I.I.S. BIANCHIVIRGINIO PIANO DI LAVORO PREVENTIVO DEL DOCENTE ANNO SCOLASTICO CLASSE DISCIPLINA DOCENTE Pag. 1 di 3 2013/2014 V/D DISCIPLINE PITTORICHE Gallo Grazia Gli elementi in ingresso alla progettazione del servizio sono: • Programmi curricolari; • Esigenze del territorio, degli studenti e delle famiglie; • Programmazione didattica dell’anno precedente; • Prove di ingresso (ove necessarie); • Metodologie didattiche disponibili per l’utilizzo. *************************** 1. FINALITÀ EDUCATIVE, OBIETTIVI DIDATTICI, NUMERO DI VERIFICHE PER QUADRIMESTRE, GRIGLIE DI VALUTAZIONE (si fa riferimento alla programmazione comune di materia e/o di dipartimento sottoscritta con i colleghi interessati, a meno di variazioni specifiche adeguatamente motivate) Con riferimento ai programmi ministeriali ed al Piano di lavoro di Dipartimento, le finalità fanno riferimento ai principi educativi inerenti l’applicazione di una metodologia efficace nella risoluzione progettuale e nella pratica intellettuale ed artistica, nella piena condivisione e nel rispetto delle persone, degli spazi e degli strumenti. Verrà inoltre stimolato un atteggiamento logico-creativo nell’approccio al problem solving, attraverso lo studio delle tecniche grafico/pittoriche nella valorizzazione degli elaborati dal punto di vista espressivo e comunicativo. Le lezioni frontali si alterneranno in minor misura a forme di didattica individualizzata. Sono previsti progetti a carattere multi e pluridisciplinari e prove di simulazione con conteggio orario nelle ore disciplinari ed una strutturata in tre giorni consecutivi al termine del II quadrimestre. Le verifiche si ipotizzano in un numero non inferiore a tre per quadrimestre. 3. MODALITÀ E STRUMENTI DIDATTICI PER L’APPRENDIMENTO, IL RECUPERO E L’APPROFONDIMENTO FAVORIRE Nella proposizione di forme di didattica individualizzata, si propende a stimolare i processi critici e creativi, nella consapevolezza dell’importanza vitale del lavoro di ricerca. Ove necessario saranno attuati corsi di recupero in itinere. Sono previsti interventi di approfondimento; tenuto conto dei contenuti del programma viene proposto nell’ambito di questo argomento un modulo di ore da definirsi in ambito extracurricolare sul tema della copia dal vero del modello vivente , già sperimentato come progetto nello scorso anno. 4. ARTICOLAZIONE E SCANSIONE TEMPORALE DEI CONTENUTI CULTURALI Argomento Periodo Mod. 23 Rev. a.s. 13-14 I.I.S. BIANCHIVIRGINIO PIANO DI LAVORO PREVENTIVO DEL DOCENTE Le discipline artistiche, basandosi principalmente su esperienze pratiche, a volte richiedono tempistiche lunghe ed elasticità nelle scadenze per ottenere livelli di apprendimento unitari. Il compito assegnato alla classe, all’interno dello stesso argomento, può presentare e articolare ambiti di difficoltà diversificata per soggetto indagato e per tecnica utilizzata. L’assimilazione dei contenuti non termina con l’applicazione di un’unica esperienza pratica, ma è il risultato di molteplici “esperimenti” pratico-visivi, a volte anche individuali, in un ottica di circolarità di esperienze. Ricerca ed approfondimenti con continue riprese del programma richiedono, a volte e a seconda delle criticità, tempi anche lunghi per una completa, consapevole e positiva maturazione delle conoscenze del soggetto. Ragion per cui, proprio a causa della natura delle discipline artistiche, una scansione modulare, ma soprattutto verticale, raggiunta attraverso unità didattiche inflessibili, creerebbero forti criticità. Altro fattore da tenere in grande considerazione per una flessibilità della programmazione, sono le collaborazioni con gli Enti esterni e i concorsi grafici (argomenti che hanno da sempre interessato e coinvolto il nostro Istituto). Le richieste di cooperazione, per la loro stessa natura e per le tempistiche assegnateci, sono impossibili da ordinare e richiedono, a volte, la sospensione o l’alterazione della normale programmazione. Pag. 2 di 3 Gli argomenti saranno affrontati seguendo un andamento trasversale rispetto ai periodi storici studiati, strettamente funzionale a una mission e una vision orientata alla progettualità professionalizzante. La metodologia: ricerca, idea, progetto, relazione. -­‐ Conoscenze: comprendere l’importanza degli aspetti metodologici nello sviluppo di un progetto. -­‐ Competenze: saper applicare e rendere personale una metodologia nella piena valorizzazione degli elaborati. Copia dal vero di composizioni ed eventualmente del modello vivente. -­‐ Conoscenze: conoscere l’importanza delle proporzioni, dell’impaginazione, della composizione,della coerenza tecnica ed espressiva. -­‐ Competenze: Saper risolvere una copia dal vero esauriente dal punto di vista proporzionale ed espressivo. Le tecniche pittoriche -­‐ Conoscenze: distinzione e commistione delle principali tecniche pittoriche analizzate: tecniche secche, coprenti e trasparenti. -­‐ Competenze: applicazione soddisfacente. delle tecniche Mod. 23 Rev. a.s. 13-14 I.I.S. BIANCHIVIRGINIO PIANO DI LAVORO PREVENTIVO DEL DOCENTE Pag. 3 di 3 grafico-pittoriche alle differenti proposte progettuali. La decorazione -­‐ Conoscenze: la funzione decorativa nei differenti ambiti d’impiego. -­‐ Competenze: portare a termine proposte progettuali e funzionali a carattere decorativo (es. pannelli, totem, supporti per scenografie, …). Il progetto -­‐ Conoscenze: comprensione delle fasi metodologiche (ricerca, ideazione, progetto e relazione) nello sviluppo progettuale. -­‐ Conoscenza dei linguaggi artisti trattati a supporto dei contenuti. -­‐ Competenze: portare a termine un progetto a carattere culturale, decorativo, declinando le quattro fasi metodologiche con ordine logico ed in termini comunicativi ed espressivi, nel rispetto dei tempi e vincoli prestabiliti. Sono previste collaborazioni con enti pubblici e privati da valutare nell’interesse di eventuali contributi formativi didattici. 5. CRITERI DI VALUTAZIONE INTERMEDI E FINALI (fatte salve le indicazioni del Dipartimento, il docente nel rispetto della normativa vigente, espliciterà i criteri con i quali perverrà alla formulazione del giudizio intermedio e finale) I criteri di valutazione formativi e sommativi, fanno fede ai seguenti valori: rispondenza al tema, rispetto dei tempi e vincoli dati. Si fa riferimento alla griglia di valutazione di Dipartimento. Sono previste verifiche grafiche e scritto-grafiche nel rispetto delle esigenze degli allievi DSA. DATA DI PRESENTAZIONE 6/10/2013 Il Docente ___________________________ Il Dirigente Scolastico ___________________________ Mod. 23 Rev. a.s. 13-14 I.I.S. BIANCHIVIRGINIO PIANO DI LAVORO PREVENTIVO DEL DOCENTE ANNO SCOLASTICO CLASSE DISCIPLINA DOCENTE Pag. 1 di 7 2013/2014 5D DISCIPLINE PLASTICHE ELENA BRUNETTI Gli elementi in ingresso alla progettazione del servizio sono: • Programmi curricolari; • Esigenze del territorio, degli studenti e delle famiglie; • Programmazione didattica dell’anno precedente; • Prove di ingresso (ove necessarie); • Metodologie didattiche disponibili per l’utilizzo. *************************** 1. FINALITÀ EDUCATIVE, OBIETTIVI DIDATTICI, NUMERO DI VERIFICHE PER QUADRIMESTRE, GRIGLIE DI VALUTAZIONE (si fa riferimento alla programmazione comune di materia e/o di dipartimento sottoscritta con i colleghi interessati, a meno di variazioni specifiche adeguatamente motivate) vedi programmazione di dipartimento 3. MODALITÀ E STRUMENTI DIDATTICI PER L’APPRENDIMENTO, IL RECUPERO E L’APPROFONDIMENTO FAVORIRE Il programma verrà articolato in moduli, della durata di circa uno o due mesi, al fine di affrontare i principali argomenti didattici in modo pragmatico. Per ogni argomento sarà proposta una prima fase introduttiva, in cui i contenuti verranno trasmessi oralmente da parte dell’insegnante che utilizzerà simultaneamente anche la lingua dei segni (italiano segnato) per sottolineare alcuni termini o contenuti importanti, non solo rivolta all’allievo segnante, ma a tutti gli allievi. Mi pare importante sottolineare, attraverso l’esempio quotidiano che anche la lingua LIS, al pari di altre lingue, possa entrare di diritto fra i contenuti didattici proposti dalla scuola, come arricchimento culturale e comunicativo di tutta la comunità. Anche la dattilologia verrà impiegata normalmente durante le lezioni teoriche, per sottolineare o chiarire la pronuncia di alcuni termini tecnici, favorendo di fatto il consolidamento dei contenuti appresi da tutti gli allievi durante il corso sulla Lingua Italiana dei Segni effettuato nello scorso A.S.(e riproposto quest’anno). I contenuti saranno inoltre elaborati attraverso schemi riassuntivi alla lavagna, appunti o fotocopie. Le immagini utilizzate per ampliare o consolidare i contenuti, saranno eventuali filmati o fotografie, proposte tramite PC portatile dell’insegnante o attraverso testi personali o libri scolastici. Se possibile verranno utilizzate le attrezzature scolastiche come il televisore o il videoproiettore . La seconda fase del lavoro sarà di tipo progettuale, in cui ogni allievo rielaborerà i contenuti appresi, ideando un’opera plastica che dovrà essere presentata all’insegnante attraverso una serie di schizzi e immagini varie, corredate da note esplicative o da una relazione tecnica, seguendo un preciso iter operativo. Mod. 23 Rev. a.s. 13-14 I.I.S. BIANCHIVIRGINIO PIANO DI LAVORO PREVENTIVO DEL DOCENTE Pag. 2 di 7 Insieme all’insegnante verrà valutata la fattibilità tecnica dell’elaborato, attraverso la scelta dei materiali e delle tecniche esecutive. La terza fase sarà pratica, attraverso la realizzazione concreta dell’oggetto o di un modello in scala con vari materiali. L’insegnante consiglierà gli allievi su tecniche e procedimenti, cercando di non intervenire personalmente nell’esecuzione pratica degli elaborati, per abituare i ragazzi alla gestione autonoma del lavoro. Le attività proposte saranno sempre contestualizzate, inserendole in situazioni reali, attraverso la partecipazione a spettacoli teatrali, concorsi, esposizioni, sul territorio cuneese o nella provincia. La classe sarà accompagnata presso il teatro Toselli per scenografia e per le prove luci. verificare i modelli creati per la Altre uscite didattiche verranno effettuate in occasione di esposizioni o altri eventi di rilevanza artistica. Se sarà possibile verrà effettuata un’uscita didattica al Albissola, o in altro centro attrezzato, per approfondire lo studio delle tecniche ceramiche. Per i tre allievi che mostrano difficoltà linguistiche, innanzitutto si considereranno le differenti cause: in un caso il motivo è la dislessia, per cui verrà predisposto a breve il nuovo PDP, nel secondo caso, il motivo è dato dalla nazionalità albanese di una ragazza che è in Italia da soli 3 anni e lavora con grande impegno per recuperare le difficoltà, soprattutto nella produzione del testo scritto. Nel terzo caso il ragazzo, sordo segnante, segue le lezioni senza alcun problema, anzi appare estremamente motivato e creativo, ma redige con difficoltà un testo scritto. Per questo motivo si lavorerà individualmente, con particolare attenzione alla stesura del testo, durante la fase di progettazione dell’elaborato plastico e verrà concesso più tempo sia per l’ideazione e la composizione, sia per la produzione del testo stesso. Per i tre allievi comunque non si evidenziano problemi di alcun tipo nella produzione grafica né tantomeno in quella plastica, in cui risultano particolarmente abili. 