Iter diagnostico terapeutico per la sensibilità chimica multipla

Iter diagnostico terapeutico per la sensibilità chimica multipla pressol’EnvironmentalHealth
Center di Dallas fondato dal dott. W.J. Rea nel 1978
L’ospedale più noto per le terapie delle patologie ambientali è l’EnvironmentalHealth Center di
Dallas fondato dal dott. W.J. Rea nel 1978 (- EnvironmentalHealth Center-Dallas 8345 Walnut Hill
Lane, Suite # 220 Dallas, Texas 75231 USA Telefono: 214.368.4132 Fax: 214.691.8432) In questo
ospedale vengono trattati pazienti con patologie legate ad esposizioni chimiche (cardiocircolatorie,
neurologiche, metaboliche, allergiche, ecc.) ma soprattutto persone affette da sensibilità chimica
multipla (MCS) per le quali l’evitamento chimico ambientale è una terapia salvavita da seguire
costantemente. E’ una struttura medica completa per adulti e bambini unica nel suo genere per il
trattamento della sensibilità chimica multipla in quanto è dotata diUnità di controllo ambientale in
breve ECU (Environmental Control Units), utilizzate anche come strumento diagnostica e terapia
sotto attento controllo medico con utilizzo di test strumentali per la valutazione dell’ ambiente,
costruite con materiali compatibili con le caratteristiche cliniche della patologia e posizionate in
aree lontane da fonti inquinanti e elettromagnetiche; strumenti di diagnostica all’ avanguardia per
la ricerca di metalli pesanti; ricerca di co-infezioni causa di disregolazione immunitaria; approcci
terapeuticicon programmi di detossificazione; immunoterapia, programmi nutrizionali specifici,
interventi odontoiatrici ecc.
1. Unità di controllo ambientale ovvero Environmental Control Units(ECU) .Il centro è
dotato di *Unità di controllo ambientale (ECU) specifiche per la MCS ; Impianto di
depurazione dedicato HEPA a carbone per la purificazione dell'aria dalle particelle e
sostanze chimiche, mobili con materiali organici o di legno e metallo che eliminano il
volatilizzarsi di sostanze chimiche. Le ECU al Il Centro di Salute Ambientale - Dallas
(EHC-D) sono unità ambientali costruite con particolari materiali e tecniche volte a
massimizzare il controllo sugli inquinanti, come sostanze chimiche volatili o VOC, polveri
sottili o particolato, pollini, muffe, ma anche eccesso di luce, di rumore e di fonti
elettromagnetiche. La ECU garantisce il controllo di altri due parametri necessari al
benessere psicofisico: la temperatura e l’umidità. Obiettivo del ECU è aiutare i medici nella
diagnosi e nel trattamento delle patologie scatenate dall’ambiente. Abbassando il carico
tossico del corpo del malato, infatti, si può valutare meglio quali sono i fattori che
scatenano le reazioni e ottenere, parallelamente, una stabilizzazione e spesso un
miglioramento clinico che permette al paziente di sottoporsi a ulteriori terapie, come la
terapia fisica e del calore (sauna), il massaggio, l’integrazione alimentare, eccMolti pazienti
non possono neppure essere trattati se prima non soggiornano per un certo periodo in una
ECU, specialmente se devono sottoporsi a interventi chirurgici. La validità delle
conoscenze acquisite nel controllo ambientale e nella costruzione delle ECU è dimostrata
Associazione M.A.R.A. onlus - C.F. 91063970585
Sede Legale: Via N. Arcangelo, 6 - 00053 Civitavecchia (Roma) - Tel. 3393285043 Fax 0766196919
email. [email protected] - www.associazionemara.com
non solo dai parametri strumentali, ma anche dal miglioramento clinicamente rilevabile dei
pazienti che vi soggiornano.Non a caso il giudizio finale sulla qualità dell’aria e
sull’assenza di fonti inquinanti è dato da “sensori umani”, cioè persone sensibili, con una
sviluppata acutizzazione dei sensi (particolarmente l’olfatto), alle sostanze chimiche, che
non si trovano in uno stato di adattamento (cioè di abitudine) a contaminanti. Il dott. W.Rea
riferisce che le prime ECU sono state realizzate principalmente con l’aiuto di questi
“sensori”, visto che non era ancora disponibile la tecnologia per tutte le misurazioni. Oggi,
invece, la valutazione organolettica dei sensori umani, che è paragonabile a quella dei
sommelier o degli esperti di profumi, va di pari passo con i test strumentali:
cromatografia o gas, spettrometria di massa, conta del particolato, rilevamento del
radon e dei campi elettromagnetici, ecc. Tali analisi si rendono particolarmente
indispensabili anche perché, a causa dei segreti industriali, spesso non sono indicati tutti
i componenti dei materiali edili, né seguono sempre gli standard di legge che
assicurano, già di per sé, solo una sicurezza minima e non la massima possibile.I malati
di MCS dovrebbero, per quanto possibile, organizzare il proprio ambiente di vita e di lavoro
secondo i principi delle ECU.
2. Unità di controllo ambientale come strumento di diagnosi e terapia. Il primo a
descrivere la costruzione di un ambiente meno inquinato in ambito ospedaliero è stato il
dott. Theodore Randolph, pioniere degli studi sulla Sensibilità Chimica Multipla (MCS).
L'utilizzo di un'unità di controllo ambientale ovvero Environmental Control Units (ECU) è
stato suggerito da molti ricercatori come un potenziale mezzo per chiarire i meccanismi
della MCS. La ECU è costruita con materiali non sintetici che non rilasciano vapori (noti
come "gasazione off") ed è ventilato attraverso un filtro e alimentazione di aria a pressione
positiva. I Mobili all'interno della camera sono costruiti con materiali naturali, non sintetici.
Il personale medico sanitario e gli assistenti che lavorano nella centralina non devono
indossare indumenti puliti a secco e cosmetici profumati.
