DIMEZZARLE» IN FRETTA Cosa sono gli acufeni, che origine hanno?

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Anno IV – Numero 923
AVVISO
Ordine
1.
2.
3.
4.
ORDINE: Convenzioni
FAD in farmaDAY
Ordine: Spille da giacca
Convegni e Corsi ECM
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
5. Benzodiazepine, meglio
se il corpo riesce a
«dimezzarle» in fretta
6. Cosa sono gli acufeni,
che origine hanno?
7. Farmaci
e
cibo:
attenzione a iperico,
ginseng e cioccolato
8. Nevralgia del trigemino,
una fitta lancinante che
dura pochissimo
Giovedì 14 Luglio 2016, S. Camillo
Proverbio di oggi….……..
‘A verità è figlia d’ ‘o tièmpo
BENZODIAZEPINE, MEGLIO SE IL CORPO
RIESCE A «DIMEZZARLE» IN FRETTA
Maggiore è l’emivita, maggiore il rischio che il medicinale
possa accumularsi nell’organismo, specialmente nelle persone
anziane, e interagire con altre medicine
Salvo che per diversa indicazione medica, fra le benzodiazepine (Bdz) vanno
preferite quelle caratterizzate da una emivita breve (es. lorazepam, oxazepam,
alprazolam, lormetazepam, temazepam, triazolam, brotizolam, etizolam).
L’emivita è un parametro farmacologico e corrisponde al tempo che l’organismo
impiega a metabolizzarle ed eliminare un farmaco.
Maggiore è l’emivita, maggiore il rischio che il medicinale possa accumularsi nel
corpo, specialmente nelle persone anziane, e interagire con altre medicine. Se si
decide di assumere Bdz bisogna anche tenere presente che se si prendono anche
altri farmaci, come per es. i contraccettivi orali o il propanololo, l’eliminazione
Prevenzione e
delle Bdz può risultare rallentato.
Salute
Infine è necessario che l’interruzione del trattamento con Bdz deve essere
9. Vomito e diarrea: come
graduale, per evitare la comparsa di sintomi «da sospensione». (Corriere)
non rovinarsi le vacanze
10. Cinquanta sfumature di
pupù. Il colore delle feci
ti dice come stai
Meteo Napoli
Giovedì 14 Luglio
 Sereno
Minima: 24°C
Massima: 33°C
Umidità:
Mattina = 57%
Pomeriggio =44 %
Cosa sono gli acufeni, che origine hanno?
Acufene è il termine medico che indica un ronzio, sibilo o
tintinnio che una persona su dieci percepisce come un suono
fastidioso e persistente all’interno dell’orecchio.
La loro origine è sempre interna: sono infatti percezioni soggettive, non legate a
rumori ambientali. Alcuni neurologi hanno analizzato i trucchi che le persone
affette da questo disturbo utilizzano per alleviarlo (stringere i denti o volgere lo
sguardo all’estrema destra o sinistra per controllare l’intensità del suono).
Osservando, tramite un’analisi chiamata tomografia a emissione di positroni,
quali settori del cervello vengono attivati da questi comportamenti, i ricercatori
hanno ipotizzato che l’origine degli acufeni risieda proprio nel cervello, e
precisamente in un difetto nell’interazione tra la parte che sovrintende alla
visione e quella che consente di udire. (Focus)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 923
PREVENZIONE E SALUTE
VOMITO E DIARREA:
COME NON ROVINARSI LE VACANZE
Igiene è la parola d'ordine che ci mette al riparo dai problemi gastrointestinali che
in estate colpiscono molto più spesso. Ecco i consigli del prof. Giovanni Monteleone
Possono rovinare una vacanza o un viaggio. Sono le patologie gastrointestinali, che d’estate
colpiscono più che in altre stagioni.
Per proteggersi occorre seguire poche e semplici regole, ma chi
soffre di celiachia deve stare molto più attento. Ecco di seguito i
chiarimenti e i suggerimenti di Giovanni Monteleone, professore
associato in Gastroenterologia presso il Dipartimento di Medicina
dei Sistemi dell'Università Tor Vergata di Roma.
