2a lettera ai Tessalonicesi
Paolo Pantocrator – manoscritto catalano sec. XIII
TESTI RIPORTATI
GRECO
Viene riportato il testo greco di
Nestle-Aland (199327)1 quale
figura nell’edizione internazionale
The Greek New Testament
(19934), che è considerato il
Textus Receptus del Nuovo
Testamento Greco, sia dai fratelli
separati della Chiesa Protestante
sia dalla Chiesa Cattolica2.
ITALIANO
LATINO
Si propone una traduzione che ha Viene riportato il testo latino della
seguito il criterio della letteralità, Vulgata Clementina edito dal
a volte anche a scapito Gramatica (1959)4.
dell’armonia del periodo.
Il testo è stato suddiviso in
pericopi, con titoletti in grassetto
per agevolare la ricerca3.
PRO MANUSCRIPTO
Renzo 2008
1
A cura di Barbara e Kurt Aland, Johannes Karavidopoulos, Carlo M. Martini, Bruce M. Metzger.
2
Vengono poste tra […] articoli, parole o frasi di dubbia appartenenza al probabile testo originale greco.
Vengono poste tra [[…]] articoli, parole o frasi che sicuramente non facevano parte del probabile testo originale greco, ma sono testimoniate da manoscritti antichi e sono presenti in
buona parte della tradizione patristica.
3
Vengono poste tra (…) articoli o parole non presenti nel testo greco ma sottintesi per una completa comprensione del periodo.
4
Bibliorum Sacrorum iuxta Vulgatam Clementinam Nova Editio. Curavit Aloisius Gramatica, Typis Polyglottis Vaticanis, MCMLIX.
BREVE INTRODUZIONE
L’AUTORE
L’Apostolo delle genti nasce a Tarso di
Cilicia (odierna Turchia sud-orientale) molto
probabilmente agli inizi dell’èra cristiana.
Tarso era in quel tempo una bellissima città
ellenistica sul fiume Cidno, una delle patrie
dello stoicismo, una filosofia ben conosciuta
dal futuro apostolo. Saulo è di stirpe ebraica
e della tribù di Beniamino (Fil.3,5-6), ed
avendo studiato a Gerusalemme alla scuola
di Gamaliele (At.22,3), conosce bene
l’ebraico (lingua riservata alla liturgia e allo
studio
biblico)
ed
inoltre
parla
correntemente l’aramaico
(la lingua
quotidiana palestinese), ma avendo anche la
cittadinanza romana ne porta anche il nome:
Paulus; parla quindi benissimo il greco (la
lingua internazionale dell’impero romano)
nonché il suo dialetto locale. Come lavoro
faceva il “fabbricatore di tende”, e più volte,
nelle sue lettere, si vanta per questo di non
essere stato d’aggravio a nessuno.
Appartiene alla corrente farisaica, rigido
osservante della Legge e della tradizione
orale, per questo viene incaricato dal
Sinedrio di Gerusalemme di arrestare i
componenti della nuova setta dei nazareni,
ed è in questa veste che “regge” i mantelli
degli ebrei esecutori del martirio di Stefano.
PAOLO - Particolare di una incisione del 313 ca
sepoltura di Asellus, Musei Vaticani
Mentre si reca a Damasco per espletare i suoi
compiti viene “visitato” dal Cristo risorto,
siamo presumibilmente nell’anno 35 ca, dopo
di che si converte ed entra a far parte dei
seguaci di Gesù di Nazaret; sale ripetutamente
a Gerusalemme dove incontra Pietro e
partecipa al concilio degli apostoli; una
intensa attività missionaria lo rende pellegrino
in tutto l’arco del Mediterraneo orientale, con
soste prolungate ad Antiochia di Siria, a
Corinto, a Efeso e a Roma.
La prima lettera di Clemente (5,7) allude al
suo
martirio
a
Roma,
avvenuto
verosimilmente sotto Nerone durante la
persecuzione cristiana del 64-68. La
tradizione su di un suo viaggio in Spagna e
una seconda prigionia romana è con ogni
probabilità leggendaria (fondata su Rom.
15,28).
