La scultura nella Dunstschleier Kunst

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La scultura nella Dunstschleier Kunst
La concezione artistica del movimento Dunstschleier Kunst si declina anche nelle realizzazioni in
campo scultoreo. Gli elementi fondanti e riconoscibili dell’approccio al mondo del reale, che
assumono quasi una dimensione etica, filosofica, nello sviluppo della corrente artistica, sono
trasferiti dalla dimensione bidimensionale delle opere pittoriche, alla tridimensionalità della
scultura.
Se nel campo della pittura il supporto in plastica aveva dimostrato di essere il più adatto a sostenere
l’utilizzo massiccio di pigmenti primari e olio di lino crudo, essenziali per realizzare quell’intensità
dirompente e drammatica di luce e moti vorticosi, anche nella scultura la ricerca si concentra sulle
potenzialità espressive e creative dei materiali plastici.
La plastica espansa, lavorata e sollecitata con l’ausilio di solventi, rivela una sorprendente forza
dinamica, esplosiva e generatrice.
Come se ci si trovasse ad assistere ad un’eruzione vulcanica sottomarina, la spinta interna della
materia viva, liquida, spacca la sottile crosta superficiale e si proietta verso l’esterno realizzando
forme nuove, talvolta assumendo sembianze biomorfe, talvolta creando armonie di equilibri di
figure astratte, ma sempre intrisa di immanente vitalità e tensione creativa.
Dal centro dell’universo primordiale, la materia, deflagrando, ha originato le galassie; dal centro
incandescente del nostro pianeta risalgono i flussi magmatici che rimodellano la crosta terrestre,
così dal cuore irrequieto della materia si sprigionano le forze, che l’artista indaga ed evoca.
Attraverso fughe di materia dalle fratture della crosta superficiale, a creare stalagmiti modellate
dall’artista, o con la lievitazione della massa plastica , che si deforma con incontenibile impeto
vitale, sono sempre la spinta espansiva e la progressiva metamorfosi del materiale utilizzato ad
assumere il ruolo di protagoniste.
La scultura non è più riduzione dall’esterno di un blocco calcareo o ligneo, ma forma che scaturisce
dalle dinamiche interne della materia, libere di sprigionare la loro ineguagliabile vis genetica, in un
serrato dialogo con gli umori passionali e razionali dell’uomo.
Il sapiente impiego dei pigmenti di colori primari, con i quali il magma plastico viene impastato,
frutto della ricerca pittorica, impreziosisce l’opera con armonie cromatiche e ulteriori stimolazioni
emotive.
Traendo origine dall’essenza della materia, l’opera entra immediatamente in sintonia con l’intima
sfera dello spettatore e qualifica spazialmente e luminosamente l’ambiente, conservando le proprie
caratteristiche espressive sia nelle piccole dimensioni che nelle realizzazioni monumentali.
Nelle sculture Dunstschleier sono compresenti l’opera dell’artista, che modella la materia, e la
creatività della materia stessa, totalmente libera di espandersi, a sintetizzare il dialogo rispettoso
dell’uomo con gli elementi naturali.
In talune sculture-installazioni, nelle quali si ricorre anche all’aggiunta di elementi compositivi
quali strutture a barre intersecanti, rimembranze di volti umani su piani pittorici emergono dal
ribollire della massa materica e ne sono nel contempo avvolti e sopraffatti. Un connubio di
razionalità umana e primigenia forza universale. Una lapide contemporanea, nella quale l’uomo
emerge e contestualmente scompare nel flusso cosmico; l’uomo, così grande da distinguersi dal
resto del creato e così parte integrante di esso dall’esserne irrimediabilmente avviluppato ed in esso
dissolto.
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