobiliare
S.p.A.
98,50%
Fiducia S.p.A.
100%
Il controllo sulla Cassa è esercitato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato tramite la
partecipazione detenuta direttamente e la partecipazione detenuta dalla società interamente
posseduta Grifoni CRSM S.p.A..
Ciò posto, il o t ollo di di itto o i pli a l’ese izio di atti ità di di ezio e e oo di a e to e a t.
se ies . . da pa te della Fo dazio e, esse do alla stessa p e luso l’ese izio di etto e i di etto
dell’atti ità a a ia. La Fo dazio e, i fatti, ai sensi di quanto disposto dalla disciplina civilistica e
fiscale delle fondazioni di origine bancaria di cui al d.lgs 17 maggio 1999, n. 153, è tenuta a
perseguire esclusivamente scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo economico,
indirizzando la propria attività nei settori ammessi ed operando in via prevalente nei settori rilevanti.
La Cassa non è pertanto soggetta a poteri di indirizzo e coordinamento da parte della Fondazione la
uale, t a l’alt o, o i t attie e o l’Istituto alcun rapporto di tesoreria accentrata né impartisce
di etti e all’Istituto stesso. I olt e, il so io G ifo i CR“M “.p.A., o side ato si gola e te, pu
possedendo il 42,098% delle azioni della Cassa, non svolge attività di direzione e coordinamento
secondo ua to sta ilito dall’a t.
se ies e
septies del odi e i ile, osì o e ipo tato
ell’atto ostituti o della so ietà stessa.
4
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2015
Le società controllate non detengono azioni della Cassa di Risparmio di San Miniato.
Nella tabella che segue, si riportano le società non rientranti nel Gruppo in cui la Cassa al 30 giugno
2015 detiene, direttamente o indirettamente, una partecipazione rilevante e che, pertanto,
rappresentano società collegate da consolidare con il metodo del patrimonio netto nel bilancio del
Gruppo CARISMI.
Partecipazioni rilevanti (percentuale di possesso pari o superiore al 20% o influenza notevole)
Percentuale
Società
Sede
Attività
diretta
indiretta
Vegagest SGR S.p.A.
Milano
Gestione del Risparmio
23,507%
Cassa di Risparmio di Volterra S.p.A. Volterra
Bancaria
20,000%
Soprarno SGR S.p.A.
Gestione del Risparmio
45,000%
Firenze
5
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2015
Cassa di Risparmio di
San Miniato S.p.A.
Relazione sulla gestione
relativa al
bilancio separato
6
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2015
Premessa alla Relazione
La Cassa, sempre accompagnata dai suoi soci, dai suoi clienti e dalle sue risorse, chiude il primo
semestre con un risultato economico positivo di 4,2 milioni di
euro attraverso la buona performance in termini di redditività del
comparto dei servizi e un attento contenimento dei costi
UTILE PRIMO
SEMESTRE
operativi.
4,2 MLN DI €
Il totale attivo si attesta ad oltre
3,5 miliardi di euro, il patrimonio
TOTALE ATTIVO
netto ad oltre 233 milioni di euro.
,
MILIARDI DI €
Le masse intermediate vedono gli impieghi vs clientela ad oltre 2,45
miliardi di euro. Il livello di tale voce, ste ilizza do l’effetto delle
operazioni in pronti contro termine del 2014 effettuate con Cassa di
Compensazione e Garanzia, si mantiene sostanzialmente inalterato
rispetto allo scorso esercizio a fronte di un sistema bancario che
presenta ancora variazioni negative.
IMPIEGHI CON
CLIENTELA
, MILIARDI DI €
La raccolta complessiva è di 5,26 miliardi di euro: raccolta diretta
RACCOLTA
, MILIARDI DI €
per 2,57 e 2,69 l’i di etta. Su questo fronte la Cassa, orientata alla
riduzione del costo del funding, ha attuato una politica selettiva nei
confronti di clientela istituzionale e grandi depositanti
maggiormente concentrati che presentavano tassi marginali più
elevati.
Nella presente relazione sono riportate le principali dinamiche che
hanno interessato la Cassa ell’ulti o pe iodo il quale, nel nostro paese, ha visto una lieve e
g aduale ip esa dell’atti ità e o o i a, t ai ata principalmente dalla domanda interna.
Il ricorso delle banche italiane alle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine e il
p og a
a di a uisto di titoli dell’Eurosistema, si sta gradualmente riflettendo sul calo del costo dei
prestiti alle imprese che segnalano nei sondaggi un accesso più agevole ai finanziamenti. L’ele ata
consistenza di crediti in sofferenza, ereditata dalla lunga recessione, continua tuttavia a comprimere
la crescita dei prestiti e distoglie risorse dal fi a zia e to all’e o o ia reale. In tale contesto la
Cassa ha proseguito nella sana e prudente gestione riponendo particolare attenzione alla politica di
valutazione del credito. Si è infatti registrato un generale aumento del livello delle coperture dei
crediti problematici.
Le p oiezio i del olletti o e o o i o della Ba a d’Italia deli ea o pe il p ossi o ie io u
graduale rafforzamento della crescita, contenuta nel 2015 e più elevata nel 2016, con il presupposto
della prosecuzione degli effetti dello stimolo monetario e della normalizzazione delle condizioni del
credito.
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Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2015
Scenario economico e sistema creditizio
Internazionale e nazionale
Nel primo trimestre del 2015 si o fe a la es ita del PIL dei paesi dell’UEM + , pe e to sul
trimestre precedente), grazie ad un maggior dinamismo della domanda interna. I consumi delle
fa iglie, g azie all’a es iuto pote e di spesa do uto ai assi li elli di i flazio e, so o in ripresa in
tutti i paesi dell’UEM, soste uti a he dai p i i seg ali di e upe o dell’o upazio e. A he le
espo tazio i, seppu i de ele azio e, o ti ua o a e efi ia e della de olezza dell’Eu o. Dal lato
degli investimenti, la situazione appare meno positiva, con una maggiore dispersione dei tassi di
es ita f a i a i paesi dell’U io e.
All’i te o dell’UEM, tutta ia, la i e da G e ia app ese ta u g a e peso politi o ed e o o i o ed
essenzialmente politiche saranno le ragioni che potranno evitare l’us ita della G e ia dall’Eu ozo a.
Tuttavia ciò non sarà affatto indolore per quel paese, la cui situazione sociale ed economica tenderà
inevitabilmente ad inasprirsi con un probabile protrarsi della recessione ed una ulteriore crescita dei
livelli di disoccupazione nel paese.
Negli USA, ad inizio 2015, il PIL è rimasto sostanzialmente invariato, per effetto di fattori legati alla
forza relativa del dolla o he pe alizza gli s a i o l’este o. A he l’i e tezza sull’e oluzio e della
do a da e sull’i izio della fase di rialzo dei tassi di policy contribuiscono a mantenere cauto
l’atteggia e to delle i p ese i elazio e alle spese pe i esti e ti. Il u e o degli o upati
continua ad aumentare anche se rimare ampio il bacino dei lavoratori sottoutilizzati, in un contesto
inflazionistico prossimo allo zero.
Pe i paesi e e ge ti, si o fe a u a ele ata ete oge eità ed u a de olezza diffusa. L’I dia sta
es e do a it i soste uti, g azie al o t i uto della do a da i te a fa o ito dall’au e to del
pote e d’a uisto, da politi he o eta ie espa si e e da age olazio i pe gli i esti e ti. I Ci a, il
ritmo di crescita del PIL si sta sistematicamente riducendo ormai da più di un anno e a ciò si
aggiungono segnali negativi che alzano il livello di allerta sulla situazione interna. Russia e Brasile
confermano la profonda crisi che li attanaglia da più di un anno; anche il 2015 è iniziato con una
flessione del PIL rispetto al trimestre precedente e non vi sono le condizioni che consentono di
evitare una recessione nella media del 2015.
A he pe l’Italia, o e el esto dell’Eu opa, il ia utizza si della isi G e a ha fatto e e ge e uo i
seg ali di i e tezza. I uesto o testo l’atte zio e i a e sulla solidità e sulla elo ità della ip esa
che, ormai dalla fine dello scorso anno, è in atto nel nostro paese.
Preso atto che il PIL nazionale ha interrotto la sua caduta a fine 2014 e ha registrato una crescita
dello 0,3% a inizio 2015, occorre sottolineare che la crescita osservata è attribuibile in larga parte alla
ip esa del i lo dei ezzi di t aspo to e all’i te sifi a si delle atti ità i ista dell’ape tu a dell’EXPO.
La ripresa delle immatricolazioni delle auto, fenomeno presente anche in altri paesi europei,
giustifica una parte consistente della crescita dei consumi delle famiglie e delle esportazioni mentre,
dal lato degli investimenti in costruzioni ed infrastrutture, si registra anche il contributo generato
dalle attività propedeutiche alla manifestazione milanese che, soprattutto nella prima parte
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Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2015
dell’a o, ha i te otto il t e d di iduzio e he a atte izza a da te po uesta o po e te della
domanda.
Mercati finanziari
I e ati fi a zia i dell’Eu ozo a, i pa ti ola e, ha o ise tito dell’e oluzio e della isi g e a e i
mercati azionari, pu o pe dite o te ute, ha o i e tito l’a da e to positi o he li a e a
caratterizzati. Per le stesse ragioni, i titoli safe-haven, in particolare il Bund tedesco, hanno
incrementato i loro prezzi e gli spread si sono nuovamente allargati.
Le politiche espansive della BCE attraverso le operazioni di rifinanziamento long-term e il
Quantitative Easing, avviato nel primo trimestre del 2015, hanno posto le condizioni per una elevata
disponibilità di funding a basso costo per le banche che dovrebbe aprire alla possibilità di soddisfare
la domanda di credito di famiglie e imprese.
Settore bancario
Co spe ifi o ife i e to all’atti ità del setto e a a io, dal lato dei p estiti, pu e ide zia do u a
dinamica sempre meno negativa, anche nel corso del primo semestre 2015, i prestiti al settore
privato hanno mostrato segni di debolezza, a fronte di una seppur moderata espansione negli altri
paesi UEM, nonostante condizioni di offerta sempre più accomodanti. Per contro, continua la crescita
della rischiosità dei portafogli crediti, per effetto anche delle nuove definizioni di credito deteriorato
che entreranno progressivamente a egi e el o so dell’a o.
Sul fronte dei depositi, si assiste ad una ricomposizione degli stock a favore delle componenti a più
breve scadenza, con una contrazione della componente dei prestiti obbligazionari mentre si rilevano
crescite, anche importanti, nel comparto del risparmio gestito.
Tali dinamiche sono accompagnate da una contrazione dei tassi sulle nuove erogazioni dei presiti a
famiglie e imprese e da un innalzamento del costo del funding per le forme di provvista più liquide,
specie sul segmento retail, con la conseguente contrazione della forbice.
Rispetto a dicembre 2014 i livelli dei ratio patrimoniali dei principali gruppi hanno segnato una lieve
riduzione, sia per effetto di una modesta contrazione di common equity, sia a causa di una crescita
dei RWA (Risk-Weighted Assets), specie per i grandi gruppi.
Toscana
Se con il 2014 si è chiusa, per la Toscana, la seconda fase recessiva che ha contrassegnato la lunga
crisi, il 2015 dovrebbe segnare la definitiva uscita dalla crisi con una crescita che IRPET stima
dell'1,1%, di nuovo superiore a quella italiana. Nello scenario delineato nel rapporto IRPET, sono
ancora presenti gli elementi di incertezza ancora presenti nello scenario nazionale e internazionale
La competitività mostrata sul fronte dell'export e le migliori condizioni internazionali (in particolare la
svalutazione dell'euro rispetto al dollaro) sono i fattori che hanno contribuito al miglior
comportamento della Toscana nel 2014 e ancor più lo saranno nel 2015. La crescita è tuttavia
insufficiente a sanare i problemi accumulati a causa della crisi (contrazione del PIL, degli investimenti
e un aumento consistente della disoccupazione).
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Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2015
I problemi della regione sono dunque attribuibili al crollo della domanda interna per consumi e per
investimenti, causato in larga misura dalle politiche restrittive imposte dall'Europa. La domanda
nazionale è diminuita nei consumi ed è crollata negli investimenti colpendo soprattutto i beni, visto
che la componente dei servizi è rimasta sostanzialmente ferma: il tessuto industriale quindi si
caratterizza, da un lato con i successi delle imprese esportatrici, dall'altro con le difficoltà delle
imprese orientate al mercato interno.
La caduta degli investimenti è se z’alt o l’ele e to he ha a uto il aggio e i patto egati o i
termini di crescita e sviluppo. La difficoltà di crescita per gli investimenti è determinata dalla capacità
produttiva inutilizzata da parte delle imprese, dalle aspettative ancora incerte e quindi il rilancio degli
investimenti può partire solo dall'operatore pubblico.
La Regione Toscana ha avviato investimenti infrastrutturali (strade, aeroporti, porti, ferrovie) per
oltre 8 miliardi di euro: investimenti che, una volta realizzati, consentiranno al sistema di essere più
competitivo, innalzando la crescita di almeno lo 0,6%. Ma anche nella fase di cantiere essi potranno
generare ulteriore domanda e posti di lavoro.
10
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2015
Linee di sviluppo ed attività di rilevanza strategica
Le deliberazioni degli Azionisti
L’Asse lea degli Azio isti si iu ita l’ ap ile
in sede straordinaria e ordinaria.
I sede st ao di a ia l’Asse lea ha deli e ato odificazioni allo statuto sociale, effettuate sia in
recepimento della Circolare num.
Ba a d’Italia sul Go e o “o ieta io , he i otti a di
semplificazione, a o lusio e dell’ite di app o azio e delle odifi he statuta ie auto izzate
dall’Auto ità di Vigila za i data
o e
e
p o edi e to N.
/ del
o e
e
2014).
La rivisitazione pressoché integrale dello statuto sociale si è resa necessaria al fine di conferire un
maggior grado di flessibilità alla struttura organizzativa e di governo societario della Cassa,
recependo le nuove Disposizioni di Vigilanza in materia di governance e di sistema dei controlli
interni.
Nel te e o to he la Cassa si ollo a ell’a ito delle a he i te edie, le p i ipali o ità
i t odotte dal uo o testo statuta io o se to o la possi ile oesiste za dell’A
i ist ato e
Delegato e del Direttore Generale, ne regolano i rapporti, anche gerarchici, e precisano le funzioni di
uest’ulti o ell’ipotesi i
ui pa te ipi al Co siglio di A
i ist azio e; es ludo o i e e la
o testuale p ese za del Co itato Ese uti o e dell’A
i ist ato e Delegato.
I sede o di a ia, l’Asse lea ha deli e ato l’app o azio e del ila io di esercizio 2014 (con un
utile netto della Cassa di 10,2 milioni di euro e con il riconoscimento di un dividendo pie o di € ,
per azione e pro rata per le azioni rivenienti dall’ulti o au e to di apitale), l’auto izzazio e
all’a uisto ed alla disposizio e di azio i p op ie, l’attuazio e e e ifi a di adeguatezza delle politi he
di remunerazione adottate dalla Cassa, e l'adeguamento del Regolamento Assembleare allo Statuto.
L’Asse lea ha inoltre approvato il plafond complessivo del Fondo acquisto azioni proprie in un
milione di euro, da utilizzare su base rotativa in funzione della movimentazione in entrata ed in uscita
del portafoglio di proprietà. Su proposta del Consiglio di A
i ist azio e, ha auto izzato l’a uisto e
la disposizio e di azio i p op ie ai se si di Legge, fissa do e il p ezzo u ita io i € , .
Pe ua to igua da la dete i azio e delle politi he di e u e azio e, l’Asse lea ha adottato,
verificandone l’adeguatezza alle ige ti disposizio i di Vigila za, le politi he di e u e azio e
relative gli organi sociali, al personale e ad altri soggetti contemplati quali destinatari di tale
normativa.
No i a del Direttore Ge erale e revisio e dell’i tar al governance
I seguito alla o lusio e dell’ite auto izzati o del uo o testo dello “tatuto so iale, he p e ede la
possi ilità della o te po a ea p ese za delle figu e dell’A
i ist ato e Delegato e del Di etto e
Generale, il Consiglio di Amministrazione ha esaminato la possibilità di procedere alla nomina del
Direttore Generale, in relazione ai potenziali vantaggi derivanti da tale scelta, con riferimento a
rapidità decisionale, snellezza operativa e maggiore presidio della struttura organizzativa.
Alla luce di ciò, tenuto conto del profilo, delle competenze possedute e delle esperienze maturate, il
Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 19 maggio 2015, ha nominato Direttore Generale della
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A., il Rag. Alberto Silvano Piacentini, già Vice Direttore Generale
della Cassa.
11
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2015
I pa i data, il Co siglio di A
i ist azio e, o fe iti all’A
i ist ato e Delegato i elati i pote i,
in forza della previsione statutaria di cui all'art. 19, 5° comma, seconda parte, ha provveduto quindi a
determinare gli ambiti di competenza dei due Organi aziendali, conferendo altresì specifiche deleghe
operative al Direttore Generale.
Co segue te e te all’i t oduzio e della figu a del Di etto e Ge e ale, sempre nella seduta del 19
maggio, è stato aggiornata anche l'articolazione organizzativa della Direzione Generale, che ha
recepito la focalizzazione dell'Amministratore Delegato sulle tematiche prettamente strategiche e di
controllo, riconducendo tutti i temi di ordinaria gestione nell'ambito dei compiti del Direttore
Generale.
Alla luce di quanto sopra, il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 4 giugno 2015, ha
aggiornato il "Progetto di governo societario" e l'Informativa al pubblico in materia di governo
societario, pre ista dalla i hia ata i ola e .
della Ba a d’Italia. Co testual e te si eso
necessario aggiornare il "Regolamento generale del Gruppo Bancario Cassa di Risparmio di San
Miniato" anch'esso modificato in seguito ai sopra citati eventi ed approvato dal Consiglio in pari data.
Il Consiglio di Amministrazione, in conformità a quanto previsto dall'articolo 2386 del codice civile e
dall'articolo 10 dello Statuto Sociale, al fine di ripristinare il numero di 11 componenti, in data 16
giugno 2015, con il parere favorevole del Comitato Nomine e del Collegio Sindacale, ha provveduto a
cooptare in qualità di Amministratore, la Dott.ssa Francesca Pacini, imprenditrice nel settore
dell’edito ia, i possesso dei e uisiti di i dipe de za e di o ese uti ità.
La delibera della cooptazione è stata adottata dal Consiglio previa analisi e valutazione delle
necessità professionali e della rispondenza ad esse del candidato individuato, sulla base del
Do u e to
A alisi p e e ti a sulla o posizio e
uali-quantitativa del Consiglio di
A
i ist azio e e sul p ofilo teo i o dei a didati alla a i a di Co siglie e e del u i ulu fo ito,
secondo i medesimi criteri seguiti per la valutazione dei membri di nomina assembleare.
Nella seduta del 7 luglio 2015, il Consiglio di Amministrazione ha infine verificato la sussistenza dei
e uisiti di ui all’a t.
TUB, o h la ispo de za del p ofilo p ofessio ale del eo o siglie e al
profilo teorico ottimale individuato in base ai requisiti fissati nel sopra citato documento. Ai sensi
della normativa di Vigilanza, i risultati dell'analisi effettuata, i relativi pareri del Comitato Nomine,
nonché la verifica tra la rispondenza tra il profilo teorico individuato ritenuto ottimale e quello
effettivo risultante dalla cooptazione, dovranno essere forniti alla prima Assemblea successiva alla
cooptazione stessa.
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Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2015
Struttura operativa
La struttura organizzativa e le risorse tecnologiche
Nel corso del primo semestre 2015 so o stati u e osi gli i te e ti he ha o i te essato l’atti ità
organizzati a; olt e all’adegua e to operativo delle procedure connesso alle importanti normative
in avvio, l'attenzione ha continuato a concentrarsi sul raggiungimento degli obiettivi di
efficientamento dei processi operativi.
Il modello organizzativo della Cassa si è ulteriormente evoluto. E’ stato i fatti adottato un nuovo
organigramma aziendale collegato alla nomina del Direttore Generale, al cui riporto diretto sono
state poste tutte le Funzioni della Banca ad eccezione della Direzione Audit, della Direzione Controlli,
della Direzione Affari Societari e Legali e del Servizio Antiriciclaggio, oltre che, naturalmente, della
Segreteria del Consiglio.
Con riferimento agli adeguamenti normativi, nel corso del primo semestre 2015 i principali interventi
so o stati uelli o essi all’appli azio e della Circolare della Ba a d’Italia . 263/2006 15°
aggiornamento. Sono stati infatti redatti ed approvati dal Consiglio di Amministrazione nella seduta
del 27 gennaio i seguenti documenti:


Documento strategico per lo sviluppo del sistema informativo;
Ruoli e responsabilità a presidio delle attività ICT;
13
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.




Situazione semestrale 30 giugno 2015
Policy per la sicurezza informatica;
Documento per la rilevazione del rischio informatico;
Circolare Procedura di Gestione degli incidenti;
Circolare Procedura di Gestione dei cambiamenti ICT.
E’ stato i olt e aggio ato il Piano di Continuità Operativa.
Relativamente alle Filiali è proseguita l'azione di efficientamento dei processi e del sistema
informativo. In questo contesto si segnala, oltre a numerose implementazioni di minore entità, la
conclusione del progetto smaterializzazione della busta di cassa”. È stata infatti conclusa
l’atti azio e su tutte le Dipe de ze del processo di firma delle contabili da parte del cliente
attraverso tablet grafometrico. L’o ietti o dell’atti ità di eli i a e i documenti contabili cartacei;
il cliente che aderisce al servizio può avere la contabile in formato elettronico sul proprio Internet
Banking o sulla sua posta elettronica (è naturalmente sempre possibile la stampa cartacea del
documento). Il assie e i e e t o a i suoi do u e ti o ta ili i u a usta di assa i tuale
sempre accedibile, con un risparmio sia in termini di carta che di tempo per le consuete attività di
quadratura e controlli.
I fi e, BancadinAmica ha o ti uato ad a plia e la sua ga
a di p odotti att a e so l’a io in
operativo del collocamento on line dei Prodotti Finanziari e del Collocamento dei Mutui.
Le risorse umane
L’e e to he ha p i ipal e te a atte izzato gli o ga i i azie dali el o so del p i o se estre
dell’a o o e te stata l’assu zio e i se izio di .
dipe de ti o o t atto di app e distato
professionalizzante. Le assunzioni, deliberate dal Consiglio di Amministrazione nel dicembre 2014,
hanno avuto decorrenza dal 2 gennaio 2015.
Le assu zio i i uestio e so o state effettuate ell’i te to di alo izza e le iso se più gio a i, sia i
termini di età anagrafica che di anzianità, ed hanno riguardato lavoratori che già avevano prestato
servizio, sia pure per periodi limitati e comunque compatibili con la finalità formativa tipica di questa
tipologia contrattuale, presso le dipendenze e gli uffici della Banca; le risorse sono state quindi
individuate sulla scorta sia della valutazione espressa dai responsabili diretti, sia sulla base di appositi
colloqui motivazionali effettuati dalle competenti strutture aziendali. I contratti stipulati hanno
durata triennale, in conformità alle vigenti disposizioni di legge e contrattuali.
Alla fine del mese di giugno 2015 il numero di dipendenti con contratto di lavoro subordinato in
essere con la Banca (al netto dei contratti a tempo determinato e di apprendistato
professionalizzante) è di 658 unità.
Si riporta di seguito la situazione degli organici aziendali alle diverse date di fine periodo:
14
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
(unità)
Situazione semestrale 30 giugno 2015
COMPOSIZIONE DELL'ORGANICO
30/06/2015 30/06/2014
Var.ass.
Var.%
-
-
Dirigenti
12
12
Quadri 4° livello
37
37
-
-
Quadri 3° livello
18
21
-3
-14,29%
Quadri 2° livello
49
48
1
2,08%
Quadri 1° livello
96
102
-6
-5,88%
3° area professionale
434
444
-10
-2,25%
2° area professionale
12
12
-
-
658
676
-18
-2,66%
Lavoratori con contratto di apprendistato prof.te
16
4
12
300,00%
Lavoratori a tempo determinato
12
24
-12
-50,00%
686
704
-18
-2,56%
75
66
9
13,64%
Età media
47,6
47,7
-0,07
-0,15%
Donne
364
364
-
-
Uomini
322
340
-18
-5,29%
Presso strutture di rete
476
492
-16
-3,25%
Presso strutture di sede
210
212
-2
-0,94%
% presso strutture di rete
69,39
69,89
-0,50 punti percentuali
% presso strutture di sede
30,61
30,11
+0,50 punti percentuali
Totale
Totale dipendenti
- di cui dipendenti part time
COMPOSIZIONE DELL'ORGANICO
30/06/2015 31/12/2014
Var.ass.
Var.%
Dirigenti
12
12
-
-
Quadri 4° livello
37
34
3
8,82%
Quadri 3° livello
18
21
-3
-14,29%
Quadri 2° livello
49
46
3
6,52%
Quadri 1° livello
96
97
-1
-1,03%
3° area professionale
434
434
-
-
2° area professionale
12
12
-
-
658
656
2
0,30%
(unità)
Totale
Lavoratori con contratto di apprendistato prof.te
16
-
16
n.s.
Lavoratori a tempo determinato
12
9
3
33,33%
686
665
21
3,16%
75
72
3
4,17%
Età media
47,6
47,2
0,43
0,91%
Donne
364
350
14
4,00%
Uomini
322
315
7
2,22%
Presso strutture di rete
476
462
14
3,03%
Presso strutture di sede
210
203
7
3,45%
% presso strutture di rete
69,39
69,5
-0,11 punti percentuali
% presso strutture di sede
30,61
30,5
+0,11 punti percentuali
Totale dipendenti
- di cui dipendenti part time
La formazione effettuata nel primo semestre 2015 è in linea con il piano formativo approvato
dall’A
inistratore Delegato in data 18 febbraio 2015 e presentato al Consiglio di Amministrazione il
15
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2015
24 febbraio 2015. Alla data del 30 giugno 2015 sono state effettuate 2.090 giornate di formazione
delle circa 4.000 giornate previste. Di queste il 76% in aula, il 15% tramite affiancamento e stage, il
6% con corsi di formazione presso società esterne ed il 3% tramite corsi di formazione on line.
Lo stato di avanzamento delle attività mostra
come il primo semestre sia stato
caratterizzato
dalla
prevalenza
della
formazione specialistica con la realizzazione
dei progetti volti a rafforzare le competenze
sul credito; nel secondo semestre sarà,
invece, prevalente la formazione di tipo
normativo con gli interventi sui controlli
interni e sulla privacy e quella di tipo
commerciale con il completamento della
formazione alla vendita dei prodotti bancari
assicurativi.