4. ARTICOLAZIONE E SCANSIONE TEMPORALE DEI CONTENUTI CULTURALI Argomento MODULO 1 Periodo settembre /ottobre 2013 Scenotecnica: progetto per allestimento teatrale per una performance dal titolo “Rosso Filo” presso il Teatro Toselli di Cuneo 11/10 2013 -Conoscenze e abilità: conoscere e individuare gli elementi significativi all’interno del manifesto presentato alla classe e nella performance descritta (dalla regista e da un attore). conoscere il nome e l’uso delle principali strutture e attrezzature del palco scenico conoscere la tecnica dello schizzo, con vari strumenti grafici, come: matita, tuttamina, sanguigna, gessetto, carboncino, pastello, chine, pennarelli, penne a sfera o altro. Mod. 23 Rev. a.s. 13-14 I.I.S. BIANCHIVIRGINIO PIANO DI LAVORO PREVENTIVO DEL DOCENTE conoscere e utilizzare empiricamente nel rappresentazione prospettica e assonometrica disegno, Pag. 3 di 7 la conoscere la tecnica esecutiva per le note illustrative nelle relazioni tecniche conoscere le caratteristiche tecniche dei materiali plastici come bottiglie in PVC, fili di nylon, cellophane, fogli in plastica di vari spessori e consistenze, acetato. -Competenze: -ideare individualmente una scenografia teatrale con bottiglie in PVC, in relazione al tema del confine, da eseguire in contesto teatrale o in contesto urbano -produrre un modello con bottiglie pet, e altri materiali plastici trasparenti, da sperimentare in teatro(con luci LED) -eseguire individualmente una serie di schizzi con proiezioni empiriche di tipo prospettico o assonometrico che illustrino graficamente i passaggi tecnici necessari alla realizzazione della scenografia teatrale ipotizzata, (inserita in contesto urbano o teatrale), corredandoli di un testo esplicativo -eseguire le scenografie teatrali scelte dalla regista, in gruppi di lavoro, tenendo conto degli spazi, dei tempi e della tipologia del materiale utilizzato -saper organizzare il lavoro in squadre, con specializzazioni differenti, per migliorare l’efficienza e la velocità di esecuzione del gruppo-classe. MODULO 2 Tecniche di foggiatura e decorazione della ceramica Conoscenze: conoscere la tecnica della centratura e della semplice foggiatura di un contenitore, al tornio elettrico per ceramica. Ottobre/novembre 2013 conoscere le tecniche di rifinitura al tornio su argilla a durezza cuoio conoscere le tecniche di applicazione di elementi funzionali o decorativi (anche a stampo) con o senza l’uso di barbottina conoscere le tecniche decorative per incisione per impressione o per asportazione (a durezza cuoio) conoscere la tecnica ad ingobbio, l’invetriatura e lo smalto. Conoscere le caratteristiche delle varie argille utilizzate e il loro processo di essiccazione e cottura. Competenze: saper ideare ed eseguire semplici contenitori in argilla al tornio Mod. 23 Rev. a.s. 13-14 I.I.S. BIANCHIVIRGINIO PIANO DI LAVORO PREVENTIVO DEL DOCENTE Pag. 4 di 7 saper rifinire ed applicare elementi funzionali o decorativi, anche a stampo, da matrici in scagliola saper decorare un contenitore con le tecniche conosciute (monocrome o policrome), su argilla a durezza cuoio o su biscotto saper porre in essiccazione e cuocere nei tempi opportuni i contenitori prodotti Gli allievi potranno riprendere questo modulo per approfondimenti, ogni volta che finiranno anticipatamente un altro modulo, introducendo eventualmente la tecnica del neriage e la trafilatura. MODULO 3 La scultura moderna: teoria e rielaborazione delle informazioni o delle immagini tratte dalle opere viste durante il viaggio Novembre 2013 d’istruzione a Parigi. La scultura contemporanea: discussione sulle immagini o i filmati presentati (eventuali uscite didattiche sul territorio, in orario di servizio sulla classe). MODULO 4 Progetti per concorsi: Dicembre2013 ogni allievo potrà partecipare ad uno o due concorsi a seconda della velocità esecutiva. I concorsi al momento pervenuti, quindi proposti per l’A.S. in corso, saranno i seguenti: - scultura sul tema dell’emigrazione per una piazza di Centallo -scultura celebrativa per gli 800 anni di fondazione del paese di Demonte, sul tema della natura, da inserire in parco pubblico. Entrambe le sculture verranno posizionate in spazi esterni che potranno essere visitati dalla classe o fotografati dagli insegnanti e poi proposti in formato digitale . -Scultura mobile sospesa, per celebrare i 50 anni di fondazione del Liceo Artistico a Cuneo, da posizionarsi nell’atrio della scuola, in collaborazione con la prof.Gallo (discipline pittoriche –ed.visiva). Solo spazio interno Conoscenze: conoscere i principali movimenti e gli autori-chiave della scultura moderna: se possibile procedendo sincronicamente con il collega di storia dell’arte, facendo riferimento ad opere trattate o viste durante il viaggio d’istruzione a Parigi o in altre eventuali uscite didattiche Mod. 23 Rev. a.s. 13-14 I.I.S. BIANCHIVIRGINIO PIANO DI LAVORO PREVENTIVO DEL DOCENTE Pag. 5 di 7 conoscere i materiali, le metodologie,le tecniche e le innovazioni della scultura moderna, possibilmente seguendo i vari argomenti trattati in educazione visiva conoscere i vari tipi di strutture portanti per tuttotondo conoscere la metodologia progettuale e le tecniche grafiche necessarie alla sua stesura. Competenze: saper ideare una scultura, facendo riferimento ai movimenti ed agli autori studiati, mantenendo uno stretto legame fra il tema del concorso e la collocazione dell’opera saper redigere un semplice progetto, sotto forma di schizzo preliminare che ne espliciti la motivazione ed i passaggi tecnici, tenendo conto della sua collocazione,( dal punto di vista estetico e nella scelta dei materiali) saper organizzare il lavoro in formato semplice da visualizzare e nei tempi stabiliti. MODULO 5 Realizzazione di un modello in scala per il progetto (o i progetti scelti) con vari materiali. Gennaio /febbraio Conoscenze: conoscere i vari materiali per modellistica e gli strumenti adatti alla loro lavorazione conoscere i vari metodi per il riporto delle misure da progetto a modello o da modello a misure reali. Competenze: saper riportare le misure in scala dal progetto al modello saper tradurre il modello in scala reale (se richiesto) saper lavorare alcuni materiali come: l’argilla, la plastilina, la cera, il gesso, il poliuretano espanso, le resine poliuretaniche per modellistica, il legno, il filo di ferro, sottili lastre metalliche in ottone, rame o lamiera zincata o altre lastre in lexan alveolare, metacrilato, policarbonato… saper scegliere il materiale più idoneo alla realizzazione di un modello, a seconda delle caratteristiche tecniche dell’elaborato saper ipotizzare la tecnica e i materiali opportuni, per la realizzazione dell’opera definitiva. Eventuale realizzazione di opere progettate, in collaborazione con i tecnici o le ditte che si occuperanno della fornitura dei materiali Mod. 23 Rev. a.s. 13-14 I.I.S. BIANCHIVIRGINIO PIANO DI LAVORO PREVENTIVO DEL DOCENTE Pag. 6 di 7 e della fase esecutiva.(nei tempi che verranno stabiliti) MODULO 6 Elementi di anatomia e copia da calchi in gesso in bassorilievo Febbraio/marzo oppure a tuttotondo. Conoscenze: conoscere l’anatomia dei principali muscoli esterni della testa, del busto e degli arti, in riferimento alla struttura ossea. conoscere le tecniche della copia dal vero,attraverso il riporto proporzionale delle quote conoscere le tecniche di modellazione a tuttotondo in pieno e in cavo conoscere le tecniche del graffito, della decorazione e del bassorilievo su lastra Competenze: saper individuare sui calchi e su modello vivente le principali strutture anatomiche saper eseguire una copia dal vero a tuttotondo o in bassorilievo con le tecniche studiate tenere conto dei tempi tecnici e dei materiali occorrenti per la pianificazione del lavoro Nello stesso periodo si svolgeranno i corsi pomeridiani di copia da modello vivente, che verranno preparati con cura, proponendo elaborati di veloce esecuzione come graffiti su argilla o tuttotondo con tecnica a lastre. Se sarà possibile i ragazzi eseguiranno fotografie di particolari anatomici da utilizzare in classe, anche in assenza del modello vivente MODULO 7 La ceramica: foggiatura al tornio e decorazione con ingobbio o smalto. La trafilatura e il neriage, eventuali altre lavorazioni. Aprile/maggio Eventuali incontri con ceramisti e uscita didattica ad Albissola o in altro centro (con la classe 3D), per approfondimenti sulle tecniche ceramiche. Conoscenze e competenze già descritte nel modulo2 Eventuali altri contenuti potranno essere inseriti durante l’anno, o modificati, in relazione ad eventi artistici oppure a proposte di enti esterni, se la ricaduta a livello didattico venisse considerata prioritaria dal dipartimento. Mod. 23 Rev. a.s. 13-14 I.I.S. BIANCHIVIRGINIO PIANO DI LAVORO PREVENTIVO DEL DOCENTE Pag. 7 di 7 5. CRITERI DI VALUTAZIONE INTERMEDI E FINALI (fatte salve le indicazioni del Dipartimento, il docente nel rispetto della normativa vigente, espliciterà i criteri con i quali perverrà alla formulazione del giudizio intermedio e finale) La valutazione verrà assegnata in decimi e le prove avranno tutte indicativamente lo stesso peso. Il primo quadrimestre terminerà con l’attribuzione di un punteggio che scaturirà non solo dalla media matematica delle valutazioni, ma dalla curva ascendente, stabile o discendente dei risultati conseguiti, che dimostreranno chiaramente il percorso didattico di ogni allievo e le abilità in ogni aspetto didattico trattato. Anche il voto di ammissione all’esame di stato terrà conto del personale percorso di apprendimento, valutando il trend annuale complessivo e non semplicemente effettuando la media matematica dei due quadrimestri. DATA DI PRESENTAZIONE _______/______/_______ Il Docente ___________________________ Il Dirigente Scolastico ___________________________ Mod. 23 Rev. a.s. 13-14 I.I.S. BIANCHIVIRGINIO PIANO DI LAVORO PREVENTIVO DEL DOCENTE ANNO SCOLASTICO CLASSE DISCIPLINA DOCENTE Pag. 1 di 3 2013-2014 5D SCIENZE MOTORIE GEMMA OLIVERO Gli elementi in ingresso alla progettazione del servizio sono: • Programmi curricolari; • Esigenze del territorio, degli studenti e delle famiglie; • Programmazione didattica dell’anno precedente; • Prove di ingresso (ove necessarie); • Metodologie didattiche disponibili per l’utilizzo. *************************** 1. FINALITÀ EDUCATIVE, OBIETTIVI DIDATTICI, NUMERO DI VERIFICHE PER QUADRIMESTRE, GRIGLIE DI VALUTAZIONE (si fa riferimento alla programmazione comune di materia e/o di dipartimento sottoscritta con i colleghi interessati, a meno di variazioni specifiche adeguatamente motivate) Si fa riferimento al piano di lavoro del dipartimento per le finalità educative e gli obiettivi didattici. Per quanto riguarda il numero delle verifiche a quadrimestre saranno fino a un massimo di 2 per la teoria, mentre saranno fino a un massimo di 4 per l’attività pratica. Una valutazione a quadrimestre sugli obiettivi trasversali (vedi punto d) della programmazione di dipartimento La griglia di valutazione è presente nel piano di dipartimento. 