1 TITOLO I PRINCIPI GENERALI Articolo 1 Autonomia finanziaria L'Azienda Sanitaria Locale Benevento (che in seguito sarà indicata Azienda), é dotata di autonomia finanziaria fondata su risorse proprie e trasferite, secondo quanto stabilito dall'ordinamento giuridico e dall’atto aziendale. Le risorse finanziarie dell'Azienda sono costituite: - dalle entrate derivanti dai finanziamenti per le prestazioni e per le funzioni assistenziali attribuite ai sensi dell’art. 8 sexies del d. lgs. 229/1999; - dalle entrate proprie derivanti dalle quote di partecipazione alla spesa da parte dei cittadini; - dagli introiti connessi all'esercizio dell'attività libero-professionale dei vari operatori; - dai corrispettivi relativi ai servizi integrativi a pagamento; - dalle entrate di natura patrimoniale; - dalle entrate per trasferimenti regionali, di quota parte del fondo sanitario regionale, statali e di altre pubbliche amministrazioni per il finanziamento di specifiche attività; - da entrate di qualsiasi altra natura. Le risorse finanziarie dell'Azienda sono destinate allo svolgimento delle funzioni di assistenza attribuite dal d.lgs 502/92 e successive modificazioni ed integrazioni, dalle Leggi Regionali n.ri 2 e 32/94 e n. 2/98 e dai relativi provvedimenti attuativi. Articolo 2 Autonomia patrimoniale L'Azienda ha un proprio patrimonio composto da tutti i beni mobili, immobili, ivi compresi quelli da reddito e dalle attrezzature acquisite direttamente dall’Azienda o a seguito di atti di liberalità compreso i beni trasferiti dallo Stato, dalla Regione Campania o da altri Enti Pubblici in virtù di leggi o di provvedimenti amministrativi. Il patrimonio è disponibile secondo il regime della proprietà privata, fermo restando le disposizioni di cui all'articolo 830, 2° comma, del Codice civile e gli altri limiti imposti dalla legge. Articolo 3 Autonomia gestionale L'Azienda è dotata di autonomia gestionale propria da svolgersi secondo gli indirizzi fissati dal Direttore Generale in linea con le direttive della Regione Campania ed in particolare con quelle contenute nel Piano Sanitario Regionale. I Dirigenti ed i Funzionari preposti all'erogazione dei servizi assicurano il regolare svolgimento, partecipando alla programmazione delle spese in linea con le disponibilità delle risorse. Essi sono tenuti a proporre soluzioni che siano ispirate al massimo rendimento qualitativo, ed alla razionalizzazione delle risorse finanziarie. Assumono la piena e completa responsabilità della gestione, nel rispetto degli obiettivi di gestione fissati dal Direttore Generale. A ciascuna macrostruttura corrisponde un Centro di Responsabilità articolato in uno o più centri di costo o di ricavo o provento. A ciascun Centro di responsabilità è affidato un complesso di risorse da utilizzare per l'espletamento delle attività alle quali il medesimo è preposto. Articolo 4 Principi generali del controllo interno Ai sensi del d. lgs. 286/99 l’Azienda, nell’ambito della sua autonomia, si dota di strumenti adeguati a: - Garantire la legittimità, regolarità e correttezza dell’azione amministrativa (controllo di regolarità 2 amministrativa e contabile); - Verificare l’efficacia, l’efficienza ed economicità dell’azione amministrativa al fine di ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi di correzione, il rapporto tra costi/risultati (controllo di gestione); - Valutare le prestazioni del personale con qualifica dirigenziale (valutazione della dirigenza); - Valutare l’adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, programmi e altri strumenti di determinazione dell’indirizzo politico, in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti (valutazione e controllo strategico). Articolo 5 Determinazione e copertura dei costi dei servizi sanitari Nella determinazione dei costi dei servizi sanitari vi concorre ogni spesa od onere realmente sostenuto dall'Azienda, compresi gli ammortamenti dei beni impiegati. Alla determinazione dei costi dei servizi sanitari si perviene attraverso preventive proposte annuali di budget da redigersi nei termini e con le modalità, di cui al Titolo II del presente Regolamento. I costi dei servizi sanitari sono coperti con le risorse indicate all’art. 1. Articolo 6 Tenuta e conservazione delle scritture contabili Le scritture contabili dell'Azienda sono tenute e conservate a cura dell’U.O.C. Economico Finanziaria con le modalità previste dalla legge e dal presente regolamento. Il sistema di contabilità Aziendale, deve consentire la rilevazione dell'attività amministrativa e gestionale sotto il triplice aspetto finanziario, economico e patrimoniale. La tenuta delle scritture contabili è realizzata attraverso i seguenti libri e registri: libro giornale; libro degli inventari; giornale di cassa sul quale vanno riportati cronologicamente i numeri e le date degli ordinativi d'incasso e dei mandati di pagamento con l'indicazione, altresì, del numero del conto corrente di Tesoreria, nonché le generalità del debitore o creditore, la causale e l'importo; libro mastro; registro unico delle fatture come statuito dall’art. 42 del D.L. 66/2014 convertito in Legge n. 89/2014. Le scritture contabili sono tenute con strumenti informatici, e conservate anche su supporti magnetici secondo le modalità previste dalla legge. Il libro giornale, i registri IVA, il libro degli inventari, il registro dei cespiti ammortizzabili, il libro mastro ed il giornale di cassa sono conservati esclusivamente su supporti informatici e possono essere stampati, in tutto od in parte, su richiesta del Collegio Sindacale e degli organi competenti. Articolo 7 Contabilità economico patrimoniale Le scritture contabili devono consentire, anche attraverso sistemi di contabilità analitica ed in relazione ai singoli obiettivi, programmi o progetti, la valutazione dei costi e l'analisi dei relativi benefici. L’U.O.C. Economico-Finanziaria assicura, attraverso l'uso di sistemi informatici, la tenuta della contabilità economico patrimoniale utilizzando il metodo della partita doppia applicata al sistema del reddito. Il Direttore Generale favorisce l'introduzione e lo sviluppo di strumenti informatici per la tenuta della contabilità economica, patrimoniale, analitica e direzionale per l'attuazione del controllo di 3 gestione e, garantisce, al personale degli Uffici preposti, la formazione, qualificazione ed aggiornamento professionale necessari. Articolo 8 Contabilità analitica La contabilità analitica é attuata attraverso la rilevazione dettagliata delle singole operazioni poste in essere dai vari Centri di responsabilità. Esse sono raggruppate cronologicamente, secondo le classificazioni prescritte dall'ordinamento contabile in modo da consentire la dimostrazione di tutte le operazioni che rilevano ai fini dell'imputazione dei costi e dei ricavi ai singoli centri di responsabilità. Lo strumento di rilevazione contabile è il conto. Articolo 9 Contabilità fiscale Alla contabilità generale é affiancata la contabilità fiscale per tutti i servizi rilevanti ai fini dell'l.V.A.. Articolo 10 Contabilità separate L’U.O.C. Economico-Finanziaria cura le contabilità separate, nell’ambito della contabilità generale, previste da disposizioni di legge, dai regolamenti aziendali o da specifiche disposizione del Direttore Generale per l’osservazione di specifici fenomeni ritenuti di rilevanza aziendale. 4 TITOLO II BILANCIO E PROGRAMMAZIONE Articolo 11 Funzioni La programmazione ed il bilancio, aziendale, riflettono gli obiettivi definiti dal Direttore Generale sulla base degli indirizzi previsti dagli atti di programmazione nazionale e regionale. Articolo 12 Programmazione Entro il 10 settembre di ogni anno il Direttore Generale predispone, un breve documento programmatico generale (Direttiva Annuale Generale) nel quale sono illustrate le linee di sviluppo dell’anno dell’Azienda in coerenza con quanto previsto dal piano strategico triennale aziendale. La direttiva identifica i principali risultati da realizzare e determina, in relazione alle risorse assegnate, gli obiettivi di miglioramento, indicando progetti speciali e scadenze intermedie. Contestualmente il Direttore Generale propone ai singoli Centri di responsabilità di cui all’art. 14 una scheda di budget contenente i dati di attività e di consumo relativi all’anno in corso e agli esercizi precedenti. Entro il 30 settembre, ciascun Centro di responsabilità fa pervenire alla Direzione Generale le proprie motivate indicazioni circa gli obiettivi da raggiungere, i costi da sostenere e le entrate che prevede di realizzare. I Centri di responsabilità presentano proposte gestionali esecutive che devono essere compatibili con le risorse di entrata programmate e con le dotazioni consolidate attribuite ordinariamente, descrivendo le modalità di svolgimento della gestione e la graduazione delle risorse finanziarie di ciascun centro di costo ed indicando analiticamente la tipologia, l'entità e l'uso dei fattori produttivi da utilizzare per il raggiungimento dell'obiettivo programmato. Le proposte gestionali sono formulate per centri di attività (costo e ricavo) e presentati dai titolari dei Centri di responsabilità sotto forma di budget su modelli forniti dalla Direzione Generale. Ciascun Centro di responsabilità ha il compito di far convergere il contributo di tutti i propri collaboratori alla stesura della proposta di budget, ed in ogni ambito di lavoro sono create le condizioni per favorire la massima espressione di idee e proposte di miglioramento. Articolo 13 Budget Il budget è un documento annuale in cui sono esplicitate le azioni che le singole unità operative dell’Azienda, avvalendosi delle risorse assegnate, devono realizzare nell’ambito delle scelte strategiche Aziendali. Il budget costituisce lo strumento per realizzare un’efficiente e costante verifica dell’andamento della gestione sia in termini di risultati raggiunti che di costi sostenuti. Il budget sottende un processo previsionale, accurato e coordinato, che utilizza in modo organico tutti gli elementi conoscitivi Aziendali, nonché un’assunzione diffusa di responsabilità da parte dei dirigenti assegnati ai diversi centri di responsabilità dell’Azienda. La previsione di budget dei fattori produttivi da impiegare nel periodo di riferimento è espressa a valore. Per il personale dipendente è indicata la previsione dei costi delle unità assegnate, per le immobilizzazioni ed i costi pluriennali (manutenzioni straordinarie, attrezzature sanitarie, informatiche e beni mobili) sono indicate le quote di ammortamento previsionali. Articolo 14 Assegnatari dei Budget I budget sono riferiti ai centri di responsabilità. 5 Il Centro di Responsabilità è un segmento Aziendale, che opera per raggiungere determinati risultati ed è individuabile in una persona che assume la responsabilità delle azioni intraprese. Il Centro di responsabilità è individuato in base alla rilevanza degli obiettivi assegnati e delle risorse umane, tecnologiche e finanziarie a disposizione. I centri di responsabilità si distinguono in: - Centri di attività chiamati ad attivare i processi di produzione tipici dell’Azienda e quindi a garantire l’erogazione dei servizi; - Centri di spesa che supportano i processi produttivi e sono chiamati a gestire l’acquisizione dei fattori produttivi utilizzati dai centri di attività. Per fattori produttivi si intendono le tipologie di risorse impiegate nel processo produttivo (personale, prodotti farmaceutici, utenze, materiali, manutenzione, etc.). Il budget riferito ai centri di attività contiene obiettivi di prestazioni sanitarie, integrati da quelli di efficienza, qualità ed economicità. Il budget comprende i ricavi da prestazioni ed i costi di produzione dei servizi sanitari e di svolgimento di programmi e progetti specifici finanziati da altri enti pubblici o privati. Il totale delle previsioni economiche dei centri di attività deve trovare corrispondenza nella previsione economica dei costi e dei ricavi complessivi dell’Azienda indicati nel bilancio economico preventivo. Articolo 15 Responsabilità ed autonomia dei centri di attività e di spesa I centri di attività garantiscono l’attuazione dei programmi annuali previsti nel piano Aziendale e nel piano di struttura operativa assumendosi la responsabilità del raggiungimento dei risultati indicati. I centri di spesa attivano tutte le procedure amministrative per garantire la disponibilità dei fattori produttivi ai centri di attività. Il responsabile del budget, nell’espletamento dell’incarico di direzione della struttura operativa, governa l’impiego delle risorse entro la previsione del budget finalizzandole agli obiettivi assegnati; periodicamente verifica l’andamento delle attività e l’andamento complessivo dei costi sulla base di specifici report. Il responsabile del centro di attività e di spesa deve perseguire l’efficienza dei processi produttivi e risponde della gestione complessiva delle risorse a disposizione. E’ vincolato nei contenuti ma non nei modi, dagli indirizzi del Direttore Generale. Assume l'autonomia gestionale ed organizzativa del Centro di responsabilità; sceglie ed attua gli assetti organizzativi ritenuti più idonei al raggiungimento degli obiettivi mediante un'adeguata risposta alle esigenze dell'utenza, l'ottimale utilizzazione delle risorse, il pieno utilizzo delle strutture e delle apparecchiature, la razionalizzazione dei costi di produzione dei servizi ed infine, la soddisfazione degli operatori riguardo al loro ruolo professionale, alla congruità ed equità dei carichi di lavoro e dei sistemi di riconoscimento. Articolo 16 Bilancio economico di previsione annuale Il bilancio economico di previsione annuale è costituito dall’insieme delle previsioni dei costi dei fattori produttivi o dei servizi da impiegare e dei ricavi conseguenti all’attività di esercizio e del conseguente prevedibile risultato economico. Il bilancio rappresenta la linea guida della gestione economica e deve tendere al pareggio dell’esercizio. Il bilancio economico preventivo è redatto secondo lo schema del conto economico del bilancio di esercizio previsto dalle disposizioni nazionali e regionali in materia. 6 Articolo 17 Allegati al bilancio economico di previsione Sono allegati al bilancio di previsione: - il conto economico pluriennale di previsione; - il budget previsionale di cassa; - relazione illustrativa. - programma triennale dei lavori pubblici e l’elenco annuale redatti dal dirigente UOC Tecnico Manutentivo ex art. 128 comma 9 del d.lgs, 163/06 e s.m.i. Il conto economico pluriennale di previsione è elaborato, nel periodo considerato, con riferimento agli strumenti Aziendali di programmazione sanitaria regionale, e rappresenta l’attuazione in termini economici dei livelli assistenziali, dei programmi e dei progetti aziendali. Esso, salvo se diversamente previsto dalla Regione, ha durata triennale. Il bilancio pluriennale è redatto secondo lo schema previsto dalle norme regionali. Il budget di cassa, quale strumento interno di previsione della situazione di cassa per l’esercizio, riguarda la previsione dei tempi di entrata e di uscita di cassa. Il budget è suddiviso in due parti: previsioni delle entrate di cassa e delle previsioni delle uscite di cassa. Le previsioni devono tener conto dei flussi di cassa distinti per conti correnti speciali, fruttiferi ed infruttiferi, della Banca d’Italia. Il budget di cassa si propone l’obiettivo di prevedere, tra l’altro, eccessi o deficienze di cassa e stabilire una sana base per il controllo corrente della situazione di cassa. La relazione illustrativa fornisce la dimostrazione analitica dei valori previsti indicandone criteri di formazione e di valutazione delle varie poste di bilancio. Articolo 18 Approvazione del bilancio economico preventivo Il bilancio economico preventivo con i suoi allegati è approvato dal Direttore Generale entro il 30 novembre di ciascun anno. Al bilancio annuale di previsione economica è accompagnata la relazione del Collegio Sindacale. Entro 30 giorni dall’approvazione copia del bilancio di previsione e degli allegati è trasmessa alla Regione Campania a cura della Segreteria della Direzione Generale. Articolo 19 Gestione dei budget dei centri di spesa e di entrata Il Direttore Generale, annualmente, e successivamente all'approvazione del bilancio individua, ai sensi del d.lgs. 29/93, i Dirigenti ai quali è affidata la competenza e la responsabilità dell'acquisizione dei fattori produttivi da impiegare nella gestione determinando gli obiettivi di gestione da perseguire. Agli stessi sono attribuiti, unitamente alle dotazioni necessarie, i budget di spesa. Il bilancio economico previsionale può essere suddiviso nei seguenti budget per la gestione: Budget del personale; Budget degli acquisti di beni di consumo e di materia prime; Budget degli acquisti di servizi (servizi appaltati, manutenzioni, utenze, servizi sanitari); Budget delle spese amministrative e generali; Budget degli investimenti; Budget dei ricavi. 