SCHEDA DI SEGNALAZIONE DEGLI ALBERI MONUMENTALI IN

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ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA DI SEGNALAZIONE
CENSIMENTO DEGLI ALBERI MONUMENTALI – 1° FASE
IN PROVINCIA DI VARESE
L'intero territorio della Provincia di Varese ha avviato la 1° FASE del Censimento degli alberi monumentali.
Si invitano tutti i cittadini e visitatori del territorio varesino a segnalare tutte le piante, che si trovano in ambiente urbano o extraurbano e
che rispondono ai criteri regionali di monumentalità.
La "monumentalità" è individuata da una o più motivazioni o caratteristiche, che contraddistinguono gli esemplari arborei dagli altri,
rendendoli meritevoli di essere censiti e tutelati.
Le caratteristiche di monumentalità sono le seguenti:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Grandi dimensioni
Portamento e forma particolari
Rarità botanica
Valore storico-culturale
Valore paesaggistico
Valore architettonico
Come meglio specificato in seguito, una pianta che possiede, quali motivi di interesse solo quelli dimensionali, dovrà, per poter essere
inclusa nel censimento, possedere, in funzione della specie di appartenenza, i valori di circonferenza riportati nella tabella "Valori di
circonferenza", sotto riportata.
Dal censimento sono esclusi:

gli arbusti, ad eccezione delle rarità botaniche, o di esemplari con forma o dimensioni ragguardevoli

gli alberi, la cui forma è stata pesantemente compromessa dalle potature

gli alberi gravemente ammalati.
Oltre ai singoli esemplari, possono essere censiti anche filari o viali alberati e gruppi arborei, particolarmente interessanti da un punto di
vista paesaggistico, storico-culturale, architettonico, ecc.
Per ogni pianta individuata (gruppo arboreo, filare o viale alberato) dovrà essere compilata la scheda di segnalazione, seguendo le
istruzioni di seguito riportate.

Nome albero (nome scientifico, comune o locale: in questo campo va indicato il nome (volgare o dialettale) con cui è conosciuta la
pianta, es. acero, platano, tiglio, ecc. Di grande utilità, se conosciuto, è anche il nome scientifico, di cui si chiede di riportare genere
e specie es. Fagus selvatica, Acer pseudoplatanus, Tilia platyphillos, Platanus acerifolia, ecc.

Comune: indicare il Comune dove è radicato l’esemplare/i che viene/vengono segnalato/i.

Località: se conosciuta agevola nel ritrovamento dell’esemplare.

Indirizzo (via / piazza / corso): campo da compilare solo se all’interno degli abitati.

Proprietà: indicare se l’esemplare è di proprietà pubblica o privata.

Estremi proprietà: se conosciuti, indicare i dati identificativi (nome, cognome, indirizzo, ecc) del proprietario/a dell’albero/i.

Sezione CTR: indicare se conosciuta la sezione della Carta Tecnica Regionale (scala 1:10.000) in cui è radicato l’albero (es.
B4b3).

Dati catastali: specificare il numero del foglio e della particella catastale, soprattutto se alberi radicati all’interno di parchi e/o
giardini.

Ambiente urbano / extraurbano: indicare se l’esemplare si trova in area urbanizzata o in ambiente extraurbano.

Tipologia ambiente: riportare la tipologia del contesto di radicazione della pianta/e, quali: ambiente prossimo a fiumi o laghi,
arbusteto, bosco di latifoglie, di conifere, bosco misto di conifere e latifoglie, coltivi, incolto, radura, prato/pascolo, altri ambienti,
giardino, parco, cortile, ecc.

Numero esemplari: indicare il numero d’individui arborei che compongono il gruppo o il filare.

Distribuzione esemplari (albero singolo, filare, gruppo - indicare anche solo le iniziali (ovvero: A S, F, G):
 Albero singolo: indicare se trattasi di un esemplare singolo;
 Filare di alberi: se il filare è monospecifico si può compilare una sola scheda indicando i valori massimi misurati anche su
esemplari diversi (es. altezza massima del componente più alto, circonferenza massima del componente più grosso anche se
diverso dal primo), se polispecifico (ovvero formato da individui arborei appartenenti a specie diverse) occorre compilare una
scheda per ogni gruppo di pari specie, attenendosi all’esempio sopracitato;
 Alberi in gruppo: se il raggruppamento è monospecifico (stessa specie, ovvero solo aceri, platani, ecc) si deve compilare una
sola scheda indicando i valori massimi misurati (ex altezza della pianta più alta, circonferenza dell'individuo più grosso anche
se diverso dal primo), se polispecifico (specie diverse presenti, ovvero tigli, aceri, ecc.) occorre compilare una scheda per ogni
gruppo di pari specie, con le medesime modalità adottate per gruppi monospecifici (riportare i valori massimi misurati, es.
altezza della pianta più alta, circonferenza dell'individuo più grosso anche se diverso dal primo).
Circonferenza (cm):: la circonferenza del tronco dovrà essere rilevata a 1,3 m (a petto d’uomo) dal suolo con nastro metrico. Se la
misura viene presa in un punto diverso dovrà essere specificata l’altezza di misurazione. La circonferenza, è uno dei dati che
individuano le dimensioni, e quindi definisce la monumentalità della pianta, solo gli alberi con i valori di circonferenza riportati nella
tabella sottostante, vanno misurati e segnalati.
SPECIE
CIRCONFERENZA
cm
Acero campestre, Albero di Giuda, Alloro, Betulle, Carpini, Cornus spp, Gelsi, Maggiociondolo, Malus
spp, Nespolo, Olea fragrans, Olivo, Ornello, Palme, Prunus spp., Pyrus spp., Roverella, Sorbi, Noci.
150
Latifoglie varie (tranne faggio, castagno e platano e quelle di cui al punto precedente) e conifere.
300
Faggio.
350
Castagno, Cedri, Platani.
450
1

