Captions_it_2013

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David Malin FRPS
Dimedone - Ciclometicone, 5,5-Dimetil-1,3-Cicloesandione: 1972
RMIT University, Melbourne & Australian Astronomical Observatory, Sydney, New
South Wales, Australia
Le complesse strutture all'interno di un cristallo incolore sono rivelate utilizzando la
microscopia in luce polarizzata. Il dimedone appartiene a una classe di composti
chimici denominati dichetoni. Sono utilizzati nella produzione di una varietà di
sostanze chimiche quali prodotti per l'agricoltura, coloranti e pigmenti, vitamine
sintetiche, nonché nell'industria delle materie plastiche come stabilizzatori. Questa
immagine è stata ottenuta su pellicola trasparente 4”x5” utilizzando un microscopio
Projectina con ottiche Leitz.
[email protected]
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Spike Walker ASIS FRPS
Lagena, specie foraminiferi: 2013
Penkridge, Staffordshire, Regno Unito
Micrografia ottica di un foraminifero del genere Lagena. I foraminiferi sono una classe
di protisti marini che dispongono di un guscio esterno o "test". Comunemente il guscio
è costituito da carbonato di calcio. Alla morte degli organismi, i gusci cadono sul
fondale marino e, in tempi di ordine geologico, costituiscono una massa di rocce
carbonatiche, quali gesso e calcare. Sono state descritte circa 270.000 specie sia
viventi che fossili. Gli individui del genere Lagena hanno solitamente una lunghezza di
0,4 mm. Questa immagine è stata realizzata utilizzando un'illuminazione "Spikeberg",
una combinazione fra luce polarizzata e illuminazione Rheinberg sperimentata per la
prima volta dal fotografo e ripresa con una fotocamera Canon EOS 5D Mark II.
L'ampia profondità di campo è stata ottenuta utilizzando un software di focus stacking
per combinare 54 singoli fotogrammi ripresi a intervalli di 4 micron.
[email protected]
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Harald Kleine
Immagine di un’onda d'urto: 2007
School of Engineering and Information Technology, University of New South Wales /
Australian Defence Force Academy, Canberra, ACT 2600, Australia
Immagine interferometrica dei complessi schemi creati da un'onda d'urto riflessa.
L'onda d'urto ha attraversato il tubo d'urto dalla parte superiore dell'immagine per
colpire un riflettore cilindrico sul fondo. Parti dell'onda d'urto collidono producendo
intense variazioni di pressione evidenziate dalle frange colorate compatte.
L'immagine è stata creata illuminando il tubo d'urto con un tubo flash. La luce che
attraversa il tubo ha colpito una piastra d'interferenza ed è stata catturata utilizzando
una videocamera ad alta velocità con un tempo d'esposizione di 0,6 microsecondi.
[email protected]
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Adrian Davies ARPS
Traiettoria a spirale della caduta di un seme dall'albero di sicomoro in autunno: 2012
Surrey, Regno Unito
Questa immagine con tripla esposizione mostra un seme che cade da un albero di
sicomoro (Acer pseudoplanatus). Il "seme" di sicomoro è tecnicamente una samara in
cui il seme è connesso a una membrana che costituisce un'ala. Quando la samara
cade dall'albero, l'ala produce un movimento di autorotazione, rallentandone la
velocità di caduta e permettendo al seme di essere trasportato dal vento a distanza
dalla pianta madre. Questa immagine è stata creata con tre diverse esposizioni: nella
prima è stato impiegato un flash per mostrare le foglie e i semi, nella successiva è
stato utilizzato un tempo di esposizione di mezzo secondo per evidenziare la
traiettoria spiraliforme di caduta, mentre nell'ultima è stato ancora impiegato un flash
per congelare la samara al termine della sua discesa. Le immagini sono state riprese
utilizzando una fotocamera Nikon D300S con obiettivo macro da 105 mm.
[email protected]
www.adriandaviesimaging.com
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Adrian Davies ARPS
Polline rilasciato da un albero di frassino Fraxinus excelsior: 2012
Surrey, Regno Unito
Fiori maschili di un frassino europeo (Fraxinus excelsior) che rilasciano il polline. Gli
alberi di frassino sono impollinati dal vento. Normalmente presentano tutti fiori
maschili o tutti fiori femminili, sebbene si trovino anche alberi con entrambi e un
singolo albero possa essere di un sesso in una stagione e dell'altro sesso nell'anno
successivo. Gli alberi di frassino sono attualmente soggetti alla minaccia della malattia
denominata Deperimento del frassino causata dal fungo Chalara fraxinea. Questa
immagine è stata ripresa utilizzando una fotocamera Nikon D300 con obiettivo macro
da 105 mm e illuminazione da tre unità flash.
[email protected]
www.adriandaviesimaging.com
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Robert Hurt
Stella massiccia che emette onde: 2012
Spitzer Science Center, California Institute of Technology, Pasadena, California, Stati
Uniti
La vasta onda a forma d'arco causata dall'urto dei venti stellari con le nubi di polvere
cosmica è stata catturata in questa immagine eccezionale. Al centro si trova la stella
gigante Zeta Ophiuchi, la quale si muove attraverso lo spazio circostante a una
velocità di circa 24 kilometri al secondo a una distanza di circa 370 anni luce dalla
Terra. Le stelle generano un vento stellare costituito da particelle ad alta energia che
esplodono dalla superficie. Dove tale vento stellare colpisce le nubi di polvere forma
un'onda d'urto, molto simile all'onda di prua che precede una nave in movimento nel
mare o al boom sonico di un aereo supersonico. Nello spazio, ciò ha l'effetto di
riscaldare la polvere che può quindi essere vista brillare nel campo della radiazione
infrarossa. La radiazione infrarossa è codificata con colori in base alla lunghezza
d'onda: le radiazioni con lunghezza d'onda di 3,6 e 4,5 micron sono colorate in blu,
quelle con lunghezza d'onda di 8,0 micron in verde, mentre quelle con 24 micron in
rosso. I dati per questa immagine sono stati acquisiti dal telescopio spaziale orbitante
Spitzer della NASA.
[email protected]
www.spitzer.caltech.edu
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Robert Hurt
Lo spettacolo della Nebulosa di Orione: 2013
Spitzer Science Center, California Institute of Technology, Pasadena, California, Stati
Uniti
La Grande Nebulosa di Orione si presenta in questa immagine come una vasta nube
di gas e polveri, illuminata nell'infrarosso e riscaldata da un ampio numero di nuove
stelle. Questa vista copre circa 100 anni luce; nel cielo ciò apparirebbe di un'ampiezza
pari a sei volte la dimensione della Luna piena. L'ammasso di stelle brillanti al centro
della nebulosa è facilmente visibile a occhio nudo come parte della "spada" nella
costellazione di Orione. La radiazione infrarossa visibile nell'immagine è stata
codificata con colori in base alla rispettiva lunghezza d'onda: le lunghezze d'onda
maggiori e più fredde sono presentate in verde e ciano, mentre le lunghezze d'onda
minori in bianco e rosso. I dati per questa immagine sono stati acquisiti dalla navicella
spaziale WISE (Widefield Infrared Survey Explorer) della NASA.
[email protected]
www.spitzer.caltech.edu
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Team diretto da Oliver Hainault
Le ali della Nebulosa Gabbiano: 2012
ePOD/ESO, European Southern Observatory, Garching, Germania
Nubi oscure di polvere e nubi di gas illuminato in rosso definiscono la Nebulosa
Gabbiano. Il colore rosso deriva dal gas idrogeno ionizzato dalla luce ultravioletta
delle stelle giovani e calde all'interno della nebulosa. La stessa luce, dispersa dalla
polvere, genera chiazze di una delicata nebbia azzurra. Ciò è tipico di un'area nota
come regione HII. Nota agli astronomi come IC 2177, la Nebulosa Gabbiano è una
regione in cui nascono nuove stelle situata a circa 3700 anni luce dalla Terra al
confine delle costellazioni del Cane minore e dell'Unicorno. L'immagine copre circa
100 anni luce in larghezza. Questa immagine è stata acquisita utilizzando il telescopio
MPG/ESO da 2,2 metri dell'Osservatorio ESO di La Silla, in Cile.
[email protected]
www.eso.org
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Richard Bower
L'universo invisibile: 2013
Institute of Computational Cosmology, Department of Physics, University of Durham,
Durham, Regno Unito
Immagine da una simulazione al computer di una vasta porzione dell'universo
osservabile. L'immagine mostra migliaia di galassie, ciascuna contenente nubi di
stelle, colorate in rosa nell'immagine. Queste sono le strutture normalmente visibili agli
astronomi. Fra le galassie si trovano immensi flussi di gas più freddo, colorato in base
alla temperatura dal blu (300 gradi), al verde, al giallo fino al rosso (6 milioni di gradi).
La distribuzione della materia nell'Universo è governata dall'interazione di questi flussi
cosmici di gas relativamente freddo non visibile agli astronomi.
[email protected]
www.dur.ac.uk/r.g.bower/Site/EAGLE.html
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Nicholas Wright
Accensione di nuove stelle: 2010
Centre for Astrophysics Research, University of Hertfordshire, Hatfield, Regno Unito
Questa immagine mostra la "Nebulosa Proboscide di Elefante", una colonna oscura di
gas e polveri situata a circa 2400 anni luce dalla Terra nella costellazione del Cefeo.
Una stella massiccia fuori dal campo dell'immagine sulla sinistra illumina la nebulosa
con luce ultravioletta inducendo il gas a ribollire dalla superficie. Le fluttuazioni nella
densità della nebulosa causano l'unione di gas e polveri; infine si raccoglie
abbastanza materiale da causarne il collasso sotto la spinta della forza gravitazionale
e l'accensione di una nuova stella. Questa immagine è stata composta impiegando tre
diverse esposizioni combinate in canali cromatici per ottenere un'immagine RGB: un
filtro a banda larga nel rosso (riprodotto in verde), un filtro a banda larga nell'infrarosso
(riprodotto in blu) e un filtro a banda stretta per la riga di emissione H-alfa dell'idrogeno
ionizzato (riprodotto in rosso). I dati per questa immagine sono stati raccolti utilizzando
la fotocamera ad ampio campo del telescopio Isaac Newton (INT) situato a La Palma,
Isole Canarie.
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[email protected]
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Robert Gendler
Nebulosa Trifida: 1997-2002
Robert Gendler Astronomy, Avon, Connecticut, Stati Uniti
Nubi di gas e polvere che si mescolano in una regione dove nascono nuove stelle nota
come Nebulosa Trifida. I tre bracci oscuri da cui deriva il nome della nebulosa quasi
nascondono alla vista la stella massiccia situata al centro, la cui luce ha scavato
questa cavità sferica nel materiale circostante causandone l'illuminazione. La
nebulosa, catalogata dagli astronomi come Messier 20 o NGC 6514, copre circa dieci
anni luce in questa immagine. Si trova a una distanza di circa 9000 anni luce nella
costellazione del Sagittario. Questa immagine è stata assemblata dal fotografo
impiegando vari componenti: dati di luminanza dal telescopio Subaru da 8,2 metri
nelle Hawaii, dettagli dal telescopio spaziale orbitante Hubble da 2,4 metri e dati
cromatici ottenuti dall'astronomo amatoriale Martin Pugh.