7 Articolo 20 Variazioni di budget E’ facoltà del Direttore Generale modificare le dotazioni di risorse attribuite alla gestione dei centri di spesa su motivata proposta del Dirigente competente nell'ambito delle assegnazioni di budget. L’U.O.C. Economico-Finanziaria provvede ad apportare le modifiche al budget del centro di spesa su autorizzazione del Direttore Generale. Se le variazioni alle dotazioni dei budget influenzano i budget di altri servizi, queste devono essere preventivamente comunicate ai responsabili dei servizi interessati i quali possono formulare osservazioni entro 5 giorni dalla ricezione. 8 TITOLO III PROCEDURE PER LE RISCOSSIONI Articolo 21 Fatturazione delle prestazioni L’U.O.C. Economico-Finanziaria provvede all’emissione delle fatture per le attività eseguite dall’azienda, ed alla conseguente registrazione contabile e fiscale delle stesse. Le Unità Operative competenti devono comunicare all’U.O.C. Economico-Finanziaria, gli elementi utili e la documentazione da trasmettere al creditore per l’emissione delle fatture e dei documenti contabili per la riscossione dei ricavi. La medesima Unità Operativa avrà cura di trasmettere o consegnare la fattura al cliente, anche con procedure informatiche. Il Servizio competente dovrà eseguire le scritture contabili riepilogative, almeno mensili, delle fatturazioni emesse dall’incaricato del servizio cassa di cui al titolo VII del presente regolamento. L’U.O.C. Economico-Finanziaria provvederà ad eseguire i riscontri contabili sul servizio cassa ed ad impartire le necessarie istruzioni in merito. Articolo 22 Riscossione di entrate Le entrate afferiscono all’Azienda attraverso il proprio Tesoriere sulla base di ordinativi d’incasso che contengono i seguenti elementi: L’indicazione del debitore; L’ammontare della somma da riscuotere; La causale; L’indicazione del conto corrente speciale a cui è destinata l’entrata; L’importo in cifre ed in lettere; L’esercizio finanziario e la data di emissione; Il numero progressivo. Gli ordinativi d'incasso sono sottoscritti dal Dirigente Responsabile dell’U.O.C.EconomicoFinanziaria. In caso di assenza o impedimento del Dirigente gli ordinativi d'incasso possono essere sottoscritti da chi ne fa le veci, o dal Direttore Amministrativo. Gli ordinativi d’incasso sono cronologicamente registrati nel giornale di cassa e sono trasmesse al Tesoriere con apposite distinte numerate progressivamente con modalità informatiche. Articolo 23 Versamento di entrate Il versamento consiste nel trasferimento delle somme riscosse direttamente dagli agenti della riscossione nella cassa dell’Azienda. Gli agenti della riscossione formalmente autorizzati ed in particolare l’incaricato del servizio di cassa provvedono, previa annotazione cronologica in apposito registro, a versare al Tesoriere entro il giorno successivo, non festivo, gli incassi delle somme riscosse, salvo che siano autorizzati dal Direttore Amministrativo, previa valutazione di convenienza e l’adozione di misure idonee di sicurezza, ad eseguire versamenti periodici che comunque non possono essere superiori ai cinque giorni dall’incasso delle somme riscosse. 9 TITOLO IV PROCEDURE PER I PAGAMENTI Articolo 24 Atti di spesa Gli atti sono assunti con deliberazione del Direttore Generale o con determinazione dirigenziale nell’ambito delle deleghe attribuite ai Dirigenti. Il Direttore Generale può delegare il Direttore Amministrativo, Sanitario e/o i Dirigenti in sede di attribuzione dei budget o con apposito provvedimento di delega, in relazione agli specifici settori di attività, ad assumere atti che impegnano l’Azienda verso l’esterno. La delega può essere revocata in qualunque momento con atto scritto e motivato. Le proposte di deliberazioni del Direttore Generale e le determinazioni dirigenziali di acquisizione di beni e servizi, o che comunque comportino costi a carico dell’Azienda, devono contenere il numero di autorizzazione alla spesa, voce di conto, ed ogni altro elemento utile ad individuare la spesa assunta dall’Azienda per l’acquisizione del bene e/o servizio, l’esercizio di riferimento ed i relativi importi da autorizzare, ed i presumibili conti economici (codice e descrizione degli stessi), del piano dei conti regionale. Più analiticamente vengono così specificati: Centro di Costo Responsabile; Centro di Costo Destinatario; Validità (periodo di competenza del provvedimento); Importo complessivo dell’atto; Importo ricadente sull’esercizio in corso; Voce di conto; Budget di riferimento; C.I.G. Gli atti di spesa approvativi di contratti di beni e servizi devono indicare altresì il Direttore di esecuzione del contratto al quale è demandato la verifica dell’esecuzione degli stessi, nonché a disporre le attestazioni di cui all’articolo successivo. La U.O.C.Provveditorato-Economato, trasmette, entro e non oltre tre giorni dall’avvenuta approvazione del contratto, copia dello stesso, unitamente ad una stampa eseguita con la procedura informatica aziendale, alla unità ordinante e/o destinataria del servizio o in alternativa provvede ad allegare il contratto in formato elettronico al sistema informatico aziendale. Gli atti che prevedono costi non attribuiti in sede di budget sono assunti sotto la personale responsabilità del proponente che ne risponde in proprio nei confronti dei terzi. Nei casi di necessità ed urgenza il Direttore Generale, adeguatamente motivando il provvedimento, può disporre la registrazione della spesa in eccedenza al budget, dandone comunicazione alla U.O.C. Economico Finanziaria. Non sono oggetto di registrazione contabile gli atti amministrativi relativi a competenze riconosciute ed attribuite al personale dipendente dell’Azienda. Gli atti che prevedono assunzioni o trasferimenti da altri enti di personale devono contenere la dichiarazione di conformità al piano di programmazione di assunzione del personale, presentato unitamente al conto economico previsionale, e/o l’attestazione di invarianza della spesa ed il rispetto dei limiti imposti dalla legge e dalle altre disposizioni regionali in materia. Gli atti che prevedono il riconoscimento di competenze maturate o prevedono selezioni e passaggi di categoria o livello al personale dipendente devono contenere l’attestazione della copertura delle spese nell’ambito dei fondi previsti dai CC.NN.LL.. 10 Articolo 25 Ordini di acquisto Gli ordini di spesa sono eseguiti dai Dipartimenti (Prevenzione e Salute Mentale), dai Distretti, dalle UU.OO.CC. Sanitarie ed Amministrative, dall’U.O.C. Tecnico-Manutentivo e Patrimonio, dalla Direzione Sanitaria e dalla U.O.C. Farmaceutica, (unità ordinanti). L’ordine di spesa deve essere elaborato e stampato obbligatoriamente dalla procedura informatica aziendale integrata. L’ordine di acquisto deve contenere i dati relativi ai prezzi, ai quantitativi o alla prestazione richiesta al fornitore, il cig e l’indicazione della deliberazione o determinazione di spesa approvativa del contratto. L’ordine deve inoltre specificare il luogo, i tempi massimi di consegna della merce, se non previsti contrattualmente, l’obbligatorietà per il fornitore di indicare sulla fattura e sul d.d.t. il numero dell’ordine informatico. Dovrà inoltre contenere l’indicazione che il fornitore dovrà segnalare all’ordinante, prima della consegna della merce, l’eventuale discordanza dei prezzi indicati sullo stesso con quelli previsti contrattualmente. L’ordine di acquisto dovrà altresì contenere il termine di pagamento, l’indicazione che la fattura dovrà obbligatoriamente pervenire per posta elettronica certificata all’indirizzo: [email protected] o con altre modalità di interscambio previste per la fatturazione elettronica e le informazioni sulla tracciabilità dei flussi finanziari. Gli ordini informatici aziendali dovranno essere eseguiti solo da contratti o utilizzando prenotazioni di budget “sub-autorizzazioni di spesa”, provviste dell’espressa menzione dell’atto autorizzativo della spesa medesima e del relativo CIG. In caso di inadempienza contrattuale sui tempi e sulle modalità di consegna o su altre clausole previste dal contratto il magazzino di ricezione della merce, provvederà a darne comunicazione alla Struttura Complessa interessata, secondo quanto previsto dal capitolato generale d’oneri per l’appalto delle forniture di beni e servizi. La S.C. interessata comunica al fornitore ed alla U.O.C.Economico-Finanziaria l’addebito della sanzione attribuita per il recupero della somma. Per i dispositivi medici e per il materiale protesico di valore unitario superiore a 1.500 € che per convenienza o che per la loro natura è depositato direttamente presso i centri di costo utilizzatori del bene, le richieste di reintegro delle scorte minime all’U.O.C. Farmaceutica, devono essere corredate dall’attestazione di utilizzo del bene con l’indicazione dei codici dell’utente (n. di cartella di clinica) e della diagnosi di dimissione e procedura medico-chirurgica. Gli ordini di spesa non effettuati con le modalità sopraindicate, o effettuati da soggetti non assegnatari del relativo budget, sono assunti sotto la diretta responsabilità dell’ordinante, che oltre a poter essere sottoposto a provvedimento disciplinare né risponde in proprio nei confronti del fornitore. Gli ordini di spesa in economia, con le modalità ed alle condizioni previste dagli art.li 35 e ss. devono essere eseguiti, attraverso la procedura informatica integrata aziendale. I servizi che eseguono gli ordini di spesa sono tenuti a verificare almeno trimestralmente lo stato degli ordini emessi. In ogni caso alla fine dell’esercizio devono essere chiusi gli ordini informatici per la merce o le prestazioni non eseguite al termine dell’esercizio. Per i beni oggetto di collaudo la presa in carico della merce e la richiesta di inventariazione all’U.O.C. Provveditorato-Economato, deve avvenire al momento della consegna del bene. Il verbale di collaudo a cura del funzionario incaricato, deve essere allegato, previa acquisizione informatica dello stesso, unitamente al d.d.t. al ricevimento al sistema informatico. Per l’accettazione e collaudo della apparecchiature biomediche si rimanda a quanto riportato nella procedura aziendale adottata con deliberazione D.G. n. 406 del 12/12/2011. Gli ordini di acquisto possono essere inviati ai fornitori anche attraverso la pec aziendale direttamente dal sistema informatico aziendale previo assenso degli stessi. 11 Articolo 26 Beni di consumo in conto visione o prova ed in conto deposito Il Direttore Generale e/o il Direttore Amministrativo, o il Dirigente Responsabile dell’U.O.C. Provveditorato-Economato se delegato, effettuate le opportune valutazioni, può autorizzare, per alcune specifiche categorie di beni, la consegna in visione e prova degli stessi. L’autorizzazione deve indicare la data di restituzione del bene. La merce consegnata a titolo di visione e prova deve essere annotata in appositi registri a cura della S.C. consegnatario della stessa. La S.C. consegnataria del bene in visione e prova, che ha la necessità di acquisire il bene in visione, ne dà tempestiva comunicazione al’U.O.C. Povveditorato-Economato, per il tramite dell’U.O.C. Farmaceutica o del magazzino economale, con relazione motivata, per la predisposizione dell’atto amministrativo di acquisizione del bene. L’acquisizione avviene previa autorizzazione del Direttore Generale secondo le procedure previste dalla legge o dai regolamenti aziendali. Per talune categorie di beni, il Direttore Generale, effettuate le opportune valutazioni di convenienza economica, su relazione motivata predisposta dal Dirigente dell’U.O.C. interessata, può autorizzare l’U.O.C.Provveditorato-Economato a procedere alla acquisizione di beni di consumo con il conto deposito. Entro e non oltre il 31 gennaio dell’anno successivo i consegnatari devono trasmettere, al fine di eseguire le relative scritture contabili, l’elenco dei beni di consumo in conto visione o prova ed in conto deposito, separato per tipologia di titolo giuridico, esistenti al 31 dicembre di ciascun anno. Articolo 27 Liquidazione delle spese La liquidazione tecnica e amministrativa consiste nell’accertamento, da parte del Responsabile del Servizio che ha ordinato l’acquisto della risorsa, che la fornitura, il lavoro o la prestazione siano stati eseguiti e che siano state rispettate le condizioni contrattuali ed i requisiti merceologici e tipologici che furono concordati. L’unità aziendale addetta alla ricezione dei beni, acquisisce i documenti di trasporto (d.d.t.), verificando la rispondenza tra quanto contenuto nell’ordinativo, quanto contenuto nel d.d.t. e quanto effettivamente consegnato. Le eventuali contestazioni sono annotate alla consegna sul d.d.t.. L’unità ordinante procederà ad apporre sul d.d.t., la dicitura “Si attesta che la qualità, la quantità ed i prezzi contenuti nell’ordine di spesa corrispondono con quanto previsto con la Determina/Contratto indicato sullo stesso ordine e che sono state rispettate le condizioni contrattuali riguardo ai tempi e modi di fornitura”, unitamente alla data ed alla firma leggibile del dirigente della unità ordinante o suo delegato. L’unità ordinante procederà ad inserire tale documento con la predetta attestazione, dopo averne acquisito elettronicamente l’immagine “scannerizzazione”, al sistema informatico aziendale allegando il documento al relativo ricevimento informatico. Tale operazione deve essere eseguita entro e non oltre 10 giorni dalla ricezione della merce e/o del servizio. L’unità ordinante conserverà la documentazione in originale da esibire solo su richiesta. Nel caso in cui si provvede a restituire merce già contabilizzata al sistema informativo aziendale, l’unità operativa che ne ha disposto la restituzione provvederà a richiederne nota di credito al fornitore avendo cura di trasmetterne copia alla U.O.C..E.F.. Relativamente invece ai contratti dei servizi e di tutti gli altri contratti continuativi (noleggi, leasing operativo, manutenzione, consulenza, etc.), entro dieci giorni dalla scadenza del periodo di riferimento, la U.O. che deve eseguire i riscontri contrattuali inserisce al sistema informatico aziendale il ricevimento della prestazione. Più specificatamente: 12 a) Noleggi e leasing occorre allegare al sistema (Scannerizzare) in fase di consegna del bene presa in carico del bene e relativo verbale di verifica e collaudo; b) Manutenzione: inserire nel sistema (scannerizzare) rapporto d’intervento; c) Per tutte le altre tipologie di prestazioni: allegare al sistema una comunicazione protocollata contenente specifica relazione dalla quale si evinca inequivocabilmente che la stessa sia stata eseguita conformemente a quanto previsto dal relativo contratto con particolare riguardo ai tempi, alla qualità e ai modi di esecuzione della stessa. Nel caso in cui il servizio non sia stato regolarmente eseguito, il Direttore dell’esecuzione del Contratto o il Responsabile Unico del Procedimento provvederà alla contestazione dell’inadempimento sulla base della seguente procedura, che dovrà essere conformemente riprodotta anche nei capitolati speciali, qualora la prestazione e/o il bene sia fornito previo svolgimento di apposita gara di appalto: a) Le irregolarità riscontrate dovranno risultare da verbale redatto in contradditorio tra l’azienda, rappresentata o dal referente del Direttore dell’esecuzione del contratto o dai responsabili individuati presso i dipartimenti, i Distretti, le strutture complesse, e l’esecutore, nel quale siano specificamente indicate le irregolarità o inadempienze riscontrate. b) Sulla base del predetto verbale, il Direttore dell’esecuzione del contratto entro dieci giorni dalla fine del mese di riferimento provvederà a contestare l’inadempimento all’esecutore, assegnando il termine perentorio di sette giorni (o diverso termine indicato nel contratto) per l’acquisizione di eventuali controdeduzioni e prospettando l’applicazione delle penali e/o delle ulteriori eventuali sanzioni previste dal capitolato speciale e dal contratto (pagamento parziale in caso di prestazioni incomplete, risoluzione, incameramento della cauzione, ecc.). La predetta comunicazione è inviata per conoscenza alla U.O.C Provveditorato-Ecoomato; c) Decorso il termine di cui sopra ed acquisite le controdeduzioni, il Direttore dell’Esecuzione del Contratto ne dà comunicazione alla U.O.C. Provveditorato e per conoscenza alla U.O.C. E.F., unitamente alle proprie valutazioni; d) La U.O.C. Provveditorato, sulla base delle valutazioni del Direttore dell’Esecuzione, procede all’applicazione della penale o delle altre misure sanzionatorie