Abuso e maltrattamento aspetti generali

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Abuso e
maltrattamento
aspetti generali
• Osservando
la
ricca
letteratura
che
riguarda
il
problema
della
violenza
all’infanzia,
ci
si
accorge
quanto
in
passato
si
sia
troppo
spesso
ignorato
il
problema
dell’
abuso
all’
infanzia,
acconsentendo
che
molti
bambini
vivessero
esperienze
difficili
o
drammatiche
all’
interno
della
famiglia
• La
dichiarazione
dei
diritti
del
fanciullo
di
Ginevra
(1925)
sancisce
il
diritto
del
bambino
ad
uno
sviluppo
psicofisico
ottimale
proteggendolo
da
ogni
forma
di
sfruttamento
• E
sottolinea
la
necessità
che
i
diritti
dei
minori
siano
tutelati
non
solo
dai
genitori,
ma
da
tutta
la
società.
• accanto
al
maltrattamento
di
tipo
fisico,
esiste
il
fenomeno
della
trascuratezza
e
del
maltrattamento
psicologico
• Inoltre
un
bambino
vittima
della
violenza
può
anche
non
presentare
alcun
segno
di
trauma
fisico
• Il
concetto
di
abuso
all’
infanzia
nasce
dal
momento
in
cui
si
fa
strada
una
nuova
sensibilità
caratterizzata
dal
riconoscimento
e
dalla
tutela
legislativa
dei
diritti
dei
bambini
• In
Italia
il
problema
del
maltrattamento
infantile
esplode
a
partire
dagli
anni
‘80
child
abuse
• non
solo
l’abuso
sessuale
ma
anche
tutte
le
forme
di
maltrattamento
e
violenza
che
il
bambino
può
subire
• Sotto
i
12
anni
un
bambino
su
quattro
viene
picchiato
da
genitori,
parenti,
insegnanti,
educatori.
Su
100
bambini
maltrattati
10
soffrono
di
disagio
psichico
e
la
metà
di
ansia
e
di
depressione,(
dati
Telefono
azzurro
1999.)
• I
dati
piu’
recenti,
riferiti
al
2001,
parlano
di
un
12%
di
situazioni
di
abuso
fisico
• Le
lesioni,
conseguenza
di
un
maltrattamento
fisico
debbono
essere
distinte
da
quelle
derivanti
da
un
incidente.
• Di
solito
nel
corso
delle
visite
mediche,
come
causa
delle
lesioni
osservabili
viene
riferito
un
meccanismo
“
accidentale”
,
quando
invece
sono
stati
gli
adulti
che
hanno
in
carico
il
bambino
a
fargli
male
• Alcuni
indicatori
sospetti:
• • • • ritardo
nel
cercare
aiuto
sanitario,
un
racconto
dei
fatti
vago,
povero
di
dettagli
variabile
da
adulto
ad
adulto
referente,
una
descrizione
della
dinamica
dell’incidente
all’origine
delle
lesioni
non
compatibile
con
la
loro
tipologia,
né
con
l’estensione
e
la
gravità
• storia
di
numerosi
incidenti
o
ricoveri
ospedalieri,
di
maltrattamenti
già
diagnosticati
per
altri
fratelli
o
notizie
di
violenza
intra‐familiare
nota
• Definizione
e
Criteri
generali
• DEFINIZIONE
del
Consiglio
d'Europa,
Strasburgo
1978:
Il
maltrattamento
si
concretizza
ne
"gli
atti
e
le
carenze
che
turbano
gravemente
i
bambini
e
le
bambine,
attentano
alla
loro
integrità
corporea,
al
loro
sviluppo
fisico,
affettivo,
intellettivo
e
morale,
le
cui
manifestazioni
sono
la
trascuratezza
e/o
lesioni
di
ordine
fisico
e/o
psichico
e/o
sessuale
da
parte
di
un
familiare
o
di
terzi
• Il
maltrattamento
può
concretizzarsi
in:
• condotta
attiva
(percosse,
lesioni,
atti
sessuali,
ipercura)
• condotta
omissiva
(incuria,
trascuratezza,
abbandono)
• L'assenza
di
evidenze
traumatiche
nel
fisico
non
può
escludere
l'ipotesi
di
maltrattamento.