*Il protocollo tipico( vedi di seguito somministrare test inalazione)consiste nel posizionare il
paziente in ECU per eliminare le fonti esogene di contaminazione. Dopo un periodo di tempo
(4-7 giorni o più a lungo), il paziente si decontamina e le condizioni di salute migliorano;
Diluizioni appropriate di sostanze chimiche vengono vaporizzati in cabina fino a raggiungere
concentrazioni al di sotto delle soglie di odore al livelli approssimativi trovati nelle
impostazioni di tutti i giorni (Rea et al., 1990) cosi avviene il cosidetto "smascheramento" cioè
si verifica che il paziente è “sfidato” dai vari potenziali fattori scatenanti di sintomi e le reazioni
riprendono a manifestarsi (Ashford e Miller, 1991 and BolAsocMed P R. 1991 Settembre; 83 (9):
389-93.La conferma della sensibilità chimica mediante sfida inalanti in doppio cieco di sostanze
chimiche volatili tossiche.Rea WJ 1, Ross GH , Johnson AR , Smilley RE , Sprague DE , Fenyves
EJ , Samadi N Informazioni AutoreEnvironmentalHealth Centro-Dallas). Una ECU, a seconda del
suo utilizzo, può essere una forma di camera di esposizione, che è uno spazio chiuso
appositamente progettato per lo svolgimento di studi di inalazione di tossicologia. Camere di
esposizione sono utilizzati in studi tossicologici animali e alcune indagini umane. Essi sono
progettati per controllare con precisione la ventilazione, la temperatura e l'umidità dell'aria
all'interno della camera, e contengono attrezzature per fornire attentamente le concentrazioni
misurate di sostanze chimiche (ad esempio, vapori di solventi nella camera.) . Sono stati
segnalati molti protocolli per le camere e sono stati utilizzati per la diagnosi, il trattamento e la
ricerca (Selner, 1996).Molte complessità sono associate all'uso di centraline. La cura deve
essere fornita tutto il giorno (spesso una settimana o più), insieme con i vestiti speciali,
Associazione M.A.R.A. onlus - C.F. 91063970585
Sede Legale: Via N. Arcangelo, 6 - 00053 Civitavecchia (Roma) - Tel. 3393285043 Fax 0766196919
email. [email protected] - www.associazionemara.com
alimenti, materiali di lettura, e altre forniture. I costi di funzionamento e manutenzione, quindi,
sono sostanziali. Molti fattori possono influenzare come i soggetti rispondono alla ECU. Essi
comprendono temperatura gamma, l'intensità e il tipo di luce nella camera, e la velocità del
flusso d'aria. Per testare accuratamente le sostanze chimiche o in prossimità della soglia di
odore, è stato raccomandato l'uso di agenti mascheranti, anche se alcuni ricercatori ritengono
che gli esperimenti devono iniziare con una esposizione “smascherata” naturale. Trovare un
agente che non causa una risposta può essere difficile (Selner e Staudenmayer, 1995). Due sono i
punti rilevanti per l'uso di centraline nella ricerca su soggetti umani sulla sensibilità chimica. Il
primo è la questione etica di esporre le persone a sostanze dentro l’ ECU che possono
eventualmente causare i sintomi. Questo tipo di preoccupazione etica è considerato dagli
InstitutionalReviewBoards, che devono esaminare e approvare qualsiasi protocollo di studio di
ricerca umana. Un'altra considerazione è il grado in cui una centralina rappresenta un ambiente
innaturale alle persone che sono soggetti di ricerca. Se una persona risponde positivamente in
una ECU, sarebbe possibile dopo l’ autoisolamento riprodurre quelle stesse condizioni di
evitamento trovate in una ECU? Anche se queste complessità sono difficili da superare, gli
investigatori negli Stati Uniti che hanno una grande esperienza utilizzano centraline nella loro
ricerca. Poche unità sono attualmente in uso negli Stati Uniti, però, soprattutto perché sono
molto costose da gestire e necessita maggiore ricerca sulla loro efficacia nella diagnosi e nel
trattamento di routine. Le Ecu possono offrire la possibilità di imparare se molte delle
eziologie e dei meccanismi proposti per la MCS possono essere convalidate. Alcuni scienziati e
medici credono che le informazioni importanti potrebbero essere acquisite dal corretto uso di
una ECU (AOEC, 1992; Ashford e Miller, 1991; Miller, 1994; NRC, 1992; Selner, 1996).
Le caratteristiche interne, esterne e il posizionamento di una ECU
POSIZIONE URBANISTICA. Maggiore è la qualità dell’aria esterna, minori le misure necessarie
a depurare l’aria interna; perciò le ECU dovrebbero essere posizionate il più possibile lontano da
inquinanti industriali, urbani (aree trafficate, stazioni di benzina, lavanderie, ecc.) e derivanti dalle
attività agricole.
La dott.ssa Grace Ziem, autrice del famoso protocollo terapeutico ambientale per MCS, osserva che
i suoi pazienti migliorano notevolmente se vanno a vivere distanti almeno 1.5 km da campi coltivati
con pesticidi e altre sostanze chimiche disperse nell’aria e a 500 metri da strade trafficate.
Chi può scegliere un terreno su cui costruire una ECU deve considerare se questo era prima un
luogo di interramento di rifiuti o un’area agricola trattata con pesticidi e se la pendenza del terreno
tende a riportare, con l’acqua, l’inquinamento prodotto a monte. Parallelamente deve essere valutato
l’inquinamento elettromagnetico (linee d’alta tensione, ripetitori tv e cellulari, ecc.) e quello
provocato dal radon.
Particolare attenzione va posta alla direzione dei venti che possono trasportare inquinanti generati
anche a grandi distanze. In generale le aree meno inquinate sono quelle adiacenti il mare e l’alta
montagna. Le prime devono essere sufficientemente distanti da emissioni inquinanti presenti
nell’entroterra perché l’inversione atmosferica produce venti notturni da terra verso il mare. In
montagna l’unica controindicazione sono i boschi di conifere che producono terpeni dannosi e
resine che tendono a raccogliere l’inquinamento.
MATERIALI DA COSTRUZIONE.All’EHC di Dallas sono state realizzate diverse tipologie di
ECU, ma secondo Rea la migliore è quella con struttura di pannelli di acciaio con pareti esterne a
mattoni o stucco e pavimento di cemento non trattato (non a presa rapida). La struttura esterna può
essere realizzata anche con travi e assi in legno (meglio se foderato con fogli di alluminio per
ridurre l’emissione di terpeni) oppure in blocchetti di cemento atossico.
Associazione M.A.R.A. onlus - C.F. 91063970585
Sede Legale: Via N. Arcangelo, 6 - 00053 Civitavecchia (Roma) - Tel. 3393285043 Fax 0766196919
email. [email protected] - www.associazionemara.com
Queste due soluzioni sono particolarmente indicate per le persone elettrosensibili che tollerano male
una struttura metallica.
INTERNI DELLA ECU.Le stanze nell’ECU possono essere costruite con qualsiasi materiale
inerte. I materiali da costruzione devono essere selezionati con attenzione e bisogna scegliere con
attenzione anche tutti i complementi della ECU (per esempio, gli strumenti disinquinanti, le luci e
gli infissi, i mobili, gli strumenti per il controllo dell’umidità e la temperatura).
Ci sono solo pochi materiali facilmente disponibili e, quindi, usati: carta da parati in alluminio,
calce, piastrelle di ceramica vetrificata (glazedceramic), porcellana, legno massello e vetro.
