Amministrazione Provinciale di Piacenza - Area Programmazione territoriale – Infrastrutture – Ambiente SPTU - Servizio Programmazione Territoriale e Urbanistica Via Garibaldi 50, 29100 – PIACENZA, tel. 0523/7951 Standard di documentazione dei dati per l’Osservatorio Provinciale sulla Sostenibilità dello Sviluppo. P. Lega, R. Buschi Rapporto interno n. 04/03 Marzo 2003 1 - Premessa. Il progetto di Osservatorio Provinciale sulla Sostenibilità dello Sviluppo (OPS) prevede la realizzazione di un meta - database provinciale accessibile via web, in cui accentrare la documentazione relativa alle principali banche dati di soggetto ambientale, sociale, economico relative al territorio piacentino e gestite da soggetti pubblici e privati , e quella relativa ai principali indicatori di sostenibilità, sia già in uso che solo proposti dalle diverse Istituzioni nazionali e internazionali che in questo ultimo decennio hanno operato nel campo dello sviluppo sostenibile. Con questo progetto ci si propone non già di ricreare o duplicare gli archivi in un unico punto fisico, in modo che questi possano essere contemporaneamente accessibili dagli utilizzatori, ma di stabilire una rete di relazioni tra i soggetti detentori e gestori degli archivi, in modo che la tipologia del loro contenuto risulti trasparente e documentata, che il contenuto stesso possa essere consultato presso il gestore, e che almeno una sintesi dell’archivio ad un opportuno livello di aggregazione (ad es. per Comune) possa essere accentrata ed aggiornata in un unico punto di consultazione: si tratta cioè appunto di un meta – database composto essenzialmente dai metadati dei database di interesse. Che cos’è dunque la ‘metainformazione’? E’ l’informazione e la documentazione che rende comprensibile ed accessibile dagli utenti finali un insieme di dati. Il problema preliminare che si pone è quello di individuare uno standard di stesura dei metadati, in modo tale che questi possano essere visti e scambiati da utenti remoti che utilizzano già prodotti simili sulla rete globale; a questo scopo è stata condotta una rapida ricognizione degli standard attualmente presenti in questo campo. 2 - Gli standard internazionali e le esperienze già avviate. Nel campo dei dati documentali generali, lo standard più noto è quello proposto dal Dublin Core(1). Dublin Core è una associazione formatasi negli USA a partire da un workshop tenutosi nel 1995 presso la sede di OCLC (Online Computer Library Center) a Dublin, nell'Ohio. Questo standard è composto da elementi: il set minimo proposto nel dicembre 1996 è costituito da 15 elementi di base e si è esteso anche a sottoelementi o qualificatori: lo standard è in via di sviluppo ma il cosiddetto core dei 15 elementi della descrizione è rimasto stabile: Ciascun elemento è definito usando un set di 10 attributi ricavati dalla norma ISO 11179. Questi includono: N° 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Attributo Nome - Etichetta assegnata al dato Identificatore - Identificativo univoco assegnato al dato Versione - Versione del dato Registrazione di autorità - Entità autorizzata a registrare il dato Lingua - Lingua nella quale il dato è indicato Definizione - Indicazione che rappresenta chiaramente il concetto e la natura essenziale del dato. Obbligatorietà - Indica se il dato è richiesto sempre o solo in alcuni casi (contiene un valore) Tipo di dato - Indica la tipologia del dato che può essere rappresentato nel valore del dato stesso Occorrenza massima - Indica un limite alla ripetibilità del dato Commento - Un’osservazione che concerne l’applicazione del dato 1 La versione 1.1 del Dublin Core è stata approvata nel Marzo 2000 come accordo definito nel gruppo di lavoro del CEN (CWA – CEN Workshop Agreement). N° 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Campo titolo; autore o creatore; soggetto e parole chiave; descrizione (descrizione testuale del contenuto della risorsa, incluso un eventuale abstract); editore (l'entità responsabile della diffusione della risorsa nella sua forma