41. F. Lentini et. al., necropoli di Manicalunga Timpone Nero

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.ARCHEOLOGICO
~v1USEALE
Baglio Calcara
Trlscln::i di Se lnunte- Casle~1etrano (Tp)
Regione Siciliana
Assessorato dei beni culturali e dell'identità siciliana
Soprintendenza per i Beni Culturali
ed Ambientali di Trapani
Unità Operativa VIII per i Beni Archeologici
La Fondazione Kepha onlus, proprietaria del Baglio Calcara in contrada Triscina Manicalunga-Timpone Nero, sede del Campus Archeologico Museale, ha intrapreso nel 2012 una campagna di ricerche archeologiche nelle aree di sua proprietà, in cui è documentata la presenza di una delle necropoli di Selinunte, grazie ad una concessione della durata di due anni da parte della Soprintendenza per i Beni Culturali e
Ambientali di Trapani, che ne ha assunto per legge la responsabilità scientifica.
Sulla collina nota con il toponimo di Timpone Nero, in Contrada Manicalunga, sul margine sudoccidentale dell'antica chora selinuntina, subito ad Ovest dei santuari extraurbani di Contrada Gaggera, s1
estende una delle più vaste e importanti necropoli nel periodo di maggiore splendore di Selinunte.
Localizzata e sporadicamente scavata da Francesco Saverio Cavallari sul finire dell'Ottocento, nel
secondo dopoguerra fu indagata da Jole Bovio Marconi che rinvenne anche alcune tombe a grotticella, parzialmente distrutte dallo scavo delle sepolture di età greca, con corredi riferibili alla facies di Naro-Partanna
e alla cultura del Bicchiere Campaniforme.
Scavi regolari furono successivamente ripresi negli anni Sessanta dello scorso secolo da Vincenzo
Tusa (1963-1967) per arginare l'attività degli scavatori di frodo che avevano già saccheggiato un considerevole numero di tombe che, quasi senza soluzione di continuità, si estendono sulla sommità e lungo le pendici del Timpone Nero.
lavvio degli scavi a Selinunte avviò allora le procedure per la demanializzazione dell'intera area della città antica, fino alla recente (201 O) istituzione del Servizio Parco archeologico di Selinunte e Cave di Cusa
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"Vincenzo Tusa" e delle aree archeologiche di Castelvetrano, Campobello di Mazara e dei Comuni limitrofi.
Le ricerche odierne del CAM sono finalizzate alla conoscenza e alla tutela della grande area cimiteriale; contestualmente alle operazioni di scavo, ai rilievi grafici con tecniche CAD, GPS e Total Station,
georiferiti per l'inserimento su piattaforma GIS, è programmato lo studio dei dati antropologici attraverso
indagini paleobiologiche e paleodemografiche, per la costruzione di modelli quantitativi statistici sulle dinamiche di popolamento.
Il progetto si avvarrà anche del supporto di tecniche derivanti dall'antropologia forense e l'applicazione di innovativi sistemi di indagine popolazionistica basati su mappe genetiche ricavate da DNA
antico.
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Si ringraziano tutti coloro che hanno reso possibile la ripresa degli scavi nella necropoli Manicalunga - Timpone Nero, attraverso una
Concessione alla Fondazione Kepha onlus. Un particolare ringraziamento è rivolto all'allora Assessore ai BB . CC. ed Identità Siciliana
Sebastiano Missineo e dell'allora dirigente Generale Gesualdo Campo, alla Soprintendenza BB . CC di Trapani nelle persone dell'attuale Soprintendente Paola Misuraca e del precedente Sebastiano Tusa . Si ringrazia inoltre la Dott.ssa Rossella Giglio - Direttore Unità
Operativa VIII per i Beni Archeologici - Soprintendenza di Trapani, la Dott.ssa Giuseppina Mammina - Funzionario direttivo archeologo
- Soprintendenza per i Beni Culturali di Trapani e la Dott.ssa Caterina Greco, Direttore Parco Archeologico Selinunte e Cave di Cusa "V.
Tusa".
Progetto grafico ed impagina:z:ione:
Andrea Pandolfi
Autorizzazione prot. n. 8942 rilasciata dal Servizio Soprintendenza BB.CC.AA. di Trapani.
[email protected]
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