Approccio integrato alle malattie dell`apparato locomotore

annuncio pubblicitario
Approccio integrato alle malattie
dell’apparato locomotore
Farmacologia omotossicologica
17 maggio 2012
FISIOforVET
Bovisio Masciago (MB)
Dr. Stefano Agostini
©2000 AIOT
IL 1° PRINCIPIO DELLA FARMACOLOGIA
OMOTOSSICOLOGICA
IL PRINCIPIO DI BÜRGI
SINERGISMO
PREPARATI COMPOSTI
COMPLEMENTARITA’
© 2003 A.I.O.T.
COMPLETEZZA
SINERGISMO: I rimedi si potenziano sinergicamente tra di loro.
L’effetto globale è superiore alla sommatoria degli effetti dei
singoli rimedi. Per esempio in Arnica comp., Aconitum esalta
l’azione dei rimedi della fase vasale, modulando e tenendo sotto
controllo la fase neurogena.
COMPLEMENTARITA’: rimedi che da soli potrebbero avere
un’azione troppo brutale, o al contrario essere poco efficaci, ecc.,
possono agire in maniera ottimale in presenza di altri rimedi che
sostengono e complementarizzano la loro azione.
COMPLETEZZA: I rimedi sono associati in maniera tale da coprire
tutte le possibili patologie del tessuto o organo che si vuole
interessare o tutti i possibili modi di esplicazione di un’alterazione
patologica. Per esempio: Strophantin comp.: è sia inotropo che
cronotropo, sia coronarodilatatore che euritmico, ecc.
© 2003 A.I.O.T.
• SINERGISMO
• COMPLEMENTARITA’
• COMPLETEZZA
Il composto -Heel è una
COMPOSIZIONE IDEALE DI RIMEDI
(MRP = Master Remedies Pattern)
è cioè una “unità terapeutica” il cui effetto
globale è differente e superiore alla sommatoria
degli effetti terapeutici dei singoli componenti
© 2003 A.I.O.T.
IL 2° PRINCIPIO DELLA
FARMACOLOGIA OMOTOSSICOLOGICA
NELLA STRUTTURA
OMEOFARMACOLOGICA DEI
COMPOSTI
OMOTOSSICOLOGICI E’
INSCRITTO IL CAMMINO
ETIOPATOGENETICO DELLA
MALATTIA PER CUI ESSI SONO
INDICATI
© Dipartimento Scientifico Guna S.p.a.
Composizione di ARNICA COMP. –HEEL secondo Materia Medica Omeopatica
ARNICA COMP. –HEEL
è attivo su tutte le 6 fasi evolutive
del processo infiammatorio
ARNICA COMP. –HEEL
è attivo su tutti i segni e sintomi
dell’infiammazione
Dopo una lesione acuta,
l’infiammazione rappresenta la
risposta biologicamente opportuna
adottata dall’organismo per limitare il
danno tissutale e per proteggersi nei
confronti di ulteriori insulti.
La lesione dei tessuti molli produce una
risposta fisiologica non-specifica che
attiva una serie precisa e definita di
eventi pro-infiammatori
Hertel J. The role of nonsteroidal anti-inflammatory drugs in the treatment of acute
soft tissue injuries. J Athletic Training. 1997; 32(4):350-358.
Fenomeno infiammatorio
•
•
•
•
Cascata dell’acido arachidonico
Attivazione del complemento
Sintesi delle citochine
Rilascio di bradichinine, istamina,
serotonina
• Richiamo e attivazione dei macrofagi
• Liberazione dei fattori di crescita e quindi
richiamo dei fibroblasti
Un esempio di citochina pro-infiammatoria: IL-1
13
© Dipartimento Scientifico Guna S.p.a.
- Dopo la risposta infiammatoria, si avvia il
processo di guarigione. I tessuti lesi sono
bonificati ad opera dei macrofagi e inizia il
processo ricostruttivo (restitutio ad
integrum).