[email protected]
www.robgendlerastropics.com
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Robert Gendler
Nebulosa Anello: 1995-2008
Robert Gendler Astronomy, Avon, Connecticut, Stati Uniti
Questa immagine composita mostra sia la struttura interna sia quella esterna della
famosa Nebulosa Anello. La Nebulosa Anello si è formata dal gas espulso da una
stella simile al sole alla fine della sua vita. In questo stadio, la stella ha esaurito il suo
idrogeno e sta bruciando elio; il suo nucleo si è contratto e il gas esterno è stato
espulso per costituire una gigante rossa. Una volta esaurito il carburante stellare,
complessi processi espellono immensi strati di gas che possiamo osservare come una
"nebulosa planetaria". La Nebulosa Anello, catalogata dagli astronomi come Messier
57 o NGC 6720, si trova a circa 2300 anni luce dalla Terra nella costellazione della
Lira. L'anello centrale della nebulosa copre circa un anno luce. Questa immagine è
stata composta utilizzando i dati acquisiti dal telescopio spaziale orbitante Hubble da
2,4 metri, dal telescopio Subaru da 8,2 metri nelle Hawaii e dal telescopio da 14,5
pollici di proprietà del fotografo.
[email protected]
www.robgendlerastropics.com
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Mark Maio
20/20 : 2011
Digital Institute for Science and Medicine, Alpharetta, Georgia, Stati Uniti
Composizione di 20 immagini dell'iride umana. Il colore e la struttura dell'iride sono
una caratteristica soggettiva di una persona, come le impronte digitali. Il
riconoscimento dell'iride è infatti utilizzato in svariate applicazioni relative alla
sicurezza. Le immagini sono state ottenute utilizzando una fotocamera con
illuminazione a fessura: la luce di un flash passa attraverso una stretta fessura
direzionale per creare una lamina di luce molto sottile che attraversa l'iride
lateralmente. Le immagini sono state riprese utilizzando una fotocamera digitale EOS
Canon 50D. Le singole immagini sono state quindi assemblate in un programma di
elaborazione delle immagini.
[email protected]
www.digitalimaginginstitute.com
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Robert Gendler
Nebulosa Planetaria a Spirale: 2012
Robert Gendler Astronomy, Avon, Connecticut, Stati Uniti
La strana forma a “S” che conferisce il nome comune alla Nebulosa Planetaria a
Spirale è chiaramente visibile in questa immagine composita. Una nebulosa
planetaria è formata dal gas espulso da una stella simile al sole alla fine della sua vita.
In questo stadio, la stella ha esaurito il suo idrogeno e sta bruciando elio; il suo nucleo
si è contratto e il gas esterno è stato espulso per costituire una gigante rossa. Una
volta esaurito il carburante stellare, complessi processi espellono immensi strati di
gas. Normalmente ciò è visibile come una forma quasi simmetrica, ma in questo caso
le interazioni nel gas in espansione hanno dato origine a questa forma a spirale. La
nebulosa, catalogata dagli astronomi come NGC 5189, è situata a circa 1.780 anni
luce dalla Terra nella costellazione della Mosca. Questa immagine è stata composta
utilizzando i dati acquisiti dal telescopio spaziale orbitante Hubble da 2,4 metri, dal
Gemini North Telescope da 8,1 m nelle Hawaii e dal telescopio da 14,5 pollici di
proprietà del fotografo.
[email protected]
www.robgendlerastropics.com
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David Scharf
Linfocita umano: 2011
David Scharf Photography, Los Angeles, California, Stati Uniti
Micrografia elettronica a scansione di un linfocita umano NK (Natural Killer). I linfociti
sono cellule mediatrici del sistema immunitario. Le cellule NK come questa sono in
grado di distinguere le proteine superficiali nelle cellule normali che sono state
infettate da un virus o hanno dato origine a un tumore. Quando rileva una cellula di
questo genere, il linfocita NK la ingloba distruggendola. La cellula NK visibile in questa
immagine ha una larghezza di circa 18 micron ed è stata sviluppata in una coltura,
fissata e disidratata prima di essere rivestita con platino. I colori presenti nell'immagine
derivano da vari rilevatori secondari all'interno del microscopio attraverso un sistema
inventato dal Sig. Scharf.
[email protected]
www.electronmicro.com
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Robert Gendler
Messier 106: 1995-2003
Robert Gendler Astronomy, Avon, Connecticut, Stati Uniti
Immagine composita ottenuta da immagini riprese dallo spazio e a terra in cui si rivela
la grande struttura della galassia a spirale Messier 106. M106 appartiene alla classe
delle galassie di Seyfert, caratterizzate da un nucleo eccezionalmente brillante che
ospita un buco nero supermassiccio. La scelta accurata dei filtri consente di vedere i
tenui "bracci anomali" (in rosso), vasti flussi di gas riscaldato a milioni di gradi
energizzato dalla caduta della materia nel buco nero centrale. Questa immagine copre
circa 500.000 anni luce. Nota anche come NGC 4258, la M106 è stata scoperta a una
distanza di circa 23,5 milioni di anni luce dalla Terra nella costellazione Canes
Venatici. Questa immagine è stata creata combinando i dati acquisiti dal telescopio
spaziale Hubble con immagini riprese dalla Terra dal fotografo e da Jay GaBany.
[email protected]
www.robgendlerastropics.com
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Robert Hurt
Immagine nell'ultravioletto della Galassia di Andromeda: 2012
Spitzer Science Center, California Institute of Technology, Pasadena, California, Stati
Uniti
Le stelle calde bruciano con luce intensa in questa immagine nell'ultravioletto della
Galassia di Andromeda. I colori bianco-blu definiscono i bracci della spirale in cui
risiedono stelle giovani, massicce e calde. Fra esse si trovano linee più scure di colore
blu-grigio in cui la polvere oscura le regioni dove si formano nuove stelle. La Galassia
di Andromeda, catalogata dagli astronomi come Messier 31, è la galassia di grandi
dimensioni più vicina alla nostra Via Lattea, trovandosi a una distanza di circa 2,5
milioni di anni luce. È abbastanza luminosa da consentire l'osservazione del nucleo a
occhio nudo nelle notti limpide come un oggetto dall'aspetto quasi simile a una stella.
I dati per questa immagine sono stati raccolti dal satellite Galaxy Evolution Explorer
della NASA. Le radiazioni ultraviolette a onde corte sono evidenziate in blu mentre
quelle a onde lunghe sono presentate in arancione.
[email protected]
www.spitzer.caltech.edu
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Daniel Kariko
Curculione trovato sullo zerbino sotto un portico: 2012
School for Art and Design, East Carolina University, Greenville, Stati Uniti
Immagine fortemente ingrandita della testa di un curculione. Esistono oltre 40.000
specie di curculioni veri e propri nella famiglia Curculionidae, creature dall'aspetto
simile a scarafaggi caratterizzate da un lungo cannello e da antenne claviformi.
L'immagine appartiene a una serie che intende indagare sui nostri compagni
domestici spesso trascurati, risultato dell'espansione del nostro habitat nelle aree
rurali. Si tratta di un'immagine composita ottenuta con l'utilizzo della microscopia
ottica e della microscopia elettronica a scansione.
[email protected]
www.danielkariko.com
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Nicole Ottawa
Tardigrado o orso d'acqua: 2010
Eye of Science, Reutlingen, Germania
Micrografia elettronica a scansione a colori di un tardigrado, Paramacrobiotus
craterlaki. Questo esemplare completamente sviluppato ha una lunghezza di circa 1
mm ed è stato trovato nel muschio del Crater Lake in Tanzania. I tardigradi,
denominati anche "orsi d'acqua", sono minuscoli invertebrati che vivono in habitat
acquatici o semi-acquatici come licheni e muschi umidi. Necessitano dell'acqua per
ottenere l'ossigeno mediante scambio gassoso. In condizioni di mancanza d'acqua
possono entrare in uno stato criptobiotico di essiccazione in cui il loro contenuto
corporeo d'acqua è pari ad appena il 3%. In questo stato possono sopravvivere per
decenni. P. craterlaki è una specie carnivora che si nutre di nematodi e rotiferi. Gli orsi
d'acqua sono presenti in tutto il mondo, inclusi gli ambienti estremi come le sorgenti
calde e le elevate profondità. Sono inoltre in grado di sopravvivere all'esposizione ad
alti livelli di radiazioni e al vuoto dello spazio. Questa immagine è stata creata in
bianco e nero e successivamente colorata con tecniche digitali.
[email protected]
www.eyeofscience.de
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Andrew Syred & Cheryl Power
Scaglia odorosa di una farfalla Cavolaia maggiore: 2010
PS Micrographs, Powys, Regno Unito
Micrografia elettronica a scansione dell'ala di una farfalla Cavolaia maggiore (Pieris
brassicae) in cui è evidenziata la scaglia odorosa al centro. Nota anche come
“androconium”, questa scaglia specializzata è utilizzata dalla farfalla maschio per
diffondere feromoni e attrarre una compagna. Questa immagine è stata creata in
bianco e nero e successivamente colorata con tecniche digitali.
[email protected]
www.psmicrographs.co.uk
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Nicole Ottawa
Polline di una Enagra: 2013
Eye of Science, Reutlingen, Germania
Micrografia elettronica a scansione a colori della superficie di un singolo grano di
polline di una Enagra (Oenothera sp.). Questa parte del campione ha una larghezza di
circa 50 micron. L'ingrandimento molto spinto mostra che il grano di polline è dotato di
una peluria molto sottile (bianca) costituita da una sostanza viscosa che consente al
grano di attaccarsi al corpo di un insetto di passaggio per essere trasportato su un
altro fiore. Questi filamenti indicano che spesso il polline può essere trasportato solo
da una singola specie di api. Esistono circa 125 specie di Enagra, ognuna adattata per
essere impollinata da un particolare tipo di ape. Questa immagine è stata creata in
bianco e nero e successivamente colorata con tecniche digitali.
[email protected]
www.eyeofscience.de
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David Malin FRPS
Lega di tungsteno-alluminio: 1970-2008
RMIT University, Melbourne & Australian Astronomical Observatory, Sydney, New
South Wales, Australia
Micrografia elettronica a scansione composita di cristalli di tungsteno in una matrice di
alluminio. La microscopia elettronica a scansione (SEM) opera effettuando la
scansione di un campione con un fascio di elettroni e rilevando gli elettroni dispersi.
Tuttavia, la capacità del fascio di penetrare la superficie di un campione dipende dalla
tensione di accelerazione e dal numero atomico del metallo. In questo caso, sono
state realizzate tre micrografie elettroniche a scansione con tensioni comprese tra 5
kV e 30 kV. All'aumentare della tensione la matrice di alluminio appare sempre più
trasparente. Le immagini originali sono state realizzate nel 1970 come stampe
monocromatiche. Nel 2008, ne è stata effettuata la scansione e la composizione come
strati di colore differente in una singola immagine digitale.
[email protected]
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Andrew Syred & Cheryl Power
Fibre di seta di un bozzolo di baco da seta: 2012
PS Micrographs, Powys, Regno Unito
Micrografia elettronica a scansione di fibre di seta. La seta è la fibra secreta dalla larva
della farfalla della seta addomesticata (Bombyx mori). Durante lo stadio di
trasformazione in pupa, la larva crea un bozzolo protettivo con queste fibre costituite
da due fili di fibroina uniti insieme mediante sericina, una sostanza simile alla gomma.
Ogni fibra può essere lunga fino a 900 metri. Questa immagine è stata ripresa in
bianco e nero e successivamente colorata con tecniche digitali.