LE PARETI.La carta da parati d’alluminio fornisce una copertura in qualche modo inerte per
fermare l’emissione di gas di formaldeide e altre sostanze sintetiche. L’alluminio agisce, inoltre,
come protezione parziale dai campi elettromagnetici generati da dispositivi elettrici ed è privo di
particolato. Sfortunatamente alcuni individui sono intolleranti all’alluminio. Un paziente su 50
trattati nelle ECU di Dallas è sensibile all’alluminio, ma tale sensibilità è meno frequente nella
popolazione generale che cerca una salute ottimale. Nonostante dietro l’alluminio possa proliferare
della muffa, si può gestire questo problema se le giunzioni sono ben coibentate con una colla non
tossica. Sono disponibili oggi delle bellissime carte da parati in alluminio presso il negozio
dell’American Environmental Foundation all’8345 di Walmet Hill Lone, Svite 220, Dallas, Texas.
PAVIMENTI.La porcellana, la pietra e il marmo tendono ad essere migliori per i pavimenti
rispetto all’acciaio e gli individui sensibili ai campi elettromagnetici (EMF) li tollerano meglio. Le
piastrelle di ceramica vetrificata, il legno massiccio (lisciato), la porcellana o composti di vinile
estremamente duro (la qualità auto-adesiva) sembrano più accettabili per i pavimenti. Bisogna fare
attenzione che non ci siamo influssi d’inquinanti chimici dai pannelli antincendio e dall’isolamento.
INTONACO.L’intonaco sembra essere soddisfacente nella ECU, se non contiene agenti essiccanti
o altre sostanze chimiche tossiche, come la formaldeide. Più dura è la calce e meglio è, perché la
calce più dura tende ad essere resistente alla muffa. L’aggiunta di sodio silicato, alla calce e al
cemento, li rende più duri. Gli intonaci normali sono porosi e trattengono gli odori più a lungo di
altri materiali. Nessuno di questi intonaci rilascia campi elettromagnetici. Possono servire fino a sei
mesi per asciugare completamente la malta da intonaco. Rea riferisce che nelle ECU dell’EHC,
costruite recentemente, l’intonaco non si è asciugato per sei mesi fino a quando è arrivato il calore
dell’estate.
PIASTRELLE DI CERAMICA VETRIFICATA (glazedceramic).La ceramica vetrificata è
accettabile per un’ECU se si usa una malta liquida non sintetica libera da inquinanti. I vantaggi
dell’uso della ceramica vetrificata sono la sua pronta disponibilità e l’abbondanza di buoni artigiani
che conoscono la tecnologia per realizzarla e posarla.
Questa piastrella, inoltre, non emette esalazioni e non rilascia particolato. Ciò nonostante comporta
degli svantaggi; innanzitutto, la muffa tende a crescere negli interstizi (quindi è consigliabile una
posa con una fuga minimale), secondariamente non fa uscire i campi elettromagnetici e, inoltre, del
particolato può essere rilasciato dalla malta.
PORCELLANA.Poiché la porcellana è facilmente tollerata da coloro che soffrono di patologie
scatenate dall’ambiente, questa è un materiale ideale per una ECU. Questa superficie è composta
essenzialmente da silicio fuso ed acciaio con una cottura a 1600-2000° F. Per ovvie ragioni i
problemi inerenti gli altri materiali sopra menzionati sono eliminati. Il materiale è libero da polveri
e chimicamente inerte e protegge i campi elettrici dai cavi elettrici, cambia alcuni input magnetici e
Associazione M.A.R.A. onlus - C.F. 91063970585
Sede Legale: Via N. Arcangelo, 6 - 00053 Civitavecchia (Roma) - Tel. 3393285043 Fax 0766196919
email. [email protected] - www.associazionemara.com
permette colonie solo di pochissimi funghi e batteri. Le unità di porcellana su acciaio, come quelle
d’alluminio, hanno interferenze elettriche minime, mentre la precedente altera il magnetismo a
causa del ferro nell’acciaio. Nelle ECU del dott. Rea, la misurazione della radiazione ionizzante
nella forma di radon mostrava livelli che variavano da 0.24 a 0.35 pc, che sono molto più bassi di
quelli trovati nelle costruzioni in pietra. Nonostante questi livelli non destino preoccupazione,
bisognerebbe sempre misurare quelli al di sopra di tale soglia, che possono esacerbare i problemi di
salute esistenti, peggiorarli o crearne di nuovi.
LEGNO MASSELLO.Il legno massello è stato usato per i pavimenti, le pareti e il tetto di alcune
ECU. Quella di Meberly è un esempio particolarmente buono di questo tipo di costruzione. Bisogna
scegliere del legno massello non trattato con conservanti del legno o coibentanti. Il legno deve
essere liscio e non incollato. Sebbene un’unità costruita in legno massello non protegge dalle
radiazioni elettromagnetiche, alcuni individui estremamente elettrosensibili si trovano meglio in un
ambiente di legno piuttosto che di porcellana. Alcuni individui estremamente sensibili ai terpeni,
invece, hanno problemi per lungo tempo con l’odore del legno. Inoltre, il legno comporta lo
svantaggio di lasciare proliferare la muffa tra le tavole se queste non sono state adeguatamente
ventilate e poi coibentate.
Tipi di legno consigliati: quercia, frassino, acero.
VETRO Il vetro è stato usato nella costruzione di alcune ECU e sembra tollerato bene tanto quanto
l’acciaio porcellanato. Tuttavia, il vetro trattiene gli odori tossici e deve essere pulito
frequentemente. Alcuni individui sopportano il vetro meglio di qualsiasi altro tipo di stanza.
Il vetro è generalmente libero da muffa, ma non protegge da alcuna radiazione elettromagnetica e
deve essere lavato spesso perché trattiene residui chimici.
L’ILLUMINAZIONE.Secondo Rea l’illuminazione migliore per la ECU è quella con lampade a
incandescenza perché quelle fluorescenti rilasciano emissioni al neon, xeno e berillio, contenuti
all’interno, così come anche perdite di idrocarburi ai loro lati. Devono essere schermate con griglie
metalliche (preferibilmente di 1mm di diametro) perché gli individui sensibili potrebbero reagire
alle emissioni elettriche che producono.
Le lampade a incandescenza emettono una radiazione elettromagnetica inferiore, ma vanno
comunque schermate con un vetro per ridurre almeno la radiazione elettrica.
In caso di trattamento di pazienti con grave elettrosensibilità si possono scegliere voltaggi bassi o
attrezzare delle ECU con grandi vetrate.
RISCALDAMENTO E RAFFREDDAMENTO.Premesso che l’aria della ECU deve essere
sempre filtrata quando entra dall’esterno e nel ricircolo, i sistemi di riscaldamento più adeguati sono
quelli ad acqua riscaldata con la fonte di calore posta all’esterno. Tale fonte dovrebbe essere il più
lontano possibile dalla casa, preferibilmente elettrica o, in alternativa, a gas metano.
Le apparecchiature e le condutture devono essere tutte in metallo e posate in modo da poter essere
pulite facilmente.
In alternativa il mezzo di riscaldamento/raffreddamento può essere anche l’aria, anche se questa
tende ad accrescere il problema della polvere.
MOBILI.I migliori materiali per la costruzione di mobili per l’ECU sono il metallo, il vetro e i
legni massello che non rilasciano particolato e plastiche. Mobili in truciolato non sono consentiti.