3. MODALITÀ E STRUMENTI DIDATTICI PER FAVORIRE L’APPRENDIMENTO, IL RECUPERO E L’APPROFONDIMENTO Verranno utilizzati: il metodo globale, il metodo analitico, l'interrelazione tra i due metodi. I mezzi attraverso i quali raggiungere gli obiettivi saranno: esercitazioni pratiche individuali e di gruppo, percorsi in circuito ed a stazioni, esercitazioni con la musica, danze, utilizzando dell’attrezzatura disponibile, raccolta di dati relativi alle proprie prestazioni, stesura di tabelle. Le valutazioni saranno basate sull’osservazione diretta e continua dell’aspetto motorio tenendo conto del livello di partenza, del miglioramento in itinere e facendo riferimento anche a tabelle tarate annualmente in base ai risultati degli anni precedenti. Per approfondimento della materia si inviteranno gli allievi a partecipare all’attività sportiva del pomeriggio (su base volontaria). Per ciò che riguarda gli argomenti teorici, saranno proposte agli allievi delle verifiche scritte a risposta multipla con allegata la tabella di valutazione. Le attività potranno essere svolte in palestra e/o al di fuori dell'edificio scolastico: percorsi ciclabili, centro storico, aree fluviali, campo scuola di atletica leggera, piscina coperta e scoperta, campi di tennis, campi da calcio a 5 e da calcio, piste di pattinaggio a rotelle e su ghiaccio, palestre di roccia, aree attrezzate per la pratica dell'Orienteering. Strumenti didattici: il libro "Vivere lo sport” – Ed. Atlas; quando occorre: mezzi audiovisivi, dispense e documentazioni scritte per eventuali approfondimenti e collegamenti interdisciplinari. Mod. 23 Rev. a.s. 13-14 I.I.S. BIANCHIVIRGINIO PIANO DI LAVORO PREVENTIVO DEL DOCENTE Pag. 2 di 3 Fotocopie. Per il recupero delle prove teoriche, si proporrà una seconda prova sugli stessi argomenti, per le prove pratiche si terrà conto del livello di partenza, dei risultati della classe, dell’impegno dell’allievo durante le esercitazioni. 4. ARTICOLAZIONE E SCANSIONE TEMPORALE DEI CONTENUTI CULTURALI Argomento PRATICA Test d’ingresso: Cooper e velocità Atletica: corsa di resistenza esercizi di stretching, andature atletiche esercizi di scioltezza ed esercitazioni per l’impostazione della staffetta *Giochi sportivi: conoscenza dei fondamentali individuali (passaggio, tiro, palleggio). Basket (da 3/3 al 5/5) – Pallavolo: schiacciata e muro – schemi di attacco e di difesa. Calcio a 5. *Saranno utilizzati palloni soft Ginnastica: esecuzione di saltelli a ritmi diversificati anche con piccoli attrezzi, ripasso dei pre-acrobatici conosciuti (capovolte, candela, salti), rincorsa e battuta pari, superamento della cavallinaPercorso di valutazione dei C.S. – Esercitazioni con la musica Orienteering: riconoscimento ed esecuzione di un percorso segnato Pattinaggio su ghiaccio: possibilità di svolgere due lezioni presso la pista di p.za Europa ( costo a carico delle famiglie) Tecniche di riequilibrio posturale, di rilassamento e massaggi: due lezioni di Yoga, due lezioni di massaggio Shiatsu, una lezione di tai-Chi, una lezione sul Training autogeno e altre tecniche di rilassamento Corso di tennis, previo sondaggio ( costo a carico delle famiglie) Maternità e paternità responsabile: un incontro con un’ostetrica dell’ASL di Savigliano. Periodo settembre/ottobre novembre/dicembre febbraio/aprile novembre/aprile marzo/aprile maggio/giugno dicembre/febbraio novembre/maggio aprile/maggio Si provvederà a dare indicazioni adatte alla prevenzione degli infortuni all’inizio di ogni modulo didattico che durerà 4/6 ore TEORIA Una volta al mese per max 2h: Basket: fondamentali individuali e regole fondamentali Pallavolo: schiacciata e muro- schemi di gioco Atletica: le corse e la staffetta Il sistema nervoso – Le capacità coordinative - Tecniche di rilassamento e di massaggio – Tecniche di movimento alternative – le dipendenze e il doping – possibilità di svolgere percorsi teorici in collegamento con le altre discipine Conoscenze: elementi tecnici e capacità di esecuzione Competenze: capacità di trasferire le conoscenze in altri ambiti Mod. 23 Rev. a.s. 13-14 I.I.S. BIANCHIVIRGINIO PIANO DI LAVORO PREVENTIVO DEL DOCENTE Pag. 3 di 3 5. CRITERI DI VALUTAZIONE INTERMEDI E FINALI (fatte salve le indicazioni del Dipartimento, il docente nel rispetto della normativa vigente, espliciterà i criteri con i quali perverrà alla formulazione del giudizio intermedio e finale) I criteri delle valutazioni intermedie saranno forniti di volta in volta agli allievi, seguendo opportune tabelle. La valutazione finale terrà conto dei risultati delle prove pratiche tenendo conto del livello di partenza dell’allievo, del miglioramento in itinere, dei risultati delle prove teoriche, del raggiungimento degli obiettivi trasversali, della partecipazione all’attività sportiva. DATA DI PRESENTAZIONE 30/10/2013 Il Docente ___________________________ Il Dirigente Scolastico ___________________________ Mod. 23 Rev. a.s. 13-14 I.I.S. BIANCHIVIRGINIO PIANO DI LAVORO PREVENTIVO DEL DOCENTE ANNO SCOLASTICO CLASSE DISCIPLINA DOCENTE Pag. 1 di 3 2013/2014 V-D EDUCAZIONE VISIVA GALLO GRAZIA Gli elementi in ingresso alla progettazione del servizio sono: • Programmi curricolari; • Esigenze del territorio, degli studenti e delle famiglie; • Programmazione didattica dell’anno precedente; • Prove di ingresso (ove necessarie); • Metodologie didattiche disponibili per l’utilizzo. *************************** 1. FINALITÀ EDUCATIVE, OBIETTIVI DIDATTICI, NUMERO DI VERIFICHE PER QUADRIMESTRE, GRIGLIE DI VALUTAZIONE (si fa riferimento alla programmazione comune di materia e/o di dipartimento sottoscritta con i colleghi interessati, a meno di variazioni specifiche adeguatamente motivate) Con riferimento ai programmi ministeriali ed al Piano di lavoro di Dipartimento, le finalità educative fanno riferimento ai principi educativi inerenti alla fruizione e produzione di opere artistiche, sottolineando l’inscindibilità tra produzione intellettuale e pratica; nonché allo sviluppo di un atteggiamento logico-creativo nell’approccio al problem solving. Sono previsti progetti a carattere multi e pluridisciplinari. Le verifiche si ipotizzano in un numero non inferiore a tre per quadrimestre. 3. MODALITÀ E STRUMENTI DIDATTICI PER L’APPRENDIMENTO, IL RECUPERO E L’APPROFONDIMENTO FAVORIRE Nella proposizione di forme di didattica individualizzata, si propende a stimolare i processi critici e creativi, nella consapevolezza dell’importanza vitale del lavoro di ricerca. Ove necessario saranno attuati corsi di recupero in itinere. Sono previsti interventi di approfondimento; tenuto conto dei contenuti del programma viene proposto nell’ambito di questo argomento un modulo di ore da definirsi in ambito extracurricolare sul tema della copia dal vero del modello vivente , già sperimentato come progetto nello scorso anno. Il libro di testo utilizzato è “Il linguaggio dell’arte”- Volume C – autrice: Elena Tornaghi 4. ARTICOLAZIONE E SCANSIONE TEMPORALE DEI CONTENUTI CULTURALI Argomento Periodo Le discipline artistiche, basandosi principalmente su esperienze pratiche, a volte richiedono tempistiche lunghe ed elasticità nelle scadenze per ottenere livelli di apprendimento unitari. Il compito assegnato alla classe, all’interno dello stesso argomento, può presentare e articolare ambiti di difficoltà diversificata per soggetto indagato e per tecnica utilizzata. L’assimilazione dei contenuti non Mod. 23 Rev. a.s. 13-14 I.I.S. BIANCHIVIRGINIO PIANO DI LAVORO PREVENTIVO DEL DOCENTE Pag. 2 di 3 termina con l’applicazione di un’unica esperienza pratica, ma è il risultato di molteplici “esperimenti” pratico-visivi, a volte anche individuali, in un ottica di circolarità di esperienze. Ricerca ed approfondimenti con continue riprese del programma richiedono, a volte e a seconda delle criticità, tempi anche lunghi per una completa, consapevole e positiva maturazione delle conoscenze del soggetto. Ragion per cui, proprio a causa della natura delle discipline artistiche, una scansione modulare, ma soprattutto verticale, raggiunta attraverso unità didattiche inflessibili, creerebbero forti criticità. Altro fattore da tenere in grande considerazione per una flessibilità della programmazione, sono le collaborazioni con gli Enti esterni e i concorsi grafici (argomenti che hanno da sempre interessato e coinvolto il nostro Istituto). Le richieste di cooperazione, per la loro stessa natura e per le tempistiche assegnateci, sono impossibili da ordinare e richiedono, a volte, la sospensione o l’alterazione della normale programmazione. LE TECNICHE ARTISTICHE Conoscenze: -­‐ le principali funzioni del disegno -­‐ i materiali e gli strumenti utilizzabili per disegnare -­‐ i materiali, i supporti e i procedimenti operativi fondamentali delle tecniche pittoriche tradizionali -­‐ leganti e solventi delle principali tecniche pittoriche -­‐ i procedimenti di base relativi alla stampa a rilievo, in cavo ed in piano. -­‐ i materiali e le tecniche scultoree tradizionali La programmazione non segue un andamento verticale. Competenze: -­‐ saper utilizzare le tecniche grafiche sperimentate -­‐ saper utilizzare le tecniche pittoriche sperimentate -­‐ sapere come si conduce un’incisione a tecnica secca -­‐ saper riconoscere materiali e tecniche -­‐ saper valutare i risultati espressivi legati all’utilizzo delle tecniche (anche scultoree) IL DISEGNO DAL VERO Conoscenze: -­‐ il concetto di proporzione -­‐ i canoni proporzionali più utilizzati nella rappresentazione della figura umana Mod. 23 Rev. a.s. 13-14 I.I.S. BIANCHIVIRGINIO PIANO DI LAVORO PREVENTIVO DEL DOCENTE Pag. 3 di 3 -­‐ le modalità di conduzione del segno nella ricerca espressiva -­‐ i principali riferimenti grafici attinti dalla storia dell’arte Competenze: -­‐ saper impostare una copia dal vero -­‐ saper riprodurre le corrette proporzioni del soggetto della rappresentazione -­‐ saper leggere ed interpretare la volumetria dei soggetti rappresentati nel corretto rapporto chiaroscurale -­‐ saper disegnare i fondamentali volumi nell’analisi della miologia superficiale del corpo umano. -­‐ 5. CRITERI DI VALUTAZIONE INTERMEDI E FINALI (fatte salve le indicazioni del Dipartimento, il docente nel rispetto della normativa vigente, espliciterà i criteri con i quali perverrà alla formulazione del giudizio intermedio e finale) I criteri di valutazione formativi e sommativi, fanno fede ai seguenti valori: aderenza al tema, rispetto dei tempi e vincoli dati. Si fa riferimento alla griglia di valutazione di Dipartimento. Sono previste verifiche orali, scritte, grafiche e scritto-grafiche nel rispetto delle esigenze degli allievi DSA. DATA DI PRESENTAZIONE 6/10/2013 Il Docente ___________________________ Il Dirigente Scolastico ___________________________ Mod. 23 Rev. a.s. 13-14 I.I.S. BIANCHIVIRGINIO PIANO DI LAVORO PREVENTIVO DEL DOCENTE ANNO SCOLASTICO CLASSE MATERIA DOCENTE Pag. 1 di 3 2013/2014 VD FILOSOFIA Maria Concetta Bongiovanni Gli elementi in ingresso alla progettazione del servizio sono: • Programmi curricolari; • Esigenze del territorio, degli studenti e delle famiglie; • Programmazione didattica anno precedente; • Prove di ingresso (ove necessarie); • Metodologie didattiche disponibili per l’utilizzo; • Attrezzature e materiali disponibili o da proporre per l’acquisto. *************************** 1. Finalità educative, obiettivi didattici, verifiche, griglie di valutazione Si fa riferimento alla programmazione comune di dipartimento sottoscritta con i colleghi interessati. 2. • • • • • Metodologia, materiali e sussidi didattici Lezioni frontali Lezioni partecipate Discussioni libere Utilizzo di strumenti massmediali Ricerche individuali e/o di gruppo 1. Situazione di partenza/necessità (eventuale) di completamento o ripasso del programma dell’anno precedente. La situazione di partenza non necessita attività di ripasso nello specifico. 