Per quanto concerne i finanziamenti alla formazione nel gennaio 2015 la Cassa ha presentato, grazie
a he all’a o do sulla ate ia aggiu to o le O ga izzazio i “i da ali Azie dali, do a da pe il
finanziamento di 60 piani di formazione individuali rivolti prevalentemente agli specialisti della sede
ce t ale. Nell’aprile 2015 la Cassa ha invece presentato richiesta di finanziamento dei costi relativi a
parte della formazione prevalentemente rivolta al personale della rete, prevista nel Piano di
Fo azio e dell’anno 2015.
Il patrimonio clienti e l'azione commerciale
La Cassa di Risparmio di San Miniato è presente con almeno uno sportello in tutte le provincie
toscane e nelle città di Milano e Roma. Il territorio a più alta intensità di filiali è il Valdarno Inferiore e
nelle provincie di Firenze e Pisa si concentrano i due terzi degli sportelli della banca che
complessivamente ne conta 86.
(unità)
Arezzo
Firenze
Grosseto
Livorno
Lucca
Massa Carrara
Pisa
Pistoia
Prato
Siena
Totale Toscana
Milano
Roma
Totale
SPORTELLI RIPARTITI PER PROVINCIA
30/06/2015
Peso %
2
2,33
31
36,05
1
1,16
6
6,98
5
5,81
2
2,33
27
31,40
5
5,81
3
3,49
2
2,33
84
97,67
1
1,16
1
1,16
86
100,00
30/06/2014
2
31
1
6
5
2
27
5
3
2
84
1
2
87
Peso %
2,30
35,63
1,15
6,90
5,75
2,30
31,03
5,75
3,45
2,30
96,55
1,15
2,30
100,00
16
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2015
Si conferma anche per il primo semestre 2015 il trend di crescita del numero dei conti correnti a
privati, mentre è da registrare una flessione sulle aperture dei conti correnti imprese.
Come si rileva nelle tabelle riportate di seguito, lo stock dei conti correnti privati rispetto a giugno
2014 è cresciuto del 2,16% (+1.344 unità) attestandosi a 63.584 unità; mentre lo stock dei conti
o e ti i p ese di i uiti dell’ , % - 412 unità).
(unità)
Privati
Imprese
Totale conti correnti
(unità)
Privati
Imprese
Totale conti correnti
NUMERO CONTI CORRENTI
30/06/2015
30/06/2014
63.584
62.240
26.883
27.295
90.467
89.535
Var.ass.
1.344
-412
932
Var.%
2,16%
-1,51%
1,04%
NUMERO CONTI CORRENTI
30/06/2015
31/12/2014
63.584
63.568
26.883
27.165
90.467
90.733
Var.ass.
16
-282
-266
Var.%
0,03%
-1,04%
-0,29%
Il numero complessivo di clienti, rispetto al 31 dicembre 2014, è diminuito di 457 unità (-0,38%)
attestandosi a 120.227 (di cui 95.865, ovvero il 79,74%, clienti retail e 20.819, ovvero il 17,32%,
clienti corporate).
In dettaglio, la dinamica relativa alla consistenza del portafoglio clienti:
(unità)
Privati
Imprese
Altri
Totale clienti
(unità)
Privati
Imprese
Altri
Totale clienti
PATRIMONIO CLIENTI
30/06/2015
30/06/2014
95.865
93.788
20.819
20.946
3.543
3.692
120.227
118.426
Var.ass.
2.077
-127
-149
1.801
Var.%
2,21%
-0,61%
-4,04%
1,52%
PATRIMONIO CLIENTI
30/06/2015
31/12/2014
95.865
95.977
20.819
21.000
3.543
3.707
120.227
120.684
Var.ass.
-112
-181
-164
-457
Var.%
-0,12%
-0,86%
-4,42%
-0,38%
L’atti ità di a keti g, oe e te e te alla a ata o otazio e te ito iale della Cassa, è stata
ancora indirizzata sul target famiglie con la promozione della nuova offerta conti correnti per privati,
Co to )e e, sop attutto, o la sig ifi ati a i isitazio e dell’offe ta utui, anche per operazioni
di surroga, azione commerciale supportata da una ampia campagna di comunicazione, articolata su
vari canali media (stampa, tv, riviste specializzate).
17
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2015
E’ p oseguita anche per il primo semestre 2015 l’atte zio e al o do “o i Ca is i, se o do le li ee
guida già attivate nel 2014, sia in termini di promozioni sui servizi bancari principali, ivi compresi i
mutui, sia per iniziative di customer care, come ad esempio il p ogetto Più alo e allo studio che
premia le eccellenze nei risultati scolastici dei figli e nipoti dei Soci Carismi, il magazine QuiCarismi,
nella rinnovata veste grafica, che periodicamente informa i Soci sulle principali attività e iniziative che
igua da o l’azie da.
L’atti ità di sviluppo sul comparto imprese è proseguita con sempre maggiore incisività, sia per il
segmento corporate sia per il target small business. L’azio e o
e iale e so uesti seg e ti
stata supportata anche dalla sottoscrizione di accordi con Associazioni di Categoria e utilizzo banche
dati esterne.
Da sottoli ea e, se p e ell’a ito della gestio e delle azio i/i iziati e di s iluppo, l’utilizzo
intensivo del CRM (customer relationship management), anche in fase di monitoraggio dei contatti.
Pe il o pa to o eti a e a ali i tuali o fe ato il t e d positi o pe l’i stallazio e di PO“, la
sottoscrizione di carte di debito e i rapporti di internet banking.
Di seguito il dettaglio quantitativo e la relativa dinamica in forma tabellare.
(unità)
ATM
POS
Carte di credito
Carte di debito
Internet banking
(unità)
ATM
POS
Carte di credito
Carte di debito
Internet banking
SERVIZI TELEMATICI
30/06/2015
30/06/2014
105
105
2.698
2.478
28.185
29.030
54.446
50.495
48.643
46.092
Var.ass.
220
-845
3.951
2.551
Var.%
8,88%
-2,91%
7,82%
5,53%
SERVIZI TELEMATICI
31/12/2014
30/06/2015
105
105
2.698
2.656
28.185
29.473
54.446
52.361
48.643
46.860
Var.ass.
42
-1.288
2.085
1.783
Var.%
1,58%
-4,37%
3,98%
3,80%
Con riferimento al processo di razionalizzazione della rete, è stata deliberata la chiusura dello
sportello di Roma 2, i cui clienti sono confluiti nella filiale di Roma.
Sono state avviate le attività di trasferimento delle Filiali di Massa e Prato 3, per le quali verrà
adottato anche un rinnovato layout e un nuovo modello di servizi offerti. Il completamento dei lavori
è previsto entro il mese di ottobre.
Entro la fine del 2015 è pre ista i olt e l’ape tu a della nuova filiale di Pietrasanta, a ulteriore
affo za e to della p ese za della Cassa i u ’a ea di s iluppo i po ta te uale la Ve silia e l’Alta
Toscana.
L’organizzazione del Servizio Private su 6 Unit (Firenze, Pisa, Ponsacco, Santa Croce, Empoli e Lucca),
18
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2015
l’a plia e to del pe i e to dell’offe ta o u app o io di a hitettu a ape ta he o te pla oggi
molte fra le migliori case di investimento (per citarne solo alcune: Soprarno SgR, Arca SGR, Eurizon
Capital SgR, Ubi Pramerica SgR, Anima SgR, JP Morgan, Franklin Templeton Inv. Funds, M&G
Investments, Schroder International Selection Fund, Nordea 1, Sicav, Invesco ecc.) e il rafforzamento,
o l’i g esso el tea dedi ato di uo i gesto i, ha o o se tito di i e e ta e il po tafoglio
clienti e la redditività dello stesso.
Molto positivi i dati di BancadinAmica, che ha ampliato la propria gamma di offerta con una
aggressiva proposta mutui, anche per surroghe, che si va ad aggiungere al conto corrente (con carta
di debito utilizzabile in Italia ed all’este o se p e se za
commissioni), al conto deposito e conto titoli.
La nuova opportunità, veicolata anche attraverso il
po tale utui o li e , si già o etizzata i circa 700 contatti e 100 pratiche deliberate per oltre
10 milioni di euro.
19
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2015
Impieghi
Al 30 giugno 2015 il valore complessivo dei crediti verso clientela si è attestato a 2,45 miliardi di euro
registrando un decremento del 2,93 % su giugno 2014 e del 3,61% su dicembre 2014.
Tali di a i he, o o side a do l’a
o ta e dei pronti contro termine attivi del 30 giugno e 31
dicembre 2014, registrerebbero tuttavia una sostanziale invarianza delle masse: in particolare il saldo
dei PCT attivi in essere in entrambi i periodi riferiti al 2014 rappresentati nelle due tabelle sotto, si
riferisce ad operazioni di impiego di liquidità aziendale effettuate sul mercato interbancario dei
pronti contro termine – mercato MTS Repo – con controparte Cassa di Compensazione e Garanzia;
depurando il saldo della o e editi s lie tela di tale o po e te, la a iazio e sa e e -0,03%
rispetto a giugno 2014 e -0,82% rispetto a dicembre 2014.
La componente principale degli impieghi, continua ad essere costituita dai mutui in bonis per il 53,3%
e si è incrementata del 3,53% rispetto a giugno 2014 e del 3,79% rispetto a dicembre 2014.
Possia o i o du e le oti azio i dell’i e e to su uesta o e p i ipal e te alle ope azio i
chirografarie effettuate alle imprese a valere sul plafond TLTRO; si aggiunge il significativo
incremento delle operazioni di mutuo ipotecario sul segmento retail, dovute da un lato ad un
a e o di i te esse del e ato i
o ilia e eside ziale, dall’alt o ad u a p oposta o
e iale
efficace e competitiva, attivata anche attraverso il canale BancadinAmica.
(migliaia di euro, valori netti)
Conti correnti
Mutui
Pronti contro termine attivi
Carte di credito e prestiti personali
Altre operazioni
Attività deteriorate
Totale crediti verso clientela
(migliaia di euro, valori netti)
Conti correnti
Mutui
Pronti contro termine attivi
Carte di credito e prestiti personali
Altre operazioni
Attività deteriorate
Totale crediti verso clientela
CREDITI VERSO CLIENTELA
30/06/2015
31/12/2014
326.757
374.252
1.309.651
1.261.777
71.669
13.302
12.862
384.942
403.938
420.315
422.538
2.454.967
2.547.036
Var.ass.
-47.495
47.874
-71.669
440
-18.996
-2.223
-92.069
Var.%
-12,69%
3,79%
-100,00%
3,42%
-4,70%
-0,53%
-3,61%
CREDITI VERSO CLIENTELA
30/06/2015
30/06/2014
326.757
373.805
1.309.651
1.265.038
73.362
13.302
10.925
384.942
433.565
420.315
372.404
2.454.967
2.529.099
Var.ass.
-47.048
44.613
-73.362
2.377
-48.623
47.911
-74.132
Var.%
-12,59%
3,53%
-100,00%
21,76%
-11,21%
12,87%
-2,93%
20
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2015
Il valore contabile, al 30 giugno 2015, dei crediti deteriorati al netto delle svalutazioni, ha evidenziato
un decremento dello 0,53% ispetto alla fi e dell’ese izio
e u i e e to del 12,87% (circa 48
milioni di euro) rispetto a giugno 2014.
Gli impieghi in bonis ammontano a oltre 2 miliardi di euro, e diminuiscono del 4,23% rispetto a
dicembre 2014 e del 5,66% rispetto a giugno 2014.
Importanti cambiamenti normativi stanno interessando il concetto di attività deteriorata in campo
comunitario. Il ° aggio a e to della Ci ola e Ba a d’Italia .
, e esso il 20 gennaio 2015, ha
adeguato la lassifi azio e p e ige te alle uo e defi izio i di Non-performing exposures NPE e
di Forbearance i t odotte dagli Implementing Technical Standards IT“ pu li ati dall’EBA
(European Banking Authority), adottati da parte della Commissione Europea lo scorso 9 gennaio e
pu li ati sulla Gazzetta Uffi iale dell’U io e Eu opea lo s o so fe aio.
Nelle nuove disposizioni so o p e iste u i a e te t e lassi pe il edito dete io ato: esposizio i
s adute dete io ate .d. past due , i ade pie ze p o a ili .d. unlikely to pay e soffe e ze .
L’i sie e delle t e lassi ostituis e l’agg egato Non Performing Exposures di cui ai citati ITS
dell’EBA. Risulta o, pertanto, a ogate le p e ige ti ozio i di I agli e di Esposizio i
Rist uttu ate . Mentre le defi izio i di esposizio i s adute e di soffe e ze si a te go o
alli eate alla p e ede te o ati a, le I ade pie ze p o a ili app esentano la categoria di
esposizioni deteriorate per le quali la banca giudica improbabile che il debitore adempia
integralmente alle proprie obbligazioni creditizie; la valutazione della classificazione prescinde
dall’espli ita a ifestazione del segnale di anomalia (quale ad esempio la presenza di insoluti o la
messa in atto di azioni volte a preservare le ragioni di credito come l’es ussio e delle ga a zie).
È i olt e i t odotta l’ulte io e tipologia editizia delle Esposizio i oggetto di o essio i
.d.
Forborne Exposures: esposizioni oggetto di concessioni nei confronti di un debitore che affronta, o è
in procinto di affrontare, difficoltà nel rispetto dei propri impegni di pagamento), trasversale a tutte
le succitate categorie di stato del credito deteriorato e non.
Attualmente è in consultazione il documento pubblicato dalla Ba a d’Italia pe l’aggio a e to o
cui si intende modificare l’i fo mativa nel bilancio annuale, in nota integrativa, sulla ualità del
edito pe adegua la alle nuove definizioni di attività finanziarie deteriorate.
In particolare a livello segnaletico, limitatamente al primo semestre 2015, le banche, allo scopo di
poter dare adeguata disclosure del passaggio alla nuova definizione di attività finanziarie deteriorate,
sono tenute a a te e e l’i fo ati a anche per le previgenti voci di attività deteriorate (c.d.
parallel running .
Si espone quindi di seguito una tabella che rappresenta i dati quantitativi contabili dei crediti verso
clientela suddivisi per grado di rischio alla data del 30 giugno 2015 secondo la normativa precedente
e secondo le nuove definizioni.
21
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
(migliaia di euro, valori netti)
Sofferenze
Situazione semestrale 30 giugno 2015
CREDITI VERSO CLIENTELA PER GRADO DI RISCHIO
PARALLEL RUNNING
30/06/2015 30/06/2015 31/12/2014
195.258
195.258
183.248
- di cui oggetto di concessione
Incagli
Esposizioni ristrutturate
Inadempienze probabili
-
51.327
Scaduti deteriorati
14.856
Totale crediti deteriorati
- di cui oggetto di concessione
Crediti in bonis
- di cui oggetto di concessione
Totale crediti vs clientela
- di cui oggetto di concessione
158.825
51.376
168.640
33.454
108.973
33.547
14.856
37.196
52.092
420.315
422.538
372.404
2.034.652
2.124.498
2.156.695
2.454.967
2.547.036
2.529.099
210.201
- di cui oggetto di concessione
- di cui oggetto di concessione
30/06/2014
177.792
1.550
420.315
52.877
2.034.652
165.797
2.454.967
218.674
Il complesso delle attività deteriorate al 31 dicembre 2014 riconsiderate secondo le nuove definizioni
i t odotte dall’EBA, rimangono coerenti con le attività deteriorate determinate secondo le previgenti
ist uzio i Ba a d’Italia pe ette do u o f o to te po ale.
Nel primo semestre 2015 il credito deteriorato
della Cassa, a livello di saldi netti, è rimasto
sostanzialmente inalterato a 420 milioni di
euro circa: rispetto a fine esercizio 2014 si
registra infatti una variazione del -0,03%.
In termini lordi i crediti deteriorati crescono
del 4% circa, aumento che si è esplicato
perlopiù nel primo trimestre.
Tra le varie categorie di credito deteriorato, si
registra in modo pa ti ola e l’au e to delle
partite ex ist uttu ate, i di e di u ’atti ità tesa, sia pu e all’i te o dell’i sie e del dete io ato, alla
volontà di riqualificare le posizioni in difficoltà anche attraverso rinegoziazioni, rimodulazioni e
moratorie.
I dati elati i all’asset quality, nel loro insieme, lascerebbero intravedere un rallentamento della
velocità di crescita del credito deteriorato rispetto agli anni passati, sia per la Cassa che a livello di
sistema, tuttavia sarebbe prematuro esprimere convincimenti su miglioramenti futuri di questi
aggregati, anche perché un rallentamento della loro crescita ne comporta comunque un aumento,
sia pure con meno forza degli anni precedenti.
Il miglioramento della qualità del credito è necessariamente collegato ad una ripresa del ciclo
economico più robusta di quella che si è potuta registrare fino ad oggi.
22
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2015
La valutazione accorta del costo del rischio ha portato la Cassa ad accantonare 27,8 milioni di euro
quali rettifiche su crediti per il primo semestre 2015.
I livelli di copertura risentono, come nei precedenti periodi, della compensazione di perdite lorde
relative a posizioni in procedure concorsuali (c.d. perdite anticipate le uali consistono in
cancellazioni dal bilancio della parte di credito ritenuta non recuperabile, afferente posizioni
classificate a sofferenza anche in esercizi precedenti, per le quali si sono manifestati eventi estintivi
he ha o pe esso, da u lato l’a atti e to delle soffe e ze lo de e, dall’alt o, la iduzio e pe
pari importo dei fondi di svalutazione; me t e l’effetto di suddetti a atti e ti is o t a ile sulla
dinamica delle sofferenze lorde, esso non impatta sulla dinamica delle sofferenze nette già al netto
dei fondi rettificativi).
INDICI DI COPERTURA
30/06/2015
40,6
31/12/2014
37,9
15,0
19,2
15,7
4,5
26,4
0,54
30/06/2014
36,6
18,0
20,3
18,6
2,6
26,8
0,49
INDICI DI COPERTURA CON PERDITE ANTICIPATE
(%)
30/06/2015
31/12/2014
Sofferenze
52,4
51,5
Totale crediti deteriorati
38,1
35,6
30/06/2014
50,3
36,5
(%)
Sofferenze
Incagli
Esposizioni ristrutturate
Inadempienze probabili
Scaduti deteriorati
Totale crediti deteriorati
Impieghi in bonis
17,2
5,0
29,7
0,61
In particolare la copertura sulle posizioni classificate a sofferenza è del 40,6% al 30 giugno 2015 (+270
basis point rispetto a dicembre 2014 e +400 bp rispetto a giugno 2014), la medesima copertura
o p e si a dell’a
o ta e delle pe dite a ti ipate pa i a 81,2 milioni di euro al 30 giugno 2015,
82,6 milioni di euro al 31 dicembre 2014 e 77,26 milioni di euro al 30 giugno 2014) sale al 52,4%.
La copertura sul complesso dei crediti deteriorati sale di 3,3 punti percentuali rispetto a dicembre
2014 e di 2,9 rispetto a giugno 2014 raggiungendo il 29,7% (38,1% se si considerano le perdite
anticipate).
23
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2015
Segue infine l’i di azio e del peso di ias u o pa to i ui si suddividono i crediti verso clientela,
precisando che le sofferenze relative alle due operazioni di auto-cartolarizzazione ammontano a 6,34
milioni di euro circa (di cui 5,49 afferenti la prima operazione avviata nel 2011).
INDICI DELLA QUALITA' DEL CREDITO
(% su valori netti)
30/06/2015 31/12/2014 30/06/2014
Sofferenze / Crediti vs clientela
7,95
7,19
7,03
Incagli / Crediti vs clientela
6,62
4,31
Esposizioni ristrutturate / Crediti vs clientela
1,32
1,33
Inadempienze probabili / Crediti vs clientela
8,56
7,94
5,64
Scaduti deteriorati / Crediti vs clientela
0,61
1,46
2,06
Totale crediti deteriorati / Crediti vs clientela
17,12
16,59
14,72
Impieghi in bonis / Crediti vs clientela
82,88
83,41
85,28
INDICI DELLA QUALITA' DEL CREDITO
(% su valori lordi)
30/06/2015 31/12/2014 30/06/2014
Sofferenze / Crediti vs clientela
12,43
10,89
10,48
Incagli / Crediti vs clientela
7,32
4,97
Esposizioni ristrutturate / Crediti vs clientela
1,53
1,57
Inadempienze probabili / Crediti vs clientela
9,59
8,85
6,54
Scaduti deteriorati / Crediti vs clientela
0,59
1,44
2,00
Totale crediti deteriorati / Crediti vs clientela
22,61
21,18
19,02
Impieghi in bonis / Crediti vs clientela
77,39
78,82
80,98
24
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2015
Raccolta
La raccolta complessiva da clientela, al 30 giugno 2015, si è attestata a 5,3 miliardi di euro, in
decremento del 4% circa sia rispetto al 30 giugno 2014 che al 31 dicembre 2014.
Si riporta di seguito una tabella sintetica che espone i dati quantitativi riferiti alla raccolta diretta e
indiretta, nonché il raffronto con i periodi precedenti.
(migliaia di euro)
Raccolta diretta
Raccolta indiretta amministrata
Raccolta indiretta gestita
Raccolta indiretta
Totale raccolta
(migliaia di euro)
Raccolta diretta
Raccolta indiretta amministrata
Raccolta indiretta gestita
Raccolta indiretta
Totale raccolta
RACCOLTA DA CLIENTELA
30/06/2015
30/06/2014
2.568.802
2.754.588
1.587.052
1.818.099
1.109.530
912.073
2.696.583
2.730.172
5.265.385
5.484.760
Var.ass.
-185.786
-231.047
197.457
-33.589
-219.375
Var.%
-6,74%
-12,71%
21,65%
-1,23%
-4,00%
RACCOLTA DA CLIENTELA
30/06/2015
31/12/2014
2.568.802
2.939.018
1.587.052
1.536.233
1.109.530
1.019.460
2.696.583
2.555.693
5.265.385
5.494.711
Var.ass.
-370.216
50.819
90.070
140.890
-229.326
Var.%
-12,60%
3,31%
8,84%
5,51%
-4,17%
La raccolta complessiva è costituita per il 48,79% da raccolta diretta, per il 30,14% da raccolta
indiretta amministrata e per il restante 21,07% da raccolta indiretta gestita.
Si riporta di seguito una tabella esplicativa delle componenti della racconta diretta da clientela
rapportate ai medesimi saldi del 30 giugno 2014 e del 31 dicembre 2014 al fine di evidenziarne la
dinamica.
(migliaia di euro)
Conti correnti e depositi liberi
Depositi vincolati
Pronti contro termine passivi
Altri debiti
Totale debiti verso clientela
Obbligazioni
Altri titoli
Totale obbligazioni ed altri titoli
Totale raccolta diretta
RACCOLTA DIRETTA DA CLIENTELA
30/06/2015
30/06/2014
1.479.361
1.635.524
140.469
165.649
65.798
24.165
11.183
9.538
1.696.811
1.834.876
823.656
909.900
48.335
9.812
871.991
919.712
2.568.802
2.754.588
Var.ass.
-156.163
-25.180
41.633
1.645
-138.065
-86.244
38.523
-47.721
-185.786
Var.%
-9,55%
-15,20%
172,29%
17,25%
-7,52%
-9,48%
392,61%
-5,19%
-6,74%
25
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
(migliaia di euro)
Conti correnti e depositi liberi
Depositi vincolati
Pronti contro termine passivi
Altri debiti
Totale debiti verso clientela
Obbligazioni
Altri titoli
Totale obbligazioni ed altri titoli
Totale raccolta diretta
Situazione semestrale 30 giugno 2015
RACCOLTA DIRETTA DA CLIENTELA
30/06/2015
31/12/2014
1.479.361
1.613.457
140.469
175.592
65.798
193.384
11.183
9.296
1.696.811
1.991.729
823.656
898.474
48.335
48.815
871.991
947.289
2.568.802
2.939.018
Var.ass.
-134.096
-35.123
-127.586
1.887
-294.918
-74.818
-480
-75.298
-370.216
Var.%
-8,31%
-20,00%
-65,98%
20,30%
-14,81%
-8,33%
-0,98%
-7,95%
-12,60%
La raccolta diretta si attesta a 2,6 miliardi di euro registrando una flessione del 6,74% rispetto al
corrispondente pe iodo dell’ese izio s o so, principalmente per la dinamica di conti correnti e
depositi liberi e delle obbligazioni, e del 12,6% rispetto alla chiusura del 2014 (principalmente per
conti correnti e depositi liberi e per PCT passivi).
La flessione è da leggersi nel contesto di una politica commerciale della Cassa orientata alla riduzione
del costo del funding, con particolare riferimento ai rapporti con clientela istituzionale e grandi
depositanti.
Tra le variazioni maggiormente rilevanti si nota che, rispetto al 31 dicembre 2014, i PCT passivi
registrano un decremento di 127,6 milioni di euro: in particolare il saldo di fine 2014 includeva il
controvalore di 173,8 milioni di euro riferito a operazioni di raccolta effettuate sul mercato
interbancario dei pronti contro termine (mercato MTS Repo) con controparte Cassa di
Compensazione e Garanzia; tale tipologia di raccolta al 30 giugno 2015 ammonta a 64,3 milioni di
euro e al 30 giugno 2014 era nulla.
Depurando il confronto dalla componente dei suddetti PCT passivi, il decremento della raccolta
diretta rispetto a dicembre 2014 è del 9,4%.
Conti correnti e depositi liberi continuano ad essere la principale fonte di raccolta diretta da clientela
(57,6% al 30 giugno 2015, 54,9% al 31 dicembre 2014 e 59,4% al 30 giugno 2014).
Il comparto obbligazionario, che costituisce la seconda componente per peso sulla raccolta diretta
complessiva, al 30 giugno 2015 ha un valore che si attesta a circa 824 milioni di euro.
Il contributo prevalente deriva, come nei precedenti periodi, dalla clientela retail che continua a
detenere la parte preponderante dello stock di obbligazioni emesse dalla Banca, mentre è secondario
l’appo to de i a te dalla clientela Istituzionale. Per le obbligazioni di propria emissione la Cassa
opera attivamente sul mercato secondario, monitorando ed intervenendo opportunamente sul
mercato Hi-Mtf, al fine di supportarne il grado di liquidabilità.
Le altre forme tecniche (altri debiti e altri titoli) continuano a rappresentare una percentuale
marginale rispetto al totale della raccolta diretta della banca (2,3% al 30 giugno 2015, 0,7% al 30
giugno 2014 e 2% al 31 dicembre 2014.
L’agg egato della a olta i di etta al 30 giugno 2015 ammonta a 2,7 miliardi di euro circa.
26
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2015
Si riporta di seguito una tabella esplicativa delle componenti della racconta indiretta da clientela
rapportate ai medesimi saldi del 30 giugno 2014 e del 31 dicembre 2014 al fine di evidenziarne la
dinamica.
RACCOLTA INDIRETTA PER TIPOLOGIA
30/06/2015
30/06/2014
(migliaia di euro)
Titoli di Stato
1.170.658
1.431.808
Azioni
63.006
64.402
Obbligazioni ed altri titoli
353.389
321.889
Totale raccolta indiretta amministrata
1.587.052
1.818.099
Fondi comuni di investimento
551.466
341.723
Gestioni di patrimoni mobiliari
159.005
210.053
Prodotti assicurativi e finanziari
399.059
360.297
Totale raccolta indiretta gestita
1.109.530
912.073
Totale raccolta indiretta
2.696.583
2.730.172
Var.ass.