Non è facile delineare cronologicamente i dati
della sua vita, in quanto le fonti (Atti e Galati)
sono spesso contradditorie, comunque questa
è la cronologia più accreditata:
3 d.C. ca.
nascita
35 ca
chiamata di Paolo
fino al 37
Paolo in Arabia e a Damasco
37
prima salita a Gerusalemme (15 gg.): 3 anni dopo la chiamata, incontro con Pietro e Giacomo
37-42
Paolo a Tarso di Cilicia
43-44
Paolo ad Antiochia di Siria
45-48
primo viaggio missionario (con Barnaba): Siria-Cipro-Panfilia-Pisidia-Licaonia e ritorno ad Antiochia
48 (o 49)
Concilio a Gerusalemme: 14 anni dopo la chiamata
49-52
secondo viaggio missionario (con Sila): Siria-Galazia-Filippi-Tessalonica-Atene-Corinto e ritorno ad Antiochia
53-56
terzo viaggio missionario:Siria-Galazia-Frigia-Efeso-Macedonia-Corinto-Gerusalemme
56
Paolo a Gerusalemme (suo arresto)
56-58
Prigionia a Cesarea
inverno 58-59 Viaggio verso Roma
59-61
prigionia a Roma
---viaggio in Spagna?
64-68
martirio a Roma
A Paolo vengono attribuite 13 lettere che formano la colonna portante della teologia cristiana, la critica testuale contemporanea le divide in tre blocchi:
1) AUTENTICHE: 1a Tessalonicesi, scritta da Corinto durante il 2°viaggio nell’inverno 50-51
1a Corinti, scritta da Efeso durante il 3°viaggio (54-55)
Galati, scritta dalla Macedonia durante il 3°viaggio (55-56)
2a Corinti, “
“
“
“
Romani, scritta da Corinto durante il 3°viaggio (56)
Filippesi, o scritta a Cesarea (56-58) o a Roma (59-61)
Filemone,
“
“
“
2) DISCUSSE:
2a Tessalonicesi, scritta da Corinto durante il 2°viaggio (50-51)
Colossesi, scritta a Roma (59-61)
Efesini,
“
“
3) MOLTO DISCUSSE: 1a Timoteo – 2a Timoteo – Tito.
Come si è detto sono stati sollevati dei dubbi, senza approfondire troppo la questione, sull’autenticità paolina: varie espressioni riprese di peso dalla
1Ts, stile e tono completamente diversi; l’opinione prevalente oggi, è che la 2Ts sia una rielaborazione della 1Ts, con l’aggiunta di elementi
apocalittici, scritta quando ormai l’attesa della parusia non si faceva più sentire e si poneva il problema del dopo. In questo senso la data di
composizione slitterebbe verso la fine del I secolo.
Resta comunque valida anche l’ipotesi più semplice: che la lettera sia stata scritta da Paolo, ma in una situazione ecclesiale completamente diversa da
quella di 1Ts, e quindi scritta poco tempo prima della morte dell’apostolo.
LA CANONICITA’ DELLA LETTERA
La lettera è stata accettata nel canone fin dall’inizio senza riserve, già dai primi decenni del II secolo. Le liste di libri sacri più antiche (canone
Muratori, II secolo; Ippolito di Roma, III secolo; Tertulliano, inizi III secolo) la comprendono.
IL CONTENUTO DELLA LETTERA
Dopo il ringraziamento iniziale la lettera si sviluppa in due parti distinte. Nella prima parte (2,1-17) Paolo affronta il problema della scadenza della
parusia in seguito al turbamento nella comunità, spinta verso un’attesa spasmodica della fine dei tempi. Si tratta di una situazione di inganno; la
comunità deve pensare alla storia che si sta svolgendo, perseverare con coraggio, con l’aiuto di Dio, nella santificazione dello Spirito e nella fede della
verità (2Ts 2,13).
La seconda parte (3,1-16) è più movimentata. Paolo inizia chiedendo di pregare per la sua predicazione, quindi passa a parlare della comunità. Il suo
discorso cambia tono e si fa acceso. In quella comunità c’è una situazione estremamente confusa e turbata; Paolo cerca di risolvere la questione
ponendo se stesso come esempio da seguire: impegnato nella laboriosità e nella storia, attendendo “in quiete” la parusia.