previste dal contratto, dandone contestuale comunicazione al Direttore dell’Esecuzione ed alla U.O.C..E.F.. Le fatture e le note di credito/debito di acquisizione di beni e servizi devono pervenire esclusivamente a mezzo posta elettronica certificata all’indirizzo: [email protected] o attraverso il Sistema di Interscambio, deputato alla ricezione delle fatture elettroniche, all’esecuzione di controlli sui file ricevuti e alla trasmissione delle fatture elettroniche di cui alla Legge 244/2007, modificata dal Decreto Legislativo 201 del 2011. Il file della fattura dovrà essere allegato alla registrazione contabile sul sistema informatico e conservato in apposita cartella, denominata con il numero di registrazione della fattura con la seguente modalità anno/numero/ditta o con analoghi sistemi che consentono una immediata ricerca della stessa. Nel caso in cui la fattura non perviene a mezzo pec o attraverso il Sistema di Interscambio il Dirigente Responsabile dell’U.O.C. Economico Finanziario dovrà segnalare alla ditta, anche a mezzo mail, l’obbligo dell’invio della fattura a mezzo pec. Il numero di registrazione contabile potrà assumere rilevanza sia quale protocollo generale che quale protocollo contabile ed I.V.A.. La U.O.C. Economico-.Finanziaria provvede alla registrazione contabile al sistema informatico aziendale della fattura, previa corrispondenza di quanto indicato in fattura con l’ordine ed il ricevimento effettuato, nel sistema informatico (OLIAMM) dal centro competente. La registrazione 13 contabile viene eseguita ai fini I.V.A., per il movimento di prima nota e per la liquidazione contenente la data di scadenza del pagamento della fattura secondo quanto previsto dai relativi contratti aziendali. Nel caso in cui l’importo della fattura non coincida con l’importo risultante dal ricevimento eseguito al sistema informatico aziendale la U.O.C.E.F., porrà la fattura in attesa di verifica, chiedendone la regolarizzazione al Centro di Costo competente. Trascorsi inutilmente giorni 15 dalla comunicazione il suddetto Centro di Costo, qualora non provveda a regolarizzare la procedura, sarà obbligata a chiedere alla Ditta fornitrice apposita nota di credito e/o debito, dandone comunicazione, per conoscenza all’U.O.C. Economico Finanziaria. Nel caso in cui la non concordanza tra l’importo del ricevimento e l’importo della fattura sia dovuta per effetto di arrotondamenti, la cui differenza comunque non deve essere superiore ad € 2,00, il responsabile del procedimento procederà ad aggiornare direttamente gli importi dei ricevimenti attraverso la procedura informatica aziendale. Nel caso in cui la fattura contiene l’ordine, ma il ricevimento non risulta ancora eseguito, il responsabile del procedimento individuato dal Direttore della U.O.C. G.E.F. solleciterà, a mezzo mail, all’utente che ha emesso l’ordine, il relativo ricevimento informatico. Se l’inadempimento è reiterato il Dirigente Responsabile della U.O.C.E.F. segnalerà la circostanza al Direttore Amministrativo e Generale che provvederanno a richiamare formalmente l’inadempiente. Per le fatture prive dell’indicazione dell’ordine, entro e non oltre 15 giorni dalla ricezione il Dirigente Responsabile della U.O.C..E.F., potrà richiedere l’emissione della nota di credito, se le stessa non risulterà agganciata ad un ordine ed al relativo ricevimento. Nel caso si tratti di lavori, opere o forniture di competenza dell’U.O.C.. Tecnico-Manutentivo e Patrimonio o di altre U.O.C. per le quali sia previsto il pagamento per stati di avanzamento, la Deliberazione o il Contratto di appalto deve prevedere che il pagamento di ciascun acconto sarà disposto all’ U.O.C. Economico-Finanziaria a seguito di emissione del relativo certificato di pagamento in acconto ed approvazione del relativo stato di avanzamento da parte del Dirigente Responsabile dell’U.O.C. Tecnico- Manutentiva, del RUP e del direttore dei lavori secondo le vigenti disposizioni di legge.. I provvedimenti amministrativi relativi verranno assunti dal dirigente responsabile dell’UOC Tecnico Manutentiva mediante propria determina dirigenziale. La rata di saldo verrà liquidata con le stesse modalità di cui sopra nel rispetto della vigente normativa sui lavori pubblici provvedendo, altresì, all’approvazione degli atti di contabilità finale e del collaudo delle opere nel rispetto della normativa de quo. I relativi provvedimenti amministrativi potranno essere assunti dal dirigente dell’UOC Tecnico Manutentiva con propria determina ovvero dal Direttore Generale con proprio atto deliberativo qualora trattasi di opere di particolare rilevanza economica o quando lo prevedano espresse procedure di legge. Nella determina deve essere indicata l’eventuale somma residua relativa agli imprevisti o ad altre voci del quadro economico non utilizzate. Nel caso si tratti di manutenzione straordinaria delle immobilizzazioni e/o degli impianti la determinazione deve contenere la disposizione alla U.O.C. Economico-Finanziaria di procedere alla patrimonializzazione del cespite specificandone l’importo complessivo dei lavori ivi compreso qualsiasi onere accessorio quali a titolo esemplificativo spese di progettazione, spese di direzione dei lavori e di collaudo, in sintesi l’importo complessivo del progetto fatta eccezione degli eventuali residui di cui sopra. L’U.O.C.Economico-Finanziaria provvede a contabilizzarla nel registro cespiti con apposita numerazione e ad eseguire le relative scritture di contabilità generale. Per i lavori di manutenzione straordinaria, come definiti dai principi contabili in materia, l’U.O.C. Economico-Finanziaria provvederà ad iscrivere, tra le immobilizzazioni in corso, apposito conto economico al quale saranno imputati tutti i costi sostenuti per l’esecuzione del lavoro ivi compresi i costi relativi alle spese di pubblicazione delle relative gare, di progettazione, di collaudo e di quant’altro connesse allo stesso lavoro. Gli atti amministrativi relativi a tali lavori dovranno 14 contenere sempre l’indicazione di tale conto economico previa opportuna comunicazione dello stesso all’UOC Tecnico Manutentiva da parte della stessa UOC Economico Finanziaria. Nelle varie fasi sopra elencate, ciascuna unità operativa trasmette, a mezzo nota accompagnatoria, i documenti oggetto della richiesta di pagamento. Per gli ordini di acquisto delle spese in economia, da effettuarsi comunque con la procedura informatica aziendale e nei limiti di importo previsti, il Dirigente dell’unità ordinante provvede direttamente ad autorizzare, con le procedure di verifica di cui sopra, e previa attestazione che sono state seguite le procedure previste per le spese in economia di cui al titolo V° del presente regolamento di contabilità e la vigente legislazione in materia, l’U.O.C. Economico-Finanziaria. alla emissione dell’ordine di pagamento. I beni a carattere durevole, quali attrezzature, automezzi, beni mobili, etc. sono caricati nel libro inventari e nel registro dei cespiti ammortizzabili del sistema informatico aziendale a cura dell’U.O.C. Provveditorato-Economato. In tal caso, la stampa del carico, sottoscritta dal responsabile del procedimento, deve essere allegata alla documentazione da inviare all’ U.O.C. E.F. per il pagamento. Articolo 28 Emissione dell’ordine di pagamento L’U.O.C. Economico-Finanziaria, acquisito il fascicolo elettronico (fattura, d.d.t., debitamente attestato o analoga documentazione di conformità, eventuale verbale di collaudo ecc.) accerta: - la correttezza della procedura eseguita ai sensi del presente regolamento; - la legalità della spesa attraverso i controlli e riscontri amministrativi, contabili e fiscali e soprattutto - la verifica dell’esistenza di un atto amministrativo che ne ha previsto la stessa. Invia, quindi, presa d’atto di proposta di liquidazione alla macrostruttura competente, la quale avrà cura di controfirmarla e restituirla a cura del Direttore e/o del Dirigente Responsabile del Procedimento appositamente delegato. In casi eccezionali (ipotesi di eventuale messa in mora dell’Azienda per ritardato pagamento e/o altri casi di natura indifferibile), qualora tutti i passaggi, previsti dalla presente procedura siano eseguiti, il Dirigente Responsabile dell’U.O.C. Economico Finanziario, può procedere al relativo pagamento, chiedendo, contestualmente, la firma di ratifica al Dirigente della struttura proponente. L’U.O.C. Economico-Finanziaria, provvede, all'emissione del relativo ordine di pagamento, avendo cura di verificare che sullo stesso, siano indicati i seguenti elementi: a) il numero progressivo dell’ ordine; b) la data di emissione; c) il conto corrente di Tesoreria speciale sul quale va effettuato il prelievo; d) l’indicazione del creditore e, se si tratta di soggetto diverso, della persona tenuta a rilasciare quietanza, nonché, ove richiesto, il relativo codice fiscale o partita IVA; e) l’ammontare della somma dovuta in cifre ed in lettere; f) la causale e gli estremi dell’atto giustificativo della spesa che legittima l’erogazione della spesa; g) le eventuali modalità agevolative di pagamento se richieste dal creditore; h) il numero e la data della fattura o delle fatture oggetto della liquidazione; i) il codice SIOPE; k) il codice CIG. La U.O.C.E.F., inoltre, verificherà l’esistenza di un DURC valido. La U.O.C.Economico-Finanziaria, altresì, procederà per i pagamenti superiori ad € 10.000,00 anche se relativi a più fatture di importo unitario inferiore allo stesso, alla verifica di inadempienze previste dall'articolo 48 bis del D.P.R. 29 settembre 1973 n. 602 - ("Disposizioni sulla riscossione delle imposte sul reddito"), introdotto dall'articolo 2, comma 9, del D.L. 3 ottobre 2006, n. 262 ("Disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria"), convertito, con modificazioni, nella legge 24 novembre 2006 n. 286 e dal successivo regolamento attuativo attraverso l’Equitalia spa. 15 La U.O.C. Economico-Finanziaria accerterà infine la sussistenza di eventuali cessioni del credito. I mandati di pagamento sono emessi dall’U.O.C. Economico-Finanziaria secondo l'ordine cronologico di emissione delle fatture, o, in ordine alla data quale risulta da apposito registro di protocollo ovvero entro le rispettive scadenze così come pubblicate di volta in volta sul sito M.E.F. secondo quanto normato dal D.L. 24 aprile 2014 n. 66 convertito con modificazioni dalla Legge 23 giugno 2014 n. 89. Quest’ultimo adempimento, consentirà dal 1° luglio 2014: a) Ai creditori di verificare on line lo stato dei propri crediti verso ciascun debitore; b) Alle Pubbliche Amministrazioni di controllare in tempo reale lo stato dei propri debiti distinti per scadenza e per creditore, supportando l’obbligo di cui all’art. 42 del D.L. 66/2014 di tenuta del registro unico delle fatture; c) Ai competenti organi governativi di conoscere in tempo reale l’ammontare complessivo dei debiti delle Pubbliche Amministrazioni e la loro evoluzione. I mandati di pagamento devono contenere l’indicazione del nome del compilatore che assume la responsabilità per l'esattezza degli importi, dei calcoli, della corretta indicazione dei creditori. I mandati di pagamento sono numerati progressivamente e registrati, informaticamente, sul giornale di cassa e sul libro mastro. Per le spese del personale, L’U.O.C. Economico-Finanziaria verifica e contabilizza i dati stipendiali complessivi mensili, per singoli costi e per categoria di personale. La contabilizzazione avviene dalle stampe o direttamente dalla procedura informatizzata del personale. L’U.O.C. EconomicoFinanziaria provvede all’emissione dei titoli di pagamento, nei tempi previsti dalla legge o da altre fonti giuridiche, degli emolumenti dovuti al personale dipendente, delle ritenute previdenziali, assistenziali e fiscali e delle ritenute operate per conto di terzi. I mandati di pagamento sono sottoscritti dal Dirigente Responsabile dell’ U.O.C. EconomicoFinanziaria e/o dal Direttore Generale. Il Direttore Generale può delegare al Direttore Amministrativo la sottoscrizione dei mandati di pagamento. Qualora per riscontrate irregolarità, uno dei Funzionari competenti richiamati nei commi precedenti ritenga che non possa aver luogo l'emissione di determinati mandati di pagamento, restituisce gli atti al proponente con le osservazioni del caso. Se le irregolarità persistono l’ordine di pagamento può essere emesso solo con l’ordine scritto del Direttore Generale. L’U.O.C. Economico Finanziaria potrà procedere anche, entro tre giorni dall’emissione del mandato, a trasmettere a mezzo mail, al fornitore apposito avviso di pagamento attraverso la procedura informatica contabile aziendale. Articolo 29 Depositi cauzionali per spese contrattuali I depositi cauzionali effettuati da terzi per spese contrattuali, d'asta e cauzionali a garanzia degli impegni assunti, possono essere eseguiti mediante polizza assicurativa, fideiussione bancaria o emissione di assegni circolari. Gli assegni circolari sono versati alla Tesoreria/Cassa dell'Azienda dall’U.O.C.Economico-Finanziaria versamento diretto alla Tesoreria/Cassa dell'Azienda da parte del soggetto interessato. L’U.O.C.Economico-Finanziaria annoterà il deposito in appositi conti accesi la cui rilevazione costituirà limite per i pagamenti da effettuare. L’ U.O.C. Provveditorato-Economato e l’ U.O.C. Tecnico-Manutentivo e Patrimonio comunica all’U.O.C.Economico-Finanziaria le somme da svincolare per l’emissione del relativo titolo di spesa e le somme da introitare al bilancio aziendale indicandone la relativa motivazione al fine di effettuarne le relative scritture contabili. Entro la fine dell’esercizio L’ U.O.C. Provveditorato-Economato e l’ U.O.C. Tecnico-Manutentivo e Patrimonio dovrà effettuare apposita ricognizione dei depositi e delle fideiussioni in essere, anche sulla scorta delle somme contabilizzate dalla S.C. E.F., dandone comunicazione allo stesso per le eventuali rettifiche contabili. 16 Articolo 30 Gestione Anagrafica Fornitori La gestione anagrafica dei fornitori avviene a cura della U.O.C.E.F.. Il nuovo fornitore viene registrato sull’apposito modulo del software di contabilità e viene compilata la scheda fornitore inserendo le generalità, il rapporto (fornitore, cliente), la partita IVA, la sede amministrativa della ditta, il conto di debito e le modalità di pagamento ivi incluso il conto corrente dedicato con le caratteristiche di cui alla Legge n. 136/2010, la mail e la pec del fornitore da cui ricevere le fatture e a cui inviare ordini e/o avvisi di pagamento in modalità automatica dalla procedura informatica. Il Dirigente della U.O.C.E.F. verifica annualmente l’anagrafica dei fornitori, controllandone la corretta impostazione contabile nonché emana disposizioni alle altre articolazioni aziendali per la corretta gestione della stessa. Articolo 31 Verifica degli estratti conto e riscontro con il partitario dei fornitori La U.O.C.E.F. verifica trimestralmente i partitari dei fornitori attraverso elaborazioni tratte dalla procedura informatica, provvedendo a dare comunicazione agli uffici ordinanti e/o tenute alle relative attestazioni di conformità i debiti scaduti da oltre 90 giorni affinché si proceda a risolvere le criticità che ne hanno impedito il relativo pagamento. La U.O.C.E.F. verifica gli estratti conto pervenuti dai fornitori entro 30 giorni dal loro ricevimento dandone formale riscontro a mezzo pec o mail aziendale. Articolo 32 Circolarizzazione delle fatture dei fornitori Al fine di verificare l’attendibilità del bilancio, riguardo la voce debiti v/fornitori, l’Azienda richiede, con apposito modello “Circolarizzazione Fatture”, annualmente entro il 31 gennaio dell’anno successivo l’estratto conto liberatorio al 31 dicembre ad un numero rappresentativo di fornitori, utilizzando il criterio del campionamento statistico. Viene riscontrato il saldo dell’estratto conto pervenuto con il saldo contabile dell’Azienda e, in caso di differenza, si procede alla riconciliazione dei due saldi per pervenire al medesimo risultato (se la fattura è pervenuta in Azienda in data successiva al 31 dicembre, partendo ad esempio dal saldo contabile del fornitore, viene sottratto dal saldo l’importo della fattura; se la fattura è stata pagata prima del 31 dicembre viene sottratto dal saldo contabile del fornitore l’importo della fattura; se la fattura non è pervenuta in Azienda viene sottratto, sempre partendo dal saldo contabile del fornitore, l’importo della fattura e viene contemporaneamente richiesto l’invio della copia conforme all’originale; partendo invece dal saldo contabile dell’Azienda questi importi vanno sommati). Articolo 33 Interessi di mora Le note debito per interessi di mora per ritardato pagamento, vengono registrate dalla U.O.C. Gestione Economico Finanziaria ed inseriti al sistema informatico aziendale. Analoga modalità di contabilizzazione è da eseguirsi per le note di credito a storno totale o parziale delle note di debito per interessi di mora. Dopo una verifica amministrativo-contabile relativamente alla determinazione del conteggio degli interessi di mora allegati alle note di debito si procede alla liquidazione adottata con provvedimento da parte della macrostruttura responsabile del ritardo nell’adozione dei provvedimenti di liquidazione delle fatture per somministrazione, forniture, appalti e prestazioni professionali. 