-261.150
-1.396
31.500
-231.047
209.743
-51.048
38.762
197.457
-33.589
Var.%
-18,24%
-2,17%
9,79%
-12,71%
61,38%
-24,30%
10,76%
21,65%
-1,23%
RACCOLTA INDIRETTA PER TIPOLOGIA
30/06/2015
31/12/2014
(migliaia di euro)
Titoli di Stato
1.170.658
1.065.133
Azioni
63.006
60.402
Obbligazioni ed altri titoli
353.389
410.698
Totale raccolta indiretta amministrata
1.587.052
1.536.233
Fondi comuni di investimento
551.466
453.833
Gestioni di patrimoni mobiliari
159.005
181.295
Prodotti assicurativi e finanziari
399.059
384.332
Totale raccolta indiretta gestita
1.109.530
1.019.460
Totale raccolta indiretta
2.696.583
2.555.693
Var.ass.
105.525
2.604
-57.309
50.819
97.633
-22.290
14.727
90.070
140.890
Var.%
9,91%
4,31%
-13,95%
3,31%
21,51%
-12,29%
3,83%
8,84%
5,51%
(migliaia di euro)
Amministrata
Clientela Retail
Clientela Istituzionale
Gestita
Clientela Retail
Clientela Istituzionale
Totale raccolta indiretta
RACCOLTA INDIRETTA - CLIENTELA
30/06/2015
31/12/2014
1.587.052
1.536.233
357.300
427.648
1.229.752
1.108.585
1.109.530
1.019.460
1.097.958
1.015.321
11.573
4.139
2.696.583
2.555.693
30/06/2014
1.818.099
495.642
1.322.457
912.073
900.903
11.170
2.730.172
Entrando nel merito delle principali tipologie di raccolta indiretta e dei segmenti di clientela ad esse
associati, emerge un trend in forte crescita della raccolta gestita (+8,84% circa rispetto a fine 2014 e
+ 21,65% circa rispetto a fine giugno 2014). A dimostrazione di ciò basti pensare che, a fine giugno
2015, la raccolta di tipo gestito, che con 1.109 milioni di euro costituisce il 41% circa della raccolta
27
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2015
indiretta totale (era il 33% circa a fine giugno 2014 pari a 912 milioni di euro), rappresenta il 76%
circa delle masse della clientela retail, era il 70% circa a fine 2014 ed il 64% circa a fine giugno 2014.
I pa ti ola e si ota ell’a ito dei p odotti di ispa io gestito il fo te i e e to degli O.I.C.R.,
mentre si registra un calo per le gestioni patrimoniali.
Pe ua to igua da l’a da e to della a olta a
i ist ata a fi e giug o
si ota he a he
uest’agg egato egist a u a ip esa + , % ispetto alla fi e a o
, pe il i o ato i te esse
verso il comparto dei titoli di stato da parte della clientela istituzionale. La raccolta amministrata, che
costituisce il 59% circa della raccolta indiretta totale attestandosi a oltre 1,58 miliardi di euro,
continua ad essere estremamente rappresentativa della raccolta di tipo istituzionale che ne detiene
la parte preponderante, pari al 77% circa (72,73% circa a fine giugno 2014, 72,16% circa a fine
dicembre 2014) e della quale spiega la quasi totalità degli investimenti.
28
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2015
Investimenti finanziari e rapporti interbancari
I mercati finanziari, in particolar modo quelli europei, nel p i o se est e dell’a o
hanno
registrato un andamento contrastante. Ad un primo quadrimestre caratterizzato da un trend al rialzo
dei corsi azionari ed obbligazionari, che trovava sostegno nelle aspettative e nell’e t ata i fu zio e
della a o a di Quantitative Easing da parte della Banca Centrale Europea, ha fatto seguito un
ulti o i est e el uale le es e ti diffi oltà el aggiu gi e to di u a o do pe l’este sio e del
sostegno alla Grecia e le aspettative di un prossimo rialzo dei tassi ufficiali da parte della Federal
Reserve legate ai seg ali di e upe o dell’e o o ia a e i a a, hanno causato un forte incremento
della volatilità complessiva dei mercati ed una discesa delle quotazioni dei maggiori asset finanziari.
Le aspettative di una discesa complessiva dei rendimenti obbligazionari sulla spinta degli acquisti
della Ba a Ce t ale Eu opea ell’a ito della a o a di immissioni di liquidità e di un ulteriore
restringimento degli spread di rendimento tra i bond governativi dei paesi periferici ed i titoli
tedeschi si sono scontrate, all’i izio, con i primi segnali di ripresa del ciclo economico e di timido
rialzo del tasso di inflazione in Eurozona e, successivamente, con il progressivo deterioramento della
trattativa tra i creditori internazionali ed il governo greco che, contrariamente alle aspettative, non
ha prodotto un valido accordo per il rinnovo degli aiuti finanziari in cambio di riforme economiche,
portando al lancio del referendum del 5 luglio. Conseguentemente, a partire dalla fine di aprile, i
mercati obbligazionari hanno registrato sia un incremento dei rendimenti delle obbligazioni dei paesi
core , che un progressivo incremento degli spread dei paesi periferici.
A titolo esemplificativo il rendimento del benchmark governativo tedesco con scadenza decennale,
che registrava un rendimento dello 0,54% a fine 2014, ha toccato un minimo di 0,05% in data 17
aprile ed ha chiuso il semestre allo 0,75% circa, dopo aver registrato anche puntate al di sopra
dell’1%.
Allo stesso modo, il rendimento del benchmark governativo italiano a dieci anni, che registrava un
rendimento del 1,89% a fine 2014, ha toccato un minimo attorno al 1,05% il 12 marzo per poi risalire
sino al 2,33% di fine semestre, dopo aver toccato punte anche al di sopra del 2,50%.
Il portafoglio di proprietà della Cassa al 30 giugno 2015 ammonta a 655 milioni di euro ed è costituto
per il 92,45% da titoli dello Stato italiano classificati tra le attività finanziarie disponibili per la vendita.
(migliaia di euro)
BTP
CTZ
Titoli di Stato
Obbligazioni ordinarie
Titoli di debito
Titoli di capitale
Quote di partecipazione a O.I.C.R.
Totale portafoglio di proprietà
PORTAFOGLIO DI PROPRIETA'
Peso % 30/06/2014
30/06/2015
92,02%
602.802
550.157
0,43%
2.793
201.618
92,45%
605.595
751.775
0,00%
4
7.217
0,00%
4
7.217
3,51%
22.971
5.579
4,04%
26.476
18.257
100,00%
655.046
782.828
Peso %
70,28%
25,76%
96,03%
0,92%
0,92%
0,71%
2,33%
100,00%
Var.ass.
52.645
-198.825
-146.180
-7.213
-7.213
17.392
8.219
-127.782
Var.%
9,57%
-98,61%
-19,44%
-99,94%
-99,94%
311,74%
45,02%
-16,32%
29
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
(migliaia di euro)
BTP
CTZ
Titoli di Stato
Obbligazioni ordinarie
Titoli di debito
Titoli di capitale
Quote di partecipazione a O.I.C.R.
Totale portafoglio di proprietà
Situazione semestrale 30 giugno 2015
PORTAFOGLIO DI PROPRIETA'
Peso % 31/12/2014
30/06/2015
92,02%
602.802
572.535
0,43%
2.793
127.467
92,45%
605.595
700.002
0,00%
4
4
0,00%
4
4
3,51%
22.971
6.641
4,04%
26.476
18.457
655.046 100,00%
725.104
Peso %
78,96%
17,58%
96,54%
0,00%
0,00%
0,92%
2,55%
100,00%
Var.ass.
30.267
-124.674
-94.407
16.330
8.019
-70.058
Var.%
5,29%
-97,81%
-13,49%
0,00%
0,00%
245,90%
43,45%
-9,66%
Il portafoglio titoli della banca, al 30 giugno 2015 decrementa del 9,66% rispetto ai 725 milioni di fine
anno 2014 e del 16,32% rispetto ai 783 milioni del giugno 2014.
Come sopra accennato, la o po e te Titoli di “tato Italia i ha app ese tato il p i ipale
comparto di investimento (incidenza sul totale del 92,45% al 30 giugno 2015, del 96,03% al 30 giugno
2014 e del 96,54% al 31 dicembre 2014), in funzione del rapporto rischio/rendimento e delle
prospettive di restringimento legate all’attuazio e della politi a monetaria da parte della Banca
Centrale Europea.
L’i esti e to ha privilegiato strumenti finanziari a tasso fisso rispetto alle obbligazioni indicizzate,
lo stock complessivo dei BTP è aumentato rispetto a dicembre 2014 passando da 573 a 603 milioni di
euro e continuando a rappresentare la componente più rilevante del portafoglio.
Gli investimenti in obbligazioni ordinarie sono praticamente assenti visto il basso livello di
rendimento e, conseguentemente, la bassa remunerazione del rischio offerta da questa tipologia di
investimento.
E’ stato au e to o plessi a e te l’i esti e to el o pa to azio a io, sia t a ite i esti e ti
diretti che tramite la sottoscrizione di OICR, viste le interessanti prospettive offerte dal settore; al 30
giug o
l’i esti ento diretto in titoli di capitale ammonta a 23 milioni di euro, mentre le quote
di partecipazione in O.I.C.R. (organismi di investimento collettivo del risparmio) ammontano a 26
milioni di euro circa, entrambi sono in aumento rispetto al 31 dicembre 2014 come si vede nella
tabella sopra esposta.
Per quanto riguarda la gestione della tesoreria, in data 25 marzo 2015 la banca ha partecipato alla
nuova finestra di app o igio a e to elati a all’operazione di finanziamento a lungo termine
(TLTRO - Targeted Long Term Refinancing Operation o Operazione di rifinanziamento mirata a lungo
termine), posta in essere dalla Banca Centrale, attingendo per ulteriori 100 milioni di euro e portando
la pa te ipazio e o plessi a all’ope azio e ad u totale di eu o
milioni.
Al 30 giugno 2015 risultavano quindi in essere operazioni di rifinanziamento a lungo temine in Banca
Centrale (TLTRO) accese tra fine 2014 ed inizio 2015 per complessivi 219 milioni di euro con scadenza
ultima al 26 settembre 2018. Erano, inoltre, in essere ulteriori operazioni ordinarie di rifinanziamento
presso la Banca Centrale (MRO - main refinancing operations o operazioni di rifinanziamento
principale) per circa 350 milioni, con scadenza il primo luglio 2015.
30
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2015
La gestione della liquidità aziendale è stata effettuata utilizzando gli strumenti tipici di tale mercato,
privilegiando la forma tecnica del pronti termine ed utilizzando a tale scopo la piattaforma MTS Repo, ista l’ele ata li uidità del mercato.
(migliaia di euro)
Debiti verso banche centrali
Conti correnti e depositi liberi
Depositi vincolati
Totale interbancario passivo
Riserva obbligatoria
Conti correnti e depositi liberi
Depositi vincolati
Altri finanziamenti
Totale interbancario attivo
Saldo interbancario
(migliaia di euro)
Debiti verso banche centrali
Conti correnti e depositi liberi
Depositi vincolati
Pronti contro termine e altri debiti
Totale interbancario passivo
Riserva obbligatoria
Conti correnti e depositi liberi
Depositi vincolati
Altri finanziamenti
Totale interbancario attivo
Saldo interbancario
RAPPORTI INTERBANCARI
30/06/2015
30/06/2014
569.113
549.976
35.911
39.143
30.000
605.024
619.119
54.661
11.331
10.629
94.195
26.465
27
23
65.317
132.014
-539.707
-487.105
RAPPORTI INTERBANCARI
30/06/2015
569.113
35.911
605.024
54.661
10.629
27
65.317
-539.707
31/12/2014
369.007
26.083
30.029
11
425.130
39.061
63.967
5.000
24
108.052
-317.078
Var.ass.
19.137
-3.232
-30.000
-14.095
43.330
-83.566
-26.465
4
-66.697
-52.602
Var.ass.
200.106
9.828
-30.029
-11
179.894
15.600
-53.338
-5.000
3
-42.735
-222.629
Var.%
3,5%
-8,3%
-100,0%
-2,3%
382,4%
-88,7%
-100,0%
17,4%
-50,5%
10,8%
Var.%
54,23%
37,68%
-100,00%
-100,00%
42,32%
39,94%
-83,38%
-100,00%
12,50%
-39,55%
70,21%
I rapporti interbancari al 30 giugno 2015 registrano un saldo netto passivo di 539,7 milioni di euro
con una variazione di -222,6 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2014 (quando il saldo netto era
passivo per 317 milioni di euro) e di -52,6 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2014 (quando il saldo
netto era passivo per 487,1 milioni di euro).
Strumenti derivati
La Cassa al 30 giugno 2015 no detie e st u e ti de i ati di egoziazio e. L’u i a tipologia di
derivati finanziari in essere, classificati tra le attività e passività finanziarie di negoziazione, sono
quelli connessi con la Fair Value Option. Al 30 giugno 2015 il valore positivo di tali strumenti
ammonta a 11.508 migliaia di euro, mentre quello negativo è residuale ed ammonta a 205 euro.
31
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2015
Gli strumenti derivati in essere sono app ese tati esse zial e te da ope azio i IRS – interest rate
swap poste i esse e a ope tu a del is hio di tasso su parte delle emissioni obbligazionarie della
Cassa. Tali contratti di IRS consentono di modificare il profilo economico della raccolta effettuata
tramite p estiti o ligazio a i a tasso fisso, t asfo a dolo i osto a tasso a ia ile i di izzato a
pa a et i del e ato o eta io tipi a e te l’eu i o a
esi . In particolare la politica di
copertura del rischio tasso per mezzo di contratti swap è stata espletata con il solo mantenimento in
essere delle posizioni preesistenti in quanto il livello straordinariamente basso dei tassi IRS non ha
reso conveniente procedere all'accensione di nuove coperture. Stante ciò, tutte le obbligazioni
emesse nel corso del primo semestre dell'anno 2015 sono state classificate al "costo
ammortizzato".
Il isultato dell’atti ità stato i te a e te i putato a o to e o o i o, la alutazio e ha ge e ato
una minusvalenza netta di 2.204 migliaia di euro per i derivati e una plusvalenza di 1.974 migliaia di
euro sulle obbligazioni sottostanti (comprensivo della valutazione del day one profit/loss relativo a
o ligazio i .d. callable i o sate a ti ipata e te ; la o e di o to e o o i o he a oglie il
risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value ammonta a -83 migliaia di
euro in quanto computa a he l’utile ealizzato sulle o ligazio i p op ie ia uistate pe
migliaia di euro circa o p e si o degli effetti dell’ese izio della fa oltà di i o so a ti ipato pe
talu e o ligazio i .d. callable .
Sviluppo operazione di funding – crediti PMI
Nell’a ito della se o da ope azio e di a tola izzazio e a iata dalla Cassa el
, ei primi mesi
del 2015 si è perfezionata la cessione di un portafoglio di finanziamenti per ulteriori 56,8 milioni di
euro circa. Tale cessione integra quindi quella effettuata nel corso del 2014, per un importo di circa
400 milioni di euro, di portafoglio di crediti originati da finanziamenti chirografari ed ipotecari, in
bonis, erogati a PMI (piccole e medie imprese). Il contratto di cessione iniziale è stato infatti
strutturato secondo la modalità "revolving" e cioè prevede che, subordinatamente al rispetto dei
criteri di selezione definiti nel Contratto Quadro di Cessione e limitatamente ad un periodo
cosiddetto "rotativo", la Cassa ha la facoltà di cedere alla società veicolo, con cadenza semestrale,
ulteriori portafogli di crediti omogenei al portafoglio ceduto, che per il relativo acquisto utilizzerà i
fondi disponibili. Si precisa che gli importi cartolarizzati, non presentando i requisiti previsti dallo IAS
pe la .d. derecognition , ostituis o o pa te i teg a te del po tafoglio editi della Cassa.
32
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2015
Risultati economici
Il primo semestre 2015 chiude con un risultato netto positivo di 4.200 migliaia di euro.
CONTO ECONOMICO
30/06/2015
Margine di interesse
23.755
Commissioni nette
22.383
Margine di intermediazione
69.751
Rettifiche nette su crediti e altre attività finanziarie
(28.087)
Risultato netto della gestione finanziaria
41.664
Costi operativi
(35.577)
Utile operatività corrente al lordo imposte
5.992
Utile (Perdita) d'esercizio
4.200
(migliaia di euro)
30/06/2014
28.417
19.943
83.319
(21.329)
61.989
(46.603)
14.088
5.761
Var.ass.
-4.662
2.440
-13.568
(6.758)
-20.325
11.026
-8.096
-1.561
Var.%
-16,40%
12,24%
-16,28%
31,68%
-32,79%
-23,66%
-57,47%
-27,09%
L’a alisi dei p i ipali a gi i eddituali rispetto a giugno 2014, evidenzia un margine di interesse
che, attestandosi a 23,7 milioni di euro, decrementa del 16,4% per effetto di una diminuzione degli
interessi attivi più che proporzionale rispetto al decremento degli interessi passivi: la riduzione ha
interessato perlopiù il margine da tesoreria ovvero minori interessi attivi rivenienti dal portafoglio
titoli di proprietà.
Il margine di intermediazione chiude a 69,7 milioni di euro con una decrescita del 16,28% rispetto al
giugno 2014: in particolare tale andamento è il riflesso, oltre che del margine di interesse sopra
citato, di un minor apporto della gestione del portafoglio titoli. Maggiore redditività si registra invece
sul lato della prestazione dei servizi alla clientela che ha prodotto commissioni nette per 22,4 milioni
di euro (+12,23%) con una buona performance in particolare sull’atti ità di mantenimento e
collocamento titoli e fondi comuni di investimento.
Il risultato netto della gestione finanziaria si attesta a 41,7 milioni di euro decrementando del 32,79%
rispetto al primo semestre 2014; il costo del credito ha giocato ancora una volta un ruolo rilevante
sulla edditi ità dell’Istituto: le rettifiche nette su crediti e altre attività finanziarie ammontano infatti
a 28 milioni di euro circa (+6,7 milioni rispetto al primo semestre 2014) di cui 27,8 circa (+5,3 milioni
di euro) relativi ad accantonamenti prudenziali sui crediti. Il isultato dell’ope ati ità orrente al lordo
delle imposte ammonta a circa 6 milioni di euro con un – 57,47% rispetto al medesimo risultato del
corrispondente periodo precedente. Tra le variazioni maggiormente rilevanti che caratterizzano tale
dinamica si segnala, oltre ai dati economici già commentati, minori costi operativi il cui contenimento
ha portato ad una loro riduzione del 23,66%: si richiamano minori spese per il personale che
accolgono, t a l’alt o, la manifestazione del beneficio economico conseguente le cessazioni per
l’atti azio e Fo do esu e i avvenute nel corso del 2014 (risorse solo in parte reintegrate con
risorse aventi minori livelli retributivi).
L’utile etto al
giugno 2015, scontati i necessari accantonamenti per le imposte sul reddito nel
pieno rispetto della normativa fiscale, quantificate in 1,8 milioni di euro circa (si ricorda che sulla
o e I poste del o to e o o i o del I semestre 2014 avevano gravato 2.208 migliaia di euro
quale aggio azio e et oatti a dell’i posta sostituti a sulla diffe e za f a alo e fis ale e uo o
valore contabile iscritto nel bilancio 2013 con riguardo alla partecipazione detenuta nel capitale della
Ba a d’Italia), ammonta ad euro 4.200.439,81.
33
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2015
Mezzi patrimoniali
Al 30 giugno 2015 la Cassa ha un Patrimonio Netto di 233.010 migliaia di euro in decremento di
26.577 (-10,24%) migliaia di euro rispetto a dicembre 2014. Tale dinamica riflette soprattutto le
componenti di redditività complessiva, ed in particolare le riserve da valutazione mostrano una
riduzione dovuta principalmente alla minusvalenza
ilio i di eu o i a al etto dell’effetto
fiscale) rilevata sulla base del fair value dei Titoli di Stato presenti nel portafoglio Available for sale al
30 giugno 2015, minusvalenza non computata nei fondi propri ai sensi della normativa di vigilanza.
Il totale dei Fondi Propri della Cassa al 30 giugno 2015 ammonta a 323.488 migliaia di euro (330.741
migliaia di euro al 31 dicembre 2014); a livello di coefficienti di vigilanza si segnala un Common Equity
Tier 1 Ratio (rapporto tra capitale primario di classe 1 e attività di rischio ponderate) e un Tier 1 Ratio
(rapporto tra capitale di classe 1 e attività di rischio ponderate) del 9,32% (9,45% al dicembre 2014,
8,06% al 30 giugno 2014) e un Total Capital Ratio (rapporto tra totale dei fondi propri e attività di
rischio ponderate) del 12,90% (13,23% al 31 dicembre 2014, 9,92% al 30 giugno 2014).
30/06/2015
233.010
233.660
89.828
323.488
(stock, migliaia di euro)
Patrimonio netto
Capitale di classe 1
Capitale di classe 2
Totale fondi propri
30/06/2015
Common Equity Tier 1 Ratio (CET 1)
9,32%
Tier1 Ratio (T 1)
9,32%
Total Capital Ratio (TCR)
12,90%
Attività di rischio ponderate (RWA) su Totale Attivo (%)
70,89%
(indicatori, %)
Azioni proprie in portafoglio
Le azioni proprie in portafoglio ammontano a 346.376 euro (n. 23.296 azioni).
Il possesso di azioni p op ie il isultato dell’atti ità di egoziazio e s olto dalla Cassa al fi e di
fa ilita e e sal agua da e la o e tezza ell’ese uzio e degli o di i di o p a e dita della lie tela.
Le modalità di acquisto e detenzione sono tempo per tempo deliberate dall’Asse lea o di a ia
degli Azionisti. Nel primo semestre 2015 questa attività ha determinato una perdita di 26.345 euro
po tata i di i uzio e della o e so app ezzo di e issio e .
CR San Miniato S.p.A.
Ordinarie
I sem 2015
Rimanenze finali
al 31/12/2014
Acquisti
numero
79.997
72.567
129.268
23.296
o t o alo e €
1.191.250
1.083.449
1.928.323
346.376
Descrizione
Vendite
(*)
Rimanenze finali
al 30/06/2015
(*) il controvalore delle vendite include il risultato dell'attività di negoziazione
34
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2015
Operazioni di maggior rilevanza con parti correlate
Nel corso del primo semestre del 2015 non sono state compiute operazioni di maggiore rilevanza con
parti correlate.
Altre informazioni
CITYPOST S.P.A – vendita della partecipazione detenuta dalla Cassa
La Cassa detiene una partecipazione del 10,426% nella società Citypost S.p.A., impresa non
finanziaria operante nel settore della elaborazione dati finalizzata alla stampa di documenti postali,
della postalizzazione e del recapito (valore di ila io al
giug o
pa i a € 195.255,72
lassifi ati ella o e Atti ità fi a zia ie dispo i ili pe la e dita . Nell'ambito dell'attività di
razionalizzazione delle detenzioni partecipative non più ritenute di interesse strategico, si è venuta a
creare nei mesi scorsi la i osta za fa o e ole pe l’us ita della Cassa dalla compagine societaria
positivamente accolta dal Consiglio di Amministrazione della Cassa. In seguito alle formalizzazioni
contrattuali, nel mese di luglio 2015 si è perfezionato il preliminare della cessione.
Revisione ed aggiornamento della normativa interna
In data 27 gennaio 2015 il Consiglio di Amministrazione della Cassa ha approvato la nuova versione
del Regola e to pe la gestio e delle ope azio i o pa ti o elate, soggetti ollegati ed espo e ti
a a i , effettua do u a i teg ale e isio e della precedente Regolamentazione in tema di conflitti
di interesse. Nella stessa seduta il Consiglio di Amministrazione, al fine di recepire le recenti
modifiche della struttura organizzativa della Cassa, ha nuovamente aggiornato il Regolamento
Generale ed il Progetto di Governo Societario del gruppo bancario.
I olt e, el ispetto del uo o apitolo Il “iste a I fo ati o , i t odotto dal ° aggio a e to
della Circolare 263 del 27 dicembre 2006 "Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche",
il Consiglio di Amministrazione ha approvato i documenti che definiscono le policy e gli standard
aziendali per la gestione e il controllo del sistema informativo, ovvero il documento strategico per lo
sviluppo del sistema informativo, i ruoli e le responsabilità a presidio delle attività ICT, le policy per la
sicurezza informatica, il documento per la rilevazione del rischio informatico, la circolare in tema di
procedura di gestione degli incidenti e di gestione dei cambiamenti ICT.
Nella seduta del 10 feb aio, stata aggio ata la Poli
elati a alle ope azio i pe so ali dei
soggetti ile a ti , o h
uella elati a alla gestio e dei o flitti di i te esse sui se izi di
i esti e to ; a he i tale a ito il Co siglio di A
i ist azio e ha du ue effettuato una
integrale revisione della Regolamentazione precedentemente adottata sulla materia.
Internal governance e organi di controllo, il processo di autovalutazione
In ottemperanza a quanto previsto dalla Circolare Banca d'Italia n. 285 del 17 dicembre 2013 - parte
prima, titolo IV, capitolo 1, sezione VI ("Autovalutazione degli organi") - aggiornamento del 6 maggio
2014 - si è reso necessario predisporre un apposito Regolamento interno, teso a disciplinare il
processo di autovalutazione del Consiglio di Amministrazione.
35
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2015
I data
. .
il Co siglio di A
i ist azio e ha pe ta to app o ato il Regola e to del
p o esso di auto alutazio e del Co siglio di A
i ist azio e , pu li a dolo alt esì sul sito e .
Tale processo di autovalutazione periodica mira a verificare l'adeguata composizione e il corretto
funzionamento del Consiglio di Amministrazione, in tal modo assicurando la continuità e l'efficacia
dell'azione di governo aziendale svolta.
Nella stessa seduta è stato conferito l'incarico di effettuare il processo di autovalutazione periodica
del Consiglio di Amministrazione per l'anno 2014. Il processo di autovalutazione, come richiesto dalle
vigenti disposizioni di Vigilanza, è stato condotto con riferimento agli aspetti relativi alla
composizione ed al funzionamento del Consiglio di Amministrazione, al fine di verificarne
l’adeguatezza. I data
a zo, u ita e te alla a uale e ifi a dei e uisiti di ui all’a t. TUB,
stato ui di sottoposto all’O ga o di supe isio e st ategi a il do u e to elati o agli Esiti
dell’auto alutazio e del Co siglio di A
i ist azio e he e ha app o ato le isulta ze, ite e do
che la composizione qualitativa ed il funzionamento del Consiglio di Amministrazione siano
rispondenti alle effettive necessità di supervisione strategica della Cassa in tutte le aree di rischio.
Tali isulta ze so o state i fi e t as esse all’O ga o di Vigila za.
