30 anni. Spesi bene. Con i Ragazzi, le famiglie, gli insegnanti. Palazzo della Cancelleria, Roma 23-24 settembre 2010 Introduzione Con i Ragazzi, le famiglie, gli insegnanti. 30 anni. Spesi bene. Coop e la scuola. 30 anni di idee per un consumo consapevole. L’Educazione al consumo consapevole è un progetto nazionale rivolto da Coop agli insegnanti, agli studenti, alle famiglie. Ogni anno si realizzano 10.000 iniziative in altrettante classi che coinvolgono 225.000 ragazzi ed oltre 13.000 insegnanti che sperimentano esperienze utili per acquisire consapevolezza e strumenti critici, indispensabili per orientarsi nel mondo dei consumi. Un’attività che si è svolta per tre decenni, grazie al contributo reciproco tra i diversi protagonisti, la scuola, le cooperative, le sezioni soci, gli animatori, le istituzioni locali, e che testimonia lo spirito della cooperazione e il valore della inter-generazionalità. Perché Coop fa Educazione al consumo consapevole? Nel 1980 Coop promuove le prime attività di riflessione sui consumi ponendo le basi dell’Educazione al consumo consapevole. Un percorso affrontato insieme a ragazzi e insegnanti, in uno scambio continuo di idee, stimoli, suggerimenti. Un viaggio molto lungo se si pensa ai profondi cambiamenti sociali, culturali in Italia e nel mondo: la fine degli equilibri internazionali stabiliti nel 1945, il 1989, l’emergere delle differenze tra Nord e Sud, le sfide della globalizzazione, la nascita dell’Europa e dell’Euro, le crisi finanziarie, la necessità di pensare un nuovo modello di sviluppo sostenibile.Questa mostra offre una panoramica delle tante iniziative Coop avviate in questi 30 anni. Per capire come eravamo, per scoprire come saremo. Un consumo più consapevole per un cittadino più responsabile. PER STATUTO E PER CONVINZIONE. È nella storia e nei valori della cooperazione che si trova il senso di questo impegno verso i ragazzi. Un impegno che non va mai fuori moda. Da più di 150 anni l’informazione, la formazione, la tutela del consumatore sono alla base degli Statuti delle cooperative di consumatori. Oggi, quest’impegno significa aiutare i ragazzi a diventare cittadini che sanno usare la “testa per pensare”. Per intervenire criticamente e attivamente nelle scelte individuali e collettive, e per influenzare positivamente la logica del mercato e dei media. Anni ‘80 Anni Anni Il consumo come elemento sociale ‘80 ‘80 Il consumo come elemento sociale Solo negli anni ’80, dopo il boom economico dei decenni precedenti, si inizia a indagare gli aspetti sociali e culturali del consumo. Bambini e ragazzi cominciano ad avere un ruolo economico autonomo e crescente, non più dipendente dalla famiglia, e Coop accetta la sfida di fornire loro gli strumenti per orientarsi nel mondo dei consumi. La Comunità Europea, negli stessi anni, vara programmi d’informazione e formazione per i giovani consumatori. 1986 Comunicazione sociale. Anzi vitale. Oltre alle iniziative rivolte alla scuola, Coop è protagonista, nella società italiana, di una serie di iniziative destinate a incidere su aspetti importanti della vita quotidiana: la salute del consumatore e la tutela dell’ambiente in cui viviamo. Queste azioni si realizzano attraverso campagne e strumenti informativi rivolti ai soci e ai consumatori. Dalle Giornate dei Giovani Consumatori l’attività evolve in proposte formative alle classi, che partecipano su richiesta degli insegnanti. Nel 1986 escono due volumi, editi in collaborazione con Longanesi che contribuiscono a far conoscere a migliaia di insegnanti contenuti e metodi per lavorare sul consumo e sulla pubblicità: “L’educazione del giovane consumatore” e “Conoscere, capire e decodificare la pubblicità”. 1984 Bianco il bucato, azzurro il mare contro l’abuso di fosforo nei detersivi. 1986 “Non dire, ma fare: c’è di mezzo il mare” contro la proliferazione delle alghe nel Mar Adriatico. 1989 Per Coop, le virgolette rappresentano l’apertura di un discorso tra i ragazzi e i loro consumi. E tra i ragazzi e Coop. Le virgolette mettono in discussione il linguaggio pubblicitario e i luoghi comuni sui prodotti, per renderli oggetto di analisi e critica. Il tema dell’alimentazione corretta è uno dei filoni più richiesti nelle attività Coop. Ma con Le ricette di Mago Filippo, si fa strada un originale approccio ludico e sensoriale al cibo e alla dieta. 