presente); altro responsabile (persona o ente che ha contribuito intellettualmente); data (data in cui la risorsa à stata resa disponibile, nella forma AAAA-MM-GG); tipo di risorsa (la categoria cui appartiene la risorsa, secondo liste in via di sviluppo); formato (il formato dei dati, usato per identificare il software e hardware necessari per utilizzare la risorsa; è in corso di sviluppo una lista di formati); identificatore della risorsa (stringa di caratteri o numero univoci di identificazione della risorsa: ad es. l’URL); fonte (una stringa o un numero univoco di identificazione della fonte da cui la risorsa è derivata); lingua (lingua del contenuto della risorsa nella forma standard ANSI NISO Z39.53); relazione (esprime la relazione della risorsa con altre risorse); copertura (caratteristiche spaziali e/o temporali della risorsa); diritti (un link a una notizia di copyright o di diritti d'autore della risorsa). Tra i numerosi altri standard catalografici, nell’ambito europeo si è affermato uno standard per i metadati ambientali proposto dalla EEA (European Environmental Agency), ed elaborato dall’ETC/CDS (2). L’European Topic Center on Catalogue of Data Sources (ETC/CDS), uno dei 9 centri tematici dell’EEA, supporta l’attività dell’European Environment Information and Observation NETwork (EIONET), principale strumento dell’EEA nella raccolta di dati, informazioni e conoscenze finalizzate alla elaborazione dei rapporti sullo stato dell’ambiente, comunitari e nazionali. L’EIONET collega più di 500 istituzioni nei 18 Paesi della CE; ogni Paese ha individuato un proprio Ente di riferimento (National Focal Point, per l’Italia è l’ANPA-APAT) e 9 Centri Tematici (National Reference Centres, NTC) corrispondenti ai 9 Topic Center (ETC) dell’EEA. Lo standard dell’ETC/CDS si basa su di uno schema suddiviso in 5 sezioni: N° 1 2 3 4 5 Sezione Indirizzo del database Descrizione del database Copertura spaziale Copertura temporale Informazioni tecniche aggiuntive Nel campo dei dati geografici, gli Stati Uniti hanno elaborato un proprio standard (il CSGDM, Content Standard for Digital Geospatial Metadata, dell’FGDC, il Federal Geographic Data Committee, che risale al 1994 ed è stato successivamente aggiornato) (3): è uno schema relativamente complesso ed articolato che comprende circa 220 campi; lo schema CSGDM è strutturato in 7 sezioni, delle quali la prima e l’ultima obbligatorie: N° 1 2 3 4 5 6 7 Sezione identificazione del database; qualità dei dati; organizzazione spaziale dei dati; sistema spaziale di riferimento; informazioni sulle entità e gli attributi; informazioni di distribuzione; informazioni di riferimento sul metadato. In Europa ha lavorato per anni il CEN/TC 287, Comitato Europeo di Normalizzazione/Comitato Tecnico 287, “Geographic Information”, che ha pubblicato nel 1999 la Normativa relativa ai metadati geografici denominata Prestandard Europeo CEN/TC 287 (4), ma che nel 2000 ha cessato la propria attività in funzione di una unificazione dello standard CEN con 2 l’ISO. Lo standard CEN è stato già adottato da numerosi Enti italiani (es. Provincia di Trento) in attesa della formulazione definitiva dello standard ISO. Lo standard CEN è articolato su 9 sezioni: N° 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Sezione identificazione della base dati; descrizione generale; qualità complessiva della base dati; sistema di riferimento spaziale; estensione; definizione dei dati; classificazione; informazioni amministrative; informazioni sul metadata. Le 9 sezioni comprendono poi circa 180 campi: lo schema risulta pertanto molto articolato e complesso. Un terzo standard parallelo a questi, adottato negli anni passati anche da Enti e Istituzioni italiane (es. Provincia di Venezia), è quello dell’ANZLIC (Australia and New Zeeland Land Infomation Council) (5), molto più semplice e sintetico del CSGDM. Lo standard ANZLIC si basa su di uno schema composto da 10 categorie: N° 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Categoria Dataset Custode Descrizione Validità Status Accesso