Analogamente al Consiglio di Amministrazione, anche il Collegio Sindacale, come dettato dalla
normativa vigente, ha provveduto ad effettuare la propria autovalutazione periodica.
Sempre in ottemperanza alle "Disposizioni di Vigilanza in materia di governo societario delle
banche", nella seduta del 29 aprile 2015, il Consiglio di Amministrazione ha predisposto la redazione
del Regola e to del Co siglio di A
i ist azio e teso a dis ipli a e gli aspetti elati i alla
composizione ed al funzionamento dell'Organo di supervisione strategica. Con detto documento
sono stati, in particolare, disciplinati il processo di nomina e cooptazione dei componenti il Consiglio
di Amministrazione, i compiti e doveri degli Amministratori non esecutivi e indipendenti, il ruolo del
Presidente in relazione alla convocazione del Consiglio di Amministrazione ed alla formazione
dell'ordine del giorno, le fasi della predisposizione della documentazione informativa e della
verbalizzazione del processo decisionale.
Relativamente alla composizione del Consiglio di Amministrazione, in data 17 aprile 2015 la Prof.ssa
Elena Cenderelli, Consigliere indipendente, ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di
a
i ist ato e e e
o del Co itato Ris hi. La de isio e stata oti ata dall’assu zio e da pa te
della stessa di una nuova carica professionale rientrante nei casi di incompatibilità previsti dalla
vigente normativa "interlocking".
A seguito di ciò, in data 21 aprile 2015 il Consiglio di Amministrazione ha provveduto a nominare un
nuovo componente del Comitato Rischi, nella persona del Consigliere Avvocato Giovanni Urti, in
possesso dei necessari requisiti di indipendenza e non esecutività.
36
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2015
Eventi di rilievo avvenuti dopo il 30 giugno 2015
In data 17 luglio 2015 il Consiglio di Amministrazione, a seguito dell'avvenuto aggiornamento della
circolare n. 272 della Banca d'Italia - a propria volta frutto del recepimento della normativa bancaria
europea - riguardante le classificazioni a credito deteriorato, anche sulla base degli elementi emersi
p esso le a he he so o state sottoposte ad AQR du a te l’ese izio
, ha provveduto ad
approvare i testi aggiornati del Regolamento Crediti e del Regolamento del Recupero Crediti, nelle
pa ti più di etta e te oi olte dalla a iazio e o ati a de i a te dall’aggio a e to della
circolare stessa.
Nel quarto bimestre 2015 si è perfezionata la cessione di un portafoglio di finanziamenti per ulteriori
47,5 milioni di euro (in aggiunta ai circa 400 milioni ceduti nel corso del 2014 e ulteriori 56,8 milioni
eduti ad i izio
ell’a ito della seconda operazione di cartolarizzazione di un portafoglio di
crediti originati da finanziamenti chirografari ed ipotecari, in bonis, erogati a PMI - piccole e medie
i p ese. Nell’a ito di tale ope azio e di funding, il contratto di cessione redatto nel 2014 è infatti
strutturato secondo la modalità "revolving" e cioè prevede che, subordinatamente al rispetto dei
criteri di selezione definiti nel Contratto Quadro di Cessione e limitatamente ad un periodo
cosiddetto "rotativo" (della durata di circa 18 mesi a partire dalla data di emissione dei titoli ovvero
fino a febbraio 2016), la Cassa ha la facoltà di cedere alla società veicolo, con cadenza semestrale,
ulteriori portafogli di crediti omogenei al portafoglio ceduto, che per il relativo acquisto utilizzerà i
fondi disponibili. Con questa ulteriore cessione, il portafoglio in garanzia dei titoli emessi dal veicolo,
viene ricostituito al valore prossimo a quello iniziale (400 milioni di euro) che nel frattempo si era
ridotto per il fisiologico processo di ammortamento e quindi per gli incassi delle rate dei
finanziamenti la cui gestione rimane sempre in capo alla Cassa. Si ricorda che a tal proposito che gli
importi cartolarizzati, o p ese ta do i e uisiti p e isti dallo IA“
pe la .d. derecognition ,
costituiscono parte integrante del portafoglio crediti della Cassa.
37
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Schemi del bilancio separato
Schemi del bilancio separato
STATO PATRIMONIALE AL 30 GIUGNO 2015 (Attivo)
Voci dell'attivo
30/06/2015
31/12/2014
10. Cassa e disponibilità liquide
19.889.127
21.248.948
20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
15.001.850
66.063.214
685.868.537
707.696.329
65.321.324
108.055.772
2.454.967.017
2.547.035.698
100. Partecipazioni
67.978.602
68.073.162
110. Attività materiali
42.448.619
42.502.758
395.950
244.666
30. Attività finanziarie valutate al fair value
40. Attività finanziarie disponibili per la vendita
50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
60. Crediti verso banche
70. Crediti verso clientela
80. Derivati di copertura
90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di
copertura generica (+/-)
120. Attività immateriali
di cui :
avviamento
130. Attività fiscali
a) correnti
b) anticipate
b1) di cui alla Legge 214/2011
69.113.738
60.237.909
18.244.661
41.993.248
38.472.882
10.244.639
58.869.099
40.688.478
140. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
150. Altre attività
Totale dell'attivo
116.244.721
119.337.818
3.537.229.485
3.740.496.274
38
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Schemi del bilancio separato
STATO PATRIMONIALE AL 30 GIUGNO 2015 (Passivo e Patrimonio Netto)
Voci del passivo e del patrimonio netto
30/06/2015
10. Debiti verso banche
20. Debiti verso clientela
30. Titoli in circolazione
40. Passività finanziarie di negoziazione
50. Passività finanziarie valutate al fair value
31/12/2014
605.024.408
425.129.679
1.696.811.038
1.991.728.796
641.433.286
695.375.292
205
15.208
230.558.128
251.913.744
60. Derivati di copertura
70. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di
copertura generica (+/-)
80. Passività fiscali
a) correnti
b) differite
5.838.819
4.488.520
1.350.299
20.258.744
18.904.117
1.354.627
90. Passività associate ad attività in via di dismissione
100. Altre passività
109.666.464
80.325.279
110. Trattamento di fine rapporto del personale
9.828.900
10.301.330
120. Fondi per rischi ed oneri
a) quiescenza e obblighi simili
b) altri fondi
5.057.892
5.860.700
5.057.892
130. Riserve da valutazione
5.860.700
(29.304.962)
1.061.108
41.548.292
32.584.289
39.697.559
39.723.904
177.215.392
177.215.392
190. Azioni proprie (-)
(346.376)
(1.191.250)
220. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-)
4.200.440
10.194.059
3.537.229.485
3.740.496.274
140. Azioni rimborsabili
150. Strumenti di capitale
160. Riserve
165. Acconti su dividendi (-)
170. Sovrapprezzi di emissione
180. Capitale
Totale del passivo e del patrimonio netto
Area Amministrativa
Paolo Palliola
L'Amministratore Delegato
Divo Gronchi
Il Presidente
Alessandro Bandini
I Sindaci
Enzo Sollini
Massimo Melai
Giangaetano Bissaro
39
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Schemi del bilancio separato
CONTO ECONOMICO AL 30 GIUGNO 2015
Voci
30/06/2015
10. Interessi attivi e proventi assimilati
20. Interessi passivi e oneri assimilati
30/06/2014
42.898.368
53.342.750
(19.143.127)
(24.925.839)
30. Margine di interesse
23.755.241
28.416.911
40. Commissioni attive
23.057.359
20.527.114
(673.987)
(584.591)
22.383.372
19.942.523
2.281.202
1.525.471
323.196
632.400
21.090.711
32.744.039
50. Commissioni passive
60. Commissioni nette
70. Dividendi e proventi simili
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione
90. Risultato netto dell'attività di copertura
100. Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di :
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
21.096.702
32.741.099
(5.991)
2.940
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
d) passività finanziarie
110. Risultato netto delle attività e passività finanziarie
valutate al fair value
120. Margine di intermediazione
130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di :
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
(83.164)
57.179
69.750.558
83.318.523
(28.087.056)
(21.329.193)
(27.851.718)
(20.575.669)
(371.437)
(607.935)
136.099
(145.589)
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
d) altre operazioni finanziarie
140. Risultato netto della gestione finanziaria
150. Spese amministrative :
41.663.502
61.989.330
(40.441.867)
(45.374.508)
a) spese per il personale
(23.159.028)
(29.258.760)
b) altre spese amministrative
(17.282.839)
(16.115.748)
160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri
97.827
(5.919.812)
170. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
(718.878)
(674.101)
180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali
(112.459)
(70.509)
190. Altri oneri/proventi di gestione
200. Costi operativi
210. Utili (Perdite) delle partecipazioni
5.598.598
5.436.292
(35.576.779)
(46.602.638)
(94.560)
(1.094.560)
220. Risultato netto della valutazione al fair value delle attività
materiali e immateriali
230. Rettifiche di valore dell'avviamento
(207.083)
240. Utili (Perdite) da cessione di investimenti
3.102
250. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle
imposte
260. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente
5.992.163
14.088.151
(1.791.723)
(8.327.184)
4.200.440
5.760.967
4.200.440
5.760.967
270. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle
imposte
280. Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al
netto delle imposte
290. Utile (Perdita) d'esercizio
40
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Schemi del bilancio separato
CONTO ECONOMICO AL 30 GIUGNO 2015 (con variazioni assolute e percentuali)
Voci
10. Interessi attivi e proventi assimilati
20. Interessi passivi e oneri assimilati
30/06/2015
30/06/2014
VAR. ASS.
VAR %
42.898.368
53.342.750
(10.444.382)
-19,58%
(19.143.127)
(24.925.839)
5.782.712
-23,20%
30. Margine di interesse
23.755.241
28.416.911
-4.661.670
-16,40%
40. Commissioni attive
23.057.359
20.527.114
2.530.245
12,33%
50. Commissioni passive
60. Commissioni nette
70. Dividendi e proventi simili
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione
(673.987)
(584.591)
(89.396)
15,29%
22.383.372
19.942.523
2.440.849
12,24%
2.281.202
1.525.471
755.731
49,54%
323.196
632.400
(309.204)
-48,89%
21.090.711
32.744.039
(11.653.328)
-35,59%
21.096.702
32.741.099
(11.644.397)
-35,57%
(5.991)
2.940
(8.931)
-303,78%
(83.164)
57.179
(140.343)
-245,45%
90. Risultato netto dell'attività di copertura
100. Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di :
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
d) passività finanziarie
110. Risultato netto delle attività e passività finanziarie
valutate al fair value
120. Margine di intermediazione
130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di :
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
69.750.558
83.318.523
(13.567.965)
-16,28%
(28.087.056)
(21.329.193)
(6.757.863)
31,68%
(27.851.718)
(20.575.669)
(7.276.049)
35,36%
(371.437)
(607.935)
236.498
-38,90%
136.099
(145.589)
281.688
193,48%
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
d) altre operazioni finanziarie
140. Risultato netto della gestione finanziaria
41.663.502
61.989.330
(20.325.828)
-32,79%
(40.441.867)
(45.374.508)
4.932.641
-10,87%
a) spese per il personale
(23.159.028)
(29.258.760)
6.099.732
-20,85%
b) altre spese amministrative
(17.282.839)
(16.115.748)
(1.167.091)
7,24%
97.827
(5.919.812)
6.017.639
101,65%
(718.878)
(674.101)
(44.777)
6,64%
150. Spese amministrative :
160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri
170. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali
(112.459)
(70.509)
(41.950)
59,50%
190. Altri oneri/proventi di gestione
5.598.598
5.436.292
162.306
2,99%
(35.576.779)
(46.602.638)
11.025.859
-23,66%
(94.560)
(1.094.560)
1.000.000
-91,36%
(207.083)
207.083
n.s.
3.102
(3.102)
n.s.
5.992.163
14.088.151
(8.095.988)
-57,47%
(1.791.723)
(8.327.184)
6.535.461
-78,48%
4.200.440
5.760.967
(1.560.527)
-27,09%
4.200.440
5.760.967
(1.560.527)
-27,09%
200. Costi operativi
210. Utili (Perdite) delle partecipazioni
220. Risultato netto della valutazione al fair value delle attività
materiali e immateriali
230. Rettifiche di valore dell'avviamento
240. Utili (Perdite) da cessione di investimenti
250. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle
imposte
260. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente
270. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle
imposte
280. Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al
netto delle imposte
290. Utile (Perdita) d'esercizio
41
Patrimonio netto al 30.06.2015
Redditività complessiva esercizio 2015
Stock options
Derivati su proprie azioni
Variazione strumenti di capitale
Distribuzione straordinaria dividendi
Acquisto azioni proprie
Emissioni nuove azioni
Variazioni di riserve
Dividendi e altre destinazioni
Riserve
Esistenze al 01.01.2015
Modifica saldi di apertura
Esistenze al 31.12.2014
Operazioni sul patrimonio netto
Capitale
a) azioni ordinarie
177.215
177.215
177.215
Sovrapprezzi di emissione (*)
39.724
39.724
Riserve
32.584
32.584
8.964
41.548
32.584
32.584
8.964
41.548
1.061
1.061
Azioni proprie (**)
(1.191)
(1.191)
Utile (Perdita) di esercizio
10.194
10.194
259.587
259.587
b) altre azioni
a) di utili
(26)
39.698
(30.366) (29.305)
Strumenti di capitale
Patrimonio netto
1.928
(8.964)
(1.083)
(1.230)
(1.230)
(346)
4.200
(26)
1.928
(1.083)
(*) L'importo di cui alla col. "variazioni di riserve" si riferisce alla perdita realizzata sulla negoziazione delle azioni proprie per 26 migliaia di euro;
(**) La movimentazione dell'anno è riferita alla negoziazione sulle azioni proprie che incrementa e/o decrementa il patrimonio netto.
4.200
(26.166) 233.010
Schemi del bilancio separato
b) altre
Riserve da valutazione
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Variazioni dell'esercizio
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO
Allocazione
risultato esercizio
precedente
42
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Schemi del bilancio separato
PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA
Voci
30/06/2015
30/06/2014
4.200.440
5.760.967
326.119
(390.012)
(30.692.189)
4.984.326
130. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte
(30.366.070)
4.594.314
140. Redditività complessiva (voce 10 + voce 130)
(26.165.630)
10.355.281
10. Utile (Perdita) d'esercizio
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a
conto economico
20.
Attività materiali
30.
Attività immateriali
40.
Piani a benefici definiti
50.
Attività non correnti in via di dismissione
60.
Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni
valutate a patrimonio netto
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a
conto economico
70.
Copertura di investimenti esteri
80.
Differenze di cambio
90.
Copertura dei flussi finanziari
100.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
110.
Attività non correnti in via di dismissione
120.
Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni
valutate a patrimonio netto
43
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Politiche contabili
Politiche contabili
Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali
La relazione semestrale della Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. al 30 giugno 2015 e la relazione
semestrale consolidata del Gruppo Cassa di Risparmio di San Miniato al 30 giugno 2015 sono state
redatte applicando i criteri di rilevazione e valutazione previsti dai principi contabili internazionali –
IAS/IFRS – ige ti alla data del
giug o
e a ati dall’I te atio al Accounting Standards
Board (IASB) e le relative interpretazioni dell’I ter atio al Fi a cial Reporti g I terpretatio s
Committee (IFRIC) omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento
Co u ita io .
del
luglio
, e epito i Italia all’a t. del De eto Legislativo 28 febbraio
2005 n. 38.
La relazione semestrale, in quanto redatta ai soli fini di determinazione dei Fondi Propri, così come
i hiesto dalle ist uzio i di Ba a d’Italia, o i lude tutte le i fo azio i i hieste dai suddetti
principi conta ili i te azio ali ed, i pa ti ola e, uelle i hieste dallo IA“
Bila i I te edi .
Per quanto riguarda gli schemi la semestrale è redatta facendo riferimento alla Circolare n. 262 del
di e
e
della Ba a d’Italia, odifi ata dal te zo aggiornamento del 22 dicembre 2014 (di
seguito la Ci ola e
aggio ata .
A decorrere dai bilanci degli esercizi con inizio dal 1° gennaio 2015 trovano applicazione i seguenti
regolamenti omologati dalla Commissione Europea ed interpretativi dei principi contabili IAS/IFRS:
-
-
Reg. CE n. 634/2014 che ha introdotto, obbligatoriamente a far tempo dal bilancio 2015,
l’i te p etazio e IFRIC
T i uti . Il do u e to i pa ola t atta la o ta ilizzazio e di u a
passività relativa al pagamento di un tributo, diverso da u ’i posta sul eddito e ui di fuo i
dall’a ito di appli azio e dello IA“ . L’IFRIC , più i dettaglio, hia is e: i uale sia il
fatto vincolante che dà origine alla rilevazione di una passività relativa al pagamento di un
tributo; ii) quando debba essere contabilizzata una passività relativa al pagamento di un
tributo; iii) gli effetti di tale interpretazione sui bilanci intermedi (ex IAS 34).
Reg. .
/
he ha appo tato le odifi he ai p i ipi o ta ili di ui all’ Annual
Improvements to IFRSs: 2011-2013 Cycle
ell’a ito dell’usuale p o esso a uale di
miglioramento degli stessi sviluppato nel contesto dell'ordinaria attività di razionalizzazione e
di chiarimento dei principi contabili internazionali. L'obiettivo dei miglioramenti annuali è
quello di trattare argomenti necessari relativi a incoerenze riscontrate negli International
Financial Reporting Standard (IFRS) oppure a chiarimenti di carattere terminologico, che non
rivestono un carattere di urgenza.
Le modifiche riguardano:
o IFRS 3 Aggregazioni aziendali (Business Combinations – Scope exception for joint
ventures). La odifi a hia is e he dall’a ito di appli azio e dell’IFR“
es lusa
la formazione di tutti i tipi di joint arrangement, o e defi iti dall’IFR“ .
o IFRS 13 Valutazione del fair value (Fair Value Measurement). La modifica chiarisce
he l’e ezio e di ui al pa ag afo dell’IFR“ , elati a alla possi ilità di aluta e il
fair value di una posizione netta (nel caso vi siano attività e passività finanziarie con
posizioni compensative dei rischi di mercato o del rischio di credito), si applica a tutti
i o t atti i lusi ell’a ito di appli azio e dello IA“
e i futu o dell’IFR“ )
44
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
o
Politiche contabili
indipendentemente dal fatto che soddisfino la definizione di attività e passività
finanziarie fornita dallo IAS 32.
IAS 40 Investimenti immobiliari (Investment Properties – Interrelationship between
IFRS 3 and IAS 40). La odifi a hia is e he l’IFR“ e lo IAS 40 non si escludono
i e de ol e te e he, al fi e di dete i a e se l’a uisto di u a p op ietà
i
o ilia e ie t i ell’a ito di appli azio e dell’IFR“ o dello IA“
o o e fa
riferimento alle specifiche indicazioni fornite dai rispettivi principi. È necessaria
i fatti u a alutazio e pe dete i a e se l’a uisizio e di u i esti e to
i
o ilia e o figu i l’a uisizio e di u ’atti ità, di u g uppo di atti ità o
addi ittu a di u ’ope azio e di agg egazio e azie dale ai se si dell’IFR“ .
L’i t oduzio e dei suddetti p i ipi, e e da e ti ed i te p etazio i o ha o po tato al u
effetto sul risultato della semestrale. Ad eccezione di quanto sopra richiamato, i principi contabili
utilizzati per la redazione della semestrale sono gli stessi adottati per il bilancio separato e
consolidato al 31 dicembre 2014, a cui si rimanda per maggiori dettagli.
“i uole i olt e i hia a e l’i po ta te odifi a del o etto di esposizio i dete io ate a e uta
ell’a ito del p o esso di e isio e e a o izzazione del quadro regolamentare europeo in ambito
a a io. A pa ti e dall’ese izio
la p ese tazio e della ualità del edito tie e i fatti o to
della lassifi azio e i t odotta dal ° aggio a e to della Ci ola e Ba a d’Italia .
, e esso il
20 gennaio 2015. Tale aggiornamento ha la finalità di adeguare la classificazione previgente alle
uo e defi izio i di Non-performing exposures NPE e di Forbearance i t odotte dagli
Implementing Technical Standards IT“ pu li ati dall’EBA, adottati da parte della Commissione
Eu opea lo s o so ge aio e pu li ati sulla Gazzetta Uffi iale dell’U io e Eu opea lo s o so
febbraio.
Per quanto attiene la normativa di bilancio, le modifiche in questione sono destinate ad aggiornare i
relativi co te uti della Ci ola e .
Il ila io a a io: s he i e egole di o pilazio e ,
i fatti i o sultazio e il do u e to e a te l’aggio a e ti o cui si intende modificare, per le
a he e gli i te edia i fi a zia i, l’i fo ati a di ota i teg ati a sulla ualità del edito pe
adeguarla alle nuove definizioni di attività finanziarie deteriorate introdotte ai fini delle segnalazioni
di vigilanza nel mese di gennaio 2015.
Le nuove disposizioni regolamentari preservano la differenziazione delle esposizioni creditizie in
classi rappresentative della rispettiva rischiosità. In particolare, sono previste unicamente tre classi
pe il edito dete io ato: esposizio i s adute dete io ate .d. past due , i ade pie ze p o a ili
(c.d. Unlikely to pay e soffe e ze . L’i sie e delle t e lassi ostituis e l’agg egato Non Performing
Exposures di ui ai itati IT“ dell’EBA. Risulta o pe ta to a ogate le p e ige ti ozio i di I agli e
di Esposizio i Rist uttu ate . Detto he le defi izio i di esposizio i s adute e di soffe e ze si
a te go o alli eate alla p e ede te o ati a,
ile a te e ide zia e he le I ade pie ze
p o a ili app ese ta o l’ulte io e atego ia di esposizioni deteriorate per le quali la banca giudica
improbabile che il debitore adempia integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle proprie
obbligazioni creditizie, senza che vi sia la necessità di porre in essere azioni volte a preservare le
ragio i di edito uali, ad ese pio, l’es ussio e delle ga a zie. Tale alutazio e effettuata dalla
banca indipendentemente dalla presenza di eventuali insoluti e quindi non è necessario attendere
l’espli ita a ifestazio e del seg ale di a o alia.
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Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Politiche contabili
È inolt e i t odotta l’ulte io e tipologia editizia delle Esposizio i oggetto di o essio i
.d.
Forborne Exposures), trasversale a tutte le succitate categorie di stato del credito deteriorato e non.
Queste ultime rappresentano le concessioni nei confronti di un debitore che affronta, o è in procinto
di affrontare, difficoltà nel rispetto dei propri impegni di pagamento (troubled debt).
Si informa che le attività deteriorate al 31 dicembre 2014 riconsiderate secondo le nuove definizioni
i t odotte dall’EBA sono sostanzialmente coerenti con le attività deteriorate determinate secondo le
p e ige ti ist uzio i Ba a d’Italia.
La p ese te se est ale
stata edatta ite e do app op iato l’utilizzo del p esupposto della
continuità aziendale.
Con riferimento alle i di azio i fo ite ell’a ito del Do u e to . del fe aio
, e a ato
o giu ta e te da Ba a d’Italia, Co so e Is ap e su essi i aggio a e ti, la Cassa ha la
ragionevole aspettativa di continuare con la sua esistenza operativa in un futuro prevedibile ed ha,
pertanto, redatto la semestrale nel presupposto della continuità aziendale. Le incertezze conseguenti
all’attuale o testo e o o i o o ge e a o du i sulla apa ità della so ietà di o ti ua e ad
ope a e o e u ’e tità i fu zio a e to.
Di seguito si riportano integralmente le politiche contabili adottate per la redazione della relazione
semestrale rimaste invariate rispetto a quelle già adottate per il bilancio annuale chiuso al 31
dicembre 2015.
Sezione 2 – Principi generali di redazione
La semestrale è redatta con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione
patrimoniale, finanziaria e il risultato economico al 30 giugno 2015 ed è costituita dallo stato
patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva e dal prospetto delle
variazioni del patrimonio netto della Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. e del Gruppo Cassa di
Risparmio di San Miniato.
La semestrale è corredata dalla relazione degli amministratori sull'andamento della gestione della
Cassa e del Gruppo.
Di seguito vengono indicati i principi generali che hanno ispirato la redazione dei conti di bilancio
semestrale:
-
-
le alutazio i so o effettuate ella p ospetti a della o ti uazio e dell’atti ità;
i costi ed i ricavi sono rilevati secondo il principio della contabilizzazione per competenza
economica;
la semestrale è redatta privilegiando la prevalenza della sostanza sulla forma e nel rispetto
del p i ipio di ile a za e sig ifi ati ità dell’i fo azio e;
per assicurare la comparabilità dei dati negli schemi di bilancio semestrale, le modalità di
rappresentazione e di classificazione vengono mantenute costanti nel tempo a meno che il
lo o a ia e to o sia di etto a e de e più app op iata u ’alt a esposizio e dei dati;
ogni classe rilevante di voci simili viene esposta distintamente negli schemi di stato
patrimoniale e conto economico; le voci aventi natura o destinazione dissimile sono
rappresentate separatamente a meno che siano state considerate irrilevanti;
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Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Politiche contabili
nello stato patrimoniale e nel conto economico non sono indicati i conti che non presentano
importi né per l'esercizio al quale si riferisce il bilancio né per quello precedente;
- le attività e le passività, i costi e i ricavi non sono fra loro compensati, salvo nei casi in cui sia
espressamente ammesso o richiesto dai principi contabili internazionali o dalle disposizioni
o te ute ella Ci ola e
aggio ata .
I o fo ità a ua to disposto dall’a t. del D.Lgs. .
del
fe aio
, la se est ale
redatta utilizza do l’eu o o e o eta di o to, o e o di e sa e te i di ato.
-
Parte relativa alle principali voci di bilancio
1 - ATTIVITA’ FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE
a) Criteri di iscrizione
L’is izio e i iziale delle atti ità fi a zia ie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e di
capitale e alla data di sottoscrizione per i contratti derivati.
All’atto della ile azio e i iziale le atti ità fi a zia ie dete ute pe la egoziazio e so o ile ate al
loro fair value che corrisponde normalmente al corrispettivo pagato, senza considerare i costi e
proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso, che sono invece imputati
direttamente a conto economico.
In tale voce vengono classificati eventuali derivati impliciti presenti in strumenti finanziari strutturati
non strettamente correlati agli stessi, i quali, avendo le caratteristiche per soddisfare la definizione di
de i ato e go o s o po ati dal o t atto ospite ed is itti al fair value. Al contratto primario è
applicato il criterio contabile proprio di riferimento.
b) Criteri di classificazione
Le attività finanziarie detenute per la negoziazione comprendono i titoli di debito e di capitale
acquisiti al fine di ottenere profitti nel breve periodo derivanti dalle variazioni dei prezzi di tali
strumenti.
Figura in questa voce anche il valore positivo dei contratti derivati di negoziazione, inclusi quelli
incorporati in strumenti finanziari complessi che sono stati oggetto di rilevazione separata.
c) Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono
valorizzate al fair value. La variazione del fair value è rilevata in contropartita nel conto economico.
