Introduzione ai test statistici

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UNIVERSITÀ DI BOLOGNA
FACOLTÀ DI MEDICINA VETERINARIA
LAUREA IN SANITA’ E QUALITA’ DEI PRODOTTI
DI ORIGINE ANIMALE
Introduzione ai test statistici
Un esempio introduttivo
Controllo della rispondenza del contenuto di principio attivo nella
produzione di un farmaco veterinario XY da parte dell'azienda farmaceutica
WZ alla formula brevettata e depositata presso il Ministero della Sanità
Farmaco XY per il trattamento di infezioni batteriche a carico dell'apparato
digerente, respiratorio e genito-urinario nei bovini
Principio attivo: amoxicillina/cloxacillina (in ugual proporzione)
Variabile oggetto di analisi:
X = titolo del principio attivo (rapporto, espresso in %, tra la quantità del
principio attivo nella produzione e la quantità dichiarata e brevettata)
> 100
titolo = 100
< 100
⇒ la quantità reale è maggiore di quella brevettata
⇒ perfetta rispondenza della produzione alla formula
⇒ la quantità reale è minore di quella brevettata
La produzione viene realizzata nel rispetto della formula?
Lezioni di Statistica – Prof. Gabriele Soffritti
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UNIVERSITÀ DI BOLOGNA
FACOLTÀ DI MEDICINA VETERINARIA
LAUREA IN SANITA’ E QUALITA’ DEI PRODOTTI
DI ORIGINE ANIMALE
Fase 1: la formulazione dell'ipotesi nulla (H0)...
nell'esempio: in media la produzione del farmaco rispetta la formula
oggetto dell'ipotesi: la media aritmetica di X nella popolazione = µ
(µ = parametro incognito che caratterizza la distribuzione di X)
H0: µ = µ0
con µ0 pari ad un numero fissato a priori (nell'esempio µ0 = 100)
...e dell'ipotesi alternativa
nell'esempio: in media la produzione non rispetta la formula
(ipotesi bidirezionale: µ > µ0 ⇒ effetti collaterali
µ < µ0 ⇒ inefficacia del farmaco)
Fase 2: estrazione di un campione casuale ed analisi dei dati raccolti (calcolo
di indicatori sintetici, studio della distribuzione di X nel campione)
n = 25 flaconi scelti casualmente tra quelli prodotti dall'azienda
{99
102,1
98,9
100,5
104,1
97,7
98,4
101,2
100,9
98,3
99,3
100,2
97,8
99,4
103,6
99,9
100,9
102,2
101,1
101,2
103,4
96,6
102,8
101,2
100,6}
media aritmetica campionaria x = 100,45
varianza campionaria corretta s2 = 3,805
deviazione standard corretta s = 1,951
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Fase 3: calcolo di una funzione dei dati campionari (statistica-test) adeguata
per saggiare l'ipotesi nulla formulata
nell'esempio:
X ∼ N(µ , σ2)
distribuzione di X nella popolazione
2
X ∼ N(µ , σ /n) distribuzione di X nell'universo dei campioni
⇒
Z=
X− µ
∼ N(0, 1)
σ/ n
Se l'ipotesi nulla è vera
Z=
X− µ0
∼ N(0, 1)
σ/ n
t1 =
x− µ0
s/ n
=
T1 =
X− µ0
∼ t(df=n-1)
s/ n
100,45 − 100
= 1,159
1,951/ 25
Fase 4: determinazione della probabilità che, ipotizzando vera H0, si presenti un
valore della statistica-test maggiore o uguale a quello ottenuto a partire da un
campione casuale, preso in valore assoluto (p-value)
p-value associato a t1 = P(T1≥|t1|, H0 vera)
nell'esempio:
1) mediante l'uso delle tavole della distribuzione t di Student
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Per df = 24
a t = 1,058 corrisponde p = 0,3
a t = 1,318 corrisponde p = 0,2
a t = 1,159 corrisponde un p-value compreso tra 0,2 e 0,3
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2) mediante l'uso della funzione Excel /Open Office Calc DISTRIB.T
DISTRIB.T(Valore; Gradi libertà; Modo)
Valore è il valore della variabile casuale T calcolato nel campione (t)
Gradi libertà indica il numero di gradi di libertà della distribuzione (df)
MODO = 1 CALCOLA IL TEST A UNA CODA, MODO = 2 CALCOLA IL TEST A DUE CODE
Nell'esempio:
=DISTRIB.T(1,159;24;2) restituisce il valore 0,2579
Fase 5: valutazione del p-value e decisione riguardante l'ipotesi nulla
il p-value permette di stabilire se i dati campionari sono conformi all'ipotesi
nulla, ovvero se ciò che abbiamo osservato nel campione rientra nei limiti di
ciò che ci aspetteremmo se l'ipotesi nulla fosse vera
Due possibili situazioni:
1) p-value piccolo
⇒ è poco probabile che, se H0 è vera, si verifichi ciò che abbiamo osservato
nel campione
⇒ bassa conformità dei dati campionari all'ipotesi
⇒ decisione sulla sorte dell'ipotesi nulla: H0 è confutata dai dati (rifiutata)
(il test è statisticamente significativo)
2) p-value grande
⇒ è molto probabile che, se H0 è vera, si verifichi ciò che abbiamo osservato
nel campione
⇒ alta conformità dei dati campionari all'ipotesi
⇒ decisione sulle sorti dell'ipotesi: H0 è supportata dai dati (NON rifiutata)
(il test è statisticamente NON significativo)
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N.B.: NON RIFIUTARE ≠ ACCETTARE!!!