Generalmente la biancheria e i tendaggi usati nell’ECU sono fatti di 100% cotone, lino o seta a
bassa contaminazione chimica. Gli individui fortemente sensibili al cotone possono, tuttavia, usare
Associazione M.A.R.A. onlus - C.F. 91063970585
Sede Legale: Via N. Arcangelo, 6 - 00053 Civitavecchia (Roma) - Tel. 3393285043 Fax 0766196919
email. [email protected] - www.associazionemara.com
tessuti di poliestere/cotone (30/70%). Tutti sono lavati in lavatrice con sapone puro vegetale o
animale, bicarbonato di sodio, borace o solo acqua.
I materassi sono al 100% di cotone organico ecologico, tenuto insieme da un tessuto a trama fitta di
cotone che fa da barriera alla polvere e alla muffa. Questa barriera non eliminerà le sostanze
chimiche tossiche, perciò è strettamente proibito l’uso di materiali contaminati con pesticidi o
sterilizzanti chimici nel cotone o sotto la federa di protezione.
POLITICHE DI USO DELLA ECU.Per assicurarsi un ambiente meno tossico, ci si può astenere
dall’uso di spray e decorazioni per capelli, deodoranti cosmetici (eccetto bicarbonato), prodotti
profumati, tabacco e abiti in poliestere. Si possono indossare abiti di 100% cotone, seta o lino a
bassa contaminazione chimica. Per aiutare a mantenere l’ambiente il meno inquinato possibile, si
dovrebbero avvisare i visitatori della ECU dei contaminanti chimici che trasportano con sé quando
indossano abiti che sono stati recentemente lavati a secco, sono di poliestere o contengono fumo di
sigaretta. Poiché potrebbe essere impraticabile ed offensivo suggerire loro di coprire i propri abiti
con mantelle di cotone quando entrano in un ambiente meno inquinato, potrebbe essere necessario
avvisarli in anticipo circa il comportamento accettabile. Si deve proibire l’ingresso nelle aree meno
inquinate a visitatori fin tanto che indossano materiali odorosi, come i profumi.
TELEVISIONE, COMPUTER E CARTE TOSSICHE.Quando usate nell’ECU, televisioni,
computer e carte tossiche, come giornali, riviste e fatture, dovrebbero esser schermati con scatole di
vetro e di metallo dotate di ventilatori per bloccare la radiazione elettrica e i fumi che emettono.
Chi guarda la tv o usa il computer dovrebbe stare ad almeno due metri dagli schermi per evitare la
radiazione magnetica che emettono.
Le carte tossiche possono essere schermate da una scatola per la lettura.
STRUMENTI DI DEPURAZIONE.I sistemi di depurazione per l’aria possono essere
centralizzati, con flussi dedicati separati verso le varie stanze, oppure locali in ogni ambiente.
Bisognerebbe usare sistemi con filtri di cotone, carta e prefiltri con maglie di metallo, impregnato di
permanganato di potassio, per la rimozione delle altre sostanze tossiche e carta non incollata e non
trattata a fisarmonica, tondini di vetro, maglie dei filtri di marmo, acciaio o alluminio che riducano
il problema del particolato dai carboni e da altri filtri d’ossido di alluminio e permanganato di
potassio. I filtri di ciascuna stanza dovrebbero essere posti vicino all’entrata e nell’unità e possono
essere usati in modo intermittente perché l’uso costante tende ad aumentare il rischio di
sensibilizzazione degli occupanti ai materiali dei filtri. In teoria tutti i filtri dovrebbero essere posti
in scatole tutte di metallo. Si sconsigliano filtri elettronici a causa della loro emissione d’ozono e
fosgene.
I filtri HEPA sembrano essere i più tossici tra i filtri ad alta efficienza, apparentemente a causa delle
colle usate per tenere insieme i fogli. Sono tollerati i filtri a più maglie (intrecci) di carta non
chimicamente trattata senza colla, nonostante alcuni individui sembrano reagire a questi nell’area di
sbocco dell’aria. E’ preferibile un filtro intrappolante. Non si dovrebbe usare alcun olio perché
raccoglie la polvere. Sono indicati tondini di vetro come filtri finali. Possono essere facilmente
lavati, tuttavia, richiedono flussi d’aria più alti e, quindi, motori più potenti: tutti i motori
dovrebbero essere posti fuori del flusso dell’aria. Dovrebbero essere usati sono sistemi a gabbie che
muovono l’aria, connessi ad un motore esterno con una asta di teflon.
Le condutture usate nell’ECU dovrebbero essere costruite con metallo galvanizzato fissato
meccanicamente (non incollato). Nei sistemi di depurazione dell’aria non si devono usare legno di
conifere, fibre di vetro, plastica, fogli incollati e condotte o contenitori di plastica impregnata
d’alluminio a causa del loro sbavatura di fumi e particolato. L’uso costante di aria forzata nell’ECU
è precluso a causa della sensibilità di alcuni individui ai gas, al particolato e alla emissione
Associazione M.A.R.A. onlus - C.F. 91063970585
Sede Legale: Via N. Arcangelo, 6 - 00053 Civitavecchia (Roma) - Tel. 3393285043 Fax 0766196919
email. [email protected] - www.associazionemara.com
elettromagnetica di questi apparecchi. Perciò, in teoria, si dovrebbe essere in grado di accendere e
spegnere il flusso dell’aria quando necessario.
Per potenziare il controllo della qualità dell’aria bisogna fare particolare attenzione all’ingresso
della ECU che dovrebbe avere una doppia porta con un’area di passaggio (come le case di vecchia
concezione) in cui le polveri possano precipitare a terra prima di riuscire a contaminare l’aria
interna della ECU.
3. Protocollo Terapeutico di Base per personale medico e paramedico presso il Centro di
Dallas per la sensibilità chimica multipla (Treatment
ChemicalSensitivity by
Gerald
H.
Ross,
MD,
FAAEM EnvironmentalHealth Center-Dallas, Dallas, TX.)
Options in Multiple
CCFP,
DIBEM,
Le opzioni di trattamento presso l’ EnvironmentalHealth Center-Dallas della MCS una condizione
che sta ottenendo sempre più riconoscimenti in medicina (Hileman, 1991) consistono nell’istruire il
paziente sulle modalità di evitamento chimico dell’ ambiente e della persona, alla prevenzione di
allergeni (compresi che si trovano in aria, cibo, acqua), sulle procedure di risanamento ambientale,
sulle diete di rotazione, il miglioramento dello stato nutrizionale, l'immunoterapia, la stimolazione
immunitaria, la disintossicazione individualizzata, la risoluzionedelle problematiche sociali ed
emotive.Inoltre, il centro è strutturato per ospitare i pazienti affetti da elettrosensibilità grazie alla
emergente consapevolezza che i campi elettromagnetici possono svolgere un ruolo significativo in
determinate situazioni (Fitzgerald, 1990). Presso il Centro i pazienti riescono a stabilire un rapporto
di fiducia e confronto con i medici che comprendono sul serio le loro lamentele e disturbi in un
clima di reciproco rispetto e fiducia. In tale contesto, i pazienti sanno più facilmente accettare
l'educazione del cambiamento degli stili di vita e cambiamenti che potenzialmente possono aiutarli
a migliorare le proprie condizioni di salute. Alla base del trattamento per qualsiasi problema
allergica o sensibilità è quella di evitare l'agente sensibilizzante sia se il problema principale è nell’
aria, nel cibo, nel acqua o in ambiente fisico, e/o nei campi elettromagnetici in una certa misura.