- Durante la bonifica ha inizio la fase di
proliferazione riparatoria: i fibroblasti e i
granulociti vengono richiamati per
chemiotassi nel sito della lesione dai fattori
di crescita e nuovo collagene viene prodotto
per ricostituire il tessuto leso.
I FANS o NSAIDs possono essere molto
efficaci per il loro effetto analgesico e
consentono di anticipare l’inizio della
riabilitazione dalle lesioni muscolo-scheletriche
acute1 o altre situazioni traumatiche ma sono
frequentemente accompagnati da effetti
collaterali che non devono essere trascurati
nella gestione del paziente2
[1] Hackney RG. ABC of sports medicine. Nature, prevention, and management of
injury in sport. BMJ. 1994;308(6940): 1356-1359.
[2] Schneider C. Traumeel – an emerging option to nonsteroidal anti-inflammatory
drugs in the management of acute musculoskeletal injuries. Review.
International Journal of General Medicine. March 2011 , Volume 2011:4 Pages 225 234 DOI 10.2147/IJGM.S16709.
Se inibiscono
FANS
Se inibiscono
COX 1 e COX 2
Effetto
gastrolesivo
COX 2
Alterazioni cardiovascolari
Alterazioni a livello renale
(sino all’insufficienza
d’organo)
Aumento della produzione di leucotrieni da parte di 5-lipossigenasi (5LOX) perché l’inibizione delle COX rende disponibile acido
arachidonico per 5-LOX
Effetto gastrolesivo
Effetto di broncocostrizione (asma da aspirina)
Effetti collaterali dei FANS
Effetti collaterali dei cortisonici
• Glucoronizzazione epatica estremamente ridotta
nel gatto
• I FANS sono i medicinali maggiormente coinvolti
in reazioni avverse nei cani
• In caso di ipovolemia o ipotensione si ha
insufficienza renale acuta e morte nei cani e nei
gatti
• Su 48 gatti con insufficienza renale acuta, in 21 la
causa è stata la somministrazione di FANS (19
singola dose)
• Gatti con insufficienza renale hanno elevati livelli
di gastrina – ulcerazioni gastriche
• FANS + corticosteroidi inducono grave tossicità
gastrointestinale nei cani e nei gatti
• Acetaminofene controindicato nel gatto
Lascelles BD et al. Nonsteroidal antiu-inflammatory drugs in cats: a review. Vet Anaesth
Analg. 2007 Jul; 34(4):228-50.
Inoltre:
FANS utilizzati nel trattamento delle
lesioni acute dei tessuti molli ma è noto
che i benefici a breve termine siano
controbilanciati da una compromissione a
lungo termine della struttura e delle
funzioni dei tessuti lesi*
[*] Hertel J. The role of nonsteroidal anti-inflammatory drugs in the treatment of
acute soft tissue injuries. J Athletic Training. 1997; 32(4):350-358.
O’Connor JP, Lysz T. Celecoxib, NSAIDs and the skeleton. Drugs Today. (Barc.)
2008;44(9):693-709.
Cottrell J, O’Connor P. Effect of non-steroidal anti-inflammatory drugs on bone
healing. Pharmaceuticals 2010, 3(5), 1668-1693
Dato che i FANS sono comunemente
utilizzati per trattare il dolore e le lesioni
scheletriche, il loro effetto sulla
guarigione delle fratture è stato
ampiamente indagato negli ultimi 35
anni
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Ro, J.; Sudmann, E.; Marton, P.F. Effect of indomethacin on fracture
healing in rats. Acta Orthop. 1976, 47, 588–599.
Baratieri, A.; Deli, R. The effect on bone repair of aspirin cones placed in
extraction sockets in dogs: A histopathologic study. J. Oral Pathol. 1979, 8,
198–206.
Sudmann, E.; Dregelid, E.; Bessesen, A.; Morland, J. Inhibition of fracture
healing by indomethacin in rats. Eur. J. Clin. Invest. 1979, 9, 333–339.