Qualità Contatti Data del metadata Metadati addizionali Le 10 categorie comprendono 25 campi descrittivi fondamentali. Rispetto ai modelli FGDC e CEN risulta decisamente più semplice e sintetico. L’ISO (International Organization for Standardization) ha iniziato nel 1995 l’attività di definizione delle normative relative al trattamento dei metadati geografici, istituendo il Comitato Tecnico TC 211 che ha elaborato una lunga serie di documenti successivi, giungendo infine nel 2001 al documento DSI-19115 (cosiddetto “draft”) relativo allo standard dei matadati (6); lo standard 19115 dovrebbe armonizzare sia il CSGDM che il CEN che l’ANZLIC che altri ancora, ed essere così universalmente riconosciuto: proprio a causa di questo suo intento di armonizzazione generale, la produzione dello standard sta risultando particolarmente lunga e laboriosa. Lo standard ISO prevede 22 campi fondamentali e un numero elevato di campi opzionali. 3 - Lo standard ETC/CDS. Come già accennato, l’ETC/CDS ha messo a punto uno standard di metainformazione delle basi dati ambientali europee in coerenza con gli standard GELOS e Dublin Core, in modo da favorire l’armonizzazione delle metainformazioni europee in questo campo. Lo standard ETC/CDS si basa su 61 campi descrittivi, di cui 19 obbligatori; l’insieme delle metainformazioni è suddiviso nelle 5 sezioni concettuali citate: Indirizzo, Sorgente dati, Copertura spaziale, Copertura temporale, Copertura tecnica. I campi sono elencati e descritti nella tab. seguente: 3 Sezione INDIRIZZO SORGENTE DATI COPERTURA SPAZIALE COPERTURA TEMPORALE COPERTURA TECNICA N° 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 Nome Nome Nome pr. Titolo Funzione URL e-mail Telefono Descrizione Nome dell’Organizzazione Nome proprio solo per le persone Titolo (es. Dott.) solo per le persone Funzione (es. Dirigente) solo per le persone Indirizzo della home page in Internet Indirizzo di posta elettornica Numero di telefono dell’Organizzazione o della persona, escluso codice internazionale Codice (ISO 3166) del paese Stato Codice postale o d’area Codice postale Nome della città Città Via e numero Via Casella postale e codice postale PO Box Lingua parlata dall’Organizzazione o dalla persona (ISO 639) Lingua Indirizzi precedenti o successivi Indirizzo Lista dei database che si riferiscono all’indirizzo corrente Sorgente Dati Parole chiave riferite al database corrente e estratte dal Thesaurus Parole Chiave Nome completo del database Titolo Nome completo in inglese Titolo inglese Breve descrizione del contenuto del database Riassunto Breve descrizione in inglese del contenuto del database Riassunto inglese Indirizzo del database in Internet URL Lingua del database originale (ISO 639) Lingua dati Lingua del metadati (questa) (ISO 639) Lingua metadati Data di creazione o modifica del metadata Data di creaz./mod. Restrizioni di accesso al database Limiti di accesso Restrizioni d’uso del database Limiti d’uso Informazioni su prezzi e formati dei dati originali Distribuzione Mezzo fisico di distribuzione (es. CDRom, ecc.) Mezzo di distrib. Riferimenti legislativi del database Legislazione Informazioni sugli eventuali dati correlati, di derivazione e derivati Dati correlati Indirizzi di riferimento del database: Amministratore, Creatore, Indirizzo dati Distributore Lista di località in Europa basata sui codici base NUTS Termini Puntatore, da settare on o off Flag Flag da settare on o off se il database è soggetto ad un controllo di q. Controllo Qualità Informazioni generali che non trovano posto nei campi successivi Note generali Descrive la tipologia di media (es. libro, giornale, ecc.) Gruppo Indica lo stato del progetto di database (es. in corso, concluso, ecc.) Status Informazioni aggiuntive sul riferimento spaziale Spiegazione Nome dell’area coperta, se c’è (es. Val di Fassa) Localizzazione Coordinate dell’area coperta: sono generate automaticamente nella Coordinate proiezione Lambert-Azimutale, o manualmente in un’altra proiezione Lista di località europee basate sui codici NUTS Località Il