Comunicato stampa Si può vincere Bergamo

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COMUNICATO STAMPA
A Bergamo l’ottava tappa del Tour di presentazione del libro “Si può vincere”
TUMORI: 62.900 NUOVE DIAGNOSI NEL 2016 IN LOMBARDIA
“DECISIVI I PASSI AVANTI DELLA RICERCA, NON È PIÙ IL MALE INCURABILE”
Il dott. Giordano Beretta, segretario nazionale AIOM: “Armi efficaci come l’immuno-oncologia
allungano la sopravvivenza”. Il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin: “È essenziale garantire
a tutti cure sempre più innovative”. Nel capoluogo ogni anno si stimano circa 6.450 casi
Bergamo, 26 gennaio 2017 – In Lombardia nel 2016 sono state stimate 62.900 nuove diagnosi di
tumore (32.600 uomini, 30.300 donne), il 17% del totale in Italia (365.000). E le cinque neoplasie a
maggior impatto (seno, prostata, colon-retto, polmone e stomaco) fanno registrare ogni anno nella
Regione circa 32.200 nuove diagnosi. A queste cifre in costante crescita si accompagnano però le
sempre più alte possibilità di sopravvivenza come testimoniano le storie dei pazienti raccolte nel
libro “Si può vincere” realizzato dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM). Il
volume è presentato oggi alle 18 a Bergamo nell’Auditorium di Villa Elios - Humanitas Gavazzeni
(via Gavazzeni 21), ottava tappa di un tour nazionale di 10 incontri con il coinvolgimento dei
cittadini, delle Istituzioni e delle associazioni dei pazienti. “Oggi non si può più parlare di male
incurabile – afferma il dottor Giordano Beretta, segretario nazionale AIOM e Responsabile
dell’Oncologia Medica all’Humanitas Gavazzeni di Bergamo -. Il 60% dei pazienti sconfigge la
malattia, percentuale che raggiunge quasi il 70% nelle neoplasie più frequenti, fino a toccare il 91%
nella prostata e l’87% nel seno. Le morti per cancro sono in netto calo. In circa vent’anni (19962014) a livello nazionale sono diminuite del 18% fra gli uomini e del 10% fra le donne. Le esigenze
dei pazienti oncologici stanno cambiando e la presa in carico di queste persone richiede una risposta
a 360 gradi da parte dei clinici e delle Istituzioni. L’AIOM in questi anni ha messo in campo
strumenti concreti ed efficaci, a partire dalle campagne di prevenzione, perché il 40% dei casi può
essere evitato seguendo uno stile di vita sano (dieta corretta, no al fumo e attività fisica costante).
La riduzione della mortalità nei due sessi, per il complesso dei tumori e per molte neoplasie a più
elevato impatto, mostra che l’azione del Sistema Sanitario Nazionale è efficace: funziona infatti la
strategia combinata di interventi di prevenzione primaria che riducono l’esposizione ai fattori di
rischio oncologici e il numero di nuovi malati, e delle campagne di prevenzione secondaria (gli
screening), che garantiscono un’anticipazione della diagnosi, e terapie più efficaci come quelle
immuno-oncologiche”. A Bergamo ogni anno si registrano circa 6.450 nuovi casi. Nella provincia i
tumori più frequenti fra gli uomini sono quelli della prostata (699), polmone (515) e colon retto
(440): fra le donne quelli del seno (823), colon retto (378) e polmone (195). Il melanoma, un tumore
della pelle particolarmente aggressivo, rappresenta in provincia di Bergamo la dodicesima neoplasia
sia per gli uomini che per le donne. Rispetto alle altre popolazioni del Nord Italia, l’incidenza nella
provincia è leggermente più alta (nel triennio 2007-2009 sono state registrate 545 nuove diagnosi).