L’evitamento quindi è la prima forma di terapia presso il Centro. Poiché i pazienti con MCS hanno
spesso ampie varietà di allergie o intolleranze, di solito beneficiano di programmi che riducono al
minimo il contatto con sostanze potenzialmente sensibilizzanti. Presso il centro viene istruito il
paziente nel cambiamento dello stile di vita generale e vengono utilizzati e consigliati i seguenti
accorgimenti e approcci terapeutici:
• l’ utilizzo costante di Acqua di sorgente in bottiglia di vetro perché è molto più pura e
non contiene il cloro, fluoro, e altri contaminanti di solito si trova nelle forniture di acqua
potabile per uso domestico. Purtroppo, l'acqua in bottiglia in contenitori di plastica possono
raccogliere i ftalati, solventi o plastificanti utilizzati per la fabbricazione del plastico stesso
(Kailin e Brooks, 1963);
• l’ utilizzo costante di Alimentazione biologica, poiché uno dei più grandi e meglio
riconosciuti fonti di contatto che abbiamo con contaminanti chimici è il nostro
approvvigionamento alimentare (Davies, 1986), che contiene spesso i pesticidi ed altri
residui chimici potenzialmente dannosi per la salute di tutti quanti, e in particolare alle
persone con sensibilità chimica. Di conseguenza, i pazienti con MCS devono come terapia
consumare alimenti da agricoltura biologica, meno contaminati chimicamente;
• l’utilizzo di dispositivi di filtrazione aria che rimuovono sia il particolato e le sostanze
chimiche dall’ aria interna respirabile a causa della massiccia incidenza di inquinamento
dell'aria interna, che spesso è 100 volte quella dell'aria esterna (Nero, 1988; NRC, 1981);
• l’ eliminazione della moquette e prodotti della combustione da casa (come il gas
naturale, olio combustibile, o stufe a legna) volti a limitare l'inquinamento indoor. Di solito
Associazione M.A.R.A. onlus - C.F. 91063970585
Sede Legale: Via N. Arcangelo, 6 - 00053 Civitavecchia (Roma) - Tel. 3393285043 Fax 0766196919
email. [email protected] - www.associazionemara.com
•
•
•
si assiste a miglioramenti sostanziali (Barron, 1990;. Drerup et al, 1990) . L'inquinamento
indoor è generalmente inferiore in case che hanno pavimenti in legno o piastrelle, in legno
naturale, piuttosto che pannelli di fibre, compensato, o altri prodotti in legno pressato che
contengono notevoli quantità di colle, solventi e altre sostanze chimiche (tra cui la
formaldeide). Che contaminano ambienti interni per mesi o addirittura anni (Levin,
1989). Allo stesso modo, vanno evitate tessuti sintetici e altri materiali a base di petrolio
costituiti da composti organici volatili (COV) e di altre sostanze chimiche utilizzate per la
loro fabbricazione, aggiungendo così al carico totale di inquinamento indoor. Queste ultime
sostanze innescano spesso sintomi e il deterioramento della salute nei pazienti con
MCS. Un programma intelligente di minimizzare questo tipo di esposizione ha solitamente
sostanziale beneficio terapeutico per questi pazienti..
l’ Utilizzodi unanutrizione sana e corretta.Shandra (1980), un esperto di nutrizione
internazionale ampiamente riconosciuto, ha chiamato la malnutrizione la causa più
frequente di immunodeficienza perché le vie enzimatiche, metaboliche, e i percorsi di
disintossicazione umani sono in gran parte dipendenti da un adeguato apporto di vitamine,
minerali e altri co-fattori essenziali; lo stato nutrizionale dei pazienti con MCS è di evidente
importanza e preoccupazione (Jacoby, 1980). Un'indagine di più di 330 pazienti in
EnvironmentalHealth centro-Dallas mostrava diffuse carenze vitaminiche (compreso un
B 6 deficit di quasi il 58% di questi pazienti) anche in presenza di supplementazione orale
(Ross et al., 1990). Una dieta di rotazione è un modo per ridurre al minimo l'esposizione a
sostanze alimentari a cui il paziente può essere sensibile, e la dieta può essere facilmente
progettata da personale competente nel contesto della adeguatezza nutrizionale (Radcliffe,
1987). Una dieta di rotazione non ripete lo stesso alimento o bevanda oggetto all'interno del
ciclo di rotazione, e tali diete possono essere costruito in diversi modi. Un esempio di dieta
monorotazionale di 4 giorni (un cibo a pasto) è il seguente: il giorno 1, il paziente potrebbe
consumare uova per la prima colazione e non dovrebbe piu’ consumare tutti i prodotti a
base di uova fino alla mattina del 5 ° giorno, riducendo al minimo il contatto con gli
alimenti potenzialmente sensibilizzanti. Una dieta di rotazione è relativamente semplice da
effettuare in primis con gli alimenti in cui il paziente è in realtà è sensibile. Tale dieta
riduce al minimo la sovraesposizione di tutti gli alimenti, e quando ben costruita è in grado
di fornire una buona adeguatezza nutrizionale e grande varietà.
L’ Utilizzo di Flebo endovenose integrative di vitamine e minerali.I pazienti con MCS
sono noti per avere una maggiore probabilità di squilibri nutrizionali (Ross et al., 1989), in
particolare la carenza di magnesio (Rea et al., 1987a). Poiché molti pazienti con MCS
sembrano essere carenti di nutrienti, nonostante la supplementazione orale, le infusioni
endovenose di alcune vitamine e minerali in particolare la vitamina C e vitamine del gruppo
B, magnesio e oligoelementi possono avere ottimi benefici terapeutici per il rafforzamento
delle funzioni e dei percorsi di disintossicazione del sistema immunitario.Nella Nova
Scotia la Medicina Ambientale Clinica è attualmente impegnata in uno studio pilota in
collaborazione con il governo della Nuova Scozia in Canada sulla infusione endovenosa di
sostanze nutritive, tra cui il magnesio, per i pazienti con sindrome da stanchezza cronica
che hanno spesso deficit di magnesio intracellulare.