[email protected]
www.psmicrographs.co.uk
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Nicky Goodfellow
Linfangiomi e angiocheratomi presenti su una gamba: 2012
Medical Illustration Services, Perth Royal Infirmary, Perth, Regno Unito
Questa fotografia mostra un insieme di linfangiomi e angiocheratomi sulla gamba di
un paziente. Anomalie localizzate del sistema linfatico compromettono la normale
crescita della pelle. Ciò causa lo sviluppo di vari tumori di piccole dimensioni. Questi
spesso si uniscono e possono secernere del fluido e infettarsi. Oltre a generare
imbarazzo per il loro aspetto sgradevole, tali masse tumorali possono causare disagio
e limitare la mobilità. Questa immagine è stata acquisita in studio utilizzando una
fotocamera Nikon D90 e un obiettivo macro da 105 mm con illuminazione flash
laterale diffusa.
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Gabriel Brammer
Comete e stelle cadenti danzano sul Paranal: 2013
ESO Photo Ambassador, European Southern Observatory, Garching, Germania
Due comete e una meteora osservate al tramonto nel cielo sopra l'osservatorio del
Paranal in Cile. In prossimità dell'orizzonte sulla destra è visibile la Cometa C/2011 L4
(PanSTARRS), la cui coda di polvere riflette la luce solare. Vicino al centro
dell'immagine, appena sopra il pendio della montagna, è presente la cometa diffusa
C/2012 F6 (Lemmon), nella cui chioma il gas ionizzato brilla generando un alone
verdastro. La striscia brillante situata fra le due comete è una meteora, o stella
cadente, entrata casualmente in collisione con la nostra atmosfera proprio al
momento giusto. La chiazza diffusa più grande nell'angolo superiore sinistro è la
Piccola Nube di Magellano (SMC, Small Magellanic Cloud), una galassia nana in
orbita attorno alla Via Lattea. Il monte visibile nell'immagine è il Cerro Paranal, dove è
situato il VLT (Very Large Telescope), costituito da quattro telescopi da 8,2 metri di
diametro ciascuno e gestito dall'ESO (European Southern Observatory). Questa
immagine è stata ripresa con una fotocamera Nikon D600 e un obiettivo da 24-70 mm
con un tempo d'esposizione di 69 secondi a ISO2000. La fotocamera è stata fissata su
montatura Astrotrac per evitare la sfocatura delle immagini stellari.
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David Doubilet HonFRPS
Il mondo dei pinguini, Penisola Antartica: 2011
National Geographic Magazine (Contributing Photographer), Clayton, New York, Stati
Uniti
Pinguini delle specie Papua (Gentoo) e Antartica su un piccolo banco di ghiaccio
galleggiante nell'oceano vicino all'isola Danko, in Antartico. Il fotografo li ha osservati
spingersi a vicenda giù dal banco di ghiaccio e nuotare nell'acqua come se giocassero
a rincorrersi. Le due specie appartengono al genere Pygoscelis. I pinguini Papua
appartengono alla specie P. papua mentre i pinguini Antartica appartengono alla
specie P. antarcticus. Le due specie si sono distinte probabilmente14 milioni di anni
fa. I pinguini Papua sono leggermente più grandi dei pinguini Antartica e sono i
nuotatori più veloci fra tutte le specie di pinguini, raggiungendo una velocità di 36 km/h
in immersione. Questa immagine è stata ripresa con una fotocamera Nikon D3 e un
obiettivo da 17-35 mm in una custodia subacquea personalizzata con due unità flash.
[email protected]
www.daviddoubilet.com
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David Malin FRPS
Tracce di stelle sulla cupola del telescopio anglo-australiano: 1979
RMIT University, Melbourne & Australian Astronomical Observatory, Sydney, New
South Wales, Australia
Mentre la Terra ruota attorno al proprio asse, le stelle sembrano tracciare ampi archi
nel cielo. Utilizzando un'esposizione prolungata, le stelle lasciano tracce curve
concentriche attorno ai poli celesti. In questa immagine ripresa in Australia, la stella
brillante più vicina al polo celeste è Sigma Octantis. In questo caso, il fotografo ha
utilizzato una fotocamera Hasselblad e un obiettivo da 40 mm a f/5.6 con un tempo
d'esposizione di 9,5 ore su pellicola ISO200.
[email protected]
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Dee Breger
Ilmenite della regione di Tunguska. 2008
Lamont-Doherty Earth Observatory, Columbia University, New York, Stati Uniti
Micrografia elettronica a scansione di un campione di minerale ilmenite proveniente
dalla regione attorno a Tunguska, Siberia. Questo frammento di campione ha una
larghezza di circa 30 micron. Il 30 giugno 1908, un frammento di una cometa o di un
asteroide è entrato in collisione con l'atmosfera esplodendo a un'altitudine di 5-10 km
con un'energia esplosiva equivalente a 10-15 milioni di tonnellate di TNT. L'esplosione
ha abbattuto oltre 80 milioni di alberi su un'area di 2150 kilometri quadrati. L'onda
d'urto generata ha alterato la struttura di molti minerali che si trovavano in prossimità
della superficie. Un pezzo della cometa o dell'asteroide potrebbe essere
sopravvissuto per colpire la terra e formare un cratere, ora noto come Lago Cheko,
dove è stato trovato questo campione. Lo schema a scacchiera presente
nell'immagine è tipico di uno stress meccanico istantaneo. L'immagine
monocromatica originale è stata elaborata digitalmente utilizzando varie tecniche
grafiche per evidenziare le caratteristiche strutturali.
[email protected]
www.micrographicarts.com
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Bernardo Cesare
Effetto "girasole" del diaspro: 2010
Dipartimento di Geoscienze, Università di Padova, Padova, Italia
Micrografia in luce polarizzata di un campione di diaspro oceanico. Si tratta di una
roccia vulcanica riolitica contenente un'ampia percentuale di silicati. Con il raffreddarsi
della roccia, si sviluppano piccoli aggregati di quarzo e feldspato che fungono da semi
per queste inclusioni radiali. Il diaspro oceanico è reperibile solo in Madagascar ed è
molto ricercato tra i collezionisti. L'immagine mostra una sottile sezione di roccia dello
spessore di appena 30 micron levigata in modo da lasciar trasparire la luce
polarizzata. Un secondo filtro polarizzatore rivela questi meravigliosi colori. Fotografia
ripresa con una fotocamera Canon EOS 55D montata su microscopio Zeiss.
[email protected]
www.microckscopica.org
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Norm Barker
Corallo rosso fossile, Indonesia: 2011
Department of Pathology,
Johns Hopkins University, Baltimora, Maryland, Stati Uniti
Macrofotografia di un corallo rosso fossile. Gli esemplari migliori di questo genere di
fossili sono reperibili in Indonesia e sono caratterizzati da queste minuscole forme
simili a fiori. I coralli originali vivevano nelle scogliere durante il Miocene, circa 20
milioni di anni fa. Gli spazi lasciati dall'organismo vivente del corallo sono stati sostituiti
da depositi di agata. Lo scheletro di carbonato dei coralli si è in seguito dissolto ed è
stato sostituito da silicati ricchi di ferro e manganese. I campioni reperibili oggi
vengono tagliati e levigati e presentano una ricca colorazione rossa. Immagine ripresa
con una fotocamera Nikon D700 e obiettivo Zeiss Luminar da 40 mm.
[email protected]
www.ancientmicroworld.com
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Ted Kinsman
Effetto a spina di pesce formato dalla collisione di fluidi: 2012
Kinsman Physics Productions, Rochester, New York, Stati Uniti
Questa immagine flash ad alta velocità mostra il bellissimo schema simmetrico
formato dalla collisione di due flussi di fluido. Il fluido impiegato è glicerolo con 10% di
acqua e i flussi provengono da ugelli del diametro di 1 millimetro. Mentre i fluidi
entrano in collisione, la combinazione tra momento e tensione superficiale crea
inizialmente una sottile lamina. Questa diviene rapidamente instabile mentre la
maggior parte del volume di fluido inizia a formare goccioline che si originano nella
parte superiore della lamina, quindi la lamina stessa si divide in due flussi di goccioline
"riflessi" che in breve tempo si combinano direttamente sotto al punto di collisione. La
morfologia di questo schema, noto come spina di pesce, dipende grandemente dalla
velocità del flusso e dalla viscosità del fluido. Questa immagine è stata ripresa con una
luce flash della durata di 25 microsecondi e una fotocamera digitale.
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www.sciencephotography.com
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Steve Lowry
Peluria di una foglia di Deutzia scabra: 2012
Portstewart, Co. Londonderry, Regno Unito
Micrografia in luce polarizzata della peluria presente su una foglia di deuzia (Deutzia
scabra). Le deuzie sono membri della famiglia delle idrangee (hydrangea) e sono
comunemente coltivate come piante ornamentali. Le foglie presentano questi peli a
forma di stella del diametro di 0,4 mm ciascuno. È possibile distinguere fino a 20
specie di deutzie in base alla densità e alla dimensione dei peli e al numero di punti
sulle "stelle". In Giappone, i carpentieri tradizionali utilizzano le foglie di D. scabra
come agente levigante finale per il mogano.
[email protected]
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David Scharf
Due neuroni su una cellula gliale: 2011
David Scharf Photography, Los Angeles, California, Stati Uniti
Micrografia elettronica a scansione di due neuroni corticali umani su una cellula gliale.
I neuroni corticali sono cellule presenti nella corteccia cerebrale, o "materia grigia", del
cervello. La corteccia è lo strato più esterno, dello spessore di 2-4 mm, del cervello ed
è l'area in cui risiedono le funzioni di ordine più elevato: memoria, attenzione,
percezione, pensiero, linguaggio e coscienza. I due neuroni nel centro dell'immagine
presentano dendriti lunghi e sottili che tentano di connettersi con altri neuroni, mentre
la cellula gliale sottostante fornisce loro i nutrienti. Il corpo centrale (soma) dei neuroni
ha un diametro di circa 10 micron. Le cellule sono state sviluppate in coltura, fissate e
disidratate, prima di essere rivestite con platino. I colori presenti nell'immagine
derivano da vari rilevatori secondari all'interno del microscopio attraverso un sistema
inventato dal Sig. Scharf.
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www.electronmicro.com
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Greg Parker
Collisione tra gocce d'acqua e una bolla di sapone in esplosione: 2012
Parker Technology, Brockenhurst, Hampshire, Regno Unito
Immagine flash ad alta velocità della collisione di due gocce d'acqua sotto una bolla di
sapone in esplosione. Le due gocce cadono in tempi leggermente diversi. La prima
attraversa la parte superiore della bolla di sapone e colpisce la pozza d'acqua al
disotto. L'acqua spinta verso l'alto dall'impatto viene quindi colpita dalla seconda
goccia. L'immagine è stata ripresa utilizzando una fotocamera SLR Canon 5D Mark II
e un flash allo xenon con un tempo di esposizione di 9 microsecondi.
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www.scientificartist.com
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John Priestley
Variazione e stabilità al centro del midollo spinale: 2013
Blizard Institute, Queen Mary University of London, Londra, Regno Unito
Micrografia ottica confocale di una sezione longitudinale di una parte di midollo
spinale. Il campione è stato colorato con marker fluorescenti che si legano alle diverse
strutture e si illuminano di colori specifici se illuminati da un laser. Le aree in blu al
centro evidenziano le pareti del canale centrale circondato da assoni contenenti
serotonina (in rosso). Oltre a questi, per offrire supporto strutturale e protezione, si
trova una rete perineuronale (in verde). Questa immagine è stata acquisita con
tecniche digitali utilizzando un microscopio Zeiss LSM 710.
