IL PIANETA TERRA IL RETICOLATO TERRESTRE POLI: sono i punti di intersezione tra l’asse terrestre e la superficie terrestre. s i pia i paralleli all’ a r e a su . EQUATORE: piano perpendic lare all’ i rotazione, passa per il centro della Terra. E' il più grande dei paralleli, misura circa 40.000 km ed è quindi un CERCHIO MASSIMO. MERIDIANI: passano per i poli e c te g l’asse terrestre distribuiti a RAGGIERA e sono 360. Da nord a sud si chiamano MERIDIANI (180 meridiani) e da sud a nord si chiamano ANTIMERIDIANI (180 antimeridiani). I meridiani sono tutti cerchi massimi MERIDIANO DI GREENWICH: è il meridiano fondamentale. Passa per l’ sservat ri astr mic i Greenwich a Londra. FUSO ORARI u spa i f rmat a gra i ci meri ia i . iché l’a g l gir al Polo misura 360° e le ore sono 24, per sapere i gradi di longitudine di un fuso orario si applica la formula 360/24=X/1, da cui si ricava che ogni fuso orario (X) misura 16° di longitudine. Latitudine: distanza angolare di un pu t all’ i misura in gradi. Varia da 0° a 90° ; può essere NORD o SUD. Longitudine:distanza angolare di un punto P dal MERIDIANO DI GREENWICH. Varia da 0° a 180°; può essere EST o OVEST. (LauraCondorelli2014 Pagina 1 Coordinate orizzontali Indipendentemente dalle coordinate ge grafiche, l’ sservat re ve e la superficie terrestre come un PIANO (piano dell’orizzonte, che è definito come il piano tangente alla superficie terrestre nel punto in cui si trova l’ sservat re ’ sservat re ve e il ciel i fi it ma gli sembra che tutte le stelle siano proiettate in una VOLTA CELESTE (a cupola). Il punto più alto della volta celeste è chiamato ZENITH. Se ci troviamo all’equat re ve iam 2 volte all'anno il S le all e ith il mar e il settem re . Da noi il Sole non è mai allo zenith. Quando il Sole è allo zenith gli oggetti non hanno ombra, perché il Sole è proprio sopra l’ ggett stess (LauraCondorelli2014 Pagina 2 I MOTI DELLA TERRA MOTO DI ROTAZIONE: avviene intorno al proprio asse da OVEST verso EST. Giorno sidereo l’ intervallo di tempo tra due culminazioni successive di una stella fissa sullo stesso meridiano. La sua durate è di 23 ore, 56 minuti e 4 secondi corrisponde al tempo impiegato dalla Terra per compiere un'intera rotazione. Il giorno solare è l'intervallo di tempo compreso fra due culminazione successive del Sole sullo stesso meridiano. Esso è più lungo di circa 4 minuti del giorno sidèreo; dura perciò all'incirca 24 ore. CONSEGUENZE DELLA ROTAZIONE (LauraCondorelli2014 Pagina 3 La rotazione ha come conseguenza un MOVIMENTO APPARENTE del Sole durante il giorno e delle stelle durante la notte. Il sole sorge a SUD-EST e tramonta a OVEST, perché la Terra ruota intorno al proprio asse. Vicino al polo il Sole non sorge mai. Le stelle invece ruotano in 24 ore di 360° intorno al polo. ’u ica stella che si mu ve la POLARE, perché si trova sopra il polo. PROVE DELLA ROTAZIONE Il PENDOLO DI FOUCAULT è posto vicino a Parigi ed ha una lunghezza determinata. Il pendolo ha la caratteristica di oscillare sempre nella stessa direzione, anche se sotto di esso la Terra ruota. Se al di sotto del pendolo, opportunamente posto al polo Nord, si pone della sabbia, la punta del pendolo lascerà impresse nella sabbia le linee delle sue oscillazioni, che ruoteranno in 24 ore di 360°. MOTO DI RIVOLUZIONE Avviene intorno al Sole su un piano che prende il nome di ECLITTICA in 365 giorni 5 ore e 48 minuti (tenendo conto della precessione degli equinozi). ’asse