• Qualsiasi
forma
di
violenza,
in
particolare
quella
sessuale,
costituisce
un
attacco
confusivo
e
destabilizzante
alla
personalità
in
formazione
del
bambino,
provocando
gravi
conseguenze
a
breve,
medio
e
lungo
termine
sul
processo
di
crescita.
• Il
danno
cagionato
è
tanto
maggiore
quanto
più:
• 1.
Il
maltrattamento
resta
sommerso
e
non
viene
individuato
2.
Il
maltrattamento
è
ripetuto
nel
tempo
3.
il
contesto
familiare
o
sociale
non
si
attiva
a
proteggere
la
vittima
4.
Il
vissuto
traumatico
resta
non
espresso
o
non
elaborato
5.
La
dipendenza
fisica
e/o
psicologica
e/o
sessuale
tra
la
vittima
e
il
soggetto
maltrattante
è
forte.
6.
Il
legame
tra
la
vittima
e
il
soggetto
maltrattante
è
di
tipo
familiare
MALTRATTAMENTO/
ABUSO
FISICO
• Si
parla
di
abuso
fisico
o
di
maltrattamento
fisico,
quando
i
genitori
o
le
persone
legalmente
responsabili
del
bambino
eseguono
o
permettono
che
si
eseguano
lesioni
fisiche,
o
mettono
i
bambini
in
condizioni
di
rischiare
lesioni
fisiche.
Sulla
base
della
gravità
delle
lesioni,
l'abuso
viene
distinto
in:
di
grado
lieve:
lesioni
che
non
necessitano
di
ricovero;
di
grado
moderato
quando
è
necessario
il
ricovero
(ustioni,
fratture,
traumi
cranici);
di
grado
severo
quando
il
bambino
viene
ricoverato
in
rianimazione
con
gravi
sequele
neurologiche
fino
alla
morte
MALTRATTAMENTO/
ABUSO
PSICOLOGICO
• Il
maltrattamento
psicologico
può
essere
considerato
come
la
compromissione
del
benessere
psicofisico
o
delle
potenzialità
evolutive
di
un
individuo
che
risulti
da
un
pattern
comportamentale
o
relazionale
e
non
da
condizioni
accidentali
• tutti
quei
comportamenti
ripetuti
che
comunicano
ai
bambini
di
essere
privi
di
valore,
non
amati,
non
desiderati
Abuso
emozionale
• una
risposta
emozionale
stabile,
ripetitiva
e
inappropriata
all’esperienza
emotiva
del
bambino
e
alle
sue
conseguenti
espressioni
comportamentali
(Di
Blasio
1996).
PATOLOGIE
DELLE
CURE
• La
patologia
della
somministrazione
delle
cure
riguarda
quelle
condizioni
in
cui
i
genitori
o
le
persone
legalmente
responsabili
del
bambino,
non
provvedono
adeguatamente
ai
suoi
bisogni,
fisici
e
psichici,
in
rapporto
al
momento
evolutivo
ed
all'età.
La
patologia
della
somministrazione
delle
cure
comprende
pertanto
tre
categorie
cliniche:
• l'incuria
vera
e
propria
si
realizza
quando
le
cure
sono
carenti
• la
discuria
si
realizza
quando
le
cure
vengono
fornite
ma
in
modo
distorto,
non
appropriato
al
momento
evolutivo
• l'ipercura
si
realizza
quando
le
cure
sono
somministrate
in
eccesso
TRASCURATEZZA
(incuria)
• I
genitori
non
prestano
attenzione
ai
bisogni
sia
materiali
che
psicologici
di
un
figlio
• La
difficoltà
di
raccogliere
notizie
anamnestiche
può
essere
l’indicatore
che
il
genitore
ha
difficoltà
a
contenere
nella
propria
mente
la
storia
del
figlio
• Se
sono
presenti
patologie
pediatriche
croniche
i
bambini
non
sono
adeguatamente
curati
TRASCURATEZZA
(incuria)
• segni
fisici:
• vestiti
inadeguati,
scarsa
igiene,
ritardo
della
crescita
• Sono
presenti
disturbi
comportamentali
• bambini
pigri,
demotivati,
sempre
stanchi,
che
presentano
disturbi
dell’attenzione
e
scarso
rendimento
• Spesso
sono
bambini
tristi
e
apatici
• con
alta
frequenza
subiscono
incidenti
domestici
perché
non
hanno
il
senso
del
pericolo,
in
quanto
non
hanno
avuto
un
contenimento
da
parte
dei
genitori
(ad
esempio
frequente
é
l’ingestione
di
sostanze
tossiche)
• non
inserimento
nella
scuola
materna
motivato
da
parte
dei
genitori
come
una
modalità
per
proteggerlo
da
pericoli
immaginari
Forse
la
caratteristica
più
significativa
dei
bambini
trascurati
è
una
precoce
adultità
perché
essi
sono
chiamati
ad
assumere
e
farsi
carico
di
comportamenti
adulti
per
sostenere
il
genitore
trascurante
e
contenere
le
sue
difficoltà
Una
forma
di
ipercura:
La
sindrome
di
Munchausen
per
procura
• Nel
DSM‐IV
la
sindrome
viene
definita
cone
"Disturbo
Fittizio
con
Segni
e
Sintomi
Fisici
Predominanti
".
Si
tratta
di
un
serio
disturbo
di
personalità
con
un
controllo
volontario
da
parte
del
soggetto
che
simula
la
malattia,
talora
con
lucida
convinzione
delirante.
Quando
queste
persone
hanno
figli,
spostano
la
loro
convinzione
di
malattia
su
questi:
le
storie
dei
sintomi
e
delle
malattie
vengono
inventate
dai
genitori
(quasi
sempre
la
madre)
riferendoli
ai
propri
figli,
i
quali
vengono
in
tal
modo
sottoposti
ad
accertamenti
clinici
inutili
ed
a
cure
inopportune.
Tutti
gli
organi
sono
bersagli
potenziali;
i
sintomi
riferiti
e
attribuiti
al
bambino
dipendono
unicamente
dalla
fantasia
della
madre
e
dalle
sue
conoscenze
mediche.
Forme
di
abuso
simili
alla
Sindrome
di
Munchausen
per
procura
• Esistono
delle
varianti
della
sindrome
che
possono
essere
definite
e
schematizzate
in:
medical
shopping
per
procura;
help
seeker;
abuso
chimico;
sindrome
da
indennizzo
per
procura
Medical
shopping
per
procura
• Si
tratta
di
bambini
che
hanno
sofferto
nei
primi
anni
di
vita
di
una
grave
malattia
e
da
allora
vengono
portati
dai
genitori
da
un
gran
numero
di
medici
per
disturbi
di
minima
entità;
i
genitori
infatti
sembrano
percepire
lievi
patologie
come
gravi
minacce
per
la
vita
del
bambino.
Il
disturbo
materno
è
di
tipo
nevrotico‐ipocondriaco;
accogliendo
le
ansie
e
le
preoccupazioni
che
la
madre
proietta
sul
figlio,
è
possibile
rassicurarla
sullo
stato
di
salute
del
figlio.
Help
seeker
• Il
bambino
presenta
dei
sintomi
fittizi
indotti
dalla
madre,
• la
frequenza
degli
episodi
di
abuso
è
bassa
• il
confronto
con
un
interlocutore
adeguatamente
sensibilizzato
(es.
medico)
può
aiutare
il
genitore.
Abuso
chimico
• indica
l'anomala
ed
aberrante
somministrazione
di
sostanze
farmacologiche
o
chimiche
al
bambino
per
determinare
la
sintomatologia
e
ottenere
il
ricovero
ospedaliero.
• Si
sospetta
questo
tipo
di
abuso
quando
i
sintomi
non
sono
spiegabili
sulla
base
delle
consuete
indagini
di
laboratorio
e
se
tali
sintomi
si
accentuano
o
insorgono
ogni
volta
che
la
madre
(o
l’adulto
di
riferimento)
è
in
contatto
con
il
bambino.