2. • • • • • • • • Contenuti il romanticismo Schopenhauer Kierkegaard e l’esistenzialismo il positivismo di Comte Nietzsche Bergson il materialismo: Marx la rivoluzione psicanalitica e Freud • almeno due nuclei tematici specifici del percorso liceale artistico e musicale Filosofia e Arte:Il sentimento tragico dell'esistenzialismo nell'espressionismo tedesco Filosofia e Arte:Inconscio e immaginazione nella ricerca artistica dei surrealisti • Su questi contenuti fondamentali vengono quindi individuati i seguenti obiettivi minimi • Schopenhauer: Mod. 23 Rev. 3 I.I.S. BIANCHIVIRGINIO • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • PIANO DI LAVORO PREVENTIVO DEL DOCENTE Pag. 2 di 3 la vita come volontà e rappresentazione Kierkegaard: il concetto di angoscia i tre stadi di esistenza il concetto di sofferenza universale Marx: il materialismo storico il concetto di merce il concetto di plus-valore Positivismo: Comte: la legge dei tre stadi Nietzsche: nascita della tragedia apollineo e dionisiaco la morte di Dio il concetto di morale Freud: la teoria psicanalitica Totem e tabù le topichee 1. Obiettivi disciplinari: in relazione alla programmazione curricolare saranno conseguiti i seguenti obiettivi in termini di conoscenze/competenze Conoscenze § Conoscenza del pensiero e del messaggio filosofico degli Autori dell’Ottocento e del Novecento § Conoscenza di alcuni problemi filosofici § Conoscenza del pensiero degli Autori dal Positivismo al dibattito contemporaneo § Conoscenza della terminologia specifica delle materie Capacità/competenze: § Capacità di comprensione del libro di testo § Capacità di lettura, analisi e comprensione di testi § Capacità di individuazione e di analisi dei problemi filosofici § Capacità di ordinare i concetti acquisiti in un quadro organico, realizzando processi di sintesi § Consolidamento del metodo di lavoro § Capacità di utilizzare la terminologia specifica § Capacità di elaborare risposte a quesiti filosofici, sul modello della 3° prova dell’Esame di Stato 1. Criteri di valutazione intermedi e finali Si fa riferimento alla programmazione comune di dipartimento sottoscritta con i colleghi interessati. DATA DI PRESENTAZIONE _______/______/_______ Il Docente Il Dirigente Scolastico Mod. 23 Rev. 3 I.I.S. BIANCHIVIRGINIO ___________________________ PIANO DI LAVORO PREVENTIVO DEL DOCENTE Pag. 3 di 3 ___________________________ Mod. 23 Rev. 3 I.I.S. BIANCHIVIRGINIO PIANO DI LAVORO PREVENTIVO DEL DOCENTE Pag. 1 di 4 2013/14 5D FISICA BERTOLA ELISABETTA ANNO SCOLASTICO CLASSE DISCIPLINA DOCENTE Gli elementi in ingresso alla progettazione del servizio sono: • Programmi curricolari; • Esigenze del territorio, degli studenti e delle famiglie; • Programmazione didattica dell’anno precedente; • Prove di ingresso (ove necessarie); • Metodologie didattiche disponibili per l’utilizzo. *************************** 1. FINALITÀ EDUCATIVE, OBIETTIVI DIDATTICI, NUMERO DI VERIFICHE PER QUADRIMESTRE, GRIGLIE DI VALUTAZIONE Si fa riferimento al piano di lavoro del dipartimento di matematica e fisica del corrente anno scolastico. 3. MODALITÀ E STRUMENTI DIDATTICI PER L’APPRENDIMENTO, IL RECUPERO E L’APPROFONDIMENTO FAVORIRE In generale la metodologia usata sarà quella della lezione frontale. Verranno proposte alcune semplici esperienze in classe e visionati filmati con esperimenti più complessi. Si forniranno integrazioni al testo con schemi che sintetizzino particolari contenuti. Il recupero avverrà secondo le modalità previste dal dipartimento. 4. ARTICOLAZIONE E SCANSIONE TEMPORALE DEI CONTENUTI CULTURALI Argomento Periodo La carica elettrica a la legge di Coulomb Settembre Conoscenze Fenomeni elementari di elettrostatica: l’elettrizzazione per strofinio. Convenzioni sui segni delle cariche. Conduttori e isolanti. Il modello microscopico. L’elettrizzazione per contatto. La definizione operativa della carica. L’elettroscopio. L’unità di misura della carica nel SI e la carica elementare. La legge di Coulomb. L’elettrizzazione per induzione. La polarizzazione. Competenze Comprendere la differenza tra cariche positive e cariche negative, tra corpi elettricamente carichi e corpi neutri. Interpretare con un modello microscopico la differenza tra corpi conduttori e corpi isolanti. Usare in maniera appropriata l’unità di misura della carica. Mod. 23 Rev. a.s. 13-14 I.I.S. BIANCHIVIRGINIO PIANO DI LAVORO PREVENTIVO DEL DOCENTE Pag. 2 di 4 Calcolare la forza che si esercita tra corpi carichi applicando la legge di Coulomb. Saper distinguere la ridistribuzione della carica in un conduttore per induzione e in un isolante per polarizzazione. Ottobre Il campo elettrico Conoscenze Il vettore campo elettrico. Il campo elettrico prodotto da una carica puntiforme e da più cariche. Rappresentazione del campo elettrico attraverso linee di campo. Le proprietà delle linee di campo. Competenze Conoscere il concetto di campo elettrico e calcolarne il valore in funzione della carica che lo genera. Calcolare la forza agente su una carica posta in un campo elettrico. Disegnare le linee di campo per rappresentare il campo elettrico prodotto da una carica o da una distribuzione di cariche. Il potenziale elettrico Conoscenze L’energia potenziale elettrica. Il potenziale elettrico La differenza di potenziale. La relazione tra campo elettrico e differenza di potenziale. Novembre Competenze Comprendere il significato di potenziale e di differenza di potenziale. Individuare la direzione del moto spontaneo delle cariche prodotto da una differenza di potenziale. Modelli atomici Conoscenze Il modello di Thomson L'esperienza di Rutherford e il modello di Rutherford L'esperienza di Millikan Il modello di Bohr Novembre Competenze Comprendere il significato di un modello nella teoria atomica Conoscere l'evoluzione dei modelli atomici Conoscere i più significativi esperimenti nell'ambito della teoria atomica Dicembre Fenomeni di elettrostatica Conoscenze Distribuzione di carica sui conduttori in equilibrio elettrostatico Capacità di un conduttore Il condensatore piano. La capacità di un condensatore piano Competenze Conoscere la condizioni di equilibrio elettrostatico. Conoscere il valore del campo e del potenziale di un conduttore in equilibrio elettrostatico Saper valutare la capacità di un conduttore. Descrivere il condensatore piano e le sue caratteristiche. Gennaio La corrente elettrica continua Conoscenze Mod. 23 Rev. a.s. 13-14 I.I.S. BIANCHIVIRGINIO PIANO DI LAVORO PREVENTIVO DEL DOCENTE Pag. 3 di 4 Intensità della corrente elettrica. La corrente continua. I generatori di tensione. Elementi fondamentali di un circuito elettrico. Collegamenti in serie e in parallelo dei conduttori in un circuito elettrico. Leggi di Kirchhoff. La prima legge di Ohm. I resistori. Collegamento in serie e in parallelo di resistori. Competenze Comprendere il concetto di corrente elettrica. Confrontare le caratteristiche dei campi gravitazionale ed elettrico con particolare riferimento all’analogia tra dislivello e differenza di potenziale. Utilizzare in maniera corretta i simboli per i circuiti elettrici. Distinguere i collegamenti dei conduttori in serie e in parallelo. Conoscere i principi di Kirhooff e la prima legge di Ohm. Conoscere il concetto di resistenza elettrica. Conoscere i pericoli della corrente elettrica sul corpo umano. Spiegare il funzionamento di un resistore in corrente continua. Riconoscere le proprietà dei nodi. Calcolare la potenza dissipata per effetto Joule in un conduttore. La corrente elettrica nei metalli, nei liquidi, nei gas Conoscenze I conduttori metallici Velocità di deriva dell'elettrone La seconda legge di Ohm. La trasformazione dell’energia elettrica e la potenza dissipata. La corrente nei liquidi e nei gas. La conduzione nei gas. Febbraio Marzo Competenze Conoscere la seconda legge di Ohm Conoscere la dipendenza della resistività dalla temperatura. Comprendere i fenomeni che avvengono nelle soluzioni elettrolitiche. Spiegare come avvengono la ionizzazione e la conduzione in un gas. Marzo Fenomeni magnetici e il campo magnetico Conoscenze Fenomeni di magnetismo naturale. Attrazione e repulsione tra poli magnetici. Caratteristiche del campo magnetico. L’esperienza di Oersted e l’interazione tra magneti e correnti. L’esperienza di Faraday e le forze tra fili percorsi da corrente. La legge di Ampère. Definizione dell’Ampere. L’origine del campo magnetico. Intensità del campo magnetico e sua unità nel SI. Forza magnetica su un filo percorso da corrente. La forza su una carica in moto. Il campo magnetico di un filo rettilineo, di una spira e di un solenoide. Principi di funzionamento di un motore elettrico. L’elettromagnete. Aprile Competenze Confrontare le caratteristiche del campo magnetico e del campo elettrico. Rappresentare un campo magnetico disegnandone le linee di forza. Mod. 23 Rev. a.s. 13-14 I.I.S. BIANCHIVIRGINIO PIANO DI LAVORO PREVENTIVO DEL DOCENTE Pag. 4 di 4 Determinare direzione e verso di un campo magnetico prodotto da un filo percorso da corrente. Calcolare l’intensità della forza che si manifesta tra fili percorsi da corrente e la forza magnetica su un filo percorso da corrente. Spiegare l’ipotesi di Ampère. Calcolare la forza su una corrente e su una carica in moto. Determinare intensità, direzione e verso del campo magnetico prodotto da fili rettilinei e solenoidi percorsi da corrente. Comprendere il principio di funzionamento di un motore elettrico e di un elettromagnete. Maggio L'induzione elettromagnetica Conoscenze La corrente indotta. Il flusso del campo magnetico e il suo segno. La legge di Faraday-Neumann. La forza elettromotrice indotta. La legge di Lenz e il verso della corrente indotta. L’alternatore. Il trasformatore. Competenze Interpretare la legge di Lenz come conseguenza del principio di conservazione dell’energia. Descrivere i fenomeni di auto e mutua induzione. Descrivere il funzionamento dell’alternatore e il meccanismo di produzione della corrente alternata. Descrivere il funzionamento del trasformatore. 5. CRITERI DI VALUTAZIONE INTERMEDI E FINALI Le verifiche potranno essere di tipo scritto, orale o a test (a risposta multipla o a risposta aperta). Verrà utilizzata tutta la scala numerica per i voti. La valutazione del primo quadrimestre sarà data dalla media dei voti nelle varie tipologie. Durante il secondo quadrimestre e comunque non oltre il 30 aprile verrà effettuata, se necessaria, una verifica di recupero sugli argomenti del 1° quadrimestre la valutazione della quale, se di esito positivo, sostituirà la media delle valutazioni del 1° quadrimestre. La valutazione finale verrà fatta sulla base di una media ponderata fra la media delle valutazioni del 1° quadrimestre (peso 1) e la media della valutazioni del 2° quadrimestre (peso 2). Per la formulazione del giudizio e l'assegnazione del voto numerico si fa riferimento al piano di lavoro del Dipartimento. DATA DI PRESENTAZIONE 31 / 10 / 13 Il Docente Elisabetta Bertola Il Dirigente Scolastico ___________________________ Mod. 23 Rev. a.s. 13-14 I.I.S. BIANCHIVIRGINIO PIANO DI LAVORO PREVENTIVO DEL DOCENTE ANNO SCOLASTICO 2013/2014 CLASSE 5D DISCIPLINA Lingua e civiltà inglese DOCENTE DESMERO Marina Pag. 1 di 3 Gli elementi in ingresso alla progettazione del servizio sono: • Programmi curricolari; • Esigenze del territorio, degli studenti e delle famiglie; • Programmazione didattica dell’anno precedente; • Prove di ingresso (ove necessarie); • Metodologie didattiche disponibili per l’utilizzo. *************************** 1. FINALITÀ EDUCATIVE, OBIETTIVI DIDATTICI, NUMERO DI VERIFICHE PER QUADRIMESTRE, GRIGLIE DI VALUTAZIONE Per le finalità educative e gli obiettivi didattici si fa riferimento alla programmazione dipartimentale. Nel corso dell’anno scolastico si effettueranno tre prove scritte e due prove orali, come concordato a livello dipartimentale. Si utilizzeranno le griglie di valutazione adottate nell’anno scolastico 2012/2013 per le classi quinte. 