Introduzione Nozioni di base Tipologie di variabile Statistica descrittiva e statistica inferenziale Corso di Psicometria Progredito 1. La quantificazione in psicologia Gianmarco Altoè Dipartimento di Pedagogia, Psicologia e Filosofia Università di Cagliari, Anno Accademico 2013 - 2014 Introduzione Nozioni di base Tipologie di variabile Statistica descrittiva e statistica inferenziale Sommario 1 Introduzione 2 Nozioni di base 3 Tipologie di variabile 4 Statistica descrittiva e statistica inferenziale Introduzione Nozioni di base Tipologie di variabile Statistica descrittiva e statistica inferenziale Perché è importante la statistica? Quantitative information is everywhere. Evaluating data and claims on data is an important skill. The study of statistics provides tools that citizens and researchers need to react intelligently to quantitative information (Ben-Zvi and Garfield, 2004). Introduzione Nozioni di base Tipologie di variabile Statistica descrittiva e statistica inferenziale Perché uno psicologo deve conoscere, almeno le basi, della statistica? Per comprendere la letteratura specializzata. Per comprendere la logica sottostante alla ricerca in psicologia. Per condurre ricerche in psicologia. Per comunicare in modo efficace con gli statistici. Introduzione Nozioni di base Tipologie di variabile Statistica descrittiva e statistica inferenziale Alcune definizioni di base Unità statistica Elementi che costituiscono l’oggetto dell’osservazione e le cui proprietà vengono rilevate. Popolazione L’insieme di tutte le unità cui fa riferimento l’osservazione. Campione Sottoinsieme della popolazione. Variabile Ogni caratteristica rilevata su ciascuna unità statistica. Modalità (o livello) Ogni diversa presentazione di una variabile. Introduzione Nozioni di base Tipologie di variabile Statistica descrittiva e statistica inferenziale Paura della matematica Il preside della Facoltà di Medicina ha commissionato a uno statistico un’indagine per conoscere l’atteggiamento degli studenti verso la matematica. Lo statistico seleziona casualmente 100 soggetti dalla lista degli studenti iscritti e rileva le seguenti informazioni: Genere sessuale Età Anno di iscrizione Grado di piacevolezza nei confronti della matematica: Quanto ti piace la matematica? Per niente, Poco, Abbastanza, Molto Esercizio Indicare l’unità statistica e la popolazione di riferimento e le variabili rilevate. Introduzione Nozioni di base Tipologie di variabile Statistica descrittiva e statistica inferenziale Una rilevazione dell’ISTAT Supponiamo che l’ISTAT abbia condotto un’indagine conoscitiva sulle 20 regioni italiane. Supponiamo che per ogni regione siano stati rilevati: la posizione geografica (Nord, Centro, Sud, Isole), il numero di provincie, la temperatura media annuale, la condizione di salute ambientale (pessima, insufficiente, sufficiente, buona) e il reddito medio pro-capite. Alcune domande Qual’è l’unità statistica di riferimento? Qual’è la popolazione di riferimento? Si può parlare di indagine campionaria? Quante e quali sono le variabili di studio? Quali sono le modalità di ciascuna variabile? Introduzione Nozioni di base Tipologie di variabile Statistica descrittiva e statistica inferenziale Variabili latenti e variabili osservate Una importante classificazione delle variabili utilizzata in psicologia è quella che distingue tra variabili latenti e variabili osservate: Variabili latenti Una variabile latente rappresenta un concetto unidimensionale nella sua forma pura (Bollen, 1989 ). Non è direttamente osservabile, ma misurabile solo per via indiretta, tramite appropriate variabili chiamate indicatori. Esempi: l’intelligenza, la socievolezza, l’ansia. Variabili osservate Una variabile osservata è una variabile direttamente misurabile. Esempi: l’altezza, il genere sessuale. Spesso le variabili osservate vengono utilizzate come indicatori indiretti delle variabili latenti. Esempio: risposte a un test ⇒ misurazione dell’ansia. (Pastore, 2009 ) Introduzione Nozioni di base Tipologie di variabile Statistica descrittiva e statistica inferenziale Classificazione in base alla scala di misura Tradizionalmente le variabili si distinguono rispetto alla loro natura metrica. Variabile categoriale nominale E’ composta da categorie che non possono essere ordinate. Variabile categoriale ordinale E’ composta da categorie che possono essere ordinate. Variabile quantitativa su scala intervallo La scala intervallo è una scala in cui è possibile misurare la distanza tra due punti. Il rapporto tra due intervalli è indipendente sia dall’unità di misura, sia dalla posizione dello zero, che sono entrambi arbitrari. Variabile quantitativa su scala rapporto La scala a rapporto ha le stesse proprietà della scala ad intervalli, ma lo zero non è arbitrario. Esso coincide con l’assenza del fenomeno misurato. Introduzione Nozioni di base Tipologie di variabile Statistica descrittiva e statistica inferenziale Esempi di variabili Variabili categoriali nominali Colore dei capelli, nazionalità, opinione politica ... Variabili categoriali ordinali Giudizio di piacevolezza, grado di accordo ... Variabili quantitative su scala intervallo Temperatura in gradi Celsius o Fahrenheit ... Variabili quantitative su scala rapporto Tempo di reazione, punteggio ad un test ... Introduzione Nozioni di base Tipologie di variabile Statistica descrittiva e statistica inferenziale Esercizi Esercizio 1. Indicare alcune variabili latenti e alcune osservate. Esercizio 2. Indicare alcune variabili nominali, ordinali, su scala intervallo e su scala rapporto. Esercizio 3. Indicare alcune variabili osservate su scala ordinale e su scala rapporto. Introduzione Nozioni di base Tipologie di variabile Statistica descrittiva e statistica inferenziale Statistica descrittiva e statistica inferenziale La statistica descrittiva ha come obiettivo quello di riassumere, descrivere, ed esplorare i dati osservati. La statistica inferenziale ha come obiettivo quello di utilizzare le informazioni rilevate su un campione della popolazione di riferimento per fare delle affermazioni sulle caratteristiche della popolazione stessa.