17 Nel caso in cui le stesse non sono state determinate secondo le modalità previste dai contratti aziendali la U.O.C..E.F. dovrà richiederne la relativa nota di credito a storno totale o parziale. Al termine di ciascun esercizio la U.O.C. Economico Finanziaria procederà all’accantonamento al fondo interessi moratori secondo i principi contabili in materia la cui quantificazione dovrà tener conto della massa di debiti scaduta soggetta a possibili richieste di interessi, del ritardo medio nel pagamento dei fornitori rispetto alla scadenza pattuita e del tasso di interesse legale . Articolo 34 Gestione delle cessioni di credito e delle procure irrevocabili Tutti gli atti notarili che pervengono vengono riscontrati dando luogo all’inserimento della quietanza di cessione ( pro-soluto o pro-solvendo) o di procura nell’anagrafica dei fornitori. Viene redatta la comunicazione del Dirigente della U.O.C.E.F. di presa d’atto della cessione di credito o della procura all’incasso. 18 TITOLO V SPESE IN ECONOMIA Articolo 35 Principi generali delle spese in economia Le acquisizioni in economia di beni, servizi e lavori effettuate ai sensi del presente titolo devono avvenire nel rispetto dei seguenti principi generali: - di buon andamento, di buona amministrazione, di non discriminazione, di riconoscimento reciproco, di proporzionalità, di correttezza e trasparenza delle procedure di scelta del contraente, di rotazione, nonché dei principi d’imparzialità, di parità di trattamento e di condizione fra le imprese. L’attività contrattuale dell’Azienda finalizzata all’acquisizione in economia di beni, servizi e lavori, salvo diversa attribuzione della funzione derivante dagli specifici atti regolamentari aziendali e da disposizioni del Direttore Generale, viene svolta, preminentemente, dalle UU.OO.CC. Provveditorato-Economato e Tecnico-Manutentivo e Patrimonio nell’ambito delle proprie attività istituzionali nei settori di seguito indicati (l’elencazione non ha carattere tassativo): U.O.C. Provveditorato-Economato acquisto di libri e pubblicazioni in genere, cancelleria; abbonamenti a giornali quotidiani, riviste periodiche, bollettini e agenzie di informazioni, libri, lavori di rilegatura; stampe di pubblicazioni tecnico – scientifiche curate dall’Istituto, disegni, riproduzioni e materiale occorrente; organizzazione di congressi, convegni e conferenze ed altre manifestazioni, compreso acquisto o noleggio di materiale audiovisivo, noleggio mezzi di trasporto, rilascio di biglietti di viaggio ai partecipanti alle citate iniziative, relative spese di soggiorno ed ospitalità, ivi compresi i servizi alberghieri, addobbi, rinfreschi, colazioni di lavoro e stampa inviti; servizi di disinfestazione e derattizzazione; revisione e riparazione di autoveicoli e acquisto di parti di ricambio, provvista di carburanti e lubrificanti; pubblicazioni di bandi di concorso e avvisi di gara, inserzioni su giornali quotidiani; servizi di lavatura, stiratura e riordino di biancheria e capi di vestiario; fornitura di pasti caldi, servizio mensa; interventi di pulizia; acquisto di sieri reagenti, immunoderivati, specialità medicinali, dispositivi medici, prodotti disinfettanti e disinfestanti ed altri materiali sanitari nonché materiali di consumo e casermaggio ; attrezzature, apparecchiature, arredi, suppellettili e macchine per ufficio. U.O.C. Tecnico-Amministrativo e Patrimonio opere necessarie per l’allaccio ai servizi di rete per la fornitura di acqua, gas ed energia elettrica relative alle varie strutture di proprietà aziendale; lavori di riparazioni, adattamento, sistemazione e manutenzione di aree e locali, dei relativi impianti, infissi ed accessori, compreso l’acquisto di parti di ricambio e di materiali di consumo; servizio di facchinaggio, trasporto merci ed arredi per il riordino e la ristrutturazione di servizi ed archivi, compreso smontaggio e rimontaggio di attrezzature mobili ed arredi; riparazione e manutenzione di immobili, macchine, impianti, strumenti e suppellettili per ufficio; 19 revisione e riparazione di apparecchi antincendio e antifurto e di impianti di sicurezza in genere; riparazione di apparecchi, strumenti ed arredi sanitari, scientifici e per ufficio; manutenzione e riparazione di impianti elettrici, idrici, di riscaldamento, di refrigerazione e di erogazione gas e combustibili; altre manutenzioni su indicazione diretta della Direzione Generale aziendale; Articolo 36 Norme di riferimento delle spese in economia La regolamentazione delle spese in economia, è adottata con riferimento al d. lgs. n.163/2006, artt. 125 e 253, comma 22, e disciplina l’ambito di applicazione, i limiti di spesa e le procedure per l'acquisizione in economia di beni, servizi e lavori nell’ ASL Benevento. Le disposizioni del titolo V sono altresì finalizzate ad assicurare lo sviluppo di processi d’acquisto, in termini temporali contenuti e con modalità semplificate, nel rispetto dei principi di efficacia, efficienza ed economicità dell’azione amministrativa nonché di efficiente esecuzione dei contratti. L’attività contrattuale dell’Azienda è disciplinata dalle norme comunitarie, dal Codice Civile e dalle altre leggi speciali complementari, dalla normativa regionale e dal presente regolamento. I contratti per le forniture di beni, servizi e lavori, il cui valore sia inferiore a quello stabilito dalla normativa comunitaria sono disciplinati mediante le procedure di acquisizione in economia, così come previsto dal D.P.R. n. 384/01 (“Regolamento di semplificazione dei procedimenti di spese in economia”), dal D.P.R. n. 554/99 (in materia di lavori pubblici) e dal d.lgs, n. 163/06 (“Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi, forniture”). Articolo 37 Acquisti in economia L’acquisizione in economia di beni, di servizi e di lavori, è ammessa in relazione all’oggetto e ai limiti di importo per le singole forniture, servizi e lavori, previsti nel presente titolo V°. Le forniture di beni ed i servizi acquisiti in economia non possono comportare una spesa superiore all'importo fissato dalla normativa comunitaria in materia, pari a 207.000,00 euro (dal 1° gennaio 2014) con l’esclusione dell’IVA. Tale soglia si adegua in via automatica e diretta a seguito di modifica delle soglie previste dalla Comunità Europea. L’esecuzione di lavori in economia non può comportare una spesa superiore all'importo fissato dall’art. 125 del d. lgs n. 163/2006. E’ fatto divieto di suddividere artificiosamente le forniture al fine di eludere i limiti di importo stabiliti dalla normativa comunitaria e quelli indicati dal presente titolo. Gli acquisti in economia di beni, di servizi e di lavori, disciplinati dal presente regolamento, sono effettuati, ai sensi dell’art. 125, del D. Lgs. n. 163/06, mediante: a) amministrazione diretta; b) cottimo fiduciario. Sono in amministrazione diretta le forniture, i servizi e i lavori effettuati con materiali e mezzi proprio appositamente acquistati o noleggiati e con personale proprio della stazione appaltante, o eventualmente assunto per l’occasione, sotto la direzione del Responsabile del Procedimento. Il cottimo fiduciario e' una procedura negoziata in cui le acquisizioni avvengono mediante affidamento a terzi. Articolo 38 Principi e criteri operativi L’attività di acquisizione di beni, servizi e lavori, mediante cottimo fiduciario, deve conformarsi ai seguenti principi e criteri operativi: 20 a) I contratti si perfezionano con l’incontro, in forma scritta o per via telematica documentata della volontà delle parti. b) Deve essere garantita, per quanto possibile, concorrenzialità ampia, salvo che il costo della negoziazione risulti sproporzionato rispetto all’entità del contratto e salvo i casi di privativa industriale o esclusività tecnica. c) In caso di monopolio legale o per accertata convenienza, è ammessa la stipulazione di contratti per adesione, con riferimento a tariffe, listini, ad offerte di fornitura comunque acquisite in forma scritta o desunte da rete telematica. d) Le opportunità negoziali devono essere prospettate in modo paritario a tutti i concorrenti partecipanti ad una procedura negoziale, l’Azienda deve fare uso imparziale delle informazioni di cui è in possesso; e) La negoziazione deve essere caratterizzata da riservatezza, lealtà e imparzialità; f) L’Azienda può utilizzare tutti i sistemi di comparazione delle offerte pervenute, ivi comprese le forme del commercio elettronico. Articolo 39 Tipologie di forniture, servizi e lavori E’ ammesso il ricorso alle procedure di spesa in economia per l’acquisizione di beni e servizi, nei limiti di spesa di cui all’art. 37 del presente titolo V° (207.000,00 euro al netto dell’Iva), di tutte le singole forniture di beni e servizi necessari all’attività dell’Azienda. Ai sensi dell’art. 125 del D. Lgs. 163/06, l’esecuzione di lavori in economia è ammessa per importi non superiori a 200.000,00 euro al netto dell’I.V.A. I lavori assunti in amministrazione diretta non possono comportare una spesa complessiva superiore a 50.000,00 euro al netto dell’I.V.A. Articolo 40 Qualificazione dei fornitori Il Direttore della Struttura Complessa competente o suo delegato (Responsabile del procedimento), procede ad indagini di mercato, al fine di individuare possibili fornitori, in relazione alla tipologia della fornitura e del servizio da acquistare; deve essere garantita, per quanto possibile, la concorrenzialità fatti salvi i seguenti casi, debitamente e specificamente motivati per: forniture complementari; acquisti di beni e servizi in privativa industriale; acquisti di beni e servizi che una sola ditta può fornire. La scelta delle ditte da invitare dovrà avvenire, eventualmente anche di concerto con gli utilizzatori i richiedenti, o, sulla base dei seguenti criteri esemplificativi: trasparenza, affidabilità, rotazione, sorteggio o altri elementi ritenuti utili e risultanti dagli atti d’ufficio. Articolo 41 Casi particolari Il ricorso all’acquisizione in economia per beni e servizi è altresì consentito nelle seguenti ipotesi: a) risoluzione di un precedente rapporto contrattuale, o in danno del contraente inadempiente, quando ciò sia ritenuto necessario o conveniente per conseguire la prestazione nel termine previsto dal contratto; b) necessità di completare le prestazioni di un contratto in corso, ivi non previste, se non sia possibile imporne l’esecuzione nell’ambito del contratto medesimo; c) prestazioni periodiche di servizi, forniture, a seguito della scadenza dei relativi contratti, nelle more dello svolgimento delle ordinarie procedure di scelta del contraente, nella misura strettamente necessaria; 21 d) urgenza, determinata da eventi oggettivamente imprevedibili, al fine di scongiurare situazioni di pericolo per persone, animali o cose, ovvero per l’igiene e salute pubblica, ovvero per il patrimonio storico, artistico, culturale. Il ricorso alle procedure in economia per l’acquisizione di beni, servizi e lavori, può avvenire, altresì, per le attività sopra elencate nel caso in cui vengano rispettati i limiti economici di cui all’art. 125 del codice degli appalti (d.lgs. 163/06 e s.m.i.). L’affidamento diretto da parte del responsabile del procedimento può avvenire per lavori di importo inferiore a 40.000 euro (ex art. 125 comma 8 ultimo capoverso del d.lgs.vo 163/06 e s.m.i.) ovvero per servizi e forniture di importo inferiore a 40.000 euro.(ex art.125 comma 11 stessa Legge). Articolo 42 Cottimo fiduciario e criteri di scelta del contraente L’affidamento può essere effettuato in base ad uno dei seguenti criteri: a) al prezzo più basso, qualora la fornitura di lavori, beni e servizi, oggetto del contratto debba essere conforme ad appositi capitolati o disciplinari tecnici. b) a favore dell’offerta economicamente più vantaggiosa, valutabile in base a criteri determinati dall’azienda per la specifica fornitura di lavori, beni e servizi. La scelta del contraente ritenuto più valido deve essere motivata nell'atto in cui è illustrato lo svolgimento della procedura. L’affidamento di lavori, delle forniture di beni e di servizi, effettuato mediante il cottimo fiduciario avviene a seguito di procedura negoziata/gara informale indetta con determina del Dirigente Responsabile dell’ U.O.C. Provveditorato-Economato e/o U.O.C. Tecnico-Manutentivo e Patrimonio nei limiti economici di legge con le modalità previste dal richiamato art. 125 del codice degli appalti. A garanzia che le opportunità negoziali siano prospettate in modo paritario a tutti i concorrenti partecipanti alla procedura, la richiesta di preventivo o l’invito a presentare offerta, deve essere effettuata per iscritto, anche con l’utilizzo di strumenti informatici di uso comune (telefax, e-mail), e dovrà contenere: - l’oggetto e la durata della fornitura o della prestazione; - le eventuali garanzie richieste; - le caratteristiche tecniche; - la qualità e la modalità di esecuzione; - le modalità di formulazione dei prezzi; - le modalità di aggiudicazione della fornitura o della prestazione; - le modalità di pagamento; - le modalità di consegna; - le modalità del collaudo; - i termini dell’adempimento con l’indicazione di eventuali penali e risoluzioni contrattuali nonché azioni per il risarcimento del danno con la possibilità dell’acquisto del bene o servizio in danno, ove necessari; - la previsione eventuale della facoltà di proroga della fornitura o della prestazione con le modalità di esercizio della stessa; - l’indicazione che la procedura viene svolta ai sensi del presente titolo V; - la rispondenza alla normativa di legge – ove esistente – dell’oggetto della fornitura o prestazione; - ogni altra indicazione ritenuta necessaria per meglio definire l’esecuzione della fornitura o della prestazione. Il Responsabile del Procedimento interpella almeno 5 fornitori qualificati nel settore, se sussistono in tale numero soggetti idonei, individuati sulla base di indagine di mercato ovvero scelti nell’ambito degli elenchi di operatori economici predisposti dall’Azienda. Ove ritenuto necessario, i preventivi acquisiti possono essere sottoposti ad una Commissione Tecnica di esperti o ad un esperto (eventualmente il richiedente o utilizzatore della 22 fornitura/servizio che dovrà essere un dirigente apicale della struttura richiedente) affinché venga accertata la conformità e/o l’idoneità e/o la qualità tecnico funzionale del bene o servizio da acquisire. Alla nomina dei Componenti della Commissione, in numero dispari, di norma da un minimo di tre ad un massimo di cinque esperti, o dell’esperto, della fornitura o del servizio oggetto di acquisizione, provvede il Dirigente della S.C./Responsabile del Procedimento o suo delegato. Nel caso di forniture e/o servizi di particolare specificità e complessità, l’Amministrazione si riserva la facoltà di stabilire la costituzione della Commissione Tecnica nei termini ritenuti più corretti in relazione a quanto trattato. L’affidatario dei lavori, servizi o forniture è individuato nella deliberazione del Direttore Generale (o determina del Dirigente della U.O.C. Provveditorato-Economato e/o U.O.C. TecnicoManutentivo e Patrimonio, per importi secondo la normativa vigente, salva diversa disposizione del Direttore Generale), che approva gli atti della gara informale. Sono sempre possibili negoziazioni con i fornitori selezionati, qualora non esclusi in sede di valutazione tecnico-qualitativa, o con l’unico fornitore selezionato, al fine di conseguire le migliori condizioni economiche e modalità di fornitura, prima di addivenire alla conclusione della procedura di assegnazione. Qualora sussista contrasto tra le precedenti indicazioni regolamentari e la norma di riferimento va sempre applicata quest’ultima. Articolo 43 Acquisizioni di beni e servizi di valore inferiore a € 40.000 IVA esclusa ed acquisizioni di lavori di valore inferiore a € 40.000 IVA esclusa. Le acquisizioni di forniture e servizi di tale tipologia sono eseguite previa negoziazione diretta con fornitori di fiducia, ovvero con fornitori, in base ad una valutazione tecnico-economica del responsabile del procedimento sentito, ove necessario, il richiedente e/o l’utilizzatore. Il responsabile competente, preferibilmente, interpella almeno tre fornitori