[email protected]
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Anders Persson
Tomografia computerizzata di una pompa cardiaca meccanica: 2012
Centre for Medical Image Science and Visualisation (CMIV), Linköping University,
Linköping, Svezia
Immagine 3D ricostruita del torace di un paziente che mostra una pompa cardiaca
impiantata (in blu). Il paziente è stato esaminato utilizzando uno scanner DECT (Dual
Energy Computer Tomography). Questo tipo di scanner acquisisce una serie di
scansioni del paziente, ovvero "fette" virtuali riprese con raggi X a due diverse
frequenze. Le fette possono quindi essere combinate per costituire un'immagine 3D
mentre l'elaborazione al computer può applicare diversi livelli di trasparenza e colore
ai vari tipi di tessuti e al materiale sintetico della pompa. Questa immagine è stata
impiegata per controllare la connessione tra l'aorta e il lato sinistro del cuore. La
pompa cardiaca è un dispositivo temporaneo utilizzato su pazienti in attesa di
trapianto chirurgico.
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www.cmiv.liu.se
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Dorit Hockman
Sviluppo embrionale del pipistrello: 2006
Trinity College, University of Cambridge, Cambridge, Regno Unito
Questa composizione di tre immagini mostra embrioni di pipistrello Molossus rufus.
L'embrione più giovane è a sinistra. Queste immagini sono state acquisite in uno
studio sullo sviluppo delle strutture atte al volo del pipistrello. Le ali si sviluppano
mentre le dita si allungano e fra esse cresce una membrana. In questa specie,
tuttavia, si allungano anche le punte delle orecchie per unirsi a formare una struttura
simile a un casco che si presume agevoli la manovrabilità. I pipistrelli Molossus rufus
sono ben noti per i loro rapidi voli acrobatici durante la caccia agli insetti. Ciascuna di
queste immagini è stata ripresa con un microscopio da dissezione a basso
ingrandimento e acquisita su una fotocamera digitale.
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Bernardo Cesare
Roccia con contenuto di grafite reperita a Kerala, India: 2012
Dipartimento di Geoscienze, Università di Padova, Padova, Italia
Simile a una bellissima opera di arte astratta, questa fotomicrografia in luce
polarizzata mostra un minerale con contenuto di grafite. Le chiazze colorate sono
frammenti di quarzo e feldspato intervallati da grafite nera. Questo campione è stato
reperito a Kerala, India, luogo dove tali minerali possono essere sfruttati
commercialmente come fonti di grafite. L'immagine mostra una sottile sezione di
roccia dello spessore di appena 30 micron levigata in modo da lasciar trasparire la
luce polarizzata. Un secondo filtro polarizzatore rivela questi meravigliosi colori.
Fotografia ripresa con una fotocamera Canon EOS 550D montata su microscopio
Zeiss Axioscop.
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www.microckscopica.org
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Steven Morton FRPS
Goccia di globuli rossi umani che levita per effetto della pressione di radiazione
acustica: 2007
School of Physics, Monash University, Victoria, Australia
Goccia di globuli rossi umani ripresa mentre levita sulla spinta della pressione di
radiazione acustica. Per generare onde sonore ad alta intensità è utilizzato un
induttore di pressione (sul fondo). Tali onde creano una forte pressione verso l'alto,
poiché gli intensi campi operano come sistemi non lineari e il loro effetto è più forte di
quanto sarebbe prevedibile dalla fisica classica. In questo caso, il campione è studiato
impiegando la spettroscopia laser Raman; la levitazione consente di determinare la
struttura delle cellule ematiche viventi senza interferenza con la superficie di un
contenitore. Questa immagine è stata ripresa utilizzando una fotocamera digitale
Kodak 14n e un obiettivo macro Nikon.
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Katrina Gold
Vista dell'occhio di una mosca: 2012
Wellcome Trust / Cancer Research UK Gurdon Institute, University of Cambridge,
Cambridge, Regno Unito
Micrografia ottica confocale di una sezione dell'occhio e del cervello di una mosca. I
colori derivano da coloranti che si legano a specifiche proteine presenti nelle diverse
strutture tissutali e generano fluorescenza sotto la luce laser. Gli oggetti simili a viticci
rossi presenti in alto e a destra sono fotorecettori. Le cellule nervose nel cervello più
vicine ai fotorecettori sono evidenziate in verde. Questa immagine è stata acquisita
con tecniche digitali utilizzando un microscopio Leica TCS SPII.
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Heather Angel HonFRPS
Fiori di Calceolaria fotografati in luce visibile e in radiazione ultravioletta: 2011
Natural Visions, Surrey, Regno Unito
Fiori di Calceolaria (Calceolaria uniflora) fotografati in luce visibile (a sinistra) e in
radiazione ultravioletta (a destra). Alcuni uccelli e insetti hanno una visione che si
estende alla gamma degli ultravioletti e sono in grado di distinguere sottili schemi nei
petali di certi fiori. In questa immagine, la vista a destra mostra la parte del petalo
(rossa) che assorbe la radiazione ultravioletta. I tinocoridi (Thinocorus rumicivorus)
sono attratti dalla macchia bianca più grande e mentre si alimentano, sfregano la testa
contro gli stami del fiore. In questo modo trasportano il polline su altre piante. La
Calceolaria (Calceolaria uniflora) è nativa della Terra del Fuoco nella punta
meridionale del Sud America. Queste immagini sono state riprese con una fotocamera
Nikon D3 e un obiettivo macro da 105 mm. L'immagine in luce visibile è stata
illuminata con un flash Nikon SB900, mentre l'immagine in luce ultravioletta è stata
illuminata con un flash Metz 76 UV che genera luce nella gamma da 290 a 410 nm di
lunghezza d'onda.
[email protected]
www.heatherangel.co.uk
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Craig Aarts
Sferologia: 2010
Department of Biochemistry, Hamilton, Ontario, Canada
Micrografia ottica confocale di una raccolta di colonie sferiche di cellule staminali.
Ogni colonia è stata colorata con vari marker fluorescenti che evidenziano le diverse
strutture all'interno delle cellule se illuminate da un raggio laser. Le cellule staminali
sono i precursori di tutti i diversi tipi di cellule presenti nel corpo. Tali cellule sono in
fase di studio nella speranza di trovare i trattamenti per la cura di molte patologie
degenerative. Questa immagine è stata acquisita con tecniche digitali utilizzando un
microscopio Leica DMIRB.
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Roberta Cagnetta
Neuroni iPS-derivati della corteccia cerebrale umana: 2012
The Henry Wellcome Building of Cancer and Developmental Biology, University of
Cambridge, Cambridge, Regno Unito
Micrografia ottica confocale di un campione di neuroni della corteccia cerebrale
umana. Il nucleo di ciascun neurone ha una larghezza di circa 15 micron. Queste
cellule nervose sono state infettate da un lentivirus che rilascia la proteina GFP
(Green Fluorescent Protein). Il campione è stato colorato con marker fluorescenti che
si legano alle diverse strutture. Le aree in blu sono DAPI, un colorante che si lega
fortemente al DNA; il colore verde evidenzia la proteina GFP all'interno delle cellule
infettate dal virus; le aree viola mostrano l'anticorpo Tuj1 che si lega ai neuriti,
propaggini che si dipartono dal corpo della cellula neuronale. I neuroni visibili
nell'immagine sono stati sviluppati da cellule staminali pluripotenti indotte (iPS). La
ricerca sulle cellule staminali mira a fornire nuovi trattamenti potenziali per le patologie
degenerative come la sindrome di Alzheimer.
[email protected]
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Jim Swoger
Embrione di topo circa 10,5 giorni dopo la fecondazione, neurofilamenti: 2011
Centre for Genomic Regulation, Barcellona, Spagna
Micrografia ottica di un embrione di topo, circa 10,5 giorni dopo la fecondazione. Il
campione è stato colorato con un marker fluorescente che evidenzia la presenza di
cellule precursori dei tessuti nervosi, quindi trattato chimicamente per renderlo
otticamente trasparente. Sono state effettuate scansioni del campione utilizzando la
microscopia SPIM (Selective Plane Illumination Microscopy) per produrre una serie di
"fette" ottiche che in seguito sono state combinate per generare un modello 3D
virtuale dell'embrione. Nell'immagine, i colori da rosso al verde e al blu indicano
profondità crescenti nel campione.
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Volker Brinkmann
"Coda di cometa" dei batteri Shigella: 2010
Max-Planck Institute for Infection Biology, Berlino, Germania
Micrografia elettronica a scansione a colori di batteri presenti in una cellula epiteliale
infetta dell'intestino. Ogni batterio, di colore magenta nell'immagine, ha una lunghezza
di circa un micron. I batteri sono Shigella flexneri, una delle cause della dissenteria
batterica. Quando penetrano nelle cellule epiteliali dell'intestino, normalmente
bevendo acqua potabile contaminata, i batteri formano legami con parti del
citoscheletro cellulare. Queste strutture, conosciute come "comete", consentono ai
batteri di muoversi liberamente in quanto il citoscheletro li protegge dal sistema
immunitario del corpo. Nell'immagine i batteri sono visibili all'interno di una struttura
cometa (verde) presente in una cellula ospite infetta (gialla). Questa immagine è stata
creata in bianco e nero e successivamente colorata con tecniche digitali.
[email protected]
www.mpiib-berlin.mpg.de/de/services/core/mikroskopie
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Steve Gschmeissner
Venula aperta: 2011
Bedford, Bedfordshire, Regno Unito
Micrografia elettronica a scansione a colori in cui sono visibili globuli bianchi e rossi
all'interno di un piccolo vaso sanguigno. Il campione è stato preparato mediante
criodecapaggio, congelando rapidamente il campione con azoto liquido in modo da
conservare all'istante i tessuti. Se il campione viene spezzato, appaiono le strutture
interne. In questa sequenza, una vena sottile, o venula, è stata aperta per poter
vedere le cellule ematiche interne. Questa immagine è stata creata in bianco e nero e
successivamente colorata con tecniche digitali.
[email protected]
www.theworldcloseup.com
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Nicole Ottawa
Beauveria bassiana: 2012
Eye of Science, Reutlingen, Germania
Micrografia elettronica a scansione a colori della base dell'antenna di una zanzara. I
sottili cirri bianchi sono un fungo, il Beauveria bassiana. È un fungo comune in molti
terreni, parassita di molti insetti e causa della muscardina bianca. Il B. bassiana è già
utilizzato come pesticida biologico per controllare le infestazioni di molti tipi di insetti,
ad esempio per eliminare termiti, afidi e scarafaggi. Più di recente ne è stato studiato il
possibile impiego come agente biologico nel controllo delle zanzare responsabili della
malaria. Questa immagine è stata creata in bianco e nero e successivamente colorata
con tecniche digitali.
[email protected]
www.eyeofscience.de
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Steve Gschmeissner
Macrofago attivato: 2013
Bedford, Bedfordshire, Regno Unito
Micrografia elettronica a scansione a colori di un macrofago umano. I macrofagi
derivano dai monociti, un tipo specializzato di globulo bianco. Il loro ruolo consiste nel
distruggere i patogeni e i residui cellulari avvolgendoli e digerendoli. I macrofagi
attivati hanno recettori attratti in modo particolare verso le linfochine, dispositivi di
comunicazione utilizzati dal sistema immunitario per identificare come bersaglio
microbi e cellule tumorali. I macrofagi umani hanno solitamente un diametro di 20
micron. Questa immagine è stata creata in bianco e nero e successivamente colorata
con tecniche digitali.
[email protected]
www.theworldcloseup.com
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Andrew Syred & Cheryl Power
Pettine sessuale (sex comb) di mosca della frutta maschio - Drosophila melanogaster:
2008
PS Micrographs, Powys, Regno Unito
Micrografia elettronica a scansione di una zampa anteriore di una mosca della frutta
maschio (Drosophila melanogaster) in cui è visibile il pettine sessuale (sex comb). Si
tratta di una caratteristica sessuale secondaria della mosca della frutta che può
essere utilizzata per trattenere la femmina durante l'accoppiamento. È una struttura in
rapida evoluzione nella D.melanogaster e la dimensione e il numero di peli sembrano
essere importanti nella scelta da parte della femmina. Questa immagine è stata
ripresa in bianco e nero e successivamente colorata con tecniche digitali.
