Un socialismo alla francese

annuncio pubblicitario
Un socialismo alla francese.
Un collega tedesco mi ha trasmesso il manoscritto di un articolo di Wolf Lepenies che verrà
pubblicato in questi giorni (marzo 2015) dal quotidiano Die Welt. Lepenies, che è uno dei maggiori sociologi
tedeschi viventi intitola il suo articolo “Die Oliven-Internationale” (L’Internazionale delle Olive). L’autore
riprende una tesi di Thomas Piketty, autore del bestseller “Il Capitale nel XXI Secolo”. Se ci fosse un
parlamento europeo, scrive Piketty, come è auspicabile, nel quale ogni paese fosse rappresentato in base al
numero dei suoi abitanti, allora finalmente i deputati tedeschi andrebbero in minoranza di fronte ai loro
colleghi italiani, francesi e spagnoli. “In quel caso il deficit aumenterebbe più di quanto vogliono i tedeschi e
potremmo attivare una politica per la ripresa molto più progressista di quanto lo è oggi”. Syriza vincerebbe
non solo in Grecia ma in Europa, come Podemos in Spagna, come Fronte Nazionale in Francia, e non
avremo più un governo Renzi con il suo programma di riforme tenuto insieme da una serie di artifizi
incostituzionali.
Questa ipotesi, continua Lepenies, richiama l’idea di François Mitterand di un “Socialismo del Sud”
guidato dalla Francia per bloccare l’influenza tedesca sull’Europa: un socialismo alla francese contro un
neoliberalismo di stampo anglosassone, un “Europa dei lavoratori” contro la socialdemocrazia tedesca, idea
allora derisa da Willy Brandt come “Internazionale delle Olive”.
L’idea ritorna però ora nella stampa francese e riaccende il confronto Nord-Sud. Stampa che ora
ricorda a Holland le sue promesse elettorali e le idee di Mitterand , perché Holland,dopo aver a lungo
sostenuto la tesi “che una piccola Europa con strutture forti sarebbe stata migliore di una grande Europa
con un corpo debole”, si è piegato all’idea che non fosse pensabile “che tre paesi che fanno parte
dell’Europa e che in termini di civiltà hanno costruito l’Europa, ne rimanessero poi fuori”. Tra le
incomprensioni, i conflitti economici e l’esplosione di scontri armati, l’Europa, conclude Lepenies, non è più
in grado di sostenere una politica di austerità che risponde solo alla “ragione calcolante” di stampo tedesco.
Negoziare un nuovo patto di solidarietà è la strada da percorrere e non è escluo che i socialisti francesi non
riprendano il sogno di un “Socialismo del Sud”. Un’idea, come si vede, che affascina molti intellettuali,
anche tedeschi, per uscire da una crisi che non è e non può esser vista solo come una crisi economica.
Scarica