1986 “Tra Sogno e Bisogno” Una mostra che ripercorre in 306 fotografie, i cambiamenti degli stili e dei comportamenti degli italiani, dal 1940 al 1986. 1988 “C’è uno strappo nel cielo. Fermiamolo.” Coop elimina dagli scaffali dei suoi negozi gli spray contenenti CFC (clorofluorocarburi), che riducono la fascia di ozono che protegge la Terra dai raggi ultravioletti. 1980 Nascono le Giornate dei giovani consumatori a cui partecipano migliaia di bambini e ragazzi della scuola, oltre a genitori e insegnanti e che vengono realizzate in 54 città italiane fra il 1980 e il 1987. Nasce da questa esperienza l’idea di utilizzare il supermercato come vero e proprio laboratorio didattico. Il luogo per eccellenza del consumo offre occasioni reali di riflessione ed esperienza, utili per osservare e moltiplicare i punti di vista su alimentazione e sicurezza, economia e pubblicità, interdipendenza e sviluppo sostenibile. 1986 “Sacchetti di plastica? Qui grazie.” Coop sceglie di offrire ai clienti dei propri negozi l’alternativa fra diverse opzioni, promuovendo l’uso dei sacchetti in materiali biodegradabili o riutilizzabili. 1988 In seguito Coop inaugura La Scatola. Idee e strumenti per l’educazione: una proposta editoriale di libri, video, materiali multimediali, kit e giochi didattici distribuiti nelle scuole. I temi riguardano l’alimentazione, il cibo, lo sport a tavola, la pubblicità, il fumo, l’ambiente e molto altro. 1988 “Lo stile del corpo.” Un’indagine iconografica su arte, sport alimentazione e moda, pubblicità e tempo libero. Anni ‘90 Anni Anni Verso il consumo consapevole ‘90 ‘90 Verso il consumo c onsapevole La felice esperienza delle Giornate porta le singole cooperative a sperimentare nei territori un’ampia gamma di iniziative per oltre un decennio: animazioni, percorsi formativi, strumenti didattici. L’ampliamento quantitativo delle proposte induce, negli anni ’90, l’esigenza di sistematizzare le attività e le esperienze prodotte. Le cooperative si “mettono in rete” e danno vita alla prima Guida nazionale delle proposte Coop per gli insegnanti (1997): una serie ristretta di animazioni che rispecchiano il senso del lavoro educativo svolto negli anni e sviluppate per Aree tematiche (Alimentazione, Comunicazione, Ambiente, Mondialità). Essere un’impresa cooperativa ha, per Coop, costituito da sempre lo stimolo a realizzare in modo originale le sue attività educative: negli obiettivi, nei contenuti, nei metodi. Ecco perché Coop propone alle scuole alcuni strumenti per far conoscere l’idea e la prassi della cooperazione: Uomini e cose (1986), La cooperativa in classe (1989), Carosello magico (1991), Cooperare in classe e la Collana di cultura cooperativa (1996). 1994/96 Tutti nello stesso piatto. La campagna Tutti nello stesso piatto, realizzata da Coop in collaborazione con Cospe, Icei e Ctm, invita gli insegnanti a lavorare sui temi della diversità, dell’intercultura a scuola, a guardare a un mondo che si fa più complesso e a capirne la globalità in termini di economia e di ecologia. Da questo progetto nascono animazioni e pubblicazioni sul tema: Tutti i gusti sono giusti, Prodotti del sud consumi del nord, Una moda mondiale. La costante riflessione sulle attività e sui cambiamenti intervenuti porta a superare la definizione di educazione ai consumi e all’affermarsi del modello, ancora attuale, dell’Educazione al consumo consapevole. Non è un semplice cambiamento di termine, ma un mutamento di prospettiva culturale. Nascono anche i Centri territoriali di educazione ai consumi come riferimento territoriale per le scuole e si formano gruppi stabili di animatori, appositamente formati sui contenuti e i metodi. 1996/98 “Da bambino farò un parco. Da grande un mondo migliore.” L’educazione ambientale, più che con l’informazione, si realizza attraverso esperienze coinvolgenti e confronto critico tra le persone e i contesti socio-ambientali: dalla famiglia al condominio, dal quartiere alla città, dalle comunità nazionali all’ecosistema del pianeta. Così, tra il 1996 e il 1998, Coop promuove il concorso Da bambino farò un parco. Da grande farò un mondo migliore, per favorire senso di appartenenza e progettazione partecipata. I bambini delle scuole elementari elaborano, con l’aiuto di architetti, un progetto urbanistico su aree verdi e spazi-gioco nelle scuole, e le cento idee migliori vengono realizzate