Esercizio 3 - aculaddied.it

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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI SASSARI
DIPARTIMENTO DI SCIENZE ECONOMICHE E AZIENDALI
MACROECONOMIA - Anno accademico 2016 - 2017, I ° semestre
Esercitazione (prima parte del programma), 04.11.2016.
PARTE A)
1.Nell’ ambito del modello di Solow con progresso tecnologico “labor augmenting”, si definisca il
concetto di “numero effettivo di lavoratori”.
2.Quando in una piccola economia il tasso di inflazione è minore rispetto al resto del mondo, che cosa
accade al tasso di cambio nominale della valuta di quell’economia?
3. In un modello di economia chiusa, definite e spiegate la condizione di equilibrio sul mercato dei
mezzi mutuabili.
4. Dato un tasso di deprezzamento del capitale pari a “ δ “ ed un tasso di crescita della popolazione
pari a “n”, si definisca il concetto di regola aurea nel modello di Solow senza progresso tecnologico.
5. Quando in una piccola economia aperta aumenta la spesa pubblica, che cosa accade al risparmio
nazionale?
6. Definite i seguenti concetti:
(i)
(ii)
deflusso di capitali verso l’ estero;
saldo commerciale; spiegate la relazione tra questi concetti e la domanda e l’ offerta di valuta
nazionale sui mercati valutari internazionali.
7. La teoria quantitativa della moneta implica:
a. che il valore del PIL reale dipenda dallo stock di moneta “M” in circolazione;
b. che il valore del PIL nominale dipenda dallo stock di moneta “M” in circolazione;
c. che il valore dello stock di moneta “M” dipenda dal livello del PIL reale;
d. che non ci sia alcuna relazione tra livello dei prezzi “P” e quantità di moneta;
e. nessuna delle relazioni di cui sopra.
8. Definite il tasso di cambio reale ed il tasso di cambio nominale e spiegate la relazione tra i due.
9. Un agricoltore raccoglie un quintale di grano e lo vende al mulino ad “20” centesimi al chilo. Il
mulino trasforma il grano in un quintale di farina che viene venduta ad un panificio a “90” centesimi
al chilo. Il panificio trasforma la farina in centoventi chili di pane che vende ai consumatori a
“1,50” euro al chilo. Qual’ è il valore aggiunto generato in ciascuno dei tre passaggi? A quanto
ammonta il valore aggiunto complessivo, ossia il contributo di questa filiera al PIL nazionale?
10.Qual’ è l’ effetto di una diminuzione della domanda interna di beni d’investimento sul tasso di
cambio reale?
PARTE B)
1. Considerate un’ economia chiusa nel lungo periodo, cioè in una situazione in cui, in assenza di
intervento pubblico ed in presenza di mercati concorrenziali, i prezzi di tutti i beni ed i servizi
(incluso il lavoro) sono perfettamente flessibili. Supponete che la funzione di produzione sia del tipo
α 1- α
Y=K L
, la dotazione del capitale sia pari a K0 e l’ offerta di lavoro sia pari a L0. Attraverso
una opportuna analisi grafica,
a. Individuate l’ equilibrio di lungo periodo in termini di domanda e offerta dei fattori e livello di
produzione.
b. Spiegate se e come il livello dei salari di equilibrio dipenda dallo stock di capitale K0.
c. Immaginate ora che per effetto di uno shock esogeno si riduca la quantità di capitale; la dotazione di
capitale passa da K0 a K1, dove K1 < K0. Quale sarà l’effetto d’ equilibrio sulla disoccupazione se i
sindacati si dovessero opporre a che il salario diminuisca?
d. Quale sarà l’effetto sulla produzione?
[Aiuto: Per rispondere alle domande c) e d) dovete chiedervi cosa sarebbe successo in caso di
salari flessibili ]
2. Considerate un’ economia caratterizzata dalla seguente funzione di produzione aggregata,
α
Yt = AKt Lt
1- α
dove, “A > 0”, è un parametro costante, “Lt” è la quantità di lavoro impiegata, “Kt” la quantità di
capitale, e “Yt” il ”PIL” prodotto. Assumete che il saggio di risparmio sia pari ad “s ε (0; 1)” e che il
tasso di deprezzamento del capitale sia pari a “δ”.
a) Determinate la funzione di produzione per occupato.
b) Ipotizzando che la popolazione cresca ad un tasso “n > 0”, determinate:
i. Il livello di capitale di stato stazionario.
ii. Il livello di reddito pro-capite di stato stazionario.
iii. Il tasso di crescita del capitale pro-capite “Kt” nella fase di transizione allo stato
stazionario.
c) Ipotizzate che il capitale sia inferiore al livello aureo di capitale pro-capite. Che cosa occorrerebbe
stimolare per aumentare il livello di consumo pro-capite raggiungibile in stato stazionario? Perche?
Sono gradite le segnalazioni di eventuali errori e/o integrazioni; agli studenti, tutti, auguro buon lavoro, G.B.Becugna.
Ricevimento studenti: nelle date ed orari indicati sul sito www.macroeconomia.uniss, c/o DiSea, Sassari, Via Muroni n. 23, studio F9.
Resto disponibile per quanto possa servire ([email protected]).
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