guida alla preparazione del progetto di laboratorio. il

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Facoltà di Architettura. Università di Parma
anno accademico 2007-2008
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA II B
GUIDA ALLA PREPARAZIONE DEL PROGETTO DI LABORATORIO.
IL PROGETTO DI UN EDIFICIO COLLETTIVO
ELABORATI DA PRESENTARE:
o
IL CAHIER DE VOYAGE:
un diario di studio personale, formato A4 oppure A3, non in altri formati, con indicati in prima pagina in
maiuscolo: LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA II B, nome docente, nomi collaboratori, anno
accademico, denominazione dell'esercitazione, data di inizio, nome studente, n° matricola, tema individuale e luogo
di progetto. Testi scritti a mano; eventuali aggiunte di tavole interne devono essere di formato in multipli di A3 o
A4, accluse, fissate e piegate a bandiera. Evitare pagine bianche.
Il carnet viene portato in aula ogni giorno di lezione del Laboratorio, sarà monitorato periodicamente
dalla docenza.
ELEMENTI DA INSERIRE NELLA DOCUMENTAZIONE DEL DIARIO DI STUDIO:
1) Le ragioni della scelta del luogo di progetto.
Dalla considerazione del ruolo dell’edificio collettivo come uno dei principali nuovi centri della vita di un luogo
all’esperienza individuale di un luogo vissuto o individuato. Storia, Analisi e Caratteristiche del luogo di progetto.
Verificarne l’identità culturale, sociale e locale. Sequenza di immagini scelte, corredata da definizioni di spazi o
luoghi, da testimonianze e ricordi personali di viaggio e da riferimenti a scene significative ricavate da testi letterari
o da films.
2) L’edificio collettivo assunto come caso di studio. Il tema scelto (la corte o il borgo o il lotto urbano). Ipotesi di
programma funzionale.
La collocazione rispetto alla forma urbana. Rapporto con gli edifici esistenti. Tre distinti aspetti da mettere in luce:
l’istituzione, la qualità architettonica, le scelte tipologiche. Dati dimensionali.
3) La cultura architettonica. I caratteri singolari di casi di studio scelti.
Confronti con un "corpus" di esempi ideati o realizzati appartenenti alla stessa tradizione tipologica o topologica. Va
sempre motivata la scelta del campione di studio: un edificio realizzato di elevata qualità e complessità
architettonica. Un possibile criterio di scelta per l'individuazione dei casi di studio posti a confronto: - un'opera di
semplice impianto a testimonianza della fase iniziale (un’arcaico caso di svolta), - alcune realizzazioni della fase
matura (dei casi esemplari e costitutivi di una individuata tradizione tipologica o di un grande valore contestuale e
spaziale), - esempi diversi dove evidente è l'invenzione architettonica o la presenza di una forte personalità
d'autore. Il materiale di documentazione, per una puntuale verifica e comprensione, dovrebbe essere organizzato
nel seguente modo: - soggetto/titolo/autore/datazione, - una vista d'insieme come immagine di apertura, - un
succinto riassunto dei dati quantitativi, - i prospetti e le piante, con eventuale legenda, - le sezioni longitudinali e
trasversali, in scala nota, - foto o viste degli spazi pubblici interni ed esterni. Una impaginazione ordinata e
ripetitiva delle diverse schede contribuisce a facilitare il confronto tra architetture diverse.
Alla fine: un confronto in scala tra le planimetrie degli esempi studiati.
4) La nuova architettura di progetto. Il programma culturale e funzionale.
Precisazione di un'esigenza culturale e sociale attraverso la stesura di un programma funzionale e dimensionale che
prefiguri il nuovo edificio. Previsione delle funzioni che vi verranno collocate. A) accoglienza e residenza, riunione,
servizi per il pubblico, sala, scaloni d’onore, spazi aperti e spazi chiusi, interrelazioni tra il progetto e il luogo,
percorsi. B) direzione, amministrazione, ricerca, conservazione, biblioteca, sale principali, sale conferenze, servizi
per il personale, ingressi e scale di servizio. C) spiegazione, se presente nel progetto, dell’adozione di un preciso
modello tipologico.
Vanno decifrate le leggi dell'ordine astratto che assicurano la qualità spaziale del progetto: quali dimensioni, quale
principio compositivo in sezione, quale asse o assi di simmetria, quale modularità o tracciati regolatori, quali i
percorsi dello spazio pubblico, le diversità funzionali tra i piani principali, il ruolo del fronte principale e delle
facciate secondarie rispetto allo spazio urbano circostante, le tradizioni tipologiche a cui si rifanno i singoli temi
progettuali. Sono da evitare diagrammi e schemi con frecce. Sono auspicate brevi citazioni, ma anche slogan o
aforismi.
5) Momento interpretativo.
Una libera veduta d'insieme di sintesi del proprio progetto di Laboratorio, ovvero un elaborato interpretativo
(collage, prospettiva, composizione, o altro), espressione della propria sensibilità. Il formato è lo stesso del cahier
de voyage o come un suo multiplo, è inserito al suo interno. Il tema: La rappresentazione, attraverso il proprio
progetto, della nuova architettura, come parte di un frammento emblematico del paesaggio urbano, reale o
immaginario. Un giudizio in prima persona sull'esperienza compiuta, riunendo riflessioni provocate da incontri
didattici, scoperte, opinioni personali e proposte.
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o
LE TAVOLE DI PROGETTO:
gli elaborati progettuali richiesti saranno costituiti da minimo di tre tavole formato A0 (80x120), ad un massimo di
cinque tavole A0. Il tutto secondo le modalità proprie dei concorsi di architettura, quindi anche la presentazione grafica
sarà oggetto di giudizio.
Sarà fornito dal Laboratorio il materiale di base cartografico e una documentazione di supporto.
L’operazione di rilievo che con molta probabilità lo studente dovrà compiere sul sito di progetto (e sui manufatti
architettonici in esso presenti) sarà vista come un momento fondamentale del processo conoscitivo, attraverso la
misura, l’analisi delle parti costitutive, la contestualizzazione storico culturale, la verifica della consistenza sulla quale
successivamente operare.
ELABORATI PROGETTUALI:
- Impianto architettonico generale dell’area, stato di fatto e ipotesi progettuale: scala 1:1.000/1:500, planivolumetrico,
planimetria generale, prospetti, con la percezione del fronte/profilo o sezione del luogo attuale (devono esservi letti
l’andamento dei rilievi, l’estensione degli eventuali terrazzamenti, la presenza di strade o percorsi, le volumetrie degli
edifici esistenti, la presenza del verde, l’esatta individuazione del lotto di intervento).
- Planimetria generale di edifici e spazi aperti: scala 1: 500
- Planimetrie di tutti i piani edifici: scala 1: 200. È preferibile corredare di ombre le piante.
- Prospetti significativi: scala 1:200. I prospetti saranno corredati di ombre.
- Sezioni significative: scala 1:200 (massima cura per il profilo in sezione con l'indicazione delle quote. Valorizzare al
massimo la lettura tridimensionale degli spazi pubblici interni - portici, cortili, logge, passaggi, atrii e scale - attraverso
lo strumento della sezione trasversale e longitudinale). Le sezioni saranno corredate di ombre.
- Viste prospettiche e/o assonometriche degli interni e degli esterni (anche schizzate). Le assonometrie e gli spaccati
assonometrici saranno corredati di ombre.
- Particolari costruttivi significativi delle soluzioni e dei materiali, in scala adeguata e solo se ritenuti necessari.
- Modello volumetrico generale in scala 1/500 o 1/300.
- Modello plastico dell’edificio in scala 1/200.
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