UrbanPost Disturbi alimentari e Fiocchetto Lilla: si muore male

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16/3/2016
Disturbi alimentari e Fiocchetto Lilla: si muore male, indagare la psiche al posto che dare colpe alla modella magra ­ UrbanPost
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mercoledì 16/03/2016 di Valeria Panzeri in Anoressia
Disturbi alimentari e Fiocchetto Lilla: si muore
male, indagare la psiche al posto che dare
colpe alla modella magra
Si è celebrata ieri la giornata dedicata ai disturbi alimentari,
contraddistinta dal Fiocchetto Lilla. Vediamo di fare informazione
veramente utile e non retorica da bar…
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Sponsorizzato da Ieri si è celebrata la giornata dei disturbi alimentari, rappresentata dal Fiocchetto Lilla. Dopo la
sensibilizzazione mediatica, però, è prioritario tirare le fila di un discorso che rischia di essere troppo
spesso banalizzato nella ricerca di ragioni assolutamente inadeguate per giustificare un lento suicidio
quali sono i comportamenti anoressici e bulimici. C’è così tanta necessità di trovare una risposta
adeguata davanti alla violenza che si può arrivare a far subire al proprio corpo che negli ultimi anni
abbiamo assistito a criminalizzazioni al limite del parossistico verso modelle troppo magre – esistono
anche persone di costituzione estremamente minuta – che non possono essere additate come vaso di
Pandora. Perché dire a una persona che soffre di un disturbo tanto sadico, complesso e stratificato “tu
non mangi perché vuoi essere magra come le modelle” equivale a trattarla come una deficiente che per
pura vanità sarebbe disposta ad ammazzarsi, a non avere figli, a perdere i capelli, a non avere la forza di
sollevare un dizionario pur di avere un bel culetto. Ma per favore…
In Italia circa 3 milioni di persone ne soffrono, in prevalenza donne, l’ADI, Associazione Italiana di
Dietetica e Nutrizione, sottolinea i tassi di decesso nella popolazione affetta da questi problemi. Fra i
malati psichiatrici i disturbi alimentari sono fra le prime cause di morte. “Proprio perché legati alla sfera
psichica, uno degli aspetti più preoccupanti dei disturbi è legato alla individuazione precoce di queste
patologie che necessitano di cure complesse e di un lavoro multidisciplinare. Circa il 60­70% delle
persone con disturbi del comportamento alimentare, infatti, ottiene il più delle volte risposte
terapeutiche aspecifiche e non efficaci” spiega Massimo Vincenzi, consigliere della Fondazione ADI e
coordinatore del gruppo sui DCA dell’ADI.
Gli spettri che si affollano nella mente di chi soffre di disturbi alimentari vanno indagati da medici
competenti, evitate le autodiagnosi ma, soprattutto, è bene anche evitare la confusione tra coloro che
tengono alla propria forma fisica ed estetica con coloro per il quale diventa uno strumento di controllo e
di ossessione. Attenti alle facili conclusioni, l’eccessiva magrezza non è per forza indicativa di una
malattia psichiatrica così, al contrario, si può essere profondamente sofferenti senza mostrare segni
evidenti sul corpo. Per ulteriori informazioni vi rimandiamo al sito di professionisti www.aditalia.net.
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Disturbi alimentari e Fiocchetto Lilla: si muore male, indagare la psiche al posto che dare colpe alla modella magra ­ UrbanPost
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