Struttura degli alogenuri alchilici L’alogeno è più elettronegativo del carbonio. Il legame C-X è polarizzato con maggiore densità elettronica sull’atomo di alogeno. Polarizzazione del legame C-alogeno Il carbonio avendo una parziale carica positiva si comporterà da elettrofilo. La reattività degli alogenuri alchilici I composti organici in cui è presente un atomo (o gruppo) elettronegativo legato ad un carbonio sp3 possono subire reazioni di: -sostituzione -eliminazione Reazioni di sostituzione nucleofila (SN): SN2 ed SN1 Per la reazione di sostituzione possiamo avere due meccanismi:: SN2 •avviene in un singolo stadio •Porta ad inversione di configurazione SN1 •avviene in due stadi •Porta alla formazione di miscela racemica Reazione di sostituzione nucleofila perché un nucleofilo sostituisce un alogeno. Riepilogo della reattività degli alogenuri alchilici Per gli alogenuri alchilici 2 °dipende dal Nucleofilo: Alogenuro alchilico 2°+ Nu deboli (H2O, ROH, NH3) Alogenuro alchilico 2° + Nu forti (OH- , RO-, NH2-) SN1 SN2 Ma poiché la maggior parte dei nucleofili agiscono anche da basi e viceversa, va tenuto presente che gli alogenuri alchilici possono subire oltre alla reazione di sostituzione anche la reazione di b eliminazione. In molti casi le due tipologie di reazione sono in competizione tra loro, ovvero possono generare entrambe i loro prodotti reazioni di b eliminazione b a Y- si comporta da Nucleofilo Y- si comporta da Base La reazione di eliminazione è una reazione in cui l’atomo elettronegativo (X) è eliminato insieme ad un H che si trova su uno degli atomi di carbonio b, cioè adiacente al cabonio che lega l’alogeno (X). Cioè vengono eliminati un H ed un alogeno (X) e nel prodotto finale si forma un legame p con rottura di due legami s nel reagente Meccanismo delle reazioni di b eliminazione: -Il Nucleofilo: si comporta da base ovvero strappa un protone al carbonio b, ovvero il carbonio adiacente a quello che lega l’alogeno (carbonio a). Le basi più usate per la b eliminazione sono: OH-, OR-, NH2- alchene -Il prodotto finale di una reazione di b eliminazione è un alchene Quando l’alogenoalcano è 1° può formarsi un solo prodotto di b eliminazione: b CH3-CH2Br -OCH 3 CH2=CH2 Quando l’alogenoalcano è 2° o 3°possono formarsi più prodotti di b eliminazione…………………. b b b CH3CH2 Carbonio 3 ° CH3 CH3 2 Ma in questo caso le posizioni b’ e b’’ sono equivalenti per cui pur avendo tre posizioni b disponibili si ottengono solo 2 prodotti. Suggerimento: per accorgersi della formazione di prodotti equivalenti basta assegnare loro il nome IUPAC. In questo caso le 3 diverse posizioni b sono equivalenti per cui in tutti i casi si ottiene lo stesso prodotto b b b Carbonio 3 ° b b Br CH3O- b + + CH3OH + Br- 1-bromo,1-metilciclopentano Carbonio 3 o In questo caso le posizioni b e b’ sono equivalenti per cui si formano 2 prodotti Per stabilire il prodotto principale tra quelli ottenuti: La Regola di Zaitsev: Si ottiene come prodotto principale l’alchene più sostituito, in quanto è l’alchene più stabile CH2CH3 H Alchene monosostituito b Alchene disostituito b’ Alogeno alcano 2 ario CH3 Alchene trisostituito Alchene tetrasostituito Regioselettività = regola di Zaitsev Il prodotto principale è l’alchene più stabile Maggiore è il numero di sostituenti sul doppio legame, più stabile è l’alchene b’ b Quando una reazione di Eliminazione può dar luogo alla formazione di due diversi prodotti di eliminazione, il prodotto principale è generalmente l’alchene più sostituito. Competizione tra sostituzione e eliminazione Gli alogenuri