campo permette all’utente di inserire un oggetto (es. grafico) OLE Informazioni aggiuntive sui riferimenti temporali Spiegazione Frequenza di rilevamento (es. 1 mese, 1 anno) Intervallo Periodo di misura Aggiornamento Data iniziale dei dati del database Da Data finale A Informazioni aggiuntive di tipo tecnico (es. descrizione area coperta) Spiegazione Formato di acquisizione dei dati Acquisizione Risoluzione dell’eventuale mappa (in dpi o 1/cm) Risoluzione Scala originale della mappa Scala d’origine Scala di pubblicazione della mappa Scala di pubblic. Tipo di mappa (es. tematica, topografica) Tipo GIS usato per inserire i dati GIS Sistema di coordinate usato nell’acquisizione dei dati Coordinate Grandezza chimica, fisica o biologica o oggetto misurato Descr. parametro Unità di misura Unità Standard e/o metodo di misura Metodo Campo di variabilità della misura Precisione Estremi di misura Limite di misura Informazioni sulle procedure di controllo di qualità dei dati Controlli di Qualità Tab. – Campi costitutivi lo standard metadati di ETC/CDS. 4 Obbl. Obbl. Obbl. Obbl. Obbl. Obbl. Obbl. Obbl. Obbl. Obbl. Obbl. Obbl. Obbl. Obbl. Obbl. Obbl. Obbl. Obbl. Obbl. Obbl. 4 - Lo standard dei metadati geografici ISO/TC 211. Lo standard ISO 19115, proposto dal Comitato Tecnico 211 dell’ISO nell’ambito della metainformazione geografica, si trovava nella versione quasi definitiva di Draft International Standard (DIS) ad inizio 2002. Lo standard ISO è stato assunto dal Centro Interregionale di Documentazione per le Informazioni Territoriali, nella proposta di uno standard nazionale italiano di metainformazione geografica e di architettura di database geografici; un sottoinsieme dello standard ISO viene ora utilizzato anche dalla Regione Emilia Romagna nella documentazione dei propri database geografici, e il medesimo standard viene formalmente utilizzato dal software ESRI per la creazione della metainformazione sui propri database geografici e per la navigazione nei sistemi informativi geografici sul web. Lo standard ISO prevede un insieme minimo di 22 campi descrittivi N° 1 2 3 Campo Dataset title Dataset reference date Dataset responsible party 4 Geographic location of the dataset 5 6 7 8 Dataset language Dataset character set Dataset topic category Spatial resolution of the dataset 9 10 Abstract describing the dataset Distribution format 11 Additional extent information for the dataset 12 Spatial representation type 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 Reference system Lineage statement On-line resource Metadata file identifier Metadata standard name Metadata standard version Metadata language Metadata character set Metadata point of contact Metadata time stamp Descrizione titolo della Carta geografica data di pubblicazione o di riferimento della Carta. insieme di informazioni relative al responsabile della carta (Editore, Proprietario, ecc.). Riferimento spaziale espresso attraverso il bounding box, coordinate dei 4 vertici della Carta, o altro identificatore geografico codice ISO 639 che esprime la lingua in cui è scritta la Carta l'insieme di caratteri in cui è codificata la Carta insieme di parole chiave correlati alla Carta. è il numero che esprime il denominatore della scala di rappresentazione della carta o la risoluzione spaziale (ground sample distance). un testo descrittivo tendente a dare una spiegazione generale della Carta. il formato, e la sua versione, con cui viene distribuita la Carta (es. cartaceo, E00, DWG ecc.). ulteriori informazioni sull'estensione della Carta, riferimenti verticale e temporale. informazioni sul sistema di rappresentazione (raster, vector, ecc.) della Carta. informazioni sul sistema di riferimento (ellissoide, datum, ecc.). informazioni sulle fonti da cui è stata prodotta la Carta. eventuali informazioni on-line sulla distribuzione della Carta identificativo univoco che contraddistingue la Carta. nome dello standard utilizzato per i metadati. versione del suddetto standard codice ISO 639 che esprime la lingua in cui è scritto il file di metadati insieme di caratteri in cui è codificato il file di metadati. persona o organizzazione di contatto per i metadati. data di produzione dei metadati. 