Spinoza: introduzione e il Primo Libro dell`Etica

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[NB: appunti derivati da una registrazione della lezione; sono pertanto più scarni, per quanto i concetti fondamentali siano comunque sviluppati nel
presente riassunto]
Spinoza: introduzione e il Primo Libro dell’Etica
Spinoza è convinto che le religioni storiche siano sostenute da una conoscenza inadeguata
Oggetto della lettura del Trattato nel corso: cos’è l’immaginazione - la conoscenza immaginativa
Consigliato il testo di Lorenzo Vinciguerra (Carocci) per la conoscenza dell’opera di Spinoza
Consigliata una conoscenza di base di Cartesio
dall’Epistolario, lettera di corrispondenza Spinoza-Oldenburg che spiega le ragioni
della pubblicazione del Trattato
I pregiudizi dei teologi sono il maggior ostacolo per dedicarsi alla filosofia
Controbattere all’opinione diffusa che egli fosse ateo
La libertà di filosofare è dire ciò che si sente e pensa
Eccessiva autorità e invadenza dei teologi è il secondo ostacolo all’esercizio della filosofia
Accusa di ateismo è la più comune fatta a Spinoza; codificata nel Settecento ad opera dell’intellettuale ugonotto Pierre Bayle nel suo epocale
Dizionario storico-critico
il primo 'ateo
di sistema’ virtuoso
S. scrive il Trattato anche per rispondere a queste accuse
Premessa - I parte dell’Etica
Spinoza esercita un’influenza sotterranea in tutto il Settecento
Nell’Ottocento avviene una rivalutazione dei valori originari spinoziani
Etica geometricamente
dimostrata
omaggio alla sensibilità del tempo, che valutava la matematica come scienza per eccellenza - possibilità di interpretare la natura come modelli
matematici
l’essenza della materia è matematica (secondo Aristotele la fisica non poteva essere spiegata dalla matematica)
Dimostrazioni costituite da definizioni, assiomi e postulati - sui quali si costruiscono teoremi (proposizioni) + dimostrazioni precedenti
Demostrandum -> dimostrazione
Le dimostrazioni sono completate da chiarimenti ed appendici, scritti in prosa
Capire un filosofo significa anche indagare sulle sue letture e sulle persone con cui si confrontava
la ricerca del tempo di Spinoza è la scienza di Cartesio
pretesa di avere un’idea chiara e distinta dell’infinito, contrariamente a quanto affermato da Aristotele che l’infinito non è conoscibile
l’universo aristotelico è un universo chiuso; Cartesio avanza la nozione di infinito
il Dio di Cartesio è positivamente infinito
Tommaso d’Aquino disse che Dio era infinito, nel senso della negazione dei confini di qualcosa: si può avere solo una conoscenza
negativa dell’infinito
Noi conosciamo il finito per negazione dell’infinito; noi sappiamo che ci manca qualcosa (che siamo finiti) poiché abbiamo un’idea dell’inifinto,
nei confronti del quale ci paragoniamo
Secondo Cartesio, oltre a Dio ci sono altre sostanze:
1. sostanza estesa (una) - materia
2. indefinite sostanze pensanti
Una sostanza è ciò che è capace di sussistere di per sé (Aristotele)
la sostanza infinita (Dio) è sostanza in senso proprio; le sostanze finite (uomini, corpi, ecc.) sono sostanze in senso 'equivoco': ha
bisogno solo di Dio per sussistere
L’Etica di Spinoza si apre con la definizione di Dio come ente assolutamente infinito, una sostanza assolutamente infinita
Conseguenze:
non possono esserci altre sostanze oltre Dio
le sostanze cartesiane diventano attributi della sostanza divina: divengono espressioni della sua natura (attributi di estensione e
pensiero)
gli uomini sono modificazioni dei due attributi, estensione e pensiero (accidente)
passaggio dall’assoluta indefinitezza all'assoluta finitezza
Dio non è solo pensiero, è anche materia
l’estensione di cui è fatto l’universo non è separata da Dio, ma è espressione dell’essenza divina (panteismo)
rapporto tra l’infinito e il finito: come si producono cose finite rispetto a Dio?
dal momento che le cose finite non sono altro che particelle dell’infinito, esse sono parte dell’infinità; vi
tra l’uno e l’altro
siamo conseguenza necessaria di Dio
il finito scaturisce necessariamente dall’infinità senza che vi sia decisione in tal senso
John Toland - panteismo è una divinazione del mondo
l’essenza di ciò che chiamiamo panteismo è la negazione dell’idea di creazione
Dio non è causa trascendente, è causa immanente
Spinoza filosofo critico - è capace di dare origine all’opinione che combatte
presente nell’appendice della prima parte dell'Etica
Dio della ragione (Spinoza) vs. Dio dell’immaginazione della tradizione cristiana
è un rapporto necessario
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