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DOMANDE CAPITOLO I
1. Che differenza c’è tra spazio geografico e spazio geo-economico?
2. Sapresti fare alcuni esempi di localizzazione di attività economiche (la risicoltura padana,
l’industria delle paste alimentari in Campania, il turismo a Firenze) indicando da quali
relazioni verticali e orizzontali ognuna di esse dipende?
3. Sapresti fare l’esempio concreto di una località che conosci, da cui risulti che il valore del
suolo dipende dalle infrastrutture (e di che tipo esse sono) e come da queste infrastrutture
derivino delle economie esterne che spiegano la presenza in quella località di determinate
attività economiche?
4. Quali di queste e perché sono regioni formali e quali regioni funzionali?
 L’area di attrazione di un centro commerciale;
 Il deserto del Sahara;
 Un Bosco;
 L’area di provenienza dei lavoratori pendolari che si servono della stazione Termini;
 Una strada commerciale;
 Una provincia nel cui capoluogo hanno sede uffici pubblici.
5. Indicare la differenza tra strutture regionali gerarchiche, polarizzate e policentriche
interconnesse.
6. Le strutture territoriali policentriche sono tipiche dei paesi del Nord o del Sud del mondo?
7. Sapresti elencare le forme di capitale territoriale presenti nel territorio del comune in cui
risiedi?
8. Come e perché un sistema territoriale locale può diventare un attore collettivo nel
processo di sviluppo economico?
RISPOSTE
1. Per spazio geografico si intende l’insieme delle relazioni che intercorrono tra oggetti e
soggetti sulla superficie terrestre. Se al suo interno vengono analizzate le relazioni
economiche si parla di spazio geo-economico. Tali relazioni possono essere sia orizzontali
che verticali.
2. Per esplicitare il concetto di relazioni orizzontali e verticali possiamo fare alcuni esempi:
 Turismo a Taormina: le bellezze artistiche, storiche e territoriali, le quali
rappresentano le relazioni verticali, non sarebbero sufficienti se non vi fosse la
presenza di infrastrutture atte a garantire i necessari collegamenti, ovvero le
relazioni orizzontali.
 Coltura di limoni in Sicilia: la coltura di limoni è un’attività di primordine
nell’economia Sicula. Questa è possibile grazie alle caratteristiche territoriali e
climatiche (relazioni verticali), ma anche grazie alle infrastrutture che ne facilitano il
commercio.
3. In questo caso, come esempio, possiamo analizzare la località montana di Cortina
d’Ampezzo. Qui l’economia generale è garantita da un insieme di infrastrutture che
permettono lo sviluppo di determinate economie esterne. Tra le infrastrutture presenti, in
primis possiamo considerare le infrastrutture economiche, ovvero attività economiche di
privati (alberghi, noleggio sci, negozi, ristoranti), le quali sono favorite a loro volta da
infrastrutture materiali che ne permettono i collegamenti. E in queste condizioni sia il
valore del suolo che le relative economie esterne sono influenzate dalle suddette
infrastrutture.
4. Regioni formali e funzionali
 L’area di attrazione di un centro commerciale è una regione funzionale poiché le
relazioni orizzontali sono più fitte;
 Il deserto del Sahara rappresenta invece una regione formale, in quanto vi è
un’omogeneità interna degli attributi che lo caratterizzano (clima, oasi ecc.);
 Il bosco è anch’esso una regione formale, in quanto le sue caratteristiche lo
differenziano da altre regioni. Ad esempio la presenza di una vegetazione, ed una
fauna differente.
 L’area di provenienza dei pendolari che si servono della stazione Termini è una
regione funzionale nella quale le relazioni orizzontali sono più forti.
 Una strada commerciale rappresenta una regione funzionale, in cui le relazione
orizzontali tra le varie attività commerciali, ivi situate, sono maggiori.
 La provincia nel cui capoluogo hanno sede uffici pubblici è invece una regione
funzionale in quanto le relazioni orizzontali sono più fitte.
5. Le regioni gerarchiche sono quelli in cui fra i diversi centri vi è una gerarchia legata al
numero e alla qualità dei servizi che offre; le regioni polarizzate sono quelle create da
processi di agglomerazione, ovvero in cui le attività traggono maggiori vantaggi
collocandosi vicini tra loro, creando così squilibri territoriali tra centro e periferia; infine le
regioni policentriche interconnesse nelle quali la popolazione e le diverse attività si
distribuiscono in vari centri minori, connessi tra loro e con i centri principali.
6. Le regioni policentriche interconnesse sono tipiche del nord del mondo, questo perché
esse sono favorite una rete di comunicazione più rapida.
7. No, nel nostro territori non esistono forme di capitale territoriale.
8. Può diventare un attore collettivo nei processi di sviluppo economico grazie al concetto
generale di Milieu territoriale che altro non è che un patrimonio comune a cui attinge una
rete locale di soggetti.
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