3. MODALITÀ E STRUMENTI DIDATTICI PER L’APPRENDIMENTO, IL RECUPERO E L’APPROFONDIMENTO FAVORIRE Mod. 23 Rev. a.s. 13-14 I.I.S. BIANCHIVIRGINIO PIANO DI LAVORO PREVENTIVO DEL DOCENTE Pag. 2 di 3 Metodologie Per l’acquisizione di strutture e funzioni linguistiche di base: lezione frontale, lavoro a coppie /gruppi, lavoro individuale. Per lo speaking: giochi di simulazione e di ruolo, conversazioni, dibattiti, brevi relazioni individuali o di gruppo. Per la lettura: esercizi di lettura veloce e intensiva, elaborazione di schede e mappe cognitive, analisi del testo. Per la comprensione orale: ascolto di cassette e CD, brani da film, canzoni, programmi televisivi. Per la scrittura: redazione di appunti e schede, brevi messaggi, lettere personali, testi a carattere espositivo e argomentativo, brevi testi di carattere espressivo. Attività integrate, che coinvolgono tutte le abilità linguistiche, in situazioni ‘reali’. Attività interdisciplinari per l’acquisizione dei linguaggi specifici (micro lingua). Strumenti Libri di testo, materiale autentico, materiali da Internet, cassette, CD, video, materiali aggiuntivi per le microlingue (relativi allo specifico dei licei artistico), dizionari bi e mono-lingue, persone di madrelingua quando possibile. Recuperi Si prevedono interventi di recupero in itinere, se necessari. 4. ARTICOLAZIONE E SCANSIONE TEMPORALE DEI CONTENUTI CULTURALI Argomento -­‐ Periodo Conoscenze: LITERATURE AND ART module 1 : Romanticism and Nature settembre-ottobre-novembre module 2: Work and Alienation novembre-dicembre module 3: Wars and Dictatorship gennaio-febbraio-marzo module 4: A new perception of time and reality marzo-aprile-maggio La letteratura verrà integrata con analisi visive di opere artistiche attinenti alle tematiche studiate e concordate con il docente di storia dell’arte. -­‐ Competenze: § relazionare su argomenti studiati ; § enucleare, dai testi analizzati, le tematiche affrontate dagli Mod. 23 Rev. a.s. 13-14 I.I.S. BIANCHIVIRGINIO PIANO DI LAVORO PREVENTIVO DEL DOCENTE Pag. 3 di 3 autori; § riassumere i punti salienti di un brano letterario; § dedurre il significato di parole, anche obsolete e arcaiche, dal contesto; § esprimere un giudizio elementare su brani letterari; § saper collocare le opere letterarie nel loro contesto storicosociale; § integrare le competenze linguistiche con quelle inerenti l’indirizzo specifico del corso di studi. 2. CRITERI DI VALUTAZIONE INTERMEDI E FINALI Per le prove orali si terrà conto sia della scioltezza e correttezza espositiva, sia della conoscenza di argomenti e contenuti trattati. Saranno valutati anche il grado di comprensione delle domande, la correttezza formale, lessicale e di registro, la pronuncia e l’intonazione. Si lavorerà sull’accertamento delle conoscenze, competenze e capacità per abituare gli studenti alla valutazione dell’Esame di Stato. Per le prove scritte si terrà conto della correttezza grammaticale, della ricchezza lessicale, dello spelling, della capacità di produrre e sintetizzare in lingua straniera. Si è valuterà anche la capacità di progettare ed organizzare i testi e la capacità di elaborare gli argomenti in modo personale.. Per la valutazione sommativa si terrà conto del livello di partenza di ogni singolo studente, dell’atteggiamento che si è dimostrato nei confronti della disciplina e delle attività proposte in classe, della puntualità nell’assolvimento dei compiti e dei progressi conseguiti in base alle proprie potenzialità. Il voto sarà reso trasparente coinvolgendo gli alunni nella valutazione della propria performance (autovalutazione). Per gli allievi che seguono una programmazione semplificata o individualizzata le prove saranno personalizzate così come le griglie di valutazione (leggi 104/92 e 170/2010). DATA DI PRESENTAZIONE : 28 ottobre 2013 Il Docente ___________________________ Il Dirigente scolastico _____ _______________________ Mod. 23 Rev. a.s. 13-14 I.I.S. BIANCHIVIRGINIO PIANO DI LAVORO PREVENTIVO DEL DOCENTE Pag. 1 di 4 2013/14 5D MATEMATICA BERTOLA ELISABETTA ANNO SCOLASTICO CLASSE DISCIPLINA DOCENTE Gli elementi in ingresso alla progettazione del servizio sono: • Programmi curricolari; • Esigenze del territorio, degli studenti e delle famiglie; • Programmazione didattica dell’anno precedente; • Prove di ingresso (ove necessarie); • Metodologie didattiche disponibili per l’utilizzo. *************************** 1. FINALITÀ EDUCATIVE, OBIETTIVI DIDATTICI, NUMERO DI VERIFICHE PER QUADRIMESTRE, GRIGLIE DI VALUTAZIONE Si fa riferimento al piano di lavoro del dipartimento di matematica e fisica del corrente anno scolastico. 3. MODALITÀ E STRUMENTI DIDATTICI PER L’APPRENDIMENTO, IL RECUPERO E L’APPROFONDIMENTO FAVORIRE In generale la metodologia usata sarà quella della lezione frontale. Si farà riferimento al testo sia per la teoria, sia per gli esercizi. Si forniranno integrazioni con schemi che sintetizzino particolari contenuti e si amplierà la scelta di esercizi, utilizzando altri testi. Il recupero avverrà secondo le modalità previste dal dipartimento. 4. ARTICOLAZIONE E SCANSIONE TEMPORALE DEI CONTENUTI CULTURALI Argomento Le funzioni Conoscenze Dalla relazione alla funzione Le funzioni Dominio e codominio di una funzione Rappresentazione di una funzione Funzioni composte Funzioni inverse Determinazione del dominio di una funzione Periodo Settembre / Ottobre Competenze saper individuare le variabili dipendenti e quelle indipendenti saper individuare il legame funzionale tra di esse saper individuare le caratteristiche delle funzioni dal grafico saper determinare il dominio di una funzione I limiti e la continuità delle funzioni Novembre/Dicembre Conoscenze Cenni di topologie Introduzione intuitiva al concetto di limite Mod. 23 Rev. a.s. 13-14 I.I.S. BIANCHIVIRGINIO PIANO DI LAVORO PREVENTIVO DEL DOCENTE Pag. 2 di 4 Formalizzazione secondo le quattro tipologie Teoremi sui limiti (unicità, permanenza del segno e confronto) Operazioni con i limiti Definizione di continuità Continuità delle funzioni elementari Continuità delle funzioni composte ed inverse Limiti fondamentali Forme indeterminate Discontinuità di una funzione Asintoti (orizzontali, verticali, obliqui) Grafico probabile di una curva Competenze Comprendere la nozione intuitiva di limite e la formalizzazione del concetto di limite Conoscere i teoremi sui limiti Saper calcolare i limiti Saper utilizzare i limiti per comprendere il comportamento di una funzione Saper intuire l’andamento delle funzioni agli estremi del campo di esistenza e nei punti che non appartengono a tale insieme Saper determinare le equazioni degli asintoti Saper rappresentare graficamente i risultati ottenuti Saper determinare le eventuali intersezioni della funzione con l’asintoto orizzontale o obliquo Continuità - discontinuità Conoscenze definizione di continuità di una funzione in un punto, in un intervallo proprietà delle operazioni tra funzioni continue continuità delle funzioni elementari teorema della permanenza del segno continuità delle funzioni composte teorema di Weierstrass teorema di esistenza degli zeri teorema di Bolzano invertibilità, monotonia, continuità definizione di discontinuità classificazione dei punti di discontinuità Gennaio/Febbraio Competenze saper stabilire se una funzione è continua in un punto, in un intervallo, nel suo dominio distinguere i vari tipi di discontinuità conoscere ed applicare le proprietà delle funzioni individuare gli intervalli di continuità di alcune classi di funzioni Derivate Conoscenze Il problema delle tangenti Definizione di derivata Significato geometrico della derivata Continuità e derivabilità: i punti di non derivabilità Derivate di funzioni elementari L’algebra delle derivate Derivata di una funzione composta e di una funzione inversa Applicazioni delle derivate: equazione della tangente e della normale a una curva principali applicazioni alla fisica Marzo Mod. 23 Rev. a.s. 13-14 I.I.S. BIANCHIVIRGINIO PIANO DI LAVORO PREVENTIVO DEL DOCENTE Pag. 3 di 4 Competenze saper definire il concetto di derivata saper interpretare geometricamente una derivata saper operare con le derivate saper utilizzare il calcolo differenziale in contesti diversi saper inquadrare storicamente l’evoluzione del concetto di derivata Applicazioni del calcolo di derivate Conoscenze Teoremi di Rolle e di Lagrange: enunciato, dimostrazione e interpretazione geometrica Criterio di derivabilità di una funzione Regola di De l’Hospital: enunciato e applicazione Aprile Competenze conoscere i teoremi fondamentali del calcolo differenziale sapere applicare i teoremi fondamentali del calcolo differenziale saper verificare le condizioni di applicabilità dei teoremi saper calcolare i limiti con la regola di De l’Hospital Massimi, minimi e flessi Conoscenze crescenza e decrescenza di una funzione definizione di massimo e minimo condizione necessaria per l’esistenza di massimi e minimi condizione sufficiente per l’esistenza di massimi e minimi relativi metodo delle derivate successive Concavità, convessità, punti di flesso Maggio Competenze saper studiare la derivata prima e seconda di una funzione e ricavare da essa informazioni importanti per la funzione saper riconoscere massimi e minimi (relativi ed assoluti) di una funzione individuare ed analizzare i punti critici di una funzione saper riconoscere e determinare i flessi di una funzione saper calcolare la tangente inflessionale saper sintetizzare le informazioni ottenute in un grafico 5. CRITERI DI VALUTAZIONE INTERMEDI E FINALI Le verifiche potranno essere di tipo scritto, orale o a test (a risposta multipla o a risposta aperta). Verrà utilizzata tutta la scala numerica per i voti. La valutazione del primo quadrimestre sarà data dalla media dei voti nelle varie tipologie. Durante il secondo quadrimestre e comunque non oltre il 30 aprile verrà effettuata, se necessaria, una verifica di recupero sugli argomenti del 1° quadrimestre la valutazione della quale, se di esito positivo, sostituirà la media delle valutazioni del 1° quadrimestre. La valutazione finale verrà fatta sulla base di una media ponderata fra la media delle valutazioni del 1° quadrimestre (peso 1) e la media della valutazioni del 2° quadrimestre (peso 2). Per la formulazione del giudizio e l'assegnazione del voto numerico si fa riferimento al piano di lavoro del Dipartimento. DATA DI PRESENTAZIONE 31 / 10 /13 Il Docente Il Dirigente Scolastico Mod. 23 Rev. a.s. 13-14 I.I.S. BIANCHIVIRGINIO Elisabetta Bertola PIANO DI LAVORO PREVENTIVO DEL DOCENTE Pag. 4 di 4 ___________________ Mod. 23 Rev. a.s. 13-14 I.I.S. BIANCHIVIRGINIO PIANO DI LAVORO PREVENTIVO DEL DOCENTE ANNO SCOLASTICO CLASSE DISCIPLINA DOCENTE Pag. 1 di 8 2013/2014 5D Religione cattolica prof. Antonio Delogu Gli elementi in ingresso alla progettazione del servizio sono: • Programmi curricolari; • Esigenze del territorio, degli studenti e delle famiglie; • Programmazione didattica dell’anno precedente; • Prove di ingresso (ove necessarie); • Metodologie didattiche disponibili per l’utilizzo. *************************** 1. FINALITÀ EDUCATIVE, OBIETTIVI DIDATTICI, NUMERO DI VERIFICHE PER QUADRIMESTRE, GRIGLIE DI VALUTAZIONE (si fa riferimento alla programmazione comune di materia e/o di dipartimento sottoscritta con i colleghi interessati, a meno di variazioni specifiche adeguatamente motivate) Finalità educative. Lo studio della religione cattolica: • promuove, attraverso un’adeguata mediazione educativo-didattica, la conoscenza della concezione cristiano-cattolica del mondo e della storia, come risorsa di senso per la comprensione di sé, degli altri e della vita; • a questo scopo, affronta la questione universale della relazione tra Dio e l’uomo, la comprende attraverso la persona e l’opera di Gesù Cristo e la confronta con la testimonianza della Chiesa della storia; • in tale orizzonte, offre contenuti