Allen, H.L.; Wase, A.; Bear, W.T. Indomethacin and aspirin: Effect of
nonsteroidal
Antiinflammatory agents on the rate of fracture repair in the rat. Acta
Orthop. 1980, 51, 595–600.
Endo, K.; Sairyo, K.; Kornatsurbara, S.; Sasa, T.; Egawa, H.; Yonekura, D.;
Adachi, K.; Ogawa, T. Cyclooxygenase-2 Inhibitor Inhibits the Fracture
Healing. J. Physiol. Anthropol. Appl. Hum. Sci. 2002, 21, 235–238.
Simon, A.M.; Manigrasso, M.B.; O'Connor, J.P. Cyclo-oxygenase 2 function
is essential for bone fracture healing. J. Bone Miner. Res. 2002, 17, 963–
976.
Endo, K.; Sairyo, K.; Komatsubara, S.; Sasa, T.; Egawa, H.; Ogawa, T.;
Yonekura, D.;
Murakami, R.; Yasui, N. Cyclooxygenase-2 inhibitor delays fracture healing
in rats. Acta Orthop. 2005, 76, 470–474.
Dimmen, S.; Engebretsen, L.; Nordsletten, L.; Madsen, J.E. Negative
effects of parecoxib and indomethacin on tendon healing: An experimental
study in rats. Knee Surg. Sports Traumatol. Arthrosc. 2009, 17, 835–839.
O'Connor, J.P.; Capo, J.T.; Tan, V.; Cottrell, J.A.; Manigrasso, M.B.;
Bontempo, N.; Parsons, J.R. A comparison of the effects of ibuprofen and
rofecoxib on rabbit fibula osteotomy healing. Acta Orthop. 2009, 80, 597–
605.
Questi studi hanno mostrato che la
somministrazione di FANS non selettivi
o selettivi per COX-2
possono danneggiare o
ritardare la guarigione delle
lesioni ossee e
ridurre l’integrità meccanica dell’osso
guarito
Cause:
• Limitazione migrazione di neutrofili e fagociti,
attività dei fibroblasti ridotta, incompleta formazione
di tessuto cicatriziale
• Funzione di COX-2 essenziale per il
differenziamento delle cellule mesenchimali
• Controllo del dolore implica carico troppo anticipato
(scarse evidenze scientifiche)
• Prostaglandine COX-2 dipendenti promuovono
l’angiogenesi
• Leucotrieni impediscono corretta riparazione lesioni
Cottrell J et al. Effect of Non-Steroidal Anti-Inflammatory Drugs on Bone Healing. Pharmaceuticals
2010, 3(5), 1668-1693
Anche per i corticosteroidi sono
riportati in letteratura
numerosi esempi di effetti
collaterali,secondari soprattutto
1,
2
al loro uso protratto
[1] Speed C, Hazleman B, Dalton S. Fast Facts: Soft Tissue Disorders. Second
edition. Oxford: Health Press Limited, 2006.
[2] Speed CA. Corticosteroid injections in tendon lesions. BMJ.
2001;323(7309):382-386.