qualificati nel settore, se presenti, richiedendo ed acquisendo agli atti le offerte con i mezzi, e nella forma, ritenuti più opportuni, secondo la necessità e la tipologia della fornitura o servizio. Articolo 44 Acquisizioni sino al valore di soglia comunitaria con carattere d’urgenza Le forniture di beni e servizi acquisite in caso d’urgenza, adeguatamente motivata, qualora la mancata fornitura possa compromettere l’efficienza e la continuità dei servizi, possono essere acquisite previa negoziazione con fornitori di fiducia, in base ad una valutazione tecnico-economica del responsabile del procedimento sentito, ove necessario, il richiedente e/o l’utilizzatore ovvero previa riconferma delle condizioni già praticate dall’ultimo fornitore, con richiesta di miglioria. Articolo 45 Eccezioni L’Azienda può prescindere dal confronto concorrenziale previa debita motivazione e, in ogni caso, qualora si verifichino le seguenti condizioni: a) Quando si tratti di fornitura o servizio la cui produzione è garantita da privativa industriale; b) Nei casi di estrema urgenza determinati da casi imprevedibili e non imputabili all’azienda, limitatamente a quanto strettamente necessario per superare l’emergenza verificatisi; c) Per forniture o servizi complementari effettuate dal fornitore originario e destinate al rinnovo parziale o all’implementazione di forniture o servizi esistenti; d) In caso di forniture o servizi complementari non compreso nel primo contratto concluso, che a seguito di circostanze impreviste, siano divenuti necessari all’esecuzione della prestazione prevista 23 dal contratto, purché l’importo non superi nel suo complesso il 50% dell’importo del contratto principale; e) Per prodotti fabbricati a scopo di ricerca, di prova, di studio o di messa a punto, a meno che non si tratti di produzione in quantità sufficiente ad accertare la redditività del prodotto o a coprire i costi di ricerca e messa a punto; f) Per le pubblicazioni da effettuarsi su quotidiani o stampa periodica. Articolo 46 Garanzie La richiesta della cauzione, provvisoria e definitiva, è prevista nelle procedure di acquisto di beni e servizi di valore pari o superiore ai 20.000,00 euro nonché nelle procedure di affidamenti di lavori pari o superiore ai 40.000,00 euro, ai sensi e con le modalità di cui agli artt. 75 e 113 del d. lgs. 163/2006. Articolo 47 Lavori, forniture e servizi Complementari Qualora nel corso del cottimo fiduciario si renda necessario ed indispensabile eseguire più interventi complementari gli stessi potranno essere affidati direttamente al fornitore originario nel limite del 50% dell’importo aggiudicato al netto dell’IVA, purché di importo complessivo inferiore alla soglia comunitaria per beni e servizi ed alle soglie per l’affidamento dei lavori. Articolo 48 Quinto d’obbligo Qualora nel corso di esecuzione di un contratto occorra un aumento o una diminuzione della fornitura di lavori, beni o servizi, l’appaltatore è obbligato a corrisponderla alle stesse condizioni del contratto principale fino alla concorrenza del quinto del prezzo dell’appalto, sempre che l’importo complessivo sia inferiore alla soglia comunitaria per beni e servizi ed alle soglie per la fornitura di lavori. Articolo 49 Proroga dei contratti E’ consentita la proroga dei contratti al fine di assicurare le prestazioni periodiche di servizi e forniture, a seguito della scadenza degli stessi, nelle more dello svolgimento delle ordinarie procedure di scelta del contraente, nella misura strettamente necessaria. Articolo 50 Ordinazione, liquidazione e pagamenti forniture di beni e servizi Tutte le spese per forniture e servizi, devono essere disposte mediante atto scritto e conseguente ordinativo di fornitura telematico, secondo le modalità previste dal presente Regolamento di contabilità, anche in ordine alle modalità di liquidazione ed al relativo pagamento. Articolo 51 Mercato elettronico e convenzioni CONSIP Sono fatte salve le disposizioni in materia di mercato elettronico e di convenzioni CONSIP. 24 TITOLO VI SERVIZIO DI ECONOMATO Articolo 52 Economo aziendale L’incarico di Economo è affidato su proposta del Direttore Amministrativo con atto deliberativo del Direttore Generale a dipendenti del ruolo amministrativo con qualifica, di norma, non inferiore all’assistente amministrativo. L’incarico è conferito a tempo indeterminato e può essere revocato in qualsiasi momento. Articolo 53 Casse economali E’ prevista, presso l’ASL di Benevento, l’istituzione di n 10 casse economali e precisamente: Cassa economale presso l’U.O.C Provveditorato/Economato per soddisfare le esigenze delle Articolazioni centrali; Cassa economale presso il P.O. Sant’Alfonso Maria De’ Liguori; Cassa economale presso il Dipartimento Salute Mentale; Cassa economale presso il Dipartimento di Prevenzione; Cassa economale presso il Distretto Sanitario Benevento/1; Cassa economale presso il Distretto Sanitario Benevento/2; Cassa economale presso il Distretto Sanitario Montesarchio Cassa economale presso il Distretto Sanitario Telese Terme; Cassa economale presso il Distretto Sanitario Benevento Nord/Est; Cassa economale presso l’U.O.C. Affari Legali; Articolo 54 Dotazione finanziaria All’Economo dell’Azienda può essere attribuito all’inizio di ciascun esercizio una dotazione di cassa, determinata dal Direttore Generale nel limite di € 20.000,00 reintegrabile durante l’esercizio previa presentazione del rendiconto delle somme già spese. Il fondo erogato con ordinativo a favore dell’economo è reso disponibile in c/c bancario presso l’Istituto di credito che gestisce il Servizio di Tesoreria/Cassa. Titolare del conto è l’Azienda, che abilita ad operare sullo stesso l’economo. L’economo è tenuto a depositare presso l’istituto di credito tesoriere la propria firma su apposito “specimen”. Articolo 55 Pagamenti effettuabili dall’Economo L’Economo può disporre pagamenti in contanti o tramite altre forme generalmente riconosciute su disposizione ed autorizzazione scritta dei dirigenti assegnatari dei budget di spesa a cui le stesse si riferiscono. L’Economo provvede al saldo di spese per le quali sono necessarie procedure di pagamento più tempestive o comunque idonee a garantire la puntuale effettuazione del pagamento stesso entro predeterminate scadenze. Non è possibile procedere a pagamenti relativi a spese sostenute nei trimestri precedenti e comunque riferibili ad esercizi precedenti a quelli di riferimento. Con il fondo assegnato l’Economo può effettuare pagamenti relativi a: 1. acquisizione di carte, valori bollati, di generi di monopolio di stato o comunque generi soggetti al regime dei prezzi amministrati; 2. oneri per ottenere licenze, autorizzazioni, certificazioni, esenzioni ed analoghi; 25 3. spese postali; 4. acquisto urgente di specialità medicinali ed altri prodotti farmaceutici da effettuarsi al di fuori del territorio nazionale, dispositivi medici, dietetici, ed in ogni caso, quando è richiesto il pagamento immediato; 5. spese di trasporto e/o sdoganamento merci; 6. pubblicazione bandi e avvisi di gara e di concorso, nonché pagamento delle tasse di gara; 7. spese relative a imposte e tasse varie, spese contrattuali e diritti erariali; 8. spese eventualmente delegate con specifici atti deliberativi; 9. acquisto di piccolo strumentario di uso comune e di macchine d'ufficio di importo esiguo; 10. minute spese di ufficio; 11. spese per abbonamenti a giornali e riviste e per l’acquisto di pubblicazioni di carattere tecnico- scientifico-amministrativo ed analoghe; 12. spese per canoni di abbonamento RAI – TV per apparecchi di proprietà dell’ASL Benevento; 13. altre minute spese cui l’Economo sia chiamato a far fronte perché si assicuri, in caso di necessità ed urgenza, il regolare funzionamento dei servizi, reparti ed uffici dell’ASL Benevento fino al ripristino della normalità; 14. spese processuali cui provvede l’Economo dell’U.O.C Provveditorato-Economato; Il limite di spesa per ogni singolo intervento non può essere superiore ad € 1000,00 (euromille/00) IVA esclusa. Le predette spese indilazionabili ed indifferibili devono essere autorizzate preventivamente dal Dirigente Responsabile cui l’economo afferisce. E’ assolutamente vietata l’artificiosa ripartizione della spesa al fine di evitare il superamento dei predetti limiti. L’Economo deve inoltre provvedere, nell’ambito dei predetti limiti, ad erogare anticipi di missione se per motivi di urgenza non è possibile provvedere con l’emissione dell’ ordine di pagamento. L’Economo non può erogare, anche in anticipazione, compensi di qualsiasi natura al personale dipendente. L’Economo prima di effettuare qualsiasi pagamento accerta che: che ci sia la relativa disponibilità sul fondo cassa; che la spesa sia autorizzata dal responsabile del servizio richiedente; che la spesa rientra nei limiti previsti per ciascuna disposizione; che la spesa trovi disponibilità sul budget del richiedente. Articolo 56 Scritture contabili e documentazione giustificativa della spesa I pagamenti e i reintegri sono annotati dall’Economo su apposito registro giornale cronologico tenuto con modalità informatiche ed integrate al sistema informatico aziendale. Tutte le spese sostenute devono essere documentate. Le spese di importo esiguo sono documentate anche con scontrini fiscali. A tale documentazione è sempre allegata la richiesta dell’assegnatario del budget che risponde personalmente in ordine alla motivazione della stessa. Gli interessi netti maturati, ove esistenti, sulle giacenze del conto corrente, vanno versati dall’economo sul conto di Tesoreria/Cassa aziendale alla scadenza del periodo di maturazione, ed in ogni caso, all’estinzione del conto corrente. Le disponibilità di cassa e del conto corrente bancario al 31 dicembre sono versate dall’Economo all’Istituto tesoriere. Articolo 57 Rendicontazione L’Economo predispone il rendiconto con periodicità trimestrale e comunque nei seguenti casi: 26 al termine dell’esercizio; in caso di cessazione dell’Economo; in caso di esaurimento del fondo. Il rendiconto è corredato da tutta la documentazione giustificativa della spesa, nonché dell’estratto conto bancario rilasciato dall’istituto di credito relativo al periodo di riferimento: La certificazione è inviata all’U.O.C. Economico Finanziario per il riscontro amministrativocontabile, nonché per la corrispondenza delle giacenze sul conto corrente e del contante ai rispettivi conti del piano dei conti aziendale. Qualora si rilevino irregolarità o incompletezze il rendiconto è rinviato all’Economo con un termine per la regolarizzazione. Inoltre l’economo avrà cura di compilare e di proporre al proprio dirigente: determina dirigenziale a consuntivo di presa d’atto della chiusura dell’esercizio corredata, qualora il saldo risultasse positivo, della quietanza di versamento delle somme residue; Tutte le fatture vengono inserite e registrate nel sistema “Oliamm” dal Responsabile del Fondo economato e non devono essere più trasmesse all’U.O.C. Economico-Finanziaria ma custodite agli atti del fondo economato; La determina di presa d’atto della somma assegnata e quella a consuntivo deve essere trasmessa all’U.O.C. Economico Finaziaria per copia conforme. 27 TITOLO VII SERVIZIO DI CASSA Articolo 58 Servizio di cassa L’istituzione del servizio di cassa può essere prevista con deliberazione del Direttore Generale. La deliberazione determina, in relazione all’articolazione organizzativa dell’Azienda, il numero dei servizi e i relativi ambiti di riferimento. Al Servizio di cassa compete la riscossione dei proventi e delle entrate individuate nei successivi articoli. L’incarico di responsabile del servizio di cassa può essere affidato su proposta del Direttore Amministrativo con atto deliberativo del Direttore Generale a dipendenti del ruolo amministrativo con qualifica, di norma, non inferiore all’assistente amministrativo. L’incarico è conferito a tempo indeterminato e può essere revocato in qualsiasi momento. Nella stessa Deliberazione di affidamento dell’incarico è individuato altresì il sostituto che agisce in caso di assenza o di altro impedimento dello stesso. Il Direttore Generale, previa valutazione e dietro esperimento di apposita procedura di gara, può affidare il servizio di cassa ad una società privata, alla quale oltre a quanto previsto dal relativo contratto di affidamento del servizio, si applicano le disposizioni del presente regolamento. Articolo 59 Proventi introitabili dal Servizio di cassa Possono essere introitati dal “Servizio di Cassa” a carico di soggetti privati paganti in proprio i seguenti proventi: proventi da prestazioni specialistiche; proventi da rette di degenza per confort alberghiero; proventi da attività libero professionale; proventi derivanti dalla partecipazione al costo delle prestazioni da parte degli assistiti; proventi derivanti dal rimborso di spese telefoniche per uso privato; proventi per il rilascio di cartelle cliniche, certificazioni sanitarie e fototipi; proventi per il rilascio di altre fotocopie in genere; proventi derivanti da concorsi, rimborsi e recuperi diversi; tutti i proventi che possono essere convenientemente riscossi attraverso il servizio di cassa. Articolo 60 Procedure di riscossione Per tutte le somme riscosse, l’incaricato del Servizio deve rilasciare quietanza liberatoria o regolare fattura quietanzata ognuna numerata progressivamente per esercizio. La copia delle fatture deve essere conservata diligentemente e con ordine dall’incaricato. I documenti di storno e le note di accredito devono essere accompagnati da adeguata giustificazione e devono essere conservati unitamente al documento originale stornato. Presso ogni punto cassa può essere attivato il servizio di pagamento mediante P.O.S., carte di credito, o altri mezzi di pagamento generalmente riconosciuti. Gli importi introitati devono trovare copertura assicurativa contro i rischi di furto, incendio e rapina, nel periodo di custodia presso i punti cassa, e nei tragitti necessari a raggiungere l’istituto di credito per l’effettuazione del versamento delle somme riscosse. 28 Articolo 61 Versamento di somme riscosse L’incaricato versa al Servizio postale entro il giorno successivo lavorativo le somme riscosse per il servizio di cassa, salvo deroga autorizzata dal Direttore Amministrativo, qualora gli incassi giornalieri non siano superiore ad € 1.000,00. In ogni caso il versamento all’Istituto Postale non può essere comunque superiore ai cinque giorni successivi lavorativi. Per ogni versamento deve essere compilata apposita distinta in triplice copia di cui: la prima da consegnare all’Ufficio Postale; la seconda trattenuta dall’incaricato; la terza da inviare all’U.O.C. Economico-Finanziaria. La distinta deve essere datata e sottoscritta dall’incaricato del servizio. Articolo 62 Scritture contabili L’incaricato del servizio deve tenere le seguenti scritture contabili: a) libro giornale, nel quale registrare in ordine cronologico tutte le ricevute e/o fatture emesse. Dal libro giornale deve risultare il totale incassato e gli eventuali storni per ciascun giorno; b) prospetto riepilogativo giornaliero dei proventi distinti per singola voce di conto, sottoscritto dall’incaricato riportante il totale suddiviso per contanti, introiti a mezzo P.O.S., carta di credito e altre modalità previste. Le stampe delle scritture di cui ai precedenti punti a) e b) del precedente comma devono essere fatte giornalmente sul registro che va regolarizzato ai sensi della normativa sull’imposta di bollo. Le fatture sono registrate nei registri sezionali I.V.A., secondo le istruzioni impartite dall’U.O.C. Economico-Finanziaria. I registri sezionali I.V.A devono confluire nel registro riepilogativo I.V.A. ai fini della liquidazione mensile e va stampato negli stessi termini dei registri sezionali I.V.A.. Articolo 63 Rendicontazione dell’incaricato Il rendiconto deve essere compilato e sottoscritto ogni mese e comunque in caso di cessazione all’incarico. Il rendiconto riassume gli incassi distinti per singola voce di conto e deve contenere la dichiarazione che sono state eseguite tutte le procedure previste dal presente regolamento e, se del caso, di aver ottemperato alle prescrizioni contrattuali, nonché l’indicazione del luogo di conservazione della documentazione giustificativa delle entrate e delle ricevute di versamento delle stesse all’Istituto Tesoriere. L’importo totale indicato nel rendiconto deve coincidere con il totale delle ricevute di versamento relative allo stesso periodo. Il rendiconto, unitamente ai registri I.V.A. sezionali di cui all’articolo precedente, è inviato all’U.O.C. Economico-Finanzia che effettua il riscontro amministrativo-contabile. Qualora si rilevano irregolarità o incompletezze, il rendiconto è rinviato all’incaricato interessato, con un termine per la regolarizzazione. A seguito del riscontro o dell’eventuale regolarizzazione, il responsabile del procedimento addetto al controllo redige verbale di verifica firmato anche dall’incaricato del servizio. Articolo 64 Responsabilità dell’incaricato e verifiche L’incaricato del servizio è personalmente responsabile della regolarità della gestione e delle somme introitate, risponde della regolare tenuta dei registri contabili. 