Testo argomentativo (3H)

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La donazione degli organi: un dono
I moderni progressi scientifici oggi consentono operazioni più che straordinarie, che
assicurano al paziente una qualità di vita migliore. Un esempio di questi è il
trapianto degli organi.
Il trapianto può essere fatto con organi interi o tessuti di persone decedute o ancora
vive.
Una buona percentuale di cittadini italiani, tra cui molti medici, sono contrari alla
donazione dei propri organi o degli organi di un parente.
Ma perché preferire lasciar morire altre persone pur di non donare un proprio
organo?
Fa ribrezzo l’idea di portar via un organo da un corpo deceduto, ma, in fondo, il
corpo non rimarrà per molto intatto. Alcuni medici, addirittura, si astengono
dall’operare pazienti in avanzato stadio terminale per motivi religiosi.
Eppure, molte religioni occidentali si dichiarano a favore della donazione e del
trapianto degli organi, essendo, il dono, atto d’amore verso il prossimo e,
soprattutto, verso la vita; un atto che racchiude in sé generosità, altruismo e
solidarietà. Non esistono ragioni filosofiche o etiche sufficienti a sminuire l’immenso
valore che racchiude in sé il gesto del donare!
Spesso, la scelta di un genitore che acconsente al prelievo di organi dal corpo di un
figlio deceduto viene vista come una scelta eroica o incomprensibile. Ma questo,
invece, dovrebbe essere visto come un gesto di “normale umanità”.
Il Centro Nazionale Trapianti spiega che tra i principali fattori di contrarietà alla
donazione degli organi ci sono la difficoltà di spiegazione della morte, la poca
lucidità del parente della persona deceduta e, ovviamente, la disinformazione in
questo campo.
Per favorire la donazione degli organi occorrerebbe, perciò, promuovere una
campagna non tanto pubblicitaria quanto “culturale”, a partire dalle scuole e dalle
famiglie, per rendere ogni cittadino consapevole di come donare sia un piccolo gesto
che può realizzare un grande sogno: quello della vita!
In conclusione, tutti dovremmo preferire donare organi, una volta morti, in modo
tale da aiutare alcune vite umane, che, ogni giorno, vivono con la consapevolezza
che quello potrebbe essere il loro ultimo giorno. Ognuno di noi dovrebbe ricordarsi
che, un giorno, potrebbe avere bisogno di essere curato tramite un trapianto.
Donare i propri organi è certamente il modo migliore di dare un senso alla nostra
vita: donando ad altri una nuova speranza di vivere!
Scuola Amedeo d’Aosta - Annamaria Delcuratolo e Roberta De Marinis - 3H
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