Programmi per ensembles ITA - Reggio Iniziative Culturali

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MADE IN ITALY
La canzone italiana: anni 1910 – 1950
(Scelta, elaborazioni e strumentazioni di ALESSANDRO LUCCHETTI)
ENSEMBLE NOVECENTO E OLTRE
Direttore
ANTONIO BALLISTA
Paola Frè - flauto
Luca Avanzi – oboe
Mauro Pedron - clarinetto
Evandro Dall’Oca - fagotto
Ugo Favaro - corno
Ivano Buat - tromba
Fulvio Luciani e Elena Ponzoni - violini
Roberto Tarenzi - viola
Cecilia Radic - violoncello
Omar Lonati - contrabbasso
Alessandro Lucchetti - pianoforte
Luca Gusella - percussione
Presentazione
“Made in Italy” propone inediti arrangiamenti per ensemble o sola orchestra in un linguaggio mutuato
dalla musica classica di alcune tra le più indimenticabili canzoni italiane, scelte in un ambito temporale
di un quarantennio (dagli anni dieci agli anni cinquanta) del secolo scorso. Tale musica non è solo uno
struggente identikit di quell’ epoca ma anche uno dei culmini della creatività italiana di quel periodo.
La prima esecuzione di questo programma avvenne nel 2002, nella stagione del Teatro alla Scala. Fu
poi portato in tournée in Uruguay, Argentina e Brasile con grande successo.
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Programma
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D’ANZI
D’ANZI
Tu musica divina - Bambina innamorata - Ma le gambe
Silenzioso slow - Non dimenticar…(le mie parole) - Ma l’amore no
LAZZI E SBERLEFFI
KRAMER
CONSIGLIO
MORBELLI
PESTALOZZA
Pippo non lo sa
Il pinguino innamorato - Maramao perché sei morto
Ba-ba-baciami
Ciribiribìn
LACRIME
GILL
MARCHETTI
SIMI
BERTINI
DE CURTIS
Come pioveva
Non passa più
Addio signora
Un’ora sola ti vorrei
Non ti scordar di me
MASCHERONI
MASCHERONI
Bombolo -Fiorin fiorello - Lodovico - Tu che mi fai piangere - Tango della
gelosia
ILLUSIONI
OLIVIERI
SCIORILLI
FRAGNA
KRAMER
Tornerai
Perduto amore (In cerca di te)
Signora illusione
Non ti fidar (di un bacio a mezzanotte)
ESOTISMI
DI LAZZARO
DI CHIARA
RIPP
Le carovane del Tigrai
La spagnola
Creola
BIXIO
BIXIO
Canzone sospirata - Lucciole vagabonde - Tango delle capinere Parlami d’amore Mariù - La canzone dell’amore (solo per te Lucia)
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MOVIE CHARMS
La magia del cinema attraverso la musica
ENSEMBLE NOVECENTO E OLTRE
Paola Frè flauto
Mauro Pedron clarinetto
Fulvio Luciani violino
Claudia Ravetto violoncello
Athos Bovi percussione
Antonio Ballista - direttore e pianista
Lorna Windsor - soprano
Presentazione
L’avventura di raccogliere temi provenienti da colonne sonore cinematografiche organizzandoli in una
forma concertistica per pianoforte a quattro mani è iniziata nel 1988. Musa ispiratrice ancor più che
committente fu il soprano Alide Maria Salvetta la quale, insieme ad Antonio Ballista, mi chiese di
realizzare un suo sogno nel cassetto: cantare in concerto le più belle canzoni dei films di Walt Disney.
