scarica - In Viaggio con Albert

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La vita è come andare in bicicletta: se vuoi stare in equilibrio devi muoverti.
(Einstein)
la nostra idea di itinerario
In Viaggio con Albert è un’offerta originale ed unica di “Turismo Scientifico Scolastico”.
Originale perché tutti i nostri itinerari sono stati sviluppati cercando di uscire fuori dalla logica
tradizionale di turismo scolastico. Abbiamo messo insieme le diverse competenze e conoscenze
presenti nel gruppo di progetto per creare “percorsi di conoscenza” che siano per i nostri
viaggiatori-studenti momenti reali di apprendimento. Da qui la rilettura di itinerari tradizionali come i
tour nelle grandi città di Roma e Napoli, inserendo la visita ad Istituzioni che ne caratterizzano la
vita culturale e scientifica.
Unica perché, grazie alla nostra esperienza nel campo della Didattica laboratoriale e museale, i
nostri itinerari prevedono momenti di approfondimento ed interazione su argomenti curricolari
specifici, attraverso alcune delle più moderne tecnologie didattiche come i sistemi on line, reti di
sensori, ecc..
Abbiamo inserito anche momenti di approfondimento attraverso performance di Attori professionisti
che con la loro arte rendono più coinvolgenti argomenti come La storia della Scienza, la nascita di
alcune discipline come la Chimica, la Fisica ecc.. Anche la presenza durante tutta la durata
dell’itinerario non di guide turistiche in senso tradizionale, ma di animatori scientifici responsabili e
competenti, rende l’esperienza coinvolgente e formativa.
Itinerari per le scuole di ogni ordine e grado Originali ed Unici , che trasformano il viaggio di
istruzione in un reale momento di apprendimento, una esperienza che diventerà parte integrante
del percorso curricolare e, con il tempo, un ricordo bello che farà dire al nostro viaggiatorestudente: io li ci sono stato.
Buon Viaggio e buona Conoscenza
Da parte dello staff di “In Viaggio con Albert”
Itinerario N° ___“La Città della Scienza e l’osservatorio di Capodimonte” pag.
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CITTA’ DELLA SCIENZA
Il Science Centre riapre le porte al pubblico con una serie di mostre interattive legate alla fisica e
alle scienze naturali. Si comincia da I Giochi di Einstein, una mostra creata dal Museo Tridentino
di Scienze Naturali e dal Laboratorio di Comunicazione delle Scienze Fisiche del Dipartimento di
Fisica dell’Università di Trento. Il percorso è suddiviso in cinque sezioni – inizia con il viaggio a
bordo di un trenino per rivivere gli esperimenti della relatività galileiana; prosegue poi con
l’infanzia di Einstein, dove si esplorano i concetti della meccanica e dell’elettromagnetismo,
soffermandosi su temi di fisica delle onde e dell’ottica, sino ad arrivare ai moti browniani, ad atomi
e molecole, alla fisica quantistica e alla relatività ristretta e generale. Il tutto affrontato secondo la
logica interattiva e giocosa.
Con la mostra Avventura sui vulcani – la Terra raccontata dai ragazzi donata dalla SISSA
MediaLab di Trieste, si illustreranno ai ragazzi i vulcani e il loro significato nella storia del nostro
pianeta e dell’umanità, con particolare riguardo ai vulcani italiani: la loro storia, le caratteristiche
morfologiche e geologiche, il rapporto con le popolazioni che ci vivono vicino dall’antichità ai
giorni nostri, per arrivare al mestiere del vulcanologo, alle tecniche e gli strumenti utilizzati per
monitorare la pericolosità delle eruzioni.
Anche l’INGV, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, collabora con la mostra
Attrazione Fatale sul geomagnetismo, che racconta i fenomeni naturali relativi al campo
magnetico terrestre. Grazie a exhibit spettacolari i visitatori potranno conoscere da vicino la natura
del campo magnetico che avvolge e protegge il nostro pianeta.
Inoltre, per informarsi sul rischio sismico, ci saranno un exhibit sulla distribuzione dei terremoti
nel mondo in tempo reale a cura di AMRA – RISSC dell’Università degli Studi di Napoli
Federico II e la Stazione sismica con registrazioni e visualizzazioni dei terremoti in tempo reale, a
cura dell’INGV – Osservatorio Vesuviano.
Il percorso naturalistico continua nel Giardino Didattico di Città della Scienza, dove sarà possibile
visitare una mostra sugli insetti realizzata da ESAPOLIS, il museo vivente degli insetti di Padova.
In particolare i visitatori scopriranno i segreti delle farfalle e degli insetti stecco – di cui sarà
possibile osservare anche alcuni esemplari vivi!
Completeranno le esposizioni un estratto della Mostra Gnam: L’Agricoltura in Campania
conta… e i segreti del mangiar sano, a cura dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione
Campania, mostra che era appena stata rinnovata nell’ottobre 2012 per conoscere meglio la
consistenza e le caratteristiche del mondo agricolo della Campania, alla luce dei risultati del 6°
Itinerario N° ___“La Città della Scienza e l’osservatorio di Capodimonte” pag.