29 L’incaricato del servizio deve adottare tutte le necessarie cautele per evitare la perdita dei valori in custodia. L’incaricato, conserva copia delle quietanze degli incassi e delle ricevute rilasciate dall’istituto tesoriere (dove previsto i POS), o dal Servizio Postale, avvalendosi anche di supporti informatici. L’U.O.C. Economico-Finanziaria, l’U.O.C. Controllo di Gestione o il Collegio Sindacale effettuano senza preavviso accertamenti periodici ogni qualvolta se ne rilevi l’opportunità, per accertare la regolare tenuta delle scritture contabili e della gestione, il controllo del contante con le ricevute emesse, la coincidenza dei versamenti giornalieri dell’istituto tesoriere con le registrazioni, la corretta corrispondenza delle entrate alle corrispondenti voci di conto. Il risultato di ogni verifica deve formare oggetto del processo verbale redatto in contraddittorio e sottoscritto dalle parti interessate. 30 TITOLO VIII CONTROLLO DI GESTIONE E STRATEGICO Articolo 65 Controllo economico della gestione L'azione amministrativa dell'Azienda è rivolta ad una corretta ed economica gestione dei servizi sanitari. Essa, oltre a garantire il costante equilibrio finanziario tra risorse ed impieghi, deve tendere a migliorare l'efficienza, la produttività e l’economicità della gestione attraverso forme di controllo per singoli settori d'intervento e l'analisi dei costi e dei benefici da essi derivanti. Al fine di garantire la realizzazione degli obiettivi programmati, l'imparzialità, il buon andamento e la trasparenza dell'azione amministrativa nonché di valutarla sotto l'aspetto economico, l’Azienda attua il controllo di gestione come metodologia ordinaria di lavoro. La verifica sull’andamento dei costi sostenuti è effettuata almeno trimestralmente dall’U.O.C. Economico-Finanziaria per l’Azienda e per i centri di spesa e dall’U.O.C. Controllo di Gestione per i centri di attività. Le rilevazioni sono effettuate dal sistema di contabilità generale e di contabilità analitica e comprendono tutti i costi maturati nel periodo di riferimento a livello Aziendale ed a livello di centro di costo. Dalle risultanze della contabilità analitica sono predisposti i report per i Centri di responsabilità. Il report economico comprende l’indicazione della previsione iniziale di budget, l’ammontare dei costi maturati fino al periodo di riferimento e lo scostamento dalla previsione. Comprende, inoltre, i dati di attività della struttura operativa, con particolare riferimento ai risultati operativi ed al raggiungimento degli obiettivi sanitari. Allo scopo di garantire la massima applicazione del controllo di gestione è favorita l'introduzione di un sistema informatico e lo sviluppo di un sistema informativo direzionale. Qualora l’analisi degli scostamenti comporti una revisione del budget od una modifica sostanziale al programma di attività, le relative variazioni sono approvate dal Direttore Generale. Articolo 66 Contabilità direzionale La contabilità analitica ed il sistema budgetario garantiscono la rilevazione dei risultati effettivi della gestione negli specifici settori o servizi da confrontare con quelli attesi. L'impostazione della contabilità analitica deve consentire di verificare in ogni momento le linee di tendenza della gestione, gli scostamenti dei costi effettivi dai costi standard di riferimento, in modo da verificare i fattori esterni ed interni, ricorrenti nel tempo, che influenzano la gestione e, decidere le opportune correzioni. Gli obiettivi di gestione, prefissati nei budget, sono confrontati con i risultati effettivamente conseguiti ed emergenti dalla contabilità analitica. Allo scopo di garantire i predetti confronti, sono introdotti i costi ed i pesi standard, basati su valutazioni precalcolate dei consumi di risorse, che si rendono necessari per produrre o rendere servizi in condizioni soddisfacenti e realisticamente raggiungibili dalla gestione. Articolo 67 Analisi costi/benefici I risultati economici evidenziati attraverso il ricorso all’analisi costi/benefici, rappresentano indicatori dei livelli di economicità e di efficienza. Il raffronto tra costi e risultati deve essere oggetto di autonome analisi tese a stabilire, per ciascun centro di costo, se il personale utilizzato, i beni strumentali impiegati, i fondi assegnati, siano stati utilizzati razionalmente; se gli stessi possono essere contenuti in quantità minori di quelle impiegate e quale sia stato il grado di soddisfazione dell’utenza, con raffronti comparativi tra i vari servizi. 31 Nei centri di prestazione finale ed in quelli misti, i costi da valutare sono posti a raffronto con i ricavi ed i proventi specifici. Articolo 68 Economicità ed efficienza L'economicità e l'efficienza sono date dal rapporto tra risultati ottenuti e mezzi impiegati. L'efficienza tecnica misura il grado di produttività. L'efficienza economica o economicità nel senso di profitto non costituisce obiettivo da perseguire, ma la sua misurazione deve consentire la ricerca del costante equilibrio economico. L'efficienza è misurata dai rapporti di costo unitario cioè dal rapporto quantitativo tra risorse impiegate (input) e prodotti o servizi erogati (output). L’indice complessivo di costo è scorporato negli indicatori dei suoi diversi componenti (personale, beni e servizi, ammortamenti ecc.) attraverso la contabilità analitica per centri di costo. Le quantità delle prestazioni sanitarie rese costituiscono i denominatori del rapporto di costo unitario e sono valutate secondo standard qualitativi stabiliti dal Direttore Generale. Articolo 69 Controlli di efficacia e di qualità I controlli di efficacia misurano tempi e modalità con cui l’organizzazione raggiunge gli obiettivi che sono stati prefissati dal Direttore Generale. Il controllo sulle modalità di prestazione valuta l’adeguatezza della S.C. rispetto alle esigenze dell’utenza. La qualità dell’assistenza è assicurata attraverso l’adozione, in via ordinaria, del metodo della verifica e revisione della qualità (VRQ). I controlli di efficacia si effettuano previa definizione di un sistema di indicatori così costituito: - indicatori dei tempi di prestazione della S.C. rispetto all'obiettivo ottimale della coincidenza tra domanda e prestazioni; - indicatori di apprezzamento qualitativo della S.C. rispetto all'obiettivo della coincidenza tra le esigenze prospettate dalla domanda e la prestazione fornita; - indicatori dei tempi di potenziamento e rinnovamento tecnico di una S.C.; - indicatori delle difficoltà ambientali e strumentali che condizionano il conseguimento degli obiettivi. I controlli di qualità si effettuano previa definizione di un sistema di indicatori così costituito: - indicatori di governo, sulla base di disposizioni statali e regionali; - indicatori del grado di soddisfazione dell'utenza; - indicatori relativi alla qualità degli interventi e delle procedure diagnostiche e terapeutiche adottate nelle strutture di erogazione dell'assistenza; - indicatori sui risultati delle attività preventive, curative e riabilitative. Articolo 70 Nucleo di valutazione Il Nucleo di Valutazione ha il fine di concretizzare l’attività di valutazione e controllo strategico, supportare l’attività di programmazione strategica e di indirizzo e per il coordinamento dell'aspetto organizzativo gestionale tra i singoli titolari dei Centri di Responsabilità. Il Nucleo di Valutazione è composto da almeno 5 esperti, di comprovata professionalità, esterni all’Azienda. I compiti del Nucleo di Valutazione, oltre a quanto previsto dall’atto aziendale, sono: - Contribuire alla definizione delle strategie della programmazione, dell’indirizzo e del controllo delle attività Aziendali per un consapevole esercizio della funzione di “governo” da parte della Direzione Generale e della funzione di esercizio gestionale dei dirigenti; - Realizzare un sistema di controllo le cui fasi essenziali sono: (a) Definizione di standard delle attività; (b) Misurazione delle attività prodotte; 32 (c) Raffronto fra l’attività misurata e gli standard; (d) Eventuali indicazione dei risultati conseguiti, se ed in quanto necessarie; (e) Supporto al Direttore Generale nell’attività di valutazione dei risultati conseguiti dai dirigenti in relazione allo svolgimento degli incarichi e dei budget agli stessi affidati. Il Nucleo di Valutazione predispone, entro il 30 settembre di ciascun anno, i parametri di riferimento del controllo sull'attività gestionale, sulla base degli indicatori di governo fissati da disposizioni statali o regionali. Con la periodicità stabilita, il Nucleo di Valutazione presenta al Direttore Generale la relazione sulle verifiche effettuate, sugli scostamenti rilevati e sulle proprie valutazioni in ordine alle cause dell'eventuale mancato raggiungimento dei risultati, proponendo i rimedi ritenuti necessari per l'attuazione degli obiettivi programmati, anche sotto l’aspetto organizzativo. In ogni caso, entro il 31 gennaio di ciascun anno, il Nucleo di Valutazione presenta un rapporto di gestione sull'attività svoltasi nell'anno precedente, con le proprie valutazioni conclusive, affinché sia verificata l'osservanza degli indirizzi impartiti e delle priorità indicate, la conformità dei provvedimenti adottati e delle procedure azionate, nonché l'opportunità di introdurre modifiche necessarie per un più razionale impiego delle risorse e per il miglioramento dei risultati di gestione, sulla scorta delle informazioni contenute nella relazione annuale. Il Nucleo di Valutazione può svolgere ove richiesto dal Direttore Generale analisi su specifici programmi o progetti. Il Nucleo di Valutazione riferisce, in via riservata, al Direttore Generale. 33 TITOLO IX° SERVIZIO DI TESORERIA/CASSA Articolo 71 Servizio di Tesoreria/Cassa Il Servizio di Tesoreria/Cassa è affidato ad una Banca autorizzata a svolgere l’attività di cui all'articolo 10 del d. lgs. 1.9.1993, n. 385, ed è svolto con l'osservanza della legge e dei regolamenti. L'appalto ha durata triennale e può essere rinnovato, se previsto dalle vigenti disposizioni di legge, previa adozione da parte del Direttore Generale di formale atto deliberativo. Il Direttore Generale, almeno sei mesi prima della scadenza del contratto, valuta l'opportunità di procedere al rinnovo, ovvero indice la gara d'appalto approvando il capitolato speciale, il bando di gara, la lettera d'invito e lo schema di contratto. Negli anzidetti documenti sono fissate le condizioni regolanti i rapporti di tesoreria ed in particolare: a) completa gratuità del servizio; b) valuta per i prelevamenti sul c/anticipazioni; c) valuta per i versamenti sul c/anticipazioni; d) tasso debitore sul c/anticipazioni; e) tasso creditore sui depositi fondi non soggetti a tesoreria unica; f) concessione ai dipendenti dell'Azienda di servizi bancari agevolati, comprese aperture di credito in c/c.; L'individuazione dell'Istituto Tesoriere/Cassiere avviene mediante l'espletamento di gara come previsto dalle normative di legge in vigore. L'appalto del servizio di Tesoreria/Cassa è aggiudicato, sulla base del capitolato speciale e dello schema di convenzione, alla Banca che abbia presentato la migliore offerta, previa formale accettazione di tutte le altre condizioni regolanti i rapporti di Tesoreria/Cassa e prefissate nel capitolato speciale d'appalto. Articolo 72 Obblighi del Tesoriere/Cassiere II Tesoriere/Cassiere deve adempiere a tutti gli obblighi che gli derivano dalla legge, dai regolamenti e dal contratto di Tesoreria. In particolare, deve provvedere alla corretta tenuta ed al costante aggiornamento delle evidenze contabili ed alla catalogazione di tutti gli ordinativi di riscossione e di pagamento. Deve inoltre tenere al corrente e custodire: a) il registro di cassa; b) un registro cronologico nel quale sono indicati il saldo giornaliero presso la Tesoreria Statale, distinto tra fondi fruttiferi, infruttiferi ed a destinazione vincolata, nonché le movimentazioni che modificano tali saldi. Il Tesoriere/Cassiere trasmette, quotidianamente, all’U.O.C. Economico-Finanziaria dell'Azienda, preferibilmente telematicamente, le notizie di cui alle lettere a) e b) del precedente comma ed in particolare le bolle e le quietanze emesse, per i necessari riscontri contabili. Il Tesoriere/Cassiere deve inoltre custodire le cauzioni prestate a garanzia dei contratti, tenendone le necessarie evidenze contabili. I registri devono essere tenuti con modalità informatica e sono stampati e trasmessi all’Azienda su richiesta ed in ogni caso al termine di ogni trimestre. Articolo 73 Anticipazioni di Cassa II ricorso alle anticipazioni di cassa e la conseguente loro restituzione al Tesoriere/Cassiere sono operazioni obbligatorie per legge e sono effettuate al solo scopo di fronteggiare provvisori squilibri 34 tra i flussi di entrata e quelli di spesa ed a garantire il regolare pagamento delle competenze del personale, di oneri e di altri impegni assunti dall’Azienda nei confronti di terzi. Il Tesoriere/Cassiere non potrà attivare anticipazioni di cassa in presenza di fondi in giacenza presso la Tesoreria Statale. Le anticipazioni di cassa sono attivabili nei limiti previsti dalla normativa in vigore. Al fine di stabilire il limite massimo dell’anticipazione di cassa concedibile, l'Azienda è tenuta a trasmettere, entro il 20 gennaio di ciascun anno, idonea certificazione, a firma del Dirigente Responsabile dell’U.O.C. Economico-Finanziaria, attestante l'entità delle entrate relative all'esercizio corrente. A detta certificazione dovrà seguire entro i successivi 20 giorni, apposita deliberazione del Direttore Generale, di formale richiesta di attivazione dell'anticipazione di tesoreria. Nelle more della trasmissione della predetta comunicazione Tesoriere/Cassiere è tenuto ad attivare anticipazioni nei limiti fissati per l’anno precedente. Gli accantonamenti cui il Tesoriere/Cassiere è tenuto ad effettuare in forza di delegazioni di pagamento, pignoramenti, debiti ed altri impegni obbligatori per legge, potranno essere sostituiti dal blocco di una quota dell'anticipazione di cassa concedibile di importo corrispondente ai predetti accantonamenti. Articolo 74 Adempimenti dell’Azienda verso il Tesoriere/Cassiere L’U.O.C. Economico-Finanziaria trasmette al Tesoriere/Cassiere: - il bilancio economico previsionale; - i nominativi e le firme delle persone abilitate alla sottoscrizione dei mandati di pagamento e degli ordinativi di incasso; - le deliberazioni di richiesta di utilizzo delle anticipazioni di cassa; le delibere trimestrali d’impignorabilità delle somme. Articolo 75 Altri adempimenti In caso di cessazione del servizio di Tesoreria/Cassa, il Tesoriere/Cassiere subentrante dovrà estinguere immediatamente l’esposizione debitoria dell’Azienda per anticipazioni di cassa concesse dal Tesoriere/Cassiere cessante. Il Tesoriere/Cassiere deve accettare, anche senza autorizzazione dell'Azienda, le somme che i terzi intendono versare a qualsiasi titolo a favore del medesimo, rilasciandone ricevuta contenente, oltre l'indicazione della causale del versamento, la clausola espressa "salvi i diritti dell'Azienda". Tali incassi saranno segnalati all'Azienda stessa, alla quale il Tesoriere/Cassiere richiederà l'emissione dei relativi ordinativi di incasso, che dovranno essere emessi tempestivamente. Allo stesso modo il Tesoriere/Cassiere comunicherà tempestivamente all'Azienda le riscossioni affluite direttamente nelle contabilità statali, nonché i blocchi dei fondi, i pignoramenti e le trattenute eseguite sui fondi anche presso la Tesoreria Statale, rimettendone la relativa documentazione e richiedendo l’emissione degli ordinativi di cassa o dei mandati di pagamento, se del caso. L'incasso di somme, a qualsiasi titolo, da parte del Tesoriere/Cassiere non pregiudica i diritti dell'Azienda per eventuali altri crediti, anche se precedenti, per sanzioni ed altri motivi nei confronti dei versanti e di terzi. Per quant’altro non previsto nel presente Regolamento, valgono le disposizioni di legge, nonché le clausole contenute nel capitolato speciale d'appalto e nel contratto del Servizio di Tesoreria/Cassa, di volta in volta vigente. Articolo 76 Conto del Tesoriere/Cassiere II Tesoriere/Cassiere rende il conto della gestione di cassa entro il 28 febbraio di ciascun anno. Tale 35 termine è perentorio e la mancata osservanza determina la rescissione anticipata del contratto del servizio di Tesoreria/Cassa. Al rendiconto sono allegati tutti i documenti contabili in appoggio. Il Tesoriere/Cassiere è tenuto a produrre apposita distinta di tutte le operazioni finanziarie non supportate da ordini contabili emessi dall'Azienda e deve evidenziare eventuali discordanze tra i saldi presso la Tesoreria Statale risultanti dalla sua contabilità e quelli realmente disponibili presso la medesima Tesoreria/Cassa indicandone analiticamente i motivi. Entro e non oltre i successivi 30 giorni dalla resa del conto da parte del Tesoriere/Cassiere, l’U.O.C. Economico-Finanziaria, sulla base dei risultati ivi contenuti ne verifica la rispondenza con le scritture contabili dell'Azienda rilevando le eventuali discordanze per la successiva ammissione al discarico. L’U.O.C. Economico-Finaziaria accerta il saldo presso la Tesoreria Statale al termine dell'esercizio ed evidenzia le movimentazioni eventualmente non contabilizzate entro l'anno, ricostruendo l'effettivo saldo finale che deve corrispondere con quello esposto dal Tesoriere/Cassiere. L’U.O.C. Economico-Finanziaria ha cura di evidenziare le eventuali discordanze ricercandone i motivi da descrivere analiticamente nella relazione accompagnatoria. 