5 - Uno schema per l’OPS. L’Osservatorio Provinciale sulla Sostenibilità dello sviluppo (OPS) basa la propria attività sulla apertura al pubblico di un ‘metadatabase’ (MDB) ambientale e territoriale finalizzato a supportare le attività di pianificazione sostenibile nonché le valutazioni di sostenibilità dello sviluppo del sistema socio – economico – ambientale piacentino. Le basi dati dell’MDB dovranno essere documentate con schede di metadati formulate secondo gli standard citati, privilegiando una soluzione di estrema sintesi e semplicità. Si è ritenuto che la soluzione ideale per questo scopo sia quella di assumere come base di partenza lo schema Dublin Core, associandole un sintetico sottoinsieme degli standard ETC-DCS (già coerente con lo standard Dublin Core) e dell’ISO – TC 211. La scelta proposta per una prima sperimentazione operativa prevede i 21 campi elencati nella tabella seguente; per ogni campo sono riportati i riferimenti rispetto ai campi degli schemi Dublin Core (DC), ETC/DCS (ETC) e ISO/TC 211 (ISO); a fianco della denominazione del campo si è riportata una sintetica legenda. Il contenuto dei campi è testuale se non diversamente specificato. 5 N 1 2 3 Rif. DC DC 1 DC 10 DC 2 4 5 DC 11 DC 5 6 7 8 DC 3 DC 3 DC 4 9 10 11 12 Rif. ISO ISO12 1 Denominazione TITOLO IDENTIFICATORE AUTORE ISO12 14 ISO12 3 ORIGINE EDITORE ETC 16 ETC 19 ISO12 7 ISO12 9 SOGGETTO PAROLA CHIAVE DESCRIZIONE DC 7 DC 7 ETC 24 ETC 24 ETC 4447 ISO12 2 ISO12 2 DATA DI CREAZIONE ULTIMA MODIFICA AGGIORNAMENTO DC 14 ETC 40 ISO12 4 RIFERIMENTO SPAZIALE ETC 5152 ETC 50 ISO12 8 SCALA DI RAPPRESENTAZIONE ISO12 8 RISOLUZIONE SPAZIALE ISO12 12 SISTEMA DI RAPPRESENTAZIONE ETC 55 ISO12 13 SISTEMA DI RIFERIMENTO ETC 21 ETC 25 ISO12 15 FORMATO DATI URL LIMITI DI ACCESSO E/O USO ISO12 22 DIRITTI DATA DI PRODUZIONE DEI METADATI 13 14 Rif. ETC ETC 17 15 16 17 18 19 DC 9 DC 10 DC 15 20 21 DC 15 Legenda Nome completo del database Codice identificativo (ad es. il filename) Identifica univocamente il creatore del database; deve contenere: nome o rag. Sociale, indirizzo completo, referente, n° telefono, email Testo di identificazione della fonte da cui la risorsa è derivata L’entità responsabile della diffusione della risorsa nella sua forma presente; deve contenere: nome o rag. Sociale, indirizzo completo, referente, n° telefono, e-mail Indica il tema o la categoria, individuato in una lista bloccata Parole chiave, da un dizionario e/o libere Descrizione testuale del contenuto della risorsa (max 15 righe): deve descrivere la natura delle informazioni, la loro origine, l’organizzazione del database e il significato dei campi principali, se non esiste una legenda all’interno del db Data in cui la risorsa è stata resa disponibile Data ultimo aggiornamento della risorsa Frequenza di aggiornamento della risorsa (mensile, semestrale, annuale, periodica, ecc.) Caratteristiche spaziali della risorsa (coordinate dei limiti di estensione o descrizione dell’area di copertura) Scala originale della mappa (100000, 50000, ecc.) Risoluzione della mappa (minima unità cartografata in m2, Ha, Kmq, ecc.) o dei dati numerici (Comune, Provincia, Regione) Informazioni sul sistema di rappresentazione dei dati (raster, vettoriale, tabellare, ecc.) Informazioni sul sistema di riferimento (UTM, UTM f.n., GaussBoaga, ecc.) Indica il formato (xls, mdb, dbf, shp, dwg, ecc…..) Indirizzo del DATABASE in Internet Eventuali limitazioni di accessibilità e diffusione del DATABASE Testo di descrizione del copyright o di diritti d’autore della risorsa Data di produzione o ultimo aggiornamento del metadata Il soggetto, che indica il tema o la categoria dei dati, dovrà essere ricavato da una lista bloccata di temi; la lista iniziale potrà essere la seguente, desunta dallo schema dei temi proposto dalla CSD (Commissione sullo Sviluppo Sostenibile) dell’ONU; il tema “atmosfera” comprende sia le tematiche relative