DISPENSA SOC GEN

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Lezioni del corso di
SOCIOLOGIA GENERALE
I CONCETTI BASE
“l’oggetto di studio della sociologia è
estremamente esteso poiché copre allo
stesso tempo vasti insiemi,gruppi di entità
varie e le più minute unità di osservazione.L’
ampiezza di questo campo di ricerca spiega
la grande diversità degli studi empirici e
teorici e,conseguentemente,la difficoltà a
sviluppare una teoria coerente……La
sociologia è una scienza-in-situazione :il suo
oggetto di studio non è finito”.(Rocher)
2
La sociologia: introduzione
La sociologia è la scienza che
per oggetto l’agire sociale,i
fenomeni sociali indagati nelle
cause, manifestazioni
ed effetti,
nei loro rapporti reciproci e
riferimento alle forme della vita
sociale in generale.
4
Le ''sociologie'' (esempi)
•
•
•
sociologia dei processi culturali
•
•
•
sociologia dei consumi
sociologia dei media
sociologia dei proc.economic
lavoro
sociologia della religione
sociologia delle migrazioni
Fare sociologia è comunque
semplice,se non altro perché
come oggetto di studio il
ns.comportamento
( > importanza del
6
metodo)
LE ORIGINI DELLA SOCIOLOGIA
La sociologia nasce come disciplina
autonoma nel XIX secolo come necessità
riflessione sugli enormi mutamenti
legati al processo di modernizzazione
(rivoluzione industriale,rivoluzione francese,
rivoluzione scientifica)
RIVOLUZIONE SCIENTIFICA
(''stacco'' dal pensiero filosofico
scienze -n/s- che vengono ad acquisire
una autonomia teorica e metodo
RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
(tutta una serie di fenomeni tecnologici
economici-sociali che rendono necessaria
una nuova riflessione sulla società)
RIVOLUZIONE FRANCESE
(la destrutturazione dell'ordine politico
siociale classico porta a riconsiderare
la natura della strutturazione della
società)
8
TRE DOMANDE ESSENZIALI CHE
PONE LA SOCIOLOGIA
•
Come è possibile l'esistenza della
società,ovvero cosa impedisce il
"caos"
•
•
Quali sono le cause del mutamento
Quali sono e su cosa si fondano
relazioni fra individui e individui
società
La SOCIOLOGIA come scienza ha
oggetto fenomeni osservabili; usa
pertanto metodologie e strumenti
consentono
•
•
•
l'osservazione
la sistematizzazione
la comprensione
dei fenomeni sociali stessi
10
LA SOCIOLOGIA NON E'SOLO UNA
DESCRIZIONE DI FENOMENI, MA E'
COMPRENSIONE
DELLO
AGIRE SOCIALE NELLA SUA COSTANTE
UNIFORMITA' E NEL SIGNIFICATO
ATTORI SOCIALI AD ESSO ATTRIBUISCONO
12
LA RICERCA
Le
metodologie
conseguentemente le tecniche e
strumenti)
si
suddividono
generalmente in
14
•
M.QUANTITATIVI
(atti a quantificare determinati
•
M.QUALITATIVI
(atti a rilevare caratteristiche strutturali
dei
fenomeni)
In altri termini,la RICERCA
QUANTITATIVA
• fornisce la ''misura'' del fenomeno
studiato
•
è uniforme per tutti i
soggetti/oggetto di ricerca
• i dati ottenuti sono oggettivi
standard
• si rivolge comunque generalmente
un "campione",anche se ampio
rappresentativo
In altri termini,la RICERCA QUALITATIVA
•
permette di individuare i fattori
per la comprensione della
motivazione all'azione degli attori
sociali,pur se circoscritta in termini
numerici
•
offre informazioni spesso disomogenee
ma ricche di contenuto ed in profondità
(intervistatore) prevedendo un
coinvolgimento dei soggetti
(intervistati)
16
Una gerarchia di concetti
METODOLOGIA
Regole e condizioni formali a carattere
generale
TECNICHE
Singole procedure operative
STRUMENTI
Singoli"mezzi" relativi alle tecniche
Il percorso
•Scelta del problema e delle ipotesi
•Disegno della ricerca
(progettazione,metodologie,ecc.)