L’antinfiammatorio low-dose: un
approccio differente alla bioregolazione della flogosi
Inizialmente il processo infiammatorio è stato
studiato soprattutto nella sua valenza
patologica, indagandone primariamente i
meccanismi biochimici ed intervenendo
terapeuticamente attraverso il blocco dei
fenomeni chimici e vasali dello stesso,
successivamente l’infiammazione è
stata interpretata come fenomeno
principalmente immunitario, gli studi più
recenti ci hanno permesso di
conoscere i più intimi meccanismi
neuro-immuno-endocrini che regolano
l’innesco, lo sviluppo e la risoluzione
dei complessi processi della flogosi
Oggi è noto il ruolo giocato dalle
sottopopolazioni linfocitarie sull’intero
processo infiammatorio e di come esse,
per il tramite delle citochine, guidino le fasi
dell’infiammazione. Agire su questi intimi
meccanismi bio-regolatori, alla base della
conservazione o ripristino dell’omeostasi,
può rappresentare la nuova frontiera della
farmacologia antinfiammatoria
Citochine
Cellule produttrici
Effetti principali
Interleuchine (IL)
Monociti, macrofagi
Febbre (pirogeno endogeno), sonno, anoressia, infiammazione, espressione dei CD4 e
rilascio di fattore tissutale da parte delle cellule endoteliali, attivazione dei linfociti,
produzione di IL-6 e CSF
IL-4
Cellule T, mast-cellule
Induzione della maturazione delle cellule T e della generazione dei CTL, costimolazione
della maturazione delle cellule B, sinergismo con l'IL-3 nella maturazione delle mastcellule, incremento della produzione di IgE e IgG4, induzione dell'espressione e del rilascio
dei CD23, incremento dell’emissione del MHC di classe II sulle cellule B, switch da Th a Th2
IL-6
Monociti, fibroblasti,
cellule T
Pirogeno, induzione della crescita dei plasmocitomi e degli ibridomi, amplificazione della
produzione di Ig, incremento dell’espressione del MHC di classe I sui fibroblasti, sinergismo
con l'IL-2 nella produzione delle proteine di fase acuta da parte degli epatociti, sinergismo
con l'IL-3 nella crescita delle cellule emopoietiche, induzione della differenziazione dei CTL
IL-8 (chemochina)
Monociti, cellule
endoteliali, macrofagi
alveolari, fibroblasti
Induzione della chemiotassi e dell'attivazione dei neutrofili e delle cellule T
IL-10
Cellule T, cellule B
attivate,
monociti
Riduzione dell’espressione del MHC di classe II, inibizione dell'attivazione del MAC,
riduzione della presentazione dell'antigene, stimolazione della proliferazione delle cellule B
e della produzione di Ac, stimolazione delle mast-cellule, switch da Th a Th2
IL-1α, IL-1β
Tumor Necrosis Factor (TNF)
TNF-α
(cachessina)
Monociti, macrofagi
Induzione dell'IL-1a, delle molecole di adesione e del MHC di classe I sulle cellule
endoteliali, pirogeno, induzione del GM-CSF, effetto citotossico/citostatico, induzione della
secrezione di IFN-γ
Transforming Growth Factor (TGF)
TGF-β
Piastrine, placenta,
rene,
osso, cellule T e B
Induzione della proliferazione dei fibroblasti; sintesi del collagene e della fibronectina;
inibizione dei CTL, delle NK e delle LAK; inibizione della proliferazione delle cellule T e B;
accellerazione della guarigione delle ferite e dell'angiogenesi
Ac=anticorpi; CSF=colony-stimulating factor; CTL=linfociti T citotossici; G=granulociti; M=granulociti/macrofagi;
LAK=cellule killer attivate dalle linfochine; MAC=complesso di attacco alla membrana; MHC=complesso maggiore di
istocompatibilità;NK=cellule natural killer; Th=T helper.
Una prospettiva molto moderna:
La CRONOBIOLOGIA del processo
infiammatorio
Una prospettiva molto moderna:
La CRONOBIOLOGIA del processo
infiammatorio
Arnica comp.-Heel, medicinale
antinfiammatorio con microdosi
(low-dose) di principi attivi,
come dimostrano studi condotti
in vitro, inibisce la sintesi di
alcune citochine proinfiammatorie:
- TNF-α
- IL-1β
- IL-8
Porozov S., Cahlon L., Weiser M., Branski D., Lider O., Oberbaum M.
Inhibition of IL-1β and TNF-α secretion from resting and
activated human immunocytes by the homeopathic
medication Traumeel S.