non c'è sufficiente evidenza empirica contro H0 ≠ vi è sufficiente evidenza
empirica a favore di H0
(assenza di evidenza non equivale ad evidenza di assenza)
Equivalenza tra l'ipotesi nulla e la presunzione di innocenza in un processo
sufficiente evidenza empirica contro l'imputato ⇒ l'imputato è dichiarato
colpevole
insufficiente evidenza empirica contro l'imputato ⇒ l'imputato è dichiarato
NON colpevole
(non vi è la certezza che sia innocente, si è appurato solo che non si hanno
abbastanza prove per dimostrarne la colpevolezza)
Problema: quanto piccolo (grande) deve essere il p-value?
Soglie convenzionali abitualmente utilizzate (α = livello di significatività del test):
0,001 (1‰)
p-value < 0,001 ⇒ il test è very highly significant
(significativo all'1‰)
0,01 (1%)
p-value < 0,01 ⇒ il test è highly significant
(significativo all'1%)
0,05 (5%)
p-value < 0,05 ⇒ il test è significant
(significativo al 5%)
Il livello di significatività di un test misura la probabilità di rifiutare l'ipotesi
nulla quando essa è vera.
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Osservazioni sulla scelta del livello di significatività di un test statistico

deve essere effettuata prima della fase 2 (estrazione del campione)

può dipendere dalla natura dei dati e dal fenomeno oggetto di studio
Esempio 1: valutazione dell'efficacia di un nuovo antibiotico (più costoso di
quelli esistenti attualmente in commercio).
H0: il nuovo farmaco NON HA un'efficacia maggiore di quelli in uso
Rifiutare H0 = preferire il nuovo farmaco.
Rifiutare H0 quando è vera = preferire il nuovo farmaco pur non essendo più
efficace di quelli esistenti (e ad un costo più alto) ⇒ livello di significatività =
0,001.
Esempio 2: valutazione dell'efficacia di un nuovo vaccino contro una malattia
infettiva attualmente non curabile.
H0: il nuovo vaccino NON è efficace
Rifiutare H0 = considerare efficace il nuovo vaccino
Rifiutare H0 quando è vera = considerare efficace il nuovo vaccino pur non
essendolo ⇒ livello di significatività = 0,1.

spesso si utilizza α = 0,05
Nell'esempio: 0,2579 > 0,05 (e > anche degli altri valori soglia)
⇒ il test non è significativo (per qualunque livello)
⇒ H0 non viene rifiutata (la produzione è “sotto controllo“)
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Fase 6: calcolo dell'intervallo di confidenza per il parametro oggetto di ipotesi
( X − t0,05
s
s
; X + t0,05
) intervallo di confidenza al 95% per µ
n
n
Nell'esempio:
t0,05
s
1,951
= 2,064×
= 0,81
25
n
(99,64; 101,26) intervallo di confidenza al 95% per µ
il valore 100 attribuito a µ nell'ipotesi nulla appartiene all'intervallo di
confidenza ⇒ essendo un valore compatibile con i dati del campione non
viene rifiutato (vi è equivalenza tra intervallo di confidenza per un parametro e
controllo di ipotesi sul parametro stesso)
Il procedimento descritto:
(in generale) prende il nome di test a due code
(nell'esempio) prende il nome di test t di Student (a due code) per il controllo
di un'ipotesi sulla media aritmetica (caso di un campione)
Decisione
Realtà
H0 è rifiutata
H0 non è rifiutata
H0 è vera
Errore di I° tipo
Decisione corretta
H0 è falsa
Decisione corretta
Errore di II° tipo
α = probabilità di commettere un errore di I° tipo
β = probabilità di commettere un errore di II° tipo
1 ‒ β= potenza del test = P(rifiutare H0 quando H0 è falsa)
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Alcune osservazioni generali sul controllo di ipotesi statistiche
1. Spesso si ricorre ad un test statistico per valutare una nuova teoria o ipotesi
scientifica (ipotesi di lavoro)
Esempio 1 di ipotesi scientifica: tutte le capre in Turchia sono del Bezoar
Per dimostrare che tale ipotesi è vera dovremmo verificare che tutte le capre
in Turchia sono del Bezoar. Per smentirla basta trovare una capra che non sia
del Bezoar.
