06 01 2010 Ancora complotti e verità alternative per l`assassinio

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06 01 2010 Ancora complotti e verità alternative per l'assassinio Kennedy
Per John Kennedy "la verità non è ancora trapelata" dopo quasi 50 anni, se non vado errato,
per cui può darsi che si aspetti ancora parecchio per le Torri e l' 11 Settembre.
Come noto quasi nessuno crede alla favola di Oswald che con un fucile dal sesto piano gli
spappola il cervello e poi dopo due giorni viene ucciso e tutto finisce lì: la versione ufficiale è
chiaramente falsa. Ma ci sono 20 teorie diverse che coinvolgono tutti dalla mafia a Castro alla
Cia al Pentagono a Johnson ai petrolieri (a mia sorella) e la cosa resta avvolta nel mistero dopo
50 anni.
Intanto questa settimana il tecnico nucleare israeliano che si è fatto 18 anni di carcere per
avere rivelato nel 1982 l'esistenza delle testate atomiche a Dimona, è stato riarrestato perchè
aveva parlato con un giornalista e ha fatto dichiarazioni riguardo a Kennedy e l'atomica
israeliana.
Inutile dire che la notizia ha avuto un eco sui media americani direi di ...zero.
Ora nel giugno 1963, cinque mesi prima della sua morte in novembre a Dallas, Kennedy aveva
mandato un ultimatum a Ben Gurion chiedendo di aprire agli ispettori americani il sito di
Dimona dove Israele era sospettato di costruirsi l'atomica, esattamente come fanno adesso gli
USA con l'Iran, se vogliamo.
Ben Gurion lo stesso giorno si era dimesso per non dover così ricevere la lettera riservata di
Kennedy (pubblicizzata solo anni dopo) provocando una crisi di governo in modo da non dover
discutere con Kennedy. Cioè la politica di Kennedy era che Israele non doveva avere la bomba
ed era piuttosto duro su questo. Una volta morto lui invece come noto Johnson lasciò perdere
completamente la questione, ignorandola totalmente. Fino a qui questo è un "cui prodest",
puoi dire che è una fortunata coincidenza che Kennedy sia scomparso e sostituito da Johnson,
altri magari tirano fuori che dei petrolieri o la mafia o il Pentagono forse avevano dei motivi
(c'è sempre qualcuno che ha dei motivi...), ma diciamo che questo è un motivo chiaro e
importante.
Poi puoi entrare nei dettagli. Una volta morto ammazzato il supposto assassino, Oswald, l'unico
personaggio implicato nell'omicidio di Kennedy andato a processo è stato Jack Ruby. E Ruby ha
parlato spesso del "pericolo per gli ebrei" e di "farlo per gli ebrei" prima di morire (è morto nel
1967).
Oswald disse subito, il venerdì sera nella conferenza stampa, dopo che lo avevano preso al
pomeriggio di venerdì, "io sono solo patsy", il termine nel gergo per chi viene implicato per
coprire un altro, quello a cui mettono un fucile in mano (nel caso di Oswald le sue impronte su
un fucile trovato al magazzino di libri) e lasciano lì quando arriva la polizia. Ad ogni modo non
poté fare altre dichiarazioni perchè la domenica mattina era morto, ucciso da questo Jack
Ruby.
Ruby prima disse che lo aveva fatto per risparmiare a Jackie Kennedy il processo, poi che lo
aveva fatto "for the jews" 'I did this that they wouldn't implicate Jews.'. Per qualche motivo
nelle sue testimonianze Jack Ruby parlò spesso di "un massacro di milioni di ebrei" in
riferimento a Kennedy, in termini confusi, a volte come qualcosa da evitare ed altre volte come
in un delirio.
Il nome originale di Ruby era Jacob Rubinstein, veniva da una famiglia di ebrei ortodossi
polacchi e frequentava i rabbi e la sinagoga per cui magari era solo una sindrome di uno
travolto dagli eventi e che parlava di essere ritenuto responsabile della morte di Kennedy e di
poter causare poi una strage degli ebrei solo perchè era andato fuori di testa. Anche al fratello
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scriveva dalla prigione di un massacro di milioni di ebrei.
Ruby non aveva però ufficialmente sparato a Kennedy ma al suo assassino, Oswald, per cui è
strano che pensasse che gli ebrei a causa sua, fossero in pericolo. Inoltre era un piccolo
gangster che gestiva night-club e un violento, però magari era anche psicotico e soffriva di
deliri chissà… Può darsi che avesse perso la testa con le sue dichiarazioni "il mondo non saprà
mai cosa è avvenuto..." e queste sugli ebrei in pericolo, ma effettivamente ha parlato spesso
dei milioni di ebrei in pericolo fino alla sua morte in modi che a volte sembrano deliri e a volte
messaggi criptici.