QUALI SONO LE PATOLOGIE GASTROINTESTINALI
CHE COLPISCONO D’ESTATE?
Sono quelle di natura infettiva, con trasmissione oro-fecale, in cui
gli agenti eziologici penetrano nell’organismo attraverso il canale
alimentare sotto forma di cibo e bevande.
Il contagio può essere favorito da particolari condizioni
ambientali, come ad esempio i viaggi in aree con diffusione
endemica, o dalla scarsa igiene personale.
L’agente eziologico può essere di natura batterica, come ad
esempio la Salmonella, o virale nel caso dell’epatite A.
Come avviene il contagio e quali sono i sintomi?
Il contagio avviene per contatto diretto tra malato e soggetto sano o più frequentemente ingerendo
alimenti “contaminati” e non lavati come verdure crude, frutta, frutti di mare, pesce crudo, salse, latte,
acqua, latticini, gelati artigianali. Le forme lievi si risolvono in 24 ore, quelle più complesse si
presentano con diarrea, febbre e disidratazione. L’epatite A invece è asintomatica o si manifesta con
sintomi lievi come astenia e malessere generale.
Questo tipo d’infezione causa un’immunità permanente che impedisce il verificarsi di altri casi di
epatite A nello stesso individuo dopo il primo episodio.
La prevenzione è la migliore cura. Si devono osservare le normali regole igieniche
LA CURA?
come lavarsi sempre le mani, ingerire cibi cotti, sbucciare la frutta o lavarla molto
bene. Evitare gli alimenti mal conservati, esposti al sole o a veicoli contaminanti
come le mosche, bere sempre acqua confezionata.
Chi soffre di intolleranze alimentari come deve comportarsi in vacanza?
Deve stare molto più attento. Ad esempio i celiaci, che in viaggio sono costretti a mangiare fuori, sono
più a rischio contaminazione e possono veder vanificati i sacrifici di un anno intero.
A loro consiglio di scegliere ristoranti per celiaci, e nel caso si trovino all’estero, dove si possa, avvertire
il personale del ristorante in merito al proprio disturbo alimentare.
I probiotici funzionano nei casi di disturbi gastrointestinali?
I probiotici, di qualsiasi natura, sono utili nei casi di diarrea per riequilibrare la flora batterica. Ma non
sono di alcuna utilità in patologie infiammatorie croniche come la celiachia o il morbo di Crohn.
(OK, Salute)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 923
SCIENZA E SALUTE
FARMACI E CIBO:
ATTENZIONE A IPERICO, GINSENG E CIOCCOLATO
Alcuni alimenti diminuiscono l’effetto delle terapie, altri inducono effetti collaterali.
Per sapere cosa mangiare o evitare, le linee guida di AIFA e FDA.
Per curarsi bene non basta assumere diligentemente la terapia prescritta, ma è necessario fare
attenzione anche a ciò che si mangia.
Di alcune interazioni pericolose tra cibi, bevande e farmaci siamo tutti al corrente:
basti pensare all’alcol, in molti casi da evitare quando si è in terapia, lo riporta
anche il foglietto illustrativo.
Molto più numerosi, però, gli alimenti ‘insospettabili’ che minano alla nostra salute
proprio quando vogliamo guarire. Un es. è il cioccolato, riconosciuto toccasana per
la salute cardiovascolare (come hanno dimostrato nuovi studi) e l’umore.
Consumarne a volontà quando ci sentiamo un po’ giù? Non se si assumono gli
antidepressivi: il cioccolato impenna la pressione sanguigna se interagisce con gli inibitori delle
monoaminossidasi, al centro di molti farmaci per stabilizzare l’umore. In questi casi è meglio evitare
anche le bevande al ginseng, perché innescano mal di testa, nervosismo, iperattività e disturbi del
sonno.