Clinical & Developmental Immunology. 2004; 11 (2): 143-149
• la secrezione di IL-1β è diminuita fino al 70%,
sia nelle cellule a riposo che nelle cellule attivate
• la secrezione di TNF-α si è ridotta fino al 65%
nelle cellule in condizioni di riposo e fino al 54%
nelle cellule attivate
• la secrezione di IL-8 si è ridotta di oltre il 50%
sia nelle cellule a riposo sia nelle cellule attivate
Il medicinale antinfiammatorio
con microdosi (low-dose) di
principi attivi, come dimostrano
studi condotti in vivo su modello
animale, inibisce la sintesi di:
- IL-6
L’edema autoematico è una
infiammazione indotta
sperimentalmente simile allo
stravaso ematico di origine
traumatica
L’iniezione di 0,1 ml di sangue intero nella
superficie plantare della zampa dei ratti
provoca un gonfiore locale, il cui massimo
sviluppo si raggiunge nelle ore seguenti con
successiva diminuzione in progressione.
L’aumento iniziale del volume della zampa dei
soggetti nei quali è stata effettuata l’iniezione di
0,1 ml di Arnica comp. Heel® un’ora prima
dell’induzione dell’edema, è stato altrettanto forte
quanto quello del gruppo di controllo. Tuttavia il
volume del piede trattato con Arnica comp. Heel®
ha iniziato a diminuire già dopo due ore, mentre
nel gruppo di controllo trattato con soluzione
salina ha continuato ad aumentare per due ore.
Lussignoli S., Bertani S., Metelmann H., Bellavite P., Conforti A.
Effect of Traumeel S, a homeopathic formulation, on
bloodinduced inflammation in rats.
Complementary Therapies in Medicine. 1999; 7 (4):225-230.
Trattamento
Volume dell’edema %
(media ± deviazione
standard)
Quantità di IL-6 %
(media ± deviazione
standard)
Soluzione fisiologica
100
100
Arnica comp.-Heel
65,6 ± 11,8 ** (n=14)
55 ± 11,16** (n=4)
Active combination
94,04 ± 20,92 (n=6)
64,8 ± 12,9* (n=4)
n = numero di esperimenti
*P<0,05; **P<0,01 (Test di Student)
In linea di principio:
l’inibizione delle citochine IL-1β,
IL-6, IL-8, TNFα consente la
modulazione sia del processo
infiammatorio acuto, sia del
processo infiammatorio cronico
Modello
dell’artrite
adiuvante e
modello
dell’edema
plantare indotto
da carragenina
Modello dell’artrite
adiuvante
E’ il modello
dell’infiammazione
cronica
Modello dell’edema
plantare indotto da
carragenina
E’ il modello
dell’infiammazione
acuta
Conforti A., Bertani S., Chirumbolo S., Bellavite P., Metelmann H.
Experimental studies on the antiinflammatory activity of a
homeopathic preparation.
Biomedical Therapy. 1997; XV (1): 28-31.
Arnica comp.-Heel:
• non interferisce con la produzione di anione
superossido e con l’adesione delle piastrine
• inibisce lo sviluppo dell’edema locale nell’artrite
adiuvante indotta nel ratto (modello di
infiammazione cronica)
• riduce del 15% l’edema plantare da carragenina
nel ratto (modello di infiammazione acuta).
Questo risultato è del tutto analogo a quello che
si ottiene somministrando una dose di acido
acetilsalicilico pari a 30mg/kg nel medesimo
modello sperimentale.
Artrite reumatoide:
STADIO 1: È presente un infiltrato di
linfociti CD4+ e macrofagi, si notano
macroscopicamente tumefazioni
simmetriche, non c'è arrossamento, ci
sono sintomi sistemici e noduli
reumatoidi. In circolo si rileva
aumento degli indici di flogosi e del
fattore reumatoide
STADIO 2: Si nota flogosi e
proliferazione sinoviale ed
endoteliale (neoangiogenesi e
formazione del panno sinoviale), il
versamento si vede in ecografia.