•Raccolta dati
("documentale"- "sul campo")
•Sistematizzazione dati
•Analisi ed interpretazione delle
risultanze
•Rapporto di ricerca
18
La sociologia:concetti
problematiche
e
SCENARI
TARDOMODERNITA’
“MODERNITA’ LIQUIDA”
GLOBALIZZAZIONE
20
La tardo modernità
∑ Non è “una epoca”,bensì un “clima
culturale”
∑ Tardomodernità o postmodernità?
La tardo modernità
∑ Declino stato/nazione
(surdeterminazione)
∑ “Rischio” ed “incertezza”
(crisi della razionalità)
∑ Costruzione della realtà:eclettismo e
frammentazione della
esperienza (fine dei “grand recits”)
22
∑ “Cultura del presente”
(l’ ”istante”,l’ “oggi”,senza passato né
futuro)
∑ Declino delle ideologie
La modernità “liquida”
Sviluppo della tardo modernità,secondo
Bauman nella società contemporanea
sono “liquefatti” i legami tra gli individui
legami sociali che tendono a dissiparsi, a
disgregarsi e a diventare sempre più
effimeri.
24
In linea generale,il concetto di “società
liquida” si riferisce al tessuto sociopolitico
della società contemporanea che è,appunto,
“liquido”, cioè sfuggente a ogni
categorizzazione e quindi inafferrabile.
La causa principale è la globalizzazione
anche delle dinamiche consumistiche
del declino delle ideologie e degli altri
fattori della postmodernità che hanno
causato uno spaesamento dell’individuo
quindi la sua esposizione alle spinte, ai
cambiamenti rapidi, alle violenze della
“società dell’incertezza”.
26
Bauman cioè pensa che il “processo di
liquefazione” si attui in diversi ambiti della
vita nella società contemporanea come ad
esempio il lavoro, la comunità, l'individuo,
come già detto i rapporti sociali, la libertà
strutture sociali etc.
Sempre Bauman attribuisce alla rete un
ruolo specifico in questa“liquidità”,
ovvero sostiene che la maggior parte degli
“internauti” tendono a non aprirsi ad
concreta visione del mondo ma a
rinchiudersi dentro steccati,dentro una
“confort zone” autoreferenziale.
28
LA GLOBALIZZAZIONE
Possiamo
definire
la
processi
sociali
usareil temine
combinazione
economici,
e
culturali,
come effetti :
che
- La formazione di un mercato
finanziario globale;
- L'aumento dell'incidenza di nuove
tecnologie;
30
- L'iperconcorrenza,ovvero una
accentuata competitività agevolata
dai processi di liberalizzazione,
privatizzazione e di deregulation;
- Lo sviluppo di un'informazione
che insieme
al
contemporaneo
progresso dei mezzi di trasporto
unifica il mondo per ridurlo
dimensione di ''villaggio'';
- La formazione di una
globale, cultura in cui il peso
singoli apporti riflette la capacità
di influenza delle varie
componenti;
32
In particolare,per molti Autori,la g.c. tende a
realizzare una sorta di cultura globale
cosmopolita fondantesi sulla c.d. CROSS
FERTILIZATION
Vanno comunque sottolineati i rischi di
1) una progressiva estinzione di ”tradizioni
linguistico-culturali,
2) presenza accentuata di una “cultura
egemonica”.
Ciò che in realtà sembra poi prevalere è
una sorta di logica GLOCAL nella quale
vengono a convivere culture
autoctone,cultura globale,forme di
ibridazione.
34
I SISTEMI SOCIALI
La SOCIETA'
La società è una immagine
consolidata di realtà,definibile
come un insieme/sistema
organizzato di individui che vivono
su un territorio e collaborano
gruppi per la soddisfazione di
bisogni sociali e si riconoscono
una comune cultura.
36
SISTEMA
INSIEME
INTERCORRELATO DI
PARTI INTERDIPENDENTI
I SISTEMI SOCIALI: L'APPROCCIO
LUHMANN
Nella modernità si è verificata una
maggiore differenziazione funzionale
società in sottosistemi che hanno
tempo aquisito sempre più
autonomia,
come:
•
•
•
•
38
la politica
l'economia
la scienza
i media
Si tratta però di schemi interpretativi
della realtà atti a ridurre la complessità
della realtà stessa.Pertanto,dire
esistono i sistemi sociali significa
esistono "oggetti"di osservazione
caratteristiche tali da giustificarne
concetto
Ogni sistema sociale si differenzia
dall'ambiente di riferimento e nel
interno per
AUTOREFERENZIALITA'
(autodeterminazione)
40
In altri termini,un sistema
autoreferenziale (o autopoietico)
sistema che ridefinisce continuamente
stesso rispetto all'esterno (che è
e comunque "filtrato") e,al proprio
interno,si sostiene e si riproduce,avendo
come criterio distintivo il suo
mantenimento.
