“I SOFISTI E SOCRATE”

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QUESTIONARIO RIEPILOGO
“I SOFISTI E SOCRATE”
1. Chi sono i Sofisti? Quali nuovi temi affronta la filosofia con l’arrivo dei Sofisti?
2. Qual è il rapporto fra democrazia e diffusione della sofistica?
3. Che significa che la sofistica è un “movimento illuminista”?
4. In che senso la “tecné” è la categoria centrale della sofistica? Perché possiamo definire i sofisti
“tecnici dello spirito”?
5. Spiega il significato del celebre frammento di Protagora: “L’uomo è misura di tutte le cose”.
6. Spiega il significato delle tre tesi di Gorgia secondo le quali: “Nulla è. Se anche qualcosa fosse
sarebbe inconoscibile. Se anche fosse conoscibile sarebbe incomunicabile”. Quali conclusioni trae
Gorgia da queste sue convinzioni?
7. Ricostruisci le argomentazioni con cui Gorgia difende Elena
8. Perché per i sofisti la retorica è così importante? Come si deve intendere l’espressione di
Protagora “rendere forte il discorso più debole”?
9. Per la prima volta con la sofistica si pone il “problema delle leggi”: esplicitane i temi di fondo e
fai una rapida rassegna delle posizioni dei principali sofisti che se ne sono occupati. In
particolare soffermati sull’affermazione di Gorgia secondo cui “La giustizia è ciò che le leggi
ritengono tale” e sull’affermazione di Trasimaco secondo cui “il giusto è ciò che giova al più
forte”.
10. Chi era Socrate? Quali fonti abbiamo a disposizione per ricostruire il suo pensiero e la sua
personalità?
11. Perché Socrate rifiuta programmaticamente di scrivere?
12. Perché Socrate è spesso definito “il primo filosofo”? Qual è secondo lui la prima condizione
della ricerca e del dialogo filosofico?
13. Precisa sinteticamente aspetti di affinità e motivi di contrasto fra Socrate ed i Sofisti
14. Esplicita le fasi del dialogo socratico precisando quale funzione fondamentale esso assolve nella
sua filosofia.
15. In che senso Socrate può essere definito “l’inventore del concetto”?
16. In cosa consiste la virtù secondo Socrate? Chi commette il male secondo il filosofo?
17. Quali sono le principali critiche mosse al razionalismo di Socrate?
18. Come è stato interpretato il “demone socratico”?
LESSICO: relativismo (conoscitivo e morale), nichilismo, retorica, eristica, diritto
positivo, ironia, maieutica, definizione, intellettualismo etico
“Apologia di Socrate”: guida all’analisi dell’opera:
1. Contestualizza l’opera facendo riferimento agli avvenimenti storici del processo a
Socrate
2. Sintetizza l’opera utilizzando lo schema seguente: 1) i vecchi accusatori; 2) le
accuse recenti; 3) la missione di Socrate; 4) la condanna
3. Rispondi alle seguenti domande:
a. Precisa quali sono le “vecchie calunnie” e quale ne è l’origine, e quali invece le accuse
contestate a Socrate in tribunale.
b. Sintetizza le argomentazioni con cui Socrate si difende dalle accuse mossegli da Meleto.
c. Perché Socrate ha sempre rifiutato di partecipare alla vita politica ateniese?
d. Quale metafora utilizza Socrate per far comprendere il suo rapporto con Atene?Qual è la
missione di cui si sente investito? Quale insegnamento vuole trasmettere agli ateniesi?
e. Perché Socrate non teme la morte e quindi rifiuta altre pene come, ad esempio, l’esilio?
4. Esplicita il senso dei seguenti passi dell’Apologia:
• “Quel che importa è che voi facciate attenzione se io dico cose giuste o meno perché questa è,
in fin dei conti, la virtù del giudice, mentre quella dell'oratore è di dire la verità”.
• “Soltanto dio è sapiente e in quel responso egli ha voluto appunto dire che la sapienza umana
è ben poca cosa, anzi, nulla addirittura. ... «O uomini, il più sapiente di voi è chi, come
Socrate, sa che la sua sapienza non conta proprio nulla.»”.
• “Hai torto, amico, se pensi che un uomo di qualche merito debba star lì a calcolare il rischio
di vita e di morte, invece di pensare se ciò che fa è giusto o ingiusto e se si è comportato da
uomo onesto o malvagio ... Non credo che un malvagio possa fare del male a un uomo
buono”.
• “Il più gran bene, per un uomo, sta nell'indagare continuamente sulla virtù e sulle altre
questioni di cui mi avete sentito discutere”.
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