Rassegna Stampa

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Rassegna Stampa
Mercoledì 05 dicembre 2012
Rassegna Stampa realizzata da SIFA Srl
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Rassegna del 05 dicembre 2012
ASL BRESCIA
Il Giornale Di Brescia
1, 7
RAGAZZINI E ALCOL, FENOMENO PREOCCUPANTE
Il Giornale Di Brescia
59
GRAZIE ALLA GIUSY CHE ALL'ASL AIUTA LE NEOMAMME
Anna Della Moretta
1
4
I DATI ASL DOPO L'AGGRESSIONE A BRESCIA2
Ragazzini e alcol, fenomeno preoccupante
BRESCIA Sono in costante aumento i giovanissimi che bevono fino a ubriacarsi.
Lo fanno per diventare euforici, per avere la forza di trovare nuovi amici. I dati
sono allarmanti: nell'arco di un anno l'l% degli undicenni, il 2.5% dei tredicenni e
il 5.7% dei quindicenni si sono ubriacati. Pochi sono quelli che, a questa età, si
rivolgono ai servizi dell'Asl. Bisogna agire sulla prevenzione.
a pagina 7
Ubriacarsi per caso, anche a undici anni
Il grave episodio dell'altra sera a Brescia2, che ha avuto un gruppo di adolescenti
per protagonisti, porta alla luce in modo preoccupante un fenomeno in aumento
L'ASL
bisogna agire
sulla prevenzione»
«Meno dell'1%
dei ragazzini
• Brividi. Che si provano
con problemi
nel leggere dati che inquietadi alcol si rivolge no, perché dietro il freddo nuai nostri servizi: mero si nasconde il dramma
ASL BRESCIA
ai una persona - spesso poco
più che bambina - che rincorre fin nel fondo di una bottiglia euforia e compagnia. Un
«gioco» che coinvolge almeno l'l% degli undicenni, il
2,5% dei tredicenni e il 5,7%
dei quindicenni. Ragazzini
che hanno dichiarato di esser-
Pag. 1
si ubriacati almeno una volta
nell'ultimo anno.
E che, poi, diventano un problema. Per loro stessi, per la
famiglia e per la società. Ne
sono testimoni i fatti di cronaca di lunedì pomeriggio nei
pressi del parco Tarello di Brescia Due, che hanno visto un
gruppo di ragazzini completamente ubriachi scatenarsi
con una violenza incontrollabile nei confronti di una persona innocente.
Ma ci sono altri dati, inquietanti. Tra
i
quindicenni,
l'1.7% dei maschi
e il 2,3% delle femmine si sono
ubriacati nell'ultimi mese. E nella fascia di età tra gli
undici e i 25 anni il
20% dei maschi e
il 10% delle donne
«beve a rischio».
«L'alcolismo occasionale, che poi diventa abituale, è in costante aumento spiega Fabio Roda, responsabile del Servizio di Alcologia
dell'Asl di Brescia diretta da
Carmelo Scarcella -. Aumentano le ubriacature fuori pasto, spesso in solitudine, nella grande illusione che questo serva a diventare più euforici o ad avere la forza per socializzare ed avere più amici».
Bere al di sotto dei sedici anni, oltre a causare una serie di
guai visibili all'adolescente che si ubriaca in fretta perché
non è bevitore stabile - costituisce anche un grave pericolo per lo sviluppo del cervello. In questa fascia di età, infatti, esso non ha ancora completato il suo sviluppo. Infatti, anche se il numero di neuroni è già definitivamente stabilito fin dalla prima infanzia,
continua a presentarsi, fino
all'adolescenza, un fenomeno che si chiama «plasticità
neuronale» che regola le funzioni cognitive, emotive e del
comportamento. «Giovanissimi estremamente vulnerabili, dunque - continua Roda -:
bere cinque o sei drink in pochissimo tempo provoca gravi disturbi in chiunque, figuriamoci in un adolescente.
Questi episodi, se ripetuti, lasciano un impronta nel cervello ed aprono a rischi futuri. Quello che ci preoccupa è
proprio la crescita dell'abitudine del bere a rischio, ovvero farlo solo per sballare, in
età molto precoci».
È possibile contenere questo
fenomeno? «A fronte di questa situazione, i nostri servizi
vedono pochissime persone,
nell'ordine di meno dell'1%
al di sotto dei vent'anni - continua Fabio Roda
ASL BRESCIA
dell'Asl-.Per questo, bisogna lavorare sulla prevenzione. Siamo presenti nelle scuole,
con progetti mirati ad aumentare le
abilità sociali, filtrati da adulti ed
educatori. Ma ci
siamo anche nelle
scuole guida: durante l'anno in Val
Trompia e nella
Bassa bresciana, il prossimo
a Brescia e a Salò. Ed abbiamo sottoscritto protocolli
con gli ospedali per sensibilizzare i medici e gli operatori
dei pronto soccorso ad informare le persone che hanno
bevuto troppo a rivolgersi ai
Nuclei operativi alcologia presenti su tutto il territorio della
nostra provincia».
Il dottor Roda non è ottimista. Anzi. «Il consumo di alcol
è destinato ad aumentare perché costa poco, al contrario
di altre sostanze che hanno
subito una battuta d'arresto a
causa della crisi. Ma l'alcol,
tuttavia, continuerà ad essere, soprattutto tra i giovani, la
sostanzaponte verso il consumo di altre droghe; non a caso, sono bevitori quasi tutti i
tossicomani».
Anna Della Moretta
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GIOVANISSIMI E ALCOOL NEL BRESCIANO
a
Si sono ubriacati
una volta
nell'ultimo anno
5,7% %
Consumi a rischio
tra i quindicenni
nell'ultimo mese
MASCHI
FEMMINE
1,7%
2,3%
info gdb
ASL BRESCIA
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LA BUONA SANITÀ
Grazie alla Giusy
che alFAsl aiuta
le neomamme
• Vorrei ringraziare pubblicamente
la signora Giuseppina Bulgarini per la
competenza e la dedizione con cui
svolge il suo lavoro.
«La Giusy», come affettuosamente si
fa chiamare, svolge presso l'Asl un prezioso servizio di accompagnamento
all'allattamento per le neo-mamme,
bisognose molto più di quanto pensassi, di essere seguite e sorrette nell'instaurarsi della nuova relazione
con il piccolo appena partorito.
Partecipando agli incontri settimanali del gruppo l'ho vista rasserenare
mamme in difficoltà per i più svariati
motivi (il latte che scarseggia, il dolore
al seno, il «dramma» di non riuscire
ad allattare...) e proporre con dolcezza ed estrema delicatezza soluzioni
pratiche. Ha il dono, sempre più raro,
del saper ascoltare e suggerisce soluzioni concrete senza la pretesa che siano verità assolute.
È stata per me una persona di riferimento per i mille dubbi e le piccole
difficoltà dei primi tempi, e grazie ai
suoi preziosi consigli sono riuscita ad
allattare al seno, come desideravo, il
mio frugolo nonostante qualche iniziale difficoltà.
Quindi un sentitissimo ringraziamento e tanti complimenti a Giusy per come svolge il suo prezioso lavoro.
Mi permetto un suggerimento alle
neo-mamme: anche se problemi non
ne avete, partecipate con il vostro bimbo agli appuntamenti di questo gruppo. E davvero bello scambiare esperienze e consigli con altre mamme in
un ambiente rilassato, informale e allegro.
LETTERE AL DIRETTORE
i S !
Lettera firmata
ASL BRESCIA
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