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Valdès Notizie
Periodico di aggiornamenti e notizie a cura del Laboratorio Analisi Valdès
Laboratorio
Certificato
UNI EN ISO
9001:2000
LABORATORIO VALDÈS
Si comunica alla spettabile clientela che il Laboratorio Valdès,
in seguito alle restrizioni imposte dalla Regione Sardegna sui
tetti di spesa sanitaria, osserverà un turno di chiusura tutti i
sabati a partire dal 6 ottobre 2007 fino a nuova data.
Laboratorio Analisi Valdès
Via Gianturco 9
09125 Cagliari
Tel.070305919
www.laboratoriovaldes.it
Anno VI N° 10
Ottobre 2007
LABORATORIO VALDÈS
Cancro del collo uterino e HPV
Il cancro del collo uterino è una malattia prevenibile poiché la diagnosi precoce (Pap test) permette una terapia sicuramente efficace.
Questo tumore è causato, secondo la stragrande maggioranza degli studiosi, dal virus del papilloma umano (HPV); in particolare si è
stabilito che esistono dei tipi di HPV cancerogeni ( tipi 16 e 18) e dei tipi probabilmente cancerogeni (tipi 31, 33 e 35).
E' possibile evidenziare con un semplice prelievo, analogo a quello utilizzato per il Pap test, con una metodica di biologia molecolare, la
presenza dell'HPV, individuando in caso di positività il tipo virale. Con tale indagine potremo prevedere in maniera più precisa il rischio di
insorgenza di neoplasia.
Questa indagine è effettuabile presso questo laboratorio su prenotazione; essa può essere richiesta inoltre contemporaneamente
all'esecuzione del classico Pap test. L'indagine può essere effettuata anche su tessuti (biopsia).
Costo dell'esame:
Identificazione dell' HPV 70 euro - Tipizzazione (nei casi positivi) 80 euro.
PROLATTINA (PRL)
Cos’è e cosa misura
La Prolattina è un ormone peptidico di basso peso molecolare secreto dall’Ipofisi, una piccola ghiandola posta centralmente nella base
cranica, in un minuscolo incavo osseo chiamato Sella Turcica.
La Prolattina è un ormone largamente diffuso nei vertebrati. Essa agisce in modalità diverse nelle varie specie: tra queste modalità
sono stati osservati effetti sul controllo della crescita, su alcuni aspetti comportamentali, sul metabolismo.
In particolare, per quel che riguarda gli effetti sul comportamento, sono stati descritti l’induzione al comportamento materno (parental
behaviour) e il legame alla struttura domestica (homing).
Il ruolo fisiologico più importante della Prolattina nella donna è quello di preparare durante la gravidanza, in sinergismo con estrogeni e
progesterone, la ghiandola mammaria alla lattazione e, successivamente al parto, quello di mantenere e promuovere la lattazione.
Durante il puerperio sarà il neonato a stimolarne la produzione attraverso la suzione.
E’ presente in piccole quantità anche nell’uomo.
Quando e perché il test è indicato
La Prolattina ha un ruolo molto importante nella donna. La sua valutazione è quindi raccomandata nell’eventualità della presenza di
disturbi persistenti delle mestruazioni, di secrezioni mammarie lattescenti, di cefalee ed alterazioni del campo visivo, di sterilità, di
disturbi del comportamento sessuale, di persistenza anormale della lattazione dopo il parto.
Talvolta, specialmente dopo un lungo periodo di allattamento, le mammelle continuano a secernere una discreta quantità di latte. Tale
secrezione è generalmente bilaterale e sempre successiva ad un evento riproduttivo.
Anche se desta notevole preoccupazione nelle mamme, nella gran parte dei casi è legata ad un’aumentata sensibilità delle ghiandole
mammarie a normali livelli di Prolattina.
L’uso di farmaci anti-prolattinemici in questi casi si dimostra molto utile.
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Valdès Notizie
Esami correlati
FSH, 17-beta-Estradiolo, Progesterone, LH, Testosterone, DEA-S, Androstenedione, DHT.
Valori di riferimento
Fase follicolare: 4.5 – 33 (ng/ml)
Fase luteale: 4.9 – 40 (ng/ml)
Gravidanza: 9.7 - 208.5 (ng/ml)
Menopausa: 1.8 – 20 (ng/ml)
Uomini: 2.5 – 17 (ng/ml)
Come interpretare i risultati dell’esame.
