iels: linfociti intestinali intraepiteliali

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Fabiano Frasci
Iels: linfociti intestinali itraepiteliali
Una quota di linfociti T, pari al
5%, non è circolante ma presente
in un contesto tissutale; di questa
famiglia fanno parte le Iels,
Linfociti intestinali intraepiteliali.
Mediante lo studio di integrine è
stato riscontrato la presenza di
queste cellule sulle pareti del
microcircolo, a livelli delle
placche di payer e villi intestinali.
Il lavoro di John R. Klein è
volto a dimostrare le differenze
tra linfociti T e cellule della serie
Iels, e precisamente nei processi di
attivazione. Il particolare processo
d'attivazione delle iels segue tre
fasi: una parziale attivazione,
causata da una reazione in risposta
a stimolazione di CD3; una
completa attivazione, in cui
entrano in gioco co-modulatori, in
cui vengono a modificarsi le
precedenti configurazione
cellulare; infine una attivazione
completa.
I ricercatori per l'appunto le
hanno definite cellule T ‘’attive
ma a riposo”. La necessità dei
CD3 per
attivare la proliferazione e la
produzione di particolari proteine
di membrana. A queste segue la
capacità di produzione di
citochine solo in uno
stadio di attivazione secondario.1
Infine, la completa attivazione porta
alla produzione di IFN e fattori
citotossici.
Un ruolo cruciale è stato proposto
nell’allergia al latte vaccino, nella
quale si evidenzia un loro
significativo aumento in senso
citotossico (sulle cellule epiteliali
che presentano l’allergene al loro
interno). Una condizione
analoga si riscontra nella malattia
celiaca, in cui l’apoptosi degli
enterociti è favorita
proprio dall’aumento di IEL e
anche
nella malattia infiammatoria
intestinale
(tipo Crohn).
1 - T-cell activation in the curious world of the intestinal
intraepithelial lymphocyte.
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