N. fusti: riportare il numero dei fusti nel caso in cui l’albero sia policormico.

Altezza: va stimata in metri. Per agevolare la misurazione, fare riferimento all’altezza di una persona (posizionata a fianco
dell’albero) o ad un edificio, se in ambiente urbano.
Chioma: il diametro medio si ottiene eseguendo due misure, l’una ortogonale all’altra (ovvero tracciare una croce immaginaria sul
suolo), fare la somma e dividere in 2. La misura va fatta, con nastro metrico o a passi, considerando la massima espansione delle
ramificazioni verso l’esterno, ovvero non in direzione del tronco.


Età approssimativa: se conosciuta riportare l’età o l’intervallo entro cui potrebbe collocarsi il soggetto arboreo. A tale proposito, di
grande aiuto possono essere le informazioni fornite dagli anziani e da persone locali.
NOTE: questo spazio è dedicato alle informazioni aggiuntive, non citate nella scheda, che si vuole comunicare, quali:

breve descrizione del percorso per raggiungere l’albero/i segnalato

presenza di minacce, tra cui: rischio di abbattimento, presenza di cantieri che possono pregiudicare la stabilità meccanica e/o
la salute della/e pianta/e; instabilità del sito di radicazione dovuto a terreno incoerente; o ad altre motivazioni (es. zone
soggette ad esondazione di fiumi o di lago, ecc.); presenza di manufatti sotterranei (linee gas, acquedotto, ecc) e/o aerei
(elettriche, ecc.); zone soggette a frequenti incendi; errata gestione e manutenzione dell’albero o del luogo di radicazione, tra
cui: tagli di potatura eccessivi (es. capitozzi), danni arrecati da mezzi meccanici, presenza di ancoraggi (cavi in materiale
sintetico che uniscono due branche ed evitano, in caso di rottura di una di esse, lo schianto a terra) che strozzano la branca o
il ramo a cui sono agganciati, presenza di ringhiere, cordoli, muretti o altri manufatti, vicini all’albero che minano la sua
crescita e presenza di materiale edile inglobato dalla pianta/e, ecc.

portamento dell’albero (chioma di forma cilindrica, espansa, colonnare, pendula, ecc.).
MONUMENTALITA’
Un esemplare arboreo, pur non avendo i valori di circonferenza indicati nella tabella sopra riportata, può essere definito monumentale,
secondo i criteri sotto elencati, che ne definiscono la vocazione monumentale. Questi campi indicano qualitativamente i criteri di
monumentalità, trattasi di motivazioni che implicano una valutazione soggettiva:

forma o portamento particolari. Ad esempio piante isolate localizzate su versanti soggetti ai venti dominanti, le cui chiome
assumono quelle tipiche forme sbilanciate, ecc.

rarità botanica: si riferisce a specie non tipiche dell’ambiente in cui crescono (es. piante ben sviluppate fuori dalla fascia
bioclimatica di crescita), esempio: quercia da sughero, eucalipto, pino cembro, ecc.

valore storico-culturale: se l’importanza della pianta è legata a particolari eventi della storia locale, a tradizioni, a leggende, ecc.
A tale proposito è importante riuscire a reperire, laddove esistente, la documentazione che testimonia il valore storico-culturale.
Esempio: il faggio del Funtanin dell’Avucat di Cuvio, gli alberi (in genere faggio, acero montano, frassino maggiore o carpino)
piantati attorno alle giazere e/o nevere usate per conservare il cibo.

valore paesaggistico: piante collocate in un contesto territoriale ad elevato valore estetico, o la cui presenza caratterizza e
connota un certo luogo.

valore architettonico: esemplari legati ad edifici ad elevato valore storico-culturale

Descrizione monumentalità (storia, leggende, forma particolare,…): descrivere brevemente il motivo/i per cui si è attribuito la
monumentalità.
DATI DEL RILEVATORE
Riportare, in modo chiaro, i dati di chi segnala la pianta/e, affinché il segnalatore/ce possa essere contattato/a al fine di agevolare il
ritrovamento dell’albero/i segnalato/i. Indicare anche la data del rilievo.
FOTO
Si invita a completare la compilazione allegando delle foto dell’esemplare segnalato (una dell’intero individuo arboreo e una/due di
particolari quali foglie, tronco, ecc).
NOTE
Allegare alla scheda un estratto della Carta Tecnica Regionale (CTR) o della mappa catastale con localizzato/i l’albero segnalato/i.
Le schede di segnalazione compilate, dovranno essere fatte pervenire presso:
Provincia di Varese - Assessorato alla Tutela Ambientale - Settore Ecologia ed Energia
Via Pasubio, 6
21100 VARESE
indicando sulla busta: Censimento Alberi Monumentali
In alternativa le schede potranno essere spedite via fax al seguente numero
0332 252262
Per informazioni chiamare i seguenti numeri:
0332 252287 - 252870
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