terrestre i cli at i 66° e ’ rispett al pia ell’eclittica ’a g l tra il pia ell’eclittica e il pia equat riale misura ° e 7’ (LauraCondorelli2014 Pagina 4 LINEA DEGLI EQUINOZI: è la linea di intersezione tra il piano equatoriale e il piano ell’eclittica EQUINOZIO DI M V ca e il mar e ell’emisfer reale i i ia la primavera N Z D’ NN Ca e il settem re questi ue gi r i il pia ell’eclittica e ell’equat re c i ci Z D’ NV N ca e il icem re Z D’ è il giug ’ il gi r più lu g ell’a CALENDARI Calendario Gregoriano : modifica del calendario Giuliano in vigore in precedenza 365 giorni 1 anno h 4 ’ circa 6 re 6h x 4 = 24h 1 giorno g i 4 a i c’ u gi r i più = ANNO BISESTILE Esclusi i centenari. Sono bisestili solo il 1600 e il 2000 (LauraCondorelli2014 Pagina 5 LE STAGIONI Il fenomeno delle stagioni è causato dall'inclinazione dell'asse terrestre rispetto al pia ell’eclittica e al m t i rivoluzione del nostro pianeta attorno al Sole. La Terra infatti, orbita su un piano che viene chiamato eclittica. Durante questo tragitto essa mantiene l'asse di rotazione sempre parallelo a se stesso, toccando in determinati periodi dell'anno quei quattro punti fondamentali che segnano il principio di ciascuna stagione, e che perciò corrisponderanno ad altrettanti punti del percorso solare apparente essendo questo la proiezione celeste dell'orbita terrestre. che congiunge i suddetti punti è detta linea degli equinozi e ruota per effetto della precessione degli equinozi in 26 mila anni. Gli equinozi sono punti dell'orbita terrestre che segnano l'inizio della primavera e dell'autunno e nei quali la durata del giorno è uguale a quella della notte. Rappresentano inoltre le intersezioni dell'equatore celeste con l'eclittica e sono anche chiamati nodo discendente e nodo ascendente o anche rispettivamente punto della Bilancia e punto d'Ariete. (LauraCondorelli2014 Pagina 6 Circolo illuminazione Linea che divide la parte illuminata della Terra da quella non illuminata. Dura te l’a il circolo ’illumi a i e cam ia posizione, passando per i poli nei giorni degli equinozi e spostandosi simmetricamente nelle altre stagioni Equinozio di Primavera - 21 marzo » Inizia la primavera nell'emisfero boreale e l'autunno in quello australe. » Al polo Sud inizia la notte polare, mentre al polo Nord il giorno polare. » La durata del giorno e quella della notte sono uguali a tutte le latitudini. » Il Sole sorge e tramonta rispettivamente ad Est e ad Ovest, e passa per l'equatore celeste (punto d'Ariete). A partire dal 21 marzo il ì ive ta più lu g ella tte i tutt l’emisfer reale e la iversa urata si acce tua sempre più ma ma che aume ta la latitu i e, sicch all’equat re ci sara sempre all’i circa re i luce i ui el c rse i tutt l’a i p li le differenze sono massime. Equinozio d'Autunno - 23 settembre » Inizia l'autunno nell'emisfero boreale e la primavera in quello australe. » Al polo Nord inizia la notte polare, mentre al polo Sud il giorno polare. » La durata del giorno e quella della notte sono uguali. » Il Sole sorge e tramonta rispettivamente ad Est e ad Ovest e passa per l'equatore celeste (punto della Bilancia). Nell’emisfer reale il ì ive ta più corto della notte, con maggiori differenze ma mano che cresce la latitudine. Oltre agli equinozi vi sono i solstizi, che sono: i punti dell'orbita terrestre di massima distanza dall'equatore celeste, ovvero quelli del percorso apparente del Sole in cui questo inverte la direzione di marcia. Solstizio