Provincia di Pistoia

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Consiglio Provinciale
COMUNICATO STAMPA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE SILVANO CALISTRI
10 FEBBRAIO 2013 - COMMEMORAZIONE “GIORNO DEL RICORDO”
Con legge n.92 del 30 marzo 2004, ponendo fine alla rimozione reciproca perdurata per oltre
un cinquantennio il Parlamento italiano ha istituito il “Giorno del Ricordo in memoria delle
vittime, dell’esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale” al fine di “conservare
e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo
dalla loro terra degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa
vicenda del confine orientale“ (art. 1 comma 1 L.92/2004).
Il Giorno del Ricordo vuole conservare e rinnovare la memoria della terribile pagina di storia
che interessò i territori dell’Istria, abbandonata dai soldati italiani subito dopo l’armistizio, a
partire dall’autunno del 1943, fino al 1947, con il rastrellamento, la morte, la deportazione, ed
infine l’esodo, di migliaia di persone, per lo più italiani.
Lo sterminio, condotto senza distinzioni politiche, razziali ed economiche sotto le direttive di
Tito, colpì indistintamente fascisti, anti-fascisti e partigiani, cattolici ed ebrei, uomini, donne,
vecchi e bambini, industriali, agricoltori, pescatori, poliziotti e carabinieri, militari e civili,
secondo un disegno che prevedeva l’epurazione attraverso torture, fucilazioni e infoibamenti.
Mantenere la memoria delle vittime delle foibe e degli esuli istriani-dalmati fuggiti dalle loro
case dopo la cessione di Istria, Fiume e Zara alla Jugoslavia in seguito alla sconfitta dell’Italia
nella seconda guerra mondiale, risponde dunque ad una esigenza di riconoscimento umano ed
istituzionale che per troppo tempo è mancato e permette , soprattutto alle giovani generazioni,
di conoscere, capire, condividere questa tragica vicenda della nostra storia recente.
L’istituzione del “Giorno del Ricordo” voluta dal nostro Parlamento “non ha nulla a che vedere
col revisionismo storico, con revanscismo e col nazionalismo”.
La consapevolezza di quegli avvenimenti non incrina la memoria della Resistenza, del fascismo
e delle sue responsabilità storiche, ma ci fa guardare al passato con interezza e non ci fa
dimenticare le atroci sofferenze inflitte a migliaia di italiani assolutamente immuni da ogni
colpa.
E’ anche compito nostro, del Consiglio Provinciale, coltivare il doveroso ricordo delle tragedie
del passato e delle vittime di cieche violenze che non deve mai essere disgiunto dal comune
impegno per un futuro di pace, fratellanza, cooperazione.
I sentimenti di vicinanza al dolore dei sopravvissuti si devono accompagnare sempre alla
ferma volontà di far prevalere quello che oggi ci unisce su quel che ieri ci ha dolorosamente
diviso, per questo ci uniamo alle parole espresse dal Sindaco di Roma Gianni Alemanno e da
Nicola Zingaretti in occasione delle Celebrazioni avvenute a Roma il 10 febbraio u.s.:
ALEMANNO - "Oggi portiamo l'omaggio della città di Roma a queste persone che appartengono alla
nostra storia e identità nazionale. La memoria deve essere condivisa, non dobbiamo dimenticare nessuno
degli orrori e delle tragedie del Novecento, in particolare quelli che hanno toccato nel vivo la coscienza del
popolo italiano dopo tanti anni in cui sono stati nascosti". Oggi dobbiamo essere in grado di fare memoria
e proprio per questo ci siamo impegnati alla costituzione della casa del ricordo degli esuli giulianodalmati, in maniera da avere un presidio costante per la memoria".
ZINGARETTI - "E' doveroso ricordare una data importante come quella di oggi, sia per commemorare la
tragedia delle foibe e anche la dolorosa vicenda del confine orientale e dei molti conflitti che ne hanno
segnato l'evoluzione, culminando nella tragedia dell'esodo giuliano - dalmata sia per far conoscere alle
nuove generazioni un momento così buio. E' necessario tramandare la memoria sensibilizzando i più
giovani su questa pagina tragica della nostra storia perché non sia mai più rimossa o dimenticata e per
dare, attraverso momenti di formazione, dibattito e incontro, un contributo alla crescita civile e morale
del Paese. Nessuno dovrà mai dimenticare quanto avvenuto. Il nostro intento è quello di ricordare non
solo nei giorni dedicati ma anche con l'impegno culturale tutto il resto dell'anno".
12 febbraio 2013
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