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INDICE
PREFAZIONE DI GIUSEPPE TIBALDI
INTRODUZIONE ALLA SECONDA EDIZIONE
INTRODUZIONE
CAPITOLO 0
IL MISTERO DEL “PENSIERO QUALUNQUE”
0.1. La “mente conversazionale”. Un’ipotesi di lavoro
per il cambiamento
0.1.1 La conversazione come mezzo per comporsi
con il proprio sistema originario e sviluppare l’appartenenza
0.1.2 Significati e concetti. Invenzioni e scoperte
0.1.3 Pensare o/o. Pensare e/e
0.2. Complessità e processi di cambiamento
0.2.1 Cosa vuol dire pensare per Gestalt
0.2.2 Dove sta la mente?
0.3. Teorie della mente e teorie delle scienze ‘dure’.
Un abbraccio vitale o mortale?
0.3.1 Due processi diagnostici a confronto
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CAPITOLO 1
SE LA MENTE È UN PROCESSO CONVERSAZIONALE
LA PSICOPATOLOGIA COS’È?
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1.1. Dal sapere al saper fare
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1.1.1 L’uso delle metafore come forma di
pensiero simultaneo
1.1.2 La scelta delle parole-punto che perturbano
la Gestalt percettiva
1.1.3 Gli STRANI ANELLI. Riconoscerli, aprirli,
individuare il significato aggrovigliato
1.2. Kathy Sweetscent, Kathy Modigliani e gli strani
anelli di Gödel
1.2.1 Processo terapeutico: scuola guida per macchine del tempo
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1.3. Il processo terapeutico e la metafora
della tessitura Ashanti
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Appendice al capitolo 1
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CAPITOLO 2
LA CONVOCAZIONE.
RARAMENTE IL PROBLEMA È DOVE APPARE
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2.1. Decidere il setting. Che ne sarebbe dell’artiglieria
da montagna se non esistessero i muli?
2.1.1 Il problema della paziente
2.1.2 La costruzione del significato personale
e la costruzione del sé
2.1.3 Allargare il contesto per capire
2.1.4 Allargare la convocazione
2.1.5 Avviarsi al contratto lasciandosi più opzioni
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2.1.6 Il punto di svolta
2.1.7 La manovra. Il terapeuta sceglie il setting più utile
e corretto insieme al paziente
2.2. Indicazioni generali nella manovra di convocazione
2.2.1 Quando pensare alla convocazione allargata
2.2.2 Quando il paziente è una coppia
2.2.3 Quando il paziente è definito di terza età
2.3. La convocazione virtuale. Storia di un naufrago
in un sottomarino alla deriva
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2.3.1 Il problema della paziente
2.3.2 Il problema della terapeuta
2.3.3 Il mondo è come lo percepiamo
2.3.4 Il terapeuta sceglie la convocazione più utile
da concordare con il paziente
2.3.5 Le convocazioni virtuali
2.3.6 Se un bambino porta in spalla un adulto,
il mondo è capovolto
2.3.7 La scelta dei convocati virtuali
2.3.8 Il paziente porta in seduta il materiale raccolto:
scegliere gli accostamenti di colore
2.3.9 Il punto di svolta
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CAPITOLO 3
IL CONTRATTO TERAPEUTICO.
GESTIRE LA RECIPROCITA’
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3.1. Implicazioni psicologiche: il contratto che
sancisce l’inizio di una collaborazione
3.2. Implicazioni sociali: il contratto che sancisce
i confini con il mondo
3.3. Implicazioni economiche: l’aspetto che sancisce
la reciprocità del rapporto
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3.3.1 La signorina Sissy
3.4. Quanto è rischioso perdere il senso della reciprocità
3.4.1 Potere dei mariti
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3.5. Il contratto terapeutico: un processo spiraliforme
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CAPITOLO 4
LA GESTIONE DEL SEGRETO.
APRIRE E CHIUDERE CANCELLI
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4.1. Il significato sistemico del segreto e della sua gestione
4.2. Una signorina poco di buono
4.3. L’attribuzione di significato personale e la costruzione del sé
4.4. Allargare il contesto per capire
4.5. Come rendere visibile l’altra faccia della luna
4.6. La manovra del segreto
4.6.1 Primo tipo di consegna sul segreto
4.6.2 Secondo tipo di consegna sul segreto
4.6.3 La rottura del segreto
4.7. Il punto di svolta per Clara
4.8. Possibili manovre di gestione del segreto
4.8.1 Il segreto autogestito nelle coppie simmetriche
4.8.2 Il segreto in caso di tradimento
4.8.4 Il segreto nella terapia con bambini
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156 4.8.3 Il segreto nella terapia con adolescenti
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CAPITOLO 5
IL CAMBIAMENTO È UN FATTO DI INTELLIGENZA?