Per gli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo, il fair value è pari alla quotazione di
riferimento del mercato alla data di chiusura del bilancio.
Per gli strumenti finanziari negoziati in un mercato non attivo, il fair value viene determinato
utilizzando metodi di stima e modelli valutativi generalmente accettati e che sono basati su dati
rilevabili sul mercato, quali: metodi basati sulla valutazione di strumenti quotati che presentano
analoghe caratteristiche, attualizzazione di flussi di cassa futuri, modelli di determinazione del prezzo
di opzioni, valori rilevati in recenti transazioni comparabili, tenendo conto dei diversi profili di rischio
insiti negli strumenti stessi.
I titoli di capitale e i correlati strumenti derivati, per i quali non sia possibile determinare il fair value
in maniera attendibile secondo le linee guida sopra indicate, restano iscritti al valore di costo
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Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Politiche contabili
rettificato a fronte di perdite per riduzione di valore. Tali perdite per riduzione di valore non sono
ripristinate.
d) Criteri di cancellazione
Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari
de i a ti dalle atti ità stesse o ua do l’atti ità fi a zia ia ie e eduta t asfe e do sosta zial e te
tutti i rischi e benefici ad essa connessi.
I titoli i e uti ell’a ito di u a ope azio e he o t attual e te p e ede la su essi a e dita e i
titoli o seg ati ell’a ito di u a ope azio e he o t attual e te p e ede il su essi o ia uisto,
non sono, rispettivamente, registrati o cancellati dal bilancio. Di conseguenza, nel caso di titoli
a uistati o a o do di i e dita l’i po to pagato ie e egist ato i ila io o e edito e so
clientela o banche, mentre nel caso di titoli ceduti con accordo di riacquisto la passività viene
registrata nei debiti verso banche o verso clientela.
e) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli interessi e i dividendi dei titoli vengono iscritti rispettivamente nella voce di conto economico
I te essi atti i e p o e ti assi ilati e ella o e di o to e o o i o Di ide di e p o e ti si ili ;
gli utili o le perdite da negoziazione e le plusvalenze e le minusvalenze derivanti dalla variazione di
fair value so o ile ate ella o e di o to e o o i o Risultato etto dell’atti ità di egoziazio e ,
ad eccezione di quelli relativi a strumenti derivati attivi connessi con la Fair Value Option che sono
classificati nella voce di conto economico Risultato etto delle atti ità e passi ità fi a zia ie alutate
al fair value”.
2 - ATTIVITA’ FINANZIARIE DISPONIBIILI PER LA VENDITA
a) Criteri di iscrizione
L’is izio e i iziale dell’atti ità fi a zia ia avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e di
apitale e alla data di e ogazio e i aso di editi. All’atto della ile azio e i iziale le atti ità so o
contabilizzate al loro fair value che corrisponde normalmente al costo di acquisto, comprensivo dei
costi e proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
“e l’is izio e a ie e a seguito di i lassifi azio e dalle atti ità dete ute si o alla s ade za, il alo e
di iscrizione è rappresentato dal fair value al momento del trasferimento. Nel caso di titoli di debito
l’e e tuale diffe e za t a il alo e i iziale e il alo e di i o so ie e ipa tita lu go la ita del titolo
con il metodo del costo ammortizzato.
b) Criteri di classificazione
Questa categoria residuale accoglie le attività finanziarie non derivate, che non sono classificate fra le
attività finanziarie detenute per la negoziazione o attività finanziarie detenute sino alla scadenza,
ovvero nel portafoglio crediti.
Sono classificate in questa voce anche le interessenze azionarie non gestite con finalità di
negoziazione e non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto e i titoli
obbligazionari che non sono oggetto di attività di trading.
c) Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie disponibili per la vendita sono valutate
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Politiche contabili
al fair value con la rilevazione a conto economico della quota interessi come risultante
dall’appli azio e del osto a
o tizzato e o l’i putazio e i putazio e degli utili/perdite derivanti
dalla variazione di fair value in una apposita riserva di patrimonio netto ad eccezione delle perdite
per riduzione di valore.
Per gli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo, il fair value è pari alla quotazione di
riferimento del mercato alla data di chiusura del bilancio.
Per gli strumenti finanziari negoziati in un mercato non attivo, il fair value viene determinato
utilizzando metodi di stima e modelli valutativi generalmente accettati e che sono basati su dati
rilevabili sul mercato, quali: metodi basati sulla valutazione di strumenti quotati che presentano
analoghe caratteristiche e attualizzazione di flussi di cassa attesi, tenendo conto dei diversi profili di
rischio insiti negli strumenti stessi.
I titoli di capitale per i quali non sia possibile determinare il fair value in maniera attendibile, sono
a te uti al osto, ettifi ato a f o te dell’a e ta e to di pe dite pe iduzio e di alo e.
Il valore delle attività finanziarie disponibili per la vendita è inoltre sottoposto a test di verifica
(impairment) qualora ricorrano obiettive evidenze di riduzione di valore dipendenti dal
deterioramento della solvibilità degli emittenti e dagli altri indicatori previsti dallo IAS 39.
L’a
o tare della eventuale perdita viene determinata come differenza tra il valore contabile ed il
fair value corrente.
In particolare, per i titoli di capitale quotati in un mercato attivo una riduzione del fair value al di
sotto del costo superiore al 20% o prolungata per oltre 9 mesi è ritenuta una evidenza obiettiva di
riduzione di valore alla quale, quindi, consegue la rilevazione di una rettifica di valore come nel
seguito indicato.
Per le partecipazioni non quotate il fair value è stimato sulla scorta delle metodologie di valutazione
d’azie da più pe ti e ti i ase al tipo di atti ità s olta da ias u a pa te ipata; tali atti ità e go o
mantenute al valore di libro se il loro fair value non può essere determinato in modo affidabile. I titoli
disponibili per la vendita sono inoltre sottoposti ad impairment test qualora ricorrano situazioni
si to ati he dell’esiste za di pe dite di alo e dipe de ti dal dete io a e to della sol i ilità degli
emittenti e dagli altri indicatori previsti dallo IAS 39.
Le rettifiche di valore derivanti dal test di impairment vengono contabilizzate interamente nel conto
economico, comprese quelle cumulate nella riserva di patrimonio netto direttamente attribuibile al
singolo strumento finanziario oggetto di svalutazione.
Le successive riprese di valore effettuate, qualora i motivi che hanno originato precedenti rettifiche
di valore per impairment siano venuti meno a seguito di un evento verificatosi successivamente alla
loro rilevazione, vengono contabilizzate in contropartita:
- della riserva di patrimonio netto, per gli strumenti rappresentativi di capitale;
- del conto economico, per gli strumenti di debito e per i crediti.
d) Criteri di cancellazione
Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari
de i a ti dalle atti ità stesse o ua do l’atti ità fi a zia ia ie e eduta t asfe e do sosta zial e te
tutti i rischi e benefici ad essa connessi.
I titoli i e uti ell’a ito di u a ope azio e he o t attual e te p e ede la successiva vendita e i
titoli o seg ati ell’a ito di u a ope azio e he o t attual e te p e ede il su essi o ia uisto,
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Politiche contabili
non sono, rispettivamente, registrati o cancellati dal bilancio. Di conseguenza, nel caso di titoli
acquistati con accordo di rive dita l’i po to pagato ie e egist ato i ila io o e edito e so
clientela o banche, mentre nel caso di titoli ceduti con accordo di riacquisto la passività viene
registrata nei debiti verso banche o verso clientela o tra le altre passività.
e) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli i te essi e i di ide di su titoli e go o is itti ispetti a e te elle o i I te essi atti i e
p o e ti assi ilati e Di ide di e p o e ti si ili ; gli utili o le pe dite ealizzati o la e dita o il
ia uisto so o ile ate ella o e Utili/pe dite da essio e o ia uisto di atti ità fi a zia ie
dispo i ili pe la e dita ; le plus ale ze e le i us ale ze de i a ti dalla alutazio e al fair value
dei titoli disponibili per la vendita vengono imputate al pat i o io etto ella o e ise e da
alutazio e e so o i e sate al o to e o o i o al o e to della dis issio e o i p ese za di u a
perdita di valore rilevata in seguito al test di impairment ella o e Rettifi he/ ip ese di alo e ette
per dete io a e to di atti ità dispo i ili pe la e dita .
Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi
successivamente alla rilevazione della riduzione di valore vengono effettuate riprese di valore. Tali
riprese di valore sono imputate a conto economico nel caso di titoli di debito o di crediti alla voce
Rettifi he/ ip ese di alo e ette pe dete io a e to di atti ità dispo i ili pe la e dita , e
vengono imputate a patrimonio netto nel caso di titoli di capitale ella o e Rise e da alutazio e
e i e sate al o to e o o i o all’atto della essio e
3 - ATTIVITA’ FINANZIARIE DETENUTE SINO ALLA SCADENZA
a) Criteri di iscrizione
L’is izio e i iziale dell’atti ità fi a zia ia a ie e alla data di regolamento.
All’atto della ile azio e i iziale le atti ità fi a zia ie lassifi ate ella p ese te atego ia so o
contabilizzate al fair value, che corrisponde normalmente al corrispettivo pagato, comprensivo degli
eventuali costi e proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
“e la ile azio e i uesta atego ia a ie e pe i lassifi azio e dalle Atti ità dispo i ili pe la
e dita , il fair value dell’atti ità alla data di i lassifi azio e ie e assu to o e uo o osto
a
o tizzato dell’atti ità stessa.
b) Criteri di classificazione
Nella presente categoria sono classificate le attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi o
dete i a ili e s ade za fissa he la Cassa ha l’oggetti a i te zio e e apa ità di detenere sino alla
scadenza.
Se in seguito ad un cambiamento di volontà o di capacità non risulta più appropriato mantenere un
i esti e to o e dete uto si o a s ade za, uesto ie e i lassifi ato t a le Atti ità dispo i ili
pe la e dita .
Ogniqualvolta le vendite o le riclassificazioni risultano non irrilevanti sotto il profilo quantitativo e
qualitativo, qualsiasi investimento detenuto fino alla scadenza che residua deve essere riclassificato
come disponibile per la vendita.
c) Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono
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Politiche contabili
valutate al costo ammortizzato determinato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo,
rettificato per tenere in considerazione gli effetti derivanti da eventuali svalutazioni.
I titoli detenuti sino alla scadenza sono inoltre sottoposti a test di verifica (impairment) qualora
i o a o ele e ti o ietti i i a l’esiste za di pe dite di alo e dipe de ti dal dete io a e to della
solvibilità degli emittenti e dagli altri indicatori previsti dallo IAS 39.
L’i po to della e e tuale pe dita di alo e ie e dete i ato o e diffe e za t a il alo e o ta ile
dell’atti ità e il alo e e upe a ile pa i al alo e attuale dei futu i flussi fi a zia i attesi, scontati al
tasso di interesse effettivo originario.
L’i po to delle pe dite di alo e ie e ile ato el o to e o o i o.
Qualora siano venuti meno i motivi che hanno originato le rettifiche di valore a seguito di un evento
verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di
valore con imputazione a conto economico.
d) Criteri di cancellazione
Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari
derivati dalle atti ità stesse o ua do l’atti ità fi a zia ia ie e eduta t asfe e do sosta zial e te
tutti i rischi e benefici ad essa connessi.
e) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Il isultato de i a te dall’appli azio e del ite io del osto ammortizzato viene iscritto nella voce
I te essi atti i e p o e ti assi ilati , e t e gli utili e le pe dite ealizzati o la e dita o il o il
i o so so o ipo tati ella o e Utili/pe dite da essio e o ia uisto di atti ità fi a zia ie
detenute si o alla s ade za ; le pe dite di alo e de i a ti dal test di impairment e le eventuali
ip ese di alo e e go o egist ate ella o e Rettifi he/ ip ese di alo e ette pe dete io a e to
di atti ità fi a zia ie dete ute si o alla s ade za .
4 - CREDITI
a) Criteri di iscrizione
L’is izio e i iziale di u
edito a ie e alla data di e ogazio e, o e o, el aso di u titolo di
debito, alla data di regolamento, sulla base del fair value dello strumento finanziario, pari
o al e te all’a
o ta e erogato, o al prezzo di sottoscrizione, comprensivo dei costi e proventi
di t a sizio e di etta e te att i ui ili al si golo st u e to e dete i a ili si dall’o igi e
dell’ope azio e, a o h li uidati i u
o e to su essi o.
Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono inquadrabili tra i costi interni di
carattere amministrativo o sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice.
I contratti di riporto e le operazioni di pronti contro termine con obbligo di rivendita a termine sono
iscritti in bilancio come operazioni di impiego. In particolare, le seconde sono rilevate come crediti
pe l’i po to o isposto a p o ti.
b) Criteri di classificazione
Nel portafoglio crediti sono classificati gli impieghi con banche e con clientela, non derivati, sia
erogati direttamente sia acquistati da terzi, che prevedono pagamenti fissi o comunque
dete i a ili, he o so o uotati i u
e ato atti o e o so o stati lassifi ati all’o igi e t a le
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Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Politiche contabili
Atti ità fi a zia ie di egoziazio e o t a le Atti ità fi a zia ie dispo i ili pe la e dita .
Nella voce crediti rientrano inoltre i crediti commerciali, le operazioni pronti contro termine, i crediti
originati da operazioni di leasing finanziario ed i titoli acquistati in sottoscrizione o collocamento
privato, con pagamenti determinati o determinabili, non quotati in mercati attivi.
I editi so o i se iti el suddetto po tafoglio al o e to dell’e ogazio e e o posso o esse e
successivamente trasferiti in altri portafogli; gli interessi vengono calcolati secondo il tasso interno di
rendimento.
c) Criteri di valutazione
Dopo l’is izio e i iziale, i editi so o alutati al osto a
o tizzato, pa i al alo e di is izio e
iniziale diminuito/aumentato dei rimborsi di capitale, delle rettifiche/riprese di valore e
dell’a
o ta e to – determinato con il metodo del tasso di interesse effettivo – della differenza tra
l’a
o ta e e ogato e uello i o sa ile a s ade za, i o du i ile tipi a e te ai osti e p o e ti
imputati direttamente al singolo credito. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che eguaglia il valore
attuale dei flussi futu i del edito, pe apitale ed i te esse, all’a
o ta e e ogato o p e si o dei
osti e p o e ti i o dotti al edito. L’effetto e o o i o dei costi e dei proventi viene così
distribuito finanziariamente lungo la vita residua attesa del credito.
Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per i crediti a breve termine, per i quali
l’effetto dell’appli azio e della etodologia des itta risulta trascurabile. Tali crediti sono valutati al
costo storico. Analogo criterio di valorizzazione viene adottato per i crediti senza una scadenza
definita o a revoca.
Almeno ad ogni data di bilancio i crediti sono valutati (impairment test) per verifi a e l’esiste za di
eventuali riduzioni di valore a seguito di eventi successivi alla rilevazione iniziale e dipendenti dal
deterioramento della solvibilità dei debitori. Rientrano in questo ambito i crediti deteriorati ai quali è
stato attribuito lo status di sofferenza, incaglio, ristrutturato e crediti scaduti.
Sono oggetto di un processo di valutazione analitica le sofferenze, gli incagli e i crediti ristrutturati.
L’a
o ta e delle ettifi he di alo e di ias u
edito pa i alla diffe e za t a il alore di bilancio
dello stesso al momento della valutazione (costo ammortizzato) ed il valore attuale dei flussi di cassa
ritenuti recuperabili, calcolato applicando il tasso di interesse effettivo originario. I flussi di cassa
previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi e del presumibile valore di realizzo delle eventuali
ga a zie o h dei osti he si itie e e a o soste uti pe il e upe o dell’esposizio e editizia.
La rettifica di valore è iscritta a conto economico.
I crediti ad andamento regolare per i quali non sono state individuate singolarmente evidenze
oggettive di perdita (di norma i crediti in bonis, e o u ue i editi i i i ge e ale), ivi inclusi
uelli e so o t opa ti eside ti i paesi a is hio e le esposizio i s adute sono sottoposte a
valutazione collettiva. Questa valutazione avviene per categorie di crediti omogenee in termini di
rischio di credito e viene effettuata utilizzando percentuali di perdita stimate tenendo conto di serie
storiche, opportunamente rettifi ate pe eut alizza e l’effetto di e e ti o o di a i, fo date su
elementi rilevabili alla data della valutazione, che consentano di stimare il valore della perdita latente
insita in tale gruppo di crediti.
Le rettifiche di valore determinate collettivamente sono imputate al conto economico. Ad ogni data
di chiusura del bilancio e delle situazioni infrannuali le eventuali rettifiche aggiuntive o riprese di
alo e e go o i al olate i
odo diffe e ziale o ife i e to all’i te o po tafoglio di editi in
bonis alla stessa data.
52
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Politiche contabili
Il valore originario dei crediti viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi che
ne hanno determinato la rettifica purchè tale valutazione sia oggettivamente collegabile ad un
evento verificatosi successivamente alla rettifica stessa. La ripresa di valore è iscritta nel conto
economico e non può in ogni caso superare il costo ammortizzato che il credito avrebbe avuto in
assenza di precedenti rettifiche.
d) Criteri di cancellazione
I crediti ceduti vengono cancellati dalle attività in bilancio solamente se la cessione ha comportato il
sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi ai crediti stessi.
Per contro, qualora siano stati mantenuti i rischi e benefici relativi ai crediti ceduti, questi continuano
ad essere iscritti tra le attività del bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità del credito sia stata
effettivamente trasferita.
Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, i crediti
vengono cancellati dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sugli stessi. In
caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in
bilancio dei crediti in misura pari al coinvolgimento esiduo,
isu ato dall’esposizio e ai
cambiamenti di valore dei crediti ceduti ed alle variazioni dei flussi finanziari degli stessi.
Infine, i crediti ceduti vengono cancellati dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti
contrattuali a i e e e i elati i flussi di assa, o la o testuale assu zio e di u ’o ligazio e a
pagare detti flussi, e solo essi ad altri soggetti terzi.
e) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli interessi sui crediti vengono iscritti nella vo e I te essi atti i e p o e ti assi ilati , e t e le
pe dite de i a ti dall’appli azio e dei p o edi e ti di e ifi a impairment test) sopradescritti e le
e e tuali ip ese di alo e so o egist ate ella o e Rettifi he/ ip ese di alo e ette pe
dete io a e to di editi . Gli utili o le pe dite da essio e so o ipo tati ella o e Utili/pe dite da
essio e o ia uisto di editi .
5 - ATTIVITA’ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE
a) Criteri di iscrizione
L’is izio e i iziale dell’atti ità fi a ziaria avviene alla data di regolamento per i titoli di debito o di
capitale ed alla data di erogazione nel caso di crediti.
All’atto della ile azio e i iziale le atti ità fi a zia ie alutate al fair value vengono rilevate al loro
fair value che corrisponde normalmente al corrispettivo pagato, senza considerare i costi o proventi
di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso che sono invece imputati a conto
economico.
L’appli azio e della Fair Value Option (FVO) si estende a tutte le attività e passività finanziarie che,
diversamente classificate, avrebbero originato una distorsione nella rappresentazione contabile del
isultato e o o i o e pat i o iale e a tutti gli st u e ti he so o gestiti e isu ati i u ’otti a di
fair value.
b) Criteri di classificazione
Sono classificate in questa categoria le attività che si intende valutare al fair value con impatto a
53
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Politiche contabili
conto economico (ad eccezione degli strumenti di capitale che non hanno un fair value attendibile)
quando:
1. la designazione al fair value consente di eliminare o di ridurre le significative distorsioni nella
rappresentazione contabile del risultato economico e patrimoniale degli strumenti finanziari; oppure
2. la gestione e/o valutazione di un gruppo di strumenti finanziari al fair value con effetti a conto
e o o i o
oe e te o u a st ategia di isk a age e t o d’i esti e to do u e tata su tale
base anche alla Direzione aziendale; oppure
3. si è in presenza di uno strumento contenente un derivato implicito che modifica in modo
significativo i flussi di cassa dello strumento ospite e che deve essere scorporato.
c) Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività sono valorizzate al fair value.
Per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo, vengono
utilizzate le quotazioni di mercato.
In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi generalmente
accettati e che sono basati su dati rilevabili sul mercato quali : metodi basati sulla valutazione di
strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche, attualizzazione di flussi di cassa futuri,
modelli di determinazione del prezzo di opzioni, valori rilevati in recenti transazioni comparabili.
d) Criteri di cancellazione
Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari
de i ati dalle atti ità stesse o ua do l’atti ità fi a zia ia ie e eduta t asfe e do sosta zial e te
tutti i rischi/benefici ad essa connessi.
I titoli i e uti ell’a ito di u a ope azio e he o t attual e te p e ede la su essi a e dita e i
titoli o seg ati ell’a ito di u a ope azio e he o t attual e te p e ede il su essi o ia uisto,
non sono, rispettivamente, registrati o cancellati dal bilancio. Di conseguenza, nel caso di titoli
a uistati o a o do di i e dita l’i po to pagato ie e egist ato i ila io o e edito e so
clientela o banche, mentre nel caso di titoli ceduti con accordo di riacquisto la passività viene
registrata nei debiti verso banche o verso clientela o tra le altre passività.
e) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli utili e le perdite derivanti dalla variazione di fair value delle attività finanziarie sono rilevati nella
voce di conto eco o i o Risultato etto delle atti ità e passi ità fi a zia ie alutate al fair value .
6 - OPERAZIONI DI COPERTURA
a) Criteri di iscrizione- Finalità
Le operazioni di copertura dei rischi sono finalizzate a neutralizzare potenziali perdite rilevabili su un
determinato elemento o gruppo di elementi, attribuibili ad un determinato rischio, tramite gli utili
rilevabili su un diverso elemento o gruppo di elementi nel caso in cui quel particolare rischio dovesse
effettivamente manifestarsi.
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Politiche contabili
b) Criteri di classificazione
La Cassa ha adottato la tecnica della Fair Value Option (FVO) di coperture naturali in alternativa
all’Hedge Accou ti g nella gestione contabile delle coperture specifiche del passivo.
c) Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali
Gli strumenti derivati che sono considerati di copertura da un punto di vista economico essendo
gestionalmente collegati a passività finanziarie valutate al fair value (Fair Value Option) sono
classificati tra i derivati di negoziazione; i relativi differenziali o margini positivi e negativi maturati
sino alla data di riferimento del bilancio, nel rispetto della loro funzione di copertura, sono registrati
tra gli interessi attivi e passivi, mentre i profitti e le perdite da valutazione sono rilevati nella voce di
o to e o o i o Risultato etto delle atti ità e passi ità fi a zia ie alutate al fair value .
7 - PARTECIPAZIONI
a) Criteri di iscrizione
Nella relazione semestrale di Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. la voce comprende le
partecipazioni detenute in società controllate, collegate ed in quelle soggette a controllo congiunto;
tali pa te ipazio i all’atto della ile azio e i iziale so o is itte al osto di a uisto, i teg ato dei
costi direttamente attribuibili.
I criteri di consolidamento sono immutati rispetto ai criteri utilizzati al 31 dicembre 2014, cui si rinvia.
Nella relazione consolidata del Gruppo Cassa di Risparmio di San Miniato la voce comprende le
partecipazioni detenute in società collegate.
b) Criteri di classificazione
Ai fini della classificazione in tale voce, sono considerate controllate le entità per le quali si detiene il
potere di determinare le politiche finanziarie e gestionali al fine di ottenere benefici. Ciò avviene
quando è detenuta, direttamente e/o indirettamente, più della metà dei diritti di voto ovvero in
presenza di altre condizioni di controllo di fatto, quali ad esempio la nomina della maggioranza degli
Amministratori.
Sono considerate entità a controllo congiunto quelle per cui vi sono accordi contrattuali, parasociali o
di alt a atu a pe la gestio e pa iteti a dell’atti ità e la o i a degli A
i ist ato i.
Le entità collegate sono quelle in cui si detiene il 20% o una quota superiore dei diritti di voto e le
società nelle quali – pur con una quota di diritti di voto inferiori – si ha il potere di partecipare alla
determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata in virtù di particolari legami
giuridici quali la partecipazione a patti di sindacato.
Nell’a ito di tali lassifi azio i si p es i de dall’esiste za o e o di pe so alità giu idi a e el
computo dei diritti di voto sono considerati anche i diritti di voto potenziali correntemente
esercitabili.
c) Criteri di valutazione
Nella relazione semestrale di Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. le partecipazioni sono valutate
al osto. Ad og i data di ila io o situazio e i f a uale ie e a e tata l’e e tuale e ide za he la
partecipazione abbia subìto una riduzione di valore attraverso la predisposizione del test di
impairment edia te l’a alisi p ospetti a della situazio e e o o i a, pat i o iale e fi a zia ia della
partecipata.
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Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Politiche contabili
Qualora emergano evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subìto una riduzione, si
procede alla stima del valore recuperabile della partecipazione stessa, rappresentato dal maggiore
tra il fair value al etto dei osti di e dita ed il alo e d’uso. Quest’ulti o il alo e attuale dei flussi
finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale
dell’i esti e to. “e il alo e e upe a ile isulta i fe io e al alo e o ta ile la elati a diffe e za
rilevata a conto economico.
Per le svalutazioni effettuate, qualora siano venuti meno i motivi che le hanno generate a seguito di
un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono eseguite le
riprese di valore con imputazione a conto economico.
Nella relazione semestrale consolidata del Gruppo Cassa di Risparmio di San Miniato le partecipazioni
in società collegate sono valutate con il metodo del patrimonio netto, mentre le società controllate
sono consolidate secondo il metodo integrale.
d) Criteri di cancellazione
Le partecipazioni vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari
derivanti dalle attività stesse o quando la partecipazione viene ceduta trasferendo tutti i rischi e
benefici ad essa connessi.
e) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
I dividendi riferiti alle società partecipate so o ile ati alla o e Di ide di e p o e ti si ili e t e
e e tuali pe dite e/o ip ese di alo e de i a ti dall’appli azio e dei p o edi e ti di e ifi a
(impairment test so o egist ati alla o e Utili/pe dite delle pa te ipazio i . Le e e tuali iprese di
valore vengono imputate alla stessa voce.
I proventi relativi a tali investimenti sono contabilizzati a conto economico indipendentemente dal
fatto che siano stati generati dalla partecipata anteriormente o successivamente alla data di
acquisizione.
Qualora il valore contabile della partecipazione nel bilancio separato superi il valore contabile nel
ila io o solidato dell’atti o etto della edesi a pa te ipazio e, i luso il elati o a ia e to,
la Cassa aluta se esiste u ’i di azio e he la partecipazione abbia subìto una riduzione di valore.
Ai fini della relazione semestrale consolidata del Gruppo Cassa di Risparmio di San Miniato, le
diffe e ze egati e di pat i o io etto e e ge ti all’atto della p i a is izio e delle
partecipazioni, le variazioni successive corrispondenti alla quota di pertinenza dei risultati economici
di periodo delle società collegate nonché eventuali perdite/riprese di valore derivanti
dall’appli azio e dei p o edi e ti di e ifi a impairment test) sono registrati alla voce di conto
e o o i o Utili/pe dite delle pa te ipazio i .