PROS
AI TESSALONICESI
QESSALONIKEIS B
II
EPISTULA BEATI PAULI
APOSTOLI
AD THESSALONICENSES
SECUNDA
1 Pau=loj kai\ Silouano\j kai\ Timo/qeoj 1- Saluto – Paolo, Silvano e Timoteo alla 1 Paulus et Silvanus et Timotheus ecclesiae
tv= e)kklhsi/#
Qessalonike/wn e)n qe%=
patri\ h(mw=n kai\ kuri/% )Ihsou= Xrist%=, 1.2
xa/rij u(mi=n kai\ ei)rh/nh a)po\ qeou= patro\j
[h(mw=n] kai\ kuri/ou )Ihsou= Xristou=.
1.3 Eu)xaristei=n o)fei/lomen t%= qe%=
pa/ntote peri\ u(mw=n, a)delfoi/, kaqw\j a)/cio/n
e)stin, o(/ti u(perauca/nei h( pi/stij u(mw=n kai\
pleona/zei h( a)ga/ph e(no\j e(ka/stou pa/ntwn
u(mw=n ei)j a)llh/louj, 1.4 w(/ste au)tou\j h(ma=j
e)n u(mi=n e)gkauxa=sqai e)n tai=j e)kklhsi/aij
tou= qeou= u(pe\r th=j u(pomonh=j u(mw=n kai\
pi/stewj e)n pa=sin toi=j diwgmoi=j u(mw=n kai\
tai=j qli/yesin ai(=j a)ne/xesqe, 1.5 e)/ndeigma
th=j dikai/aj kri/sewj tou= qeou=, ei)j to\
kataciwqh=nai u(ma=j th=j basilei/aj tou=
qeou= u(pe\r h(=j kai\ pa/sxete, 1.6 ei)/per
di/kaion para\ qe%= a)ntapodou=nai toi=j
qli/bousin u(ma=j qli=yin 1.7 kai\ u(mi=n toi=j
qlibome/noij a)/nesin meq' h(mw=n, e)n tv=
a)pokalu/yei tou= kuri/ou
)Ihsou= a)p'
ou)ranou= met' a)gge/lwn duna/mewj au)tou=
1.8 e)n puri\ flogo/j, dido/ntoj e)kdi/khsin
toi=j mh\ ei)do/sin qeo\n kai\ toi=j mh\
u(pakou/ousin t%= eu)aggeli/% tou= kuri/ou
h(mw=n )Ihsou=, 1.9 oi(/tinej di/khn ti/sousin
chiesa dei Tessalonicesi in Dio Padre nostro e Thessalonicensium in Deo Patre nostro et
Signore Gesù Cristo: 1,2 grazia a voi e pace da Domino Iesu Christo. 1,2 Gratia vobis et pax a
Dio Padre [nostro] e (dal) Signore Gesù Cristo. Deo Patre nostro et Domino Iesu Christo.
Ringraziamenti 1,3 Dobbiamo sempre
rendere grazie a Dio per voi, fratelli, come è
degno, perché la vostra fede cresce oltre
misura e sovrabbonda l’amore di ciascuno di
voi tutti gli uni verso gli altri, 1,4 così che noi
stessi ci gloriamo in voi nelle chiese di Dio per
la vostra pazienza e fede in tutte le vostre
persecuzioni e tribolazioni che sopportate,
1,5 indizio del giusto giudizio di Dio per
essere voi reputati degni del regno di Dio, per
il quale anche soffrite, 1,6 quindi (è) giusto
presso Dio ripagare (con) tribolazione quelli
che vi affliggono
1,7 e a voi, agli afflitti, (dare) riposo con noi
nella rivelazione del Signore Gesù dal cielo,
con (gli) angeli della sua potenza 1,8 nel fuoco
fiammeggiante, di chi dà vendetta a coloro che
non conoscono Dio e a quelli che non
obbediscono al vangelo del Signore nostro
Gesù, 1,9 i quali espieranno (il) castigo (di
una) rovina eterna dalla faccia del Signore e