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5.1. L’intelligenza è una funzione/proprietà di sciame
5.2. Un’ape regina di nome Erman
5.3. Lo sciame Arcimboldi-Egger
5.4. Lo strumento per rendere visibile lo sciame
5.5. La manovra. Mantenere l’ordito, capovolgere
il disegno della trama
5.6. Possibile utilizzo della manovra di rilevamento dei contatti
5.7. Il punto di svolta
CAPITOLO 6
IL “TEMPO” SOSPESO
6.1. Le emozioni: una via speciale verso la conoscenza
6.2. Cosa sta insegnando il signor Micheli alla terapeuta
6.3. Non esiste conversazione senza ritmo attività-pausa
6.4. La manovra 188
6.5. Il cesto di verdura del signor Micheli
6.6. Il guerriero grottesco del terapeuta
6.7. Il filato ritorto è più resistente
6.8. Possibile utilizzo della manovra di ripristino
del ritmo attività/pausa
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6.9. Imparare il silenzio e i suoi significati
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CAPITOLO 7
PSICOTERAPIA E TRATTAMENTO FARMACOLOGICO:
AVVERSARI O ALLEATI?
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6.8.1 Stallo conversazionale nella relazione di coppia
6.8.2 Stallo conversazionale nella relazione genitoriale
6.8.3 Stallo conversazionale nella relazione con le famiglie estese
7.1. Tutto (o quasi) quello che i pazienti pensano dei farmaci,
ma non osano dire ai terapeuti
7.2. Sono “solo” farmaci. Storia di Matteo Dini
7.3. Cambiare prescrivendo, cambiare perturbando
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CAPITOLO 8
CONCLUDERE LA TERAPIA.
ELOGIO DELL’IMPERFEZIONE
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7.2.1 La manovra: imparare a leggere i nodi
7.2.2 Il punto di svolta
8.1. Lavorare bene. Lavorare utilmente
8.2. Capire quando il paziente non può abbandonare il problema
8.3. Anche la conclusione è un processo
8.4. Possibili significati e applicazioni
della manovra di conclusione
8.5. La variabile ‘terapeuta’ e i suoi possibili
significati nella manovra di conclusione
CAPITOLO 9
LA VALUTAZIONE DEI RISULTATI RAGGIUNTI
9.1. La Evidence Based Psychology.
Mele e arance: uno studio comparato
9.2. La valutazione dei risultati raggiunti.
Un problema di parametri di confronto
9.3. La valutazione dei risultati raggiunti.
Una questione di onestà intellettuale
9.4. Sintesi e follow-up dei casi
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9.4.1 La signora Manzi
9.4.2 La signora Necci
9.4.3 La signorina Sissy
9.4.4 La signora Alida
9.4.5 La signora Clara Erice
9.4.6 La famiglia Arcimboldi-Egger
9.4.7 Il signor Micheli
9.4.8 Il signor Matteo Dini
9.4.9 La signora Helene
9.4.10 La signorina Cristina
9.4.11 Storia di Nike
CAPITOLO 10
IL FATTORE T (TESSITORE).
PSICOGENETICA DI UNA TERAPEUTA
10.1. L’importanza del posto a tavola
10.2. Mi è sfuggito l’uovo di Colombo?
10.3. Esistono ereditarietà ed evoluzione culturale e scientifica?
10.4. Competere per la sopravvivenza o cooperare per la vita?
10.5. Cooperare versus competere:
cosa ne pensano scienziati e psicoterapeuti?
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CAPITOLO 11
TERAPIA IN CONTUMACIA
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11.1. L’inviante acchiappafantasmi
11.2. Fabio il latitante
11.3. La manovra. Lavorare con il contumace
11.4. Superare gli espedienti noti come “Albero di Bertoldo”
11.5. Fabio: la voce narrante fuori campo
11.6. Un altro modo di fare follow-up
11.7. La vera arma del cacciatore non è il fucile ma il segugio
11.8. Un invito al pensiero complesso
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CONCLUSIONE
GLOSSARIO
BIBLIOGRAFIA
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