8 - ATTIVITA’ MATERIALI
a) Criteri di iscrizione
Le attività materiali sono iscritte inizialmente al costo di acquisto comprensivo degli eventuali oneri
accessori direttamente imputabili all’a uisto ed alla essa i fu zio e del e e.
Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un incremento dei benefici economici futuri
vengono imputate ad incremento del valore dei cespiti. I costi di manutenzione ordinaria vengono
imputati a conto economico.
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Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Politiche contabili
Gli oneri finanziari sono contabilizzati secondo il trattamento contabile di riferimento
p e isto dallo IA“ e ui di ile ati o e osto ell’ese izio i ui essi so o soste uti.
b) Criteri di classificazione
Le attività materiali comprendono i terreni, gli immobili strumentali, i mobili, gli arredi, gli impianti
tecnici e gli altri beni destinati ad essere utilizzati nella produzione o nella fornitura di beni e servizi o
per fini amministrativi. Le attività materiali comprendono inoltre gli investimenti immobiliari che
so o uelli posseduti al fi e di is uote e a o i di lo azio e e/o dete uti pe l’app ezza e to del
capitale investito.
Sono inoltre iscritti in questa voce anche le migliorie e le spese incrementative sostenute su beni di
terzi quando relative ad attività materiali identificabili e separabili.
In relazione agli immobili, le componenti riferite ai terreni ed ai fabbricati costituiscono attività
sepa ate ai fi i o ta ili e e go o disti ta e te ile ate all’atto dell’a quisizione.
c) Criteri di valutazione
Le attività materiali ad uso funzionale sono valutate al costo al netto degli ammortamenti cumulati e
di eventuali svalutazioni per perdite di valore.
Le attività materiali ad uso funzionale sono sistematicamente ammortizzate lungo la loro vita utile,
adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti, ad eccezione dei terreni e
delle ope e d’a te he ha o ita utile illi itata e o so o a
o tizzati. Nel aso i ui il alo e del
terreno sia incluso i uello dell’edifi io so asta te, lo s o po o a ie e sulla ase di u a pe izia
effettuata da tecnici del settore.
La vita utile delle attività materiali soggette ad ammortamento viene periodicamente sottoposta a
verifica; in caso di rettifica delle stime iniziali, viene conseguentemente modificata anche la relativa
uota d’a
o ta e to.
Ad ogni chiusura di bilancio o situazione infrannuale, deve essere verificata la presenza di eventuali
segnali di impairment, o e o di i di azio i he u ’atti ità possa aver subìto perdite di valore.
In presenza dei suddetti segnali, si procede al confronto tra il valore di carico del cespite ed il suo
valore di recupero, pari al minore tra il fair value, al netto di eventuali costi di vendita, ed il relativo
valore d’uso del e e, i teso o e il alo e attuale dei flussi futu i o igi ati dal espite; le e e tuali
rettifiche vengono rilevate a conto economico.
Le attività materiali detenute a scopo di investimento sono valutate al fair value, periodicamente
determinato ricorrendo ad apposite stime peritali effettuate da tecnici del settore.
d) Criteri di cancellazione
U ’atti ità ate iale eli i ata dallo stato pat i o iale al o e to della dis issio e o
quando il cespite è permanentemente inutilizzato e dalla sua dismissione non sono attesi
rischi o benefici economici futuri.
e) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli ammortamenti periodici e le eventuali perdite di valore delle attività materiali ad uso
fu zio ale so o is itti ella o e Rettifi he/ ip ese di alo e ette su atti ità ate iali ,
mentre le svalutazioni e le rivalutazioni determinate in base alla valutazione al fair value
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Politiche contabili
delle atti ità ate iali dete ute a s opo di i esti e to so o ile ate alla o e Risultato
netto della valutazione al fair value delle atti ità ate iali e i
ate iali
9 - ATTIVITA’ IMMATERIALI
a) Criteri di classificazione
Le attività immateriali sono attività non monetarie, identificabili e prive di consistenza fisica
possedute per essere utilizzate in un periodo pluriennale o indefinito. Esse comprendono
l’a ia e to, gli i ta gi ili identificati nel processo di purchase price allocation del prezzo
pagato pe l’a uisizio e di pa te ipazio i e/o a i di azie da, i di itti di utilizzazio e delle ope e
dell’i geg o, le o essio i e le li e ze d’uso soft a e a e ti utilità plu ie ale.
b) Criteri di iscrizione e valutazione
Le attività immateriali sono iscritte al costo, rettificato per eventuali oneri accessori solo se è
probabile che i futuri benefici economi i att i ui ili all’atti ità si ealizzi o e se il osto
dell’atti ità stessa può esse e dete i ato atte di il e te. I
aso o t a io il osto
dell’atti ità i
ate iale ile ato a o to e o o i o ell’ese izio i ui soste uto.
L’a ia e to is itto t a le atti ità uale e ede za esidua t a il osto soste uto pe l’ope azio e
di aggregazione di impresa e il fair value netto degli elementi patrimoniali acquisiti. Qualora tale
differenza risulti negativa viene iscritta direttamente a conto economico.
Il costo delle attività immateriali a vita utile definita è ammortizzato a quote costanti sulla base della
relativa vita utile.
L’a ia e to e le atti ità i
ate iali o ita utile i defi ita o so o a
o tizzate, a so o
soggette a test di verifica (impairment dell’adeguatezza del alo e di is izio e o ade za a uale
e i og i aso el o e to i ui i sia u ’i di azio e he possa a e su ìto u a iduzio e di alo e.
A tal fi e l’a ia e to ie e allo ato alle u ità ge e at i i di flussi fi a zia i ad esso ife i ili e
l’a
o ta e dell’e e tuale pe dita di alo e dete i ato sulla ase della diffe e za t a il alo e di
is izio e dell’a ia e to ed il suo alo e di ecupero, se inferiore. Il valore di recupero è pari al
maggiore tra il fair value dell’u ità ge e at i e di flussi fi a zia i, al etto degli e e tuali osti di
e dita, ed il elati o alo e d’uso app ese tato dal alo e attuale dei flussi di assa sti ati per gli
ese izi di ope ati ità dell’u ità ge e at i e di flussi fi a zia i e de i a ti dalla sua dis issio e al
termine della vita utile. Le conseguenti rettifiche di valore sono imputate al conto economico. Non è
ammessa la contabilizzazione di eventuali successive riprese di valore.
c) Criteri di cancellazione
U ’atti ità i
ate iale eli i ata dallo stato pat i o iale al
non siano attesi benefici economici futuri.
o e to della dis issio e e ualo a
d) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli a
o ta e ti pe iodi i e go o ile ati alla o e Rettifi he/ ip ese di alo e ette su atti ità
i
ate iali , e t e le pe dite di alo e ife ite all’a ia e to e alle atti ità i
ate iali o ita
utile indefinita sono imputate, rispetti a e te, alle o i Rettifi he di alo e dell’a ia e to e
Rettifi he/ ip ese di alo e ette su atti ità i
ate iali .
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Politiche contabili
10 - ATTIVITA’ NON CORRENTI IN VIA DI DISMISSIONE
a) Criteri di iscrizione
Le attività ed i gruppi di attività non correnti in via di dismissione sono valutati, al momento
dell’is izio e i iziale, al i o e t a il alo e o ta ile ed il fair value al netto dei costi di cessione.
b) Criteri di classificazione
Vengono classificate nella presente voce le attività ed i gruppi di attività non correnti in via di
dismissione quando il valore contabile sarà recuperato principalmente con una operazione di vendita
ite uta alta e te p o a ile a zi h o l’uso o ti uati o.
c) Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali
Successivamente alla rilevazione iniziale le attività ed i gruppi di attività non correnti in via di
dismissione sono valutati al minore tra il valore contabile ed il fair value al netto dei costi di cessione.
I relativi proventi ed oneri (al netto dell’effetto fis ale so o esposti el o to e o o i o alla o e
Utile/pe dita dei g uppi di atti ità i ia di dis issio e al etto delle i poste ua do so o elati i
ad unità operative dismesse o in via di dismissione.
Al momento di classificazione di un’atti ità o o e te t a le atti ità o o e ti i ia di
dis issio e, l’e e tuale p o esso di a
o ta e to ie e i te otto.
d) Criteri di cancellazione
Le attività ed i gruppi di attività non correnti in via di dismissione sono eliminati dallo stato
patrimoniale al momento della dismissione
11 - FISCALITA’ CORRENTE E DIFFERITA
a) Criteri di classificazione
Le attività fiscali correnti sono rappresentate dagli acconti per imposte dirette, dai crediti derivanti
dalle precedenti dichiarazioni e dagli alt i editi d’i posta pe ite ute su ite, e t e le passi ità
fis ali o e ti a olgo o l’a
o ta e delle i poste sul eddito ife i ili al eddito i po i ile
dell’ese izio.
Le attività e le passività fiscali anticipate e differite sono determinate sulla base delle differenze
te po a ee t a il alo e att i uito ad u ’atti ità o ad u a passi ità se o do i ite i i ilisti i ed i
corrispondenti valori assunti ai fini fiscali.
b) Criteri di iscrizione e valutazione
Gli effetti relativi alle imposte correnti e differite, calcolate nel rispetto della legislazione fiscale
nazionale, sono rilevati in base al criterio della competenza economica, coerentemente con le
modalità di rilevazione in bilancio dei costi e ricavi che le hanno generate, applicando le aliquote di
imposta vigenti.
Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico ad eccezione di quelle relative a voci
addebitate od accreditate direttamente a patrimonio netto.
L’a a to a e to pe i poste sul eddito dete i ato i ase ad u a p ude ziale p e isio e
dell’o e e fis ale o e te, di uello a ti ipato e di uello diffe ito.
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Politiche contabili
Le attività per imposte anticipate vengono iscritte in bilancio nella misura in cui esiste la probabilità
del loro recupero, valutata sulla base della capacità della Cassa di generare redditi imponibili positivi.
Le passività per imposte differite vengono iscritte in bilancio, con le sole eccezioni delle riserve in
sospe sio e d’i posta, i uanto la consistenza delle riserve disponibili già assoggettate a tassazione
o se te agio e ol e te di ite e e he o sa a o effettuate d’i iziati a ope azio i he e
comportino la tassazione.
Le imposte anticipate e quelle differite sono contabilizzate nello stato patrimoniale, includendo le
p i e ella o e dell’atti o Atti ità fis ali e le se o de ella o e del passi o Passi ità fis ali .
Le attività e le passività per imposte anticipate e differite vengono sistematicamente valutate per
tener conto di eventuali modifiche intervenute nelle norme o nelle aliquote.
La consistenza del fondo imposte viene, inoltre, adeguata per far fronte ad eventuali oneri che
potrebbero derivare da contenziosi con le autorità fiscali.
c) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Qualora le attività e le passività fiscali anticipate e differite si riferiscano a componenti che hanno
i te essato il o to e o o i o la o t opa tita
app ese tata dalla o e I poste sul eddito
dell’ese izio dell’ope ati ità o e te .
Nei casi in cui le imposte anticipate e differite riguardino transazioni che hanno interessato
direttamente il patrimonio netto senza influenzare il conto economico le stesse vengono iscritte in
contropartita del patrimonio netto interessando le specifiche riserve.
12 - FONDI PER RISCHI ED ONERI
a) Criteri di iscrizione, classificazione, valutazione e cancellazione
Altri fondi
Gli alt i fo di pe is hi ed o e i a olgo o gli a a to a e ti he e go o is itti ua do
ricorrono le seguenti contestuali condizioni:
 esiste u ’o ligazio e attuale legale o i pli ita uale isultato di u e e to passato;

p o a ile he pe ade pie e all’o ligazio e si e de à e essa io u i piego di iso se
economiche;
 può essere effettuata una stima attendibile dell’i po to e essa io all’ade pi e to
dell’o ligazio e.
Gli a a to a e ti so o is itti al alo e app ese tati o della iglio e sti a dell’a
o ta e he la
Cassa do e e soste e e pe esti gue e l’o ligazio e, o e o pe t asfe i la a te zi alla data di
chiusura del periodo.
Qualo a l’ele e to te po ale sia sig ifi ati o, gli a a to a e ti e go o attualizzati utilizza do i
tassi correnti di mercato.
A fronte di passività solo potenziali e non probabili non viene rilevato alcun accantonamento, ma
viene fornita informativa in nota integrativa, salvo i casi in cui la probabilità di impiegare risorse sia
remota.
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Politiche contabili
b) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli a a to a e ti effettuati a f o te di tali fo di so o i putati alla o e A a to amenti
etti ai fo di pe is hi ed o e i , e t e uelli elati i alle o ligazio i o esse al appo to
di la o o so o ile ate ella o e “pese pe il pe so ale . Nella o e A a to a e ti etti
ai fo di pe is hi ed o e i so o ile ati a he gli i teressi passivi maturati sui fondi che
sono stati oggetto di attualizzazione.
13 - DEBITI E TITOLI IN CIRCOLAZIONE
a) Criteri di iscrizione
La p i a is izio e di tali passi ità fi a zia ie a ie e all’atto della i ezio e delle so
e a olte o
della emissione dei titoli di debito.
Al momento della prima iscrizione tali passività finanziarie sono rilevate contabilmente al fair value,
normalmente rappresentato dal corrispettivo ricevuto o dal prezzo di emissione, rettificato degli
eventuali costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuibili alla singola operazione di provvista o di
emissione e non rimborsati alla controparte creditrice. Il fair value delle passività finanziarie
eventualmente emesse a condizioni diverse da quelle di mercato è oggetto di apposita stima e la
differenza rispetto al corrispettivo incassato è imputata direttamente a conto economico,
esclusivamente quando risultano soddisfatte le condizioni previste dallo IAS 39.
Le passività finanziarie di tipo strutturato, costituite dalla combinazione di un titolo e di uno o più
strumenti derivati incorporati, sono disaggregate e contabilizzate separatamente dai derivati
impliciti, se questi presentano caratteristiche economiche e di rischio differenti da quelle dei titoli
sottostanti e se sono configurabili come autonomi contratti derivati.
b) Criteri di classificazione
I debiti verso banche, i debiti verso clientela e i titoli in circolazione accolgono le tipiche forme di
provvista interbancaria e con clientela e la raccolta effettuata attraverso certificati di deposito e titoli
obbligazionari in circolazione al netto degli eventuali ammontari riacquistati.
Ve go o lassifi ati t a i titoli i i olazio e tutti i titoli he o so o oggetto di ope tu a
atu ale t a ite de i ati, i uali sono classificati tra le passività valutate al fair value.
c) Criteri di valutazione
Dopo la rilevazione iniziale, le suddette passività finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato
in base al metodo del tasso di interesse effettivo.
Fanno eccezione le passività a breve termine, ove il fattore temporale risulti trascurabile, che
rimangono iscritte per il valore incassato.
Per gli strumenti strutturati, qualora vengano rispettati i requisiti previsti dallo IAS 39, il derivato
incorporato è separato dal contratto ospite e rilevato al fair value come attività o passività di
egoziazio e. I uest’ulti o aso il o t atto ospite is itto al osto a
o tizzato.
d) Criteri di cancellazione
Le passività finanziarie sono cancellate dallo stato patrimoniale quando risultano scadute o estinte.
La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli precedentemente emessi. La
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diffe e za t a il alo e o ta ile della passi ità e l’a
a conto economico.
Politiche contabili
o ta e pagato pe a uista la ie e egist ata
Il ricollocamento sul mercato di titoli propri successivamente al loro riacquisto è considerato come
nuova emissione con iscrizione al nuovo prezzo di collocamento, senza alcun effetto a conto
economico.
e) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli i te essi e go o is itti ella o e I te essi passi i e o e i assi ilati , e t e gli utili e le
pe dite de i a ti dal ia uisto di passi ità so o ipo tati ella o e Utili/pe dite da essio e o
ia uisto di passi ità fi a zia ie .
14 - PASSIVITA’ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE
a) Criteri di iscrizione
L’is izio e i iziale delle passi ità fi a zia ie a ie e alla data di e issio e pe i titoli di de ito,
mentre per i contratti derivati alla data di sottoscrizione.
All’atto della ile azio e i iziale le passività finanziarie di negoziazione sono rilevate al fair value che
normalmente corrisponde al corrispettivo ricevuto, senza considerare i costi e proventi di
transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso che sono invece imputati direttamente a
conto economico. In tale voce vengono classificati i derivati impliciti presenti in contratti complessi
non strettamente correlati agli stessi, i quali, avendo le caratteristiche per soddisfare la definizione di
derivato vengono scorporati dal contratto ospite e valutati al fair value. Al contratto primario è
applicato il criterio contabile proprio di riferimento.
b) Criteri di classificazione
La voce include i titoli di debito emessi principalmente al fine di ottenere profitti nel breve periodo.
Figura in questa voce anche il valore negativo dei contratti derivati di negoziazione, inclusi quelli
incorporati in strumenti finanziari complessi che sono stati oggetto di rilevazione separata.
c) Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale, le passività finanziarie detenute per la negoziazione sono
valorizzate al fair value, con rilevazione delle variazioni in contropartita a conto economico.
Per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo, vengono
utilizzate quotazioni di mercato. In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati metodi di stima e
modelli valutativi generalmente accettati e che sono basati su dati rilevabili sul mercato, quali:
metodi basati sulla valutazione di strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche,
attualizzazione di flussi di cassa futuri, modelli di determinazione del prezzo di opzioni, valori rilevati
in recenti transazioni comparabili.
d) Criteri di cancellazione
Le passività finanziarie sono cancellate dallo stato patrimoniale quando risultano scadute o estinte o
quando siano trasferiti a terzi tutti i rischi e benefici ad esse connessi. La cancellazione avviene anche
in presenza di riacquisto di titoli precedentemente emessi. La differenza tra valore contabile della
passi ità e l’a
o ta e pagato pe a uista la ie e egist ata a o to e o o i o.
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Politiche contabili
e) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli utili e le perdite derivanti dalla variazione di fair value delle passività finanziarie sono rilevati nella
o e Risultato etto dell’atti ità di egoziazio e , ad e ezio e di uelli elati i a st u e ti de i ati
passivi connessi con la Fair Value Option he so o lassifi ati ella o e Risultato etto delle attività
e passività finanziarie valutate al fair value”.
15 - PASSIVITA’ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE
a) Criteri di iscrizione
L’is izio e i iziale delle passi ità fi a zia ie a ie e alla data di e issio e pe i titoli di de ito.
All’atto della ilevazione iniziale le passività finanziarie valutate al fair value vengono rilevate al loro
fair value che corrisponde normalmente al corrispettivo incassato, senza considerare i costi o
proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso che sono invece imputati a
conto economico.
L’appli azio e della Fair Value Option (FVO) si estende a tutte le attività e passività finanziarie che,
diversamente classificate, avrebbero originato una distorsione nella rappresentazione contabile del
risultato economico e patrimoniale e a tutti gli strumenti che sono gestiti e misurati in u ’otti a di
fair value. In particolare sono stati iscritti tra le passività al fair value gli strumenti di raccolta a tasso
fisso e strutturati il cui rischio di mercato è oggetto di sistematica copertura per mezzo di contratti
derivati. Il fair value delle passività finanziarie eventualmente emesse a condizioni diverse da quelle
di mercato è oggetto di apposita stima e la differenza rispetto al corrispettivo incassato è imputata
direttamente a conto economico, esclusivamente quando risultano soddisfatte le condizioni previste
dallo IAS 39.
b) Criteri di classificazione
Sono classificate in questa categoria le passività finanziarie che si intende valutare al fair value con
impatto a conto economico quando:
1. la designazione al fair value consente di eliminare o di ridurre le significative distorsioni nella
rappresentazione contabile del risultato economico e patrimoniale degli strumenti finanziari;
oppure
2. la gestione e/o valutazione di un gruppo di strumenti finanziari al fair value con effetti a conto
econo i o oe e te o u a st ategia di isk a age e t o d’i esti e to do u e tata su
tale base anche alla Direzione aziendale; oppure
3. si è in presenza di uno strumento contenente un derivato implicito che modifica in modo
significativo i flussi di cassa dello strumento ospite e che deve essere scorporato.
I uesta o e so o state lassifi ate le passi ità fi a zia ie oggetto di ope tu a atu ale t a ite
strumenti derivati ed in particolare le obbligazioni a tasso fisso e strutturate il cui rischio di mercato è
oggetto di sistematica copertura per mezzo di contratti derivati.
c) Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale le passività finanziarie sono valorizzate al fair value.
Per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo, vengono
utilizzate le quotazioni di mercato.
In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi generalmente
accettati e che sono basati su dati rilevabili sul mercato quali: metodi basati sulla valutazione di
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Politiche contabili
strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche, attualizzazione di flussi di cassa futuri,
modelli di determinazione del prezzo di opzioni, valori rilevati in recenti transazioni comparabili.
d) Criteri di cancellazione
Le passività finanziarie vengono cancellate quando risultano scadute od estinte. La cancellazione
avviene anche in presenza di riacquisto di titoli precedentemente emessi. La differenza tra valore
o ta ile della passi ità e l’a
o ta e pagato pe a uista la ie e egist ato a o to e o o i o
nella o e Risultato etto delle atti ità e passi ità fi a zia ie alutate al fair value.
e) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli utili e le perdite derivanti dalla variazione di fair value delle passività finanziarie sono rilevati nella
o e di o to e o o i o Risultato etto delle atti ità e passi ità fi a zia ie alutate al fair value ;
sono iscritti nella stessa voce anche gli effetti economici relativi a strumenti derivati passivi connessi
con la Fair Value Option.
16 - OPERAZIONI IN VALUTA
a) Criteri di iscrizione e cancellazione
Al momento della rilevazione iniziale le operazioni in valuta estera sono registrate in euro,
appli a do all’i po to i aluta este a il tasso di a io i igo e alla data dell’ope azio e.
b) Criteri di classificazione e valutazione
Ad ogni data di bilancio o di situazione infrannuale le attività e le passività in valuta estera vengono
valorizzate in euro in base ai seguenti criteri:



gli elementi monetari sono convertiti utilizzando i tassi di cambio in vigore alla data di
chiusura;
gli elementi non monetari valutati al costo storico sono convertiti ai tassi di cambio in essere
alla data dell’ope azio e;
gli elementi non monetari valutati al fair value sono convertiti utilizzando i tassi di cambio in
essere alla data di chiusura.

c) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di
elementi monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione del bilancio
precedente, sono rilevate nel conto economico del periodo in cui sorgono.
Quando un utile o una perdita relativi ad un elemento non monetario sono rilevati a patrimonio
netto, la differenza cambio relativa a tale elemento è rilevata a h’essa a pat i o io. Pe o t o,
quando un utile o una perdita sono rilevati a conto economico, è rilevata in conto economico anche
la relativa differenza cambio.
17 - ALTRE INFORMAZIONI
17.1 - Altre attività
In questa voce sono ricondotte le attività o i o du i ili elle alt e o i dell’atti o dello stato
patrimoniale e le spese incrementative sostenute su immobili di terzi adibiti a sedi di filiali.
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Politiche contabili
Tali spese sono ammortizzate per un periodo non superiore alla durata del contratto di affitto e gli
a
o ta e ti so o ile ati a o to e o o i o ella o e Alt i o e i/p o e ti di gestio e .
17.2 - Trattamento di fine rapporto del personale
Il trattamento di fine rapporto del personale si configura come prestazione successiva al rapporto di
lavoro a benefici definiti, pertanto la sua iscrizione in bilancio richiede la stima del suo valore
attuariale certificato da un attuario indipendente.
Tale stima, determinata tenendo anche conto delle variazioni normative apportate dal Decreto
Legislativo n. 252/2005 in materia di previdenza complementare, è determinata utilizzando il metodo
della p oiezio e u ita ia del edito he p e ede la p oiezio e degli es o si futu i sulla ase di
a alisi sto i he statisti he e della u a de og afi a e l’attualizzazio e finanziaria di tali flussi in base
ad un tasso di interesse di mercato.
I osti atu ati ell’a o pe il se izio del pia o so o o ta ilizzati a o to e o o i o alla o e
“pese pe il pe so ale o e a
o ta e etto di o t i uti e sati, o t i uti di competenza di
esercizi precedenti non ancora contabilizzati.
Gli utili e le perdite attuariali, che si originano per effetto di aggiustamenti delle precedenti ipotesi
attuariali formulate, sono imputati in contropartita di una riserva di patrimonio netto. Tali utili e
pe dite so o oggetto di app ese tazio e el P ospetto della edditi ità o plessi a se za
transitare dal conto economico.
A seguito della riforma della previdenza complementare di cui al Decreto Legislativo 5 dicembre
2005, n. 252, le quote di TFR maturate fino al 31 dicembre 2006 rimangono presso la Banca, mentre
le quote di TFR maturande a partire dal 1° gennaio 2007 sono destinate a scelta del dipendente a
forme di previdenza complementare ovvero sono mantenute presso la Cassa, la quale provvede a
t asfe i e le uote di TFR al Fo do di Teso e ia gestito dall’INP“.
17.3 - Azioni proprie
Le eventuali azioni proprie detenute sono iscritte in bilancio a voce propria e portate in diretta
riduzione del patrimonio netto.
Il costo originario di tali azioni e gli utili e le perdite derivanti dalla successiva vendita sono rilevati
come movimenti di patrimonio netto.
17.4 - Dividendi e riconoscimento ricavi
I ricavi sono riconosciuti quando sono percepiti o comunque, nel caso di vendita di beni o prodotti,
quando è probabile che saranno ricevuti i benefici futuri e tali benefici possono essere quantificabili
in modo attendibile, nel caso di servizi, quando gli stessi sono prestati.
In particolare, i dividendi sono rilevati a conto economico nel momento in cui ne viene deliberata la
distribuzione e quindi matura il diritto a ricevere il relativo pagamento.
I i a i de i a ti dall’i te ediazio e od e issio e di st u e ti fi a zia i, dete i ati dalla
differenza tra il prezzo della transazione ed il fair value dello strumento, vengono riconosciuti a conto
e o o i o i sede di ile azio e dell’ope azio e se il fair value è determinabile con riferimento a
parametri o transazioni recenti osservabili sullo stesso mercato nel quale lo strumento è negoziato,
altrimenti sono distribuiti nel tempo tenendo conto della durata e della natura dello strumento.
Gli interessi sono riconosciuti pro-rata temporis sulla base del tasso di interesse contrattuale o di
quello effettivo nel caso di applicazione del costo ammortizzato.
Le commissioni di gestione dei portafogli sono riconosciute in base alla durata del servizio.
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Politiche contabili
17.5 - Utilizzo di sti e e assu zio i ella predisposizio e del ila io d’eser izio. Principali cause di
incertezza (con specifico riferimento a quanto previsto dallo IAS 1 paragrafo 116 e dai documenti n.
2 del 6 febbraio 2009 e n. 4 del marzo 2010 emanati congiuntamente da Banca
D’Italia/Co so /Isvap).
