Sostanze che creano dipendenza

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Uso e abuso di sostanze psicoattive
Il nostro sistema nervoso funziona grazie alle sinapsi, cioè ai
collegamenti tra neuroni, in corrispondenza delle quali l’impulso passa da una cellula all’altra grazie a un mediatore chimico, un neurotrasmettitore. Numerose sostanze chimiche (per
esempio farmaci) possono interagire con i neurotrasmettitori,
modificando il funzionamento delle cellule nervose e alterando
lo stato psicofisico dell’individuo. Sono le sostanze psicoattive.
Alcune di queste sostanze vengono impiegate per la cura delle
malattie nervose (psicofarmaci, come i sonniferi e i tranquillanti), altre vengono invece assunte liberamente dalle persone
per i loro effetti stimolanti (i princìpi attivi contenuti in caffè, tè,
tabacco, cacao ecc.).
Bisogna dire comunque, in generale, che gran parte delle sostanze psicoattive, che nelle dosi prescritte possono essere utilizzate come farmaci, in dosi superiori possono divenire droghe, dando effetti stupefacenti, che condizionano il comportamento e la personalità di chi le prende. In pratica le droghe
occupano talmente il cervello e la personalità dell’individuo da
impedirgli di pensare ad altro.
Infatti, l’uso ripetuto di droghe porta sempre a due tipi di effetti, la dipendenza e la tolleranza.
La dipendenza (o tossicodipendenza) si sviluppa quando i neuroni del cervello si “abituano” alla presenza della droga e riescono a funzionare normalmente solo in presenza di essa; se si
smette di prenderla si verificano sindromi di astinenza che
possono essere lievi (quando la dipendenza è soprattutto psicologica, come nel caso del fumo di tabacco) o gravi (come
nella sindrome di astinenza da eroina o anfetamine) o addirittura mettere in pericolo la vita dell’individuo (come nella sindrome di astinenza da alcol);
Sostanza psicoattiva
L’abuso di alcol durante la guida
dei mezzi di trasporto è una delle
principali cause di incidenti stradali
con esito grave e/o mortale. Per
questo sono state approvate
modifiche al codice della strada
che prevedono sanzioni sempre
più pesanti a chi fa uso di alcol alla
guida (dal ritiro della patente di
guida, fino al sequestro del mezzo
di trasporto). Molti governi ed enti
locali (Regioni, province, comuni ecc.)
hanno condotto spot e campagne
pubblicitarie informative (a volte
anche molto crude e dirette) per
cercare di arginare il problema.
La tolleranza (o assuefazione) è invece il fenomeno per cui il drogato, per ottenere gli stessi effetti, deve progressivamente aumentare
la dose: in pratica, l’organismo si “abitua”, e a poco a poco la stessa
quantità di droga non è più sufficiente per garantire l’effetto stupefacente e deve assumerne quantità sempre crescenti. La tolleranza
comporta perciò il rischio di superare la dose-limite che l’organismo
può sopportare e arrivare all’overdose, che è quasi sempre letale.
La principale conseguenza di questi due fenomeni è che il tossicodipendente non è padrone delle proprie scelte, ma è indotto a procurarsi la droga in tutti i modi, leciti e illeciti.
È bene, però, sottolineare che dalla spirale della droga si può
uscire, anche se non è facile: occorre aiutare il tossicodipendente che ha manifestato la volontà di venirne fuori e stargli
vicino, sia dal punto di vista medico sia dal punto di vista psicologico, aiutandolo a ritrovare stima e fiducia in se stesso e nuovi interessi nella propria vita.
La cura migliore rimane comunque la prevenzione nell’assunzione di droghe, qualsiasi esse siano.
Infatti, bisogna curare e risolvere i problemi prima che possano
spingere l’individuo a far uso di sostanze stupefacenti.
i
droga sostanza ad azione stupefacente, di origine
vegetale o sintetizzata chimicamente.
stupefacente sostanza che agisce sul sistema
nervoso provocando uno stato di ebbrezza e capace
di generare dipendenza, a cui seguono gravi
alterazioni fisiche e psichiche.