Ecco altri es., riportati nella guida dell’AIFA e nel manuale redatto dalla FDA:
- il succo di pompelmo aumenta la concentrazione di molti farmaci nel sangue, favorendo la
comparsa di effetti collaterali. Andrebbe evitato, in particolare, quando in terapia con antiipertensivi, ciclosporine nel trattamento antirigetto dopo trapianto d’organo, con alcuni ansiolitici,
antimalarici, antistaminici e farmaci per l’insonnia;
- la liquirizia aumenta la tossicità della digossina, molecola terapeutica indicata per l’insufficienza
cardiaca e le anomalie del ritmo cardiaco, e riduce l’efficacia dei farmaci anti-ipertensivi e dei
diuretici;
- l’erba di San Giovanni (o iperico) stimola naturalmente gli enzimi epatici: quando si assume un
farmaco, quindi, la sua concentrazione nel sangue è nettamente aumentata dall’attività del fegato.
Inoltre, riduce l’efficacia di alcune terapie per abbassare il colesterolo e per la disfunzione erettile;
- la vitamina E amplifica l’effetto degli anticoagulanti orali, mettendo i pazienti a rischio di
sanguinamenti;
- il ginko biloba può diminuire l’efficacia di terapie anticonvulsive.
Per sapere quali alimenti evitare quando si assume una terapia, in particolare se è prolungata nel
tempo per malattia cronica, raccomandano gli enti regolatori italiano e americano, è sempre bene
rivolgersi al medico o al farmacista. (OK, Salute e benessere)
IL LIMONE DISINFETTA I FRUTTI DI MARE?
È una leggenda da sfatare: la marinatura con aceto o l’aggiunta di limone non
disinfettano, ovvero non rendono sicuri dal punto di vista igienico, i frutti di mare.
Limone e aceto non hanno efficace attività battericida su cozze, vongole e simili.
Nonostante la tradizione di consumare frutti di mare crudi abbia radici lontane, andrebbe sicuramente
rivista a causa dei potenziali rischi. I rischi possono essere evitati cuocendo cozze e vongole, perché il
calore uccide i germi, e verificando che al momento dell’acquisto i frutti di mare siano ancora vivi e la
confezione sia provvista del bollo sanitario pinzato, come stabilisce la legge. (Focus)
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
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Anno IV – Numero 923
PREVENZIONE E SALUTE
CINQUANTA SFUMATURE DI PUPÙ
IL COLORE DELLE FECI TI DICE COME STAI
Possono svelare la presenza di problemi di salute anche gravi
La guida ai colori della pupù può aiutare a capire molto riguardo al proprio stato di salute. Prima di
tirare lo sciacquone, voltarsi e dare uno sguardo ai propri escrementi può apparire disgustoso.
Eppure, saper "leggere" ciò che l'organismo espelle può salvare la vita.
Le feci possono assumere diverse colorazioni,
alcune possono indicare seri problemi.
I
VERDE
- Gli escrementi di colore verde possono essere causati
da molte cose, spesso suggeriscono che il cibo è stato
digerito troppo rapidamente ma può essere
conseguenza dell'assunzione di molti vegetali o altro
cibo di colore verde. Può indicare sensibilità all'olio di
anice o costituire un effetto collaterale dell'assunzione di supplementi di ferro.
BIANCA
GIALLA
- La pupù bianca è causata da una carenza di bile che può risultare da un blocco del
dotto biliare. Può essere causata da un calcolo.
- Le feci gialle spesso odorano di uova marce. Ciò accade quando c'è molto grasso
nella pupù che non è stato metabolizzato. Può essere sintomo di celiachia, chiunque
abbia escrementi di questo colore deve fare una visita dal suo medico curante.
- Molti fattori possono far sì che la pupù possa essere nera. Nel migliore dei casi la
colpa è di troppa liquirizia o birra scura oppure è un effetto dell'assunzione di un
supplemento di ferro. Comunque, le feci nere possono essere segno di qualcosa di
sinistro. Può suggerire un'emorragia nella parte superiore del tratto gastrointestinale e ciò può
essere causato da un'ulcera o un tumore. Se il colore nero è sintomo di una perdita di sangue, le feci
sembrano catrame e odorano di marcio. Un altro possibile segnale di problemi di salute può essere il
colore rosso acceso.