1,3 Gratias agere debemus semper Deo pro
vobis, fratres, ita ut dignum est, quoniam
supercrescit fides vestra et abundat caritas
uniuscuiusque vestrum in invicem;
1,4 ita ut et nos ipsi in vobis gloriemur in
ecclesiis Dei pro patientia vestra et fide et in
omnibus
persecutionibus
vestris
et
tribulationibus, quas sustinetis,
1,5 in exemplum iusti iudicii Dei, ut digni
habeamini in regno Dei, pro quo et patimini;
1,6 si tamen iustum est apud Deum retribuere
tribulationem iis qui vos tribulant;
1,7 et vobis, qui tribulamini, requiem
nobiscum in revelatione Domini Iesu de caelo
cum angelis virtutis eius 1,8 in flamma ignis
dantis vindictam iis qui non noverunt Deum et
qui non oboediunt evangelio Domini nostri
Iesu Christi; 1,9 qui poenas dabunt in interitu
aeternas a facie Domini et a gloria virtutis
eius, 1,10 cum venerit glorificari in sanctis
o)/leqron ai)w/nion a)po\ prosw/pou tou=
kuri/ou kai\ a)po\ th=j do/chj th=j i)sxu/oj
au)tou=, 1.10 o(/tan e)/lqv e)ndocasqh=nai e)n
toi=j a(gi/oij au)tou= kai\ qaumasqh=nai e)n
pa=sin toi=j pisteu/sasin, o(/ti e)pisteu/qh to\
martu/rion h(mw=n e)f' u(ma=j, e)n tv= h(me/r#
e)kei/nv. 1.11 ei)j o(\ kai\ proseuxo/meqa
pa/ntote peri\ u(mw=n, i(/na u(ma=j a)ciw/sv th=j
klh/sewj o( qeo\j h(mw=n kai\ plhrw/sv pa=san
eu)doki/an a)gaqwsu/nhj kai\ e)/rgon pi/stewj
e)n duna/mei, 1.12 o(/pwj e)ndocasqv= to\ o)/noma
tou= kuri/ou h(mw=n
)Ihsou= e)n u(mi=n, kai\
u(mei=j e)n au)t%=, kata\ th\n xa/rin tou= qeou=
h(mw=n kai\ kuri/ou )Ihsou= Xristou=.
dalla gloria della sua forza, 1,10 quando verrà suis et admirabilis fieri in omnibus qui
in quel giorno per essere glorificato nei suoi crediderunt; quia creditum est testimonium
santi ed essere ammirato in tutti i credenti, nostrum super vos in die illo.
perché è stata creduta da voi la nostra
testimonianza.
2
2 La venuta del Signore – Vi preghiamo, 2 Rogamus autem vos, fratres, per adventum
)Erwtw=men de\ u(ma=j, a)delfoi/, u(pe\r th=j
parousi/aj tou= kuri/ou h(mw=n
)Ihsou=
Xristou= kai\ h(mw=n e)pisunagwgh=j e)p'
au)to/n 2.2 ei)j to\ mh\ taxe/wj saleuqh=nai
u(ma=j a)po\ tou= noo\j mhde\ qroei=sqai, mh/te
dia\ pneu/matoj mh/te dia\ lo/gou mh/te di'
e)pistolh=j w(j di' h(mw=n, w(j o(/ti e)ne/sthken h(
h(me/ra tou= kuri/ou: 2.3 mh/ tij u(ma=j
e)capath/sv kata\ mhde/na tro/pon. o(/ti e)a\n
mh\ e)/lqv h( a)postasi/a prw=ton kai\
a)pokalufqv= o( a)/nqrwpoj th=j a)nomi/aj, o(
ui(o\j th=j a)pwlei/aj, 2.4 o( a)ntikei/menoj kai\
u(perairo/menoj e)pi\ pa/nta lego/menon qeo\n
h)\ se/basma, w(/ste au)to\n ei)j to\n nao\n tou=
qeou= kaqi/sai a)podeiknu/nta e(auto\n o(/ti
e)/stin qeo/j.
