Domus Aurea, Roma

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18 novembre 2014 delle ore 12:11
Domus Aurea, Roma
Riapre al pubblico dopo otto anni la casa di Nerone
Erigere una nuova Roma sulle macerie
dell'antica città? Era il sogno di Nerone, e per
realizzarlo, lui, non badò a spese. Il progetto era
"colossale", l'area interessata occupava tutta la
zona tra il Celio e il Palatino, boscaglie,
giardini, spazi termali, laghi e quant'altro pur di
vivere in una residenza "degna di un uomo".
Appassionato di edilizia, subito dopo l'incendio
del 64, Nerone cominciò a pianificare una
residenza secondo i più razionali criteri
urbanistici. Volle anzitutto metterla in sicurezza
con ampi porticati, usare mezzi appropriati per
contrastare altri incendi e incentivò persino i
lavori di costruzione stabilendo premi per chi
consegnava entro la scadenza. Nulla di più
lontano da quello che succede oggi a Roma. I
tempi sono lentissimi ma finalmente dopo 8
anni la Domus Aurea ha riaperto al pubblico. E
nel week end è possibile, prenotandosi,
passeggiare nei cunicoli del monumento più
famoso e sconosciuto di Roma. Il percorso è
puntellato da 15 tappe nelle aree di maggiore
interesse dove non solo si possono ammirare gli
affreschi e le volte decorate, ma pure interri e
firme di artisti. La migliore opera architettonica
realizzata da Celere e Severo, è stata una
scoperta incredibile: non solo le sue decorazioni
con conchiglie, soggetti ibridi e festoni floreali
hanno ispirato lo stile delle grottesche a Roma
da Pinturicchio a Raffaello a partire dal 1480,
ma invaderanno spazi e palazzi di tutta Italia e
oltre. ‹‹La Domus è il passaggio dall'antico al
Rinascimento›› - afferma con forza la Filippi,
direttrice del monumento, e adesso il cantiere
si può visitare con tanto di caschetto in testa
soprattutto perché è ancora un work in progress.
era stata sotterrata dalle costruzioni più tarde
delle terme di Traiano e per calarsi dovevano
rompere e scendere giù. Una magia che
nemmeno si può immaginare se lo stato dei
lavori non avanza e se non si risolvono i
problemi riscontrati. Le cause del degrado
infatti sembra siano ascrivibili alla natura
ipogea della struttura. Quindi per i 16 mila metri
quadrati(pari a 3 campi da calcio) occorre
sradicare alberi e radici. E per non perdere tutti
gli affreschi(al momento c'è il 70% di distacchi
d'intonaco) dopo aver consolidato tutte le
murature eliminando calcare e umidità, si
passerà all'operazione del reintegro degli
affreschi, se il crowdfunding funziona. Si,
perché quella che fu la magnifica residenza di
300 stanze decorate a stucchi affreschi e con
marmi pregiati, recintata con tre giri di colonne,
abbellita persino da un enorme lago artificiale,
rinfrescata da splendidi boschi e giardini
immensi…insomma la domus aurea di Nerone
oggi cerca fondi! Fedora Filippi, M.Rosaria
Bandera e lo staff ce l'hanno messa tutta e finora
hanno portato a termine gran parte del
consolidamento del padiglione del colle Oppio,
dove campeggiano le più belle rovine della
Domus Aurea. Spesi già 18 milioni di euro. Ma
non bastano. E per restaurare Nerone e le sue
mirabilia, ce ne vorranno altri 31. E non è che
l'inizio.
Anna de Fazio Siciliano visitato il 30 ottobre
2014
Domus Aurea Via della Domus Aurea 1 Visite
nel week end Info e prenotazioni: 06.39967700 http://archeoroma.beniculturali.it/cantieredomusaurea/
La sorpresa è che con gli ultimi interventi sono
saltate fuori nuove stanze. Infatti adesso gli
ambienti noti sono 153, di questi, l'ala
occidentale non era mai stata aperta al pubblico.
La volta affrescata della sala 23 è una scoperta
dello scavo. Oltre all'autografo graffito di
Pinturicchio nella sala 31 ci sono altri segni
indelebili di artisti che nel Rinascimento
restarono sbalorditi da tanta "audacia" oltre
natura. In breve, graffitari d'altri tempi che
incidono il loro nome. Ma non basta. In altri
ambienti le scoperte non finiscono. Oltre alle
tracce delle fiaccole usate nel settecento che
hanno annerito alcune volte, sono presenti, e
più di una volta, gli interri originali, cioè quei
"vomitoria" di pietre che i pittori del 1500
avevano trovato calandosi nel 64 dopo Cristo.
Sorprendenti anche i buchi scavati per tuffarsi
nelle "grotte" di Nerone. La casa dorata infatti
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