con l’aiuto di Coop. 1997 Comunicazione sociale. Anzi vitale. Consumi & Coop Alla Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna, Coop organizza per la prima volta un convegno nazionale con gli insegnanti, presenta la mostra “Consumi & Coop” e la prima guida nazionale per far conoscere le nuove elaborazioni sull’Educazione al consumo consapevole. “Totem e Tribù”; “Pimpa” Per la prima volta, nell’anno scolastico 1997/’98, accanto alle animazioni per la scuola dell’obbligo, Coop propone percorsi di esperienza espressamente pensati per la scuola dell’infanzia – “A casa della Pimpa” – e per le scuole superiori – “Totem & Tribù”. Tra l’ 80 e i primi anni ’90, Coop approfondisce la riflessione culturale a tutto campo sul mondo dei consumi. Ne sono testimonianza le mostre fotografiche e artistiche che indagano i cambiamenti socio-culturali del nostro Paese e le campagne commerciali È ora di... , con le quali Coop anticipa i tempi e volge lo sguardo a mondi e culture lontani. 1990 Occhio al cibo. Una mostra fotografica che illustra i cambiamenti nella cultura alimentare italiana del ‘900. 1991 Exploratorium. Cose dell’altro mondo. Una mostra per far conoscere al grande pubblico come la scoperta del “nuovo mondo” abbia modificato in modo significativo la nostra cultura alimentare e non solo. 1991 Cosa ti sei messo in testa. Una mostra che indaga i cambiamenti della società italiana tra la fine dll’800 e il ‘900, attraverso la storia di un oggetto simbolico come il cappello. 1998 Commercio equo e solidale. 1997/98 Consumo sostenibile In collaborazione con la Comunità Europea, Coop propone ai ragazzi delle scuole medie di approfondire – con il progetto Consumo sostenibile –una problematica che si sta affermando e che connoterà sempre di più l’Educazione al consumo consapevole degli anni 2000. La mostra Commercio equo e solidale segna il passaggio al consumo sostenibile e al commercio equo e solidale, come risposta praticabile agli squilibri tra Nord e Sud del mondo. Coop pubblica Lo zucchero amaro di Carlos José… e altre storie di lavoro infantile e Consumiamo equo. È ora di … (Cina,Messico, America, Europa – 1986/1992) inaugura le tante iniziative nelle più importanti città italiane e nei supermercati per far conoscere le diverse tradizioni culturali e gastronomiche di paesi lontani. Anni ‘2000 Anni Anni La rete come conoscenza 20 00 2000 La rete come conoscenza I primi anni del nuovo millennio si aprono con le indicazioni della Conferenza di Lisbona sulla “società della conoscenza” e sul ruolo dell’educazione formale e non nella vita delle persone. Mentre la disaffezione dei cittadini a partecipare alla vita democratica, unita alle sfide della globalizzazione, spingono l’Unione Europea a promuovere con forza l’educazione alla cittadinanza e alla legalità. Occorre allora fornire ai ragazzi gli strumenti per orientarsi a vivere nella società della comunicazione e nella rete. Ciò che serve è la conoscenza, per vivere non solo e non più da consumatori critici, ma da cittadini consapevoli. Nella Conferenza nazionale di Lucca (2005) Coop riflette sulle sue attività formative per costruire modelli di gestione, monitoraggio e ascolto più aggiornati e accurati. Le linee-guida tornano a guardare ai prodotti come “finestre” d’approfondimento sul proprio modo di essere e di consumare. Non è però un ritorno alle origini (le Giornate dei Giovani Consumatori), ma un ritorno meditato e consapevole, consono ai tempi. Nel 2006 Coop pubblica il volume Storie di prodotti, per conoscerli e approfondirne le filiere. 2004 2001 Pensa a cosa mangi. Coop propone – in collaborazione con il ministero dell’Istruzione – il concorso Pensa a cosa mangi per le scuole medie e superiori, per realizzare un bozzetto di manifesto sull’alimentazione sicura e i consumi corretti. Smontiamola! Il kit della comunicazione Una “cassetta degli attrezzi” per conoscere i linguaggi dei media: televisione, pubblicità, cinema, cinema d’animazione, musica, fumetto, comunicazione digitale e multimediale. 2007 Alimenta il tuo benessere. Un kit didattico rivolto agli insegnanti e ai ragazzi per affrontare il problema emergente dell’obesità infantile: opuscoli informativi, gioco interattivo e la guida “Alimenta il tuo benessere” che usa la letteratura dell’infanzia per parlare di cibo, movimento e stili di vita all’interno della stessa iniziativa, la ricerca e il convegno “In bocca al lupo. La pubblicità e i comportamenti alimentari dei ragazzi” fanno il punto sul ruolo della pubblicità nel condizionare le scelte alimentari di bambini e ragazzi. Comunicazione sociale. Anzi vitale. 