[email protected]
www.psmicrographs.co.uk
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David Dickie
Carcinoma spinocellulare, mano destra: 2011
Department of Medical Photography, Crosshouse Hospital, Kilmarnock, Regno Unito
Ripresa ravvicinata del dorso della mano di un paziente in cui è visibile un carcinoma
spinocellulare (SCC). Si tratta del tipo più diffuso di cancro della pelle dopo i carcinomi
basocellulari. I carcinomi SCC sono dovuti alla moltiplicazione incontrollata delle
cellule epiteliali e solitamente interessano aree della pelle esposte alla luce solare. Il
rischio di metastasi è basso ma significativo (diffusione), principalmente a carico dei
linfonodi, il rischio è maggiore nei carcinomi che interessano labbra e orecchie. Il
trattamento normalmente adottato è l'asportazione tramite intervento chirurgico.
L'immagine è stata ripresa utilizzando un obiettivo Micro Nikkor da 105 mm montato
su una fotocamera Fuji S5. L'illuminazione è stata fornita da un flash posto sulla destra
e sul lato posteriore per mettere in evidenza la forma e la struttura del carcinoma con
una leggera luce di riempimento sulla sinistra per alleggerire le ombre.
[email protected]
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Steven Morton FRPS
Aedes aegypti che si nutre: 2012
School of Physics, Monash University, Victoria, Australia
Macrofotografia di una zanzara della febbre gialla, Aedes aegypti, mentre si nutre su
un braccio umano. Le punture sono provocate dalle zanzare femmina in quanto hanno
bisogno di sangue per alimentare le uova in sviluppo. La A. aegypti è una zanzara di
medie dimensioni con una lunghezza che varia da 4 a 7 mm. È fonte di diffusione di
varie patologie fra cui i virus responsabili della Febbre Dengue, della Febbre gialla e
Chikungunya. Nonostante vari tentativi di controllarle, negli ultimi 30 anni la diffusione
di tali malattie è aumentata di 30 volte. Gli attuali tentativi sono volti a individuare una
mutazione genetica in grado di impedire la sopravvivenza delle larve allo stadio
riproduttivo. L'immagine è stata ripresa con una fotocamera Nikon D800 e un obiettivo
macro. La profondità di campo apparente è stata estesa utilizzando una sequenza di
immagini sovrapposte.
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John Volcano
Sindrome di Beckwith-Wiedemann con palatoschisi: 2013
UCL Medical Illustration Services, University College London, Londra, Regno Unito
Fotografia di un bambino affetto da palatoschisi (gola lupina). Al bimbo è stata
diagnosticata anche la sindrome di Beckwith-Wiedemann (BWS). Sia la palatoschisi
che la BWS sono patologie genetiche che danno origine a uno sviluppo prenatale
anomalo. La palatoschisi è dovuta alla calcificazione incompleta delle due parti del
cranio che formano il palato duro nella volta palatale della bocca. La palatoschisi viene
solitamente trattata chirurgicamente subito dopo la nascita in quanto può dare origine
a problemi di alimentazione. La sindrome BWS è una condizione di iperaccrescimento
caratterizzata da peso e lunghezza elevati alla nascita, macroglossia, difetti della
parete addominale, bassa glicemia alla nascita e anomalie delle orecchie (cavità e
pieghe). L'immagine è stata ripresa con una fotocamera Canon EOS 5D Mk.II e un
obiettivo macro da 100 mm utilizzando un'illuminazione flash da studio e un'unità flash
portatile.
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David Doubilet HonFRPS
Squali limone a Patrol, Bahama Banks: 2010
National Geographic Magazine (Contributing Photographer), Clayton, New York, Stati
Uniti
Un piccolo branco di squali limone (Negaprion brevirostris) che si nutrono sotto
un'onda. Gli squali limone popolano le regioni costiere della fascia tropicale del Sud
America, dell'America centrale e del Nord America, nonché la costa ovest dell'Africa.
Raggiungono circa 3 metri di lunghezza e 90 kg di peso. Diversamente da molte
specie, gli squali limone sopravvivono bene in cattività e di conseguenza sono stati
studiati in modo approfondito. Questa fotografia è stata scattata con una fotocamera
Nikon D2X e un obiettivo da 10-17 mm all'interno di una custodia impermeabile
appositamente realizzata. Per l'illuminazione sono state utilizzate due unità flash.
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www.daviddoubilet.com
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Heather Angel HonFRPS
Come si muove un insetto pattinatore sull'acqua: 2006
Natural Visions, Surrey, Regno Unito
Macrofotografia di un insetto pattinatore (Gerris lacustris) fermo sulla superficie
dell'acqua. In questa fotografia si vede chiaramente come l'insetto distribuisce il suo
peso sulla superficie dell'acqua in modo da non rompere la tensione superficiale e
affondare. La superficie delle zampe è ricoperta da una peluria estremamente sottile e
da una sostanza simile a cera che impedisce all'acqua di aderire alle zampe. Grazie a
questo adattamento il G. lacustris è in grado di spostarsi rapidamente sull'acqua alla
ricerca dei piccoli insetti di cui si nutre. L'immagine è stata ripresa in uno studio con un
softbox di retroilluminazione per mettere in evidenza le depressioni sulla superficie
causate dalla presenza dell'insetto.
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www.heatherangel.co.uk
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David Doubilet HonFRPS
Pesce pagliaccio pomodoro maschio che sorveglia le uova: Anilao Filippine: 2009
National Geographic Magazine (Contributing Photographer), Clayton, New York, Stati
Uniti
Immagine ingrandita di un pesce pagliaccio pomodoro maschio (Amphiprion frenatus)
che protegge un gruppo di uova. Nella famiglia dei pesci pagliaccio le uova deposte
sulle superfici piatte di pietre o scogli vengono sorvegliate da entrambi i genitori fino
alla schiusa che avviene dai 6 agli 11 giorni dopo. L'A. frenatus vive nelle acque
dell'Oceano Pacifico occidentale, normalmente fra gli anemoni viola. I pesci pagliaccio
formano relazioni simbiotiche con gli anemoni; i tentacoli degli anemoni garantiscono
infatti protezione ai pesci pagliaccio che si nutrono inoltre dei residui del loro pasto,
mentre i pesci pagliaccio eliminano i parassiti dagli anemoni e forniscono loro nutrienti
attraverso le feci. Questa immagine è stata ripresa con una fotocamera Nikon D2X e
un obiettivo da 105 mm inseriti in una custodia impermeabile Seacam, utilizzando
un'unica unità flash per illuminare.
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www.daviddoubilet.com
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Norm Barker
Calcoli biliari: 2011
Department of Pathology, Johns Hopkins University, Baltimora, Maryland, Stati Uniti
I calcoli biliari sono depositi cristallini che si sviluppano all'interno della colecisti. La
loro dimensione è variabile e talvolta raggiungono le dimensioni di una palla da golf.
La composizione può essere fortemente cristallina o gessosa, a seconda dei minerali
di cui sono costituiti che a loro volta dipendono in larga misura dell'età, dalla dieta o
dall'etnicità. I tre tipi principali sono i calcoli di colesterolo, i calcoli di pigmenti
(bilirubina e calcio provenienti dalla bile) e i calcoli biliari misti. La loro formazione è
spesso asintomatica fino a quando non raggiungono la dimensione di almeno 8 mm,
dopodiché possono causare dolore acuto e infezione. Il trattamento consiste nell'uso
di farmaci che dissolvono i calcoli, nella frantumazione mediante ultrasuoni mirati
(litotrissia) o nell'eliminazione chirurgica. L'immagine è stata ripresa con una
fotocamera Nikon D700 utilizzando un obiettivo Micro Nikkor da 105 mm e una
sorgente luminosa a fibre ottiche.
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www.ancientmicroworld.com
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Andrew Gasson ARPS
Bolle d'aria sotto una lente a contatto: 2004
Andrew Gasson Contact Lenses, Londra, Regno Unito
Piccole bolle d'aria intrappolate sotto una lente a contatto gas-permeabile nell'occhio
di un paziente. La lente è utilizzata per l'ortocheratologia, una procedura in cui
l'applicazione di lenti appositamente sagomate consente di appiattire la cornea
dell'occhio in modo calcolato riducendo la miopia. Le lacrime sono evidenziate
mediante colorazione di fluoresceina sodica che alla luce ultravioletta brilla di colore
verde, mentre le bolle d'aria appaiono come piccoli punti blu. Le lacrime seguono
l'ampia curva dell'iride, in alto a sinistra è visibile la pupilla e in basso a destra il
"bianco dell'occhio" ovvero la sclera. Questa immagine è stata ripresa utilizzando una
fotocamera Nikon D200 installata su un microscopio corneale Nikon FV3 dotato di
filtro Kodak Wratten 12 per migliorare il contrasto.
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Norm Barker
Dente di gonfoterio: 2012
Department of Pathology, Johns Hopkins University, Baltimora, Maryland, Stati Uniti
Macrofotografia di una sezione levigata del dente di un gonfoterio. I gonfoteri erano
una famiglia eterogenea di animali simili a elefanti vissuta nel Miocene e Pliocene (da
12 a 1,6 milioni di anni fa). Differivano dai veri antenati degli elefanti per la struttura dei
denti, dato che spesso avevano quattro zanne. Le specie di gonfoteri in Nord America
ed Eurasia iniziarono ad essere sostituite dai veri elefanti circa 5 milioni di anni fa,
sebbene le popolazioni più isolate del Sud America possano essere sopravvissute
fino a 6000 anni fa. Il minerale blu associato con lo smalto originale è vivianite.
Immagine ripresa con una fotocamera Nikon D800E e un obiettivo Zeiss Luminar da
63 mm con illuminazione a fibra ottica.
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www.ancientmicroworld.com
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Fernan Federici
Pianta di Arabidopsis thaliana fluorescente: 2009
Department of Plant Sciences, University of Cambridge, Cambridge, Regno Unito
Micrografia ottica confocale di una parte di una pianta arabide comune (Thaliana
Arabidopsis). Sono state utilizzate varie pigmentazioni fluorescenti che si legano a
specifiche strutture proteiche. In questa immagine il cianico mostra le membrane del
plasma, mentre rosso e giallo denotano i nuclei cellulari. È stato effettuato un tentativo
di modificare il DNA di ogni nucleo cellulare. Tutto esprime una proteina di riferimento
che si lega con il marcatore fluorescente rosso, ma ha un'espressione variabile della
proteina che si lega con il marcatore giallo. Il rapporto fra giallo e rosso fornisce
l'efficienza dell'uptake dell'espressione della proteina modificata. È ampiamente
utilizzato per quantificare i problemi negli studi genetici.
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Gerd-A. Günther
Ipostomo di zecca: 2013
Düsseldorf, Germania
Micrografia ottica in luce polarizzata dell'estremità di un ipostomo di zecca dei boschi,
Ixodes ricinus. Il segmento raffigurato in questa immagine misura circa 0,1 mm di
lunghezza. L'ipostomo è un apparato boccale laceratore comune in determinati
artropodi come gli acari e le zecche. È utilizzato per forare la pelle in cerca di sangue,
la parte a forma di arpione consente all'insetto di rimanere attaccato all'ospite durante
il pasto. Se la zecca viene rimossa in modo errato, questo segmento di ipostomo può
spezzarsi e rimanere nella pelle, causando infezioni. I. ricinus è la più grande di tre
specie di zecche presenti nel Regno Unito. Questa immagine è stata ripresa
utilizzando un microscopio Leica DMLB, con illuminazione in luce polarizzata e una
fotocamera digitale Canon.
