a mezzo spore

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Corso micologico
Per il rilascio del
tesserino
Raccolta funghi
spontanei epigei
Micologo Gianluca Messina
REGNO FUNGHI
COSA SONO
I funghi sono organismi costituiti da un micelio e da un corpo fruttifero. Il micelio è il
vero organismo fungino (corrispondente alla pianta nei vegetali) ed è formato da un
fittissimo intreccio, invisibile ad occhio nudo e per lo più sotterraneo, di cellule
allungate, dette ife, che si espandono in più direzioni, alla ricerca del substrato
nutrizionale necessario al loro sviluppo. Quando le condizioni ambientali e
climatiche sono favorevoli, esso produce la struttura atta a consentirgli la
propagazione della propria specie: il carpoforo (o sporoforo), che altro non è che il
"frutto" del vero fungo, cioè del micelio.
La riproduzione dei funghi
può avvenire:
• per frammentazione del micelio: come avviene nella coltivazione dei
comune champignon (Agaricus bisporus);
• a mezzo spore: la spora è una parte del fungo capace di germinare e
di dare vita a una nuova “pianta” fungo. In questo è simile al seme di una
pianta superiore, ma ne differisce in modo essenziale in quanto nel seme
la fecondazione è già avvenuta nel momento dell'impollinazione del fiore,
mentre nella spora la fecondazione non è ancora avvenuta e si avrà solo
nel momento in cui due miceli primari di segno diverso si uniranno e
formeranno un micelio secondario (con cellule a due nuclei). Solo il
micelio secondario è capace di fruttificare dando vita a nuovi carpofori.
Schema del
meccanismo di
dispersione delle spore
nei funghi corticcioli a
mensola e nei normali
basiomiceti a cappello.
Dopo una breve caduta
per gravità le spore
vengono trascinate dal
vento lontano dal
corpo fruttifero che le
ha prodotte.
Commestibile da giovane
Velenoso
Nella sottostante “rappresentazione
simulata” della riproduzione di un
Ascomicete sono evidenziate la diffusione
delle spore e la formazione, a stadi
successivi, di un nuovo fungo.
Commestibile
Per
diffluenza
Altri agenti diffusori delle spore
Molti animali possono contribuire alla diffusione dei
funghi su un territorio più esteso
Nel cibarsene alcuni
roditori diffondono
lontano i tartufi.
Infatti, ne rompono
gli aschi e lasciano
uscire le ascospore.
I grossi mammiferi
erbivori, se
ingeriscono funghi,
ne diffondono le
spore con le loro
deiezioni.
Gli uccelli,
imbrattandosi le
zampe di spore
fungine, le
portano a
distanza durante
il volo.
Ciclo di sviluppo del
Phallus impudicus:
dalla fase giovanile
ovoidale allo sviluppo
dello stipite con il
relativo cappello
a mitra, fino
all’ingestione delle
spore da parte delle
mosche.
Non commestibile
Qui sopra: a sinistra, una goccia di pioggia
cadendo all’interno del corpo fruttifero di una
nidulariacea del genere Cyathus provoca la
fuoriuscita dei peridioli; si osservano i peridioli
all’interno del corpo fruttifero e il meccanismo
con cui il funicolo avvolto a spirale si distende
portando con sé un ciuffo di ife.
Le spore possono assumere diverse forme, nel grafico
riprodotto ne sono rappresentate alcune.
Fasi della germinazione
di una spora fungina
fino a costituire una
colonia circolare.
SVILUPPO DEL
CORPO FRUTTIFERO DI
UN’AGARICACEA CHE
MOSTRA COME IL
FUNGO EMERGA DALLA
VOLVA E POCO ALLA
VOLTA SI LIBERINO LE
LAMELLE PER ROTTURA
DEL VELO PARZIALE.
PRIMORDIO
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