Pinco Pallino Totalitarismi: l`uso della violenza politica nel

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Liceo Classico Aristico Musicale - Aosta
a. s. 2016-2017
ESAME DI STATO
Classe III A ordinario
Candidato
Pinco Pallino
Totalitarismi: l’uso della violenza politica nel Novecento.
Modelli, ragioni e scopi.
A.Gauro Ambrosi, Aeroritratto di Benito Mussolini aviatore, 1930
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Liceo Classico Aristico Musicale - Aosta
a. s. 2016-2017
ESAME DI STATO
ABSTRACT
Obiettivo
Questo lavoro prende in esame l’uso della violenza in campo politico nei regimi totalitari del
Novecento, per evidenziarne le ragioni e soprattutto gli scopi all’interno di regimi riconosciuti come
ideal-tipo del modello totalitario
Metodo
Attraverso l’analisi delle interpretazioni classiche, sia di carattere politologico come quelle di
Carl Friedrich e Zbigniew Brzezinski e sia di carattere filosofico come quella di Hannah Arendt, si sono
evidenziati i caratteri dei regimi totalitari, in relazione specificatamente alla “costruzione” del nemico
politico in funzione dell’ideologia che li caratterizza, il mutamento di significato dei concetti di
“colpevolezza” e “innocenza”, e alle strategie utilizzate per l’eliminazione degli oppositori individuati.
Una più recente e interessante interpretazione presa in esame è quella di E. Traverso, che
con la sua riflessione critica vuole mettere “in guardia contro i malintesi che esso [il concetto di
totalitarismo] ha spesso suscitato e gli abusi che ne hanno segnato la storia”. 1 Egli ritiene che il suo
uso sia necessario “per conservare la memoria di un secolo che ha conosciuto Auschwitz e la Kolyma,
i campi di sterminio nazisti e i gulag di Stalin” 2, ma vada limitato a determinate esperienze, che
rappresentano ciò che lo storico definisce il naufragio del "politico", inteso come lo “spazio aperto al
conflitto, al pluralismo delle idee e dell'azione dei cittadini, all'alterità, alla divisione del corpo
sociale, in altri termini ciò che Hannah Arendt definiva "l’infra", la vita in comune”. 3
Si sono poi confrontati nazismo, stalinismo e fascismo in merito a strumenti e metodi della
violenza politica, per evidenziarne i risultati.
Conclusioni
La comparazione tra le varie interpretazione e tra i modelli totalitari ha consentito di
enucleare gli obiettivi politici, sociali e addirittura ontologici della violenza politica, in vista della
costruzione di una nuova società e di un uomo nuovo, come auspicato da ideologie proiettate verso
uno stadio finale e perfetto dell'umanità (Carl Friedrich e Zbigniew Brzezinski), come quelle
totalitarie.
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Enzo Traverso, in AA.VV., Atti del convegno Mappe del Novecento, Milano, Bruno Mondadori, 2001
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ibidem
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ibidem
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Bibliografia
H. Arendt, Le origini del totalitarismo (1951), Torino, Einaudi, 2004, pp. 150-250
H. Arendt, La banalità del male (1963), Milano, Feltrinelli, 2001
E. Collotti, La Germania nazista, Torino, Einaudi, 1962, pp. 156-172; pp. 190-200
M. Flores (a cura di), Nazismo, fascismo, comunismo. Totalitarismi a confronto, Milano,
Bruno Mondadori, 1998, pp. 89-97
S. Forti, Il totalitarismo, Roma-Bari, Laterza, 2001, pp. 20-58
C. Friedrich e Z. Brzezinskj (1965), Totalitarian Dictatorship and Autocracy, in De
Bernardi, Guarracino, La conoscenza storica, vol. 3, Milano, Bruno Mondadori, 2000
R. Hilberg, La distruzione degli ebrei d’Europa, Torino, Einaudi, 1999
A. Romano, Lo stalinismo, Milano, Bruno Mondadori, 2002, pp. 103-173
E. Traverso, in AA.VV., Atti del convegno Mappe del Novecento, Milano, Bruno
Mondadori, 2001
Documenti o siti internet consultati
http://www.filosofico.net
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