d'Estate - 21 giugno » Inizia l'estate nell'emisfero boreale e l'inverno in quello australe. » Al polo Nord il Sole rimane sopra l'orizzonte per sei mesi, mentre al polo Sud ne rimane sotto per altrettanto. » La durata del giorno è massima nell'emisfero boreale e minima in quello australe. » Le giornate iniziano a decrescere nell'emisfero boreale e a crescere in quello australe, anche se sono sempre più lu ghe ella tte ell’emisfer reale e più c rte i quell australe» l le s rge a Nord-Est e, passando al meridiano alla distanza massima di +23,5° dall'equatore celeste, tramonta a Nord-Ovest. Solstizio d'Inverno - 21 dicembre » Inizia l'inverno nell'emisfero boreale e l'estate in quello australe. » Al polo Sud il Sole rimane sopra l'orizzonte per sei mesi, viceversa al polo Nord ne rimane sotto per altrettanto. » La durata del giorno è massima nell'emisfero australe e minima in quello boreale. » Le giornate iniziano a decrescere nel primo e a crescere nell'altro». Il Sole sorge a Sud-Est, passa al meridiano ad una distanza di -23,5° dall'equatore celeste e tramonta a Sud-Ovest. (LauraCondorelli2014 Pagina 7 A partire dal 23 dicembre noi vediamo le giornate che si allungano, il Sole che si alza sull’orizzonte. Contemporaneamente la temperatura aumenta. Infatti la temperatura dipende dall’incidenza dei raggi solari, ovvero dall’angolo formato da essi e dal piano dell’equatore, che varia da un minimo di 0 ad un massimo di 90° (Sole allo zenith). Maggiore è l’incidenza dei raggi, minore è la quantità di superficie da riscaldare per uno stesso fascio di raggi solari e quindi maggiore sarà la temperatura. (LauraCondorelli2014 Pagina 8 Le giornate comunque restano più corte della notte fino al 21 marzo, dopo continuano ad allungarsi ma sono anche più lunghe della notte, fino al 21 giugno, giorno più lungo. Il Sole raggiunge per noi la massima altezza sull’orizzonte, poi comincia a decrescere (fino al 22 dicembre). Fino al 23 settembre, comunque, il dì sarà più lungo della notte. Noi vediamo il Sole abbassarsi sull’orizzonte per tutto questo tempo. Se procediamo verso i poli il tragitto apparente del Sole sarà minore. (LauraCondorelli2014 Pagina 9 FASCE CLIMATICHE • Zona Tropicale ( detta anche zona torrida) zona del globo compresa tra il Tropico del Cancro e il Tropico del Capricorno, e tram i equi ista ti all’equat re , °, il prim i direzione nord e il sec i ire i e su tale a, il le si tr va all e ith ue v lte all’a il / 6 e il 21/12) e non vi è sostanziale differenza tra il dì e la notte, in quanto entrambi sono presenti per dodici ore per tutto il corso dell’a ; ciò sig ifica che vi s le stagi i • Zona temperata questa zona è suddivisa in due zone: la prima è compresa tra il Circolo polare artico e il Tropico del Cancro, mentre la seconda è tra il Tropico del Capricorno e il Circolo polare antartico. A differenza della precedente, in questa zona vi è una netta su ivisi e ella quattr stagi i e a u a urata varia ile, ura te l’arc ell’a , el ì e della notte. • Zona polare a a ch’essa su ivisa i ue e la prima situata s pra il Circolo polare artico, mentre la seconda è situata sotto il Circolo polare antartico e distano entrambi all’equat re 66, ° questa a vi u clima m lt rigi e alla prese a i ghiacci perenni; il Sole, inoltre, non tramonta mai per sei mesi consecutivi e, per i sei successivi non sorge mai. Credits: Edoardo Galbiati, classe 1E (anno scolastico 2014-15) (LauraCondorelli2014 Pagina 10