36 TITOLO X° BILANCIO DI ESERCIZIO Articolo 77 Bilancio di esercizio Il bilancio di esercizio è composto dallo stato patrimoniale, dal conto economico e dalla nota integrativa. Il bilancio di esercizio è approvato dal Direttore Generale, entro il 30 aprile dell’anno successivo alla chiusura dell’esercizio, tenuto motivatamente conto della relazione del Collegio Sindacale. Al bilancio di esercizio è allegata una Relazione sulla gestione del Direttore Generale, che esprime le valutazioni di efficacia dell’azione condotta sulla base dei risultati conseguiti in rapporto ai programmi ed ai costi sostenuti. La relazione illustra la situazione dell’Azienda ed i risultati gestionali nel suo complesso e per centri di responsabilità economica, con particolare riferimento ai costi, ai ricavi, ai proventi ed agli investimenti. La relazione contiene inoltre le motivazioni degli scostamenti rispetto ai budget previsionali e la sintesi dei risultati della gestione. La proposta del bilancio di esercizio, unitamente alla relazione sulla gestione, è trasmessa al Collegio Sindacale entro il 10 aprile dell’esercizio successivo di riferimento. II Collegio Sindacale, nei successivi 20 giorni, esamina la proposta del Direttore Generale di approvazione del Bilancio di esercizio ed i documenti contabili ad essa allegati, attestandone la rispondenza alle risultanze della gestione e redigendo apposita relazione di accompagnamento. La relazione annuale può essere così strutturata: - elencazione dei documenti che costituiscono il bilancio e che sono stati oggetto di esame; - dichiarazione che il Collegio ha svolto i suoi compiti di controllo contabile; - elencazione degli eventuali rilievi, eccezioni o riserve; - note esplicative per la corretta lettura ed interpretazione della relazione; - considerazioni finali, proposte e suggerimenti tendenti a conseguire una migliore efficienza, produttività ed economicità della gestione. Il bilancio di esercizio è trasmesso alla Regione Campania ed al Sindaco del Comune di Benevento entro 15 giorni dall’adozione dell’atto deliberativo del Direttore Generale. Articolo 78 Principi e criteri di redazione del Bilancio di esercizio Il bilancio di esercizio deve essere redatto secondo i criteri e i principi previsti dal Codice civile con particolare riferimento ai principi della chiarezza e della rappresentazione veritiera e corretta statuiti dall’art. 2423, 2 comma c.c.. La predisposizione dello stato patrimoniale e del conto economico deve avvenire secondo lo schema previsto dalla Regione. Deve essere altresì allegato, al fine di conferire uniforme struttura alle voci di bilancio ai sensi dell’art. 5, comma 5, del d.lgs. 502/92 e successive modificazioni ed integrazioni lo schema di bilancio nazionale, approvato con decreto interministeriale del Ministero dell’Economia e Finanze e del Ministero della Salute. Lo stato patrimoniale consta di due parti contrapposte, attivo e passivo. L’attivo è costituito dalle immobilizzazioni, suddivise in immateriali, materiali e finanziarie, dall’attivo circolante, suddiviso in scorte, crediti, attività finanziarie e disponibilità liquide, dai ratei e dai risconti e dai conti d’ordine. Il passivo è costituito dal patrimonio netto, dai fondi per rischi ed oneri, dai debiti e dai ratei e risconti. In calce allo stato patrimoniale sono riportati i conti d’ordine. Il conto economico comprende i ricavi ed i costi, raggruppati con il sistema scalare, in modo da evidenziare i risultati differenziali idonei a consentire l’immediata percezione dell’andamento economico della gestione. I ricavi, i proventi ed i costi sono rilevati per competenza, indipendentemente dalla data di incasso o 37 di pagamento. I dati dello stato patrimoniale e del conto economico sono raffrontati con i dati dell’esercizio precedente. Il conto economico è raffrontato altresì con i dati previsionali. La nota integrativa contiene, in particolare: - i criteri di valutazione delle singole poste di bilancio; - le informazioni sullo stato patrimoniale che evidenziano le variazioni che nell’esercizio hanno interessato le componenti patrimoniali; - la composizione degli elementi del patrimonio stesso; - il rendiconto finanziario; - le informazioni sul conto economico che illustrano analiticamente i dati delle voci di costi e ricavi evidenziando separatamente i risultati della gestione ordinaria, straordinaria, finanziaria e fiscale; - le altre informazioni sulla realtà aziendale con particolare riferimento ai dati ed agli indicatori relativi alle attività svolte. Il piano dei conti aziendale deve essere articolato secondo il piano dei conti regionale, fermo restando, laddove ritenuto necessario, di fornire una maggiore articolazione delle sottovoci previste. Articolo 79 Criteri di valutazione delle poste di bilancio I criteri di valutazione devono essere uniformati alle direttive regionali e nazionali in materia. Laddove applicabili i criteri di valutazioni devono essere conformi ai principi contabili internazionali (IAS). Le immobilizzazioni sono valutate secondo i criteri stabiliti dall’art. 2426 del Codice civile, ed in particolare secondo i criteri previsti dal regolamento di contabilità. Le immobilizzazioni del patrimonio immobiliare indisponibili, se risalenti ad oltre 33 anni, sono da iscriversi in bilancio, se non diversamente previsto dalle linee guida regionali o nazionali, al valore della rendita catastale indicando nel corrispondente fondo di ammortamento un valore pari allo stesso, anche in considerazione che gli interventi di manutenzione straordinaria sono appositamente finanziati da leggi speciali. Non sono soggetto ad ammortamento le immobilizzazioni in corso ed i relativi acconti. I crediti devono essere iscritti al presunto valore di realizzo, distinguendo quelli realizzabili entro e oltre 12 mesi. Le rimanenze di magazzino sono valutate con il metodo del costo medio ponderato. In caso di impossibilità di effettuare tale calcolo la valutazione va eseguita al costo di acquisizione. In tal caso la differente valutazione va illustrata e motivata nella nota integrativa. I ratei ed i risconti sono valutati secondo i criteri civilistici dall’U.O.C. Economico-Finanziaria. I fondi per rischi ed oneri sono destinati a coprire perdite o debiti di natura determinata e di esistenza certa o probabile dei quali, alla data di chiusura dell’esercizio, siano indeterminati l’importo e la data della loro manifestazione. L’accensione del fondo rischi, legato al verificarsi di eventi incerti e dannosi quali incendi, avarie di magazzino, furti, etc., può essere effettuata solo se esistono elementi di valutazione quantitativi e qualitativi sull’entità dei rischi tali da permetterne una previsione attendibile. Il fondo rischi può anche essere rilevato per l’importo della eventuale quota di franchigia prevista dai contratti di assicurazione stipulati dall’Azienda. Tra i fondi per rischi ed oneri è iscritta la voce “Altri fondi” che accoglie tutti gli altri fondi non specificamente indicati in altre voci. A titolo esemplificativo possono essere iscritti in tale voce i fondi per accantonamento dei compensi aggiuntivi per organi istituzionali, i fondi per i rinnovi contrattuali per il personale dipendente. I debiti sono iscritti al loro valore nominale distinguendo le quote pagabili entro l’esercizio successivo da quelle pagabili oltre. 38 Articolo 80 Revisione dei crediti e Fondo svalutazione dei crediti La revisione dei crediti è eseguita dal Responsabile dell’UO.C. Economico-Finanziaria contestualmente alla predisposizione del bilancio di esercizio. La cancellazione dei crediti inesistenti, erroneamente contabilizzati e relativi ad esercizi precedenti con la rilevazione dell’insussistenza dell’attivo. E’ facoltà dell’Azienda provvedere ad accantonamenti per presunte perdite che si potrebbero verificare a fronte di un’eventuale inesigibilità dei crediti nell'apposito fondo con le modalità ed i criteri previsti dalle direttive regionali e, nel rispetto della normativa civilistica, dei crediti presenti in bilancio. L’accantonamento può essere eseguito sulle singole voci creditorie esposte in bilancio. Nella nota integrativa sono illustrati i criteri eseguiti per l’accantonamento. Articolo 81 Ricavi a specifica destinazione in conto esercizio L’U.O.C. Economico-Finanziaria deve tenere particolari evidenze contabili i ricavi per le quali la legge o atti amministrativi promanati da Organi o Enti Territoriali (Ministeri, Università, Regione, Provincia o Comune) ne abbiano dichiarato uno specifico vincolo di destinazione. Le medesime non possono essere destinate ad un fine diverso da quello per il quale sono state acquisite. I ricavi a destinazione vincolata in conto esercizio sono rilevati in contabilità per l'importo corrispondente a quello assegnato, concesso o contratto quale risulta dagli atti concessivi. L’U.O.C. Economico-Finanziaria provvede alla rettifica contabile del contributo non utilizzato nell’esercizio, rilevandone il relativo risconto passivo. Articolo 82 Conservazione ed eliminazione dei debiti L’U.O.C. Economico-Finanziaria è responsabile della gestione dei debiti e cura il loro costante aggiornamento e la loro revisione entro il 28 febbraio di ciascun esercizio. I debiti inesistenti e relativi agli esercizi precedenti sono contabilizzati tra le insussistenze del Passivo. Articolo 83 Rimanenze di magazzino Le scorte di magazzino sono le rimanenze di beni, necessarie per il normale svolgimento dell’attività Aziendale e/o destinate a concorrere alla produzione delle prestazioni. Le rimanenze comprendono: - Le giacenze presso i magazzini dell’Azienda ad esclusione di quelle che non si ha la proprietà (in prova, in visione, in deposito o altro); - I beni di proprietà dell’Azienda che si trovano presso terzi. Le scorte sono suddivise in sanitarie e non sanitarie, ed articolate per singola voce di costo, il cui dettaglio è indicato nella nota integrativa. Almeno una volta all’anno al termine di ogni esercizio i Responsabili dei magazzini dell’Azienda procedono alla conta fisica dei beni al fine del riscontro fisico – contabile. La conta fisica deve essere effettuata secondo rigorose procedure formali, tali da assicurare una precisa rilevazione delle giacenze. 39 Articolo 84 Patrimonio netto Il patrimonio netto è costituito dai contributi in conto capitale distinti tra quelli destinati a particolari finalità e quelli con indistinta finalizzazione, dai fondi di riserva, dal fondo di dotazione, dal contributo per ripiano delle perdite, dall’utile o dalla perdita portata a nuovo da esercizi precedenti e dall’utile o dalla perdita di esercizio. Il fondo di dotazione è determinato al 1/1/2000, in sede di primo impianto della contabilità economico-patrimoniale, dalla differenza tra l’attivo ed il passivo patrimoniale. L’utile di esercizio può essere destinato ad investimenti o a copertura di precedenti perdite di esercizio attraverso l’accantonamento dello stesso a fondo di riserva da iscriversi al patrimonio netto. La perdita di esercizio può essere coperta con diminuzione del fondo di dotazione, con rinvio al nuovo esercizio, con utilizzo di accantonamenti di utili effettuati negli esercizi precedenti o attraverso eventuali contributi specifici. Nel caso di perdita di esercizio il Direttore Generale, nella relazione sulla gestione, specifica le cause del risultato negativo e formula una proposta concernente le modalità di copertura della perdita e le azioni per il riequilibrio della situazione economica nel rispetto del mantenimento dei livelli uniformi di assistenza. Articolo 85 Conti d’ordine I conti d’ordine mettono in rilievo quelle operazioni nei confronti di soggetti esterni che non producono riflessi diretti sul patrimonio aziendale, né sul risultato economico. Sono da iscrivere tra i conti d’ordine, tra l’altro, i “lavori straordinari in corso di ultimazione” valutati per la differenza tra l’ammontare dei lavori appaltati ed i costi rilevati al 31/12 dell’esercizio di riferimento ed i “canoni di leasing ancora da maturare”. Sono altresì da iscrivere tra i conti d’ordine, laddove possibile, i beni di proprietà di terzi presso l’Azienda e le fideiussioni prestate da terzi a titolo di garanzia per le forniture aggiudicate. Articolo 86 Pubblicità del bilancio di esercizio Il bilancio di esercizio, unitamente alla sintesi dei risultati della gestione in termini di analisi dei costi, dei rendimenti e dei risultati per centro di responsabilità contenuti nella relazione della gestione, è pubblicato sul sito internet aziendale. Dell’avvenuta pubblicazione è data comunicazione attraverso i mezzi di informazione. 40 TITOLO XI° PATRIMONIO ED INVENTARI Articolo 87 Patrimonio II patrimonio immobiliare e mobiliare dell'Azienda è distinto tra patrimonio indisponibile per i beni destinati all'erogazione dei servizi sanitari e patrimonio disponibile per i beni adibiti a fini diversi da quelli istituzionali. I beni appartenenti al patrimonio indisponibile sono inalienabili finché perdura la loro destinazione a fini istituzionali. I beni patrimoniali disponibili sono alienabili alle condizioni e con le modalità previste dalla legge e dai Regolamenti aziendali. Articolo 88 Inventario dei beni immobili L'inventario dei beni immobili patrimoniali indisponibili e disponibili è redatto dall’U.O.C. Tecnico Manutentivo e Patrimonio, con l'indicazione se del bene si ha la piena proprietà, il dominio utile, l'usufrutto, l'uso o il dominio diretto. Per ciascuno di essi va specificata la denominazione, l'ubicazione –se disponibile-, la provenienza, i dati catastali, la destinazione, il valore attuale e la rendita annuale media. Alla predetta Unità Operativa Complessa è affidata la gestione e la vigilanza del patrimonio immobiliare disponibile. Se ritenuto più conveniente o in assenza di mezzi a disposizione, il relativo servizio può essere affidato a terzi. I beni immobili acquisiti dall’Azienda sono valutati a cura dell’U.O.C. Economico-Fianziaria in misura pari al loro valore catastale, rivalutato secondo le norme fiscali o in caso di acquisto in misura pari al costo sostenuto comprensivo degli oneri accessori. Il Responsabile dell’U.O.C. Tecnico-Manutentivo e Patrimonio valuta gli eventuali censi, livelli ed enfiteusi in base alla capitalizzazione della rendita al tasso legale. L’U.O.C. Tecnico-Manutentivo e Patrimonio fornisce i dati tecnici dei locali occupati da ciascun centro di costo all’U.O.C. Controllo di Gestione. All’inventario dei beni immobili sono aggiunti a cura dell’U.O.C. Economico-Finanziaria. i costi dei lavori di manutenzione straordinaria dei lavori ultimati ed inseriti nel processo di erogazione dei servizi aziendali eseguiti sugli stessi. Da tale anno decorre l’ammortamento previsto. Articolo 89 Inventario dei beni mobili Il patrimonio mobiliare è costituito dai beni mobili di proprietà dell’Azienda inventariati dalla U.O.C. Provveditorato-Economato. I beni mobili a titolo esemplificativo sono: Mobili e arredi sanitari; Macchine per ufficio; Attrezzature sanitarie; Attrezzature generiche varie; Macchine elettroniche ed elettromeccaniche; Ambulanze; Autovetture motoveicoli e simili; Veicoli pesanti e carrelli elevatori. I beni sopra elencati devono presentare contemporaneamente i seguenti requisiti: 41 Possibilità di identificazione con apposito contrassegno; Non essere componenti di un impianto fisso (telefonico, elettrico, idrico, termico, distribuzione gas, serramenti, infissi, tende, etc.); Non essere beni di consumo. Per