Dapprima la richiesta mi disorientò e a questa iniziale perplessità succedette ben presto lo sconforto:
quando cominciai a leggere al pianoforte gli spartiti. Che disastro! A parte l’esercito di errori, i temi
erano sì affascinanti, ma di così breve respiro che mi chiesi se sarei mai riuscito a dar loro una veste
adatta alla sala da concerto. Più tardi, sostenuto anche dalla convinzione che la musica possa vivere
vite diverse rivelando lati insospettati, mi convinsi che l’operazione non rappresentava solo una sfida
tecnica, ma anche l’occasione per mettere le mani nella mia biografia uditiva e... perché no! una chance
di rinnovare il repertorio. Nacque così Incantesimi: la prima delle fantasie ad essere composta,
originariamente per voce femminile pianoforte e orchestra, e successivamente trascritta per piano a 4
mani. Divisa in tre parti (relative ai films Biancaneve, Mary Poppins e Cenerentola) collegate da due
brevi momenti scanzonati (“Chi ha paura del lupo cattivo” e la celebre “Marcia di Topolino”), la
fantasia ha un andamento formale irregolare: a tratti sembra perdere il filo conduttore in giochi a
scatole cinesi per poi accelerare bruscamente collegando i temi in modo insolito. L’intento è quello di
indurre nell’ascoltatore lo stesso stupore provato da Alice nell’accorgersi di riuscire a passare per il
buco di una serratura! Più tardi cominciai a prenderci gusto e alla prima fantasia ne seguì una seconda:
Amarcord, dedicata alle musiche di Nino Rota per i films di Fellini. Vi sono rappresentati tutti i più
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importanti (La dolce vita, 8½, La strada, Amarcord etc.) e alcuni meno famosi come “Le notti di
Cabiria”, “Il Bidone” o “Tre passi nel delirio”, in un susseguirsi a perdifiato in cui temi che ci pare di
aver già ascoltato vengono in realtà da films diversi, esaltando l’atmosfera di magica ironia cara
all’autore. A questo punto mi chiesi: “perché non elaborare un intero programma sul cinema?” E
cominciai a lavorare a Non solo Charlot che raccoglie (pur essendo la più lunga delle quattro) solo una
parte dei numerosissimi temi che l’incredibile fantasia di Charlie Chaplin produsse per la maggior
parte dei suoi films. Siamo di fronte a un genio di prima grandezza (fatto che si vuol rimarcare nel
titolo): pensate! Non è solo interprete e creatore di quell’impareggiabile maschera tragicomica che
tutti conosciamo, non è solo regista dei suoi films ma ne compone anche le musiche inventando la
colonna sonora di alto livello: quella, cioè, in grado di interpretare così bene i significati presenti nelle
immagini (atmosfere, idee, sentimenti), da riuscire ad evocarne tutta la magia anche in loro assenza.
Ho pensato di dividere la composizione in due parti: una relativa ai films muti, l’altra a quelli sonori,
rispettando così, in qualche modo, la cronologia delle pellicole ed evidenziando quanto la presenza di
un testo drammaturgico possa fare la differenza in termini d’ispirazione (anche musicale!). E veniamo
così all’ultima nata, la più breve e scanzonata delle fantasie, dedicata ad un grande compositore degli
anni ‘60: Henry Mancini. Magari il nome non dirà granché a molti, ma riconoscendo temi come “La
Pantera Rosa” o “Moon River” si dovrà ammettere che le musiche di tanto autore, cresciuto alla scuola
di Glenn Miller, non potevano mancare in un programma come questo. Dal titolo eloquente di Una
Pantera a Hollywood, il brano non presenta novità formali rispetto ai precedenti; esso si svolge un pò
come Amarcord, senza ritorni e confidando solamente nell’alternanza fra motivi ritmici e melodici così
caratterizzati e comunicativi da non richiedere particolari elaborazioni. Per quanto riguarda invece
l’aspetto formale e le strumentazioni, mi sono ispirato alle trascrizioni e alle parafrasi di Liszt: esempi
tuttora ineguagliati per la capacità di ricreare il senso dell’originale, non accontentandosi di trasferire
pedestremente le note da un organico all’altro (vedi le sinfonie di Beethoven per pianoforte), o
addirittura di raccontare una storia parafrasando i temi di un melodramma (Norma, Don Giovanni,
Rigoletto etc.)
Alessandro Lucchetti
Programma
C. CHAPLIN-A. LUCCHETTI
Non solo Charlot
fantasia di temi dai films di C. Chaplin
N. ROTA-A. LUCCHETTI
Amarcord
fantasia di temi dai films di F. Fellini
*
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*
*
*
H. MANCINI-A. LUCCHETTI
Una ”Pantera” a Hollywood
temi e canzoni dalle colonne sonore di H. Mancini
AUTORI VARI-A. LUCCHETTI
Incantesimi
fantasia di canzoni dai films di W. Disney
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RITMI RUGGENTI, MELODIE STRUGGENTI
Ideazione, elaborazioni e strumentazioni di ALESSANDRO LUCCHETTI
ENSEMBLE DELL’ORCHESTRA DA CAMERA DI MANTOVA
Antonio Ballista - direttore
Lorna Windsor - soprano
Alessandro Lucchetti - pianoforte
Presentazione
Un titolo evocativo, e in sé musicalissimo, racchiude il fascino del cinema ed un breve, ma gustoso,
excursus nella canzone italiana della prima metà del secolo scorso, in versioni per un ensemble di
tredici strumenti.