La diagnosi e cura delle infezioni soprattutto di Candida .Un aspetto del totale carico o
il concetto di total-ambiente potrebbe includere la possibilità di sensibilità o di crescita
eccessiva del Candida (Kroker, 1987). Anche se la questione è controversa, molti pazienti
con MCS hanno notevoli aumenti di anticorpi contro Candida e possono aver avuto le
infezioni vaginali lievito o orali ricorrenti. Un programma che coinvolge modificazioni
della dieta, supporto nutrizionale, la ricostituzione della flora intestinale sana, e,
eventualmente, un farmaco antifungino può rivelarsi molto utileper eliminare la candida.
Associazione M.A.R.A. onlus - C.F. 91063970585
Sede Legale: Via N. Arcangelo, 6 - 00053 Civitavecchia (Roma) - Tel. 3393285043 Fax 0766196919
email. [email protected] - www.associazionemara.com
L'autore ha visto molti pazienti che hanno beneficiato di un simile approccio, in un contesto
di valutazione e riduzione del carico totale. Necessita per questo motivo piu’ ricerca
scientifica nel campo.
• La somministrazione di due principali tipi di test di conferma, che coinvolgono l’
intradermica e la sfida per inalazione. La maggior parte dei pazienti con una storia di
MCS hanno sensibilità diffusa a sostanze chimiche, alimenti, e, in misura minore,
inalanti (Rea e Ross, 1989). Gli antigeni di test utilizzati per il test intradermico del cibo
al Centro di Salute Ambientale-Dallas sono preparati con prodotti provenienti da
agricoltura biologica, senza conservanti nei vaccini. Questa è la distinzione principale
con la maggior parte degli antigeni di test utilizzati sul mercato commerciale, che hanno
o fenolo o glicerina come stabilizzanti che molti pazienti con MCS non possono
tollerare.
• Somministrare una varietà di test allergologici,tra cui graffio o prick test. Serialdiluizione, punto finale di titolazione (SDET) e la provocazione-neutralizzazione anche
per avere dare dati affidabili per l'utilizzo di un approccio di trattamento (King e King,
1990).Con il test di provocazione-neutralizzazione, potenziali vaccini di trattamento
possono essere stabiliti per gli alimenti, prodotti chimici, inalanti, sostanze microbiche e
singoli batteri prodotti dai vaccini autogeni; questi ultimi sono particolarmente utili nei
pazienti con rinite cronica o sinusite.La Sensibilità ad una varietà di prodotti chimici può
essere verificata direttamente nello stesso modo.
• Somministrare un trattamento di immunoterapia successiva a bassissimo dosaggio,
per via sottocutanea o vaccini sublinguali in combinazione, dispostiper l'evasione
dell'agente incriminato (Scadding e Brostoff, 1986). Test e il trattamento sono possibili
anche con la neutralizzazione di dosi di neurotrasmettitori, come la serotonina, la
dopamina, metacolina e altri, che può produrre un sostanziale miglioramento nella
sintomatologia dei pazienti. Il Test intradermico coinvolge non solo la valutazione della
risposta “whealing”della pelle, ma valutare anche sintomi e segni che possono essere
prodotti a partire da test stessi. Il Test sublinguale, che si basa quasi esclusivamente sui
sintomi o segni, può essere una ulteriore tecnica di prova.
• Somministrare un test di inalazione* . E’ una delle valutazione più scientificamente
rigorose di sensibilità chimica in cui c è un problema specifico con l’ esposizioni
chimiche a basse dosi. Queste valutazioni avvengono all'interno di ECU in vetro e standalluminio anodizzato, in condizioni controllate (Rea et al., 1990). Quando fatto
correttamente, questi possono aiutare a determinare se il paziente è sensibile ad una
varietà di sostanze chimiche. Diluizioni appropriate di sostanze chimiche vengono
vaporizzati in cabina fino a raggiungere concentrazioni al di sotto delle soglie di odore
al livelli approssimativi trovati nelle impostazioni di tutti i giorni (Rea et al.,
1990). Queste prove sono effettuate su base in doppio cieco, con placebo di acqua o
soluzione fisiologica.Ashford e Miller, 1991 and BolAsocMed P R. 1991 Settembre; 83 (9):
389-93.La conferma della sensibilità chimica mediante sfida inalanti in doppio cieco di
sostanze chimiche volatili tossiche.Rea WJ 1, Ross GH , Johnson AR , Smilley RE , Sprague
DE , Fenyves EJ , Samadi N Informazioni Autore EnvironmentalHealth Centro-Dallas).
La cabina è evacuata e lavata dopo ogni sfida per evitare qualsiasi contaminazione
potenziale. L'assenza di condotti di aspirazione o tubi che convogliano sostanze nella
cabina impediscono anche la potenziale contaminazione e conseguente invalidazione dei
test seguenti in una data successiva. Analisi chimiche eseguite in uno stand deve essere
fatto con i pazienti in stato riadattamentoper ottenere risultati affidabili (Rea et al.,
1990).La posizione ideale per questo tipo di valutazione è una unità di controllo
ambientale base ospedaliera (ECU) (Sprague, 1987) in cui il paziente si trova in un
Associazione M.A.R.A. onlus - C.F. 91063970585
Sede Legale: Via N. Arcangelo, 6 - 00053 Civitavecchia (Roma) - Tel. 3393285043 Fax 0766196919
email. [email protected] - www.associazionemara.com
•
•
•
•
ambiente pulito per diversi giorni prima di iniziare il test. Il confronto fra i principi di
carico totale eil riadattamentodevono essere compresi e seguiti con test a basso
dosaggio, per via inalatoria, perché le esposizioni accidentali ambulatoriali di profumi,
di scarico del traffico, fumo di sigaretta, o altre sostanze possono scatenare reazioni
ritardate che possono causare risultati non coerenti.
Somministrare il Transfer Factor . Un altro potenziale trattamento per i pazienti con
MCS è la stimolazione immunitaria, soprattutto in considerazione del frequente
verificarsi di immunosoppressione con questa malattia (Levin e Byers, 1987). L'uso di
fattore di trasferimento può rivelarsi molto utile in questi casi (Youdim et al.,
1991). Transfer Factor è un estratto di globuli bianchi con note proprietà
immunostimolanti. E 'particolarmente utile nei casi di leucopenia o ridotta capacità di
uccidere leucociti, che possono contribuire a infezioni ricorrenti.
Valutazione della funzione nervoso autonomo da “pupilography”. Un ulteriore
metodo in fase di sviluppo per valutare i pazienti con MCS è la valutazione della
funzione nervoso autonomo da “pupilography”(Shirakawa et al., 1992).Hamamatsu
Photonics in Giappone, in cooperazione con il Dipartimento di Oftalmologia
KitasatoUniversity, ha sviluppato un dispositivo ottico sofisticato chiamato iriscorder
binoculare, che analizza la superficie dell'occhio nello spettro infrarosso e misura la
risposta “pupilographic” ad uno stimolo luminoso specifico molto preciso con
misurazioni computerizzate. Questi sono poi confrontate con un intervallo di riferimento
standard.La variazione del diametro pupillare, la velocità di contrazione e dilatazione, i
tempi di recupero, e altri parametri sono misurati in millisecondi successivi allo stimolo
della luce.Queste misurazioni sono solitamente abbastanza stabili in ogni individuo, con
una leggera variazione diurna. I pazienti con MCS hanno frequenti deviazioni rispetto al
basale e presentano una notevole instabilità della funzione autonomica, di solito in un
modello simpatolitico(Shirakawa et al., 1992). Molti pazienti, a cui l'autore ha testato in
cieco, sfide intradermica con gli agenti a cui il paziente è noto essere sensibile, ha
causato instabilità del sistema nervoso autonomo. Ulteriori ricerche con questa analisi
computerizzata è in attesa.