e strumenti per una riflessione sistematica sulla complessità dell’esistenza umana nel confronto aperto tra cristianesimo e altre religioni, fra cristianesimo e altri sistemi di significato; • nell’attuale contesto multiculturale, mediante la propria proposta, promuove tra gli studenti la partecipazione ad un dialogo autentico e costruttivo, educando all’esercizio della libertà in una prospettiva di giustizia e di pace. Nell’ambito del Dipartimento di Scienze Umane, all’interno del sub-dipartimento di religione, filosofia e diritto sono stati individuate le seguenti finalità educative comuni: § promuovere il pieno sviluppo della personalità degli alunni in vista della formazione dell’uomo e del cittadino; § far acquisire la capacità di esercitare una riflessione critica sulle diverse forme del sapere, sulle loro condizioni di possibilità e sul loro senso, cioè sul loro rapporto con la totalità dell’esperienza umana; Mod. 23 Rev. a.s. 13-14 I.I.S. BIANCHIVIRGINIO § § PIANO DI LAVORO PREVENTIVO DEL DOCENTE Pag. 2 di 8 far acquisire la capacità di pensare per modelli diversi e di individuare alternative possibili, anche in rapporto alla richiesta di flessibilità nel pensare che nasce dalla rapidità delle attuali trasformazioni scientifiche e tecnologiche; rendere capaci di affrontare criticamente i pregiudizi e gli stereotipi da e verso gli altri. Obiettivi didattici. L’alunno deve essere in grado di: § individuare ed analizzare problematiche significative della realtà contemporanea, considerate nella loro complessità; § individuare analogie e differenze tra concetti, modelli, metodi delle diverse discipline; § maturare una corretta capacità di confronto tra le diverse culture; § cogliere con chiarezza ed esattezza i concetti propri delle discipline, esprimere i contenuti con termini ed espressioni appropriate in rapporto al linguaggio proprio della materia, ed anche da un punto di vista linguistico generale; § presentare con sufficiente chiarezza le informazioni sui vari temi trattati; § prestare attenzione alla multidisciplinarietà dei temi trattati, evitando una preparazione frammentaria e settoriale; § rielaborare personalmente e in gruppo i contenuti affrontati; § distinguere dalla propria opinione critica le tesi presenti negli autori e nelle tematiche affrontate. In particolare, come risulta dalla Intesa tra il MIUR e la CEI sulle indicazioni didattiche per l'insegnamento della religione cattolica nelle scuole del secondo ciclo di istruzione, siglata il 28 giugno 2012, al termine dell’intero percorso di studio lo studente sarà in grado di: § sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all’esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale; § cogliere la presenza e l’incidenza del cristianesimo nella storia e nella cultura per una lettura critica del mondo contemporaneo; § utilizzare consapevolmente le fonti autentiche della fede cristiana, interpretandone correttamente i contenuti, secondo la tradizione della Chiesa, nel confronto aperto ai contributi di altre discipline e tradizioni storico-culturali. Numero di verifiche per quadrimestre. Nel corso dell'anno potrebbe essere svolta una verifica scritta per quadrimestre. Sono comunque strumento principale di verifica sia le interrogazioni vere e proprie che gli interventi spontanei o sollecitati dal docente nell’ambito della lezione. Griglie di valutazione Nell’IRC la valutazione presenta caratteristiche particolari in quanto nella pagella non viene espressa attraverso un voto decimale, ma: • si esprime attraverso la seguente scala: o insufficiente: corrisponde ai voti da 1 a 5; o sufficiente: corrisponde al voto 6; Mod. 23 Rev. a.s. 13-14 I.I.S. BIANCHIVIRGINIO • PIANO DI LAVORO PREVENTIVO DEL DOCENTE Pag. 3 di 8 o buono: corrisponde al voto 7; o distinto: corrisponde al voto 8; o ottimo: corrisponde al voto 9; o eccellente: corrisponde al voto 10; scaturisce da un voto di profitto (che segue i criteri di valutazione concordati con i docenti delle materie umanistiche) e da un giudizio sulla partecipazione e sull’interesse. Per quanto riguarda il profitto, i criteri di valutazione per le prove orali di religione sono quelli riportati nella seguente tabella: voto giudizio corrispondente 1 2 Completa indisponibilità ad essere valutato. Disponibilità alla valutazione ed immediata rinuncia. Assenza di informazioni fondamentali, incomprensione dei concetti fondamentali, gravissime lacune sul piano linguistico-espositivo. Mancanza di informazioni fondamentali e lacune in quelle secondarie. Vistosa confusione sui concetti basilari. Errori marcati sul piano espositivo. L’alunno riconosce il senso generale del messaggio, senza possedere però una visione d’insieme. L’esposizione, benché comprensibile, non è corretta, chiara, coerente. Le sue conoscenze sono frammentarie. L’alunno riconosce il senso generale del messaggio, la sua produzione è sufficientemente corretta, anche se il linguaggio è elementare, ripetitivo e manca talvolta di coesione. Le informazioni sono minime, manca qualunque tipo di elaborazione al di là del dato referenziale. L’alunno riconosce e comprende il messaggio nelle sue componenti, la sua produzione è corretta e chiara, il linguaggio è semplice. L’elaborazione non è approfondita, non è analitica, è priva di elementi personali. Le sue conoscenze sono ampie, anche se non ancora complete. L’alunno comprende messaggi di vario genere in tutte le loro componenti. La sua produzione è corretta e chiara, il linguaggio è ricco e articolato, l’elaborazione è approfondita e arricchita da elementi di riflessione personale. La preparazione è completa. L’alunno comprende ed elabora autonomamente messaggi corretti, coerenti ed approfonditi. La preparazione è completa ed arricchita da apporti che vanno al di là del programma. Il linguaggio, adeguato e preciso, è personalmente rielaborato. Attraverso le conoscenze acquisite, esposte con grande padronanza logica e linguistica, l’alunno rivela capacità di promuovere con autonomia e responsabilità la propria maturazione umana e culturale, vivendo l’esperienza scolastica come base e stimolo per l’arricchimento delle proprie abilità e conoscenze. 3 4 5 6 7 8 9 10 Riguardo alle prove scritte di religione, poiché tali prove accertano esclusivamente la conoscenza dei contenuti sotto verifica, la valutazione in decimi (o frazioni di decimi) deriva direttamente dal punteggio complessivamente ottenuto (con domande che possono avere valori differenziati, a seconda del loro quoziente di difficoltà o di importanza, ma la differenza di punteggio, tra una domanda e l’altra, non dovrà essere eccessivamente esasperata: nel caso, ad ogni quesito si assegnerà un punteggio variabile da un minimo di 0,25 punti ad un massimo di un punto). I voti di profitto verranno assegnati con una valutazione ponderata, assumendo una scala da 1 a 5, dove il valore 1 si riferisce a situazioni con difficoltà minima (compito svolto a casa, risposta a domandina veloce in classe, relazione scritta svolta in gruppo), il valore 3 si riferisce a situazioni con difficoltà media (prova strutturata o semistrutturata, interrogazione programmata su una parte ristretta del programma, relazione scritta prodotta in autonomia) e il valore 5 si riferisce a situazioni con difficoltà alta (prova a risposte aperte, interrogazione anche programmata ma su un’ampia parte del programma, relazione scritta presentata alla classe), mentre i valori intermedi svolgono funzione di raccordo tra le situazioni sopra definite. Mod. 23 Rev. a.s. 13-14 I.I.S. BIANCHIVIRGINIO PIANO DI LAVORO PREVENTIVO DEL DOCENTE Pag. 4 di 8 Per quanto riguarda la partecipazione, si segue la seguente scala di valutazione: -­‐ gravemente insufficiente: disturba il normale svolgimento della lezione; sempre “assente” dal vivo delle lezioni; -­‐ insufficiente: si limita a “prestare attenzione” (interpellato, risponde per nulla o a -­‐ sufficiente: fatica); partecipa passivamente alle lezioni; partecipa saltuariamente in modo attivo alle lezioni; prende appunti -­‐ buono: durante le lezioni, anche se in maniera disorganica e senza saperli connettere correttamente fra loro; utilizza in modo corretto gli appunti presi; visiona e studia il materiale didattico distribuito dall’insegnante; partecipa sovente in -­‐ distinto: modo attivo alle lezioni; in aggiunta a quanto sopra, interviene molto sovente in modo -­‐ ottimo: propositivo e costruttivo; in aggiunta a quanto sopra, elabora personalmente il programma -­‐ eccellente: svolto, anche ampliandolo con ricerche personali. Per quanto riguarda l’interesse, si segue la seguente scala di valutazione: -­‐ gravemente insufficiente: insofferenza nei confronti della materia; interesse totalmente assente; -­‐ insufficiente: interesse sporadico e poco consistente; -­‐ sufficiente: interesse sporadico ma consistente; -­‐ buono: interesse frequente e consistente; -­‐ distinto: interesse continuo e consistente; -­‐ ottimo: interesse altissimo e costante. -­‐ eccellente 3. MODALITÀ E STRUMENTI DIDATTICI PER L’APPRENDIMENTO, IL RECUPERO E L’APPROFONDIMENTO FAVORIRE Nell’ambito dello studio delle religioni, agli alunni verrà fornita una piccola antologia di brani digitalizzati tratti dai relativi testi sacri; gli stessi verranno letti e commentati in classe. Verranno inoltre consegnate schede esplicative e/o testi di approfondimento, che andranno ad integrare il testo scolastico, purtroppo eccessivamente sintetico al riguardo (come tutti i testi scolastici in commercio). Per tutti gli argomenti trattati in classe verrà indicata un’ampia bibliografia, di cui una parte verrà presentata direttamente durante le lezioni. Verranno inoltre indicati agli alunni titoli di films e documentari pertinenti gli argomenti in questione. Se possibile, in alcune lezioni verranno proiettati in classe documentari (integralmente o in parte) ritenuti particolarmente significativi per la comprensione degli argomenti trattati. All’inizio di ogni lezione verrà svolto un veloce riepilogo della lezione precedente, sotto forma di mini-interrogazione, in modo da favorirne l’assimilazione da parte degli alunni. Gli alunni verranno invitati ad elaborare ricerche personali sugli argomenti trattati in classe e a presentarle in orario di lezione. Mod. 23 Rev. a.s. 13-14 I.I.S. BIANCHIVIRGINIO PIANO DI LAVORO PREVENTIVO DEL DOCENTE Pag. 5 di 8 Nell’ambito delle lezioni si favorirà la partecipazione degli alunni sotto forma di discussione, al fine di favorire la comprensione critica degli argomenti trattati. Nel corso dell’anno scolastico si accoglieranno proposte di temi di discussione da parte degli alunni, purché inerenti l’ambito disciplinare e svolti in modo da favorire un apprendimento critico. 