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Censimento Generale dell’Agricoltura. Una passeggiata in campagna conduce gli studenti alla
scoperta delle sfide che il mondo agricolo sta affrontando per garantire un’agricoltura intesa come
patrimonio, come identità culturale, come antico patto con la natura e fondamento per uno sviluppo
economico sostenibile. Ma anche agricoltura come primo passo per il viver sano e per una buona e
corretta alimentazione.
OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI CAPODIMONTE
L'osservatorio astronomico è stato fondato nel 1812, grazie ad un decreto di Gioacchino Murat ed i
lavori terminarono nel 1819, quando sul trono di Napoli era ritornato Ferdinando I di Borbone, che
approvò lo stanziamento degli ultimi finanziamenti; fu il primo edificio, in Italia, ad essere
progettato per adempiere esclusivamente la funzione di osservatorio astronomico
Itinerario N° ___“La Città della Scienza e l’osservatorio di Capodimonte” pag.
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Per la edificazione dell'osservatorio astronomico si scelse la collina di Miradois (dallo spagnolo
"mira a todos", guarda tutto), un'altura vicina alla nuova reggia borbonica di Capodimonte a Napoli,
che prendeva il nome dalla villa cinquecentesca del marchese di Miradois, reggente della Gran
Corte della Vicaria. L'edificio fu ideato da Federico Zuccari e l'architetto Stefano Gasse, esponente
dell'architettura neoclassica, ne elaborò il progetto: un progetto grandioso e monumentale.
Gli astronomi di Capodimonte si muovevano sul filone classico dell'astronomia di posizione e
rispondevano alla vocazione pratica e quotidiana del tipico osservatorio ottocentesco: la misura e
regolazione del tempo civile, ossia l'indicazione del tempo esatto, e le rilevazioni di carattere
meteorologico. L'apertura verso altre scienze non fu favorita: eppure, è proprio dagli interscambi tra
matematica, chimica e fisica che nacque e si sviluppò a livello internazionale il nuovo settore
dell'astrofisica. La specola di Capodimonte s'inserì in un circuito di lavoro internazionale. Solo dal
1912, con la direzione di Azeglio Bemporad (1912-1932) ci si incominciò ad interessare di
astrofisica. Prima dell'istituzione dell'osservatorio, Ferdinando I nel 1791, essendo fino ad allora le
specole e gli studi solo di iniziativa privata, aveva cominciato dei lavori per creare un osservatorio
nell'attuale museo archeologico nazionale, luogo poi reputato non idoneo.
Dal 1807 nel monastero di San Gaudioso era attivo un osservatorio che fu soppresso quando venne
inaugurato quello di Capodimonte.
Oggi la Specola di Capodimonte si può annoverare tra gli istituti internazionali più attivi e
prestigiosi.
Nel 2012, in occasione dei 200 anni dalla fondazione dell' osservatorio, è stato emesso un
francobollo per celebrare l'anniversario.
Sempre nel 2012, la collaborazione tra l'osservatorio di Capodimonte e l'ESO ha portato alla
realizzazione del primo telescopio medio-grande progettato e realizzato in Italia, è il VLT survey
telescope in Cile.
Visita guidata all’Osservatorio Astronomico
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La visita per le scuole dura circa due ore e mezzo e si articola in una conferenza fatta da un
astronomo nell’auditorium, un percorso all’esterno, che prevede una lezione su alcuni importanti
strumenti in uso presso l’osservatorio a partire dall’800.
Le lezioni sono modulate in funzione del tipo di scolaresca, scuole media-elementare o superiore.
Ciò che trovo più suggestivo è lo stupore dei bambini quando vengono spiegate loro le storie
dell’astronomia, come quella di Sirio e gli Egizi, che prevedevano la levata eliaca del Nilo in base
alla comparsa della stella Sirio in cielo. Il fatto che un tempo il cielo avesse una rilevanza tale
spazio-temporale per l’uomo ammalia e affascina i bambini”.Il percorso si snoda attraverso una
serie di edifici, ciascuno dei quali ha la funzione di approfondire un aspetto della storia
dell'astronomia.
Planetario. Il planetario può ospitare fino a 20 persone ed è utilizzato per la descrizione dei moti
fondamentali della meccanica celeste e per l'identificazione delle costellazioni.
Padiglione del cerchio meridiano di Repsold. Si tratta di una cupola in acciaio costruita intorno
alla metà degli anni '30, che si trova nel parco della villa e che ospita il cerchio meridiano di
Itinerario N° ___“La Città della Scienza e l’osservatorio di Capodimonte” pag.
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Repsold. Con questo strumento gli astronomi dell'800 determinavano la posizione esatta di una
stella, misurando l'istante di passaggio sul meridiano del luogo di osservazione.
Padiglione di Bamberg. Lo strumento dei passaggi di Bamberg è un macchinario della seconda
metà dell'800 che serviva per registrare l'istante di passaggio in cielo di una stella, attraverso cui era
possibile misurare l'ora del giorno. Fino al 1950 da Castel Sant'Elmo venivano infatti sparati dei
colpi di cannone allo scoccare del mezzogiorno.
Itinerario N° ___“La Città della Scienza e l’osservatorio di Capodimonte” pag.
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