NERA
ALTRI COLORI
- Produrre pupù rossa è abbastanza comune e può essere dovuto al consumo di
barbabietole, pomodori e mirtilli rossi. Ma può indicare anche una perdita di
sangue nella parte inferiore del tratto intestinale o emorroidi.
Per quanto possa sembrare difficile da credere, ci sono persone che producono feci dal colore
argenteo. Sfortunatamente, è segno di una cattiva salute intestinale. Può indicare un blocco del dotto
biliare o una perdita di sangue nella parte superiore dell'intestino.
Ciò accade perché quando la pupù bianca, causata da una carenza di bile, si mischia col sangue diventa
color argento. Quindi, se le feci assumono questa tinta è meglio andare subito in ospedale.
(Salute, Tgcom24)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 923
SCIENZA E SALUTE
NEVRALGIA DEL TRIGEMINO, UNA FITTA LANCINANTE
CHE DURA POCHISSIMO
In genere è interessato soltanto un lato del volto, quasi sempre nella parte centrale
e inferiore
Il dolore è terribile, improvviso, scatenato magari da una
carezza, dal lavarsi i denti, da un soffio d’aria. La nevralgia del
trigemino riguarda 1 persona su 25 mila, quasi sempre sopra i
50 anni. «In circa il 70% dei casi a provocarla è una
compressione del nervo da parte di un’arteria: ciò crea un
conflitto con il trigemino, lo irrita, danneggiando la guaina di
mielina che lo riveste e provocando una specie di corto
circuito che produce il dolore - spiega Angelo Franzini, dir.
Neurochirurgia dell’Istituto Besta di Milano.
L’unico fattore di rischio noto per la nevralgia del trigemino è la sclerosi multipla, che provoca la
demielinizzazione dei nervi. Esiste una discreta quota di casi in cui non c’è conflitto fra arteria e nervo
né una sclerosi multipla: si può pensare a un tumore che preme sul nervo o ad altre cause».
«Con la raccolta della storia clinica e dei sintomi: il dolore è infatti
caratteristico. È molto violento, improvviso e dura pochissimo, per poi ripetersi
Come si arriva
a distanza di minuti o ore: un dolore che dura mezz’ora non è mai nevralgia del
alla diagnosi?
trigemino.
Inoltre, il dolore è limitato a metà viso e quasi sempre interessa la parte
centrale e inferiore del volto. Con questi segni ci si può già orientare; spesso, poi, viene prescritta una
risonanza magnetica per escludere sclerosi multipla, masse tumorali o altre malattie.
L’esame può anche verificare la presenza di un conflitto vascolare, ma non sempre riesce a
distinguerlo con certezza».
Quali sono le possibili terapie?: «Durante la crisi si può fare ben poco: le cure servono soprattutto
per prevenire gli attacchi. Il primo passo è la terapia con farmaci e il più efficace è l’antiepilettico
carbamazepina: va preso tutti i giorni, iniziando con dosi basse e proseguendo fino alla remissione, per
la quale possono servire anche mesi.
Quando torna la nevralgia, che purtroppo non guarisce da sola e anzi tende a peggiorare, provocando
attacchi sempre più ravvicinati e gravi, si incrementa il dosaggio.
I farmaci risolvono circa il 30% dei casi; negli altri, dopo 4-5 anni gli effetti collaterali superano i
benefici e si passa alla neurochirurgia.
In chi ha meno di 70 anni e un conflitto vascolare dimostrato si propone la decompressione vascolare,
intervento attraverso cui si appone un “cuscinetto” sull’arteria per evitare che prema sul trigemino. Il
metodo è risolutivo in circa il 70% dei pazienti; se la nevralgia torna, ma anche nei soggetti più anziani
e nei casi in cui il disturbo non è provocato dalla pressione di un’arteria, si può optare per la
radiochirurgia, che consiste nell’irradiare il trigemino per provocarvi piccole alterazioni che eliminano
il dolore.
Nel 60-70% dei casi ciò ottiene una remissione temporanea, ma la radiochirurgia non può essere
eseguita più di due volte nello stesso soggetto.