Questi mondi, apparentemente distinti, sono accomunati (e si esaltano reciprocamente) dalla
prevalenza di due caratteristiche fondamentali della musica: il ritmo e la melodia. La magia dei film
della Disney è restituita dalle musiche di Bianca Neve e i sette nani, Cenerentola e Mary Poppins. Tre
fantasie separate da deliziosi cammei pianistici: I tre porcellini e la Marcia di Topolino. Completa la
prima parte, il ritratto di un gigante del genere: Henry Mancini, indimenticato autore di evergreen
quali La pantera rosa e Moon River.
D’Anzi e Mascheroni (gli autori più rappresentativi, insieme a Bixio, della canzone degli anni trenta e
quaranta) troneggiano nella seconda parte. A loro sono accostati due medley.
Il primo, dal titolo assai eloquente di Lazzi e Sberleffi, raccoglie le cosiddette canzoni della fronda,
realizzate, con grande spirito, per pianoforte a quattro mani; mentre il secondo, Illusioni, alterna brani
drammatici a momenti più scanzonati o ironici e si conclude (ed insieme ad esso anche il concerto)
con la pagina più recente della selezione: Non ti fidar (di un bacio a mezzanotte) di Gorni Kramer.
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Programma
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MANCINI-LUCCHETTI
Una Pantera a Hollywood
Fantasia di temi dalle colonne sonore di H. Mancini
Incantesimi canzoni dai film di W. Disney
(musiche di Churchill, Livingstone e altri)
AUTORI VARI –LUCCHETTI
*
*
*
*
*
D’ANZI
D’ANZI
Tu musica divina - Bambina innamorata - Ma le gambe
Silenzioso slow - Non dimenticar…(le mie parole) - Ma
l’amore no
LAZZI E SBERLEFFI
KRAMER
CONSIGLIO
MORBELLI
PESTALOZZA
Pippo non lo sa
Il pinguino innamorato - Maramao perché sei morto
Ba-ba-baciami
Ciribiribìn
ILLUSIONI
OLIVIERI
SCIORILLI
FRAGNA
KRAMER
Tornerai
Perduto amore (In cerca di te)
Signora illusione
Non ti fidar (di un bacio a mezzanotte)
MASCHERONI
MASCHERONI
Bombolo -Fiorin fiorello - Lodovico - Tu che mi fai
piangere - Tango della gelosia
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Organico: flauto, oboe, clarinetto, fagotto, corno, tromba, percussione, pianoforte, quintetto d’archi
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POULENC - HINDEMITH
ENSEMBLE DELL’ORCHESTRA DA CAMERA DI MANTOVA
Antonio Ballista – pianista e direttore
Roberto Abbondanza - baritono
Presentazione
Hindemith e Poulenc, due mondi così diversi accostati nello stesso programma. In realtà le
poetiche di questi due grandi compositori (entrambi scomparsi nel 1963) vanno ben oltre le
etichette consolidate dall’abitudine, di restauratore della tradizione preclassica tedesca per
Hindemith e di restauratore della clartè degli antichi clavicembalisti francesi per Poulenc.
In questo programma, infatti, entrambi aderiscono senza residui alle poetiche del music-hall e
della musica da fiera, patrocinate nei primi decenni da Jean Cocteau. Un avvicinamento
apparentemente impossibile, eppure fecondo di illuminazioni reciproche.
Programma
FRANCIS POULENC (1899 - 1963)
Trois Mouvements perpétuels
Assez modéré
Très modéré
Alerte
Rapsodie nègre
Prélude
Ronde
Honoloulou – Intermède vocal
Pastorale
Final
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Le Bestiaire ou Cortège d’Orphèe
Le Dromadaire
La Chèvre du Thibet
La Sauterelle
Le Dauphin
L’ Ecrivisse
La Carpe
Le Bal masqué - cantata profana
Préambule et Air de bravoure
lntermède
Malvina
Bagatelle
La dame aveugle
Finale
***
PAUL HINDEMITH (1895 – 1963)
Suite 1922 – per pianoforte
Marsch
Shimmy
Nachtstück
Boston
Ragtime
Kammermusik No.1, op.24 no.1 per 12 strumenti
Sehr schnell und wild
Mässig schnell Halbe
Quartett: Sehr langsam und mit Ausdruck
Finale 1921: Lebhaft
Organico: Flauto, oboe, clarinetto, fagotto, tromba, pianoforte, 2 percussioni, fisarmonica, 2 violini,
viola, violoncello, contrabbasso
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