In particolare,rispetto allo
ambiente di riferimento,tale
strutturazione autoreferenziale si
realizza attraverso processi
autopoietici
("creazione di se
stesso") ed è sostanzialmente
indifferente all'ambiente stesso.
stimoli esterni sono significativi
per il sistema
solo se riportabili nello stesso con
propri linguaggi/codici
42
L’ AZIONE SOCIALE
Parlando di
AZIONE SOCIALE
o di
ATTORE SOCIALE
ci si può riferire tanto a singoli attori/azioni
quanto ad attori/azioni collettivi
44
L'AZIONE SOCIALE
Sequenza intenzionale di atti forniti
senso che un soggetto
(individuale/collettivo = attori
sociali)
compie scegliendo fra varie alternative
possibili. .......al fine di conseguire
scopo.
(Gallino)
L'AZIONE SOCIALE PER WEBER
1. razionale rispetto allo scopo
2. razionale rispetto al valore
3. razionale rispetto alle tradizioni
4. razionale rispetto alla affettività
46
La ''razionalità limitata'' (Simon)
I limiti della razionalità consistono
- informazioni incomplete/imperfette
- relativa capacità (circostanze)
elaborare le informazioni
- il tempo limitato disponibile
- la complessità di molte problematiche
- preferenze/opzioni contrastanti
proprio ambito di riferimento)
48
LA CULTURA
CULTURA E' TUTTO CIO'CHE DEVE LA SUA
CREAZIONE ALL'AZIONE COSCIENTE
E
TENDENZIALMENTE LIBERA DELL'UOMO,
CIOE'IL PATRIMONIO INTELLETTUALE
MATERIALE,RELATIVAMENTE STABILE E
CONDIVISO, PROPRIO DEI MEMBRI DI UNA
COLLETTIVITA'
ED E’ COSTITUITO D
VALORI,NORME,DEFINIZIONI,LINGUAGGI,
SIMBOLI,
SEGNI,MODELLI
DI
COMPORTAMENTO,OGGETTI MATERIALI,
ECC.
(Cesareo)
50
Elementi della cultura-concezione
1. CULTURA
MATERIALE
(tecniche produttive,tecnologie,prodotti)
2. CULTURA
SOCIALE
(struttura sociale,sistemi di
relazione,comportamento sociale)
3. CULTURA
IMMATERIALE
(comunicazione,conoscenze,norme,valori,
religione)
La cultura secondo la prospettiva degli
“ASSUNTI DI BASE”
Un insieme coerente di assunti fondamentali
inventati,scoperti e sviluppati da un gruppo
sociale funzionali per affrontare l’ambiente
esterno e l’integrazione interna.
52
Sotto certi aspetti e per certe
interpretazioni,,tali “assunti” sembrano
essere strutturali a tutte le culture,mentre
varia assolutamente,in ogni
cultura,l’elaborazione degli assunti stessi.
I livelli profondi della cultura (esempi)
La relazione con l’ambiente,Realtà
verità,La natura umana e le relazioni
umane,Tempo e spazio
problemi di integrazione interna
(linguaggio comune,la natura della autorità)
problemi di sopravvivenza esterna
(obiettivi/mezzi,analisi/valutazione)
54
La cultura secondo la PROSPETTIVA
SIMBOLICA
Un set di significati trasmessi nella storia ed
incorporati in simboli; un sistema di
concezioni ereditate ed espresse in forme
simboliche,attraverso le quali gli uomini
perpetuano e sviluppano la conoscenza
I SIMBOLI
In generale,sono “qualcosa-che-sta
qualcos’altro” (la bandiera,la
Croce,ecc.),ovvero rinvia ad significato e/o
sistemi di significato che derivano comunque
dalla cultura.
I sistemi simbolici sono complessi strutturati
di simboli,come,ad es.,il linguaggio.
