Laboratorio di Architettura e Composizione Architettonica I – A.A.

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Laboratorio di Architettura e Composizione Architettonica I – A.A. 2009-2010
Prof. Filippo Cerrini, ing. Daniele Sansoni
Il tema:
Il lavoro da svolgere durante il Laboratorio consiste nel progetto di una residenza unifamiliare sulla base del
riferimento assegnato: le “case per artigiani a Staten Island” (New York, Stati Uniti 1980-84) di Steven Holl.
Il riferimento:
il progetto – mai realizzato – di Steven Holl affronta il problema della riconversione di un deposito in spazio
di lavoro condiviso da artigiani che operano in varie discipline. A ridosso del muro del deposito sono previste le 7 abitazioni degli artigiani stessi, secondo uno schema compositivo che prevede corpi di fabbrica a
prevalente sviluppo lineare, disposti di taglio rispetto a quel muro alto che ne costituisce il fondale; le case
sono rigorosamente alternate ai rispettivi giardini e si impostano su un podio rialzato rispetto alla strada di
accesso.
Progetto di residenze per artigiani a Staten Island,
Steven Holl - NY, USA 1980-84
I disegni delle sette unità residenziali. Da sinistra a destra:
1. Casa del lattoniere
2. Casa del fabbricante di carta
3. Casa del falegname
4. Casa del muratore
5. Casa dell’acquafortista
6. Casa dello stuccatore
7. Casa del fabbro
L’attività del singolo artigiano trova espressione nella caratterizzazione della rispettiva abitazione: la casa
del fabbricante di carta presenta un tetto a terrazza espressamente pensato come essiccatoio per la carta;
quella del falegname è attrezzata come un cantiere navale; quella del muratore ha un tetto con volta a botte di mattoni; la casa dell’acquafortista presenta, all’ingresso, una imponente in vetro inciso all’acquaforte,
e così via.
Ogni abitazione assume la sagoma in pianta di un rettangolo stretto e lungo, dalle dimensioni di 4,00 x
21,70 m; il relativo giardino presenta una profondità pari a quella dell’abitazione e un’ampiezza di 5,10 m
ed è rialzato rispetto alla strada di 1 m.
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Il progetto:
Ogni gruppo di studenti dovrà ri-progettare l’unità residenziale centrale del complesso (casa n. 4) per un
nuovo ipotetico committente (artigiano, artista, musicista, progettista, atleta o altro a scelta dello studente)
la cui principale e inderogabile esigenza è quella di veder garantito, all’interno della propria abitazione, uno
spazio per abitare e uno spazio per lavorare (atelier-ufficio-studio-laboratorio ecc.).
- Lo spazio da abitare dovrà prevedere una zona soggiorno e una zona pranzo dove ricevere gli ospiti
(contigue, separate o unite in un unico ambiente a discrezione dei progettisti), almeno una camera
matrimoniale (è opzionale la presenza di una seconda camera per i figli o gli ospiti) e chiaramente
tutti i servizi necessari (i servizi igienici e la cucina abitabile o cucina minima o angolo cottura; locali
tecnici e locali accessori o ulteriori locali di servizio possono essere previsti in un eventuale livello
interrato).
- Lo spazio per lavorare dovrà essere dimensionato e progettato a seconda delle specifiche esigenze
del committente scelto. L’organizzazione e la reciproca relazione dei due “spazi” della casa sarà oggetto di riflessione nell’ambito del progetto.
I limiti e i vincoli – dimensionali e progettuali – imposti sono gli stessi del progetto di riferimento. In partico2
lare, dovrà essere rispettata la sagoma massima in pianta, delle dimensioni di 4,00 x 21,70 m per
l’abitazione e di 5,10 x 21,70 m per il giardino di pertinenza. L’abitazione si svilupperà su due livelli, con un
interpiano pari a 3,00÷3,20 m. Il fronte prospiciente il giardino proprio potrà essere aperto e finestrato con
un certo margine di libertà, coerentemente con le scelte progettuali e architettoniche, e sulla base di opportune considerazioni inerenti le possibili relazioni tra gli spazi interni e quelli esterni della casa; il fronte
opposto, a differenza del progetto preso a riferimento, sarà completamente cieco o caratterizzato da aperture che consentano al massimo l’illuminazione degli ambienti interni, impedendo tuttavia la intervisibilità
tra gli ambienti interni della casa e il giardino della casa adiacente.
La superficie effettiva dell’alloggio dovrà essere orientativamente compresa tra i 110 e i 150 mq: dunque,
fermo restando il rettangolo della pianta e lo sviluppo su due livelli dell’abitazione, si potranno/dovranno
prevedere all’interno del corpo di fabbrica svuotamenti, spazi a doppia altezza, patii, terrazzi di copertura
ecc.
Il rispetto della sagoma in pianta implica il tendenziale divieto di invadere con i corpi della nuova costruzione lo spazio del giardino di pertinenza. È inoltre da considerare come dato di partenza il dislivello di 1 m tra
il piano di imposta della casa e la strada. Tale dislivello potrà essere rispettato, mantenendo l’“attuale” uniformità di quota tra abitazione e giardino oppure potrà essere spunto di una ulteriore riflessione progettuale inerente eventuali sfalsamenti altimetrici degli ambienti della casa-atelier.
Il lavoro in aula
L’esercizio progettuale dovrà essere svolto esclusivamente in aula durante le quattro ore settimanali, vista
la frequenza obbligatoria del laboratorio. Tutto il lavoro di elaborazione del progetto attraverso piante,
prospetti e sezioni deve essere svolto attraverso il disegno a mano. La scala di rappresentazione privilegiata
sarà 1:100 ma non è escluso l’uso della scala 1:50, specialmente per la definizione di particolari soluzioni
progettuali e/o architettoniche che richiedano un maggior grado di approfondimento.
L’impiego del disegno automatico sarà consentito esclusivamente durante la fase più avanzata
dell’esercitazione e limitatamente a ciò che riguarda l’elaborazione di simulazioni tridimensionali virtuali
del progetto, simulazioni schematiche e puramente volumetriche da intendersi come strumento di controllo del progetto. Dal modello tridimensionale virtuale potranno essere ricavate viste assonometriche e prospettiche a filo di penna dell’edificio.
Una validissima alternativa, da anteporre all’uso del disegno automatico, potrà essere quella di realizzare
plastici di studio, dell’intera abitazione o di parti di essa, in scala rispettivamente 1:100 o 1:50
Le consegne
1a consegna: l’ultimo giovedì del primo emisemestre
consegna informale del materiale elaborato, attraverso disegni anche incompleti che illustrino tuttavia i
tratti salienti dell’idea progettuale.
2a consegna, l’ultimo giovedì del secondo emisemestre
consegna definitiva del progetto, illustrato attraverso disegni in scala 1:100 impaginati in tavole di formato
A3 o al massimo A2, nel numero necessario a contenere tutti gli elaborati grafici richiesti.
Sono espressamente richiesti almeno:
- Pianta del piano terra e del primo piano;
- Prospetto su strada e prospetto sul giardino;
- Una sezione longitudinale e una sezione trasversale;
- Una assonometria della casa.
Altri elaborati particolarmente utili all’illustrazione del progetto potrebbero essere stralci di piante, di prospetti e di sezioni in scala 1:50 laddove necessario, spaccati assonometrici e viste prospettiche interne e/o
esterne.
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