“Il melanoma – continua il dottor Beretta – è stato il candidato ideale per l’applicazione
dell’immuno-oncologia che stimola il sistema immunitario contro il tumore. Ora questo approccio
innovativo si sta estendendo con successo a molti tipi di neoplasia, come quella del polmone, del
rene, della vescica e del distretto testa-collo. Ecco perché possiamo affermare di essere di fronte a
una nuova ‘era’ nel trattamento dei tumori: una terapia capace di allungare in maniera significativa
la sopravvivenza, a fronte di una buona tollerabilità. Un’arma che si affianca a quelle tradizionali
rappresentate da chirurgia, chemioterapia, radioterapia e terapie biologiche”.
Il tour di presentazione del volume “Si può vincere” si inserisce in un’ampia campagna informativa
dell’AIOM sull’immuno-oncologia, realizzata grazie al sostegno di Bristol-Myers Squibb. Il libro si
divide in due parti, nella prima è analizzata l’evoluzione della cura dei tumori negli ultimi decenni,
rispondendo a domande su come sono cambiati i trattamenti, con approfondimenti su chirurgia,
chemioterapia, terapie biologiche e radioterapia. È poi descritta la nuova era nel trattamento delle
neoplasie rappresentata dall’immuno-oncologia. “La lotta ai tumori – spiega il Ministro della
Salute, Beatrice Lorenzin, nella prefazione del volume - costituisce una delle priorità del Servizio
Sanitario Nazionale per l’elevata incidenza della malattia e per il suo pesante impatto sociale ed
economico. Oggi possiamo affermare che il concetto di cancro come ‘male incurabile’ appartiene al
passato. Grazie al progresso della scienza, i tumori stanno diventando sempre più una malattia
cronica. I dati, le cifre e le scoperte ci dicono che la lotta contro questa patologia, in parte già
sconfitta, può segnare quotidianamente punti a favore di chi la combatte. Questo volume raccoglie
le preziose testimonianze dei pazienti trattati con una nuova arma, l’immunoterapia. Le loro parole
ci trasmettono coraggio, forza e, soprattutto, speranza. È essenziale poter garantire a tutti i pazienti
le cure sempre più innovative che la ricerca mette a disposizione. Aspirare a elevati standard di
prevenzione e di trattamento non risponde soltanto a ambizioni di progresso tecnologico e
scientifico ma anche di civiltà e di democrazia. Affrontare il tema della salute significa confrontarsi
con le aspettative e le attese di milioni di malati, immedesimarsi con i loro disagi quotidiani e
difendere la loro qualità di vita”. “Si può vincere” (ed. Guerini, pp.170, a cura di Mauro Boldrini,
Sabrina Smerrieri, Paolo Cabra) è nelle librerie al prezzo di 14,50 euro e i proventi delle vendite
sono destinati alla Fondazione AIOM. “Dobbiamo potenziare i nostri sforzi e la capacità di
coordinare e sostenere l’attività di prevenzione e di assistenza – continua il Ministro Lorenzin nella
prefazione -. È necessario innanzitutto agire per contenere l’impatto dei tumori con interventi di
prevenzione primaria e secondaria. È poi indispensabile collegare in rete i diversi sistemi
assistenziali, garantendo un’offerta adeguata sul territorio e realizzando la presa in carico globale
della persona nei suoi bisogni sanitari, sociali e relazionali”.
“Il livello dell’assistenza sanitaria in Lombardia è molto buono – conclude il dott. Giuseppe
Fraizzoli, Direttore generale di Humanitas Gavazzeni – e il nostro Ospedale pone il massimo
impegno per garantire standard elevati di cura che ne facciano un riferimento sia nella nostra
provincia sia al di fuori. Servono da un lato impegno costante da parte dei clinici e delle Istituzioni,
dall’altro una modernizzazione continua all’interno delle strutture ospedaliere, dove devono essere
presenti tecnologie all’avanguardia, servizi diagnostici efficienti, laboratori di biologia molecolare,
personale adeguatamente formato, percorsi di cura, in una prospettiva di organizzazione e
collegamento con le altre strutture oncologiche regionali e nazionali”.
Intermedia
Ufficio stampa AIOM
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