• la
diagnosi
può
essere
formulata
quando,
dopo
l’allontanamento
dell’adulto,
si
assiste
alla
rapida
risoluzione
del
quadro
clinico
(oltre
che
attraverso
la
ricerca
della
sostanza
nelle
urine
e
nel
sangue).
Fattori
di
rischio
per
abuso
e
maltrattamento
Fattori
sociali
• 1.
famiglie
isolate
dal
contesto
sociale;
2.
difficoltà
economiche
e/
lavorative;
3.
emarginazione
sociale,
immigrazione,
cause
religiose
e
razziali;
4.
isolamento
dalle
rispettive
famiglie
d'origine;
5.
condizioni
abitative
inadeguate
per
igiene
e
spazi;
6.famiglia
monoparentali
(ragazze
madri,
separazione,
divorzi
vedovanze);
7.disoccupazione
paterna.
Fattori
relazionali
dei
genitori
• Problemi
psicologici/psichiatrici
nei
genitori
• conflitti
nella
coppia
• Genitori
che
fanno
fatica
ad
assumere
il
ruolo
e
la
funzione
genitoriale
• genitori
maltrattati
e/o
con
gravi
carenze
affettive
• tossicodipendenze;
alcolismo
• violenza
familiare
Fattori
legati
al
bambino
• disabilità
fisiche
e/o
psichiche
• Presenza
di
patologie
neonatali
• disturbi
di
apprendimento
• disturbi
del
sonno(accompagnati
da
pianto
notturno
e
diurno
• disturbi
delle
condotte
alimentari
e/o
sfinteriche
• inibizione
motoria
o
ipercinesia
INDICATORI
nell'ABUSO
FISICO
• localizzazione
delle
lesioni:
lesioni
tegumentarie
in
sedi
normalmente
atipiche
(zona
retroauricolare,
torace,
dorso,
area
genitale
o
perianale,
caviglie,
pianta
dei
piedi);
segni,
attuali
o
pregressi,
di
morsi
non
animali
in
zone
corporee
non
autoaggredibili;
fratture
epifisometafisarie,
fratture
costali,
della
clavicola
e
dell'acromion,
in
bambini
che
non
hanno
ancora
acquisito
una
sufficiente
autonomia
motoria.
• numero
delle
lesioni:
lesioni
su
differenti
distretti
corporei,
lesioni
multiple
e
lesioni
multiformi
per
tipologia
(ecchimosi,
escoriazioni,
soluzioni
di
continuo,
lacerazioni
ecc.)
• cronologia
delle
lesioni
(con
particolare
riguardo
all'epoca,
all'evoluzione
cicatriziale
delle
lesioni
dei
tessuti
molli
e
delle
fratture)
• età
del
minore:
più
il
bambino
è
piccolo,
meno
verosimili
risulteranno
le
giustificazioni
date
dagli
abusi
su
traumatismi
accidentali
da
lui
stesso
provocati
SEGNI
FISICI
• I
segni
fisici
del
maltrattamento
sono
in
genere:
• traumi
contusivi
• Abrasioni
• Escoriazioni
• Ecchimosi
• ferite
lacerocontuse
o
lacere
• Morsi
• lesioni
scheletriche
• lesioni
viscerali
• esiti
cicatriziali
Aree
Educative
• ‐
Gli
assistenti
educativi
di
asili
nido,
gli
insegnanti
di
scuola
materna
e
gli
insegnanti
della
scuola
d'obbligo
e
superiore
hanno
modo
di
osservare
e
stare
in
relazione
con
il
bambino
a
partire
da
fasi
precoci
dello
sviluppo
e
per
molte
ore
nell'arco
della
giornata;
la
scuola
costituisce
un
osservatorio
privilegiato
dal
quale
si
possono
riconoscere
segnali
di
disagio
per
i
quali
attivare
un
iter
diagnostico
mirato
segnalando
il
bambino
ai
servizi
competenti.L'attenzione,
la
sensibilità
e
la
professionalità
degli
insegnanti
sono
determinanti
a
questo
scopo.

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