2.5 Ou) mnhmoneu/ete o(/ti e)/ti w)\n pro\j u(ma=j
tau=ta e)/legon u(mi=n; 2.6 kai\ nu=n to kate/xon
oi)/date ei)j to\ a)pokalufqh=nai au)to\n e)n t%=
1,11 Per questo anche preghiamo sempre per
voi, affinchè il nostro Dio vi faccia degni della
chiamata e compia in potenza ogni volontà di
bene e opera di fede, 1,12 affinchè sia
glorificato il nome del Signore nostro Gesù in
voi, e voi in lui, secondo la grazia del nostro
Dio e del Signore Gesù Cristo.
fratelli, a riguardo della venuta del Signore
nostro Gesù Cristo e alla nostra riunione in lui,
2,2 affinchè non siate rapidamente scossi via
dalla mente, né essere turbati, né a causa di
uno spirito né a causa di una parola, né a causa
di una lettera come (fosse) per mezzo nostro,
come che sia imminente il giorno del Signore.
2,3 Nessuno vi inganni in nessun modo. Infatti
prima viene l’apostasia e l’uomo dell’iniquità
si rivela, il figlio della distruzione, 2,4 colui
che si contrappone e si innalza sopra tutte le
cose chiamate Dio o culto, tanto da sedersi nel
tempio di Dio, mostrando se stesso come Dio.
1,11 In quo etiam oramus semper pro vobis, ut
dignetur vos vocatione sua Deus noster et
impleat omnem voluntatem bonitatis et opus
fidei in virtute, 1,12 ut clarificetur nomen
Domini nostri Iesu Christi in vobis, et vos in
illo secundum gratiam Dei nostri et Domini
Iesu Christi.
Domini nostri Iesu Christi et nostrae
congregationis in ipsum, 2,2 ut non cito
moveamini a vestro sensu neque terreamini
neque per spiritum neque per sermonem neque
per epistolam tanquam per nos missam, quasi
instet dies Domini.
2,3 Ne quis vos seducat ullo modo, quoniam,
nisi venerit discessio primum, et revelatus
fuerit homo peccati, filius perditionis, 2,4 qui
adversatur et extollitur supra omne quod
dicitur Deus aut quod colitur, ita ut in templo
Dei sedeat ostendens se tanquam sit Deus.
2,5 Non ricordate che, essendo ancora presso 2,5 Non retinetis quod, cum adhuc essem apud
(di) voi, vi dicevo queste cose? 2,6 E ora vos, haec dicebam vobis? 2,6 Et nunc quid
sapete chi lo trattiene, per essere egli rivelato detineat scitis, ut reveletur in suo tempore. 2,7
e(autou= kair%=. 2.7 to\ ga\r musth/rion h)/dh
e)nergei=tai th=j a)nomi/aj: mo/non o( kate/xwn
a)/rti e(/wj e)k me/sou ge/nhtai.
2.8 kai\ to/te a)pokalufqh/setai o( a)/nomoj,
o(\n o( ku/rioj [ )Ihsou=j] a)nelei= t%= pneu/mati
tou= sto/matoj au)tou= kai\ katargh/sei tv=
e)pifanei/# th=j parousi/aj au)tou=, 2.9 ou(=
e)stin h( parousi/a kat' e)ne/rgeian tou=
Satana= e)n pa/sv duna/mei kai\ shmei/oij
kai\ te/rasin yeu/douj 2.10 kai\ e)n pa/sv
a)pa/tv a)diki/aj toi=j a)pollume/noij, a)nq' w(=n
th\n a)ga/phn th=j a)lhqei/aj ou)k e)de/canto
ei)j to\ swqh=nai au)tou/j.
2.11 kai\ dia\ tou=to pe/mpei au)toi=j o( qeo\j
e)ne/rgeian pla/nhj ei)j to\ pisteu=sai
au)tou\j t%= yeu/dei, 2.12 i(/na kriqw=sin
pa/ntej oi( mh\ pisteu/santej tv= a)lhqei/#
a)lla\ eu)dokh/santej tv= a)diki/#.
