"La verità tra squadre e compassi" Solo Gesù è la "Porta stretta" per conoscere ed amare Dio. Tutti gli altri che parlano, erroneamente o con dolo, di Dio senza Gesù sono "falsi profeti", "mercenari” ed "anticristi". Solo la Chiesa Cattolica detiene insieme il "DEPOSITO DELLA FEDE", il "POTERE PETRINO DELLE CHIAVI" e la "SUCCESSIONE APOSTOLICA", pertanto solo la Chiesa Cattolica è pienamente "CORPO DI CRISTO", "SPOSA DI CRISTO" e "COLONNA e SOSTEGNO DELLA VERITA'". Solo la Chiesa Cattolica è il lucerniere incaricato da Gesù per mostrarlo come "LUCE NEL MONDO", "FINO ALLA FINE DEL MONDO". "QUELLO CHE DIO CONIUGA, LA CHIESA (CATTOLICA) E CRISTO, L'UOMO NON POTRA' MAI SEPARARLO". Il tentativo massonico di assassinare don Giovanni Bosco San Giovanni Bosco (1815 - 1888) coevo ai misfatti del Risorgimento profetizzò le sciagure che le inique leggi piemontesi avrebbero attirato sulla stessa dinastia sabauda. Il re Vittorio Emanuele II volendo espandere i suoi domini determinerà: 1) l'aggressione ingiustificata di uno Stato sovrano; 2) la feroce persecuzione alla Chiesa Cattolica; 3) il massacro prolungato della popolazione inerme. Con sadico cinismo il re Vittorio Emanuele II inventò - nel famoso discorso della Corona il 10 gennaio 1859 - la falsa teoria del "grido di dolore" di aiuto delle popolazioni del Regno delle Due Sicilie che mai si levò, per giustificarne la conquista. Nel dicembre del 1854 San Giovanni Bosco - santo pieno di carismi e di carità evangelica verso i giovani poveri della sua città - inviò una lettera al re Vittorio Emanuele II mentre il parlamento subalpino era in procinto di approvare la legge per la soppressione degli ordini religiosi e l'incameramento dei loro beni attraverso la cosiddetta "Legge Rattazzi". Paradossalmente in nome della libertà e forte della costituzione sabauda che nel primo articolo faceva dello Stato savoiardo un reame cattolico, il re Vittorio Emanuele II, attaccava la Chiesa Cattolica. Don Bosco riferì in quella lettera un sogno - e i sogni speciali di don Giovanni Bosco si avveravano sempre! nel quale un bambino gli affidava un messaggio, un castigo divino minacciato al re e alla sua famiglia: <<< Grande notizia! Quale? — chiese Don Bosco. Annunzia: gran funerale a Corte! Don Bosco, dolorosamente sorpreso, voleva chiedergli spiegazioni, ma il valletto ripetendo: Gran funerale a Corte! — scomparve. Appena destatosi, preparò subito una lettera per il Re Vittorio Emanuele II, nella quale gli esponeva il sogno fatto. A pranzo comparve tra i giovani con un fascio di lettere. Stamane — disse — ho scritto tre lettere a grandi personaggi: al Papa, al Re, al boia. Al sentire accoppiati questi tre nomi, i giovani scoppiarono in una risata. Il nome del boia non fece loro meraviglia perché conoscevano le relazioni di Don Bosco con le autorità carcerarie. In quanto al Papa, sapevano che era con lui in relazione epistolare. Ciò che aguzzava la loro curiosità era il sapere che cosa Studi e ricerche dell’Avv.to Francesco Gatto | "La verità tra squadre e compassi" 1 "La verità tra squadre e compassi" Solo Gesù è la "Porta stretta" per conoscere ed amare Dio. Tutti gli altri che parlano, erroneamente o con dolo, di Dio senza Gesù sono "falsi profeti", "mercenari” ed "anticristi". Solo la Chiesa Cattolica detiene insieme il "DEPOSITO DELLA FEDE", il "POTERE PETRINO DELLE CHIAVI" e la "SUCCESSIONE APOSTOLICA", pertanto solo la Chiesa Cattolica è pienamente "CORPO DI CRISTO", "SPOSA DI CRISTO" e "COLONNA e SOSTEGNO DELLA VERITA'". Solo la Chiesa Cattolica è il lucerniere incaricato da Gesù per mostrarlo come "LUCE NEL MONDO", "FINO ALLA FINE DEL MONDO". "QUELLO CHE DIO CONIUGA, LA CHIESA (CATTOLICA) E CRISTO, L'UOMO NON POTRA' MAI SEPARARLO". avesse scritto al Re. Don Bosco raccontò loro il sogno e concluse: Questo sogno mi ha fatto star male tutta la notte. Cinque giorni dopo, il sogno si rinnovò. Don Bosco è seduto a tavolino quando entra con impeto il valletto in rossa livrea e grida: Non gran funerale a Corte, ma grandi funerali a Corte! >>> Don Bosco scrisse al Re una seconda lettera, nella quale gli raccontava il secondo sogno e lo invitava a impedire che fosse approvato un progetto legge che proponeva lo scioglimento degli Ordini religiosi che non si dedicavano all’istruzione, alla predicazione o all’assistenza degli orfani, e l’incameramento di tutti i beni da parte dello Stato, con il pretesto che « con quei beni lo Stato avrebbe potuto provvedere alle parrocchie più povere». Proponente del progetto era Urbano Rattazzi. Mentre si discuteva questo progetto legge alle Camere, Don Bosco ripeteva ai suoi intimi: <<< Questa legge attirerà su Casa Reale gravi disgrazie. Il Re aveva fatto leggere quelle lettere al Marchese Fassati, che si recò da Don Bosco e gli disse: Ma le pare questa la maniera di mettere sossopra tutta la Corte? Il Re ne è rimasto più che impressionato e turbato. Anzi è montato sulle furie. Ciò che ho scritto è verità — rispose Don Bosco —. Mi rincresce di aver disgustato il Sovrano, ma si tratta del suo bene e di quello della Chiesa. >>> In quei giorni Vittorio Emanuele II scriveva al generale Alfonso Lamarmora: "Mia madre e mia moglie non fanno che ripetermi che esse muoiono di dispiacere per causa mia". Esse infatti erano contrarie a quella legge settaria e ingiusta". Il 5 gennaio 1855 mentre il disegno di Legge veniva presentato ad uno dei rami del Parlamento la madre del sovrano, la Regina Madre Maria Teresa, si ammalava gravemente e il 12 gennaio seguente si spegneva con una morte santa. Aveva 54 anni. Il lutto fu universale perché era molto amata per la sua carità verso tutti i bisognosi. Il giorno 16 gennaio, la moglie del re, la Regina Maria Adelaide che aveva dato alla luce un bambino otto giorni prima e non si era più ripresa, cade gravemente ammalata. Intanto san Giovanni Bosco invia una nuova lettera al re Vittorio Emanuele II: "Se la legge passa, accadranno gravi disgrazie nella tua famiglia. Questo non è che il preludio dei mali e saranno mali su mali in casa tua. Se non recedi aprirai un abisso che non potrai scandagliare". Dopo quattro giorni, il 20 gennaio 1854, la regina Maria Adelaide morì a soli 33 anni di età. E realmente nella notte dal 10 all'11 febbraio, dopo venti giorni di grave malattia, moriva il principe Ferdinando di Savoia, Duca di Genova, fratello del re, anch’egli a soli 33 anni. Il Sovrano fu talmente turbato da quelle profezie dolorosamente avveratesi, che un giorno esclamò: "Io non ho più un istante di pace! Don Bosco non mi lascia vivere!". E incaricò una personalità di Corte di riferire a Don Bosco queste sue parole. Incurante degli avvertimenti di San Giovanni Bosco la 1854 al Senato. Studi e ricerche dell’Avv.to Francesco Gatto legge anticattolica dopo la Camera passò il 2 marzo | "La verità tra squadre e compassi" 2 "La verità tra squadre e compassi" Solo Gesù è la "Porta stretta" per conoscere ed amare Dio. Tutti gli altri che parlano, erroneamente o con dolo, di Dio senza Gesù sono "falsi profeti", "mercenari” ed "anticristi". Solo la Chiesa Cattolica detiene insieme il "DEPOSITO DELLA FEDE", il "POTERE PETRINO DELLE CHIAVI" e la "SUCCESSIONE APOSTOLICA", pertanto solo la Chiesa Cattolica è pienamente "CORPO DI CRISTO", "SPOSA DI CRISTO" e "COLONNA e SOSTEGNO DELLA VERITA'". Solo la Chiesa Cattolica è il lucerniere incaricato da Gesù per mostrarlo come "LUCE NEL MONDO", "FINO ALLA FINE DEL MONDO". "QUELLO CHE DIO CONIUGA, LA CHIESA (CATTOLICA) E CRISTO, L'UOMO NON POTRA' MAI SEPARARLO". Il 17 maggio 1854 ad un passo dall'approvazione morì il figlio più giovane del re piemontese, il piccolo Vittorio Emanuele Leopoldo. Il 29 maggio 1855 il cinico e incauto re Vittorio Emanuele II firmò la Legge Rattazzi che comportò la chiusura di 334 case religiose, coinvolgendo 5456 religiosi; cosicché papa Pio IX gli comminò la scomunica maggiore che insieme a lui colpiva tutti "gli autori, i fautori, gli esecutori della legge". Nel 1859, papa Pio IX, avendone ricevuta la richiesta del re Vittorio Emanuele II gli accordò il perdono. Intanto san Giovanni Bosco nel 1855 pubblicò un opuscolo nel quale ammoniva Vittorio Emanuele II a non firmare la Legge Rattazzi, scrivendo tra l'altro: "la famiglia di chi ruba a Dio è tribolata e non giunge alla quarta generazione". Vittorio Emanuele II moriva a soli 58 anni, nel 1878, di malaria. Il successore Umberto I, nel 1900, assassinato a soli 56 anni. Il penultimo re d'Italia, Vittorio Emanuele III, scappò da Roma sotto la minaccia nazista e infine, Umberto II, regnò per meno di un mese morendo in esilio, ripagato con la stessa moneta con la quale i suoi avi avevano usurpato il potere a danno degli stessi Stati preunitari mediante la manipolazione dei plebisciti annessionistici. Ecco completamente realizzata la profezia di san Giovanni Bosco in cui i Savoia hanno perso il trono alla quarta generazione! I Savoia sono lo strumento del complotto internazionale massonico per distruggere gli Stati - pontificio e Regno delle Due Sicilie dove il cattolicesimo era maggiormente professato. Chi lo dice? Ad esempio il Gran Maestro massone Armando Corona: "Garibaldi ebbe sempre un nume tutelare: la Gran Bretagna. Più esattamente la Massoneria inglese ... la Massoneria fu il centro ispiratore e motore del Risorgimento". Quando nel 1870 fu aperta la breccia di porta Pia, dopo i bersaglieri, il primo ad entrare nella Città eterna fu un carretto di Bibbie protestanti tirato da un cane di nome "Pio Nono". Garibaldi e suoi mercenari si macchiano di ogni delitto. Le leggi criminali savoiarde devastano il Sud: 1) legge Pica; 2) domicilio coatto; 3) manutengolismo1; 4) lager piemontesi (Es. Finestrelle, "tratta dei napoletani"); 5) leva obbligatoria di 7 anni; 6) tassa sul macinato; 1 Letteralmente vuol dire “coloro che tengono per mano”, e significa complici, favoreggiatori. Tutte le grandi organizzazioni criminali comprendono nelle loro file una vasta rete di complici che, pur non compiendo mai delitti in prima persona, favoriscono i criminali, danno loro rifugio e protezione, si preoccupano di sviare le indagini, eccetera. Studi e ricerche dell’Avv.to Francesco Gatto | "La verità tra squadre e compassi" 3 "La verità tra squadre e compassi" Solo Gesù è la "Porta stretta" per conoscere ed amare Dio. Tutti gli altri che parlano, erroneamente o con dolo, di Dio senza Gesù sono "falsi profeti", "mercenari” ed "anticristi". Solo la Chiesa Cattolica detiene insieme il "DEPOSITO DELLA FEDE", il "POTERE PETRINO DELLE CHIAVI" e la "SUCCESSIONE APOSTOLICA", pertanto solo la Chiesa Cattolica è pienamente "CORPO DI CRISTO", "SPOSA DI CRISTO" e "COLONNA e SOSTEGNO DELLA VERITA'". Solo la Chiesa Cattolica è il lucerniere incaricato da Gesù per mostrarlo come "LUCE NEL MONDO", "FINO ALLA FINE DEL MONDO". "QUELLO CHE DIO CONIUGA, LA CHIESA (CATTOLICA) E CRISTO, L'UOMO NON POTRA' MAI SEPARARLO". 7)tasse sulle porte e sulle finestre per incrementare la tubercolosi; 8) lunga serie di gabelle. Risultato della trinità laica - Cavour, Mazzini e Garibaldi - in salsa savoiarda? Razzismo e genocidio con 60.000 vittime della Legge Pica e 267.000 vittime tra il 1861 e il 1872. Questo disastro - che ancora oggi paghiamo - determina un immane esodo dei meridionali che su una popolazione di 32,5 milioni di abitanti dell'Italia unita, ne erano emigrati 8 milioni, ossia il 24% dell'intera popolazione italiana! Intere industrie del Sud vengono smontate e rimontate al Nord. La terza flotta d'Europa con una economia fiorentissima, distrutta! Così l'Italia da faro di civiltà romano-cattolico insuperato diventa l'attuale “italietta”, colonia culturale anglosassone. Non per niente il massone Giosuè Carducci ricordando la morte del Gran Maestro della massoneria Garibaldi il 4 giugno 1882, cantava in una sua ode: "... l'inferno cioè i preti". Infatti - con questa mentalità massonica che vede nei preti l'inferno - cosa rischia san Giovanni Bosco? "Verso la fine del 1880 un ex allievo dell'Oratorio che si chiamava Dasso Alessandro e che viveva a Torino si presentò alla portineria di Valdocco, chiedendo di parlare con don Bosco ... Quegli narrò a don Bosco una brutta storia ... Si era iscritto alla massoneria, la setta che aveva condannato Don Bosco a morte. Dodici individui dovevano succedersi con l'ordine di eseguire la sentenza" (Michele Molineris, "365 fioretti di don Bosco", ELLEDICI, p.337). Ma ancora una volta Dio protegge San Giovanni Bosco e le macchinazioni diaboliche della massoneria sono sconfitte! (Articolo tratto da: http://www.gris-imola.it/ultime_notizie/IltentativomassonicodiassassinaredonGiovanniBosco.php) Studi e ricerche dell’Avv.to Francesco Gatto | "La verità tra squadre e compassi" 4