Esercitazione N_9 annotato

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Tema d'esame (come esercizio) n.9
1. Definire con parole proprie la rendita del consumatore, sia
considerando il comportamento di un singolo
consumatore, sia quello di una pluralità di consumatori.
Per rendita del consumatore, relativa ad un singolo individuo, si intende il valore di cui aumenta il
proprio benessere acquistando beni dal mercato, questa grandezza non è uguale per tutti gli
individui, dato che ogni consumatore valorizza i beni di mercato secondo il proprio gusto e le
proprie preferenze; numericamente è data dalla differenza tra il prezzo a cui il consumatore è
disposto a pagare un determinato bene e il suo prezzo di mercato. Se invece di considerare un
singolo consumatore, ne consideriamo diversi, la differenza tra la somma totale dei prezzi che ogni
uno è disposto a pagare un determinato bene, e la somma dei prezzi di mercato dei beni
acquistati, viene chiamato la rendita aggregata del consumatore.
bene
2. Considerando una curva di domanda, indicare la spesa
effettiva e proporre una misura della rendita del
consumatore.
Generalmente la curva di domanda ci indica le quantità che un consumatore è disposto ad
acquistare di un bene ad ogni livello di prezzo dello stesso; se per facilità di calcolo consideriamo
questa curva come una retta, questa formerà un triangolo rettangolo con la retta passante per il
prezzo di mercato del bene considerato e parallela all’asse delle ascisse.; li’area di questa triangolo
rappresenta la rendita del consumatore, mentre il rettangolo sottostante ad esso rappresenta la
spesa effettiva sostenuta per acquistare la quantità desiderata. Si presuppone anche che dopo il
punto di incrocio tra la curva di domanda e la retta sopradescritta, il consumatore non acquista
piu, perche il prezzo a cui andrebbe a pagere qulla eventuale unità in piu, è maggiore al valore che
rappresenta per lui.
Bene, ma ha dimenticato di indicare la (semplice) spesa effettiva; attenzione: rileggere sempre i
quesiti.
3. Come si può calcolare la rendita del consumatore nei
confronti di un bene che non abbia prezzo (es. l'aria pulita).
Si può usare l’analisi dei costi benefici, come si usa spesso negli interventi della pubblica
amministrazione ( es. costruzione nuovo ponte sul po’ (il fiume è il Po, senza elsione) nella città
di Torino ), attraverso dei sondaggi si può chiedere quanto l’utente o il consumatore è disposto
a pagare il bene o il servizio in questione; la differenza tra quest’ultimo ed il costo della sua
realizzazione, rappresenta la rendita del consumatore per questo genere di beni o servizi.
Non è sufficiente, specificare meglio quale sarebbe la rendita o trovare una misura indiretta.
Valutazione complessiva tra C e D
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