Valutazione dei pazienti con il test di posturografia.Un'altra tecnica per la valutazione
dei pazienti con MCS è il test di posturografia, che valuta in sostanza l'integrazione
neurologica dell'ingresso nervoso dagli occhi, le orecchie, e il sistema nervoso periferico
dalla metodologia informatizzata. Spesso, l'autore trova disturbi dell'equilibrio in
pazienti con sensibilità chimica, e soprattutto i pazienti con storie di importanti
esposizioni chimiche. Quando questi pazienti sono sottoposti a programmi di
disintossicazione migliorano il metabolismo e l'eliminazione di sostanze chimiche
tossiche dai loro corpi, sostanzialmente migliorano le misure di questi specifica funzione
di bilanciamento neurologica.
Valutare la quantità di sostanze chimiche nel tessuto nervoso e adiposo .Le Sostanze
chimiche tossiche possono essere conservati per lunghi periodi nel tessuto adiposo e
nervoso; molti xenobiotici sono neurotossine dirette(Seba et al., 1987). Infatti, i
composti DDT di tipo e molti altri si trovano spesso nel tessuto adiposo a livelli molto
più alti di quanto si trova nel sangue in condizioni di “steady-state”. Alcuni individui
sembrano avere una ridotta capacità di disintossicare efficacemente alcune di queste
sostanze esogene. Le sostanze chimiche possono aumentare per lunghi periodi a causa di
seguenti esposizioni ripetute, soprattutto in ambienti industriali (Seba et al., 1987). I
livelli di sostanze chimiche potenzialmente tossiche a 10-40 volte la media della
popolazione, o ancora più grandi, non sono insoliti nei pazienti con MCS. Con tali
Associazione M.A.R.A. onlus - C.F. 91063970585
Sede Legale: Via N. Arcangelo, 6 - 00053 Civitavecchia (Roma) - Tel. 3393285043 Fax 0766196919
email. [email protected] - www.associazionemara.com
carichi tossici, forse non è sorprendente che i pazienti accusino sintomi neurologici e
altri sintomi.
•
•
Effettuare un programma di disintossicazione . Un metodo che sta guadagnando un
notevole interesse per ridurre questo carico tossico totale è un programma di
disintossicazione con un regime integrato di esercizio fisico graduato; la sostituzione dei
nutrienti; la sauna a camera e la terapia di depurazione di calore (Schnare et al.,
1982). La camera di calore presso il Centro di Salute Ambientale-Dallas è costruita con
piastrelle di ceramica su tutte le superfici interne e le panche di legno non
trattate; utilizza temperature relativamente basse, dell'ordine di 140  F. I pazienti
effettuano un primo esercizio e poi trascorrono del tempo nella sauna per indurre
sudorazione profusa. In queste condizioni, vengono mobilitati sostanzialmente gli
xenobiotici (Schnare et al., 1982) e possono essere metabolizzati, principalmente
attraverso il fegato e l'intestino, ma anche attraverso il respiro, urine e sudore. Il tasso di
clearance di xenobiotici memorizzati dal corpo può essere molto variabile, e l'esperienza
e le ricerchehanno dimostratoagli autori che stirene e cloroformio escono più
facilmente. 1,1,1-tricloroetano è onnipresente e sembra essere il più difficile da
cancellare (Rea et al., 1987b). Se, tuttavia, un tale programma di disintossicazione
procede troppo rapidamente, il paziente può peggiorare per un certo tempo, di solito in
combinazione con un aumento delle transaminasi epatiche, che suggerisce un ceppo
significativo sulla funzione epatica. Con cautela, tuttavia, questi xenobiotici possono
essere sostanzialmente ridotti nei pazienti con MCS, di solito con notevole
miglioramento dei pazienti con sensibilità chimica generale e di salute generale (Rea et
al., 1987b).
Rimuovere le Amalgame dentali in mercurio.*La sensibilizzazione al mercurio è un
fenomeno reale. La rimozione delleamalgame è un'opzione che richiede certamente una
indagine,
soprattutto
per
i
pazienti
chimicamente
sensibili.
Sommario.
Le caratteristiche essenziali del trattamento per la sensibilità chimica sono le seguenti:
1.
2.
3.
4.
5.
la fornitura di aria pulita, cibo, acqua, e dintorni.
Identificare sostanze a cui il paziente è sensibile e trattarli in diverse modalità.
Un maggiore evitamento.
Immunoterapia specifica per ridurre la reattività dei pazienti a tali sostanze.
La valutazione e il miglioramento dei pazienti tramite iter nutrizionale per
massimizzare la capacità di disintossicare e per minimizzare la produzione e lo stress
ossidativo degli xenobiotici e dei radicali liberi.
6. Affrontare i problemi concomitanti, quali infezioni, immunosoppressione, e altre
condizioni mediche in modo adeguato.
7. Valutare lo stato psicologico dei pazienti e far fronte ad eventuali problemi sociali ed
emotivi in maniera compassionevole.
Associazione M.A.R.A. onlus - C.F. 91063970585
Sede Legale: Via N. Arcangelo, 6 - 00053 Civitavecchia (Roma) - Tel. 3393285043 Fax 0766196919
email. [email protected] - www.associazionemara.com
L'autore ritiene che la sensibilità chimica multipla è una condizione reale con anomalie fisiologiche
documentate. Non è una malattia funzionale o psicologica o un sistema di credenze del paziente. In
secondo luogo, questa condizione è diagnosticabile e curabile con vari mezzi. Queste opzioni di
trattamento rendono non solo il buon senso, ma di solito si traducono in un miglioramento
significativo dello stato di salute per questi sfortunati pazienti, che meritano il massimo sforzo da
parte
della
assistenza
sanitaria.
Riferimenti
Barron, SR (1990, aprile 30). Indagine dell'impatto medica sulle persone ipersensibili l'ambiente di un
cambiamento di habitat. Canada Mortgage and Housing Corporation.
Davies, K. (1986, dicembre). L'esposizione umana a sostanze chimiche tossiche persistenti selezionati
nel bacino dei Grandi Laghi: un caso di studio di Toronto e del sud Ontario regione. Città di Toronto
Dipartimento di Sanità Pubblica.