La crisi finanziaria che si è progressivamente sovrapposta a una crisi economica comporta molteplici
conseguenze per le società con particolare impatto sui piani finanziari (letteralmente sui piani di
attività dei loro finanziamenti). La grande volatilità dei mercati finanziari rimasti attivi, la diminuzione
delle transazioni sui mercati finanziari divenuti inattivi così come la mancanza di prospettive per il
futuro creano delle condizioni specifiche/particolari che influiscono sulla predisposizione dei bilanci
dell’ese izio appe a hiuso, o pa ti ola e igua do alle sti e o ta ili i hieste dall’appli azio e
dei principi contabili che possono determinare significativi effetti sui valori iscritti nello stato
pat i o iale e el o to e o o i o, o h sull’i fo ati a elati a alle atti ità e passi ità
pote ziali ipo tate i
ila io. L’ela o azio e di tali sti e i pli a l’utilizzo delle i fo azio i
dispo i ili e l’adozio e di alutazio i soggettive. Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate
possono variare di esercizio in esercizio e, pertanto, non è da escludersi che negli esercizi successivi
gli attuali valori iscritti in bilancio potranno differire anche in maniera significativa a seguito del
mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate. Tali stime e valutazioni sono quindi difficili e
portano inevitabili elementi di incertezza, anche in presenza di condizioni macroeconomiche stabili.
Le principali fattispecie per le quali è maggio e te i hiesto l’i piego di alutazio i soggetti e da
parte della direzione aziendale sono:

l’utilizzo di odelli alutati i pe la ile azio e del fair value degli strumenti finanziari non
quotati in mercati attivi;
 la quantificazione delle perdite per riduzione di valore dei crediti e, in genere, delle altre
attività finanziarie;
 la valutazione della congruità del valore delle partecipazioni e delle altre attività materiali e
immateriali.
Per ciascuna fattispecie si riporta di seguito in modo più dettagliato quali sono le problematiche
qualitative più rilevanti e significative soggette ad elementi di discrezionalità.
Contabilizzazione delle operazioni di copertura – adozione della Fair Value Option (FVO)
Nella politica di gestione dei rischi finanziari, relativamente agli strumenti finanziari inclusi nel
a ki g ook, la Cassa ha p i ilegiato l’utilizzo della te i a o ta ile della Fair Value Option rispetto
alle modalità alternative di copertura previste dal principio IAS 39 ed in particolare Fair Value Hedge
e Cash Flow Hedge.
Più in dettaglio la Fair Value Option è stata adottata per rappresentare contabilmente coperture
gestionali realizzate attraverso la negoziazione di strumenti finanziari derivati a copertura dei
certificati di deposito emessi a tasso fisso e dei prestiti obbligazionari emessi a tasso fisso o
strutturato. Tale gestione può essere fedelmente rappresentata sotto il profilo contabile con
l’adozio e della Fair Value Option introdotta dai nuovi Principi Contabili Internazionali, designando
un gruppo di attività finanziarie o di passività finanziarie gestite a fair value con impatto a conto
economico.
Il perimetro di applicazione della Fair Value Option riguarda sostanzialmente tre tipologie di
strumenti finanziari di debito:
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Politiche contabili

emissioni plain vanilla rappresentate da prestiti obbligazionari e certificati di deposito a tasso
fisso;
 emissioni strutturate rappresentate da prestiti obbligazionari il cui payoff è legato ad una
componente equity;
 emissioni strutturate rappresentate da prestiti obbligazionari il cui payoff è determinato da
de i ati legati al tasso d’i te esse, al tasso di a io o al saggio d’i flazio e.
L’utilizzo della Fair Value Option, pu app ese ta do al eglio l’atti ità di ope tu a eseguita dalla
Cassa, ha introdotto alcuni elementi di maggiore complessità rispetto alle altre forme di coperture
previste dal principio IAS 39 quali la e essità di gesti e il e ito di edito dell’e itte te e di
definire ed approfondire le metodologie per la determinazione del fair value dei titoli emessi.
“ulla ase di ua to p e isto dallo IA“
l’adozio e della Fair Value Option implica che le passività
devono necessariamente essere valorizzate al fair value tenendo conto anche delle variazioni di
valore registrate sul proprio merito creditizio quando presenti. Tale elemento viene considerato nel
processo di valutazione; a tal fine il portafoglio di strumenti finanziari designato ai fini della Fair
Value Option è stato determinato con modalità coerenti con quelle adottate per tutti gli altri
strumenti finanziari valutati a fair value di proprietà della Cassa, più diffusamente illustrate nel
paragrafo successivo.
Sotto il profilo della vigilanza prudenziale, la Fair Value Option, è stata oggetto di attenzione da parte
degli Organismi di Vigilanza, orientati a controllare gli effetti potenzialmente distorsivi derivanti dalla
o ta ilizzazio e a o to e o o i o delle a iazio i del e ito editizio p op io dell’e itte te e
conseguentemente, della qualità dei mezzi patrimoniali. Queste riflessioni hanno portato le Autorità
di Vigilanza ad identificare ed isolare gli effetti derivanti dalle variazioni del proprio merito creditizio,
per i quali è prevista una espressa esclusione dal calcolo del Patrimonio di Vigilanza.
Conseguentemente la Cassa, el ispetto delle ist uzio i fo ite dalla Ba a d’Italia i
ate ia di filt i
prudenziali, in presenza di eventuali variazioni del proprio merito creditizio provvede a depurarne gli
effetti dal Patrimonio di Vigilanza.
Fair Value
Il fair value alo e e uo defi ito dall’IFR“
o e il p ezzo he si pe epi e e pe la e dita di
u ’atti ità o e o he si paghe e e pe il t asfe i e to di u a passi ità i u a egola e ope azio e
tra operatori di mercato alla data di valutazione.
Per gli st u e ti fi a zia i il fai alue ie e dete i ato att a e so l’utilizzo di p ezzi a uisiti dai
e ati fi a zia i, el aso di st u e ti uotati su e ati atti i, o edia te l’utilizzo di odelli
valutativi interni per gli altri strumenti finanziari.
Mercati Attivi
L’esiste za di uotazio i uffi iali i u
e ato atti o la p o a iglio e del fair value e,
ua do esisto o, so o utilizzate pe aluta e l’atti ità o la passi ità fi a zia ia.
Uno strumento finanziario è considerato quotato in un mercato attivo se i prezzi quotati
sono prontamente e regolarmente disponibili in un listino o autorità di regolamentazione e
tali prezzi rappresentano operazioni di mercato effettive che avvengono regolarmente in
normali contrattazioni. Se la quotazione ufficiale in un mercato attivo non esiste per uno
strumento finanziario nel suo complesso, ma esistono mercati attivi per le parti che lo
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Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Politiche contabili
compongono, il fair value è determinato sulla base dei pertinenti prezzi di mercato per le
parti che lo compongono.
Considerando gli elementi identificativi dei mercati ufficiali italiani e dei mercati attivi così come
individuabili attraverso lo IAS 39, è possibile ritenere, in linea di principio, che i mercati
regolame tati, ide tifi ati ell’apposito ele o te uto dalla Co so , posso o esse e o side ati
e ati atti i .
Mercati non attivi
Se uno strumento finanziario non è negoziato su un mercato attivo ai fini della determinazione del
fair value è necessario fare ricorso a:
1) utilizzo dei prezzi relativi a recenti transazioni di mercato tra parti consapevoli ed indipendenti;
2) riferimento a valori correnti di mercato di strumenti sostanzialmente identici;
3) tecniche di valutazione coerenti con le metodologie di pricing comunemente utilizzate nella prassi
di mercato.
Se il fair value ie e dete
i ato utilizza do u a te i a di alutazio e, uesta ha l’o ietti o di:
-
assi izza e l’utilizzo di pa a et i di
l’utilizzo di i put e tit spe ifi ;
e ato spe ifi i
i i izza do,
el o te po,
-
incorporare tutti i fattori che i partecipanti al mercato considererebbero al fine della
determinazione del prezzo.
In particolare il fair value di uno strumento finanziario si basa sui seguenti fattori, laddove
significativi:
-
il alo e te po ale del de a o, io l’i te esse al tasso ase p i o di is hio;
il rischio di credito;
i tassi di cambio delle valute estere;
i prezzi dei beni;
prezzi di strumenti rappresentativi di capitale;
la dimensione delle variazioni future nel prezzo di uno strumento finanziario,
io la olatilità di uest’ulti o;
il rischio di rimborso anticipato e di riscatto;
i osti di se izio di u ’atti ità o di u a passi ità fi a zia ia.
E’ e essa io e ifi a e e testa e pe iodi a e te la alidità della tecnica di valutazione utilizzando i
prezzi di correnti transazioni di mercato aventi ad oggetto il medesimo strumento o sulla base di
osservabili e disponibili prezzi di mercato.
Gerarchia del fair value
Nella determinazione del fair value di uno st u e to fi a zia io, l’IFR“
sta ilis e u a ge a hia di
ite i asata sull’o igi e, la tipologia e la ualità delle i fo azio i utilizzate el al olo. Tale
lassifi azio e ha l’o ietti o di sta ili e u a ge a hia i te i i di affida ilità del fair value in
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Politiche contabili
fu zio e del g ado di dis ezio alità appli ato dalle i p ese, da do la p e ede za all’utilizzo di
parametri osservabili sul mercato che riflettono le assunzioni che i partecipanti al mercato
utilizzerebbero nella valutazione (pricing dell’atti ità/passività. Obiettivo della gerarchia è anche
quello di incrementare la coerenza e la comparabilità nelle valutazioni al fair value.
Si distinguono i seguenti livelli della gerarchia del fair value:
-
-
-
livello 1 : il fair value degli strumenti finanziari classificati in questo livello è determinato
utilizzando prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche
alle quali si può accedere alla data di valutazione;
livello 2 : in questo livello sono classificati gli strumenti finanziari per la cui valutazione
vengono usati input – differenti dai prezzi quotati inclusi nel livello 1 – che siano osservabili
direttamente (prezzi) o indirettamente;
livello 3 : uno strumento finanziario è incluso in questo livello quando per la valutazione
dello stesso vengono utilizzati dati di mercato non osservabili; la Cassa ha classificato nel
livello 3 le interessenze azionarie non gestite con finalità di negoziazione e non qualificabili di
controllo, collegamento e controllo congiunto.
La scelta tra le suddette metodologie non è opzionale, dovendo le stesse essere applicate in ordine
gerarchico: è attribuita assoluta priorità ai prezzi ufficiali disponibili su mercati attivi per le attività e
passività da valutare (livello 1) ovvero per attività e passività misurate sulla base di tecniche di
valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato diversi dalle quotazioni
dello strumento finanziario (livello 2) e priorità più bassa ad attività e passività il cui fair value è
calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri non osservabili
sul mercato e, quindi, maggiormente discrezionali (livello 3).
Il metodo di valutazione definito per uno strumento finanziario viene adottato con continuità nel
tempo ed è modificato solo a seguito di variazioni rilevanti nelle condizioni di mercato o soggettive
dell’e itte te lo st u e to fi a zia io.
Modalità di determinazione delle perdite di valore dei crediti e delle altre attività finanziarie
Ad ogni data di bilancio le attività finanziarie non classificate nella voce attività finanziarie detenute
per la negoziazione o attività al fair value sono valutate al fine di verificare se esistono obiettive
evidenze di deterioramento che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di carico
delle attività stesse.
U ’atti ità fi a zia ia ha su ìto u a iduzio e di alo e e le pe dite pe iduzio e di alo e de o o
essere contabilizzate se e soltanto se vi è evidenza oggettiva di una riduzione dei flussi di cassa futuri,
rispetto a quelli originariamente stimati, a seguito di uno o più specifici eventi che si sono verificati
dopo la rilevazione iniziale; la perdita deve poter essere quantificata in maniera affidabile ed essere
correlata ad eventi attuali.
La iduzio e di alo e può a he esse e ausata o da u si golo e e to sepa ato
combinato di diversi eventi.
a dall’effetto
L’o ietti a e ide za he u ’atti ità fi a zia ia o u g uppo di atti ità fi a zia ie ha su ìto una
iduzio e di alo e i lude dati ile a ili he giu go o all’atte zio e i
e ito ai segue ti e e ti:
a sig ifi ati e diffi oltà fi a zia ie dell’e itte te o del de ito e;
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Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Politiche contabili
b) violazione del contratto, per esempio un inadempimento o un mancato pagamento degli interessi
o del capitale;
o essio e al e efi ia io di u ’age olazio e he la Cassa ha p eso i
o side azio e
prevalentemente per ragioni economiche o legali relative alla difficoltà finanziaria dello stesso e che
altrimenti non avrebbe concesso;
d) ragionevole probabilità che il beneficiario dichiari il fallimento o altre procedure di ristrutturazione
finanziaria;
e s o pa sa di u
e ato atti o di uell’atti ità fi a zia ia do uta a diffi oltà fi a zia ie. Tutta ia,
la scomparsa di un mercato attivo dovuta al fatto che gli strumenti finanziari della società non sono
più pubblicamente negoziati non è evidenza di una riduzione di valore;
f dati ile a ili he i di hi o l’esiste za di u a di i uzio e se si ile ei futu i flussi fi a ziari stimati
per un gruppo di attività finanziarie sin dal momento della rilevazione iniziale di quelle attività,
sebbene la diminuzione non può essere ancora identificata con le singole attività finanziarie nel
gruppo, ivi inclusi:
-
cambiamenti sfavorevoli nello stato dei pagamenti dei beneficiari nel Gruppo; oppure
condizioni economiche locali o nazionali che sono correlate alle inadempienze relative alle
atti ità all’i te o del G uppo.
L’o ietti a e ide
capitale include
e ifi ati ell’a
he il osto dell’i
za di iduzio e di alo e pe u i esti e to i u o strumento rappresentativo di
informazioni circa importanti cambiamenti con un effetto avverso che si sono
ie te te ologi o, di e ato, e o o i o o legale i ui l’e itte te ope a e i di a
esti e to può non essere recuperato.
La valutazione di impairment viene effettuata su base analitica per le attività finanziarie che
presentano obiettive evidenze di perdite per riduzione di valore e collettivamente per le attività
finanziarie per le quali non sussistono tali evidenze obiettive o per le quali la valutazione analitica
non ha determinato una rettifica di valore.
Con riferimento ai crediti verso clientela e verso banche, sono sottoposti a valutazione analitica i
crediti ai quali è stato attribuito lo status di sofferenza, incaglio, ristrutturato secondo le definizioni
della Ba a d’Italia. L’a
o ta e della pe dita pa i alla diffe e za t a il alo e di ila io del
credito al momento della valutazione (costo ammortizzato) ed il valore attuale dei previsti flussi di
cassa futuri, calcolato applicando il tasso di interesse effettivo originario. I flussi di cassa previsti
tengono conto dei tempi di recupero attesi, del presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie
nonché dei costi che si ritie e e a o soste uti pe il e upe o dell’esposizio e editizia.
L’i po to della pe dita ie e ile ato ella o e di o to e o o i o
a Rettifi he/ ip ese di
alo e ette pe dete io a e to di editi .
I crediti ad andamento regolare per i quali non sono state individuate singolarmente evidenze
oggettive di perdita (di norma i crediti in bonis, e o u ue i editi i i i ge e ale), ivi inclusi
uelli e so o t opa ti eside ti i paesi a is hio e i editi s aduti so o sottoposti a alutazione
collettiva. Questa valutazione avviene per categorie di crediti omogenee in termini di rischio di
credito e viene effettuata utilizzando percentuali di perdita stimate tenendo conto di serie storiche,
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Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Politiche contabili
oppo tu a e te ettifi ate pe eut alizza e l’effetto di eventi non ordinari, fondate su elementi
rilevabili alla data della valutazione, che consentano di stimare il valore della perdita latente insita in
tale gruppo di crediti.
Le rettifiche di valore determinate collettivamente sono imputate nella voce di conto economico 130
a Rettifi he/ ip ese di alo e ette pe dete io a e to di editi .
Pe ua to attie e le atti ità fi a zia ie dispo i ili pe la e dita, l’impairment viene contabilizzato a
conto economico quando una riduzione di fair value è stata rilevata direttamente nel patrimonio
etto e sussisto o le e ide ze o ietti e sop a i hia ate. I tali asi, la pe dita u ulati a he
stata rilevata direttamente nel patrimonio netto deve essere stornata e rilevata a conto economico
anche se l’atti ità fi a zia ia o
stata eli i ata. L’i po to della pe dita o plessi a he ie e
stornata dal patrimonio netto e rilevata nel conto economico è data dalla differenza tra il costo di
acquisizione (al netto di qualsiasi rimborso in conto capitale e ammortamento) e il fair value
o e te, dedotta ualsiasi pe dita pe iduzio e di alo e su uell’atti ità fi a zia ia ile ata
precedentemente nel conto economico. Le perdite per riduzione di valore rilevate a conto
economico per un investimento in uno strumento rappresentativo di capitale classificato come
disponibile per la vendita non devono essere stornate con effetto rilevato nel conto economico.
Se, in un periodo successivo, il fair value di uno strumento di debito classificato come disponibile per
la e dita au e ta e l’i e e to può esse e o elato oggetti a e te a u e e to he si e ifi a
dopo che la perdita per riduzione di valore era stata rilevata nel conto economico, la perdita per
iduzio e di alo e de e esse e eli i ata, o l’i po to stornato rilevato a conto economico.
Di o t o, l’esiste za di u a ise a egati a o
una svalutazione a conto economico.
di pe s suffi ie te a dete
i a e l’is izio e di
La atu a e la u e osità delle assu zio i utilizzate ell’i di iduazio e dei fattori di deterioramento
e nelle quantificazione delle svalutazioni e delle riprese di valore, costituiscono elementi di incertezza
della stima. Per quanto concerne comunque i titoli di capitale quotati in mercati attivi, è considerata
evidenza obiettiva di riduzione di valore la presenza di un prezzo di mercato alla data di Bilancio
inferiore rispetto al costo originario di acquisto di almeno il 20% o la presenza prolungata per oltre 9
mesi di un valore di mercato inferiore al costo. Qualora si verifichino ulteriori riduzioni negli esercizi
successivi queste vengono imputate direttamente a conto economico.
Valutazione della congruità del valore delle partecipazioni e delle altre attività materiali ed
immateriali
Partecipazioni
Il processo di impairment prevede la determinazione del valore recuperabile, rappresentato dal
maggiore tra il fair value al etto dei osti di e dita e il alo e d’uso. Il alo e d’uso il alo e attuale
dei flussi fi a zia i attesi i e ie ti dall’atti ità oggetto di impairment; esso riflette la stima dei flussi
fi a zia i attesi dalla atti ità, la sti a delle possi ili a iazio i ell’a
o ta e e/o ella te pisti a
dei flussi finanziari, il valore finanziario del tempo, il prezzo atto a remunerare la rischiosità della
attività ed alt i fatto i he possa o i flue za e l’app ezza e to, da pa te degli ope ato i di e ato,
dei flussi fi a zia i attesi i e ie ti dall’atti ità. Pe ta to, pe sti a e la o g uità del alo e di
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Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Politiche contabili
iscrizione delle partecipazioni, sono necessarie numerose assunzioni; ne consegue che il risultato di
tale verifica sconta inevitabilmente un certo livello di incertezza.
Per quanto concerne i metodi di valutazione utilizzati per la determinazione del fair value, si rimanda
a quanto riportato nei precedenti capitoli.
Attività materiali ed immateriali
Le attività materiali ed immateriali con vita utile definita sono soggette a test di impairment se esiste
u ’i di azio e he il alo e o ta ile del e e o può più esse e e upe ato. Il alo e e upe a ile
viene determinato con riferimento al fair value dell’atti ità ate iale o i
ate iale al etto degli
o e i di dis issio e o al alo e d’uso se dete i a ile e se esso isulta supe io e al fair value.
72
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale consolidata 30 giugno 2015
Cassa di Risparmio di
San Miniato S.p.A.
Relazione sulla gestione
relativa al
bilancio consolidato
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Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale consolidata 30 giugno 2015
Richiamando il pa ag afo Struttura del Gruppo Cassa di Risparmio di San Miniato alla pagi a della
presente relazione per la descrizione e la rappresentazione grafica della struttura del Gruppo, si
significa che data la differenza dimensionale delle realtà appartenenti al Gruppo CARISMI, i dati e gli
andamenti consolidati sono fortemente indirizzati dalla Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A..
Nel seguito si riporta quindi un commento di sintesi circa la situazione semestrale consolidata ,
rinviando alla situazione semestrale della Capogruppo per gli approfondimenti.
Andamento delle società del Gruppo
Fiducia S.p.A.
Sede Legale: Viale Marconi 24 - San Miniato (PI)
Percentuale partecipazione Cassa sul capitale sociale: 100%
Valore nel bilancio della Cassa: 181.774,95 euro
Attività svolta: la società strumentale Fiducia S.p.A. svolge attività di intestazione fiduciaria di
rapporti per conto della clientela private, si tratta della società fiduciaria di amministrazione statica.
Tra la Cassa e Fidu ia “.p.A.
i
o so u
appo to di olla o azio e pe l’atti ità di
consulenza/assistenza in materia di intestazione fiduciaria di patrimoni svolta dalla controllata per
conto della Capogruppo.
E’ i olt e ige te un accordo, rinnovabile tacitamente di anno in anno, per le attività di consulenza
ed assistenza operativa svolta dalla Cassa per conto della controllata.
La società ha chiuso il primo semestre 2015 con una perdita di euro 17.684, un totale attivo di
399.027 euro e un patrimonio netto di 192.855 euro.
San Genesio Immobiliare S.p.A.
Sede Legale: Piazza Grifoni 10 - San Miniato (PI)
Percentuale partecipazione Cassa sul capitale sociale: 98,5%
Valore nel bilancio della Cassa: 7.965.577,83 euro
Attività svolta: San Genesio Immobiliare S.p.A. è società strumentale della Cassa di Risparmio di San
Miniato S.p.A. e opera nel settore del trading immobiliare, intervenendo in procedure di esecuzione
immobiliare relative a posizioni verso le quali la Cassa vanta crediti assistiti da ipoteca; effettua,
altresì, la gestione e manutenzione degli immobili di proprietà o condotti in locazione dalla Cassa, di
cui coordina anche il presidio della sicurezza fisica; svolge le attività delegate dalla Capogruppo ex
D.Lgs. 81/2008.
San Genesio Immobiliare S.p.A. ha chiuso il primo semestre 2015 con una perdita di euro 146 migliaia
di euro, un totale attivo di 22.124 migliaia di euro e un patrimonio netto di 8.400 migliaia di euro.
Andamento delle società collegate consolidate con il metodo del patrimonio netto
Cassa di Risparmio di Volterra S.p.A.
Sede Legale: Piazza dei Priori 16 - Volterra (PI)
Percentuale partecipazione Cassa sul capitale sociale: 20%
Valore nel bilancio della Cassa: 56.269.927,94 euro
Atti ità s olta: la Cassa di Rispa io di Volte a “.p.A. s olge l’atti ità di a olta di ispa io ed
ese izio del edito p i ilegia do l’a ito te ito iale lo ale le filiali so o lo alizzate elle p o i e
di Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Pisa e Siena). La Cassa partecipa la Cassa di Risparmio di Volterra
74
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale consolidata 30 giugno 2015
dal 2004 quando ha acquisito la partecipazione del 20% mentre una quota corrispondente ad un
ulteriore 5% è stata acquistata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato.
In data 21 aprile
la “o ietà ha app o ato il ila io d’ese izio
, hiuso o u utile etto di
2.064.175 euro (in linea con il risultato dell'esercizio precedente, pari a 2.068.064 euro), destinato
per 103.209 euro a riserva legale, per 490.966 euro a riserva statutaria e per 1.470.000 euro quale
dividendo, di cui 294.000 euro costituiscono la quota distribuita alla Cassa. In sede di Assemblea è
stata altresì rinnovata la nomina per il triennio 2015-2017 degli organi sociali in scadenza (Consiglio
di Amministrazione e Collegio Sindacale).
Soprarno SGR S.p.A.
Sede Legale: Via Teatina 1 - Firenze
Percentuale partecipazione Cassa sul capitale sociale: 45%
Valore nel bilancio della Cassa: 3.561.321,15 euro
Attività svolta: è una società di gestione del risparmio specializzata in fondi comuni di investimento di
natura mobiliare. La partecipazione in Soprarno SGR Sp.A. è stata acquisita in data 29 novembre
2012 a seguito del conferimento da parte della Cassa nella “GR del a o d’azie da i e e te l’atti ità
di gestione patrimoni mobiliari individuali.
Per ciò che concerne la valutazione contabile operata dalla Cassa, il principio IFRS3 prevede che gli
"intangibili" identificati nel processo di "purchase price allocation" del prezzo pagato per
l'acquisizione di partecipazioni e/o rami d'azienda possono essere ammortizzati lungo la durata
stimata del loro beneficio (la durata media complessiva è stata stimata in 5 anni). Si è quindi
provveduto a rilevare in conto economico alla voce 210 "Utili/perdite delle partecipazioni" la relativa
quota di ammortamento di competenza del I semestre 2015 pari a euro 94.560, in contropartita del
valore contabile della partecipazione.
Il reporting package della Società al 30 giugno 2015 fa emergere un utile netto di Euro 1.034.935
(1.721.547 l.y.). Pe uestio i di o oge eità ollegate all’aff a a e to pe fezio atosi el giug o
dello scorso anno è opportuno confrontare il risultato ante imposte che è pari ad euro 1.560 mila
contro euro 1.202 mila dello scorso anno. Gli AUM (assets under management o masse di risparmi
gestiti) a fine giugno sono 534,9 milioni di euro (524,1 dicembre 2014) così distinti di cui relative a
fondi per 346,4 ed a gestioni patrimoniali per 188,5.
Vegagest SGR S.p.A.
Sede Legale: Via della Posta, 10 - Milano
Percentuale partecipazione Cassa sul capitale sociale: 23,507%
Valore di bilancio: interamente svalutata
Attività svolta: è una società di gestione collettiva del risparmio partecipata, in prevalenza, da banche
e imprese di assicurazioni. La Società sta proseguendo nella propria politica di progressiva, ordinata
uscita dal mercato, in aderenza con quanto previsto dal Piano Industriale approvato nel novembre
2012. In data 29/04/2015 la Società ha app o ato il ila io d’ese izio
, il uale ha hiuso o
un utile individuale di 1.127.126 euro contro una perdita di euro 6.568.676 registrata nel 2013. L'utile
di Gruppo è risultato pari a 1.157.241 euro e consolida il bilancio della società Vega Asset
Management S.r.l. in liquidazione, interamente controllata, che ha chiuso con un utile netto di circa
/ ila eu o. Nell’a ito dell’Asse lea di app o azio e del ila io
stata p ese tata u a
situazione economico-patrimoniale prospettica per il triennio 2015-2017 da cui emergono le
75
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale consolidata 30 giugno 2015
condizioni per il mantenimento del patrimonio di vigilanza al di sopra dei requisiti minimi previsti
dalla normativa vigente e la dotazione di liquidità del Gruppo, nel triennio preso in esame, sufficiente
rispetto alle necessità aziendali, ove ovviamente risultino verificate le ipotesi prese a base della
suddetta valutazione prospettica. Si conferma che sono tuttora in corso le trattative per la possibile
cessione del pacchetto azionario di maggioranza della partecipata a Phoenix Development GmbH, in
appo to alla uale si i o da l’a e uta sottos izio e del p eli i a e pe fezio ata a fi e
anche dalla Cassa, cessione peraltro subordinata al rilascio della necessaria autorizzazione della
Ba a d’Italia su ista za del promissario acquirente.
