Sociologia dei processi associativi e del terzo settore Prof. Lucia

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Sociologia dei processi associativi e del terzo settore
PROF. LUCIA BOCCACIN
OBIETTIVO DEL CORSO
I gruppi e le organizzazioni di volontariato, le cooperative sociali, le associazioni
prosociali, le fondazioni prosociali, afferiscono ad un’area sociale
convenzionalmente definita come “terzo settore”. Essa svolge un ruolo
fondamentale nella risposta ai bisogni sociali tradizionali ed emergenti presenti
nella società contemporanea.
Il corso intende offrire agli studenti le categorie sociologiche utili a comprendere
cosa sia il terzo settore, da quali processi sociali si origini, quale sia il suo apporto
distintivo alle dinamiche della società in particolare per quanto attiene
l’organizzazione dei servizi alla persona. Il corso presenterà, inoltre, alcuni
strumenti di lavoro finalizzati alla ricognizione delle reti sociali promosse dal terzo
settore e alla caratterizzazione dei servizi offerti.
PROGRAMMA DEL CORSO
Durante il corso si considereranno le principali teorie sul terzo settore come
fenomeno sociale rilevante. Particolare attenzione sarà riservata alla
differenziazione interna che lo caratterizza a livello organizzativo, culturale e
relazionale, al metodo di intervento utilizzato, alle attività realizzate e ai servizi
alla persona e alla famiglia offerti.
Saranno, inoltre, illustrate le forme di partnership sociale messe in atto tra il terzo
settore e gli altri attori pubblici, privati e appartenenti alle reti primarie, attraverso
le quali sono realizzate attività e servizi complessi che spesso costituiscono “buone
pratiche”, oggi a crescente diffusione.
BIBLIOGRAFIA
L. BOCCACIN, Terzo settore e partnership sociali: buone pratiche di welfare sussidiario, Vita e
Pensiero, Milano, 2009.
L. BOCCACIN, Partnership sociali e terzo settore: indiicaizoni dai dati di censimento Istat sulle
Istituzioni non profit, in M. ORLANDINI-N. ÅKERSTRØM ANDERSEN, Partnership e interfacce
regolative oltre il welfare state, “Sociologia e politiche sociali”, volume 18, 1, 2015, pp. 77102.
L. BOCCACIN., Il terzo settore in Italia: profili organizzativi e relazionali, “Sociologia e Politiche
sociali”, volume 18, 3, 2015, pp. 99-122.
P. TERENZII-L. BOCCACIN-R. PRANDINI (a cura di), Lessico della sociologia relazionale, Il Mulino,
Bologna, 2016, le seguenti voci: Associazione, Bene relazionale, Governance sociale, Politica
sociale, Privato sociale/Terzo settore, Reciprocità, Rete sociale, Reti informali, Schema AGIL,
Servizi sociali relazionali, Solidarietà, Stato sociale relazionale, Sussidiarietà, Welfare
relazionale, Welfare society.
Un testo a scelta tra i seguenti:
L. BOCCACIN, La sinergia della differenza. Un’analisi sociologica del terzo settore in Italia, Franco
Angeli, Milano, 1993.
P. DONATI-I. COLOZZI (a cura di), Terzo settore e valorizzazione del capitale sociale in Italia: luoghi e
attori, Franco Angeli, Milano, 2006.
G. ROSSI-L. BOCCACIN, Le identità del volontariato italiano. Orientamenti valoriali e stili di
intervento a confronto, Vita e Pensiero, Milano, 2006.
M.. ORLANDINI-N. ÅKERSTRØM ANDERSEN, Partnership e interfacce regolative oltre il welfare state,
“Sociologia e politiche sociali”, volume 18, 1, 2015.
L.BOCCACIN-A. ZIMMER, (a cura di), La morfogenesi del Terzo settore: approcci e prospettive
internazionali, “Sociologia e Politiche sociali”, volume 18, 3, 2015.
Per gli studenti stranieri:
H.K. ANHEIER-G. ROSSI-L. BOCCACIN (eds.), The Social Generative Action of the Third Sector.
Comparing International Experiences, Vita e Pensiero, Milano, 2008.
L. BOCCACIN (ed.), Third Sector, Partnerships and Social Outcome. The cases of Italy and Ireland,,
Vita e Pensiero, Milano, 2014
DIDATTICA DEL CORSO
Il corso si svolgerà sia attraverso lezioni in aula, sia attraverso momenti di tipo
esercitativo mediante l’utilizzo della piattaforma informatica Blackboard accessibile dal sito
Internet dell’Università Cattolica.
I lucidi illustrativi presentati nel corso delle lezioni saranno disponibili su tale
piattaforma.
METODO DI VALUTAZIONE
L’esame consiste in un colloquio orale sui temi trattati durante il corso.
I criteri di valutazione dei risultati di apprendimento fanno riferimento sostanzialmente
alle capacità dello studente di illustrare concetti,di esporre adeguatamente categorie di
analisi e metodi propri della sociologia e di giungere a una elaborazione personale e critica
dei contenuti del corso.
Inoltre, durante l’anno saranno proposte attività esercitative opzionali che, se svolte,
saranno considerate in sede di esame, andando a a sostituire il testo a scelta.
AVVERTENZE
Orario e luogo di ricevimento
Il prof. Lucia Boccacin riceve gli studenti il martedì dalle ore 12,00 presso il
Dipartimento di Sociologia (l.go Gemelli).
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