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Tony McConnell
Donna in sovrappeso: 1998
Tony McConnell Photography, Londra, Regno Unito
Termografia a infrarossi di una donna in sovrappeso. Questa immagine è stata
scattata in una stanza al buio, quindi si basa sull'energia termica emessa dal soggetto.
Per il calore, rilevato come radiazione con lunghezza d'onda nel campo degli
infrarossi, è stato utilizzato un codice di colore compreso fra il blu (il più freddo) fino al
verde-giallo e dal rosso al magenta (il più caldo). L'immagine è stata ripresa con una
fotocamera VarioCAM hr research 600.
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www.tonymcconnell.com
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Phred Petersen
Decollo di MAV: 2012
School of Media and Communication, RMIT University, Melbourne, Australia
Immagine Schlieren che mostra la deflessione verso il basso dai rotori di un modellino
di elicottero. La tecnica visualizza i cambiamenti nell'indice di rifrazione di un gas, in
questo caso dovuto ai cambiamenti nella densità dell'aria. In questo esempio, è stato
aggiunto vapore di alcol per evidenziare le variazioni di densità quando l'aria è spinta
verso il basso dai rotori. Quando il flusso d'aria colpisce il suolo, si sposta verso
l'esterno in tutte le direzioni con un movimento turbolento e ondeggiante. Gli studi
come questo analizzano il verificarsi del ricircolo, o in che modo l'aria vicina al suolo
soggetta a un movimento ondeggiante verso l'esterno è tirata indietro verso i rotori.
Nel mondo reale questo effetto può causare danni significativi ai rotori e ai motori a
causa dei detriti. L'immagine è stata ripresa con un sistema Schlieren con
configurazione Z a 300 mm con un filtro tricromo sulla sorgente del flash elettronico.
[email protected]
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Harald Kleine
Sequenza del passaggio di un proiettile: 2012
School of Engineering and Information Technology, University of New South Wales /
Australian Defence Force Academy, Canberra, ACT 2600, Australia
Una sequenza di immagini Schlieren a colori che mostrano il passaggio di un proiettile
calibro 0,22" nell'aria. Nel fotogramma in alto, il proiettile appare a sinistra, fuori dal
sistema di visualizzazione e non mostra segni di onda d'urto. Nei fotogrammi al centro
e in basso, lo stesso proiettile appare circondato da onde di compressione (rosse e
gialle) e da zone di espansione (blu e cianico). Nel fotogramma in basso è visualizzata
con maggiore chiarezza un'area di turbolenza lasciata dal passaggio del proiettile. Le
immagini sono state riprese con un sistema video digitale ad alta velocità, in grado di
riprendere 40.000 fotogrammi al secondo con un intervallo di 200 microsecondi fra un
fotogramma e l'altro.
[email protected]
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David Scharf
Motore elettrostatico MEMS: 2010
David Scharf Photography, Los Angeles, California, Stati Uniti
Micrografia elettronica a scansione di un attuatore torsionale a dente d'arresto, un tipo
di motore elettrostatico per microscopio. È un esempio di sistema
micorelettromeccanico (MEMS), un dispositivo per movimenti microscopici creato con
tecnologie impiegate per la realizzazione di chip per computer. In questo esempio, i
pettini di interblocco sugli elettrodi alternano fra attrazione e repulsione in risposta al
rapido cambiamento di cariche elettrostatiche. Un dispositivo a dente d'arresto implica
che un componente ad esso collegato ruota in una sola direzione ma con coppia
relativamente elevata. Ogni elettrodo ha una lunghezza di circa 100 micron e una
larghezza di 20-30 micron. I colori presenti nell'immagine derivano da vari rilevatori
secondari all'interno del microscopio attraverso un sistema inventato dal Sig. Scharf.
[email protected]
www.electronmicro.com
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Manfred P Kage
Cellule nervose su un circuito integrato: 2009
KAGE Mikrofotografie, Institute of Scientific Photography, Lauterstein, Germania
Micrografia elettronica a scansione a colori di cellule nervose su un circuito stampato
di un circuito integrato. Le cellule nervose (neuroni) sono state coltivate sulla
superficie del chip finché non hanno creato una rete con le altre cellule circostanti. La
parte del chip raffigurata in questa immagine ha un'ampiezza di circa 1,2 mm. Questa
immagine è stata creata in bianco e nero e successivamente colorata con tecniche
digitali.
[email protected]
www.kage-mikrofotografie.de
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Christopher Guerin
Micrografia elettronica a scansione (SEM) del lievito: 2012
VIB Bio-imaging Core, Gand, Belgio
Micrografia elettronica a scansione di due cellule di lievito durante il processo di
gemmazione. Le cellule più grandi hanno un diametro di circa 4 micron. I lieviti sono
organismi unicellulari che si riproducono asessualmente. Quelli che si riproducono per
gemmazione, crescono da una gemma della cellula madre anziché scindersi in due
cellule figlie di uguale dimensione e rientrano nell'ordine dei Saccaromiceti o lieviti
veri. Questi sono i lieviti utilizzati per panificazione e fermentazione. In totale esistono
oltre 1500 specie di lieviti in due phyla: Ascomycota e Basidiomycota.
[email protected]
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Phred Petersen
Modelli di onda d'urto: 2011
School of Media and Communication, RMIT University, Melbourne, Australia
Immagine Schlieren ad alta velocità che mostra la propagazione di un'onda d'urto
provocata dalla carica di una pistola giocattolo in un cilindro. La tecnica visualizza i
cambiamenti nell'indice di rifrazione di un gas, in questo caso dovuto ai cambiamenti
nella densità dell'aria. La carica viene accesa nel fotogramma in alto a sinistra. Nel
fotogramma in alto a destra l'onda d'urto sferica è ben sviluppata. In basso a sinistra,
l'onda d'urto principale è stata completamente riflessa dalla superficie interna
corrugata del cilindro causando un complesso modello di interazioni. Nell'ultimo
fotogramma le interazioni sono state ampiamente risolte in una riflessione principale
quasi sferica. Le immagini sono state riprese ad una velocità di 5000 fotogrammi al
secondo con un'unità flash sincronizzata che offre tempi di esposizione di 25
nanosecondi. Il tempo trascorso fra il primo e l'ultimo fotogramma è stato di soli 0,6
millisecondi. Il video è stato ripreso con una videocamera ad alta velocità Phantom
v7.3 e un'unità flash HSPS Mini Strobokin.
[email protected]
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Paul Whitten
Emorragia della retina: 2013
New York Eye and Ear Infirmary, New York, NY, Stati Uniti
Mosaico di tre immagini di retina umana in cui è visibile un'emorragia dietro la
membrana limitante interna (MLI). Si noti il sangue che rifluisce nell'umor vitreo, il gel
trasparente che riempie l'occhio. L'emorragia retinica può essere causata da
ipertensione, blocco o diabete. Una leggera emorragia, specialmente non associata a
malattie croniche, può essere lasciata riassorbirsi da sola. I casi più gravi possono
essere trattati con cauterizzazione laser dei vasi sanguigni danneggiati. Questa
immagine è stata ripresa con una fotocamera retinica Topcon TRC 501X e un
software per immagini a mosaico proprietario.
[email protected]
www.paulwhittenphotography.com
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Steven Morton FRPS
Eritrocita umano infettato dalla malaria: 2008
School of Physics, Monash University, Victoria, Australia
Immagine ripresa con un microscopio a forza atomica (AFM) della superficie di un
eritrocita umano prelevato ad un paziente infettato dal parassita della malaria
(Plasmodium sp.). Il parassita infetta per primo il fegato, quindi si riproduce formando
merozoiti che infettano gli eritrociti. All'interno di ogni cellula, un singolo merozoite può
moltiplicarsi per formare da 8 a 24 cloni prima che la cellula esploda e i merozoiti
infettivi siano rilasciati nel flusso sanguigno. Questa immagine è stata realizzata
utilizzando i dati sull'altezza della superficie raccolti dal microscopio AFM ed elaborati
in seguito con un pacchetto di visualizzazione in 3D.
[email protected]
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Gerd-A. Günther
Ala di farfalla: 2012
Düsseldorf, Germania
Micrografia ottica di un'ala di una farfalla blu comune (Charaxes tiridates). La parte
dell'ala raffigurata in questa immagine ha un'ampiezza di circa 0,2 mm. Le parti
inferiori dell'ala sono generalmente ricoperte di scaglie, per la maggior parte in
marrone chiaro e saltuariamente a bande nere. In questa immagine sono raffigurate
due venature in marrone scuro, tubolari che forniscono supporto strutturale per l'ala e
scambio di ossigeno ("respirazione"). C. tiridates è presente nella maggior parte
dell'Africa centrale. L'immagine è stata ripresa con un microscopio Leica DMLB e una
fotocamera digitale Canon.
[email protected]
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Louise Murray
Granchio porcellana che si ciba al sicuro all'interno del suo ospite: 2011
Londra, Regno Unito
Un granchio porcellana che si ciba all'interno delle pieghe protettive di un corallo
Pocillopora. I granchi porcellana appartengono alla famiglia delle Porcellanidae che
comprende 277 specie descritte. Hanno corpi estremamente appiattiti e sono pertanto
in grado di cacciare e nascondersi nelle fenditure delle rocce. Questa immagine è
stata ripresa in notturna, con una luce ultravioletta che genera la fluorescenza del
corallo e regala una luce verde spettrale alla scena. Fotografia subacquea ripresa a
Tondoba Bay nel Mar Rosso al largo delle coste dell'Egitto.
[email protected]
www.louisemurray.com
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Nicole Ottawa
Coffea: 2012
Eye of Science, Reutlingen, Germania
Micrografia elettronica a scansione a colori delle cellule di un chicco di caffè. Il caffè è
ottenuto dai grani della pianta del caffè (Coffea sp.). Questa parte del campione ha
una larghezza di circa 30 micron. Il campione è stato preparato mediante
criodecapaggio, congelando rapidamente il campione con azoto liquido in modo da
conservare all'istante i tessuti. Se il campione viene spezzato, appaiono le strutture
interne. In questa immagine, i bordi fratturati delle pareti cellulari sono mostrati in
grigio. All'interno delle cellule sono presenti piccole particelle d'olio. Durante il
processo di tostatura, gli oli vengono concentrati e convertiti in caffeolo responsabile
del caratteristico aroma e sapore. Le particelle d'olio contengono inoltre la caffeina in
soluzione. Questa immagine è stata creata in bianco e nero e successivamente
colorata con tecniche digitali.
[email protected]
www.eyeofscience.de
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Viktor Sykora
Occhio di Cerambyx: 2012
First Faculty of Medicine, Charles University, Praga, Repubblica Ceca
Micrografia elettronica a scansione a colori dell'occhio di un coleottero del genere
Cerambyx. I cristallini dell'occhio composto sono in basso a destra, in alto a sinistra
sono presenti le ciglia che circondano e proteggono l'occhio. Cerambyx è un genere di
coleottero Capricorno, o Cerambycidae, denominato in tal modo a causa delle lunghe
antenne a spire che ricordano le corna dello stambecco alpino. Il genere comprende
circa 30 specie, fra cui la più comune è il Cerambyx cerdo. Questa immagine è stata
creata in bianco e nero e successivamente colorata con tecniche digitali.