alchilici possono dare Sostituzione nucleofila e b Eliminazione Per decidere se le condizioni di reazione favoriscono l’eliminazione o la sostituzione nucleofila bisogna considerare essenzialmente 2 fattori: -il tipo di alogenoalcano (1°,2°,3°) -Il tipo di nucleofilo/base (forte o debole): (Basi/Nucleofili) forti: OH-, NH2-, RO(Basi/Nucleofili) deboli: H2O, ROH Basi deboli/buoni nucleofili: I-, CH3COO-, -CN N.B. alcune specie hanno una maggiore tendenza a comportarsi come basi piuttosto che come Nu (es:OH-, RO-) alcune altre invece hanno una maggiore tendenza a comportarsi da Nu (es:-CN, I-, CH3COO-). E Reazione non osservata (H2O e ROH) e con buoni nucleofili/basi deboli (CH3COO- e I-) Esempi….. SN2 + Br- E N.B. due posizioni b equivalenti E N.B. tre posizioni b equivalenti SN1 Cl + + CH3OH OCH3 Alogeno alcano III Uso degli alogenuri alchilici in sintesi organica 1) Sintesi di Alcheni e/o Alcoli 2) Sintesi degli Eteri (Sintesi di Williamson) Uso degli alogenuri in sintesi organica Sintesi di Alcheni e/o Alcoli (Scegliere bene il Substrato!) Alogenuro 2° E SN2 Alogenuro 1° Per sintetizzare un alcol: reazione di SN2 tra alogeno alcano 1 ° e OH- Alcoli Sono caratterizzati dalla presenza del gruppo ossidrile legato ad un C sp3: R OH Il nome IUPAC si ottiene sostituendo la -o terminale dell’idrocarburo con il suffisso -olo. La posizione dell’OH è specificata da un numero -si sceglie la catena più lunga di carboni contenente il gruppo funzionale OH numerandola a partire dall’estremità più vicina al gruppo OH. -la localizzazione del gruppo OH ha la precedenza sui gruppi alchilici, gli alogeni e anche dei doppi legami degli alcheni nel numerare la catena base. Gli alcoli sono classificati a seconda del numero di gruppi R legati al C che porta il gruppo -OH: 1-propanolo 2-propanolo 1-butanolo 2-butanolo 2-metil-1-propanolo 2-metil-2-propanolo 5 1 3 2 OH 4 OH 2-butanolo butan-2-ol 2-etil-1-pentanolo 2-etilpentan-1-olo 3-bromo-1-propanolo 2-metil-4-eptanolo La polarizzazione dei legami C-O-H determina le proprietà chimico-fisiche degli alcoli Il punto di ebollizione di un composto è la temperatura alla quale la forma liquida del composto diventa un gas (vaporizzi). Affinchè il composto vaporizzi, devono essere vinte le forze che tengono le molecole vicine tra loro. Questo vuol dire che il p.e. di un composto dipende dalla entità delle forze attrattive tra le molecole. Il punto di ebollizione più alto degli alcoli rispetto agli alcani di peso molecolare simile è dovuto al fatto che gli alcoli,molecole polari, possono asssociarsi allo stato liquido grazie ad un tipo di interazione intermolecolare noto come legame a H Eteri R .. O .. R Gli eteri vengono denominati tradizionalmente premettendo i nomi dei gruppi alchilici legati all’atomo di ossigeno e aggiungendo la parola etere. CH3 O CH3 Dimetiletere (etere metilico) Etilmetiletere Nomenclatura IUPAC: Si sceglie la catena più lunga di atomi di C come alcano di riferimento e poi al residuo -OR si dà il nome di alc-ossi CH3 O CH23 CH3 Esempi: il residuo CH3O- si definisce metossi il residuo CH3CH2O- si definisce etossi CH3 CH2 O CH23 CH3 Dietiletere (etere etilico) IUPAC: etossietano Il composto più utilizzato è l’etere etilico che è anche usato come anestetico Gli eteri sono composti poco reattivi e per questo vengono spesso utilizzati come solventi nelle reazioni organiche. Gli eteri possono formare legami a idrogeno comportandosi da accettori di idrogeno Confronto tra punti di ebollizione degli eteri e degli alcoli Perché gli eteri hanno p.e. minori rispetto agli alcol?