2.13 (Hmei=j de\ o)fei/lomen eu)xaristei=n t%=
qe%=
pa/ntote
peri\
u(mw=n,
a)delfoi\
h)gaphme/noi u(po\ kuri/ou, o(/ti ei(/lato u(ma=j o(
qeo\j a)parxh\n ei)j swthri/an e)n a(giasm%=
pneu/matoj kai\ pi/stei a)lhqei/aj, 2.14 ei)j o(\
[kai\] e)ka/lesen u(ma=j dia\ tou= eu)aggeli/ou
h(mw=n ei)j peripoi/hsin do/chj tou= kuri/ou
h(mw=n
)Ihsou= Xristou=. 2.15 a)/ra ou)=n,
a)delfoi/, sth/kete, kai\ kratei=te ta\j
parado/seij a(\j e)dida/xqhte ei)/te dia\ lo/gou
ei)/te di' e)pistolh=j h(mw=n. 2.16 Au)to\j de\ o(
ku/rioj h(mw=n )Ihsou=j Xristo\j kai\ [o(] qeo\j
o( path\r h(mw=n, o( a)gaph/saj h(ma=j kai\ dou\j
para/klhsin ai)wni/an kai\ e)lpi/da a)gaqh\n
e)n xa/riti, 2.17 parakale/sai u(mw=n ta\j
kardi/aj kai\ sthri/cai e)n panti\ e)/rg% kai\
lo/g% a)gaq%=.
nel suo momento. 2,7 Infatti il mistero
dell’iniquità opera già; solo finchè chi lo
trattiene ora sia (tolto) di mezzo.
2,8 E allora sarà rivelato l’empio, che il
Signore [Gesù] toglierà col soffio della sua
bocca e renderà inoperante all’apparizione
della sua venuta, 2,9 la venuta del quale
(empio) è secondo l’azione di satana, con ogni
potenza e segni e prodigi menzogneri, 2,10 e
con ogni inganno d’iniquità a (danno di)
coloro che vanno in rovina, perché non
accolsero l’amore della verità per essere
salvati.
Nam mysterium iam operatur iniquitatis;
tantum ut qui tenet nunc teneat donec de
medio fiat.
2,8 Et tunc revelabitur ille iniquus, quem
Dominus Iesus interficiet spiritu oris sui et
destruet illustratione adventus sui eum, 2,9
cuius est adventus secundum operationem
Satanae in omni virtute et signis et prodigiis
mendacibus 2,10 et in omni seductione
iniquitatis iis qui pereunt; eo quod caritatem
veritatis non receperunt ut salvi fierent.
2,11 E per questo Dio manda loro (una) forza
di smarrimento perché credano alla menzogna,
2,12 affinchè siano giudicati tutti coloro che
non hanno creduto alla verità ma si sono
compiaciuti per l’iniquità.
Esortazione alla perseveranza – 2,13 Noi
invece dobbiamo sempre rendere grazie a Dio
per voi, fratelli amati dal Signore, perché Dio
vi scelse (come) primizia per (la) salvezza
nella santificazione dello spirito e (nella) fede
di verità, 2,14 a questo [anche] vi chiamò per
mezzo del nostro vangelo per l’acquisto della
gloria del Signore nostro Gesù Cristo.
Ideo mittet illis Deus operationem erroris, ut
credant mendacio;
2,11 ut iudicentur omnes qui non crediderunt
veritati, sed consenserunt iniquitati.
2,15 Perciò dunque, fratelli, state (saldi) e
ritenete le tradizioni che imparaste sia per
mezzo della parola che per mezzo della nostra
lettera. 2,16 Egli poi, il Signore nostro Gesù
Cristo e Dio nostro padre, che ci ha amati e ci
ha dato consolazione eterna e buona speranza
nella grazia, 2,17 consoli e fortifichi i vostri
cuori in ogni opera e parola buona.
2,14 Itaque, fratres, state et tenete traditiones
quas didicistis sive per sermonem sive per
epistolam nostram.
2,15 Ipse autem Dominus noster Iesus Christus
et Deus et Pater noster, qui dilexit nos et dedit
consolationem aeternam et spem bonam in
gratia, 2,16 exhortetur corda vestra, et
confirmet in omni opere et sermone bono.
2,12 Nos autem debemus gratias agere Deo
semper pro vobis, fratres dilecti a Deo, quod
elegerit vos Deus primitias in salutem, in
sanctificatione spiritus et in fide veritatis;
2,13 in qua et vocavit vos per evangelium
nostrum in adquisitionem gloriae Domini
nostri Iesu Christi.