Principali fatti riguardanti società del Gruppo: Fiducia S.p.A.
Alla fi e del ese di luglio
si fo alizzata l’ipotesi di essio e dei a dati a
i ist ati da
Fiducia S.p.A., detenuta al 100% dalla Cassa, da concretizzarsi mediante la vendita di a o d’Azie da.
L’a o do p eli i a e p e ede la essione del ramo d’azie da ostituito dai a dati fidu ia i atti i,
dai crediti verso i fiducianti, dal contratto di distribuzione stipulato tra la Cassa e Fiducia - avente per
oggetto la segnalazione di Fiducia da parte della rete Carismi alla clientela interessata ai servizi
fiduciari.
76
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale consolidata 30 giugno 2015
Gli aggregati patrimoniali e i risultati economici del bilancio consolidato
Date le caratteristiche dimensionali delle società componenti il Gruppo, i valori degli aggregati
patrimoniali riflettono pressoché integralmente le dinamiche della Capogruppo.
Raccolta e impieghi
La raccolta complessiva da clientela, al 30 giugno 2015, si è attestata a 5,26 miliardi di euro in
decremento del 4,18% rispetto al 31 dicembre 2014 e del 4% rispetto al 30 giugno 2014. La raccolta
diretta, pari a 2,57 miliardi di euro al 30 giugno 2015, diminuisce del 12,6% rispetto al 31 dicembre
2014 e del 6,75% rispetto al 30 giugno 2015. La raccolta indiretta, complessivamente pari a 2,7
miliardi di euro (di cui 1,6 raccolta indiretta amministrata e 1,1 raccolta indiretta gestita), nel suo
insieme aumenta del 5,51% rispetto a dicembre 2014 (+3,31% il risparmio amministrato e + 8,84% il
ispa io gestito e di i uis e dell’ , % ispetto a giug o
-12,71% il risparmio amministrato
e +21,65% il risparmio gestito).
A fine primo semestre 2015, gli impieghi con clientela a livello di Gruppo si attestano a 2,44 miliardi
di euro circa, con una flessione del 3,64% rispetto a dicembre 2014 e del 2,95% rispetto al 30 giugno
2014.
(migliaia di euro)
Raccolta diretta da clientela
Raccolta indiretta amministrata
Raccolta indiretta gestita
Totale Raccolta
Impieghi con clientela
(migliaia di euro)
Raccolta diretta da clientela
Raccolta indiretta amministrata
Raccolta indiretta gestita
Totale Raccolta
Impieghi con clientela
AGGREGATI PATRIMONIALI
30/06/2015
31/12/2014
2.568.518
2.938.809
1.587.052
1.536.233
1.109.530
1.019.460
5.265.101
5.494.502
2.442.413
2.534.582
Var.ass.
-370.291
50.819
90.070
-229.401
-92.169
Var.%
-12,60%
3,31%
8,84%
-4,18%
-3,64%
AGGREGATI PATRIMONIALI
30/06/2015
30/06/2014
2.568.518
2.754.355
1.587.052
1.818.099
1.109.530
912.073
5.265.101
5.484.527
2.442.413
2.516.738
Var.ass.
-185.837
-231.047
197.457
-219.426
-74.325
Var.%
-6,75%
-12,71%
21,65%
-4,00%
-2,95%
Le di a i he ui esp esse ifletto o le
alla situazione semestrale della Cassa.
edesi e te de ze e ide ziate ell’a
ito della elazio e
Risultati economici
Anche il conto economico di Gruppo è fortemente indirizzato dalle dinamiche reddituali della
Capogruppo ed il primo semestre 2015 ha chiuso con un risultato netto di 3.701 migliaia di euro.
L’a alisi dei p i ipali a gi i eddituali e ide zia, come per la Cassa, una flessione del margine di
interesse (che si è attestato a 23,64 milioni di euro) del 16,33% rispetto a giugno 2014, mentre la
dinamica è positiva per le commissioni nette (+12%); il margine di intermediazione chiude a 68,9
77
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale consolidata 30 giugno 2015
milioni di euro -17,09% rispetto al primo semestre 2014).
Nel primo semestre 2015 le rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti ed altre attività
finanziarie ammontano a 28 milioni di euro.
Il isultato dell’ope ati ità o e te al lordo delle imposte, pari a 5,5 milioni di euro circa, decrementa
del 63,63%.
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
30/06/2015 30/06/2014
(migliaia di euro)
Margine di interesse
23.643
28.259
Commissioni nette
22.473
20.065
Margine di intermediazione
68.930
83.138
Rettifiche nette su crediti e altre attività finanziarie
(28.087)
(21.329)
Risultato netto della gestione finanziaria
40.843
61.809
Costi operativi
(35.726)
(47.521)
Utile operatività corrente al lordo imposte
5.481
15.069
Utile (Perdita) d'esercizio
3.699
6.711
Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza della Capogruppo
3.701
6.726
Var.ass.
-4.616
2.408
-14.208
-6.758
-20.966
11.795
-9.588
-3.012
-3.025
Var.%
-16,33%
12,00%
-17,09%
31,68%
-33,92%
-24,82%
-63,63%
-44,88%
-44,97%
Mezzi patrimoniali e Fondi propri del Gruppo
Si riportano di seguito i dati e agli indici relativi ai Fondi propri del Gruppo al 30 giugno 2015:
30/06/2015
Patrimonio netto
235.243
Capitale di classe 1
224.972
Capitale di classe 2
96.998
Totale fondi propri
321.970
(stock, migliaia di euro)
30/06/2015
Common Equity Tier 1 Ratio (CET 1)
8,90%
Tier1 Ratio (T 1)
8,90%
Total Capital Ratio (TCR)
12,74%
Attività di rischio ponderate (RWA) su Totale Attivo (%)
71,40%
(indicatori, %)
Il Gruppo ha un Patrimonio Netto di 235.243 migliaia di euro in flessione del 10,32% rispetto a
dicembre 2014 per effetto perlopiù della dinamica delle riserve da valutazione come esplicitato
ell’a ito dei ezzi pat i o iali della Cassa.
A livello di coefficienti di vigilanza si segnala un Common Equity Tier 1 Ratio (rapporto tra capitale
primario di classe 1 e attività di rischio ponderate) e un Tier 1 Ratio (rapporto tra capitale di classe 1 e
attività di rischio ponderate) dell’8,90% (8,92% al dicembre 2014, 7,53% al 30 giugno 2014) e un
Total Capital Ratio (rapporto tra totale dei fondi propri e attività di rischio ponderate) del 12,74%
(13,13% al 31 dicembre 2014, 9,73% al 30 giugno 2014)
Eventi di rilievo avvenuti dopo il 30 giugno 2015
Oltre a quanto fin qui esposto, non si sono verificati fatti o eventi di rilievo, tra la data di riferimento
del presente documento (30 giugno 2015) e la data di approvazione dello stesso da parte del
Consiglio di Amministrazione (6 agosto 2015), che abbiano mutato la situazione patrimoniale,
finanziaria ed economica delle società del Gruppo Cassa di Risparmio di San Miniato come
rappresentata nel presente documento.
78
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Schemi del bilancio consolidato
Schemi del bilancio consolidato (redatti in migliaia di euro)
STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO AL 30 GIUGNO 2015 (Attivo)
Voci dell'attivo
30/06/2015
31/12/2014
10. Cassa e disponibilità liquide
19.890
21.249
20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
15.002
66.063
685.869
707.696
65.321
108.056
2.442.413
2.534.582
61.743
62.177
56.553
56.622
396
245
30. Attività finanziarie valutate al fair value
40. Attività finanziarie disponibili per la vendita
50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
60. Crediti verso banche
70. Crediti verso clientela
80. Derivati di copertura
90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di
copertura generica (+/-)
100. Partecipazioni
110. Riserve tecniche a carico dei riassicuratori
120. Attività materiali
130. Attività immateriali
di cui :
avviamento
140. Attività fiscali
a) correnti
b) anticipate
b1) di cui alla Legge 214/2011
69.843
10.926
58.917
40.688
61.040
19.009
42.031
38.473
150. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
160. Altre attività
Totale dell'attivo
123.453
126.572
3.540.483
3.744.302
79
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Schemi del bilancio consolidato
STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO AL 30 GIUGNO 2015 (Passivo e Patrimonio Netto)
Voci del passivo e del patrimonio netto
30/06/2015
10. Debiti verso banche
20. Debiti verso clientela
30. Titoli in circolazione
31/12/2014
605.024
425.130
1.696.527
1.991.520
641.433
695.375
40. Passività finanziarie di negoziazione
15
50. Passività finanziarie valutate al fair value
230.558
251.914
60. Derivati di copertura
70. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di
copertura generica (+/-)
80. Passività fiscali
a) correnti
b) differite
6.734
4.494
2.240
21.155
18.910
2.245
90. Passività associate ad attività in via di dismissione
100. Altre passività
109.790
80.428
110. Trattamento di fine rapporto del personale
9.853
10.322
120. Fondi per rischi ed oneri
a) quiescenza e obblighi simili
b) altri fondi
5.195
5.998
5.195
5.998
130. Riserve tecniche
140. Riserve da valutazione
(27.906)
2.471
170. Riserve
42.881
33.304
180. Sovrapprezzi di emissione
39.698
39.724
177.215
177.215
(346)
(1.191)
126
128
3.701
10.794
3.540.483
3.744.302
150. Azioni rimborsabili
160. Strumenti di capitale
190. Capitale
200. Azioni proprie (-)
210. Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-)
220. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-)
Totale del passivo e del patrimonio netto
Area Amministrativa
Paolo Palliola
L'Amministratore Delegato
Divo Gronchi
Il Presidente
Alessandro Bandini
I Sindaci
Enzo Sollini
Massimo Melai
Giangaetano Bissaro
80
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Schemi del bilancio consolidato
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO AL 30 GIUGNO 2015
Voci
10.
20.
30.
40.
50.
60.
70.
80.
90.
100.
110.
120.
130.
140.
150.
160.
170.
180.
190.
200.
210.
220.
230.
240.
250.
260.
270.
280.
290.
300.
310.
320.
330.
340.
Interessi attivi e proventi assimilati
Interessi passivi e oneri assimilati
Margine di interesse
Commissioni attive
Commissioni passive
Commissioni nette
Dividendi e proventi simili
Risultato netto dell 'attività di negoziazione
Risultato netto dell 'attività di copertura
Utile (Perdite) da cessione o riacquisto di :
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
d) passività finanziarie
Risultato netto delle attività e passività finanziarie
valutate al fair value
Margine di intermediazione
Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di :
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
d) altre operazioni finanziarie
Risultato netto della gestione finanziaria
Premi netti
Saldo altri proventi/oneri della gestione assicurativa
Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa
Spese amministrative :
a) spese per il personale
b) altre spese amministrative
Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali
Altri oneri/proventi di gestione
Costi operativi
Utili (Perdite) delle partecipazioni
Risultato netto della valutazione al fair value delle attività
materiali e immateriali
Rettifiche di valore dell'avviamento
Utili (Perdite) da cessione di investimenti
Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle
imposte
Imposte sul reddito dell 'esercizio dell'operatività corrente
Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle
imposte
Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al
netto delle imposte
Utile (Perdita) d'esercizio
Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi
Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza della capogruppo
30/06/2015
30/06/2014
42.787
(19.144)
23.643
23.147
(674)
22.473
1.483
323
53.184
(24.925)
28.259
20.646
(581)
20.065
1.381
632
21.091
32.744
21.097
32.741
(6)
3
(83)
68.930
(28.087)
(27.852)
(371)
57
83.138
(21.329)
(20.576)
(608)
136
(145)
40.843
61.809
40.843
(40.526)
61.809
(45.528)
(23.515)
(17.011)
(29.633)
(15.895)
98
(780)
(112)
5.594
(35.726)
364
(5.920)
(745)
(71)
4.743
(47.521)
985
(207)
3
5.481
(1.782)
15.069
(8.358)
3.699
6.711
3.699
2
3.701
6.711
15
6.726
81
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Schemi del bilancio consolidato
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO AL 30 GIUGNO 2015 (con variazioni assolute e percentuali)
Voci
10.
20.
30.
40.
50.
60.
70.
80.
90.
100.
110.
120.
130.
140.
150.
160.
170.
180.
190.
200.
210.
220.
230.
240.
250.
260.
270.
280.
290.
300.
310.
320.
330.
340.
Interessi attivi e proventi assimilati
Interessi passivi e oneri assimilati
Margine di interesse
Commissioni attive
Commissioni passive
Commissioni nette
Dividendi e proventi simili
Risultato netto dell'attività di negoziazione
Risultato netto dell'attività di copertura
Utile (Perdite) da cessione o riacquisto di :
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
d) passività finanziarie
Risultato netto delle attività e passività finanziarie
valutate al fair value
Margine di intermediazione
Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di :
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
d) altre operazioni finanziarie
Risultato netto della gestione finanziaria
Premi netti
Saldo altri proventi/oneri della gestione assicurativa
Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa
Spese amministrative :
a) spese per il personale
b) altre spese amministrative
Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali
Altri oneri/proventi di gestione
Costi operativi
Utili (Perdite) delle partecipazioni
Risultato netto della valutazione al fair value delle attività
materiali e immateriali
Rettifiche di valore dell'avviamento
Utili (Perdite) da cessione di investimenti
Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle
imposte
Imposte sul reddito dell 'esercizio dell'operatività corrente
Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle
imposte
Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al
netto delle imposte
Utile (Perdita) d'esercizio
Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi
Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza della capogruppo
30/06/2015 30/06/2014
VAR ASS.
VAR%
42.787
(19.144)
23.643
23.147
(674)
22.473
1.483
323
53.184
(24.925)
28.259
20.646
(581)
20.065
1.381
632
(10.397)
5.781
(4.616)
2.501
(93)
2.408
102
(309)
-19,55%
-23,19%
-16,33%
12,11%
16,01%
12,00%
7,39%
-48,89%
21.091
32.744
(11.653)
-35,59%
21.097
32.741
(11.644)
-35,56%
(6)
3
(9)
-300,00%
(83)
68.930
(28.087)
(27.852)
(371)
57
83.138
(21.329)
(20.576)
(608)
(140)
(14.208)
(6.758)
(7.276)
237
-245,61%
-17,09%
31,68%
35,36%
-38,98%
136
40.843
(145)
61.809
281
(20.966)
-193,79%
-33,92%
40.843
(40.526)
(23.515)
(17.011)
98
(780)
(112)
5.594
(35.726)
364
61.809
(45.528)
(29.633)
(15.895)
(5.920)
(745)
(71)
4.743
(47.521)
985
(20.966)
5.002
6.118
(1.116)
6.018
(35)
(41)
851
11.795
(621)
-33,92%
-10,99%
-20,65%
7,02%
-101,66%
4,70%
57,75%
17,94%
-24,82%
-63,05%
(207)
3
207
(3)
n.s.
n.s.
5.481
(1.782)
15.069
(8.358)
(9.588)
6.576
-63,63%
-78,68%
3.699
6.711
(3.012)
-44,88%
3.699
2
3.701
6.711
15
6.726
(3.012)
(13)
(3.025)
-44,88%
-86,67%
-44,97%
82
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Schemi del bilancio consolidato
Patrimonio netto di terzi al 30.06.2015
Stock options
Derivati su proprie azioni
Variazione strumenti di capitale
Distribuzione straordinaria dividendi
Acquisto azioni proprie
Emissioni nuove azioni
Variazioni di riserve
Dividendi e altre destinazioni
Riserve
Esistenze al 01.01.2015
Modifica saldi di apertura
Operazioni sul patrimonio netto
Redditività complessiva esercizio 2015
Variazioni dell'esercizio
Allocazione risultato
esercizio precedente
Esistenze al 31.12.2014
Patrimonio netto del gruppo al 30.06.2015
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO
Capitale
a) azioni ordinarie
177.365
177.365
177.215
Sovrapprezzi di emissione (*)
39.724
39.724
Riserve
33.303
33.303
33.303
33.303
2.471
2.471
Azioni proprie (**)
(1.191)
(1.191)
Utile (Perdita) di esercizio
10.773
10.773
(9.543)
(1.230)
262.317
262.317
-
(1.230)
128
128
150
b) altre azioni
a) di utili
(26)
39.698
9.543
13
42.881
(22)
9.543
13
42.881
(22)
b) altre
Riserve da valutazione
(30.377)
(27.906)
Strumenti di capitale
Patrimonio netto del gruppo
Patrimonio netto di terzi
1.928
(13)
1.928
(1.083)
(1.083)
(346)
3.699
3.701
(26.676)
235.243
(2)
(2)
126
(*) L'importo di cui alla colonna "Variazioni di riserve" si riferisce alla perdita conseguita sulla negoziazione delle azioni proprie;
(**) La movimentazione dell'anno è riferita alla negoziazione sulle azioni proprie che incrementa e/o decrementa il patrimonio netto.
83
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Schemi del bilancio consolidato
PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA CONSOLIDATA
(dati in migliaia di euro)
Voci
10.
Utile (Perdita) d'esercizio
30/06/2015
30/06/2014
3.699
6.711
326
(390)
(2)
7
(30.692)
4.984
(9)
539
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a
conto economico
20.
Attività materiali
30.
Attività immateriali
40.
Piani a benefici definiti
50.
Attività non correnti in via di dismissione
60.
Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni
valutate a patrimonio netto
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a
conto economico
70.
Copertura di investimenti esteri
80.
Differenze di cambio
90.
Copertura dei flussi finanziari
100.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
110.
Attività non correnti in via di dismissione
120.
Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni
valutate a patrimonio netto
130.
Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte
(30.377)
5.140
140.
Redditività complessiva (Voce 10+130)
(26.678)
11.851
150.
Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi
2
15
160.
Redditività complessiva consolidata di pertinenza della capogruppo
(26.676)
11.866
84
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Principali indicatori
Principali indicatori della Cassa e del Gruppo
CASSA DI RISPARMIO DI SAN MINIATO - BILANCIO SEPARATO
Principali dati e indicatori patrimoniali
(stock in milioni di euro, indicatori in %)
Prodotto bancario
Raccolta totale
Raccolta diretta
Raccolta indiretta
Impieghi con clientela
Totale attivo
Patrimonio netto
Impieghi con clientela / Raccolta diretta (% su valori netti)
Totale attivo / Patrimonio netto
Attività deteriorate / Impieghi con clientela (% su valori netti)
Sofferenze / Impieghi con clientela (% su valori netti)
Rapporto di coperura attività deteriorate ( con perdite anticipate) (%)
Principali dati e indicatori economici
(stock in milioni di euro, indicatori in %)
Margine di interesse
Commissioni nette
Margine di intermediazione
Rettifiche nette per deterioramento crediti
Risultato netto della gestione finanziaria
Costi operativi
Utile (perdita) al lordo delle imposte
Utile (perdita) d'esercizio
Utile netto / Patrimonio netto (%)
Costi operativi / Margine di intermediazione (%)
(indice come definito dal FITD)
GRUPPO CARISMI - BILANCIO CONSOLIDATO
Principali dati e indicatori patrimoniali
(stock in milioni di euro, indicatori in %)
Prodotto bancario
Raccolta totale
Raccolta diretta
Raccolta indiretta
Impieghi con clientela
Totale attivo
Patrimonio netto del Gruppo
Impieghi con clientela / Raccolta diretta (% su valori netti)
Totale attivo / Patrimonio netto
Attività deteriorate / Impieghi con clientela (% su valori netti)
Sofferenze / Impieghi con clientela (% su valori netti)
Rapporto di coperura attività deteriorate ( con perdite anticipate) (%)
Principali dati e indicatori economici
(stock in milioni di euro, indicatori in %)
Margine di interesse
Commissioni nette
Margine di intermediazione
Rettifiche nette per deterioramento crediti
Risultato netto della gestione finanziaria
Costi operativi
Utile (perdita) al lordo delle imposte
Utile (perdita) d'esercizio
Utile netto / Patrimonio netto del Gruppo (%)
30/06/2015
7.720
5.265
2.569
2.696
2.455
3.537
233
95,6
15,2
17,1
7,9
38,1
31/12/2014
8.042
5.495
2.939
2.556
2.547
3.740
260
86,7
14,4
16,6
7,2
35,6
30/06/2015
30/06/2014
23,75
22,38
69,75
27,85
41,66
35,58
5,99
4,20
1,8
28,41
19,94
83,31
20,57
61,99
46,60
14,09
5,76
2,5
54,86
52,03
30/06/2015
31/12/2014
7.708
5.266
2.569
2.697
2.442
3.540
235
95,06
15,1
17,2
8,0
38,1
8.030
5.495
2.939
2.556
2.535
3.744
262
86,25
14,3
16,7
7,2
35,6
30/06/2015
30/06/2014
23,64
22,47
68,93
27,85
40,84
35,73
5,48
3,70
1,6
28,26
20,06
83,14
20,57
61,81
47,52
15,07
6,71
2,8
variazione annuale
assoluta / p.p.
%
-322
-4,0%
-230
-4,2%
-370
-12,6%
140
5,5%
-92
-3,6%
-203
-5,4%
-27
-10,4%
8,90
0,80
5,5%
0,50
0,70
2,50
variazione annuale
assoluta / p.p.
%
-4,7
-16,4%
2,4
12,2%
-13,6
-16,3%
7,3
35,4%
-20,3
-32,8%
-11,0
-23,6%
-8,1
-57,5%
-1,56
-27,1%
-0,7
2,8
variazione annuale
assoluta / p.p.
%
-322
-4,0%
-229
-4,2%
-370
-12,6%
141
5,5%
-93
-3,6%
-204
-5,4%
-27
-10,3%
8,80
0,8
5,4%
0,5
0,8
2,5
variazione annuale
assoluta / p.p.
%
-4,6
-16,3%
2,4
12,0%
-14,2
-17,1%
7,3
35,4%
-21,0
-33,9%
-11,8
-24,8%
-9,6
-63,6%
-3,0
-44,9%
-1,2
85
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Allegati
Allegati
PARTECIPAZIONI DELL’ISTITUTO AL
GIUGNO
5
Denominazione
Società controllate
FIDUCIA S.p.A. - San Miniato (Pi)
SAN GENESIO IMMOBILIARE S.p.A. - San Miniato (Pi)
Società collegate
CASSA DI RISPAMIO DI VOLTERRA S.p.A. - Volterra (Pi)
SOPRARNO SGR S.p.A. - Firenze
VEGAGEST SGR S.p.A. - Milano
Altre
BANCA D'ITALIA - Roma
C.S.E. CONSORZIO SERVIZI BANCARI Soc.cons.a r.l.-San Lazzaro di Savena (BO)
EUTELIA S.p.A. - Arezzo
FIDI TOSCANA S.p.A. - Firenze
(al fair value )
AFFITTO FIRENZE S.r.l. - Firenze
CARICESE S.r.l. - Bologna
CENTROFIDI TERZIARIO S.c.p.a. - Firenze
CITYPOST S.p.A. - Vecchiano (Pi)
CONSORZIO CENTO PERCENTO ITALIANO - Scandicci (Fi)
ECOFOR SERVICE S.p.A. - Pontedera (Pi)
ESCO PISA S.r.l. - San Giuliano Terme (Pi)
GEOFOR S.p.A. - Pontedera (Pi)
IMMOBILIARE OASI NEL PARCO S.r.l. - Milano
ISTITUTO CENTRALE BANCHE POPOLARI ITALIANE S.p.A. - Milano
MEDIAT S.r.l. - Roma
NOVASIM S.p.A. - Roma
P. B. S.r.l. - Milano
PROMO DESIGN Soc. Cons. a r.l. - Calenzano (Fi)
SIA S.p.A. - Milano
S.I.C.I.-SVILUPPO IMPRESE CENTRO ITALIA SGR S.p.A. - Firenze
SINTESIS S.r.l. - Livorno
SOCIETA' INFRASTRUTTURE TOSCANE S.p.A. - Firenze
SUTOR MANTELLASSI HOLDING S.r.l. - Firenze
S.W.I.F.T. SCRL - La Hulpe (Belgio)
TERRE DELL'ETRURIA Coop. Agricola tra Produttori - Donoratico (Li)
(al costo)
TOTALE
GENERALE
Quota
percentuale
Valore
Nominale
Valore
di Bilancio
100,0000
98,5000
130.000,00
9.850.000,00
9.980.000,00
181.774,95
7.965.577,83
8.147.352,78
20,0000
45,0000
23,5072
14.460.880,00
1.800.000,00
1.356.593,00
17.617.473,00
56.269.927,94
3.561.321,15
59.831.249,09
0,2173
4,0000
1,4083
1,5915
16.300.000,00
2.000.000,00
479.077,04
2.548.936,00
21.328.013,04
16.300.000,00
4.815.999,84
2.700.550,59
23.816.550,43
9,0900
2,7678
6,1744
10,4264
1,3333
0,8462
10,0000
0,8462
19,9900
0,2000
7,0169
7,9907
2,2600
5,0000
0,0245
10,0000
13,0000
1,5000
1,9998
0,0081
5,9656
5.428,46
44.980,47
1.194.064,00
265.874,00
258,23
9.900,00
2.500,00
22.880,00
199.900,00
85.116,00
8.420,31
67.048,00
2.689,40
5.500,00
5.404,62
516.460,00
39.000,00
450.000,00
2.327,00
1.125,00
349.901,65
3.278.777,14
426.764,89
231.012,87
1.194.064,00
195.255,72
258,23
9.900,00
224.592,17
4.526.450,00
1.829.994,00
6.620,31
6.935,56
5.934,08
586.618,84
56.893,32
225.081,08
7.876,40
349.901,65
9.884.153,12
52.204.263,18 101.679.305,42
86
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
I for ativa ai se si della Circolare . 85/
Allegati
della Ba ca d’Italia
I otte pe a za alla i hiesta d’i fo ati a ai se si della Ci ola e
del
di e
e
e
su essi i aggio a e ti, ell’a ito della elazio e sulla gestio e, si pu li a l’i di ato e elati o al
rendimento delle attività (cd. Public Disclosure of Return on Assets) calcolato come il rapporto tra gli
utili netti e il totale attivo del bilancio.
Dati in migliaia di euro
Indicatore relativo al rendimento delle attività
Utile (Perdita) d'esercizio (voce 290 di CE)
Totale Attivo
Indicatore relativo al bilancio separato
Utile (Perdita) d'esercizio (voce 320 di CE consolidato)
Totale Attivo
Indicatore relativo al bilancio consolidato
30/06/2015
4.200
3.537.229
0,12%
30/06/2014
5.761
3.771.527
0,15%
3.699
3.540.483
0,10%
6.711
3.775.333
0,18%
87
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