[email protected]
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Farah Ahmed
Geco conservato nell'ambra risalente a 20 milioni di anni fa. 2012
The Natural History Museum, Londra, Regno Unito
Ricostruzione in 3D di un geco rinvenuto conservato nell'ambra, ripreso con uno
scanner micro-CT a raggi X. La tecnologia CT utilizza sottili fasci di raggi X per
ricavare una "fetta" virtuale del campione; varie fette così ottenute sono poi impilate
per realizzare un modello 3D. Con un'accurata elaborazione al computer, le ossa
diventano facilmente visibili. Dato che il campione è stato conservato nell'ambra, è
presente uno spazio d'aria solitamente riempito dai tessuti molli. Il software CT è in
grado di mappare la superficie interna, ricostruendo in modo efficiente la pelle del
geco. Il campione è stato trovato nella Repubblicana Dominicana e risale a circa 20
milioni di anni fa.
[email protected]
www.nhm.ac.uk
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Steven Morton FRPS
Mandibola di Bishops whitmorei risalente a 115 milioni di anni fa: 2009
School of Physics, Monash University, Victoria, Australia
Macrofotografia della minuscola mandibola fossilizzata di Bishops whitmorei, un
mammifero placentale vissuto in Australia all'inizio del periodo Cretaceo, circa 115
milioni di anni fa. La classificazione di questo fossile e di quelli simili è stata
determinata in base alla presunta evoluzione dei molari nei mammiferi. Tuttavia, la
prova della B. whitmorei suggerisce che l'attuale visione di questo tratto evolutivo può
essere sbagliata e che molte specie sono state classificate in modo errato. Questa
immagine è stata ripresa con una fotocamera Nikon D3 dotata di obiettivi macro.
[email protected]
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Volker Brinkmann
Stiletto: 2012
Max-Planck Institute for Infection Biology, Berlino, Germania
Micrografia elettronica a scansione a colori della proboscide di una zanzara
Anopheles gambiae. In alto a sinistra si nota l'elitra esterna o labium che racchiude la
punta dello stiletto (verde). Lo stiletto è costituito da mascelle e mandibole ed è
utilizzato per forare la pelle dell'animale ospite in modo da identificare e forare un vaso
sanguigno. Il sangue che fuoriesce viene aspirato tramite il labium. In specie di
zanzare come A. gambiae, il labium è relativamente lungo e crea una proboscide. La
sezione di stiletto raffigurata in questa immagine misura circa 0,2 mm di lunghezza.
Questa immagine è stata creata in bianco e nero e successivamente colorata con
tecniche digitali.
[email protected]
www.mpiib-berlin.mpg.de/de/services/core/mikroskopie
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Ted Kinsman
Pallone gonfiato eccessivamente: 2011
Kinsman Physics Productions, Rochester, New York, Stati Uniti
Questa immagine flash ad alta velocità mostra un pallone immediatamente dopo il suo
scoppio. Prima di gonfiare il pallone, al suo interno sono stati inseriti alcuni millilitri
d'acqua. Quando il pallone scoppia, l'improvvisa caduta di pressione consente al
vapore acqueo interno di raffreddarsi rapidamente creando le goccioline d'acqua
riprese in questa immagine. Il flash è stato azionato dal rumore dello scoppio del
pallone, la sua durata di 50 microsecondi congela l'istante.
[email protected]
www.sciencephotography.com
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Anders Persson
Angiografia tomografia computerizza di un cinghiale morto: 2013
Centre for Medical Image Science and Visualisation (CMIV), Linköping University,
Linköping, Svezia
Immagine ricostruita in 3D di un cinghiale morto che ne mostra lo scheletro e i vasi
sanguigni. L'animale è rimasto ucciso in un incidente stradale. Prima di collocare
l'animale in uno scanner DECT (Dual Energy Computer Tomography), è stato iniettato
un mezzo di contrasto iodato nelle arterie. Lo scanner acquisisce una serie di
scansioni dell'animale, una "fetta virtuale" a due diverse energie di raggi X. Le fette
possono quindi essere combinate per realizzare un'immagine virtuale in 3D mentre
mediante l'elaborazione computerizzata possono essere applicati trasparenza e
colore ai vari tipi di tessuto. Questa tecnica è in fase di sviluppo per consentire
autopsie virtuali post mortem su corpi umani.
[email protected]
www.cmiv.liu.se
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Anders Persson
Esame post-mortem con scanner DECT (Dual Energy Computer Tomography): 2012
Centre for Medical Image Science and Visualisation (CMIV), Linköping University,
Linköping, Svezia
Immagine ricostruita in 3D della cavità toracica di un cadavere. Al centro è visibile il
fegato e sotto l'intestino tenue. In alto a sinistra sono visibili parti delle ossa e della
muscolatura della spalla e del braccio. Il corpo è stato esaminato utilizzando uno
scanner DECT (Dual Energy Computer Tomography) il quale acquisisce una serie di
scansioni, una "fetta virtuale" a due diverse energie dei raggi X. Le fette possono
quindi essere combinate per realizzare un'immagine virtuale in 3D, mentre mediante
l'elaborazione computerizzata possono essere applicati trasparenza e colore ai vari
tipi di tessuto. Post mortem, possono essere utilizzate energie dei raggi X maggiori
rispetto a quelle utilizzabili per pazienti in vita. In questo modo si ottiene un'eccellente
differenziazione dei tessuti. Le immagini risultanti possono essere utilizzate come
riferimento per indagini autoptiche e a scopo di insegnamento.
[email protected]
www.cmiv.liu.se
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Anders Persson
Angiografia tomografia computerizzata: 2013
Centre for Medical Image Science and Visualisation (CMIV),
Linköping University, Linköping, Svezia
Immagine ricostruita in 3D della testa e del collo di un paziente in cui sono evidenziati
i vasi sanguigni. Sono visibili chiaramente anche cranio e spina dorsale. Prima di
collocare il paziente in uno scanner DECT (Dual Energy Computer Tomography) è
stato iniettato un mezzo di contrasto iodato nelle arterie. Questo tipo di scanner
acquisisce una serie di scansioni del paziente, ovvero "fette" virtuali riprese con raggi
X a due diverse frequenze. Le fette possono quindi essere combinate per realizzare
un'immagine virtuale in 3D mentre, mediante l'elaborazione computerizzata possono
essere applicati trasparenza e colore ai vari tipi di tessuto. Oltre che per l'uso nelle
diagnosi cliniche, questa tecnica è stata sviluppata per permettere autopsie virtuali su
corpi umani.
[email protected]
www.cmiv.liu.se
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David Scharf
Rete di elettrodi cerebrali MEMS: 2011
David Scharf Photography, Los Angeles, California, Stati Uniti
Immagine al microscopio elettronico a scansione di una rete di elettrodi microscopici
utilizzati per la connessione ai neuroni cerebrali. Interfacce neurali come questa
possono essere utilizzate per registrare e interpretare i segnali del cervello (ad
esempio nel funzionamento della protesi di un arto) o per passare informazioni al
cervello (ad esempio nella sordità o cecità). Questa rete è stata creata utilizzando una
scintilla elettrica per vaporizzare selettivamente aree di un cristallo di silicio, lasciando
gli elettrodi dritti. Ognuno di questi elettrodi ha uno spessore di circa 0,1 mm. I colori
presenti nell'immagine derivano da vari rilevatori secondari all'interno del microscopio
attraverso un sistema inventato dal Sig. Scharf.
[email protected]
www.electronmicro.com
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Volker Brinkmann
Movimento di sporozoiti di malaria: 2011
Max-Planck Institute for Infection Biology, Berlino, Germania
Micrografia in fluorescenza al rallentatore degli sporozoiti di malaria. Gli sporozoiti
sono la forma mobile del parassita che infetta l'ospite. In questo caso, sono raffigurati
sporozoiti di Plasmodium, un genere di parassita che trasmette la malaria. Sono
presenti nella saliva di una zanzara e sono trasmessi all'ospite durante l'aspirazione di
sangue da parte della zanzara stessa. Nell'immagine i colori mostrano due diverse
varietà genetiche, colorate con marcatori fluorescenti diversi. Il movimento
bidimensionale degli sporozoiti (su/giù, sinistra/destra) è mappato come funzione del
tempo (interno/esterno del piano dell'immagine). La maggior parte degli sporozoiti
colorati in verde è ad alta motilità e si sposta lungo un percorso elicoidale dal centro.
Gran parte della varietà colorata in rosso è relativamente immobile.
[email protected]
www.mpiib-berlin.mpg.de/de/services/core/mikroskopie
------------------------083
Farah Ahmed
Tissint, meteorite marziano: 2012
The Natural History Museum, Londra, Regno Unito
Ricostruzione in 3D di un frammento del meteorite marziano Tissint, ripreso con uno
scanner micro-CT a raggi X. La tecnologia CT utilizza sottili fasci di raggi X per
ricavare una "fetta" virtuale del campione; varie fette così ottenute sono poi impilate
per realizzare un modello 3D. La tecnologia CT consente la visualizzazione di
differenze di densità realmente minime all'interno della struttura bulk della roccia. In
questa immagine, i colori arancioni indicano l'olivina minerale, il verde indica la
presenza di fluidi in passato, il blu il vetro di silicato e il bianco mostra le reti di fratture.
Tissint è il nome di un meteorite caduto sulla Terra in Marocco il 18 luglio 2011. Lo
studio della sua struttura e del contenuto di minerali mostra che è stato staccato dalla
superficie di Marte a seguito di un impatto circa 700.000 anni fa; da quel momento ha
vagato per il sistema solare.
[email protected]
www.nhm.ac.uk
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Daniel Kariko
Vespa Polistes flavus trovata in un cortile sul retro, strada: 2013
School for Art and Design, East Carolina University, Greenville, Stati Uniti
Immagine fortemente ingrandita della testa di una vespa Polistes flavus, appartenente
al genere poliste che comprende oltre 300 specie note. Molte specie costruiscono i
propri nidi nelle abitazioni; sebbene normalmente non siano aggressive, le Polistes
flavus difendono vigorosamente i propri nidi. L'immagine appartiene a una serie che
intende indagare sui nostri compagni domestici spesso trascurati, risultato
dell'espansione del nostro habitat nelle aree rurali ed è frutto di una combinazione fra
microscopia ottica e microscopia elettronica a scansione.
[email protected]
www.danielkariko.com
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Daniel Kariko
Vespa cuculo trovata su una zanzariera: 2013
School for Art and Design, East Carolina University, Greenville, Stati Uniti
Immagine fortemente ingrandita della testa di una vespa cuculo appartenente al
genere Chrysidae che comprende oltre 3000 specie note. Fra i nomi comuni figurano
anche vespa gioiello, vespa dorata o vespa smeraldo che riflettono i colori brillanti e
metallizzati del corpo. Le specie sono per la maggior parte cleptoparassiti dato che
depongono le uova in nidi di ospiti dove le larve si nutrono di uova o larve degli ospiti.
L'immagine appartiene a una serie che intende indagare sui nostri compagni
domestici spesso trascurati, risultato dell'espansione del nostro habitat nelle aree
rurali ed è frutto di una combinazione fra microscopia ottica e microscopia elettronica
a scansione.
[email protected]
www.danielkariko.com
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David W Walker
Vetrino di microscopio vittoriano: testa di Vanessa urticae: 2011
Huddersfield, Yorkshire, Regno Unito
Scansione digitale di un vetrino di microscopio che mostra l'intricato dettaglio sulla
testa di una piccola farfalla tartaruga (Aglais urticae). Nota anche con i precedenti
nomi di Vanessa urticae o Nymphalis urticae, è una specie molto numerosa nel Regno
Unito e in Irlanda. Il campione è stato preparato e montato da W Watson & Sons, un
famoso fornitore di vetrini per microscopi nel XIX secolo. Il vetrino è stato acquisito
con uno scanner a film da 35 mm; il file digitale così ottenuto è stato pulito e bilanciato
prima della conversione in bianco e nero e invertito per realizzare questo "negativo"
digitale.