56
SOCIETA’ E CULTURA OGGI NELLO
APPROCCIO SOCIOLOGICO
Nella sociologia oggi si condivide
l'idea che tra cultura e contesti
sociali esistano rapporti di
influenza reciproca e quindi
bidirezionale.
58
Questi rapporti sono stati
comunque affrontati con prospettive
che possiamo farrisalire ai 3
di seguito specificati e che vengono a
corrispondere a tre modalità di
ricerca,ovvero:
1) Come le strutture sociali
producono effetti sulla cultura.
In questo caso la cultura è
variabile dipendente di fattori
strettamente collegabili
ai contesti sociali e ai loro
fenomeni.
60
2) Come le forme e le espressioni
culturali influenzano la società.
In questo caso la cultura è
variabile indipendente attraverso
cui spiegare il sorgere e
l'operare di azioni sociali
riferibili tanto ai soggetti
alle strutture e alle istituzioni.
3) Come la cultura si trasmette,
diffonde e si trasforma. In
questo caso l'attenzione è
rivolta ai processi che partono
dalla cultura per tornare alla
cultura, anche se in questo
ritorno contano gli aspetti
tipo sociale,come
socializzazione,ecc.)
62
Rapporto
“Cultura/società”:approcci
• WEBER (etica protestante e
sviluppo capitalismo)
• MARX
(struttura/sovrastruttura)
• ARCHER
(''artificio metodologico)
CULTURA E CULTURE
La problematica del
"relativismo culturale"
Le problematichedel
"multiculturalismo"
64
SUBCULTURA (articolazione culturale)
INSIEME RELATIVAMENTE
DIFFERENZIATO/DIFFERENZIANT
VALORI,CREDENZE,NORME
TRADIZIONI,LINGUAGGI E
MANUFATTI CHE CARATTERIZZANO
GRUPPO SOCIALE
ARTICOLAZIONI CULTURALI
(subculture)
Territoriali
(localismo)
Etniche
Ideologico-religiose
66
STILI DI VITA
INSIEME UNITARIO DI PREFERENZE
ESPRESSO DA UN ATTORE SOCIALE
NEI VARI AMBITI DELLA VITA
SOCIOCULTURALE CHE. DETERMINA
I ''CONSUMI'' DELL'ATTORE SOCIALE
STESSO
MODE
68
•
comportamenti sociali motivati
dalla soddisfazione di bisogni
•
•
•
carattere ''effimero''
modalità distintiva
modalità di comunicazione
COMPONENTI E PROCESSI
VALORI
Rappresentano le concezioni
"desiderabile" in una società,ovvero
ciò che in un dato momento storico
si ritiene importante,significativo
termine di riferimento per l'azione
sociale.
70
NORME
Proposizioni (formalizzate o
prescrittive della condotta sociale
cui attenersi; sono strumenti
necessari per regolare il
comportamento sociale.
(controllo sociale > sanzioni
Processo di socializzazione
Il processo di integrazione dell'individuo
nel gruppo sociale attraverso la
•
•
•
appropropriazione
interiorizzazione
identificazione
di/con norme,valori,modelli di
comportamento,ecc.
( > la cultura)
72
.,
IL PROCESSO DI SOCIALIZZAZIONE
HA COME PRINCIPALI
''AGENTI''/FASI :
per la socializzazione primaria:
famiglia/parentela/gruppo dei pari
per la socializzazione secondaria
scuola,organizzazioni,mondodel lavoro
I media costituiscono ormai da quasi un
secolo un agente di socializzazione
trasversale alle due fasi,in quanto
divenuti progressivamente un
fondamentale strumento di
“apprendimento” di realtà
74
RUOLO E STATUS
Sono fra i fattori costituenti l'interazione
sociale; lo STATUS (posizionamento
sociale) è l'insieme delle risorse sociali
cui si dispone e di apprezzamento
relativi ad ogni posizione all'interno
società,il RUOLO si riferisce alle
aspettative sociali che si hanno nei
confronti di uno STATUS
Il COMPORTAMENTO DI
STATUS
consiste nel "COME" l'attore sociale
svolge ("rappresenta") lo status stesso
effettivamente (margine di
gioco.,devianza) determinando
così il ruolo (aspettative)
76
La vita sociale può definirsi come
una trama di relazioni sociali che
realizzano in INTERAZIONI SOCIALI
Tali processi di interazione sono
vincolati:
•
•
•
•
dal contesto
dalle dinamiche situazionali
dai condizionamenti
da "apriori"
(impossibilità di cogliere l'Altro
sua totalità ma rispetto ad uno
status;I'Altro non è "interamente"
sociale,è anche qualche "altra
Per interazione sociale si intende
una relazione di tipo cooperativo
svolta da due o più attori
soggetti agenti, che orientano le
loro azioni in riferimento ed
reazione al comportamento di
altri attori. Queste relazioni
caratterizzate da una certa
durata, intensità e ripetitivitànel
tempo.