3 To\ loipo\n proseu/xesqe, a)delfoi/, peri\ 3 Pregate per noi – Per il resto pregate per 3 De cetero, fratres, orate pro nobis ut sermo
h(mw=n, i(/na o( lo/goj tou= kuri/ou tre/xv kai\
doca/zhtai kaqw\j kai\ pro\j u(ma=j, 3.2 kai\
i(/na r(usqw=men a)po\ tw=n a)to/pwn kai\
ponhrw=n a)nqrw/pwn: ou) ga\r pa/ntwn h(
pi/stij. 3.3 pisto\j de/ e)stin o( ku/rioj, o(\j
sthri/cei u(ma=j kai\ fula/cei a)po\ tou=
ponhrou=. 3.4 pepoi/qamen de\ e)n kuri/% e)f'
u(ma=j, o(/ti a(\ paragge/llomen [kai\] poiei=te
kai\ poih/sete. 3.5 (O de\ ku/rioj kateuqu/nai
u(mw=n ta\j kardi/aj ei)j th\n a)ga/phn tou=
qeou= kai\ ei)j th\n u(pomonh\n tou= Xristou=.
3.6 Paragge/llomen de\ u(mi=n, a)delfoi/, e)n
o)no/mati tou= kuri/ou [h(mw=n]
)Ihsou=
Xristou= ste/llesqai u(ma=j a)po\ panto\j
a)delfou= a)ta/ktwj peripatou=ntoj kai\ mh\
kata\ th\n para/dosin h(\n parela/bosan par'
h(mw=n. 3.7 au)toi\ ga\r oi)/date pw=j dei=
mimei=sqai h(ma=j, o(/ti ou)k h)takth/samen e)n
u(mi=n 3.8 ou)de\ dwrea\n a)/rton e)fa/gomen
para/ tinoj, a)ll' e)n ko/p% kai\ mo/xq%
nukto\j kai\ h(me/raj e)rgazo/menoi pro\j to\
mh\ e)pibarh=sai/ tina u(mw=n: 3.9 ou)x o(/ti ou)k
e)/xomen e)cousi/an, a)ll' i(/na e(autou\j tu/pon
dw=men u(mi=n ei)j to\ mimei=sqai h(ma=j. 3.10
kai\ ga\r o(/te h)=men pro\j u(ma=j, tou=to
parhgge/llomen u(mi=n, o(/ti ei)/ tij ou) qe/lei
e)rga/zesqai mhde\ e)sqie/tw.
3.11 a)kou/omen ga/r tinaj peripatou=ntaj
e)n u(mi=n a)ta/ktwj mhde\n e)rgazome/nouj
a)lla\ periergazome/nouj: 3.12 toi=j de\
toiou/toij
paragge/llomen
kai\
parakalou=men e)n kuri/% )Ihsou= Xrist%=,
i(/na meta\ h(suxi/aj e)rgazo/menoi to\n e(autw=n
noi, fratelli, affinchè la parola del Signore
corra e sia glorificata come (è) anche presso di
voi, 3,2 e perché siamo liberati da uomini
corrotti e malvagi. Non di tutti infatti (è) la
fede.3,3 Fedele invece è il Signore, che vi
fortificherà e custodirà dal malvagio.
3,4 Ma abbiamo fiducia nel Signore riguardo a
voi, che le cose che comandiamo [già] le fate e
(le) farete. 3,5 Il Signore diriga poi i vostri
cuori verso l’amore di Dio e verso la pazienza
del Cristo.
Dei currat et clarificetur, sicut et apud vos, 3,2
et ut liberemur ab importunis et malis
hominibus; non enim omnium est fides.
Esortazione contro il disordine – 3,6 Vi
ordiniamo poi, fratelli, nel nome del Signore
[nostro] Gesù Cristo, di ritirare da voi ogni
fratello che cammina disordinatamente e non
secondo la tradizione che ricevettero da noi.
3,7 Voi stessi infatti sapete come è necessario
imitare noi, perché non fummo disordinati fra
voi 3,8 né mangiammo pane gratuitamente
presso qualcuno, ma con fatica e travaglio,
lavorando di notte e di giorno per non gravare
su qualcuno di voi. 3,9 Non che non abbiamo
potestà, ma perché diamo a voi noi stessi
(come) modello da imitarci.