Effetti dannosi
tabacco
aumento del rischio d’infarto, aumento dei rischi di tumore al polmone ed enfisema polmonare
caffè
può provocare danni al cuore e all’apparato digerente
barbiturici, tranquillanti
danno forte dipendenza psichica e assuefazione
hashish e marijuana
mancanza di motivazione e interesse; riduzione della memoria (alcuni componenti bruciano i
neuroni), lentezza di movimenti, alterazioni del sonno, disturbi all’apparato respiratorio
morfina, eroina
producono una forte assuefazione (l’eroina, addirittura, 100 volte di più della morfina!) con gravi danni
neurologici, rallentamento del pensiero e del linguaggio, chiusura in se stessi e tendenza all’apatia
anfetamine, ecstasy
sebbene chi assume ecstasy saltuariamente non si senta un drogato, la sostanza è neurotossica
e causa danni permanenti al SNC, che perde capacità mnemoniche e cognitive; inoltre, a
lungo andare, si possono avere irritabilità, insonnia, depressione, danni al fegato, anoressia e
dimagrimento
cocaina, crack
la cocaina dà forte assuefazione psichica (desiderio di assumerla). A lungo andare, genera
tremori, cefalee, dimagrimento, impotenza, ma anche un forte aumento dei rischi di ictus e di
infarto cardiaco
LSD
dopo l’assunzione possono rimanere stati d’ansia e di paura; può accadere che, a distanza anche
di molto tempo (mesi o anche qualche anno), l’individuo riviva il viaggio in modo improvviso
(flash-back), con sensazioni di ansia e di paura che possono portare all’insorgere di psicosi
alcol
l’alcol dà una forte dipendenza fisica (alcolismo): gli alcolizzati sono sottoposti a gravissime crisi di
astinenza; inoltre causa gravi danni al fegato (cirrosi epatica e tumori) e danni irreversibili al cervello
L’alcol: una droga legale
L’alcol etilico è presente nel vino, nella birra, nei liquori.
Non si può considerare un principio alimentare, perché non è
in alcun modo necessario all’organismo, ma può essere utilizzato dalle cellule per produrre energia.
Svolge un’intensa azione sul sistema nervoso centrale e non è
nocivo se consumato in piccole dosi (non più di 1-2 bicchieri di
vino al giorno e sempre a stomaco pieno), ma diventa molto
tossico se consumato regolarmente e in dosi eccessive.
L’alcol non viene “digerito”, ma per il 90% viene assorbito rapidamente e passa nel sangue, che lo trasporta al fegato e poi
al cuore, che attraverso la grande circolazione lo invia a tutte le
cellule, dove viene trasformato in anidride carbonica e acqua.
Il 10% non assorbito viene eliminato attraverso i polmoni e i reni.
Il processo di smaltimento dell’alcol è molto lungo e solo parecchie ore dopo l’ingestione esso si può considerare eliminato: ha
dunque tutto il tempo di restare nelle cellule, intossicandole.
A tutti gli effetti l’alcol si può considerare una droga, perché:
❚ ha effetti psicoattivi;
❚ induce tolleranza e dipendenza, fisica e psichica.
L’intossicazione cronica da alcol prende il nome di alcolismo.
L’alcolista è un tossicodipendente e deve sottoporsi a lunghe
terapie per disintossicarsi.
L’alcol danneggia gravemente:
❚ il sistema nervoso centrale, perché provoca alterazioni della vista
e dell’udito, tremori, euforia, allucinazioni e ritardo nei riflessi;
❚ il tubo digerente, perché irrita le mucose e provoca gastriti,
ulcere ecc.;
❚ il fegato, perché ne provoca la degenerazione (cirrosi epatica);
❚ l’apparato circolatorio, perché affatica il cuore e rende meno
elastiche le pareti delle arterie e l’apparato escretore, perché
affatica i reni;
❚ l’apparato respiratorio, perché favorisce le infezioni.
In Europa, secondo dati dell’OMS, circa il 5% della popolazione
è alcolista e le morti provocate dall’alcol sono ben 30 000 l’anno, una ogni quarto d’ora!
Gli effetti immediati dell’alcol
Non meno pericolosi sono gli effetti immediati dell’intossicazione acuta da alcol, cioè dell’ebbrezza:
❚ euforia e perdita delle inibizioni;
❚ disturbi dell’acutezza visiva;
❚ scoordinamento motorio;
❚ tempi di reazione più lunghi.
L’ultimo effetto, in particolare, fa del consumo di alcol una delle più gravi cause di incidenti stradali.
In Italia si calcola che circa la metà degli incidenti stradali sia
provocata direttamente o indirettamente dal consumo di alcol. La fascia di popolazione più coinvolta sono i maschi compresi tra i 19 e i 29 anni.
Il codice della strada prevede, per chi guida in stato di ebbrezza, multe molto elevate, il ritiro della patente e il sequestro del veicolo.
La soglia stabilita dalla legge è molto bassa, e bastano due
bicchieri di vino o una birra media prima di mettersi al volante
per trovarsi al di sopra.
In particolare è pericoloso bere a digiuno, perché l’assorbimento è più rapido e tutti gli effetti sono più intensi.
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