Inoltre sono presenti erosione
dell'osso, riassorbimento della
cartilagine e rottura dei tendini. Le
alterazioni ossee si vedono in
radiologia e ancora meglio in
ecografia. Da questo stadio
l'iperplasia sinoviale è irreversibile.
STADIO 3: Qui si rilevano
deformazioni ossee, lussazioni e
fibrosi evidenti.
Arnica comp.-Heel, medicinale con
microdosi (low-dose) di principi attivi,
come dimostrano studi condotti in vivo
su pazienti affetti da artrite reumatoide,
attiva cloni di linfociti Th3 o Treg, i
quali sintetizzano e liberano
TGF-β, citochina con forte potere
antinfiammatorio, che nel contempo è
fattore di crescita e quindi favorisce i
processi di riparazione della lesione
Nella formulazione di Arnica comp.Heel, medicinale antinfiammatorio
con microdosi (low-dose) di principi
attivi figurano 2 componenti di
origine minerale e 12 di origine
vegetale.
Di ognuno di essi si conoscono i
principi attivi e la loro
farmacodinamica
In alcuni casi gli effetti
terapeutici sono attribuibili a
microdosi dei componenti attivi,
in altri casi a dosi
farmacologiche maggiori, non
presenti nel medicinale
low-dose
Considerare quindi l’effetto del
medicinale antinfiammatorio lowdose come la somma degli effetti
farmacologici dei singoli
componenti sarebbe stato
azzardato e scientificamente
scorretto
Pertanto la farmacodinamica, l’efficacia clinica, la
sicurezza d’uso di Arnica comp.-Heel sono
comprovate da: studi sperimentali in vitro, studi
sperimentali in vivo su modello animale, studi clinici
controllati1,2,3,4,5 e monitoraggi sui pazienti dopo
l’immissione in commercio6
[1] Oberbaum M., YanivI., Ben-Gal Y., Stein J., Ben-Zvi N., FreedmanL.S., Branski D. A
randomized, controlled clinical trial of the homeopathic medication TRAUMEEL S in the treatment
of chemotherapy-induced stomatitis in children undergoingstem cell transplantation. Cancer. 2001
Aug 1; 92 (3): 684-690.
[2] Orizola A. J., Vargas F. The efficacy of Traumeel S versus Diclofenac and placebo ointment in
tendinous pain in elite athletes: a randomized controlled trial. Med. Sci. Sports Med. Exercise.
2007; 39 (5, Suppl.): S79, abstract 858.
[3] Schneider C., Klein P., Stolt P., Oberbaum M. A homeopathic ointment preparation compared
with 1% Diclofenac gel for acute symptomatic treatment of tendinopathy. Explore. 2005; 1 (6): 446452.
[4] Birnesser H., Oberbaum M., Klein P., Weiser M. The homeopathic preparation Traumeel S
compared with NSAIDs for symptomatic treatment of epicondylitis. Journal of Muscoloskeletal
Research. 2004; 8 (2-3): 119-128.
[5] Singer S.R., Amit-Kohn M., Weiss W. et al. Efficacy of a homeopathic preparation in control of
post-operative pain – A pilot clinical study. Acute Pain. 2007; 9: 7-12.
[6] Arora S., Harris T.,Scherer C. Clinical safety of a homeopathicpreparation. Biomedical Therapy.
2000; XVIII (2): 222-225.
Nell’acuto
Nel cronicodegenerativo
APPROCCIO TERAPEUTICO CON
LOW DOSE S.K.A. ANTICORPI ANTI IL-1, IL-10 & TGF-β
NEL TRATTAMENTO DEL PROCESSO INFIAMMATORIO
(Queste citochine possono essere associate ad
Arnica comp. –Heel)
• Guna-Anti IL-1 4CH Fase di innesco
• Guna-Interleukin-10 4CH Fase di risoluzione
• Guna-TGF-β
Fase di risoluzione e restitutio ad
integrum
© Dipartimento Scientifico Guna S.p.a.