Il livello di Prolattina nel sangue durante la gestazione aumenta progressivamente ed elevate concentrazioni sono state riscontrate anche
nel liquido amniotico e nel feto per il quale potrebbe avere un ruolo importante nella maturazione polmonare e nell’equilibrio idroelettrolitico.
Al di fuori della gravidanza e del puerperio non ha una funzione particolare e normalmente il suo livello nel sangue è abbastanza basso
mantenendo comunque un andamento circadiano con concentrazioni più basse al mattino e più alte durante la notte.
La Prolattina può incrementare temporaneamente (iperprolattinemie fisiologiche) in alcune condizioni come lo sforzo fisico intenso,
l’attività sessuale, lo stress, un’eccessiva stimolazione del capezzolo.
Un incremento è talvolta riscontrabile nel corso di trattamenti farmacologici (iperprolattinemie iatrogeniche) come ad esempio alcune
terapie ormonali a base di estrogeni e progesterone, terapie per la depressione, per disturbi gastro-intestinali,per l’ ipertensione arteriosa.
Può anche aumentare, anche se moderatamente, nel corso di alcune malattie (iperprolattinemie secondarie) come ad esempio
l’Ipotiroidismo, l’Insufficienza renale cronica.
Vi sono poi condizioni di incremento cronico e patologico della prolattina legato a malattie che coinvolgono l’Ipofisi o le regioni cerebrali
che la controllano (iperprolattinemie patologiche).
Quali sono i sintomi di un incremento persistente della Prolattina nella donna? In molti casi di Iperprolattinemia, particolarmente quando i
livelli secretori dell’ormone sono solo leggermente aumentati, può non esserci alcun disturbo.
Negli altri casi, indipendentemente dalla causa che ha scatenato il suo incremento, si verificano di frequente irregolarità mestruali
(abbreviazione del ciclo, piccole perdite di sangue persistenti, amenorrea), galattorea (produzione di latte al di fuori di un evento
riproduttivo) e sterilità (difficoltà o impossibilità di concepire per mancata ovulazione o grave insufficienza luteale).
Questi stessi sintomi possono verificarsi anche nel caso di incrementi persistenti legati ad altre malattie o cause iatrogeniche.
Come si svolge l’esame
Si esegue mediante prelievo del sangue.
Giorni di prelievo
Il prelievo venoso può essere effettuato tutti i giorni dalle ore 7.30 alle ore 10.00.
Refertazione
Sette giorni.
Come fare per richiedere la cartella clinica
La cartella clinica è il documento che contiene tutte le informazioni anagrafiche e sanitarie relative alla persona soggetto di un ricovero
ospedaliero (sia ordinario, sia in Day Hospital o Day Surgery). Come qualunque altro documento amministrativo, una volta dimesso il
paziente ha diritto a prendere visione o richiedere una copia della propria cartella clinica, secondo quanto previsto dalla legge 241 del
1990 e sue successive modifiche. Per farlo è necessario rivolgersi alla struttura presso cui è avvenuto il ricovero, che è obbligata a
conservarla nei propri archivi.
Chi può richiedere la cartella?
Oltre l'interessato possono richiedere la cartella:
• gli eredi legittimi;
• i familiari provvisti di una delega del paziente;
ƒ il medico di medicina generale, sempre provvisto di delega;
• i genitori (di norma con un'autocertificazione) o i tutori legali di pazienti minorenni o interdetti.
Come richiederla?
L'interessato deve inoltrare la richiesta alla direzione sanitaria di presidio che ha un ufficio dedicato a questo servizio e che in alcuni casi
può essere inserito all'interno dell'Urp (Ufficio relazioni con il pubblico). È necessario compilare una domanda in cui vengono indicati i
propri dati anagrafici e gli estremi per individuare la cartella (ovvero la struttura, i reparti di degenza e la data in cui è avvenuto il
ricovero). Il modulo è reperibile presso gli appositi uffici. La richiesta viene di norma soddisfatta in tempi brevi e comunque non oltre i 30
giorni.
Per ritirare una copia è previsto un costo che varia in ogni azienda sanitaria a seconda del numero dei fogli. Le spese aumentano in caso
di richiesta di duplicazione di radiografie. In qualche struttura è però possibile ottenere i dati su formato digitale, risparmiando così sui
costi di riproduzione.
a cura di Giorgia Fantola
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