Nei casi in cui la nevralgia torna a farsi sentire si passa alle procedure percutanee che, con un
palloncino o il calore, danneggiano il nervo in modo più profondo.
Questi metodi possono essere ripetuti più volte, ma vi si ricorre dopo aver provato tutto il resto,
perché provocano una perdita della sensibilità nella zona innervata». (Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 923
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: L’ORGOGLIO DELL’ APPARTENENZA
Dal mese di Luglio sarà disponibile presso i nostri uffici
In una fase caratterizzata da una profonda crisi di valori e di
appartenenza ad una comunità professionale, l’Ordine Professionale ha
ritenuto, al fine di rinvigorire il sentimento di legame alla nostra antica
professione, di realizzare una spilla da poter apporre sul bavero della
giacca (Uomo e Donna) che richiama il Nostro logo brevettato (Mortaio
farmaceutico, pestello, serpente e tricolore, realizzato in occasione del
Centenario della Nascita dell’Ordine Professionale di Napoli).
Realizzate due tipologie di spillo da giacca:
1. Spillo in oro 750° realizzato a MANO (tranciatura, coniatura, rifinitura, saldatura,
lucidatura)
2. Spillo in argento 925° realizzato a MANO (tranciatura, coniatura, rifinitura, saldatura,
lucidatura e bagno galvanico argento)
ORDINE: QUOTA SOCIALE 2016
Quota sociale di Euro 150,00 di cui 108,20 per l’Ordine e 41,80 per la FOFI.
Si ricorda che è obbligo di ogni iscritto il versamento della quota d’iscrizione annuale e che un
eventuale ritardo comporta l’aggravio delle spese di esazione.
Il mancato adempimento, oltre a causare un’infrazione alla deontologia professionale, fa venir meno il
requisito necessario per mantenere l’iscrizione all’Albo Professionale.
CARTELLINI IDENTIFICATIVI
AVVISO
Si ha cura di informare gli iscritti che presso gli Uffici di Segreteria
dell’Ordine, sono disponibili, per chi né ha già fatto richiesta, i
CARTELLINI IDENTIFICATIVI con NOME e COGNOME.
Vi ricordiamo che l’art. 1 e art. 5 del Codice Deontologico, riporta che una
delle principali funzioni dell’Ordine è quello di Organo preposto alla tutela della dignità e del decoro
della professione di Farmacista.
Pertanto, nell’attività professionale al pubblico, riteniamo che il Farmacista oltre ad indossare il camice
bianco munito di distintivo professionale debba anche, al fine di una maggiore garanzia di qualità,
tracciabilità e sicurezza verso il cittadino portare in modo visibile un cartellino identificativo con il logo
dell’Ordine e la indicazione del nome e cognome.
Pertanto, se non hai provveduto ad inoltrare il Tuo nominativo e quello dei tuoi collaboratori
Farmacisti, Ti chiediamo cortesemente di farlo tramite posta elettronica all’indirizzo:
[email protected] o tramite fax al n. 081 5520961.
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 923
CONVENZIONI: Servizi per gli ISCRITTI all’Ordine
Stipula di convenzioni con soggetti terzi con la finalità di apportare concreti vantaggi a
tutti gli Iscritti all’Ordine.
Il consiglio dell’Ordine, nella seduta del 28 Giugno 2016, ha approvato la possibilità di poter attivare
delle convenzioni con imprese che intendono offrire prodotti e/o servizi agli iscritti all’Ordine della
Provincia di Napoli a condizioni più vantaggiose rispetto a quelle normalmente praticate al pubblico,
con la semplice esibizione del Tesserino professionale dei Farmacisti (nuovo Tesserino Magnetico).
OBIETTIVO DELLA FINALITÀ:
Dare
dei
vantaggi
agli
Iscritti,
nell’espletamento delle finalità dell’Ordine;
Le imprese ammesse alla Convenzione saranno indicate in una apposita Sezione del Portale
Istituzionale dell’Ordine, dove verrà chiaramente indicato che:
“Con riferimento alle convenzioni pubblicate in questa sezione, il Consiglio dell’Ordine non ha la
possibilità di verificare i contenuti qualitativi dei servizi offerti dalle aziende convenzionate.