78
LA INTERAZIONE COME “SCAMBIO”
Homans sviluppa una teoria
interazione sociale particolarmente
interessante che si fonda
teoria economica dello scambio
basa su 4
principi
(segue)
La interazione come ''scambio''
i principi
l."Il comportamento è
determinato dal profitto atteso''
2."Lareciprocità"
3."Lo scambio equo
4."Scambi equilibrati in alcune
relazioni possono produrre scambi
squilibrati in altre relazioni''
80
Il GRUPPO è un insieme di
sociali che
• INTERAGISCONO FRA DI LORO
• IN UN CERTO LASSO DI TEMPO
• HANNO TRATTI DISTINTIVI
• CONDIVIDONO
VALORI E NORME
DI COMPORTAMENTO
• HANNO UN OBIETTIVO COMUNE
Fattori di formazione dei gruppi
a) VICINANZA
(spaziale,funzionale)
b) AFFINITA'
(atteggiamenti,valori)
c) ISOLAMENTO
(sociale,psicologico)
d)
BISOGNI
(sicurezza,appartenenza)
E “INPUT ESTERNO”
82
In ogni gruppo sono presenti
due dimensioni
:
- quella ''OPERATIVA''
(razionalità,orientamento
al compito,ecc.)
- quella ''SOCIO-EMOTIVA''
(affettività,emotività,ecc.)
che non vanno necessariamente
sempre insieme
CONSENSO
Un processo di riproduzione di
identificazione o di un accordo
valori e/o significati
e/o modalità
logiche di azione che vengono
attribuiti alla realtà.
84
Forme del CONSENSO
* C. ''IDEALE'' (incondizionato)
* C. ''CONFORMITA' '' (pressioni
gruppo)
* C.
''ATTIVO''
rinnovabilità
(interiorizzazione,
CONFLITTO
Una azione disgiuntiva che può
svilupparsi da divergenze di
obiettivi
strategie
opinioni
comportamenti
fra attori sociali.
86
Caratteristiche del conflitto
a) La “normalità” del conflitto
Il conflitto è ''fisiologico'',nel
senso che è RISCONTRABILE
TUTTE LE REALTA’ SOCIALI
88
b) Cause di conflitto
• SCARSITA'DI RISORSE E DI CHANCES
DI VITA
• DISEGUALE DISTRIBUZIONE DI
POTERE
• SFRUTTAMENTO PERSONE/RISORSE
DA PARTE DI GRUPPI SOCIALI
VERSUS ALTRI GRUPPI SOCIALI
• INCAPACITA' ISTITUZIONALE
A SVILUPPARE CONSENSO
• FONTE :ENDOGENA/ESOGENA
90
Possiamo distinguere diversi livelli della
realtà sociale in cui si manifestano i conflitti:
∑
il livello micro è caratterizzato da relazioni
"faccia a faccia", dove gli attori sono i
singoli individui;
∑
∑
∑
∑
al livello meso, intermedio quanto a
dimensioni e complessità, gli attori del
conflitto sono gruppi e organizzazioni;
∑
92
il livello macro, infine, comprende i conflitti
che si presentano in grandi aggregati
politico-sociali come società e stati, dove
gli attori sono entità collettive come
partiti, movimenti sociali, gruppi
paramilitari o gli stessi stati.
POTERE,AUTORITA',LEADERSHIP
Weber distingue fra "potere"
la possibilità di essere obbedito
"autorità" come potere
legittimato, istituzionalizzato;
Weber poi è possibile distinguere
tre "modelli ideali" di potere
relative legittimazioni) :
• il potere
"tradizionale",
derivante appunto dalla tradizione
legittimato
dalla
credenza
"bontà" della tradizione stessa,
94
•il
potere
"carismatico",
ovvero il potere eccezionale
riconosciuto e legittimato
di straordinarie qualità
capacità personali,
•il potere "legale", che è
derivante dalla legge e legittimato
dalla
credenza
equità/giustizia della legge
96
Caratteristica/funzione della legittimazione
- la legittimità rende il rapporto di potere
vivibile (stabilisce reciproca fiducia)
- la legittimità è comunque relativa ai tempi
ed ai contesti
La leadership è definibile
capacità individuale di esercitare
una
influenza,
un
potere,
"formale/istituzionale"
che
"informale/sociale".