Esempio 2 di ipotesi scientifica: mangiare erba nuova in primavera provoca
ipomagnesemia nel bestiame
Procedimento per la verifica dell'ipotesi scientifica mediante un test statistico:
popolazione 1: bestiame lasciato nella stalla (gruppo di controllo)
popolazione 2: bestiame portato al pascolo (gruppo “trattato”)
X = magnesio nel plasma
Ipotesi scientifica: il livello medio di magnesio nella popolazione 2 è diverso
(inferiore?) da quello della popolazione 1
Ipotesi nulla: il livello medio nelle due popolazioni è uguale
⇒ in generale l'ipotesi nulla è l'opposto dell'ipotesi scientifica
⇒ rifiutare l'ipotesi nulla equivale quindi a corroborare l'ipotesi scientifica
⇒ la potenza di un test statistico è l'abilità del test di individuare un
trattamento il cui effetto è reale. E' direttamente proporzionale alla
numerosità del campione ⇒ al crescere di n cresce la probabilità di
riconoscere come reale l'effetto di un trattamento
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2. Il test statistico è “sempre” a due code...
...a meno che non vi sia l'assoluta certezza a priori (e NON una semplice
aspettativa
o
un'idea
ragionevole)
che
l'effetto
del
“trattamento”
(nell'esempio: mangiare erba nuova in primavera) si possa manifestare solo
in una direzione (diminuzione del livello medio di magnesio)
3. L'ipotesi nulla e l'ipotesi alternativa devono essere indipendenti dai dati
osservati ⇒ vanno formulate prima dell'osservazione dei dati campionari
4. Il livello di significatività scelto per il test deve essere indipendente dai dati
osservati ⇒ va fissato prima dell'osservazione dei dati campionari
5. Molti test statistici ipotizzano la validità di alcune condizioni sui dati
analizzati (assunzioni)
nell'esempio iniziale: X = titolo del principio attivo ∼ N(µ , σ2)
⇒ per poterli applicare in maniera rigorosa occorre una verifica (preliminare
alla loro applicazione) del soddisfacimento delle assunzioni rispetto ai dati
campionari da analizzare
Se le condizioni ipotizzate non sono soddisfatte il test statistico non deve
essere utilizzato sui dati esaminati
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6. Significatività statistica ≠ significatività biologica
Esempio 1: variazioni nella pressione sanguigna degli animali sottoposti a
trattamento
chirurgico
indotte
dai
farmaci
anestetici
(fenomeno
biologicamente non importante che può risultare significativo dal punto di
vista statistico)
Esempio 2: aumento della fertilità di 1% associato ad una certa diluizione di
liquido seminale (fenomeno che può risultare non significativo dal punto di
vista statistico che può essere invece biologicamente importante)
Riepilogo delle fasi del controllo di un'ipotesi su µ basato sul test t di
Student
Fase 1. Formulazione dell'ipotesi nulla
H0: µ = µ 0 con µ 0 pari ad un numero fissato a priori
e dell'ipotesi alternativa, e scelta del livello di significatività α
Fase 2. Estrazione di un campione casuale, analisi dei dati raccolti (calcolo di
indicatori sintetici , studio della distribuzione di X nel campione)
In particolare: media aritmetica campionaria x , varianza campionaria
corretta s2, deviazione standard corretta s.
Fase 3: calcolo della statistica-test
t1 =
x− µ0
∼ t(df=n-1)
s/ n
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Fase 4: determinazione del p-value associato al valore t1
Fase 5: confronto tra il p-value ed α e decisione riguardante l'ipotesi nulla
Fase 6: calcolo dell'intervallo di confidenza per µ
Alcune osservazioni specifiche sul controllo dell'ipotesi su una media
basato sul test t di Student
1. Alla base del test descritto vi è l'assunzione che X ∼ N(µ , σ2)
2. Se l'assunzione non vale per i dati da analizzare ma n è sufficientemente
elevato si può utilizzare ugualmente il test t di Student (teorema del limite
centrale)
3. Se n è piccolo il test descritto NON E' ADEGUATO
⇒ trasformare i valori di X (mediante il logaritmo) in modo da ottenere dati
trasformati la cui distribuzione sia normale
⇒ ricorrere ad un test statistico NON PARAMETRICO che non assuma per X
la normalità distributiva (esempi: test dei segni, test di Wilcoxon).
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