2003 Acqua per la Pace Una Camagna promossa nell’anno internazionale dell’acqua, con un convegno e una mostra, per sensibilizzare alla necessità di un’alleanza ideale tra Nord e Sud del mondo sulle risorse idriche. 2007 Farmaci + liberi. Prezzi + bassi Prima delle liberalizzazioni del ministro Bersani, Coop raccoglie oltre 800.000 firme per una proposta di legge di iniziativa popolare per la vendita dei farmaci da banco fuori dalle farmacie. 2009 Risparmia le Energie Un’iniziativa di Coop sul risparmio energetico, che coinvolge e monitora i consumi di 2.500 famiglie italiane. Un progetto per informare e sensibilizzare i cittadini sui temi del risparmio e dell’efficienza energetica, nell’ambito del “Protocollo di Kyoto”, promuovendo la diffusione di buone pratiche per migliorare i consumi energetici. 2001 Ci piace un mondo. Un cofanetto di strumenti che offre schede operative, giochi, percorsi didattici per approfondire il tema dell’alimentazione nell’era della globalità: dalle filiere alimentari, all’impatto ambientale degli imballaggi e dei rifiuti. Conclusioni Più consapevoli,più liberi. Il futuro dell’educazione al consumo. Lo sviluppo sostenibile I processi di globalizzazione, resi possibili dalle innovazioni tecnologiche, trasformano i modi di produrre, di usare il territorio, di abitare, ma anche le psicologie e le percezioni. Emergono nuovi poteri e nuove forme di sfruttamento ed esclusione, che vanno affrontate con la conoscenza, la solidarietà, l’educazione alla cooperazione e alla cittadinanza. Una più matura cittadinanza locale, nazionale, europea, del mondo. Perché l’educazione del consumatore e del cittadino si equivalgono. Coinvolgere i genitori Per incidere maggiormente su consapevolezza e comportamenti di bambini e ragazzi, si deve “chiudere il cerchio” coinvolgendo i genitori nelle proposte educative. È quello che Coop si accinge a fare negli anni a venire, sperimentando modelli e contenuti per incontrare gli adulti e rafforzare i messaggi positivi e le buone pratiche che l’Educazione al consumo consapevole offre a scuola ai loro figli. Il coraggio di immaginare il futuro I valori della cooperazione, l’idea di uno sviluppo sostenibile, sono i sogni che hanno animato intere generazioni. E Coop vuole mantenere accesa questa speranza, aiutando i bambini e i ragazzi ad avere aspirazioni per il futuro. Perché la speranza in un futuro migliore, per sé e per gli altri, è una responsabilità personale e collettiva. I riconoscimenti istituzionali La collaborazione con le scuole ha prodotto, nel 1999, il riconoscimento da parte del Ministero dell’Istruzione in un Protocollo d’intesa: una legittimazione alle attività educative di Coop, soggetto competente riconosciuto nel consumo consapevole. Il protocollo è stato rinnovato nel 2007. Le celebrazioni per il trentennale dell’attività di Educazione al consumo consapevole hanno ottenuto l’adesione del presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano il quale ha anche voluto concedere ad ANCC una speciale medaglia in bronzo. In uno studio comparato realizzato nel 2002 dal Deutsches Jugendinstitut, un ente di ricerca sui temi dell’infanzia, si rileva l’unicità dell’esperienza Coop in Europa: “Le risorse e le competenze (progetti, materiali didattici, spazi e personale) messe a disposizione di scuole e insegnanti da questa organizzazione hanno contribuito in modo decisivo all’affermarsi del modello di Educazione al consumo consapevole verso la fine degli anni ’90”. Con chi ha cooperato Coop. Oltre a collaborare in numerosi progetti con la Comunità Europea, Coop ha realizzato ricerche, studi, seminari e pubblicazioni con: UNIVERSITÀ ITALIANE: IULM di Milano / Università di Bologna / Università “La Sapienza” di Roma Università di Pavia / Università di Perugia / Università “Roma 3” di Roma Università di Siena / Università di Trento ISTITUTI DI RICERCA: CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche / IARD / INRAN CASE EDITRICI: Carthusia / Electa / Franco Angeli / Giunti / Laterza / Longanesi Mazzotta / Mondadori / Nuova Eri / Orecchio Acerbo Ideazione e progettazione: