Farmaci del sistema nervoso centrale

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Farmaci attivi sul
sistema nervoso
centrale
Farmacologia speciale
1. Psicosi e schizofrenia
PSICOSI: il termine indica uno stato
mentale caratterizzato dalla perdita di
contatto dalla realtà. Le malattie psicotiche
comprendono schizofrenia, disturbo
schizoaffettivo, disturbi da allucinazione,
malattie depressive e pazzia.
SCHIZOFRENIA: malattia psicotica
caratterizzata da alterazioni di pensiero,
percezioni, emozioni, con prevalenza dello
0.5-1% nella popolazione.
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ESORDIO: nel corso dell’adolescenza.
La schizofrenia è una malattia cronica e
invalidante.
Ha una forte componente genetica.
Meccanismo: alterazione del
funzionamento del sistema DA mesolimbico
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Meccanismo
d’azione
Blocco competitivo
recettori D2
Interazioni con altri sistemi
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Azioni antipsicotiche
Diminuiscono allucinazioni e agitazione senza
deprimere le funzioni intellettive. Causano
minima incoordinazione motoria.
L’EFFETTO ANTIPSICOTICO SI INSTAURA
DOPO DIVERSE SETTIMANE DI TERAPIA
Effetto antiemetico degli antipsicotici trova
applicazione per nausea dovuta a mal di
moto, chemioterapia antitumorale, terapia
radiante, vertigini.
Effetti indesiderati
Effetti da blocco DA nigrostriatale:
SINTOMI PARKINSONIANI, acatisia
(irrequietezza motoria), discinesia tardiva
(postura inappropriata di collo, tronco e arti)
Ipotermia, aumento della secrezione di PRL
Effetti antimuscarinici (offuscamento visione,
secchezza delle fauci, sedazione, confusione,
stipsi, ritenzione urinaria)
Effetti da blocco α-adrenergico: ipotensione
ortostatica e senso di testa vuota
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Disponibili preparazioni a rilascio lento (fino a 3
settimane)
Passaggio rapido al SNC
Grande volume di distribuzione
Alto legame alle proteine plasmatiche
Metabolismo epatico
2. EPILESSIA
Definita come comportamento particolare causato da
una scarica parossistica di un gruppo di neuroni della
corteccia cerebrale
EPILESSIA FOCALE: gli attacchi nascono da una zona
ristretta della corteccia cerebrale. L’effetto dipende
dall’area della corteccia coinvolta. Possono verificarsi
alterazioni sensoriali o motorie. Di solito non c’è
memoria dell’attacco.
EPILESSIA GENERALIZZATA: crisi tonico-cloniche
(grande male), assenze (piccolo male), crisi
miocloniche, convulsioni febbrili dei bambini, stato
epilettico
Prevalenza 0.6-1% nella popolazione.
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BARBITURICI (fenobarbital, primidone): utili nelle
crisi tonico-cloniche, sono tra i primi farmaci
antiepilettici. Non tutti i barbiturici possono essere usati
perché molti producono sedazione eccessiva. Induzione
citocromo P450.
FENITOINA (difenilidantoina): utile nelle crisi tonicocloniche. Farmacocinetica di ordine zero. Effetti
collaterali: visione appannata, atassia, iperattività,
confusione; teratogena.
CARBAMAZEPINA: attività simile alla fenitoina. Forte
induttore enzimatico. Effetti collaterali: sonnolenza,
vertigine, atassia; teratogena.
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Farmacocinetica di ordine zero
VALPROATO SODICO: utile nelle crisi tonicocloniche e nelle assenze. Effetti collaterali:
insufficienza epatica, disturbi gastrointestinali.
ETOSUCCIMIDE: farmaco di scelta per le crisi di
assenza. Effetti collaterali: disturbi
gastrointestinali, sonnolenza, letargia,
leucopenia, urticaria, depressione del midollo
osseo.
BENZODIAZEPINE (clonazepam, diazepam,
lorazepam): efficaci per le crisi di assenza e
miocloniche. Effetti collaterali: sedazione.
NUOVI AGENTI: gabapentin, utile come terapia
aggiuntiva negli attacchi parziali, e lamotrigina,
per la terapia delle crisi parziali. Scarsi effetti
collaterali.
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3. Ansia e disturbi del sonno
L’ansia è una sensazione spiacevole che
avverte di un pericolo incombente la cui
natura è spesso sconosciuta. Ciò si
contrappone alla paura, che è la risposta a
una minaccia la cui origine è nota e definita.
L’ansia è presente in fobia, disturbo da
panico, disturbo ossessivo-coercitivo,
disturbo ansioso generalizzato, disturbo da
stress post-traumatico e reazioni isteriche
di conversione.
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MECCANISMO D’AZIONE
Le benzodiazepine agiscono potenziando
l’azione del GABA, il principale
neurotrasmettitore inibitorio del SNC.
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Le benzodiazepine inducono
DIPENDENZA E ABUSO. In genere si
sviluppa TOLLERANZA entro 14 gg di
trattamento. Per questo sono
indicate solo per il sollievo a breve
termine di ansia grave, limitante o
inaccettabilmente dolorosa.
In molti casi è meglio ricorrere ai βbloccanti e agli antidepressivi.
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L’insonnia può essere classificata in:
• insonnia iniziale o dell’addormentamento
• insonnia intermittente o lacunare
• insonnia terminale o risveglio precoce
In molti casi può essere risolta con
l’educazione all’ “igiene del sonno”.
Gli ipnotici sono indicati solo per la cura
dell’insonnia primaria grave.
4. DEPRESSIONE
La depressione è caratterizzata da sintomi
emotivi/cognitivi (tristezza, infelicità, minor
piacere per la vita, disperazione, senso di
colpa, pensieri suicidi) e sintomi biologici
(scarsa energia, fatica, apatia, scarso
appetito, diminuzione della libido, variazioni
di umore) che perdurano per almeno due
settimane senza ritorno alla normalità.
Ha una prevalenza che può arrivare fino al
20% nelle donne, con un esordio medio
intorno ai 35-40 anni, sebbene possa
verificarsi a qualsiasi età.
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Meccanismo d’azione
ANTIDEPRESSIVI
TRICICLICI
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Meccanismo d’azione
INIBITORI DELLE
MAO
INTERAZIONI FARMACOLOGICHE
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