Concludendo Arnica comp.-Heel:
• Riduce il dolore
• Modula il processo infiammatorio
• Avvia e sostiene i processi di
riparazione
• Agisce nell’infiammazione acuta e
cronica
• E’ privo di effetti collaterali
Indicazioni di Arnica compositum
Conseguenze di traumi, commozione cerebrale,
fratture, lussazioni, contusioni, bruciature
Edemi dei tessuti molli, post chirurgici e post
traumatici, ematomi
Processi infiammatori di diverso tipo e
localizzazione come: flemmoni, ascessi,
infiammazione del sacco anale, otite, fluor albus,
dermatite, congiuntivite, mastite
Processi degenerativi dell’apparato muscoloscheletrico
CUPRUM
HEEL®
Tropismo per il Sistema
nervoso (centrale e
periferico)
Modulazione dello stato
algico peggiorato dal
freddo
Ammonium bromatum
Agaricus
Aconitum
Colocynthis
Gelsemium
Chamomilla
Tropismo per il
Sistema Nervoso
(centrale e
periferico)
Modulazione dello
stato algico
Dolore
Atropinum sulfuricum
Veratrum
Spasmi
e
Dolore
crampi
Iperestesia
nervosa
Agaricus
Tropismo per il SNC
Chamomilla
Modulazione degli
stati di agitazione
Passiflora incarnata
Magnesium
phosphoricum
Cuprum sulfuricum
Tropismo per la
muscolatura liscia e
striata
Azione
miorilassante
© Dipartimento Scientifico Guna S.p.a.
Cuprum-Heel è costituito da 11 componenti in low dose, 4
sostanze chimiche organiche – inorganiche e 7 rimedi vegetali
Da:
La Medicina Biologica
aprile-giugno 2011
Da:
La Medicina Biologica
luglio-settembre 2011
Cuprum-Heel è un medicinale che agisce
contemporaneamente come spasmolitico per la
muscolatura liscia e come decontratturante della
muscolatura striata
I componenti di Cuprum-Heel agiscono con effetto
spasmolitico – miorilassante sulla muscolatura liscia e
striata:
• dell’apparato digerente,
• dell’apparato muscolare somatico,
• dell’apparato respiratorio,
• dell’apparato uro-genitale.
Il medicinale ha anche una discreta
azione ipno-induttrice e ansiolitica
Per agire sullo spasmo viscerale è
necessario agire sul parasimpatico, che è
acetilcolinergico.
Un medicinale spasmolitico deve essere un
bloccante recettoriale dell'acetilcolina,
cioè deve essere parasimpaticolitico,
ovvero bloccante del recettore
muscarinico.
L'atropina è un bloccante del recettore
muscarinico
Compresenza di due sostanze che secondo la
farmacologia convenzionale non potrebbero
coesistere
Solfato di atropina mantiene effetto
spasmolitico in forma omeopatizzata
(bloccante del recettore muscarinico)
Agaricus (Amanita muscaria) in forma
“ponderale” è spasmogeno, in forma
omeopatizzata (ormesi) inverte il proprio
effetto e diviene spasmolitico
Da agonista del recettore muscarinico
diviene antagonista
Azione decontratturante sulla
muscolatura striata
Veratrum e Magnesium phosphoricum
agiscono sul recettore nicotinico
dell'acetilcolina (placca neuromuscolare)
Veratrum inverte il proprio effetto (ormesi) in
forma omeopatizzata
Si comportano da antagonisti del recettore
nicotinico
Azione decontratturante sulla
muscolatura striata
– I 5 toxicon su considerati producono, in sintesi:
a) aumento della contrazione tonica della muscolatura
striata: Veratrum a., Fosfato di Magnesio, Gelsemium s.;
b) aumento della contrazione tonica della muscolatura
Liscia vascolare (Solfato di Rame, Amanita m.).