3,10 E infatti quando eravamo presso di voi,
questo vi ordinavamo: se qualcuno non vuole
lavorare neppure mangi.
3,6 Denuntiamus autem vobis, fratres, in
nomine Domini nostri Iesu Christi, ut
subtrahatis vos ab omni fratre ambulante
inordinate et non secundum traditionem, quam
acceperunt a nobis.
3,7 Ipsi enim scitis quemadmodum oporteat
imitari nos, quoniam non inquieti fuimus inter
vos 3,8 neque gratis panem manducavimus ab
aliquo, sed in labore et in fatigatione nocte et
die operantes, ne quem vestrum gravaremus.
3,9 Non quasi non habuerimus potestatem, sed
ut nosmetipsos formam daremus vobis ad
imitandum nos.
3,10 Nam, et, cum essemus apud vos, hoc
denuntiabamus vobis; quoniam, si quis non
vult operari, nec manducet.
3,11 Udiamo infatti di alcuni (di) alcuni che
camminano disordinatamente fra voi, facendo
nulla ma curiosando ovunque. 3,12 Ma a
questi tali ordiniamo ed esortiamo nel Signore
Gesù Cristo, che mangino il loro pane
lavorando in quiete.
3,11 Audivimus enim inter vos quosdam
ambulare inquiete nihil operantes, sed curiose
agentes. 3,12 Iis autem, qui eiusmodi sunt,
denuntiamus et obsecramus in Domino Iesu
Christo, ut cum silentio operantes suum panem
manducent.
3,3 Fidelis autem Deus est qui confirmabit vos
et custodiet a malo.
3,4 Confidimus autem de vobis in Domino,
quoniam quae praecipimus et facitis et facietis.
3,5 Dominus autem dirigat corda vestra in
caritate Dei et patientia Christi.
a)/rton e)sqi/wsin. 3.13 (Umei=j de/, a)delfoi/,
mh\ e)gkakh/shte kalopoiou=ntej. 3.14 ei) de/
tij ou)x u(pakou/ei t%= lo/g% h(mw=n dia\ th=j
e)pistolh=j,
tou=ton
shmeiou=sqe
mh\
sunanami/gnusqai au)t%=, i(/na e)ntrapv=: 3.15
kai\ mh\ w(j e)xqro\n h(gei=sqe, a)lla\
nouqetei=te w(j a)delfo/n.
3.16 Au)to\j de\ o( ku/rioj th=j ei)rh/nhj d%/h
u(mi=n th\n ei)rh/nhn dia\ panto\j e)n panti\
tro/p%. o( ku/rioj meta\ pa/ntwn u(mw=n. 3.17
(O a)spasmo\j tv= e)mv= xeiri\ Pau/lou, o(/ e)stin
shmei=on e)n pa/sv e)pistolv=: ou(/twj gra/fw.
3.18 h( xa/rij tou= kuri/ou h(mw=n
)Ihsou=
Xristou= meta\ pa/ntwn u(mw=n.
3,13 Voi poi, fratelli, non stancatevi facendo il
bene. 3,14 Se però qualcuno non obbedisce
alla nostra parola per mezzo della lettera,
notatelo per non mescolarvi a lui, affinchè si
vergogni; 3,15 e non consideratelo come
nemico, ma ammonitelo come fratello.
3,13 Vos autem, fratres, nolite deficere
benefacientes. 3,14 Quod si quis non oboedit
verbo nostro per epistolam, hunc notate et ne
commisceamini cum illo, ut confundatur, 3,15
et nolite quasi inimicum existimare, sed
corripite ut fratrem.
Benedizione – 3,16 Egli poi, il Signore della
pace, vi dia la pace in ogni (tempo), in ogni
modo. Il Signore (sia) con tutti voi. 3,17 Il
saluto (è) con la mia mano, di Paolo; che è
segno in ogni lettera; così scrivo.
3,18 La grazia del Signore nostro Gesù Cristo
(sia) con tutti voi.
3,16 Ipse autem Dominus pacis det vobis
pacem sempiternam in omni loco. Dominus sit
cum omnibus vobis. 3,17 Salutatio mea manu
Pauli: quod est signum in omni epistola: ita
scribo.
3,18 Gratia Domini nostri Iesu Christi cum
omnibus vobis. Amen.