[email protected]
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Manfred P Kage
Formica che trasporta un ingranaggio di dispositivo micromeccanico: 2006
KAGE Mikrofotografie, Institute of Scientific Photography, Lauterstein, Germania
Micrografia elettronica a scansione a colori di una formica tagliatrice (Atta cephalotes)
che sostiene l'ingranaggio di un dispositivo micromeccanico. L'ingranaggio è stato
realizzato orientando un laser su una pellicola chimica per solidificare il polimero in
modo da poterlo recuperare eliminando il prodotto chimico in eccesso con un
lavaggio. L'ingranaggio ha un'ampiezza di circa 0,1 mm. L'immagine è stata creata in
bianco e nero e successivamente colorata con tecniche digitali.
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www.kage-mikrofotografie.de
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Spike Walker ASIS FRPS
Embrione di topo; sezione longitudinale: 2006
Penkridge, Staffordshire, Regno Unito
Micrografia ottica di una sezione sagittale pigmentata di un embrione di topo. Al centro
in verde il cuore, sotto ad esso è visibile parte della colonna vertebrale. Nella testa a
sinistra, si vedono chiaramente il cervello e la lingua. Sulla destra vi sono le sezioni
delle zampe e la coda, vicino al corpo. Questo embrione ha una lunghezza di circa 18
mm. L'immagine è stata ripresa utilizzando una Canon EOS 1Ds Mark II su un
microscopio Zeiss. Le tonalità nell'immagine risultante sono state invertite e i colori
ulteriormente enfatizzati con il software Photoshop ™.
[email protected]
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Richard Kirby
Doliolo, Doliolum nationalis: 2012
University Of Plymouth, Marine Institute, Plymouth, Regno Unito
Micrografia ottica di un doliolo adulto, il Doliolum nationalis. Allo stadio larvale, questa
creatura possiede una notocorda, una struttura flessibile simile ad un'asta di cellule di
supporto, pertanto appartiene al phylum Cordati (Chordata). Questo doliolo adulto
lungo 1,5 mm possiede fasce di muscoli attorno al corpo cilindrico che lo aiutano a
nuotare e a nutrirsi mentre si sposta lentamente fra il plancton sulla superficie del
mare. La contrazione e il rilassamento dei muscoli consentono l'ingresso dell'acqua
nel sifone boccale (destra) e sulle branchie simili a pettini prima di essere espulsa
come un jet dal sifone atriale (sinistra). Una lamina di muco posta dietro le branchie
cattura le particelle di cibo prima che il flusso d'acqua lasci il corpo dell'animale.
[email protected]
------------------------090
Dan Sykes
Medusa di Blaschka: 2013
Imaging and Analysis Centre, The Natural History Museum, Londra, Regno Unito
Ricostruzione in 3D di un modello in vetro di una medusa, ripreso con uno scanner
micro-CT a raggi X. I colori artificiali utilizzati in questo caso si basano sulla densità del
vetro. Questo straordinario modello è stato creato in vetro alla metà del XIX secolo da
Leopold e Rudolf Blaschka. Le tecniche utilizzate da questo team composto da padre
e figlio non sono completamente note, si spera che questo studio contribuisca a
rivelarne i segreti.
[email protected]
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Gerd-A. Günther
Puccinia lagenophorae, spore di ruggine: 2012
Düsseldorf, Germania
Micrografia ottica di una sezione dello stelo di erba calderina (Senecio vulgaris)
infettato da spore di ruggine Puccinia lagenophorae. Le spore sono nelle macchie
gialle al centro e creano due spot a grappolo, ciascuno ampio circa 50 micron. La P.
lagenophorae è un parassita dell'erba calderina. Le ruggini come questa, raramente
uccidono l'ospite ma possono gravemente debilitare le singole piante. È un fattore
molto importante in agricoltura, dato che le ruggini si formano sui raccolti di cereali.
Questa immagine è stata ripresa utilizzando un microscopio Leica DMLB,
un'illuminazione in campo scuro e una fotocamera digitale Canon.
[email protected]
------------------------092
Hans U. Danzebrink
Fiamma: 2013
Physikalisch-Technische Bundesanstalt (PTB), Braunschweig, Germania
Micrografia ottica a colori che mostra una sezione di un campione preparato di
nanoparticelle. Le nanoparticelle sono costituite di PMMA o polimetilacrilato e
appaiono come macchioline scure nella parte superiore dell'immagine e nell'area
rossa in basso. Le aree gialle sono residui dello stabilizzatore di sospensione del
liquido derivante dai processi di produzione, l'area in blu-grigio è un substrato di
silicone. Le nanoparticelle hanno un'ampiezza di circa 190 nanometri, il campione
ripreso in questa immagine ha una larghezza di circa 800 micron. Le nanoparticelle
sono studiate quali possibili agenti per la somministrazione di farmaci dato che
possono essere trattate in modo da trasportare sostanze chimiche a specifici tipi di
cellule all'interno del corpo. Questa immagine è stata ripresa utilizzando un
microscopio Zeiss Axiophot 2 con illuminazione a campo chiaro in contrasto e colorata
con tecniche digitali in fase successiva.
[email protected]
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Volker Brinkmann
Divisione di cellule neoplastiche: 2001
Max-Planck Institute for Infection Biology, Berlino, Germania
Micrografia elettronica a scansione a colori della divisione di cellule neoplastiche. Una
delle caratteristiche che definiscono le cellule neoplastiche è la rapida divisione. Il
tasso di replicazione delle cellule epiteliali normali è governato dalle proteine
"gatekeeper" che risultano mancanti nelle cellule neoplastiche. Questa immagine è
stata creata in bianco e nero e successivamente colorata con tecniche digitali.
[email protected]
www.mpiib-berlin.mpg.de/de/services/core/mikroskopie
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David McCarthy
Swimmer sulla "spiaggia": 2012
University College London School of Pharmacy, 29-29 Brunswick Square, Londra,
Regno Unito
Micrografia elettronica a scansione di "nanoswimmer". Si tratta di oggetti microscopici
studiati per l'uso come veicolo di farmaci in medicina. Ogni minuscola spira misura
solo 25 micron di lunghezza, 5 micron di larghezza e 300 nanometri di spessore. Le
spire sono costituite da un polimero rivestito di nickel e titanio. Questa immagine è
stata ripresa in bianco e nero e successivamente colorata con tecniche digitali da Ms
A Cavanagh.
[email protected]
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Nicole Ottawa
Diatomee: 2006
Eye of Science, Reutlingen, Germania
Micrografia elettronica a scansione a colori di teche di varie diatomee. Le diatomee
sono un tipo di alghe monocellulari fotosintetiche. Esistono circa 100.000 specie di
diatomee che costituiscono una parte importante del plancton alla base della catena
alimentare marina e di acqua dolce. La caratteristica distintiva delle diatomee è
rappresentata dalla loro parete cellulare simile a vetro e dal motivo intricato o frustulo.
Questa immagine è stata creata in bianco e nero e successivamente colorata con
tecniche digitali.
[email protected]
www.eyeofscience.de
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David Doubilet HonFRPS
Nudibranco Chromodoris con gamberetto commensale, Bali, Indonesia: 2007
National Geographic Magazine (Contributing Photographer), Clayton, New York, Stati
Uniti
Nudibranco Pigiama (Chromodoris magnifica) fotografato insieme a un gamberetto. I
nudibranchi sono un gruppo di molluschi gasteropodi a corpo molle. Esistono oltre
3000 specie descritte di nudibranchi, molte delle quali sono estremamente colorate
per avvisare i potenziali predatori della loro tossicità. Il C. magnifica è presente
nell'Oceano Pacifico occidentale e si nutre di spugne del genere Negombata. Questo
esemplare è stato fotografato in uno studio subacqueo in miniatura, uno sfondo
bianco è stato fissato su un treppiede e avvicinato al nudibranco. Un biologo marino
ha posizionato il nudibranco sullo sfondo quindi lo ha riportato nel suo ambiente.
L'immagine è stata ripresa con una fotocamera Nikon D2X e un obiettivo macro da 60
mm in una custodia subacquea. L'illuminazione è stata fornita da due unità flash con
un'ulteriore unità per la retroilluminazione.
[email protected]
www.daviddoubilet.com
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Amanda Rebbechi
Calcoli vescicali: 2002
Medical Illustration Unit, The Royal Melbourne Hospital, Melbourne, Victoria, Australia
Un medico sostiene alcuni calcoli vescicali, noti anche come cistoliti. Normalmente
sono particelle che si formano quando il paziente è disidratato e quindi ha urine
concentrate o se l'urina ristagna nella vescica a causa di infezioni. Ciò consente la
cristallizzazione di vari minerali, molto spesso ossalati di calcio e fosfati di calcio,
magnesio e ammoniaca. Il trattamento nelle fasi iniziali è con frantumazione dei calcoli
a ultrasuoni o laser per consentire l'eliminazione dei frammenti. In casi estremi come
questo, è richiesta l'asportazione chirurgica. Questa immagine è stata ripresa con una
fotocamera Nikon FM-2 con un obiettivo macro da 55 mm e illuminazione da studio.
[email protected]
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Dorit Hockman
Scheletro di un embrione di camaleonte: 2012
Trinity College, University of Cambridge, Cambridge, Regno Unito
Micrografia ottica di un campione preparato di un embrione di camaleonte velato
Chamaeleo calyptratus. La pelle è stata rimossa e l'embrione è stato trattato mediante
colorazione dello scheletro. Con questa procedura la cartilagine appare blu e la parte
ossea rossa. Durante lo sviluppo, lo scheletro è inizialmente cartilagineo e viene
rapidamente sostituito dall'osso. In questa immagine lo scheletro è diventato osseo,
solo le costole anteriori e parte del cranio sono ancora cartilaginei. Questa immagine è
stata ripresa come parte della ricerca sullo sviluppo embrionale e sulla differenza di
crescita nelle varie specie. L'immagine è stata ripresa con un microscopio
stereoscopico e una fotocamera digitale.
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Hugh Turvey
Donna che beve acqua: 2010
The British Institute of Radiology, Londra, Regno Unito
Per questa immagine sono state utilizzate varie tecniche di imaging per illustrare
visivamente l'anatomia e i meccanismi di un'azione semplice ma essenziale come
bere acqua. Per questa immagine sono state utilizzate tecniche quali diagnostica per
immagini (MRI), radiologia ed elementi fotografici convenzionali combinati con
tecniche digitali e colorati in blu.
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www.bir.org.uk/about-us/artist-in-residence
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Heather Angel HonFRPS
Sequenza time lapse dell'apertura di un giglio glorioso: 2009
Natural Visions, Surrey, Regno Unito
Sequenza di riprese che mostra l'apertura di un fiore di un giglio glorioso (Gloriosa
superba). Illustra chiaramente come si aprono i petali, si flettono verso l'alto e
cambiano colore mentre il fiore sboccia. Ciò espone stami e stigmi in modo che le
farfalle impollinatrici vi possano entrare in contatto. Queste immagini fanno parte di un
progetto in corso sulla struttura floreale e i meccanismi di impollinazione gestito da
Heather Angel per la Royal Botanic Gardens, Kew. Le immagini sono state riprese con
una fotocamera Nikon D3 e un obiettivo macro da 105 mm con illuminazione
proveniente da due unità flash elettroniche SB900. Le esposizioni separate sono state
successivamente combinate con un programma di editing per immagini.
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www.heatherangel.co.uk
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