– Poiché i 5 toxicon, in diluizione omeopatica bassa,
Invertono l’effetto, la loro azione sinergica in CuprumHeel® produce:
a) rilassamento muscolare somatico
b) vasodilatazione arteriosa.
Indicazioni di Cuprum-Heel
Spasmi degli organi cavi con muscolatura
liscia come stomaco, intestino, vescica
biliare, utero e vie urinarie.
Spasmi della muscolatura striata
ZEEL® T
• NADID D8
• COENZYM A D8
• NATRIUM
OXALACETICUM D8
Ripristino
dell’attività
enzimatica del
condrocita
Ca
t
in a liz
te za
rm t o
e r
Or di i
ga
no
“S t er
uis a p
ici
”
• AC. α-LIPOICUM D8
• CARTILAGO SUIS D6
Rimedi unitari
dell’Omeopatia
Classica
• RHUS TOX D2
• FUNICULUS UMB.
SUIS D6
• EMBRYO TOT- SUIS
D6
• PLACENTA SUIS D6
Induzione del
processo di
ristruttutazione
cartilaginea
• ARNICA D2
• DULCAMARA D3
• SYMPHITUM D6
• SANGUINARIA D4
Modulazione del
processo
infiammatorio
acuto e cronico
• SULFUR D6
© Dipartimento Scientifico Guna S.p.a.
EFFETTI INDOTTI DA ZEEL SU
CARTILAGINE BOVINA (IN VITRO)
Cartilagine compromessa dall’azione
destrutturante di enzimi proteolitici
(jaluronidasi, metalloproteasi,
collagenasi)
Cartilagine al 6° giorno di
incubazione con ZEEL
© Dipartimento Scientifico Guna S.p.a.
Da:
Dossier Zeel T
Risultati dello studio
Zeel T: ha uno spiccato
effetto antalgico
Da:
Dossier Zeel T
La terapia della gonartrosi con Zeel T condotta
per mezzo di iniezioni periarticolari è efficace
Da:
La Medicina Biologica
Ottobre-dicembre 1999
Zeel T per via orale ha efficacia equivalente a
Diclofenac nel trattamento della gonartrosi
Da:
La Medicina Biologica
aprile-giugno 1997
Studio multicentrico randomizzato monocieco controllato
121 pazienti trattati, 114 sono stati inclusi nella valutazione statistica, 57 per ogni
gruppo terapeutico
Obiettivo: confronto tra l’efficacia terapeutica e la tollerabilità di Zeel versus Hyalart
nella terapia di pazienti affetti da gonartrosi primaria
Durata del trattamento: 5 settimane, 10 iniezioni di Zeel (2 ml due volte alla
settimana per via intraarticolare), oppure 5 iniezioni di Hyalart (2 ml una volta alla
settimana, per via intraarticolare)
Parametri di valutazione: sensibilità soggettiva al dolore durante il movimento attivo
dell’articolazione artrosica; valutazione generale della tollerabilità da parte dei pazienti
Risultati: l’efficacia terapeutica di Zeel è equivalente a quella di Hyalart, sia nella
terapia dei pazienti con dolori di lieve e media gravità, sia nei casi più gravi. Effetti
collaterali si sono verificati in 6 casi nel gruppo Zeel e in 13 casi nel gruppo Hyalart. In
entrambi i gruppi si trattava prevalentemente di sintomi di infiammazione o irritazione
locale dopo l’iniezione intraarticolare
© Dipartimento Scientifico Guna S.p.a.
© Dipartimento Scientifico Guna S.p.a.
Indicazioni di Zeel T
Affezioni articolari, per esempio poliartrite,
artrosi, periartrite scapolo-omerale,
spondilartrosi, artrosi coxofemorale,
displasia dell’anca, trattamento pre e post
operatorio in ambito traumatologico
Paralisi di Teckel, tendovaginite cronica
GRAZIE DELL'ATTENZIONE
Scarica