4. ARTICOLAZIONE E SCANSIONE TEMPORALE DEI CONTENUTI CULTURALI Argomento Filosofia della religione Conoscenze: -­‐ elementi fondamentali della teodicea filosofica; -­‐ il male nell’AT: il libro di Giobbe; -­‐ il problema del male nella riflessione di Agostino di Ippona; -­‐ Hegel: il “venerdì santo speculativo”; -­‐ Marx: la religione come “oppio”; -­‐ Freud: la religione come “illusione”; -­‐ Nietzsche: la “morte di Dio” (con lettura di passi scelti dal “Così parlò Zarathustra”) -­‐ Gadamer: l’approccio ermeneutico all’intera esistenza umana; -­‐ Vito Mancuso: il “principio-passione”. Periodo settembre / ottobre + marzo / maggio Competenze: -­‐ riconoscere le linee di contrasto fra cultura moderna europea e cristianesimo tradizionale; -­‐ comprendere i presupposti del rinnovamento teologico conciliare e post-conciliare. L’ebraismo contemporaneo Conoscenze: -­‐ il chassidismo -­‐ l’ebraismo yiddish -­‐ la kabbalah -­‐ l’ebraismo di fronte alla Shoah -­‐ la questione palestinese ottobre / novembre Competenze: -­‐ prendere consapevolezza della complessità del fenomeno religioso; -­‐ conoscere le diverse prospettive del fatto religioso; -­‐ riconoscere la valenza culturale della religione; -­‐ conoscere la religione ebraica in alcune sue espressioni. Mod. 23 Rev. a.s. 13-14 I.I.S. BIANCHIVIRGINIO PIANO DI LAVORO PREVENTIVO DEL DOCENTE Il pluralismo religioso (sul testo secondario) Conoscenze: -­‐ Ambito 2, cap. 4: Dialogo (pag. 84-91) o Il cristianesimo e il dialogo; o I dialoghi interreligiosi. -­‐ Ambito 3, cap. 1: Cittadinanza / Uguaglianza (pag. 94-105) o Il concetto moderno di cittadinanza; o La cittadinanza nelle società multiculturali; o Modelli di cittadinanza; o Che cosa tiene unita una società solidale. -­‐ Ambito 3, cap 2: Comunità o Comunità religiose monoteistiche e diritti sacri; o Diritti sacri e rapporto con la politica; o Il futuro delle comunità religiose: il riconoscimento reciproco. -­‐ Ambito 3, cap. 4: Identità / Diversità (pag. 130-139) o Mutamento e identità; o L’identità nel mondo contemporaneo; o Identità individuale e collettiva; o Identità e religione -­‐ Ambito 3, cap 7: religione civile (pag. 162-173) o Presupposti storici e forme della religione civile; o La religione civile francese; o La religione civile americana; o La sacralizzazione della politica negli Stati Uniti; o La religione civile in Europa; o Il cristianesimo fondamento dell’Europa? -­‐ Ambito 3, cap. 8: Il sincretismo (pag. 174-185) o Origini del termine sincretismo; o Il termine sincretismo nello studio delle religioni; o Forme diverse di sincretismo; o Sincretismo spontanei; o Sincretismi programmatici; o Sincretismo conseguenza di acculturazione; o Sincretismo simbiotici; o Dialogo interreligioso e sincretismo; o Fattori che producono situazioni di sincretismo; o Sincretismo: pericolo o opportunità? Pag. 6 di 8 dicembre Competenze: -­‐ prendere consapevolezza della complessità del fenomeno religioso; -­‐ conoscere le diverse prospettive del fatto religioso; -­‐ riconoscere la valenza culturale della religione; -­‐ conoscere i fondamenti del dialogo inter-religioso. La teologia contemporanea gennaio Mod. 23 Rev. a.s. 13-14 I.I.S. BIANCHIVIRGINIO PIANO DI LAVORO PREVENTIVO DEL DOCENTE Pag. 7 di 8 Conoscenze: -­‐ il pensiero di Raimon Panikkar nei suoi elementi fondamentali -­‐ cenni sulla teologia di genere, con lettura di brani da Jeannine Gramick e Joan Chittister -­‐ cenni sulla teologia femminista, con lettura di brani di Adriana Valerio e Mary Hunt -­‐ elementi fondamentali della teologia della liberazione Competenze: -­‐ prendere consapevolezza della complessità del fenomeno religioso; -­‐ conoscere le diverse prospettive del fatto religioso; -­‐ riconoscere la valenza culturale della religione; -­‐ conoscere i fondamenti del dialogo inter-religioso; -­‐ conoscere alcune espressioni contemporanee del cristianesimo nel suo dirsi in modo riflesso Shintoismo Conoscenze: -­‐ cenni sulla peculiarità della cultura giapponese -­‐ i miti cosmogonici -­‐ il pantheon scintoista -­‐ le credenze fondamentali -­‐ il culto, i luoghi sacri, le feste religiose, i testi sacri -­‐ l’escatologia scintoista -­‐ lettura di testi da “Hagakure” gennaio/ febbraio Competenze: -­‐ prendere consapevolezza della complessità del fenomeno religioso; -­‐ cogliere il senso ed il valore del fatto religioso nella sua globalità; -­‐ conoscere le religioni orientali. Storia della Chiesa: dal “Sillabo” al concilio Vaticano II Conoscenze: -­‐ il “Syllabus” di Pio IX: il contesto storico, i presupposti teologici, le conseguenze ecclesiali e socio-culturali (con lettura del testo) -­‐ il concilio Vaticano I: il contesto storico – il dogma dell’infallibilità pontificia -­‐ il concilio Vaticano II: il contesto storico ed ecclesiale – i preparativi – lo svolgimento – le Costituzioni Dogmatiche – la riforma liturgica marzo / aprile Competenze: Mod. 23 Rev. a.s. 13-14 I.I.S. BIANCHIVIRGINIO -­‐ -­‐ -­‐ PIANO DI LAVORO PREVENTIVO DEL DOCENTE Pag. 8 di 8 conoscere lo sviluppo della Chiesa cristiana nei secoli; conoscere il cristianesimo; conoscere i fondamenti del dialogo ecumenico. La Chiesa Ortodossa Conoscenze: -­‐ cenni storici sullo scisma d’Oriente -­‐ lineamenti fondamentali della Chiesa Ortodossa maggio Competenze: -­‐ conoscere lo sviluppo della Chiesa cristiana nei secoli; -­‐ conoscere il cristianesimo; -­‐ conoscere i fondamenti del dialogo ecumenico. 5. CRITERI DI VALUTAZIONE INTERMEDI E FINALI (fatte salve le indicazioni del Dipartimento, il docente nel rispetto della normativa vigente, espliciterà i criteri con i quali perverrà alla formulazione del giudizio intermedio e finale) Il giudizio intermedio sarà attribuito comparando l'interesse e la partecipazione dimostrati nell'ambito delle lezioni del primo quadrimestre con il profitto conseguito nell'ambito della prova scritta e delle interrogazioni orali ed effettuando una media ragionata fra tali valutazioni. Il giudizio finale terrà conto, oltre che delle valutazioni del secondo quadrimestre, dell'eventuale miglioramento o peggioramento registrato fra il primo e il secondo quadrimestre. DATA DI PRESENTAZIONE: 11 / 11 / 2013 Il Docente ___________________________ Il Dirigente Scolastico ___________________________ Mod. 23 Rev. a.s. 13-14 I.I.S. BIANCHIVIRGINIO PIANO DI LAVORO PREVENTIVO DEL DOCENTE ANNO SCOLASTICO CLASSE DISCIPLINA DOCENTE Pag. 1 di 6 2013-2014 5D Storia dell’arte Enrico Perotto Gli elementi in ingresso alla progettazione del servizio sono: • Programmi curricolari; • Esigenze del territorio, degli studenti e delle famiglie; • Programmazione didattica dell’anno precedente; • Prove di ingresso (ove necessarie); • Metodologie didattiche disponibili per l’utilizzo. *************************** 1. FINALITÀ EDUCATIVE, OBIETTIVI DIDATTICI, NUMERO DI VERIFICHE PER QUADRIMESTRE, GRIGLIE DI VALUTAZIONE (si fa riferimento alla programmazione comune di materia e/o di dipartimento sottoscritta con i colleghi interessati, a meno di variazioni specifiche adeguatamente motivate) I principi fondamentali di riferimento per l’insegnamento della disciplina storico-artistica sono incentrati innanzitutto sulla considerazione storica di ciò che è stato considerato “arte” in epoche e culture della storia dell’uomo. Da sempre è esistita una volontà di fare arte, di promuoverla pubblicamente e di conservarla, prima in collezioni private e poi in pubblici musei. Parlare di arte significa prendere coscienza di una speciale abilità creativa che è stata un potente fattore di comunicazione e di scambio, di celebrazione delle divinità e culto dei morti, di esaltazione politica di stati, città e grandi personaggi, di conoscenza visiva del mondo naturale. Oltre che essere considerata intrinsecamente una straordinaria finestra sul mondo del soprannaturale, l’arte è da intendersi come un’attività umana produttrice di forme percepibili e intelligibili, oppure è da ricondurre alle forme prodotte dall’attività artistica. La storia dell’arte così si presenta prima di tutto come la storia della produzione di oggetti speciali, espressioni di un linguaggio formale tecnicamente esemplare ed esteticamente vitale, realizzati in un determinato contesto storico e in un particolare luogo geografico. In secondo luogo, la storia dell’arte coincide con la storia della critica d’arte, o dei giudizi di valore. Come ha indicato Giulio Carlo Argan, infatti, un’opera (o un oggetto) è opera d’arte (o oggetto d’arte) «solo in quanto la coscienza che la recepisce la giudica tale. La storia dell’arte, dunque, non è tanto una storia di cose quanto una storia di giudizi di valore. In quanto ogni storia è una storia di valori, benché connessi o inerenti a fatti, il contributo della storia dell’arte alla storia della civiltà è fondamentale e indispensabile» (G. C. Argan, M. Fagiolo, Guida a la storia dell’arte. Firenze, Sansoni, 1974, p. 8). In terzo luogo, la storia dell’arte è la storia di un linguaggio in perpetua evoluzione, di cui ogni opera è, volta per volta, la singola unità espressiva, che si unisce e si integra con le altre che l’hanno preceduta, contribuendo alla costruzione di un quadro storico complesso di valori estetici e culturali in continuo divenire. Un’indagine storica adeguata implica di compiere una lettura completa dell’oggetto artistico, che gli alunni devono essere in grado di sostenere progressivamente, a partire dal momento iniziale dell’approccio, per così dire, sensoriale con la disciplina, in cui va favorito il contatto visivo, il più possibile diretto, con le opere d’arte, e in cui poter far esperire sensazioni ed emozioni di fronte ad esse. In un secondo momento, si può passare a sviluppare negli alunni la capacità di esplorazione conoscitiva di un’opera d’arte da condurre in tre direzioni: 1) domandandosi come sia stata eseguita (analisi del suo aspetto materiale); 2) domandandosi che cosa rappresenti (analisi dell’aspetto iconografico); 3) domandandosi quale funzione socio-culturale abbia guidato la sua esecuzione (analisi e valutazione dei suoi significati iconologici, culturali ed espressivi). Dunque, il percorso di studio storico-artistico ha lo scopo generale di permettere agli alunni di comprendere, conoscere e interpretare il valore artistico espresso da una particolare categoria di oggetti prodotti dal lavoro umano. Gli alunni che si avvicineranno alla disciplina dovranno essere in grado, al termine del loro iter scolastico, di riconoscere il valore artistico di un oggetto partendo dalla sua configurazione visiva, ovvero dalla sua forma. Una forma è ciò che si percepisce, è un messaggio destinato ad essere percepito. Il passo successivo si appunterà sul riconoscimento delle forme come elementi dotati di significato. In ultimo, si dovranno dimostrare capacità di saper identificare un oggetto come «oggetto d’arte», vale a dire di saper formulare un giudizio di valore compiuto, attraverso prove di analisi complessive del sistema storico-artistico (analisi dell’oggetto; studio dell’artista; analisi della fruizione) e sviluppando, al contempo, una padronanza minima del Mod. 23 Rev. a.s. 13-14 I.I.S. BIANCHIVIRGINIO PIANO DI LAVORO PREVENTIVO DEL DOCENTE Pag. 2 di 6 linguaggio della critica d’arte. Finalità educative: • sviluppo di sensibilità e interessi in ambito artistico e del “piacere” estetico • conoscenza, rispetto e tutela del patrimonio artistico, con particolare riguardo a quello italiano e del territorio di appartenenza • costruzione e rafforzamento di un metodo di studio liceale • sviluppo di abilità di ricerca disciplinare e pluri/interdisciplinare • acquisizione di competenze progettuali (progetto come metodo di lavoro) • acquisizione di competenze di analisi e di sintesi dei fenomeni artistici, onde superare approcci impressionistici • acquisizione di capacità di trasferimento delle abilità di lettura delle immagini in abilità di produzione di immagini • comprensione del rapporto tra passato e presente in ambito artistico Obiettivi didattici: • Conoscenze: - di autori e opere dal Rinascimento al Manierismo (obiettivo minimo) - di fatti storici e culturali contestuali - di costanti e/o varianti stilistiche all’interno di detti periodi - della geografia artistica di detti periodi - delle linee essenziali della storiografia artistica di riferimento - delle principali teorie estetiche di riferimento • Capacità e competenze: - saper riconoscere, analizzare, classificare valori formali e stilistici (obiettivo minimo) - saper riconoscere il soggetto iconografico delle immagini (obiettivo