Drerup, O., Matlock, C., Rousseau, D., &Salaris, V. (1990, luglio). Custodia per il ipersensibili punto di
vista ambientale (indagine ed esempi di abitazioni aria pulita in Canada).Canada Mortgage and
Housing Corporation.
Fitzgerald, K. (1990, agosto). Campi elettromagnetici: Jurys ancora fuori. IEEE Spectrum , Vol. #, 2235.
Hileman, B. (1991). Sensibilità chimiche multiple. Chem. E l'Ing. Notizie , 69 (20), 26-42.
Jacoby, WB (1980). Enzimi di disintossicazione. In WB Jacoby (Ed.), base enzimatica di
disintossicazione : Vol. 1 , (pp. 1-6). New York: Academic Press.
Kailin, EW, e Brooks, CR (1963). Reazioni tossiche sistemiche a morbidi contenitori per alimenti in
plastica:. Uno studio in doppio cieco Med. Annali del Distretto di Columbia , 32, 1-8.
Re, WP, e il re, HC (1990). L'evoluzione delle pratiche di allergia otolaryngic. Orecchio Naso Gola J,
69 , 11-26.
Kroker, GF (1987). Candidosi cronica e allergie. In J. Brostoff e S. Challacombe (Eds.). L'allergia
alimentare e intolleranza . (Pp. 850-872). Philadelphia, PA: Bailliere Tindall / WB Saunders.
Levin, AS, & Byers, VS (1987). Malattia ambientale: un disturbo della regolazione immunitaria. In MR
Cullen (Ed.). I lavoratori con più sensibilità chimiche . Occup. Med .: Statale d'Arte Rev. , 4 (4), 669682.
Levin, H. (1989). Materiali da costruzione e qualità dell'aria interna. . In JF Cono (Ed.) edifici
Problema: Costruzione associata la malattia e la sindrome dell'edificio malato .Occup. Med .: Statale
d'Arte Rev. , 4 (4), 667-693.
Consiglio Nazionale delle Ricerche (NRC). (1981). Inquinanti indoor. Washington, DC: National
Academy Press.
Nero, A. (1988). Controllo dell'inquinamento dell'aria interna. Scientific American, 258 (5), 42-48.
Radcliffe, MJ (1984). Uso diagnostico dei regimi dietetici. In J. Brostoff e S. Challacombe
(Eds.). L'allergia alimentare e intolleranza (pp. 806-822). Philadelphia, PA: Bailliere Tindall / WB
Saunders.
Rea, WJ, Johnson, AR, e Smiley, RE, et al. (1987a). La carenza di magnesio in pazienti con sensibilità
chimica. Clin. Ecol., 5 (1), 17-20.
Rea, WJ, Pan, Y., & Johnson, AR (1987b). Compensazione di idrocarburi volatili tossici da esseri
umani. Clin. Ecol., 5 (4), 166-170.
Rea, WJ, e Ross, GH (1989). Alimenti e sostanze chimiche come scatenanti ambientali. Nurse
Practitioner , 14 (9), 17-40.
Rea, WJ, Ross, GH, Johnson, AR, et al. (1990). La conferma della sensibilità chimica mediante sfida
inalanti in doppio cieco di sostanze chimiche volatili tossiche. Clin. Ecol., 6 (3), 113-118.
Associazione M.A.R.A. onlus - C.F. 91063970585
Sede Legale: Via N. Arcangelo, 6 - 00053 Civitavecchia (Roma) - Tel. 3393285043 Fax 0766196919
email. [email protected] - www.associazionemara.com
Ross, GH, Rea, WJ, & Johnson, AR (1989, 23-26 febbraio). Uno studio trasversale prospettico
confrontando pazienti e controlli eco-sensibili, di misura biochimica, ematologiche, immunologiche e
parametri tossicologici. Atti del 7 ° Annual International Symposium on L'uomo e il suo ambiente in
salute e malattia. Dallas, TX.
Ross, GH, Rea, WJ, & Johnson, AR (1990). Prove per carenze vitaminiche nei pazienti ambientalmente
sensibili. Clin. Ecol., 6 , 60-65.
Scadding, GK, e Brostoff, J. (1986). Basse dosi di terapia sublinguale nella rinite allergica a causa di
acari. Clin. Allergia, 16 , 483-491.
Schnare, DW, et al. (1982). La valutazione di un regime di disintossicazione per xenobiotici deposito di
grasso. Med. Ipotesi, 9 , 265-282.
Seba, DB, Milam, MJ, e Laseter, JL (1987). Assorbimento, la misurazione e l'eliminazione di sostanze
chimiche di sintesi da parte dell'uomo. In J. Brostoff e S. Challacombe (Eds.).L'allergia alimentare e
intolleranza (pp. 401-415). Philadelphia, PA: BailliereTindall / WB Saunders.
Shandra, RK (1980). Immunologia dei disturbi alimentari. In whos l'editor? (Ed.). Temi attuali in
Immunologia, Serie 12 (pp. 1-7). London: Edward Arnold.
Shirakawa, S., Rea, WJ, Ishikawa, S., & Johnson, AR (1992). La valutazione della risposta del sistema
nervoso autonomo da studio pupilographical nel paziente chimicamente sensibile . (In corso di stampa).
Sprague, D. (1987). Il concetto di una unità ambientale. In J. Brostoff e S. Challacombe
(Eds.). L'allergia alimentare e intolleranza (pp. 947-960). Philadelphia, PA: Bailliere Tindall / WB
Saunders.
Youdim, S., Rea, WJ, e Liang, H. (1991). Il trattamento dei pazienti ecologicamente sensibili con fattore
di trasferimento, Parte 1:. Studi immunologici Clin. Ecol., 7 (3), 55-61
Maggiori informazioni e ulteriori Fonti
• http://www.ehcd.com/treatment/
• http://www.health.gov/environment/mcs/IV.htm
• Protocollo Terapeutico di Base per personale medico e paramedico (Treatment Options in
Multiple ChemicalSensitivity by Gerald H. Ross, MD, CCFP, DIBEM, FAAEM
EnvironmentalHealth Center-Dallas, Dallas, TX) Fonte : Questo articolo è stato originariamente
pubblicato nel 1992 in Tossicologia e Igiene Industriale , 8 (4), 87-94. Fa parte degli Atti della
Sensibilità Chimica Multipla Officina, Washington, DC, dell'Associazione delle professioni e
cliniche ambientali (AOEC), con il sostegno dell'Agenzia per Sensibilità tossiche e registro delle
malattie (ATSDR).Corrispondenza : Indirizzo tutta la corrispondenza al Dr. Gerald H. Ross,
EnvironmentalHealth Center-Dallas, 8345 Walnut Hill Lane, Suite 205, Dallas, TX 75231 .
Associazione M.A.R.A. onlus - C.F. 91063970585
Sede Legale: Via N. Arcangelo, 6 - 00053 Civitavecchia (Roma) - Tel. 3393285043 Fax 0766196919
email. [email protected] - www.associazionemara.com