La muffa in casa scatena malattie gravi (che possono

La muffa in casa scatena malattie gravi (che possono
diventare croniche), soprattutto sui bambini.
Contrastala con la Lotta Integrata alla Muffa
23-02-2017
La paura che la muffa causi danni alla salute soprattutto a quella dei bambini, spinge molte mamme e papà a
cercare di eliminarla.
Non sempre si eseguono le operazioni corrette e non si considerano le cause scatenanti lo sviluppo del
temutissimo fungo, che puntualmente torna a crescere anche dopo l'utilizzo di prodotti antimuffa. Una mini guida
che spiega il perchè quei prodotti non riescono a eliminarla, e una soluzione pratica per non vederla più crescere
sulle pareti della propria casa, andando a eliminare la muffa dalle radici.
Le fatiche ricorrenti che vengono fatte per cercare di liberarsi dalla muffa in casa coinvolgono migliaia di famiglie.
Si inizia a lottare contro di esse mediamente a settembre, per trovare un po’ tregua solo ad aprile-maggio dell’anno
successivo. È snervante e demoralizzante, ma soprattutto preoccupante: avendo bimbi in casa la presenza di
quei funghi neri tossici sui muri li espone a danni per la loro salute.
Arieggiare le stanze è la prima importante abitudine da rispettare, ma la giornata è lunga e non si può aprire le
finestre continuamente durante il giorno. E qual è la motivazione che sta alla base di questa abitudine? Permette
un ricambio di aria e di “asciugare” un poco l’aria della stanza, sebbene arieggiare non uccide le muffe e le loro
spore. Perché è l’umidità eccessiva presente nell’aria che fornisce il carburante per la crescita e lo sviluppo delle
muffe.
Ecco quindi che ci si ritrova impegnati anche settimanalmente a:
Spruzzare un prodotto antimuffa (diverso ogni volta per sperare che questa volta funzioni)
Strofinare o grattare un poco le pareti pensando che l’azione meccanica risolva
Soffrire per diversi giorni a causa degli odori potenti e tossici lasciati dal prodotto
Desiderare che dopo pochi giorni non compaiano nuove macchie
Verificare che invece anche questa volta è stato tutto inutile, lei è ritornata più estesa di prima E le speranze
che la pittura antimuffa costata soldi e fatica per ridipingere (o doppi soldi per pagare un imbianchino) vengono
spazzate via in poche settimane. Il bambino intanto si ammala o continua a stare male.
Cosa fare? Vendere casa? Contattare una impresa per imbottire le pareti di isolante e aprire un ulteriore mutuo per
pagare i lavori? E se poi la muffa compare di nuovo? La realtà dei fatti è che con i sistemi qui sopra descritti non si
riesce a raggiungere il “cuore pulsante” delle muffe: le loro radici. Quelle sono in profondità dentro le pareti e
permettono la loro sopravvivenza. Come si raggiungono allora quelle radici e come si può distruggerle? Se non si
ricorre al martello pneumatico e si rimuove tutto l’intonaco per poi rifarlo, l’unica soluzione non distruttiva è
raggiungere quell’intricato insieme di radici e distruggerle dall’interno. Ma come si ottiene questo? Attraverso
l’uso di funghi buoni che raggiungono i funghi cattivi - le muffe - e le loro radici, e le debellano. Il sistema si chiama
Lotta Integrata alla Muffa. Questo sistema prima di nascere ha visti impegnati laboratori italiani ed esteri per anni.
Dal momento che le muffe riescono a raggiungere le profondità delle pareti e trovare li riparo, solo qualcosa uguale
a loro può fare altrettanto e andare ad annientarle, nient’altro ci riesce: Purtroppo esiste una realtà molto poco
conosciuta che riguarda cloro, varechina e sali di ammonio quaternari, che sono alla base di qualsiasi
prodotto antimuffa commerciale o professionale: hanno enormi limiti di efficacia se utilizzati su superfici
porose. Una fonte di ispirazione formidabile per superare questo limite è stata l’agricoltura, che utilizza elementi
naturali e insetti che per loro natura sono in grado di contrastare i parassiti delle piante, permettendo un controllo
delle coltivazioni senza far uso spropositato di prodotti chimici. Allo stesso modo si può contrastare il fungo che
cresce e infesta i muri e le pareti di casa e degli ambienti: usare un antagonista naturale, un fungo (nello specifico
un lievito) che viene accettato dalle muffe perché riconosciuto come simile, e che raggiunte le radici le distrugge.
Fondamentale però è far si che ciò che si utilizza in casa per risolvere il problema muffa, non diventi la causa di altri
danni alla salute. Essendoci come obiettivo quello di liberare le persone dal rischio per la loro salute derivato dalla
ripetuta esposizione a sostanze chimiche nocive, è necessario disporre di uno strumento che evita il coinvolgimento
di qualsiasi sostanza chimica aggressiva e tossica. La naturale azione antimuffa del fungo buono che annienta le
muffe, garantisce assenza di tossicità residua, assicura assenza di rischi nell’utilizzarlo e permette di ottenere la
bonifica della stanza, la sua completa sanificazione.
E’ stato dimostrato dalla scienza che le muffe e le loro spore riproduttive si diffondono ovunque, si appoggiano su
qualsiasi superficie potendo resistere e sopravvivere per mesi alle condizioni più estreme. Pertanto tutti i muri, le
linee di fuga delle piastrelle e mattonelle, i pavimenti, i mobili e gli armadi, gli infissi delle finestre e gli stipiti delle
porte sono deposito di spore delle muffe e devono essere sanificati. Ed è fondamentale fare questa azione con
attenzione, non dimenticando nemmeno un centimetro e soprattutto è obbligatorio farlo prima di qualsiasi altra
operazione si abbia in programma di eseguire, es. ripittura o installazione di un cappotto. Ciò che guida la Lotta
Integrata alla Muffa portata avanti da Atum, che ne fa il primo sistema in Italia realmente in grado di debellarle è: “
Qualsiasi cosa che facciamo è per migliorare la vita delle persone. Lo facciamo usando esclusivamente sistemi
naturali totalmente privi di sostanze tossiche pericolose per la salute. Ecco perché abbiamo il primo sistema che
uccide le muffe, e sanifica completamente la stanza attraverso la lotta integrata contro le muffe.”
Denis Rosmi Atumitalia
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