minimo) - saper riconoscere attributi iconografici, allegorie, simboli, metafore - saper interpretare i significati intrinseci ed estrinseci delle opere a livello iconologico - saper contestualizzare opere, artisti, movimenti - saper integrare le conoscenze disciplinari nei vari campi espressivi - saper decodificare brani semplici di letteratura artistica dei periodi considerati - saper esporre per iscritto e oralmente con pertinenza, ordine, chiarezza e correttezza linguistica - saper rispondere con pertinenza, correttezza e ordine a quesiti scritti - saper rispondere a test strutturati 3. MODALITÀ E STRUMENTI DIDATTICI PER L’APPRENDIMENTO, IL RECUPERO E L’APPROFONDIMENTO FAVORIRE Metodologie: - lezioni frontali - lettura e commento in classe del manuale in adozione - schemi, riassunti, mappe - ricognizione iniziale e periodica dei prerequisiti - puntualizzazione degli ultimi argomenti svolti - interazione didattica tra allievi e tra allievi e docente - strutturazione schede riassuntive - analisi su specifici strumenti audiovisivi e multimediali - interventi didattici sul territorio (ove ritenuti formativi) Strumenti: - libro di testo - appunti dell’insegnante ove necessario - articoli, recensioni, testi critici - utilizzo di supporti informatici per la visualizzazione di immagini - filmati e documentari - visite di istruzione a mostre e musei di Cuneo e Milano - viaggio di istruzione di tre giorni a Firenze Mod. 23 Rev. a.s. 13-14 I.I.S. BIANCHIVIRGINIO PIANO DI LAVORO PREVENTIVO DEL DOCENTE Pag. 3 di 6 4. ARTICOLAZIONE E SCANSIONE TEMPORALE DEI CONTENUTI CULTURALI Argomento Periodo Manuale in adozione: a) C. Bertelli, La storia dell’arte, vol. 4: Dal Barocco all’Art Nouveau, MilanoTorino, Pearson, 2011 UNITÀ 26 – Postimpressionismo, Secessioni, Art Nouveau Georges Seurat e il Salon des Indépendants. Tecnica: l’uso del colore nel pointillisme. L’”armonia parallela” di Paul Cézanne. Paul Gauguin e la Scuola di Pont-Aven. Ricezione: il fascino del giapponismo. Vincent Van Gogh: reale e interiorità. Declinazioni del Simbolismo. Gustave Moreau. Odillon Redon. Pierre Puvis de Chauvanne. Arnold Böcklin. Ferdinand Hodler. Iconografia: la scultura nel secondo Ottocento I Nabis. Maurice Denis. Pierre Bonnard. Focus: Rousseau il Doganiere. Il Divisionismo italiano. Gaetano Previati. Giovanni Segantini. Emilio Longoni. Giuseppe Pellizza da Volpedo. Le nuove tendenze in Belgio: Ensor e Khnopff. Edvard Munch e la Secessione di Berlino. Lovis Corinth. Käthe Kollwitz. La Secessione di Monaco. Adolf Hölzel. Franz von Stuck. Vasilij Kandinskij. Declinazioni dell’Art Nouveau in Europa. L’Art Nouveau in Belgio. Victor Horta. Henry van de Velde. Lo stile Métro di Guimard a Parigi. I maestri dell’arte applicata. Émile Gallé. René Lalique. Auguste Perret introduce l’uso del cemento armato. In Scozia Mackintosh rinnova nei materiali e nelle forme la tradizione locale. In Italia si diffonde il Liberty. Raimondo D’Aronco. Pietro Fenoglio. Ernesto Basile. Focus. L’architettura di fine secolo in Catalogna e in Olanda. Antoni Gaudí. Hendrik Petrus Berlage. La Secessione viennese e lo Jugenstil in Germania. Joseph Maria Olbrich. Koloman Moser. Gustav Klimt. Otto Wagner. Joseph Hoffmann. Adolf Loos. August Endell. Manuale in adozione: b) C. Bertelli, La storia dell’arte, vol. 5: Novecento e oltre, Milano-Torino, Pearson, 2010 settembre/ottobre 2013 ottobre 2013 ottobre/novembre 2013 UNITÀ 27 – Le Avanguardie storiche e le diverse vie della Modernità. Il colore come forma ed espressione. L’esperienza dei fauves. L’autonomia espressiva di Henri Matisse. Die Brücke e l’Espressionismo in Europa. Focus: Parigi e Berlino, capitali dell’arte. L’Espressionismo austriaco assume toni estetizzanti. Egon Schiele. Oskar Kokoschka. Il Cavaliere azzurro. Vasilj Kandinskij e Franz Marc. Il percorso dell’astrazione in Kandinskij e Klee. Estetica: Kandinskij teorico. L’architettura espressionista. La scomposizione cubista Il Cubismo di Picasso e Braque. Estetica: il flusso di coscienza in arte. Il Cubismo oltre Braque e Picasso. Tecnica: il collage. novembre 2013 novembre/dicembre 2013 Mod. 23 Rev. a.s. 13-14 I.I.S. BIANCHIVIRGINIO PIANO DI LAVORO PREVENTIVO DEL DOCENTE Pag. 4 di 6 Focus: scomporre il movimento attraverso la fotografia. La riprogettazione del mondo: il Futurismo. I protagonisti del Futurismo. Umberto Boccioni. Carlo Carrà. Giacomo Balla. Iconografia: Materia di Umberto Boccioni. La linea alternativa alle Avanguardie. La Scuola di Parigi. Costantin Brancusi: la scultura come essenza della realtà. Amedeo Modigliani: purezza formale e penetrazione psicologica. dicembre 2013 UNITÀ 28 – La svolta della guerra e la trasformazione dei linguaggi. L’Avanguardia russa Il Suprematismo di Kazimir Malevič. Estetica: un promotore di forme nuove: El Lissitzkij. Vladimir Tatlin e il Costruttivismo. Iconografia: il Monumento alla III Internazionale di Tatlin Mondrian, il Neoplasticismo e il Bauhaus. Piet Mondrian: verso l’astrazione. “De Stijl” e il Neoplasticismo. Il neoplasticismo in architettura. Walter Gropius e il Bauhaus. Ricezione: studiare al Bauhaus. La vicenda dadaista. Il Cabaret Voltaire e il Dadaismo a Zurigo. Il Dadaismo in Germania. Tecnica: il fotomontaggio. Duchamp, sperimentatore di linguaggi. Iconografia: il Grande Vetro. Il Dadaismo a New York. Francis Picabia. Man Ray. L’esperienza della Metafisica. Giorgio de Chirico e la Metafisica. Estetica: De Chirico e il recupero dell’antico. UNITÀ 29 – Ritorno all’ordine e continuità delle Avanguardie Una diversa interpretazione della realtà: il Surrealismo. I protagonisti dell’arte surrealista. Max Ernst. André Masson. Yves Tanguy. Juan Miró. Il Surrealismo “paranoico” di Salvador Dalí. Focus: moda e arte contemporanea. La misteriosa surrealtà di René Magritte. Focus: L’arte degenerata nella Germania nazista. La maturità di Picasso. Iconografia: Guernica: la storia e la politica in un’opera d’arte. Arte del Messico: il fenomeno del Muralismo e la pittura di Frida Kahlo. Gli Stati Uniti tra realismo e astrazione. Arte e società: Cinema e avanguardia. dicembre 2013 dicembre 2013/gennaio 2014 gennaio 2014 gennaio/febbraio 2014 febbraio 2014 UNITÀ 30 – L’arte nel secondo dopoguerra L’Espressionismo astratto. Jackson Pollock e la galassia dell’Action Painting. Hans Hofmann. Arshile Gorky. Robert Motherwell. Willelm De Kooning. Franz Kline. Mark Tobey. Sam Francis. Mark Rothko e la Color Field painting. Adolf Gottlieb. Clyfford Still. Barnett Newman. Mod. 23 Rev. a.s. 13-14 I.I.S. BIANCHIVIRGINIO PIANO DI LAVORO PREVENTIVO DEL DOCENTE Focus: Peggy Guggenheim: una vita per l’arte. Estetica: Astrazione post-pittorica. Oltre la forma: Informale, Art brut, CoBra, Spazialismo. L’informale in Europa. Jean Fautrier. Jean Dubuffet. Antoni Tàpies. Wols. Hans Hartung. Georges Mathieu. Jean Bazaine. Estetica: una forma d’arte spontanea: l’Art brut. L’Informale In Italia. Giuseppe Capogrossi. Alberto Burri. Emilio Vedova. Ennio Morlotti. Ettore Colla. Leoncillo Leonardi. Mirko Basaldella. Focus: Un Collettivo Internazionale: Cobra. Lucio Fontana e lo Spazialismo. Estetica: gli scritti teorici dello Spazialismo. UNITÀ 31 – Centralità del reale e nuovi linguaggi I nuovi realismi. Il ritorno alla figura nel secondo dopoguerra. Francis Bacon. Graham Sutherland. Lucien Freud. Henry Moore. Focus: il male di vivere nelle opere di Giacometti. Il Realismo in Italia tra figurazione e astrazione. Renato Guttuso. Giulio Turcato. Renzo Vespignani. Bruno Munari. Il New Dada americano. Robert Rauschenberg. Jasper Johns. Il Nouveau Réalisme. Yves Klein. Arman. César. Daniel Spoerri. Mimmo Rotella. Jean Tinguely. Focus: l’arte provocatoria di Piero Manzoni. I movimenti pop. La Pop art in Gran Bretagna. La Pop art negli Stati Uniti. Roy Lichtenstein. Andy Warhol. Claes Oldenburg. Tom Wesselmann. George Segal. Focus: Andy Warhol, la Factory e la Business art. La diffusione della Pop art in Italia. Mario Schifano. Franco Angeli. Tano Festa. Il corpo come nuovo medium. L’Azionismo e la Body art. Estetica: Gilbert & George, sculture viventi. Happening e Fluxus. Allan Kaprow. Ben Vautier. Nam June Paik. Focus: nuove esperienze dal Giappone: il gruppo Gutai. Le Neoavanguardie tra gli anni sessanta e settanta. Optical art, Arte Cinetica e Arte Programmata. Il Minimalismo. Donald Judd. Robert Morris. Carl Andre. Dan Flavin. Estetica: L’arte Processuale. L’arte Povera. Giulio Paolini. Luciano Fabro. Alighiero Boetti. Pino Pascali. Jannis Kounellis. Michelangelo Pistoletto. Mario Merz. Giuseppe Penone. La Land art. Robert Smithson. Walter De Maria. James Turrel. Richard Long. Focus: Christo: dall’oggetto al paesaggio. Pag. 5 di 6 febbraio/marzo 2014 marzo 2014 marzo/aprile 2014 aprile 2014 aprile 2014 aprile/maggio 2014 maggio 2014 maggio 2014 5. CRITERI DI VALUTAZIONE INTERMEDI E FINALI (fatte salve le indicazioni del Dipartimento, il docente nel rispetto della normativa vigente, espliciterà i criteri con i quali perverrà alla formulazione del giudizio intermedio e finale) Le verifiche nelle classi del Liceo Artistico sono sia scritte che orali. Le prime possono configurarsi in forma strutturata (test a scelta multipla, vero/falso, abbinamenti, completamento) o semistrutturata o ancora in forma di domande aperte. Per quanto riguarda le misurazioni, i docenti stabiliscono di volta in volta le voci delle singole misurazioni, come anche la scala in cui calcolare la prova (decimi o centesimi). Consegne: viene stabilito che la valutazione delle prove orali venga comunicata tempestivamente all’allievo, con commento esplicativo; per le verifiche scritte la consegna e spiegazione degli errori deve avvenire entro 15 gg. dalla prova e, comunque, prima di una ulteriore prova. Seguirà la correzione della prova e la spiegazione degli errori. Per quanto riguarda le valutazioni finali (in occasione della pagella scolastica), oltre al profitto reale si tiene conto dell’interesse, la partecipazione, i progressi in itinere. Ogni docente indicherà in modo chiaro e dettagliato i criteri per le valutazioni quadrimestrali. Mod. 23 Rev. a.s. 13-14 I.I.S. BIANCHIVIRGINIO PIANO DI LAVORO PREVENTIVO DEL DOCENTE Pag. 6 di 6 Criteri Le verifiche hanno come principale finalità quella di rendere consapevoli gli studenti del grado di conoscenza raggiunto e delle capacità e competenze acquisite. Al docente danno indicazioni sulla rispondenza della classe e dei singoli allievi all’azione didattica, suggerendo eventuali correzioni nella programmazione. Le verifiche sono generalmente stabilite all’inizio (prerequisiti) e al termine di U.D. o di moduli (nuove acquisizioni), ma possono rendersi necessarie anche all’interno di tali unità. Ogni verifica presenta precisi e specifici obiettivi relazionati al lavoro svolto e di cui si vuole verificare l’apprendimento. Essi sono resi espliciti agli studenti all’atto della verifica. Modalità • • • • controlli orali brevi a inizio lezione (verifica di conoscenze) c. 3/4 interrogazioni orali all’anno (verifica di conoscenze, capacità, competenze) almeno 1 verifica scritta bimestrale, del tipo: *schedatura di immagini (riconoscimento e descrizione) * test strutturati * risposte aperte indicazione esplicita di obiettivi, modalità, criteri di valutazione della verifica Misurazioni La misurazione delle singole verifiche viene effettuata in centesimi. - da 20 a 100 centesimi per le verifiche orali - da 10 a 100 centesimi per le verifiche scritte Per le Quantificazioni, si rinvia al Piano di Lavoro di Dipartimento. DATA DI PRESENTAZIONE 30/10/2013 Il Docente Enrico Perotto Il Dirigente Scolastico ___________________________ Mod. 23 Rev. a.s. 13-14