alla qualità dell’aria che quelle relative al clima e ai cambiamenti climatici globali; il tema “Land” è stato interpretato come “territorio” e comprende i sotto - temi CSD “agricoltura”, “foreste”, “urbanizzazione”, “desertificazione” e più in generale tutto ciò che riguarda il suolo; il tema “acqua” è relativo sia agli aspetti qualitativi che quantitativi delle acque di superficie e profonde; il tema CSD “consumo e produzione” è stato esploso nei sottotemi CSD “consumi”, “energia”, “rifiuti” e “trasporti”, che sono più immediatamente identificabili; la lista è indicata nella tab. seguente: N° 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 Soggetto Equità Salute Istruzione Abitazione Sicurezza Popolazione Atmosfera Territorio Acqua Biodiversità Economia Consumi Energia Rifiuti Trasporti Istituzioni 6 Andranno inoltre osservate alcune regole di compilazione: 1) Il soggetto deve essere unico, mentre le parole chiave potranno essere molteplici, separate da virgole; il dizionario suggerito è il GEMET dell’EEA; 2) i campi relativi a date saranno inseriti nel formato AAAAMMGG, che permette un ordinamento alfanumerico; 3) autore ed editore dovranno comprendere distintamente: il nome o la ragione sociale, l’indirizzo completo, il referente nel caso di società, il numero di telefono completo e un indirizzo di e-mail; 4) l’aggiornamento (frequenza di aggiornamento del database) è un testo in forma di numero e unità (es. 1 anno) o di aggettivo (annuale); 5) la scala di rappresentazione (valida per la cartografia) è il denominatore del rapporto di scala (es. 5000, 10000, ecc.); 6) la risoluzione spaziale è un testo che esprime la minima unità spaziale cui sono riferiti i dati, o in forma di numero (es. 25 Ha per un raster), o in forma di unità amministrativa (es. Comune, Provincia per dati tabellari); 7) il sistema di riferimento è un testo che descrive compiutamente il sistema di coordinate (es. UTM con falso nord, secondo la convenzione in uso c/o Regione E.R.); 8) il formato dei dati è sinteticamente l’estensione del file con cui vengono distribuiti (quindi le 3 lettere caratteristiche delle estensioni commerciali: xls, mdb, ecc.); 9) diritti e limiti di accesso sono testi di descrizione dei diritti d’autore, delle modalità di acquisizione dei dati, delle restrizioni d’uso, ecc. Un facsimile della scheda di metadati proposta è riportata di seguito; l’archivio dei metadati sarà organizzato in un database Access per consentire query ed estrazioni su chiavi o su filtri; lo stesso database Access potrà infine produrre la scheda automaticamente sotto forma di report. La scheda di metadati sarà resa disponibile sul web alle pagine dell’OPS in un formato pubblico (pdf o htm). 6 - Bibliografia di riferimento. 1) “Dublin Core Metadata Element Set, Versione 1.1”, Laboratorio per le metodologie e la catalogazione per la didattica, ICCU 1998, cfr. http://www.iccu.sbn.it/dublinco.html 2) “ETC/CDS – The final package 2001”, EEA, ETC/CDS, cfr. http://www.mu.niedersachsen.de/cds/ 3) “Content Standard for Digital Geospatial Metadata”, FGDC 1998, cfr. http://www.fgdc.gov/metadata/contstan.html 4) “Lo standard CEN TC 287”, Provincia di Trento, Servizio Urbanistica, cfr. http://www.provincia.tn.it/urbanistica/siu/metaasp/main.htm#_Toc500175478 5) “ANZLIC Metadata Guidelines: core metadata elements for geographic information in Australia and New Zealand”, ANZLIC 2001, http://www.anzlic.org.au/pubinfo/2358011755 6) “Architettura del repertorio cartografico”, Centro Interregionale 2001, cfr. http://www.centrointerregionale.it/public/Architettura_Repertorio_32.rtf 7 8 OSSERVATORIO PROVINIALE SULLA SOSTENIBILITA’ DELLO SVILUPPO Provincia di Piacenza Scheda metadati TITOLO: IDENTIFICATORE: AUTORE: ORIGINE: EDITORE: SOGGETTO: PAROLE CHIAVE: DESCRIZIONE: DATA DI CREAZIONE: ULTIMA MODIFICA: AGGIORNAMENTO: RIFERIMENTO SPAZIALE: SCALA DI RAPPRESENTAZIONE: RISOLUZIONE SPAZIALE: SISTEMA DI RAPPRESENTAZIONE: SISTEMA DI RIFERIMENTO: FORMATO DATI: . URL: LIMITI DI ACCESSO: DIRITTI: DATA DI PRODUZIONE DEI METADATI: 9