Pertanto, tali rapporti in convenzione sono da intendersi quali opportunità per gli iscritti all’Ordine che
valuteranno, a loro discrezione, l’adeguatezza del servizio offerto dalle imprese convenzionate rispetto
alle proprie esigenze.
L’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli non si assume responsabilità per i rapporti
contrattuali sottoscritti, tra il singolo iscritto all’Ordine e le imprese convenzionate e, anzi, invita
tutti gli Iscritti a segnalare eventuali disservizi e/o inadempimenti contrattuali, in modo da
procedere alla revoca della convenzione stessa”.
QUANDO SARANNO ATTIVE?
Sul
portale
Istituzionale
dell’Ordine, (Home page, News;
vedi foto) è stata predisposta una sezione dedicata.
L’elenco delle imprese sarà aggiornato man mano che
saranno attivate le convenzioni.
ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti
all’ALBO in Stato di Disoccupazione
Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo
che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha
approvato nel uno specifico “Fondo di solidarietà” messo a bilancio nel 2016.
Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2016 l’erogazione di
un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si
trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche.
Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti i requisiti.
L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata
da: 1.Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale)
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 8
Anno IV – Numero 923
FAD in farmaDAY: un NUOVO MODO di AGGIORNARSI
FAD in farmaDAY è una nuova opportunità che l’Ordine da ai propri iscritti per
ottemperare all’obbligo dell’aggiornamento ECM
Gentile Collega, come hai potuto constatare in questi anni
il Consiglio Direttivo dell’Ordine ha messo a disposizione
dei propri iscritti una serie di Corsi di Formazione
Residenziali gratuiti allo scopo di fornire Formazione
attinente alla professione.
Purtroppo per molti colleghi seguire i Corsi Residenziali
presenta numerose difficoltà.
Per questo motivo, pur mantenendo un certo numero di Corsi Residenziali, a partire dall’edizione del
26 Settembre p.v. , farmaDAY presenta una grande NOVITA’:
La POSSIBILITÀ di effettuare la formazione obbligatoria ECM in modo semplice,
GRATUITO e .....quotidiano e a casa propria, seguendo il notiziario farmaDAY
LA “FAD IN FARMADAY” consentirà a tutti gli iscritti all’Ordine dei
DI COSA SI TRATTA?
Farmacisti della provincia di Napoli di frequentare corsi con la
metodologia F.A.D. (formazione a distanza) e permetterà l’acquisizione
dei Crediti Formativi necessari per ottemperare ad una parte del fabbisogno annuale di crediti
formativi ECM
IL METODO
Ogni giorno insieme al tuo farmaDAY riceverai un link che ti permetterà di “entrare” nel Corso FAD da
Te scelto attraverso una username e una password che ti saranno inviate al tuo indirizzo di posta
elettronica. Così, giorno dopo giorno, potrai seguire il corso, rispondere al questionario di
apprendimento e alla fine stamparti il tuo attestato dei crediti acquisiti.
Il tutto stando a casa o in Farmacia . UNA GRANDE COMODITA’!
COME PARTECIPARE
Inviare all’indirizzo [email protected] la richiesta di
fruizione del Corso. Tale richiesta deve contenere i seguenti dati:
Nome, Cognome; Cod.Fisc. , indirizzo mail (non PEC!!); luogo e data di nascita;
n. di iscrizione all’Ordine dei Farmacisti di Napoli; n. tel. mobile che verrà utilizzato esclusivamente per
comunicazioni urgenti relative a modifiche del Corso.
In 48 ore sarà inviata una username e una password personale.
All’arrivo del farmaDAY, notiziario dell’Ordine redatto quotidianamente dal Presidente Prof. V.
Santagada ed a costo zero per le risorse dell’Ordine, l’ultima pagina sarà dedicata all’argomento del
corso o argomenti similari e conterrà un link che vi “porterà” direttamente sulla piattaforma FAD del
Provider. ( www.ecm-corsi.it )
QUANTO COSTA
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gratuito
€ 40,00
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