beni di consumo si intendono: i materiali sanitari; i materiali tecnici; i materiali di uso corrente. Articolo 90 Beni accessori Sono beni accessori i componenti non suscettibili di autonomo sfruttamento produttivo e pertanto devono essere identificati dallo stesso numero di inventario del bene principale. Qualora si tratti di componenti utilizzabili per più beni, gli stessi vanno rilevati ed inventariati con l’apparecchiatura principale o acquisita per prima. Solo nel caso in cui i beni siano composti da più moduli, che normalmente hanno vita autonoma e possono essere ubicati in centri di costo differenti, si procede ad inventariarli separatamente. Qualora vengano acquisiti in tempi successivi, gli accessori devono essere inseriti nella scheda tecnica del bene principale ed identificati con lo stesso numero di inventario, previo aumento del valore del bene. Articolo 91 Scheda tecnica del bene I beni mobiliari sono rilevati e descritti in apposite schede tecniche, contenenti le informazioni di seguito elencate: 1) DATI IDENTIFICATIVI DEL BENE: numero di inventario; descrizione del bene; 2) CARATTERISTICHE DEL BENE: fabbricante; modello; numero di serie o di matricola; targa; dimensioni; 3) TITOLO DELL’INVENTARIAZIONE: causale d’acquisizione (acquisto, acquisto con contributi in conto capitale, leasing, service, donazione); numero e data determina; numero e data fattura; numero e data della bolla di consegna; data e causa di variazione/passaggio; causa variazione/passaggio; 4) RELAZIONI COL PROCESSO PRODUTTIVO DELL’AZIENDA: ubicazione: edificio, piano, stanza –se disponibili-; Consegnatario; centro di costo; responsabile; costo d’acquisto; data di inizio dell’ammortamento; 42 stato d’uso; ditta fornitrice e ditta produttrice; estremi eventuali contratti di manutenzione collegati all’acquisto; estremi verbale di collaudo; data di scadenza della garanzia; interventi di manutenzione sul bene; piano di ammortamento; acquisizione componenti ed accessori che ne aumentano il valore; movimentazioni del bene. Articolo 92 carico inventariale I beni mobili sono acquisiti, anche cumulativamente, al protocollo inventariale informatico a cura della U.O.C Provveditorato-Economato. L’acquisizione al protocollo inventariale consiste nella presa in carico dei beni mobili patrimoniali attraverso idoneo titolo giuridico (atto di acquisto, di donazione, etc.). Il movimento di carico informatico avviene se trattasi di acquisto richiamando l’ordine di acquisto informatico. Negli altri si provvede attraverso un movimento di carico diretto. Per i beni acquistati dall’Azienda è sufficiente il documento di trasporto (ex bolla di consegna) o la fattura accompagnatoria della merce. Se trattasi di beni da sottoporre al collaudo è necessario allegare alla documentazione il verbale di avvenuto collaudo. Ultimata l’operazione di carico inventariale l’U.O. Provveditorato-Economato provvede ad apporre il contrassegno identificativo sul bene. Articolo 93 Inventario Generale del patrimonio mobiliare L’inventario dei beni è compilato al 31 dicembre di ogni anno, e viene allegato agli atti del bilancio di esercizio. La compilazione è eseguita con modalità informatica e viene stampato su richiesta degli organi competenti. Il numero d’inventario è la chiave di riferimento di tutte le attività ed informazioni relative al bene inventariato. Il numero è unico per ogni bene. I beni mobili sono classificati e descritti nell’inventario con l’indicazione dei seguenti elementi: - n. inventario; - ubicazione –se disponibile-; - Consegnatario; - descrizione; - valore di carico; - valore attuale; - centro di costo. Articolo 94 Registro dei cespiti ammortizzabili Entro il termine stabilito per la presentazione del bilancio di esercizio deve essere compilato il registro dei cespiti ammortizzabili relativo all’anno precedente. Nel registro devono essere indicati per ciascun cespite: - il numero di inventario; - la descrizione del bene; - il titolo di acquisizione della proprietà; 43 - la data di acquisizione; - il costo originario; - le eventuali rivalutazioni o svalutazioni; - il valore del fondo di ammortamento al termine dell’esercizio precedente; - il piano annuale di ammortamento; - l’eventuale dismissione del cespite. Nel registro dei cespiti ammortizzabili sono aggiunte le immobilizzazioni immateriali e con apposita numerazione distinta tra impianti ed i macchinari. Articolo 95 Cancellazione dei beni inventariati I beni mobili a disposizione dell’Azienda, non più idonei all’uso loro assegnato per vetustà o per qualsiasi altra ragione, sono dichiarati fuori uso e cancellati dal relativo inventario con provvedimento del Dirigente dell’U.O.C.Provveditorato-Economato, da inviare, per le rettifiche contabili, all’U.O.C.Economico-Finanziaria. Il provvedimento è adottato su proposta del Consegnatario vistata dal Direttore Sanitario o dal Direttore Amministrativa se il Consegnatario appartiene agli uffici amministrativi. La proposta deve contenere espressamente la causa per la quale, è richiesta la cancellazione dall’inventario. Nel caso, si tratti di smarrimento o furto, alla proposta di cancellazione deve essere allegata copia della denunzia effettuata all’autorità giudiziaria. L’eventuale valore residuo del bene, di cui è disposta la cancellazione, è imputato al centro di costo del Consegnatario. La cancellazione è operata automaticamente in caso di permuta del bene. La cancellazione dall’inventario è effettuata al momento dell’emissione della fattura di cessione del bene o al momento del ritiro del bene da parte del soggetto destinatario. Articolo 96 Valutazione dei beni I beni sono valutati secondo i criteri indicati dall’art. 2426 del Codice Civile come introdotto dall’art. 9 del D. lgs. 127/91. I beni sono inventariati al costo di acquisto o di produzione. Il costo di acquisto deve essere comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione quali, a puro titolo esemplificativo, i costi di installazione, di collaudo, di trasporto, di montaggio e posa in opera, le spese notarili, le provvigioni, etc. Il costo di acquisto deve essere altresì comprensivo dell’imposta sul valore aggiunto in tutti i casi non sia detraibile. Il costo dei beni acquisiti successivamente, quale integrazione di una apparecchiatura precedentemente acquistata, va considerato come incremento del costo d’acquisto dell’apparecchio base. Per i beni acquisiti a titolo gratuito va attribuito il reale valore commerciale al momento dell’acquisizione. Ai beni acquisiti a fine locazione e/o leasing, va attribuito il corrispondente valore residuale determinato in funzione del costo d’acquisto, al netto di eventuali oneri finanziari, depurato delle quote di ammortamento già maturate, come se il bene fosse stato realmente ammortizzato durante il periodo di locazione o di leasing. Articolo 97 Ammortamenti Il calcolo degli ammortamenti è effettuato in quote annue costanti, in base al numero di anni ed alle quote indicati nella seguente tabella: 44 CATEGORIA VITA UTILE PERCENTUALE ANNUA Attrezzature sanitarie Computer e supporti informatici ed audiovisivi Ambulanze ed autovetture Automezzi Macchine ordinarie d’ufficio Mobili ed arredi sanitari Attrezzature e macchine generiche 8 5 4 5 8 10 4 12,5% 20% 25% 20% 12,5% 10% 25% La Regione per specifiche categorie di beni omogenei può stabilire eventuali aumenti o diminuzione dei coefficienti base di ammortamento anche per singole annualità. Le immobilizzazioni immateriali sono ammortizzate, ai sensi dell’art. 2426 del Codice Civile, per un periodo massimo di cinque anni. Gli impianti ed i macchinari, quali ad esempio gli impianti destinati al trattamento ed alla depurazione delle acque, gli impianti di condizionamento, etc., sono ammortizzati in dieci anni. I beni acquisiti a titolo gratuito sono soggetti alle procedure di ammortamento. Essi contabilmente sono accantonati ad un Fondo di riserva successione e donazioni da inserire nel patrimonio netto. Le quote di ammortamento annuali sono “sterilizzate” con l’iscrizione tra i ricavi “Utilizzo fondo di riserva” per l’importo pari alla quota di ammortamento attribuita all’esercizio. La data di inizio dell’ammortamento coincide con la data di collaudo del bene. I beni di valore inferiore ad € 516,46 sono completamente ammortizzati nell’esercizio di acquisto. Ai fini della determinazione del risultato economico d'esercizio, i beni patrimoniali vi concorrono, attraverso l'ammortamento, con i coefficienti indicati negli articoli precedenti. Le quote di ammortamento delle immobilizzazioni materiali ed immateriali, acquisite con finanziamenti pubblici e contabilizzate nel patrimonio netto, sono neutralizzate attraverso la “sterilizzazione” dei contributi in conto capitale per l'acquisto o la manutenzione di beni ad utilizzazione pluriennale. L’operazione comporta la contemporanea iscrizione, tra i ricavi d'esercizio, del conto “utilizzo contributi in conto capitale” della voce costi capitalizzati per un importo pari alla relativa quota d'ammortamento. L’alienazione o la dismissione del bene patrimoniale comporta la rettifica del valore del bene e del relativo fondo di ammortamento con il calcolo dell’eventuale minusvalenza o plusvalenza da rilevare nel sistema di contabilità generale e da imputare al centro di costo. Articolo 98 Beni in locazione e/o leasing Tutti i beni dell’Azienda a titolo di locazione e/o leasing, sono annotati sulla scheda tecnica, di cui agli articoli precedenti. In caso di acquisizione del bene al termine del periodo di locazione e/o leasing, si dovrà provvedere all’annotazione dell’avvenuta acquisizione secondo quando avanti stabilito. Articolo 99 Beni in visione, prova o comodato I beni in utilizzo a titolo di visione e prova o in comodato, con le limitazioni imposte dalla normativa vigente vanno rilevati e annotati nei registri inventariali ed in appositi registri tenuti a cura del Consegnatario, con apposita numerazione dai quali risultino almeno i seguenti dati: - descrizione; - ubicazione, se disponibile; - proprietario; 45 - valore bene; - cdc/reparto; - consegnatario; - estremi contratto. Al Consegnatario dei beni in visione si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni del presente Titolo. Articolo 100 Consegnatari I responsabili dei Dipartimenti e dei Distretti nonché i Responsabile delle Aree Centrali sono i consegnatari dei beni. Il Consegnatario, sotto la propria personale responsabilità, può procedere alla nomina di uno o più sub consegnatari coincidenti con i responsabili delle aree funzionali e dei servizi. Tale nomina deve essere formalizzata con atto di delega sottoscritto anche dal sub-Consegnatario e comunicata all’U.O.C. Controllo di Gestione ed alla U.O.C. Provveditorato ed Economato. La consegna dei beni deve risultare da apposito verbale, redatto dal settore al quale è affidata la gestione dei beni e trasmesso, al fine di aggiornare le scritture inventariali, alla U.O.C.Provveditorato-Economato. I consegnatari dei beni sono tenuti a svolgere i compiti previsti dal successivo articolo. Articolo 101 Compiti dei consegnatari E’ compito del Consegnatario dei beni mobili patrimoniali: - prendere in carico i beni che afferiscono al suo centro di costo, tramite apposito verbale; - provvedere alla verifica dello stato di consegna dei beni di nuova acquisizione; - provvedere con diligenza alla custodia e conservazione dei beni inventariati; - effettuare ricognizioni sullo stato d’uso dei beni assegnati con periodicità almeno annuale. Ciò deve emergere da apposito verbale; - segnalare la necessità di manutenzione o di specifici interventi agli uffici competenti; - segnalare immediatamente all’organo competente esterno, con apposita denuncia da inviare in copia alla U.O.C. Provveditorato-Economato, la perdita, il furto o comunque la sparizione dei beni assegnati; - proporre l’eventuale fuori uso e conseguente scarico; - procedere, ove opportuno, al trasferimento dei beni inventariati all’interno della propria struttura, dandone comunicazione alla U.O. Provveditorato-Economato. - segnalare alla S.C. competente la necessità di trasferire un bene efficiente, funzionante, ma sotto utilizzato ad altro centro di costo; - aggiornare il proprio inventario, a seguito di trasferimento o dismissione dei beni assegnati, appena ricevuta la comunicazione da parte dell’ufficio competente, assicurando la concordanza ed il necessario riscontro per la corretta tenuta dell’inventario generale. Articolo 102 Responsabilità dei consegnatari e dei subconsegnatari Il Consegnatario è personalmente responsabile dei beni ricevuti in custodia, fino a che non ne abbia ottenuto formale atto di discarico dalla U.O C..Provveditorato-Economato. E’ preposto a vigilare sia sulla buona conservazione dei beni assegnati, sia sul regolare uso degli stessi, con particolare attenzione alla normativa vigente in materia di sicurezza. Il Consegnatario non è personalmente e direttamente responsabile in caso di utilizzo non appropriato e/o colpevole deterioramento dei beni utilizzati da sub-consegnatari ed altri singoli 46 dipendenti, per ragioni di servizio, salvo nei casi di omissione di vigilanza o di esercizio del proprio ufficio. Il Consegnatario è soggetto alla vigilanza, verifiche ed accertamenti da parte della U.O.C. Proveditorato-Economato. Ciascun sub-Consegnatario: - risponde della gestione dei beni ricevuti in uso per la S.C. (reparto, settore, ufficio o stanza) del quale lo stesso è operativamente responsabile; - è tenuto ad informare con urgenza il proprio diretto Consegnatario e la U.O.C.ProvveditoratoEconomato ad ogni tipo di variazione concernente i beni ricevuti in uso; in caso di omissione risponderà direttamente e personalmente per eventuali responsabilità contabile e patrimoniale. Articolo 103 Comunicazioni per trasferimenti Il cambiamento di assegnazione di un bene mobile già inventariato che comporti una variazione del centro di costo e del consegnatario dovrà essere comunicato, entro 10 giorni dall’avvenuta variazione, dal Consegnatario alla U.O. C. Provveditorato-Economato che provvederà ad aggiornare le proprie scritture inventariali. Articolo 104 Ricognizione inventariale La U.O.C. Provvedirato-Economato trasmette ogni anno ad ogni Consegnatario l’elenco dei beni che risultano ad essi assegnati. Il Consegnatario, entro un mese dalla ricezione dell’elenco, provvede alla materiale ricognizione degli stessi ed avrà cura di comunicare, nello stesso termine, le eventuali discordanze riscontrate e l’elenco dei beni assegnati precisandone l’ubicazione - edificio, piano, stanza - il responsabile ed il centro di costo destinatario del bene. Ai centri di costo saranno attribuiti, in sede di budget, esclusivamente le quote di ammortamento dei beni patrimoniali assegnati. Articolo 105 Inventario dei crediti e dei debiti I mutui attivi, i crediti e le altre poste creditorie sono descritti nell'inventario dei crediti. Tale inventario deve specificare il debitore, la natura del credito quella del titolo da cui deriva, l'ammontare originario, gli eventuali cespiti posti a garanzia, l'interesse, la scadenza finale o le scadenze per ciascuna rata se il credito è rateizzato. I mutui passivi, i prestiti, i debiti sono descritti nell'inventario dei debiti. Esso contiene i dati del creditore, la natura del debito, le garanzie vincolate, l'ammontare originario, la scadenza finale e quella di ciascuna rata. L'inventario dei crediti e dei debiti è formato dall’U.O.C.Economico Finaziaria sulla base delle risultanze contabili e conservato con modalità informatiche. Articolo 106 Alienazione di beni patrimoniali Alle alienazioni dei beni patrimoniali si applicano le procedure e le forme previste dalla legge e dai Regolamenti aziendali. Le relative deliberazioni sono di competenza del Direttore Generale. 47 TITOLO XII° NORME FINALI Articolo 107 Abrogazione dei precedenti regolamenti Con effetto dalla data di entrata in vigore del presente Regolamento, sono abrogate tutte le altre norme e disposizioni con esse incompatibili. Articolo 108 Rinvio alla legge Per tutto quant'altro non previsto dal presente Regolamento, in materia di contabilità e finanza valgono le norme di legge vigenti con particolare riferimento, in quanto applicabile, le norme del Codice Civile. Articolo 109 Conservazione e diffusione del Regolamento II presente Regolamento è conservato in apposito raccoglitore con gli altri Regolamenti, a cura della Direzione Generale che provvederà altresì alla sua diffusione all'interno dell'Azienda consegnandone copia a tutti i dirigenti e Funzionari, al Tesoriere/Cassiere ed al Collegio Sindacale. Informativa sull’adozione del presente regolamento sarà affissa all’albo pretorio, per i tre mesi successivi alla sua approvazione, e pubblicato sul sito internet aziendale. 48