I concetti di potere e di leadership
hanno molto in
comune.
98
LE ISTITUZIONI
Per istituzione si intende generalmente un
apparato preposto allo svolgimento di
funzioni e di compiti che hanno a che fare con
l'interesse pubblico, comunque inteso, quali
l'istruzione (istituzioni scolastiche), la cura
della salute (istituzioni sanitarie),
l'amministrazione della giustizia (istituzioni
giudiziarie),
ecc.
Nelle scienze sociali per istituzioni si
intendono anche,e più specificatamente
modelli di comportamento che in una
determinata società sono dotati di cogenza
normativa.
100
Il concetto sociologico di istituzione assume
un significato a un tempo più ampio e più
preciso:
1) più ampio perché riguarda in generale
tutti i modelli di comportamento e non
solo quelli che si manifestano in apparati
e organizzazioni (istituzioni sono
esempio, anche i riti e le cerimonie,
la lingua nazionale, ecc.);
2) più preciso perché sottolinea come,
affinché un modello di comportamento
possa essere considerato un'istituzione,
sia necessaria la presenza di un elemento
normativo in qualche misura vincolante.
Ogni istituzione comporta la presenza di
qualche forma di controllo sociale
(formalizzato o no),in quanto ogni istituzione
ha di fatto una connotazione di coercitività.
102
STRATIFICAZIONE SOCIALE
Per stratificazione sociale si intende
disposizione oggettiva od una
classificazione soggettiva di individui/gruppi
in una "scala" sociale,disposizione
attua in base al possesso di RISORSE
• economiche (reddito)
• politiche (potere)
• simboliche (prestigio)
Stratificazione sociale
E' la disposizione gerarchica delle
persone sulla base di differenze
sociali,soprattutto per quanto riguarda
l'accesso alle
- risorse,
- opportunità di vita
(chances di vita)
- influenza sociale
104
Le opportunità di vita sono le
possibilità di accedere a beni
materiali e/o immateriali nel corso
della propria vita.
Dipendono non solo dal merito
personale ma anche dallo status
socioeconomico
Gli insiemi derivanti dalla
stratificazione vengono definiti
• STRATI
(concezione integrazionalista)
• CLASSI
(concezione conflittualista)
• CASTE
106
Le CASTE sono la forma più rigida
stratificazione sociale.ln un sistema
caste le posizioni sociali dipendono
dalla nascita sulla base cioè delle
condizioni sociali della famiglia.Le
possibilità di mobilità sociale sono
tendenzialmente nulle.
STRATIFICAZIONE SOCIALE
I gruppi derivanti da tale stratificazione
vengono definiti
• CLASSI (concezione conflittuali
Si basa su una logica di ''iniquità''
sociale fondantesi sulla dicotomia
''sfruttati/sfruttatori''(borghesia/proleta
riato)derivante dal possesso dei
c.d.''mezzi di produzione'' e dalla
determinazione dei ''modi di
produzione''
108
•
STRATI(concezione integrazionalista)
Si basa su una concezione
funzionalista-integrata della società
presuppone una coesistenza di
diverse posizioni sociali (con
prerogative e caratteristiche
specifiche) rispondenti a differenti
funzioni sociali con un diverso
''trattamento'' sociale
UN MODELLO DI STRATIFICAZIONE
SOCIALE
(Scuola di Chicago)
•
•
•
•
•
110
UPPER
UPPER MIDDLE
MIDDLE
LOWER MIDDLE
LOWER
Per mobilità sociale si intende ogni
passaggio di un individuo da uno
strato/classe ad un altro
(ascendente/discendente)
FATTORI DI MOBILITA' SOCIALE
112
•
STRUTTURALI
(situazione sociale ed economi
ca di riferimento,opportunità,
contesto)
•
INDIVIDUALI
(capitale sociale,capitale
culturale,capacità/motivazioni,ecc.)
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