In sintesi: hai Kennedy che vuole bloccare l'atomica ad Israele e manda un ultimatum, Israele
la vuole a tutti i costi e dopo 4 mesi lui muore e con Johnson tutto cambia. L'assassino ufficiale
di Kennedy viene eliminato subito prima che possa parlare da un tizio che parla spesso in
modo criptico o delirante di "aver fatto qualcosa per gli ebrei".
Ma poi c'è anche che John Kennedy era figlio e anzi era stato messo alla presidenza quasi di
peso da suo padre Joe Kennedy (Kennedy scherzava su quanti voti gli aveva comprato), che
negli anni '40 aveva buone chance di diventare candidato alla presidenza, ma si era schierato
per tenere fuori dalla guerra gli USA e questo gli era costato la carriera politica diventando il
nemico numero uno della comunità ebraica americana nel 1940 (un sentimento di ostilità che
ricambiava totalmente come ora leggi in ogni sua biografia).
Idem per il fratello maggiore di John Kennedy, Joe, morto in guerra che ora viene indicato
spesso come antisemita. Diciamo che si sospettava che dietro a John Kennedy ci fosse ancora
suo padre e il fatto che volesse bloccare l'atomica di Israele confermava il sospetto che la
famiglia Kennedy fosse nemica. Cioè Joe Kennedy negli anni '30 era diventato il probabile
successore di Roosevelt, ma si era giocato la chance scontrandosi sulla neutralità degli Stati
Uniti nella guerra, venendo dipinto dalla stampa (secondo Kennedy controllata dagli ebrei)
come un filo-nazista e anti-semita. Dall'entrata in guerra Joe Kennedy era scomparso dalla vita
pubblica, ma in realtà aveva lavorato indefessamente per 20 anni per portare un figlio alla
presidenza e morto Joe, che era il favorito, aveva speso il patrimonio accumulato al solo scopo
di far vincere John.
Secondo Gore Vidal, che era un amico di famiglia, quando il figlio fu eletto chiamò tutta la
famiglia e poi disse: "... voi pensate forse che siamo miliardari, ma ho una notizia per tutti: per
far eleggere presidente degli Stati Uniti John, ho speso quasi tutto, d'ora in poi non ci rimane
molto...". Cioè Joe Kennedy era ossessionato dall'avere la presidenza che gli era sfuggita
tramite suo figlio e ci sono ora in archivio tante sue dichiarazioni sul fatto che attribuiva la sua
sconfitta agli ebrei, per cui quando finalmente il figlio, tra l'altro inesperto e giovane, diventò
presidente, c'era il sospetto che, come minimo, non fosse amico di Israele.
Johnson d'altra parte aveva come amica e consigliere fisso (abitava a fianco a lui quando era in
vacanza), Matilde Krim, un italiana bionda affascinante ed intelligente che da giovane era stata
nell'Irgun in Israele, l'organizzazione terroristica di Menachem Begin (notoriamente responsabile
degli omicidi dell'inviato dell'ONU, il conte svedese Bernadotte, della strage dell'Hotel King David,
della strage di Deir Passim…). Questa donna era chiaramente un agente di Mossad e ci sono
tante storie interessanti sul fatto che ogni decisione riguardo ad Israele Johnson la discutesse
con la Krim come filtro (successivamente è diventata famosa per le sue iniziative per l'AIDS). Ad
esempio quando Israele attaccò nel 1967 la nave americana USS Liberty deliberatamente,
uccidendone i marinari americani, Johnson fece finta di niente e seppellì la cosa.
Ci fosse stato Kennedy Israele non avrebbe potuto attaccare gli stati arabi di sorpresa nel 1967
e occupare Cisgiordania, Gaza, Golan e Sinai. Ad esempio Eisehnower, quando Inghilterra e
Francia in tandem con Israele, nel 1956 attaccarono l'Egitto, ordinò subito di ritirarsi a tutti. Se
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ci pensi, con Kennedy Israele non avrebbe avuto l'atomica e non avrebbe avuto Gerusalemme
e tutti gli altri territori e l'America sarebbe rimasta equidistante come minimo verso gli arabi e
tutto il Medio Oriente sarebbe stato diverso.
Ci sono diverse teorie possibili, ragionando solo in astratto, ma in concreto l'unico personaggio
andato a processo per l'omicidio di Kennedy (Ruby), perchè elimina subito la "patsy", Lee
Harvey Oswald, che dice non è stato lui e che promette di fare dichiarazioni, è ossessionato dal
fatto che gli ebrei sono in pericolo e dice che lo fa per gli ebrei al suo avvocato. E la morte di
Kennedy consente ad Israele di avere l'atomica (e di fare la guerra dei sei giorni) che Kennedy
avrebbe impedito e i Kennedy erano sospettati da 20 anni di essere sotto sotto i meno
amichevoli per via della vecchia storia del padre Joe Kennedy e della sua lotta per tenere
l'America fuori dalla guerra.
E questa è l'unica delle ipotesi sulla morte di Kennedy che non leggi o senti mai, ma proprio
mai, in America (solo in Israele con un paio di israeliani che ci hanno scritto sopra alcuni ottimi
libri)......
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